Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie

Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie

Anna e Matteo, due puntini in mezzo al mondo con una gran voglia di tracciare infinite linee all’i Perché non farlo? Noi vogliamo provarci!

Ciao siamo Matteo e Anna ovvero Nutshell travel siamo cercatori di sogni e il tre settembre 2017 partiremo per inseguire il nostro: Il giro del mondo. Viaggeremo con un budget limitato, usufruiremo di servizi come Couch surfing e Work Away per limitare le spese dato che la durata di questa avventura si aggirerà intorno ai tre anni passando per più paesi possibili. Partiremo con uno zaino leggero,

Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 28/11/2023

💀 Skull Island Bali - part2 - { Kintamani, November ‘23 }

Il cielo é plumbeo ma non ci disperiamo. Non so perché ma trovo che alcuni posti acquisiscano più carattere, piu significato, piu intensità se vissuti con un tempo inaspettato. La pioggia inizia a scendere ma Mr King, colui che ci guiderà con la sua barca non é preoccupato, é normale qui.

Saliamo, uno per volta, indossiamo il giubbottino di salvataggio e iniziamo il viaggio. In silenzio, curiosi dell’ambiente circostante, osserviamo ogni minimo dettaglio in attesa di quello che ci aspetta.
Il percorso in barca ci porta ad imbatterci in una statua, la Dewi Danu.

“È la dea dei laghi e dei fiumi, infatti Dewi significa spirito e Danu significa lago” ci spiega Mr King. È la figura femminile più importante dell’Olimpo balinese e la maggior parte dei riti e della tradizione locale ruotano intorno al suo culto.
Si dice inoltre, secondo il popolo che abita il villaggio di Terunyan, dove il culto della dea è particolarmente sentito, che l’aroma sprigionato dall’albero - taru menyan - invitó la dea Uma a scendere dal cielo per risiedere in quel luogo e che, da allora, prese il nome di Terunyan. Ahimè, la cosa non piacque molto al Dio Dewa Surya a tal punto da scendere sulla terra per far ragionare la dea che, infastidita dalle pretese del Dio, si nascose tra la vegetazione. In seguito poi alla loro unione, nacquero i gemelli Dewi Danu e Dewi Putranjaya, i quali divennero le acque e le rocce del luogo tanto amato dalla madre. Questa, cresciuti i figli, lasció l’isola per tornare al suo trono.

La storia si fa interessante, la statua davanti a noi è imponente. Il tempo non ci scoraggia e noi continuiamo a percorrere il lago. La curiosità legata all’albero sacro ci spinge a continuare per arrivare al cimitero sacro e ad ammirarlo con i nostri occhi.

Ed è solo lì che, dallo sguardo di ognuno di noi, capiamo che L’adrenalina sta salendo: non vediamo l’ora di essere lì.
[to be continued..]

📍Kintamani
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Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 31/08/2023

