Vannino Chiti - Le religioni e le sfide del futuro

Vannino Chiti - Le religioni e le sfide del futuro

"Quale contributo daranno le religioni all'umanità per affrontare le grandi sfide della nostra epoc

01/10/2023

La scuola di alta formazione in Ecumenismo della Facoltà Teologica dell'Italia Centrale di Firenze propone, per l'anno accademico 2023-2024, un corso di diploma in Ecumenismo.
Il Corso è stato pensato per favorire la conoscenza dell'ecumenismo, riservando una particolare attenzione agli aspetti culturali, storico-teologici, pastorali e spirituali che caratterizzano l'identità delle diverse Chiese cristiane in Italia e in Europa in modo da approfondire e sviluppare la comprensione della centralità dell'ecumenismo nella vita quotidiana; per questo è rivolto non solo a coloro che sono più direttamente impegnati nella causa dell'unità, ma a tutti coloro che sono chiamati a vivere la propria esperienza di fede sostenuta dal dialogo e dalla condivisione in una società sempre più multireligiosa e multiculturale.
Il Corso ha una durata annuale e si articola in 3 corsi fondamentali, 10 tematici, 2 seminari e una Giornata di Studio; le lezioni si terranno il martedì, mercoledì e giovedì, dalle ore 15.00 alle ore 18.50 dal 17 ottobre 2023 al 23 maggio 2024, in modalità on-line, con la possibilità di scaricare le lezioni. Per il conseguimento del Diploma, al termine del percorso, è prevista la redazione di una tesi su un tema da concordare con un docente; in allegato, la presentazione del Corso.
Per l'intero Corso la quota di iscrizione è pari a 1.000 euro (da versarsi in due rate); è possibile iscriversi anche solo a singoli riconosciuti e accreditati dal MIUR, come l'intero Corso.
Per le iscrizioni, che si chiudono il 13 ottobre 2023, si ci può rivolgere alla Segreteria della Facoltà Teologica dell'Italia Centrale ([email protected]) mentre per informazioni alla Segreteria e/o al Coordinatore della Scuola di Alta Formazione in ecumenismo (prof. Riccardo Burigana - [email protected]), oltre che consultare il portale della Facoltà (http://www.ftic.it)

02/09/2023

Ho raggiunto 7000 follower! Grazie per il continuo supporto. Non ce l'avrei mai fatta senza ciascuno di voi. 🙏🤗🎉

28/06/2023

E' attiva la nuova pagina del senatore Vannino Chiti, da ora in poi tutte le sue iniziative editoriali e politiche si troveranno nella nuova pagina

Vannino Chiti Autore di saggi, amante della natura, appassionato di Storia e del Movimento cattolico

12/06/2023

È morto Silvio Berlusconi. Per lui, ora, è doveroso un sentimento sincero di rispetto: è stato un protagonista nella vita del nostro paese. Essere stati all'opposizione dei suoi governi e delle sue scelte non può farci ignorare la sua esperienza, meno che mai non partecipare a un sentimento di cordoglio per la sua scomparsa. Altrettanto necessario è esprimere vicinanza ai suoi familiari per il dolore grande di questo momento. Nella vita politica devono esserci avversari, non nemici. Quando riusciremo a vivere con coerenza questi valori, saremo tutti migliori e lo sarà il nostro paese.

02/06/2023

Giovedì 8 giugno alle 17.30 a Livorno presso la sala ex cinema Aurora di via Nievo, si parla del libro del senatore Vannino Chiti

Don Milani: Vannino Chiti ne valuta la grande figura I intervista di Carlo Pellegrini 26/05/2023

Nel centenario della nascita di Don Milani, ecco un'intervista al senatore Vannino Chiti

Don Milani: Vannino Chiti ne valuta la grande figura I intervista di Carlo Pellegrini Da tempo sono in atto i preparativi della celebrazione del centenario della nascita di don Lorenzo Milani, sacerdote e pedagogista, vissuto tra il 1923 e il 1967.Per questo evento significativo ci è sembrato opportuno ascoltare la voce del sen. Vannino Chiti, già vice presidente del Senato e stu

