Marta Fontanelli Mindfulness

Marta Fontanelli Mindfulness

• Laboratorio di consapevolezza
• Pratiche di meditazione
• Protocolli MBSR
• Professional counselor

13/12/2023

Tutto ciò che alla rinfusa arriva
Io lo scambio per me

L’ingenuità piccina del credersi pensando

Non più, non meglio
Di un acre odore di mattina presto
O di un rumore nella nebbia fuori

Furbo come la fame dei ragazzi
Mi sazia per un po’ e mi svuota

Piena di manifesta inconsistenza
Racconto dunque alla realtà
Che l’ho creata io

30/11/2023

Nella quotidianità, dimenticare un po’ l’ingombro di noi stessi e ricordare di esserci.

Nell’amarezza non amareggiarsi, nella delusione non diventare delusi, nella banalità non banali, nell’ordinario non ordinari.

Lasciarsi educare dalle piccole cose, che piccole non sono mai. E lì trovare la libertà.

È molto, se non (quasi) tutto.

20/11/2023

Mindfulness è intraducibile, lo abbiamo già detto.

Vita in pienezza? Pienezza della vita?
Sì.

Consapevolezza.
Attenzione vigile e sollecita.
In lingua pali: Sati.

Sati significa anche “da ricordare”
Ricordare cosa?
Ricordare di essere vivi.
Di esserci.
Di essere.

L’attitudine non giudicante, sui cui tanto si insiste e su cui tanti inevitabili fraintendimenti si generano, è la base di una attenzione pulita, fresca, nuda.
Libera da opinioni, preferenze, avversioni, anticipazioni, ideazioni.

Un’attenzione che ci permette di conoscere, fosse anche solo per un attimo, ogni fenomeno per quel che è così com’è, di accettarlo, di guardarne con pazienza la sostanza e l’evolversi, di avere fiducia nella nostra capacità di comprendere e stare.

12/11/2023

Ogni bella giornata di novembre
è quasi sempre un'occasione persa.
La luce ha fretta
la luce di novembre non aspetta,
ci pensi sopra e non è più in offerta.
E ci si illanguidisce alla promessa
di una felicità, ah, più che certa
se solo avessi avuto l'accortezza
di predisporre il giusto materiale:
un giro inconcludente in bicicletta
e labbra sfaccendate da baciare.

Patrizia Cavalli

31/10/2023

Non a tutto giunge Amore, ché non può
spezzare il ramo con cui Morte ci tocca.

Ma poco Morte ottiene
se in cuore ad Amore la paura muore.

Ma poco Morte ottiene, ché non può
Il suo timore entrar nel petto dov’è’ Amore.

Poiché la morte governa la vita, l’amore la morte.

Macedonio Fernàndez

25/10/2023

Cosa emerge (per)correndo senza correre troppo?

Che la nostra mente è giudicante e tende a credere a tutto ciò che pensa. Che ci giudichiamo per il fatto di giudicare; e che ci giudichiamo per il fatto di giudicare ciò che giudichiamo.

Che abbiamo bisogno, dunque, di fare attenzione. Molta.

Che "quando mangio, mangio. E quando cammino, cammino". E' tutto qui. Ed è potente.

Che ogni pratica è diversa da un'altra, ogni incontro è differente da un altro; ma anche che è possibile sentirsi abbracciati e accolti ogni volta, come se si tornasse a casa. Come se si prendesse e si riprendesse e si riprendesse dimora. Ogni volta per la prima volta, ogni volta come sempre.

Che il corpo è casa, il respiro è casa.

Che non “capire” qualcosa (una poesia, ad esempio) è un dono e ci mantiene aperti e disponibili alla meraviglia.

Che ci manca qualcosa, fosse anche il ricordo o il desiderio di qualcosa. E che è anche per questo che siamo qui.

Che non abbiamo niente contro i pensieri. Purché siano pensieri accurati e non ruminazioni.

Perché "se la tua mente non è annebbiata da pensieri inutili, questa è la miglior stagione della tua vita".(Wu-Men) ✨✨✨

18/10/2023

Oggi abbiamo iniziato il nostro (per)corso di mindfulness.
Io felice.

Se in questo preciso momento mi chiedessero: perché pratichi?

Tra le tante cose che potrei rispondere: forse perché noto e soffro dei danni enormi del vivere distrattamente, in un eterno altrove che fa da alibi all’infelicità.

Forse perché temo assai la nostalgia di un tempo felice cui eravamo infelici, pur essendo felici.

E sento che l’unico momento di cui dispongo è sempre e comunque questo.
Un tempo in cui voglio provare ad esserci.