🔥 Release. { Uluwatu, August’23}

Un agosto di fuoco. I tramonti infuocati. Le nostre emozioni ardenti e agognanti in attesa del prossimo step da fare. Gli incontri tanto attesi e quelli inaspettati. Le suonate con la chitarra sporchi di sabbia e i mille sorrisi con persone appena conosciute che ti riempiono il cuore. Gli occhi che si inumidiscono per l’emozione che ti sale in gola e ti blocca le parole.. perché e a volte hai cosi tanto da dire e lo ripeti mentre sei in motorino, mentre sei di fronte ad un piatto di noodles e ancora non ti capaciti di quanto questa vita ci abbia tolto alcune cose ma ce ne stia ridando tante altre. Negli ultimi anni ci siamo inconsapevolmente “chiusi” per paura, per paura di affrontare relazioni che ci facessero stare di nuovo male e da quando stiamo qui, in questa magica isola - si si, non smetterò mai di dirlo, è proprio magica - ci sta curando, conoscenza dopo conoscenza, inducendoci a riaprirci, a lasciarci andare. A dare ma a ricevere.. ad accantonare il rancore, l’orgoglio e la rabbia. A lasciarla andare che sia al vento, che sia nell’oceano, che sia alla luna. Lasciarla andare per dare spazio a tutta le gentilezza, all’amore, al buono delle persone che incontriamo..e sapete cosa? L’insegnamento più grande ce lo stanno lasciando gli indonesiani che per quanto siano diversi da noi, vuoi un po’ per la cultura o per la religione, ciò che non gli togli è la bontà d’animo. E’ la loro gentilezza disarmante senza chiedere nulla in cambio. Sono i loro sorrisi a cui fai fatica ad abituarti perché ti aspetti sempre che ci debba essere qualche fregatura ad aspettarti dietro l’angolo. E’ la signora del warung in spiaggia che ti tiene la mano e ti chiede se tornerai il giorno dopo con altri amici perché è felice di vedere persone nuove. E’ il chiedere in mezzo alla strada da dove vieni e salutarti a suon di clacson, non sia mai che la vita ci faccia rincontrare di nuovo. Lo sono i bambini che ad ogni angolo della strada ti guardano con quel misto di stupore e ti regalano i loro saluti più sinceri.

[continua nei commenti ⤵️]

Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 22/08/2023

❤️‍🔥 Quotidianità. { Kuta, August’23}

In questi sei mesi sono successe tante cose. Oltre al fatto di essere LETTERALMENTE volati, abbiamo iniziato a costruire una nostra routine.. che poi questa parola, routine, ha una br**ta nomea. Si pensa sempre che debba significare qualcosa di brutto, che debba rappresentare qualcosa di noioso.. e invece siamo qui a raccontarvi di quanto sia bella questa routine asiatica.

E sapete qual è la cosa che ci fa più impazzire? Quando il mare si ritira, il cielo inizia a prendere tutte quelle sfumature caldissime dovute dal sole che sta per tramontare.. i turisti che si divertono a fare le foto. Gli indonesiani intenti a chiudere il loro chioschetto.. chi suona la chitarra, chi fa fotografie. Chi va a prendere L’Aquilone per farlo volare in cielo..

“Cosa vi piace di Bali?”

Ecco, a questa domanda rispondiamo con la parola - quotidianità.

La quotidianita semplice, fatta di poche azioni ma vissute in maniera molto presente.
Il volersi fermare e godere di quel momento sapendo benissimo che anche se hai avuto una giornata intensa, tutte quelle preoccupazioni, tutti quei pensieri, vengono scacciati via grazie ad un semplicissimo tramonto.

Poi se fai la conoscenza di altre belle persone, beh, quello è un valore aggiunto.
📍 Bali
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Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 15/08/2023

🙏🏼 Ngaben, il ritorno alla cenere - Parte 3 {Bali, July’23}

Per quanto strano possa sembrare, nelle cerimonie di cremazione i balinesi sí divertono per davvero. Un funerale è davvero un’occasione per passare il tempo in allegria e non in lutto, poiché questo rappresenta un adempimento, un compito molto importante nei confronti dei loro antenati: le preghiere, la vestizione, il lavaggio e la cremazione.
Il fuoco, infatti, serve a liberare il morto dall’anima cosi che essa possa raggiungere i mondi superiori ed essere finalmente libero di potersi reincarnare nelle prossime vite.

Rimaniamo in silenzio ad osservare il momento di raccoglimento. Vengono fatti brevi discorsi, seguiti dai canti delle signore… coperte e tappetini di paglia ricoprono i bale e i pavimenti.. tutti ridono, parlano e mangiano mentre i bambini corrono da una parte all’altra manifestando il corso della vita che continua a procedere.
Ci raccontano di altre cerimonie, ci tengono a presentarci ad altre famiglie.. ci raccontano di esperienze passate e ci tengono a farci sapere che ora anche noi facciamo parte dei loro ricordi, soprattutto ricordi di questo tipo in cui la gioia è talmente tanta che contagia tutti.