29/03/2023

Papa Francesco è ricoverato all'ospedale Gemelli per un'infezione respiratoria. Stiamogli vicino, chi è credente con la preghiera, gli altri con il pensiero. Tutti abbiamo bisogno di lui. In questi anni difficili per il covid, le disuguaglianze sociali, le guerre è l'unica voce che è stata capace di indicare al mondo la strada giusta per guardare al futuro con fiducia e speranza, per spronarci a un impegno coerente e non cedere alla rassegnazione e al l'indifferenza. Tanti auguri Santo Padre

12/03/2023

Una riflessione del senatore Vannino Chiti sui primi dieci anni di pontificato di Papa Francesco

Dieci anni fa il cardinale Bergoglio veniva eletto vescovo di Roma. La Chiesa e il mondo per me ricevevano un dono: Papa Francesco. In questi anni è stata la voce che ci ha parlato, con cui ci siamo confrontati nel tempo più duro del covid, che ci ha detto che l'umanità è una sola famiglia, che lo sviluppo deve avere come finalità la dignità della persona e la salvaguardia del pianeta, la nostra casa comune. Ci ha ammonito contro il riarmo e la guerra, mai giusta. Ha chiesto alla sua Chiesa, spesso non compreso, di uscire nelle vie per incontrare le persone, i più poveri e gli emarginati, "gli scartati" da questa economia delle disuguaglianze. Ci ha dato parole di speranza e obiettivi per cui vale impegnarsi. Per fortuna non siamo a tracciare un bilancio : Papa Francesco è con noi e il mio augurio è che ci sia ancora per molti anni

CANTO AL BALI' - LA PACE NONOSTANTE TUTTO! 05/03/2023

Si è parlato del tema della pace a Tvl durante la trasmissione ‘Canto al balì’. Assieme al senatore Vannino Chiti, erano presenti Mario Primicerio, ex sindaco di Firenze e presidente della fondazione Giorgio La Pira ed i professori Giorgio Petracchi e Filippo Buccarelli, rispettivamente docenti di storia delle relazioni internazionali e sociologia

CANTO AL BALI' - LA PACE NONOSTANTE TUTTO! Ospiti in studio: MARIO PRIMICERIO, VANNINO CHITI, GIORGIO PETRACCHI, FILIPPO BUCCARELLICanto al Balì è un programma settimanale di approfondimento su fatti,...

16/02/2023

Un mondo aperto per una buona politica', il volume sull'enciclica 'Fratelli tutti' di papa Francesco a cui ha collaborato anche il senatore Chiti sarà al centro di un incontro in programma a Caserta venerdì 24 febbraio. Fra gli interventi anche quello del senatore Chiti

CONTROVERSO 01 2023 19/01/2023

Il senatore Vannino Chiti ha partecipato ad una trasmissione nella quale si è parlato della figura di Papa Benedetto XVI

CONTROVERSO 01 2023

12/01/2023

L'ipocrisia della guerra nelle parole del grande Gigi Proietti che recita Trilussa

31/12/2022

È morto il papa emerito Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, un teologo tra i più importanti nel nostro tempo. Era stato tra gli innovatori al Concilio Vaticano II, poi è sembrato rifluire su una linea di conservazione e di freno rispetto alla sua compiuta attuazione. Di lui resteranno encicliche significative come la Caritas in veritate, il rigore nella vita della fede, la percezione e i primi interventi per "ripulire" la Chiesa dallo scandalo della pedofilia. Quando ha sentito che le sue forze erano impari rispetto al ministero petrino, al compito di guida della Chiesa cattolica si è dimesso, dando una lezione di responsabilità nel servizio e di umiltà non solo ai cattolici o ai credenti ma al mondo. Ho avuto alcune occasioni di incontro con il cardinale Ratzinger a Livorno, invitato dal caro vescovo Ablondi e poi con papa Benedetto, a Roma, ad Arezzo quando ero vicepresidente del Senato. Mi hanno sempre colpito la sua cultura, la forza della sua dottrina, la sua semplicità e cordialità nei rapporti tra persone, la sua umiltà non recitata ma profonda. Sono i tratti della sua personalità che più mi vengono alla mente in questo momento.

