Compro Solo Siciliano
Invito rivolto a tutti i Siciliani: Comprate solo cio' che la Sicilia produce. Comprate solo cio' che la Sicilia produce.
Solo prodotti siciliani!!!Diamo forza ai Siciliani che dedicano la loro arte alla Sicilia.Diffondiamo la storia , la cultura e la musica della nostra terra Solo prodotti siciliani!!!Diamo forza ai Siciliani che dedicano la loro arte alla Sicilia.Diffondiamo la storia , la cultura e la musica della nostra terra. Per indicare o segnalare aziende o prodotti scrivi a :
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La “Tomarchio” sfida il mercato e rilancia ancora: nasce la bevanda al latte di mandorla bio.
La siciliana “Tomarchio” sfida il mercato e rilancia ancora: nasce la bevanda al latte di mandorla bio L’azienda che valorizza il comparto agrumicolo, esportando i sapori dell’Isola nel mondo, dopo Birre e Aperitivi, amplia ancora il portfolio e potenzia il suo piano d’espansioneAcireale (CT) – Colore vivo, profumo intenso, gusto rinfrescante, produzione artigianale, aroma deciso, ma sopratt...
LA VERGOGNA SICILIANA E IL NEW YORK TIMES
La vergogna della mancanza di acqua in Sicilia è approdata oggi sulle pagine del The New York Times a testimonianza di una situazione divenuta intollerabile.
La disastrosa situazione legata alla siccità in è sfuggita di mano, ma nessuno si azzardi a dire che si tratta di un evento imprevedibile.
La tendenza alla desertificazione del territorio siciliano è ampiamente prevista da tutti gli studi e modelli matematici che circolano da anni. Così come ampiamente prevedibile è la negligenza e l’inettitudine della classe politica dell’Isola.
Da decenni non esiste manutenzione delle reti colabrodo e pulizia degli invasi, ma ancor più preoccupante è l’assenza totale di una strategia atta a porre rimedi duraturi a questa situazione: di dissalatori, utilizzo di acque reflue, non se ne parla proprio.
Il New York Times sottolinea la scelta obbligata che molti amministratori locali sono chiamati ad affrontare, ovvero sacrificare le attività agricole a favore di quelle turistiche.
Turisti che peraltro, hanno già abbandonato o disdetto le prenotazioni nei territori in molte zone della Sicilia rimaste senza acqua.
Ma le cose, se possibile, non vanno meglio in agricoltura.
Abbandonarla anche solo per una stagione determina la morte delle aziende. Già le campagne di raccolta del grano sono state fallimentari e lo stesso dicasi per le vendemmie o le raccolte delle olive che verranno. Per non parlare delle migliaia di animali portati al macello per l’impossibilità di alimentarli ed idratarli o di quelli morti di sete o di problemi intestinali legati all’assunzione di acqua da specchi d’acqua fangosi, che successivamente liberano l’argilla nell’apparato digerente provocandone la morte, come accaduto alla Capra Girgentana dell’immagine.
Arrivare a una scelta così drastica restituisce il senso di una politica vuota preoccupata solo di mantenere le proprie rendite di posizione.
Ma è una scelta miope, non foss’altro che a breve in Sicilia di questo passo non rimarrà più nessuno.
Fonte: https://www.nytimes.com/2024/07/24/world/europe/drought-farming-tourism.html
Sagra del pomodoro e sagra della lenticchia di Villalba.
Birra dello Stretto è la vera birra siciliana. La Birra Messina no!
La Heineken ha comprato la Birra Messina, si è appropriata del marchio, ha chiuso lo stabilimento di Messina licenziando tutti i dipendenti e trasferendo la produzione nello stabilimento di Massafra (TA). I dipendenti si sono costituiti in cooperativa, hanno riacquistato una parte dello stabilimento e hanno iniziato a produrre la Birra dello Stretto. La birra Messina è una bufala come lo è lo spot in tv: bevete la Birra dello Stretto
La papaya siciliana ha una forma allungata e solitamente il suo peso può variare dai 900 grammi a 1,100 kg. Il suo sapore è dolce e delicato, con note leggermente acidule. Il suo sapore è dolce e delicato, con note leggermente acidule.
Un frutto esotico e salutare da aggiungere alla vostra dieta, selezionato con cura per garantire il massimo della freschezza e della qualità, è coltivata in modo biologico, senza l'uso di pesticidi o prodotti chimici, e viene raccolta a mano quando è matura. Grazie al clima caldo e secco della Sicilia, ha un alto contenuto di zuccheri naturali e una concentrazione elevata di vitamine e minerali.
LE ALBICOCCHE RITROVATE
Un interessante articolo apparso su Today.it tratta del recupero e della valorizzazione dell'Albicocca di Scillato, un frutto che stava per estinguersi e che invece sopravvive grazie all'impegno di un'associazione "Terre di Carusi", che la sta tutelando e valorizzando.