09/10/2023

10 incontri a partire da Mercoledì 18 Ottobre
dalle 19,00 alle 20,30 a Poggibonsi (SI)
A cura di Marta Fontanelli, Istruttore qualificato protocolli
Mindfulness
(http://www.mindfulnessitalia.it/elenco-istruttori-riconosciuti/)
http://www.mindfulnessitalia.it/
Socio Membro di www.associazioneameco.it

La Mindfulness è la fondamentale abilità umana di essere pienamente presenti, consapevoli di dove siamo
e di ciò che stiamo facendo, e non eccessivamente reattivi o sopraffatti da ciò che accade.
È un termine intraducibile in italiano, che corrisponde a ciò che va sotto il nome di Consapevolezza.
La Mindfulness (o Consapevolezza) è innata. Non è un superpotere che dobbiamo acquisire con chissà quale trucco magico o esotico rituale. In molti di noi è qualcosa di atrofizzato, tuttavia, come succede con un muscolo che non usiamo.
Con questo corso impariamo gradualmente a conoscerla, allenarla, coltivarla ed integrarla concretamente nella nostra vita di tutti i giorni.

Chiusura iscrizioni: 13 Ottobre 2023

02/10/2023

Cosa non devo fare
per togliermi di torno
la mia nemica mente:
ostilità perenne
alla felice colpa di essere quel che sono
il mio felice niente

Patrizia Cavalli

27/09/2023

Nᴜᴏᴠᴏ ᴘᴇʀ(Cᴏʀsᴏ) ᴅɪ Mɪɴᴅғᴜʟɴᴇss - ᴅᴀʟ 18 Oᴛᴛᴏʙʀᴇ ᴀ Pᴏɢɢɪʙᴏɴsɪ

È di gran moda parlare un po' ovunque di "qui e Ora" o invitare genericamente a "stare nel presente".

Accade tuttavia che il “vivi l’attimo! non ti preoccupare! non pensare al passato!" risulti spesso un’ingiunzione paradossale, che ci fa sentire un po’ inetti, incapaci di cogliere il bello della vita.

Ma è davvero così semplice "stare nel presente”? La consapevolezza presuppone semplicità, ma ciò non significa che sia una roba facile.

Specialmente in un mondo sempre più veloce, distratto e votato alla performance.

Di fatto, se vogliamo stare nel presente, ciò che realisticamente possiamo fare è allenarci.

Un po' come chi vuole partecipare ad una maratona: a chi verrebbe in mente di prendervi parte senza prima essersi allenato?

La Mindfulness NON è una serie di tecniche o trucchi. È piuttosto un training basato su un allenamento progressivo del sistema corpo-mente-cuore.

È l'apprendimento sistematico di un metodo dal grande potenziale trasformativo che ci permette nel tempo di risiedere, se non di riposare, nel momento presente.

Semplice, ma non facile.

20/09/2023

Esce a breve uno strumento prezioso che io amo molto: un (per)Corso di Mindfulness, di quelli in cui si pratica insieme e insieme si osserva, si sente, si impara.

Da metà Ottobre inizia un primo ciclo di dieci incontri per cominciare o ricominciare a coltivare Consapevolezza, imparare o rinfrescare la pratica di Meditazione, portare nella propria vita di tutti i giorni presenza e centratura.

A partire dal 18 Ottobre a Poggibonsi, dalle 19,00 alle 20,30

Per maggiori info contattatemi in Direct!

02/01/2023

Tutto ciò che è intenzionale, vale -
Tutto ciò che non lo è, non vale -
Non proprio, non esattamente -

Tutto ciò che viene ripetuto inconsapevolmente in automatico, viene inconsapevolmente ripetuto in automatico.

Quando l’intenzione è naturale e espressa non in automatico, quella è consapevolezza.

Nessuna consapevolezza acquisita in altro modo può definirsi tale -

15/11/2022

“Vivere, certo, mio caro amico. Non c’è nulla di più - nulla di meno - da fare.
Quanto ad essere felici, questo è terribilmente difficile, estenuante. Come portare in bilico sulla testa una preziosa pagoda, tutta di vetro soffiato, adorna di campanelli e di fragili fiamme accese; e continuare a compiere ora per ora i mille oscuri e pesanti movimenti della giornata senza che un lumicino si spenga, che un campanello dia una nota turbata”.

Cristina Campo

06/07/2022

A Social Media Fast

Ho controllato: l’ultimo Post di questa paginetta risale al 26 Febbraio ‘22.

Al tempo, ricordo bene di aver pensato: “proporrò come esperimento, per chi vorrà, di prendersi una vacanzina più o meno lunga dai Social Media. E comincerò io stessa, come sempre”.