Vannino Chiti | Armi e disarmo: la politica alla prova della guerra | Molte Fedi 2022 28/11/2022

“Armi e disarmo: la politica alla prova della guerra” è il tema dell’iniziativa organizzata dalle Acli di Bergamo che ha visto protagonista il senatore Vannino Chiti. L’intervista è inserita all’interno del ciclo “Osare la pace” che si pone come obiettivo di fondo quello di offrire uno sguardo sul mondo alternativo alla logica della guerra e della violenza. Al centro ci sono la questione delle armi e del disarmo nella politica e le possibilità di risoluzione pacifica dei conflitti.

Vannino Chiti | Armi e disarmo: la politica alla prova della guerra | Molte Fedi 2022 Terzo appuntamento del ciclo "Osare la pace".Con Vannino Chiti, già vicepresidente del Senato e ministro per le riforme istituzionali e i rapporti con il Par...

29/10/2022

su Avvenire intervista al senatore Chiti in vista della manifestazione per la pace del prossimo 5 novembre

11/10/2022

Il senatore Vannino Chiti sarà fra gli ospiti del festival di spiritualità ‘L’anima e il tempo’ in programma a Roma da giovedì a domenica prossimi. In particolare il suo intervento è previsto venerdì alle 18.30 alla casa dei Cappuccini in via Vittorio Veneto sul tema ‘per una buona politica’. Assieme a lui saranno presenti Pierluigi Castagnetti, Paolo Corsini, Lucia Fronza Crepaz e Lucio Romano. Modera Luca Attanasio.
Il festival si pone l’obiettivo di ritagliare uno spazio di dialogo e confronto su alcuni temi di grande importanza, quali la custodia del creato, la scelta di una politica e di un’economia attente al bene comune, una meditata formazione per le nuove generazioni, la sinodalità della Chiesa, la consapevolezza dei modi dell’azione di Dio nella storia, la ricerca di un bene che superi il relativismo della convenienza e la cultura dell’effimero e abbia a cuore l’uomo e la sua casa comune. Temi sui quali il senatore Chiti è da sempre molto impegnato.

09/10/2022

Contro la minaccia atomica e per un immediato cessate il fuoco arriva l'appello del senatore Chiti e di Enrico Rossi

Il mondo si trova nuovamente di fronte alla minaccia atomica. Una minaccia che giorno dopo giorno sembra farsi sempre più concreta e che porterebbe a un solo esito: la fine dell'umanità. La guerra – ogni guerra – produce solo morte e distruzione. Un conflitto combattuto anche con ordigni nucleari avrebbe conseguenze irreparabili per il futuro dell'umanità.
La pace è un bene troppo prezioso per restare indifferenti e passivi. Ognuno di noi ha oggi una grande responsabilità e deve impegnarsi in prima persona per sconfiggere la guerra. Occorre chiedere alle Nazioni Unite di determinare il cessate-il-fuoco e l'avvio di una conferenza internazionale di pace.
Noi – credenti, non credenti o diversamente credenti – assumiamo l’appello pronunciato da Papa Francesco il 2 ottobre: «Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili. E tali saranno se fondate sul rispetto del sacrosanto valore della vita umana, nonché della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni Paese, come pure dei diritti delle minoranze e delle legittime preoccupazioni.[…] Il mio appello si rivolge innanzitutto al Presidente della Federazione Russa, supplicandolo di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte. D’altra parte, addolorato per l’immane sofferenza della popolazione ucraina a seguito dell’aggressione subita, dirigo un altrettanto fiducioso appello al Presidente dell’Ucraina ad essere aperto a serie proposte di pace. A tutti i protagonisti della vita internazionale e ai responsabili politici delle Nazioni chiedo con insistenza di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per porre fine alla guerra in corso, senza lasciarsi coinvolgere in pericolose escalation, e per promuovere e sostenere iniziative di dialogo. Dopo sette mesi di ostilità, si faccia ricorso a tutti gli strumenti diplomatici, anche quelli finora eventualmente non utilizzati, per far finire questa immane tragedia».
Le parole di Papa Francesco, che parla con il linguaggio della ragione e nell'interesse dell'umanità, siano alla base di una mobilitazione contro la guerra e contro la minaccia atomica. Chiediamo a tutte e tutti di scendere in piazza e di aderire alle iniziative che saranno promosse nelle prossime settimane, a partire da quelle proposte dalla Rete italiana pace e disarmo dal 21 al 23 ottobre. Chiediamo di indire una grande manifestazione nazionale, senza bandiere di parte, a difesa della pace e del genere umano. Una mobilitazione per chiedere che anche il nostro Paese aderisca al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) del 2017.