Inizia a farsi buio, le ombre si dissolvono e i parenti e amici piano piano iniziano a salutarci con la speranza di rivederci. E’ giunto il momento anche per noi di tornare perche siamo a piu di due ore di distanza in motorino e guidare al buio non sempre ci viene facile ma l’intenzione di tornare qui è molto forte.

Siamo certi che questa non sarà l’ultima occasione ma che ce ne saranno tante altre.. nel frattempo ci teniamo questo ricordo stretto nel cuore, mantenendo vivi i pensieri nei confronti di tutte quelle persone che abbiamo “perso” nel corso degli anni ma che, chissà, “ vivono” nuovamente da qualche altra parte.
📍Bali
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Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 01/08/2023

🙏🏼 Ngaben, il ritorno alla cenere - Parte 2 {Bali, July’23}

Il giorno della cremazione dev’essere selezionato con cura dal bràmino poiché non tutti i giorni sono adatti per la cremazione. Tutti i preparativi necessari vengono effettuati assieme, una vera e propria cooperazione. Non a caso eventi del genere possono attirare molte persone che verranno a prendere parte a seconda dello status sociale del defunto.

Le donne preparano le offerte e recitano i mantra sacri, gli uomini si occupano di preparare la barella, della vestizione, della preparazione dei vari altarini.

Sono tutti uniti e tutti intorno al corpo: c’è chi lo tira fuori dalla bara per poi adagiarlo sul bambù. C’è chi poggia il panno bianco sul corpo e chi invece lo lava. Ogni componente della famiglia - e non - è li ad occuparsi di ogni singolo dettaglio.

È tutto molto forte, a volte non capiamo il perché di tutta questa semplicità. Ci stupiamo di come sorridano, di come siano spensierati nel condurre azioni così apparentemente semplici ma per noi così delicate, così intime, così forti.

Wayan, lo zio di Eka, ci spiega che secondo l’induismo balinese, l’esistenza non è altro che un ciclo continuo di nascita-vita-morte-rinascita fino a quando la propria anima non viene poi, purificata e congiunta ai propri dei. La rinascita o “reincarnazione” chiamata Punarbhawa o Samsara, è uno dei 5 principi dell’ induismo che mira a far ottenere la perfezione dell’anima in modo tale che essa possa essere accettata al tempio degli Dei.

Rimango attonita mentre osservo Matteo fotografare e fermarsi per contemplare l’evento. Il corpo viene privato del vecchio per esser adornato del nuovo: pezzi di vetro per gli occhi per poter vedere di nuovo. Foglie di Neem per le sopracciglia e pezzi di ferro per i denti. Questi oggetti simboleggiano la capacità di restituire “spiritualmente” le funzioni delle parti del corpo del defunto, in modo tale che, quando il defunto rinasce, sarà completo e potrà fare tutto.

Wayan mi guarda di nuovo e mi dice: “la sua anima è già al tempio. Ha raggiunto già gli Dei. Ora ci prendiamo cura del corpo, lo cremiamo e lo bruciamo affinché possa disperdersi e riprendere a far parte di tutto, come lo era prima.”

[to be continued..]
📍Bali
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Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 21/07/2023

🙏🏼 Ngaben, il ritorno alla cenere - Parte 1 {Bali, July’23}

7 del mattino.
“Mio nonno è mancato. Vorrei che veniste qui e per favore Matteo porta la tua macchina fotografica, voglio che tu faccia le foto.” Queste sono le parole che due domeniche fa Eka ci scrisse. Ancora mezzi addormentati io e Matteo mettiamo in una borsa i vestiti cerimoniali, controlliamo le batterie della Ricoh e via, sul motorino in direzione Ubud.

