Sergio Scorza

Sergio Scorza

Si dissolva quanto è composto, il disordine succeda all'ordine. Composita solvantur, Franco Fortini

02/02/2023
Università e Eni insieme: la storia del ricercatore che si è dimesso per protesta 08/01/2023

«Dopo diversi tentativi infruttuosi di ottenere chiarimenti su questa partnership, ho deciso di dimettermi dall’incarico di direttore dell’unità di ricerca “Antropocene” del Centro di Studi Interdisciplinari in Economia, Psicologia e Scienze Sociali (CISEPS) dell’Università Bicocca».

Università e Eni insieme: la storia del ricercatore che si è dimesso per protesta La lettera aperta nella quale un ricercatore dell'università Bicocca di Milano annuncia le dimissioni, dopo un accordo dell'ateneo con Eni

27/09/2022

✨Freschissimi di stampa!
«Guerra o rivoluzione. Perché la pace non è un'alternativa», di Maurizio Lazzarato (DeriveApprodi, 2022).

«Essere per la fine della guerra non vuol dire essere pacifisti, nella storia degli oppressi niente è mai stato conquistato con la pace. La pace non è una cosa che va da sé, deve essere interrogata. Che pace si vuole? Quella che ha preceduto la guerra e che l’ha causata? La pace degli ultimi cinquant’anni di controrivoluzione e che è stata, al Nord, un massacro delle conquiste ottenute da un secolo di lotte, e al Sud la continuazione delle guerre per esportare la democrazia occidentale (in realtà guerre di rapina, di appropriazione, di estrazione)? Una pace che assomigli a quella che si è instaurata dopo la Prima guerra mondiale e non ha fatto altro che preparare la Seconda?
I rivoluzionari avevano una formula che nella sua semplicità dovrebbe farci riflettere: “La guerra è la continuazione della politica di pace e la pace è la continuazione delle politica di guerra“. Tradotto significa che volere la pace senza abolire il capitalismo è un’assurdità o un’ingenuità, perché il capitalismo non elimina la guerra ma la intensifica come nessun altro sistema economico e politico ha mai fatto, e la diffonde su tutta la società.
Sono proprio i concetti di guerra e pace che nella loro opposizione sono problematici: dopo la Prima guerra mondiale questa separazione non ha più molto senso, perché, “ciò che è nuovo è lo stato intermedio tra guerra e pace“. L’affermazione “abbiamo la pace quando non c’è la guerra“, è vera solo nel caso della guerra militare, ma il “passaggio alla guerra totale consiste precisamente in questo, che i settori extra-militari dell’attività umana (l’economia, la propaganda, le energie psichiche e morali dei non combattenti) sono impegnati nella lotta contro il nemico". In ogni modo, "battersi contro gli effetti (la guerra), lasciando sussistere le cause (il capitalismo)“, era considerato dai rivoluzionari un “lavoro infruttuoso“, e noi siamo con loro».

Dopo «La fabbrica dell'uomo indebitato» (2012), «Il governo dell'uomo indebitato (2013») e «Il capitalismo odia tutti (2019)» Maurizio Lazzarato sviluppa ulteriormente le sue analisi sul concetto di rivoluzione, sul rapporto tra Stato e capitalismo e sulla questione della lotta di classe, a partire dallo scoppio della Guerra in Ucraina.
L’autore analizza le cause storiche della guerra, gli errori delle teorie critiche degli ultimi decenni, il rapporto tra industria militare, divisioni di classe, razza e genere, crisi ecologica e, rileggendo le teorie critiche del Novecento, affronta una questione decisiva: come costruire un punto di vista rivoluzionario sulla guerra?
Con lo stile del pamphlet e il rigore del saggio, questo volume è un punto di riferimento per il dibattito attuale sulla guerra che sembra non conoscere alcun dissenso.