Vannino Chiti e Enrico Rossi

21/09/2022

Oggi è la giornata ONU per la pace. Putin l'ha utilizzata per annunciare una escalation della guerra : mobilitazione parziale, sostegno al referendum farsa nel Donbass controllato dalle truppe russe, difesa anche con le armi nucleari del territorio conquistato dalla Russia. Le responsabilità di Putin nella guerra di aggressione all'Ucraina erano già chiare : si accrescono ancora! Ma noi cosa facciamo? Stiamo a guardare l'avvicinarsi del precipizio o ci impegniamo a determinare il cessate il fuoco e l'apertura di trattative di pace? Nella campagna elettorale da noi su questi temi c'è un silenzio agghiacciante : non si mettono in luce le differenze, se ci sono, tra i partiti. La stessa Unione Europea sostiene giustamente la difesa dell'Ucraina ma non si attiva per un'azione diplomatica che realizzi una pace giusta e allontani il pericolo di una catastrofe nucleare per l'umanità. Questa mattina, su l'Avvenire, Stefano Zamagni avanza una proposta di possibile pace : neutralità dell'Ucraina, autonomia vera per il Donbass all'interno dell'Ucraina, affidamento della Crimea alla Russia, superamento con la pace delle sanzioni, fondo multinazionale per la ricostruzione delle città distrutte. Per me è una proposta realistica per tentare di porre fine al conflitto. Vogliamo discuterne? Vogliamo che L'Unione Europea agisca o lasci al solo Erdogan una poco verosimile azione per la pace? Anche di questo parleremo stasera alle 21 al parco dei Cappuccini a Pisa in una delle poche iniziative per la pace organizzate in Toscana e in Italia in questo 21 settembre per merito di Anpi, Acli, Arci, Tavolo della Pace, Cgil, Cisl e Uil.

Senatore Vannino Chiti

18/09/2022

Mercoledi prossimo 21 settembre, giornata internazionale della pace, il senatore Vannino Chiti interverrà a questa iniziativa a Pisa

Spunti per un discernimento politico - adesione 13/09/2022

Al seguente link è possibile aderire al documento che vede fra i firmatari il Senatore Vannino Chiti

Spunti per un discernimento politico - adesione 50 personalità del mondo cattolico hanno sottoscritto un documento per condividere alcune riflessioni e alcuni punti per una politica responsabile. qui puoi leggere il testo del documento . Compilando il modulo puoi sottoscrivere il documento autorizzando i promotori a pubblicare il tuo nome, cogno...