Ho quindi immediatamente iniziato la mia personale avventura nel vuoto mediatico, a cui non sono affatto nuova.

Forse a questo giro mi sono fatta prendere un po’ la mano. Non avevo messo in conto oltre 4 mesi di fertile vuoto.

Senza strafare come la sottoscritta, può rivelarsi comunque interessante esplorare l’effetto che ci procura allontanarsi un po’ dal “sociale”.

Quanto tempo possiamo astenerci dall’informare e contro-informare, curiosare, controllare, presenziare, intervenire, commentare, giudicare, pubblicare, promuovere, polemizzare, sedurre e via dicendo? Un’ora, due, tre? Una giornata, una settimana, un mese?

E come ci sentiamo? Con cosa colmiamo quel tempo-non tempo straripante di stimoli visivi e sensoriali, di immagini, suoni, colori, reazioni e contro-reazioni?

Se interrompiamo, che succede alla nostra mente, al nostro modo di percepire e pensare, alla nostra identità?

Senza addentrarci in analisi antropologiche che non ci competono proprio e che rischiano pure la deriva moralistica, quel che ci è utile ai fini della consapevolezza è investigare delicatamente l’effetto dell’interruzione volontaria di un automatismo.
E che cosa c’è d più automatico del prendere il telefono in mano e controllare i social?

Buon Lavoro! 😅

26/02/2022

Ora conteremo fino a dodici
e tutti resteremo fermi.
Una volta tanto sulla faccia della terra,
non parliamo in nessuna lingua;
fermiamoci un istante,
e non gesticoliamo tanto.

Che strano momento sarebbe
senza trambusto, senza motori;
tutti ci troveremmo assieme
in un’improvvisa stravaganza.

Nel mare freddo il pescatore
non attenterebbe alle balene
e l’uomo che raccoglie il sale
non guarderebbe le sue mani offese.

Coloro che preparano nuove guerre,
guerre coi gas, guerre col fuoco,
vittorie senza sopravvissuti,
indosserebbero vesti pulite
per camminare coi loro fratelli
nell’ombra, senza far nulla.

Ciò che desidero non va confuso
con una totale inattività.
È della vita che si tratta…

Se non fossimo così votati
a tenere la nostra vita in moto
e per una volta tanto non facessimo nulla,
forse un immenso silenzio interromperebbe la tristezza
di non riuscire mai a capirci
e di minacciarci con la morte.

20/02/2022

Meditare, lo sappiamo, diminuisce lo stress.
Meno stress genera nel tempo una mente chiara.
Una mente chiara dice quanto basta: la comunicazione è diretta, semplice, utile, etica, gentile.

La pratica delle filler words ci rivela quanto siano potenti certi comportamenti automatici ed inconsci, e quanto sia difficile cambiarli.
E' un allenamento all'osservazione di sé, delle cose così come sono e delle proprie intenzioni.

Osservarci nei nostri automatismi approfondisce ed espande la nostra consapevolezza.

09/02/2022

Può rivelarsi interessante portare deliberata consapevolezza a quel che diciamo.

Cominciamo magari con il fare attenzione alle cosiddette "filler words", ovvero a tutto ciò che mettiamo IN AUTOMATICO nel discorso.
Le "filler" sono parole che non aggiungono significato reale a ciò che stiamo dicendo e che inseriamo inconsapevolmente, più e più volte.
Esempi?
Gli avverbi di modo: i vari "praticamente", "sostanzialmente", "effettivamente"....
Gli innumerevoli "cioè", "non so se mi spiego", "ma pensa te!", "ah ah", "incredibile".
Le frasi fatte, i luoghi comuni, le cose dette tanto per dire.
Ma anche la stessa cosa ripetuta più e più e più volte.
Ognuno di noi ha i propri!

Ascoltiamoci e chiediamo a chi ci circonda di ascoltarci mentre NON DICIAMO quel che vogliamo dire.

06/02/2022

BE REAL

June ha frequentato Gruppi di crescita, corsi di yoga, ha provato con la meditazione trascendentale; si è immersa nuda in una pozza d'acqua tiepida con altre persone, su un'isola cara come il fuoco.
Quanto ad Eileen ha letto moltissimo, e ha imparato a indignarsi di qualunque grossonalità.
Verrebbe da credere che debbano cavarsela meglio della loro madre. Eppure c'è qualcosa che non va lo stesso.
L'unica speranza che abbiamo, pensa Eileen, è di scivolare ogni tanto nella realtà.