Arrivando dall’occidente quando si pensa ad un funerale, ad una persona che viene a mancare, la prima sensazione che emerge è il dispiacere, la tristezza. “Cosa dovremmo dire a Eka? Come funziona in questi casi? Qui è tutto diverso” ripeto a Matteo in motorino. Ripenso a quando venne a mancare mia madre, ripenso agli sguardi tristi, alle lacrime, alla pesantezza. Matte ripensa alla morte di sua nonna a cui non è potuto presenziare perché bloccati dall’altra parte del mondo. E poi, in una frazione di secondo, ripensiamo a quando eravamo a Varanasi, alla cremazione dei corpi, al loro rilascio nel Gange. Al misticismo, alla spiritualità, al rispetto nei confronti della persona ma soprattutto alla normalizzazione dell’evento, alla celebrazione di una vita che finisce ed è pronta a compiere un nuovo percorso, chissà in quale altra dimensione, chissà dove.

Un’ora e mezza dopo eravamo li, un po’ oltre Ubud, al villaggio di Eka. Ci rivede, ci salutiamo e ci sorride.
“Ci dispiace per la tua perdita Eka” diciamo un po’ contriti.
“Nessun problema, grazie che siete venuti qui. Entrate che vi presento la mia famiglia. Fate come se foste a casa vostra: girate, osservate, parlate con gli altri. Fermatevi da noi”

Spiazzati, completamente. Tutti ci sorridono. La nonna di Eka ci viene vicino e ci sorride, confabulando qualcosa in Balinese e purtroppo non la comprendiamo. E lì che ci stringe le mani e poi va via. Arrivano gli zii di Eka che iniziano a portarci cibo e a chiederci da dove veniamo. Si stupiscono di quelle poche frasi che riusciamo a dire in un impacciato indonesiano e un po’ goffi, ridiamo della situazione, guardandoci e chiedendoci “ma cosa sta succedendo?”

[continua sotto nei commenti ⤵️]

Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 19/07/2023

🔥 Lo spirito del primo elemento - Parte 3 { Bali, June’23 }

“Il kris è il simbolo culturale dell’Indonesia, associato alla cultura di Giava centrale e nel 2005 l’Unesco ha sin dato il titolo di capolavoro del patrimonio dell’umanità dall’Indonesia “

Non ci è difficile credere una cosa del genere. Per quel poco che stiamo imparando, giorno dopo giorno, notiamo un’incredibile cura nel dettaglio. L’artigianato qui è unico, personale e cambia da zona in zona a seconda delle tradizioni che caratterizzano quel villaggio o quell’area dell’isola.

In ogni cosa ci mettono loro stessi e l’energia che muove tutto ciò è palpabile, la percepisci così tanto che a volte l’unica maniera per apprezzarla e abbandonarti ad essa.

Ciò che c’è ancora di più bello è che a distanza di anni e anni, queste tradizioni vengono tramandate di generazione in generazione senza perderne l’autenticità e solo il fatto di potervi partecipare, di assistere e di conoscere ancora qualcuno che crea - con le proprie mani - pezzi così unici, ci rende estremamente fortunati.

Perciò, quando vedrete un keris autentico, iniziate ad immaginare quali storie ci sono dietro a quei mesi di lavoro.
Vi regalerà dei momenti indimenticabili, proprio com’è successo a noi quando abbiamo avuto l’opportunità di conoscere Putu e la sua famiglia.✨

📍Bali
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Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 15/07/2023

🔥 Lo spirito del primo elemento - Parte 2 { Bali, June’23 }

Il Keri’s è un’arma antica, un pugnale che risale almeno all’età del regno Majapahit anche se in molti dicono da prima. Non è solo un “forgiare una lama” quanto una vera e propria connessione tra il forgiatore e l’oggetto che viene a crearsi durante la fusione di più elementi.
Per questo motivo è uno degli oggetti più cari, più importanti all’interno di una famiglia balinese. Sono dei mezzi per connettersi con gli dei e gli spiriti ancestrali e vengono custoditi con cura nel santuario della famiglia oppure esibiti durante le cerimonie, simboleggiando lo status sociale della persona.