12/09/2022

Il Senatore Vannino Chiti è fra i firmatari di un appello al voto responsabile sottoscritto da 50 personalità del mondo cattolico

Alla vigilia delle imminenti elezioni si è riaperta una vecchia disputa intorno al peso/rilevanza dei cattolici nella politica italiana. Non ci è dato qui di tematizzare la questione. Ci limitiamo a marcare le distanze da due opposti approcci: quello di chi coltiva una sterile nostalgia per un tempo rappresentato (assai approssimativamente) come segnato dalla “egemonia cattolica” e comunque da una sostanziale unità politica dei cattolici, oggi non più riproponibile; o quello di chi, all’opposto, teorizza la pratica insignificanza di una ispirazione cristiana nell’azione politica. Ci riconosciamo semmai nel cenno riservato alla questione da parte del cardinale Parolin, secondo il quale la politica vanta una sua autonomia che va onorata e dunque i cattolici, come singoli o come gruppi, possono e devono liberamente e laicamente aggregarsi su base politica (non confessionale) senza tuttavia rinunciare – così Parolin – a una loro originale istanza profetica. La quale, sia chiaro, può generare orientamenti politici e militanze diverse. A ben vedere non tutti compatibili con una pregnante ispirazione cristiana. Quanto segue, dunque, non vanta pretese di esclusività, ma riflette solo il punto di vista dei soggetti sottoscrittori.
Può darsi che si esageri quando si stabilisce un paragone tra la portata della contesa elettorale imminente e quella del 1948. Taluni paventano minacce alla nostra democrazia. Di sicuro un serio problema per la salute della democrazia è rappresentato dalle dimensioni dell’astensionismo a contrastare il quale certo non contribuisce lo spettacolo avvilente offerto dai partiti nel compilare le liste dei “nominati”. All’insegna dei “paracadutati” e dell’affannosa corsa ai posti garantiti. Partiti ridotti a oligarchie autoreferenziali, ricettacolo di un ceto politico proteso a perpetuare se stesso. Dunque, non è priva di fondamento la preoccupazione per le sorti del nostro paese. Almeno sotto tre profili: talune pulsioni illiberali, la collocazione geopolitica dell’Italia, la prospettazione di ricette demagogiche che condurrebbero il paese al default. L’opposto della sobria raccomandazione del Papa circa le elezioni italiane condensata in una parola: responsabilità! Giusto perciò iscrivere il giudizio politico nel quadro di tali motivate preoccupazioni. Senza però trascurare priorità programmatiche che ci permettiamo di segnalare.
In primo luogo, i tre grandi scenari, tra loro strettamente intrecciati, della pace, della giustizia sociale e della salvaguardia della biosfera, che rivestono una priorità assoluta sul piano globale, continentale e locale, ma per nulla centrali nei programmi elettorali. Difetta una visione del futuro; difettano, insieme, la speranza e la responsabilità.
La questione sociale in senso lato, secondo tutti gli analisti, già nei prossimi mesi, assumerà dimensioni drammatiche: povertà, precarietà, disoccupazione, redditi più bassi per i lavoratori, disuguaglianze. A fronte di questo scenario vanno stigmatizzate tutte le offerte politiche che da un lato disegnano politiche fiscali insostenibili e inique, per altro in contrasto con il principio costituzionale della progressività, oltre a sanatorie e condoni che minano senso civico e di giustizia; dall’altro che vorrebbero abolire (e non semmai rimodulare) lo strumento di contrasto alla povertà del reddito di cittadinanza. In sostanza un depotenziamento del welfare in una congiuntura che semmai prescriverebbe al contrario una sua estensione.
La questione ambientale e del contrasto al cambiamento climatico. Dai più solo retoricamente evocata, nonostante la sua portata epocale e urgente attestata sia dalla comunità scientifica sia dalla comune esperienza di eventi estremi sempre più frequenti e sconvolgenti. Bisogna evitare che l’emergenza energetica attuale blocchi ancora una volta la transizione verde necessaria. Trattasi di una sfida cui sono particolarmente sensibili i giovani di ogni latitudine e da
inscrivere, a tutti gli effetti, nell’orizzonte della giustizia tra le generazioni. Il nesso tra questione sociale e questione ambientale è la tesi cardine del magistero di Francesco, sotto il titolo di “ecologia integrale”, svolto nella Laudato si’ e nella Fratelli tutti.
La guerra, quasi scomparsa nel confronto elettorale. L’inequivoco giudizio sulla responsabilità di essa e sul diritto alla legittima difesa non ci esonera dalla ricerca incessante e tenace di vie negoziali e dal dovere di non avallare una concezione del conflitto che punti irrealisticamente all'annientamento dell'avversario (come nelle guerre totali novecentesche) o addirittura a una escalation bellica. Le alleanze politico-militari, nel nostro caso la Nato, non ci devono impedire di fare valere il nostro punto di vista (trattandosi appunto di alleanze). Nel quadro di un'Occidente di cui riconosciamo i valori, ma che non possiamo intendere come un blocco contrapposto al resto dell'umanità in sviluppo, il nostro ruolo è costruire un autonomo protagonismo dell’Europa i cui interessi e i cui valori non sempre né necessariamente coincidono con quelli degli Usa. Abbiamo bisogno di più Europa, e di un'Europa più solidale, che renda stabile l'intuizione di NextGenEu. La prospettiva epocale di civiltà, per la quale dobbiamo cercare un più forte impegno di razionalità collettive politiche, deve assumere come orizzonte il rilancio della cooperazione multilaterale internazionale nel quadro dell'Onu, la riforma dei processi di globalizzazione, il superamento della guerra, il disarmo e la smilitarizzazione, la comprensione internazionale, il contrasto alla produzione e al commercio delle armi.