Alice Munro - Una cosa che volevo dirti da un po'

31/01/2022

Molta della nostra sofferenza - il moderno stress! - è collegata ad un senso di disconnessione.
In una società fieramente iperconnessa, ci scopriamo sempre più disconnessi da sé e dagli altri, scollegati, isolati, disorientati.

Sia che venga dato o ricevuto, l'ascolto vero apre ad una dimensione che va oltre la nostra storia personale, spesso angusta e claustrofobica.

L'ascolto fa spazio e rende testimonianza.

Chi ci ascolta ci è testimone.
E cosa c'è di più prezioso e terapeutico di essere non solo visti, ma guardati attentamente e riconosciuti?

27/01/2022

"Possiamo rendere la nostra mente

Immobile come l'acqua

Ché gli esseri si radunino intorno a noi

Ché possano vedere forse le loro stesse immagini

E quindi vivano per un momento

Una vita più chiara forse anche più fiera a causa

Della nostra pace".

25/01/2022

Listen like a sponge

Ascolta e basta

Ascolta le persone come se tu fossi una spugna.
Ascolta e basta.
Respira, lascia che la mente si acquieti, stai.
Non formulare alcuna risposta nella tua mente fino a che una risposta non è esplicitamente richiesta o oggettivamente necessaria.
Ascolta e basta.

consapevolezza

24/01/2022

Coltivare la gioia
senza aspettarsi la felicità ❤️

23/01/2022

Cosa emerge da to_be_lab?

Che per molti di noi il senso del proprio valore è legato alla produttività.
Che se oggi non produco - non guadagno, non sfaccendo, non vendo, non compro, non promuovo, non ottengo, non rispondo alle aspettative - significa che ho perso il mio tempo o che sono un fallimento.
Che quasi sempre aspettare è una perdita di tempo e genera frustrazione.
Che essere attenti, a noi stessi, a ciò che ci circonda, alle persone con cui entriamo in contatto, è un piccolo atto rivoluzionario.

Che l'attesa è un'eccellente occasione per praticare la presenza mentale.

21/01/2022

Lo stress è un concetto vasto e complesso; potremmo intanto cominciare con la distinzione fra stress e stressore.

Lo stress è la risposta non specifica dell'organismo a qualsiasi pressione o richiesta, tesa a ripristinare il proprio equilibrio.
Lo stressore è lo stimolo che ha compromesso quell'equilibrio.

Ci sono stressori esterni e stressori interni.
Esempi di stressori esterni? Un lutto, un esame, un licenziamento, la fine di una relazione, un trasloco.
Esempi di stressori interni? Pensieri, emozioni, stati dell'umore, sensazioni.
Non è tanto il potenziale stressore in sé, quanto il modo in cui lo percepiamo e lo affrontiamo che fa sì che sia causa di stress o meno.

A proposito di waiting :
le aspettative sono una fonte di stress?
Le aspettative di ognuno di noi, intendo: di realizzare presto (prestissimo!) i nostri sogni, di trovare l'amore della nostra vita, di diventare migliori, di cambiare, di essere apprezzati, capiti, riconosciuti, di ottenere ciò che desideriamo… o che ci meritiamo, perdinci!!

Insomma: quanto stress ci procura la convinzione che la vita ci debba qualcosa?

20/01/2022

Che effetto ci fa aspettare? O rallentare?

Che strumenti abbiamo?
Una cosa semplice che possiamo mettere in campo è la curiosità.
E chiederci: cosa c'è proprio qui, proprio adesso?
Quali odori, colori, suoni?
Che volti ho intorno?
Che cos'è questo momento?
Questo preciso momento, l'unico di cui dispongo?
Può darsi che ne vengano fuori elementi interessanti.
E che ci scappi anche un po’ da ridere… chissà.

Coltivare consapevolezza fuori dal cuscino da meditazione è anche questo.

19/01/2022

“Le fu grato di quel silenzio”.
Così termina “Drive my car”, film bellissimo e potente sull’elaborazione del lutto.

Quanto tempo bisogna aspettare per indagare il vuoto, esplorare l’ineffabile e trasformare il dolore?
Quanto dura l’attesa?

Gli elaboratori del lutto, in fondo, sono tutti liberi professionisti.

18/01/2022

"Esisto come sono e tanto mi basta,

Se nessuno al mondo lo sa me ne resto tranquillo,

Se ognuno e tutti lo sanno me ne resto tranquillo.

Un mondo almeno lo sa e di gran lungi il più vasto per me

è cioè il mio io,

E sia che io oggi consegua tutto quanto mi spetta, o

Debba attendere diecimila anni o dieci milioni di anni,

Posso accettarlo adesso con letizia, e con uguale letizia

Posso aspettarlo".

Walt Whitman - Foglie d’erba

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