🔹Il libro sarà al centro di un dibattito, sabato 23 settembre, all'interno del programma del Festival 5 di DeriveApprodi (https://www.machina-deriveapprodi.com/post/festival-5-di-deriveapprodichi-lavora-%C3%A8-perduto). Intervengono: Maurizio Lazzarato e Cristina Morini («Effimera»). Introduce e modera: Francesca Ioannilli (Libreria Punto Input).

📚 Disponibile daa oggi sul sito e dal 23 settembre in libreria: https://deriveapprodi.com/libro/guerra-o-rivoluzione/

22/09/2022
13/09/2022

✨ Festival 5 di DeriveApprodi. Chi lavora è perduto
Quattro giorni di festival della casa editrice DeriveApprodi con la collaborazione della libreria .Input, e della rivista online «Machina» presso la Casa di Quartiere Scipione dal Ferro, messa a disposizione dall'Associazione Italiana Cultura Sport, in via Sante Vincenzi 50 a Bologna nei giorni 22-23-24-25 settembre 2022.

Venerdì 23 settembre: Benvenuti nel deserto del reale
21:30-23:00: La storia di un potere è anche quella delle lotte per rovesciarlo. Introduzione di Elvira Vannini (storica e critica d’arte, docente alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano); reading-performance dell’artista Kenny Alexander Laurence , La magia istituente, creolità e quimbois. Proiezione di «She has no land but she keeps sheep/chapter two», short film di Jesal Kapadia, Mattia Pellegrini e Giorgia Frisardi (con Silvia Federici, George Caffentzis e Sonam Paljor)
Se le strutture di oppressione non permettono alla subalterna di parlare, quando l’artista Grada Kilomba affronta la questione del razzismo di genere introduce un’immagine: la maschera della Escrava Anastácia, un’invenzione coloniale che viene dal passato ma rivive nel presente e legittima la politica di silenziamento dell’Altrə e delle soggettività minoritarie, razzializzate e genderizzate: «La bocca è un organo molto speciale, simboleggia la parola e l’enunciazione. All’interno del razzismo, diventa l’organo di oppressione per eccellenza; rappresenta l’organo che i bianchi vogliono – e hanno bisogno – di controllare». Come possono le rappresentazioni artistiche, i linguaggi, gli sguardi e gli immaginari contro-egemonici parlare con una tale potenza da rompere la maschera?

🔹 Qui il programma completo del festival: https://www.machina-deriveapprodi.com/post/festival-5-di-deriveapprodichi-lavora-%C3%A8-perduto

13/09/2022

✨LE NOVITÀ DI MACHINA
Di seguito, tutte le novità della settimana 12 settembre – 16 settembre!

📌 Lunedì 12 settembre
scatola nera || Gigi Roggero, «Facciamo il punto»

📌 Martedì 13 settembre
freccia tenda ca****lo || Gaspare De Caro ed Enzo Grillo «L’esperienza storica della rivista “classe operaia“ (prima parte)»

📌 Mercoledì 14 settembre
finisterre || Laura Di Corcia «Poesia»

📌 Giovedì 15 settembre
il passo dello sherpa || Isidoro Concas, «Voci dal deserto: la quarta edizione de I Fumi della Fornace»

📌 Venerdì 16 settembre
vortex || Valeria Finocchiaro, «Giorgia Meloni e “l’album di famiglia“ del femminismo»

Foto: Roberto Gelini

https://www.machina-deriveapprodi.com/blog

Photos from Movimento No Base - Né a Coltano né altrove's post 13/09/2022
01/09/2022

Qui il link alla recensione di «Lo schiavo americano dal tramonto all'alba» che Giac Lando ha scritto per «Carmilla»: https://www.carmillaonline.com/2022/08/26/lo-schiavo-si-libera-di-notte/?fbclid=IwAR0tDfCgSR68to3SoBODnakVID3vhQf_BmUAE7ZAWkzpfK9D412Ik2emAmE

Il libro è disponibile in libreria e sul sito: https://deriveapprodi.com/libro/lo-schiavo-americano-dal-tramonto-allalba/

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