Tale orizzonte decisivo, che lega insieme pace, giustizia sociale e salvaguardia dell’ambiente, richiama ulteriori questioni di fondo.
L’immigrazione. Trattasi di questione epocale, non di un’emergenza, che dunque esige visione di lungo periodo e cooperazione internazionale. Da gestire con realismo e senso di responsabilità, ma senza infondati allarmismi. Mirando a una immigrazione regolare grazie a flussi programmati e alla salvaguardia del diritto d’asilo, così come prescrive la Costituzione, collaborando con le ONG impegnate nei salvataggi delle vite umane in mare. Va stigmatizzata l’azione di chi cavalca il problema in chiave elettoralistica facendo leva su paura e pregiudizi. Sono per converso da apprezzare quanti si impegnano in politiche di integrazione articolate sul territorio. Gli economisti sono concordi nel sostenere che, specie a causa del trend demografico, una immigrazione ben gestita rappresenta una indispensabile risorsa per la nostra economia e per il nostro Welfare. A cominciare dal sistema previdenziale e dalla sua sostenibilità nel lungo periodo.
L’investimento su volontariato e terzo settore. Mai come oggi si richiede di preservare il carattere universalistico del nostro Welfare. Il che prescrive un assetto dei grandi servizi volti a soddisfare fondamentali bisogni-diritti – esemplarmente la sanità, l’istruzione, l’assistenza – imperniato su un ben inteso primato del pubblico. Un primato che tuttavia non si deve tradurre in un monopolio statale nella gestione dei servizi. I complementari principi di solidarietà e sussidiarietà prescrivono una cordiale collaborazione tra pubblico e privato-sociale. Solo così è possibile scongiurare la burocratizzazione della rete dei servizi e dare corpo a un welfare comunitario integrato da pratiche mutualistiche di reciproco aiuto.
La famiglia. Essa abbisogna di un complesso organico di politiche mirate a mettere in condizione i giovani di farsi una famiglia. Misure che attengono alla formazione, al lavoro, alla casa, al sostegno alla maternità, agli asili nido, alla difficile conciliazione tra famiglia e lavoro che scontano soprattutto le donne. Notoriamente la bassa partecipazione femminile al
mercato del lavoro, con cospicui riflessi negativi sulla crescita, è una delle non invidiabili peculiarità italiane.
La legalità e la lotta alle mafie che affliggono ormai l’intero territorio nazionale. L’impressione è che, al netto dei rituali, si sia sensibilmente abbassata la soglia della vigilanza da parte di politica e istituzioni. Sia nella concreta azione di contrasto ad esse, sia nella attiva promozione di una cultura della legalità a tutti i livelli. Solo due esempi: candidature borderline e la sfacciata proposta di sanatorie e condoni, un colpo mortale al dovere morale e civile della fedeltà fiscale.
Infine, si richiede di vigilare sui capisaldi della nostra democrazia costituzionale. Sarebbe contraddittorio, nel mentre si rivendica la differenza tra i nostri regimi liberali e le autocrazie, cedere alla spinta alla verticalizzazione del potere, al depotenziamento degli istituti di garanzia, alla terzietà del supremo organo arbitrale rappresentato dalla presidenza della Repubblica. L’istituzione che, più di ogni altra, ha preservato una fiducia presso l’opinione pubblica. Così pure sarebbe un errore assecondare disegni di riforma ordinamentale che, sotto la voce “autonomia differenziata”, concorrano a dilatare il divario economico-sociale tra nord e sud del paese. Un vulnus inferto al principio dell’uguaglianza dei diritti in capo ai cittadini ovunque essi risiedano nel territorio nazionale in coerenza con il dettato dell’art. 3 della Costituzione.
Trattasi solo di alcune priorità. Altre se ne dovrebbero aggiungere. Priorità tutte da inscrivere nell’orizzonte programmatico-valoriale da assumere quale fondamento e obiettivo di un’azione politica adeguata alle sfide del XXI secolo: l’europeismo e la scelta prioritaria per il sostegno e lo sviluppo della cultura, dell’istruzione, della scuola (dalla scuola dell’infanzia all’istruzione superiore, universitaria e post-universitaria). In questa duplice priorità - Europa e cultura – sta il cuore della nostra stessa identità, del nostro umanesimo, secondo un principio di fraternità, aperto a tutti e a tutte.
Sono solo spunti per un discernimento politico in vista di un appuntamento politico-elettorale che non possiamo disertare e che non ci è concesso di affrontare con leggerezza