Scillato è un piccolo paese che conta 600 abitanti nell'entroterra siciliano, in provincia di Palermo
L'idea è quella di puntare su un'eccellenza del territorio per cercare di porre rimedio all'erosione demografica di interi pezzi di Sicilia.
L'Albicocca di Scillato dal 2016, grazie anche al contributo del Prof. Francesco Sottile, è diventata presidio "Slow Food", costituendo un un esempio paradigmatico di come riscoprendo i tesori della nostra agrobiodiversità si possono costituire piccoli pezzi di economia sul territorio.
Fonte: https://www.today.it/cibo/albicocca-scillato-madonie-piante.html
💥FESTA SICILIANA - ALPIGNANO (TO)
📌7-8-9 Giugno 2024
🍒 Le ciliegie più buone d’Italia? Sono di Chiusa Sclafani!
Le aziende chiusesi si piazzano ai primi 4 posti al concorso “Ciliegia d’Italia 2024” tenutosi a Raiano, in Abruzzo.
Un riconoscimento che certifica l’eccellenza agroalimentare siciliana e che premia lo sforzo quotidiano degli imprenditori e delle amministrazioni locali.
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🌭🥓🥩🥖GIORNATA GASTRONOMICA🧇🧀🧈🍗
🗓️15 AGOSTO 2024
📍PETRALIA SOPRANA
SEI UN PRODUTTORE LOCALE SICILIANO?!
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e visitato evento enogastronomico estivo sulle Madonie:
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Pastificio Vallolmo
Contrada Crete, Valledolmo (Pa)
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La partigiana sicula Per capire il presente bisogna conoscere il passato, parte da questa valida considerazione l'input dell'autore a scrivere questo libro per divulgare, soprattutto ai giovani, sotto forma di un romanzo, la vera storia della Sicilia contrapposta alle mistificazioni riportate nei testi scolastici. Ne...
Fratelli Taibi
Produzione artigianale come l’antica tradizione favarese vuole con soli 4 ingredienti: mandorle, pistacchio di Raffadali, zucchero e acqua.
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Oggi festeggiamo la festa del papà con uno dei piatti della cucina tradizionale siciliana: La pasta con le sarde (pasta chî sardi in siciliano).
Un piatto tipico della cucina siciliana che unisce gli influssi arabi e quelli italiani trasformando ingredienti poveri in un piatto regale.
Con: Finocchietti selvatici, acqua, sarde 20%, cipolla, olio, passolina, sarde salate, sale.
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Genuino, semplice e gustoso, le caratteristiche del nostro Pesto al Basilico e mandorle. Preparato esclusivamente con basilico e mandorle italiane, è sapientemente elaborato con ingredienti selezionati dai nostri cuochi. Per gustarlo al meglio, è preferibile salare poco l’acqua di cottura e utilizzarne una parte per mantecare la pasta. Abbiamo anche la versione senza aglio!
Con basilico, olio, mandorle, sale, aglio, pepe nero.
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🌸MANDORLO IN FIORE 2024
Cari artigiani e hobbisti della Sicilia, non perdete questa occasione per esporre ad Agrigento le vostre creazioni.
Partecipate anche voi!
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Il rollò: un capolavoro della pasticceria nissena
Quando la pasta è donna Docu-film il cui protagoniste è il grano siciliano elemento che unisce il mondo della ricerca con le storie di donne nelle cui vite esso è presente.Il video,...
Sagra della Ricotta il 29 dicembre alle ore 19,30.
Ricotta di pecora, un’eccellenza di antica origine che tutti ci invidiano.
Nell’Ottocento la ricotta era chiamata “formaggio dei poveri“, ma non si tratta di un formaggio. Viene classificata come latticino, poiché non si ottiene attraverso la coagulazione della caseina, ma delle proteine del siero del latte, cioè la parte liquida che si separa dalla cagliata durante la caseificazione.
La ricotta siciliana non ha certo bisogno di presentazioni. La Sicilia, infatti, vanta una grande tradizione, quando si parla di ricotta, specialmente ovina. Questa, infatti, è la base per moltissime preparazioni, sia dolci che salate. Cannoli, cassate e cassatelle non sarebbero gli stessi senza un’ottima ricotta, ma anche altri piatti perderebbero il loro sapore tipico. Per non parlare, poi, della ricotta calda, liscia o zuccherata: una vera chicca per intenditori. La ricotta si preparava in Sicilia già dai tempi dei Greci. Si narra che furono proprio i greci a mostrare ai siciliani il metodo per realizzare la ricotta salata. Si narra, inoltre, che anche la cassata affondi le sue radici, ancor prima che nella tradizione araba, in quella greca. Sarebbero stati i greci a elaborare una prima torta a base di formaggio e ricotta, mescolati insieme: gli Arabi avrebbero dunque proseguito questa tradizione.
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