Firmatari:
Maurizio Ambrosini, Celestina Antonacci, Enzo Balboni, Maria Cristina Bartolomei, Rosy Bindi, Maria Pia Bozzo, Luisa Broli, Luigino Bruni, Luciano Caimi, Fabio Caneri, Alessandro Castegnaro, Vannino Chiti, don Luigi Ciotti, don Virginio Colmegna, Giovanni Colombo, Paolo Corsini, Matteo Cosulich, Fulvio De Giorgi, Gian Candido De Martin, Giuseppe Elia, Guido Formigoni, Piero Grasso, Antonio Greco, Alberto Guariso, Martino Liva, Ivo Lizzola, Mimmo Lucà, Emiliano Manfredonia, Luigi Mapelli, David Mattiello, Eugenio Mazzarella, Pierluigi Mele, Margherita Miotto, Daniela Mazzuconi, Massimo Minelli, Franco Monaco, Sergio Parazzini, Savino Pezzotta, Giancarlo Piccinni, Luigi Pizzolato, Maurizio Portaluri, Franco Prandi, Franco Riboldi, Daniele Rocchetti, Emanuele Rossi, Laura Rozza Giuntella, Lucio Romano, Renata Storari, Maria Grazia Tanara, Chiara Tintori, Livia Turco, Roberto Zaccaria

29/06/2022

Il senatore Vannino Chiti parteciperà nel pomeriggio a questa iniziativa su Giorgio La Pira in programma all'Universita di Firenze

Crisi e senso di responsabilità - HopeMedia Italia 24/06/2022

in questa intervista tratta dalla diretta RVS del 23 giugno 2022, il senatore Vannino Chiti affronta numerosi temi sul tappeto: legittimi ripensamenti e cambi di casacca; la preoccupazione per una possibile estensione del conflitto ucraino; l'unità dei cristiani e le divisioni della guerra; siccità e responsabilità istituzionali e individuali.

Crisi e senso di responsabilità - HopeMedia Italia In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 23 giugno 2022, ascoltiamo Vannino Chiti, già Ministro della Repubblica, Presidente della Regione Toscana e vice-presidente del Senato.   Tra i temi toccati: legittimi ripensamenti e cambi di casacca;

18/06/2022

Mercoledì scorso il Senatore Chiti ha partecipato all'iniziativa in piazza del Carmine a Firenze. Ecco il suo intervento:

15/06/2022

Continua l'impegno del senatore Chiti per la pace. Stasera sarà a Firenze in piazza del Carmine per parlare a questa iniziativa

Photos from Vannino Chiti - Le religioni e le sfide del futuro's post 14/06/2022

Il Senatore Vannino Chiti ha partecipato ieri sera ad un'iniziativa per la pace alla Casa culturale di San Miniato basso. Assieme a lui, per discutere del libro di Papa Francesco, c'erano Don Andrea Cristiani, fondatore del movimento Shalom, il filosofo Alfonso Maurizio Iacono e il generale Antonino Zarcone. Ma, soprattutto, c'era tanta gente a dimostrazione che sempre più persone rifiutano la logica della corsa al riarmo e chiedono a gran voce la pace

13/06/2022

Questa sera alla Casa culturale di San Miniato basso il Senatore Chiti interverrà al dibattito promosso dal comitato per i diritti umani del Valdarno inferiore

09/06/2022

Questa sera il senatore Vannino Chiti tornerà a parlare ancora una volta di di pace in questa iniziativa in programma a Pian di San Bartolo, nel comune di Fiesole

27/05/2022

questa sera alle 20,45, alla Vela Margherita Hack di Empoli, il Senatore Vannino Chiti interverrà alla Veglia della pace che è stata organizzata da un comitato di cittadini per sensibilizzare le persone sulla necessità della fine della guerra in Ucraina. Chiti parlerà della corsa al riarmo e dell'aumento delle spese militari. Al primo commento si può firmare la petizione online che è stata lanciata in concomitanza con l'evento

Costruire la pace - HopeMedia Italia 16/05/2022

In questo podcast tratto dalla diretta RVS del 12 maggio 2022, ascoltiamo il Senatore Vannino Chiti parlare dei temi di attualità

Costruire la pace - HopeMedia Italia In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 12 maggio 2022, ascoltiamo Vannino Chiti, già Ministro della Repubblica, Presidente della Regione Toscana e vice-presidente del Senato.   Tra i temi toccati: per Draghi Putin non è invincibile; la

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L'intervista rilasciata dal Senatore Chiti a Canale 9 di Napoli
Dalla Campania un contributo video sul libro
La moschea di Pisa, ne parla il Senatore Vannino Chiti
Un altro, importante contributo sui temi affrontati nel libro: Filippo Torrigiani, consulente dell'Antimafia
'Fratelli tutti', prima considerazioni sulla nuova enciclica di Papa Francesco
Un contributo sul libro di Danilo Sulis, direttore di Radio Cento Passi
Nel giorno in cui riaprono le scuole, pubblichiamo un intervento a commento del libro da parte della professoressa Grazi...
Matteo Iori, presidente del Consiglio comunale di Reggio Emilia, parla del libro
'Le religioni e le sfide del futuro', il dibattito all'hotel Terme Marine Leopoldo II di Marina di Grosseto
Una riflessione sul libro da parte di Paolo Corsini, già sindaco di Brescia e parlamentare
Una riflessione del parroco di Ponsacco e direttore della Caritas diocesana, Don Armando Zappolini, che ha contribuito a...
Le sfide che questa pandemia ci pone, una riflessione del Senatore Vannino Chiti