Putu ci spiega che il keris è diviso in tre parti: la lama, il pugnale e la guaina. Ogni parte del keris è un’opera d’arte, scolpita nei minimi dettagli e realizzata con vari materiali e ci vogliono circa 5 mesi per la sua completezza: durante quei mesi, ogni giorno viene scelto appositamente per creare un dettaglio in piu per poi concluderlo. Niente è lasciato al caso, difatti, ci racconta Putu di come i Keris, avendo una carica energetica molto forte, vengono impiegati come ‘talismani’ perche considerati ‘magici’.

Il “pamor” o il potere del Keris racchiude i tre elementi. Si dice che gli umani abbiano “tri pramana” ovvero i tre spiriti dell’essere: bayu (l’energia), Sabda (la voce) e Idep(pensiero). Simboleggiano anche i tre dei: Brahma, Visnu e Shiva come i tre elementi per forgiarlo ovvero fuoco, acqua e aria; e infine Ang, Ung, Mang, i tre simboli che creano l’Om, la fonte della vita e il potere.

[to be continued..]

📍Bali
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Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 10/07/2023

🔥 Lo spirito del primo elemento - Parte 1 { Bali, June’23 }

Fare la conoscenza di Putu è stato molto casuale. Stavamo cercando informazioni a proposito dei Keris o Kriss, queste antiche lame asimmetriche, utilizzate sia come armi che come oggetti spirituali, e siamo inciampati nei suoi lavori.

Un numero da contattare e un paio di chiacchiere subito dopo,concordiamo l’appuntamento: fino a Denpasar in moto per conoscerlo e osservare il suo lavoro all’interno del suo laboratorio.

Putu appartiene alla 5 generazione di artisti di Keris. Appartiene ai Pande, una casta balinese, ovvero un unico gruppo di persone sull’isola di Bali che ha “nel sangue” la capacità necessaria per creare autentici pugnali. Lo fa da quando è piccolo: prima non ne capiva l’utilizzo ma soprattutto il perché. Da quando è mancato suo padre, ha sentito il bisogno di mantenere la tradizione, tramandata da suo nonno e ancora prima dai suoi avi. Ha iniziato avendo delle visioni in sogno in cui Brahma gli spiegava come e cosa avrebbe dovuto fare da quel momento in poi.

Accolti, perciò, all’interno del modesto laboratorio di Putu, ci ritroviamo seduti su degli sgabelli ad osservarlo. Si respira un’energia pazzesca: trascorre molto tempo in piedi su questo pozzo aperto dove le fiamme vengono alimentate continuamente non è facile. Lo vediamo sudare ma non arranca e a turno vengono battute, con dei martelli dalle differenti dimensioni, queste lunghe strisce d’acciaio che assembla ad altri materiali quali il nichel e il ferro per creare un pezzo più solido, più forte.

[to be continued..]
📍Bali
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Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 25/06/2023

🔮 Dewa, il guaritore Balinese • parte 2 ~ { Bali, May ‘23}

"Dewa aiuta tutti. Li aiuta incondizionatamente senza pensare alla classe sociale, alla religione che seguono e alla cultura da cui provengono. Si impegna ad imparare l'inglese e lo spagnolo perché sente il desiderio di estendere il suo aiuto anche agli occidentali. Nel momento in cui decide di farlo, iniziano ad arrivare casi di ogni tipo, tra cui Philippe.
Philippe è un signore francese che abbiamo conosciuto quando, nel 2017-2018, stavamo attraversando l'Asia via terra. Eravamo in Malesia e lui, con la sua compagna Eva, stavano viaggiando in lungo e in largo a bordo del loro camper. Durante il covid sono rimasti bloccati qui in Indonesia e hanno fatto la conoscenza di Dewa.
Philippe è una persona molto sensibile, di buon cuore, ma con molta ansia. Aveva anche un problema legato alla respirazione che con il tempo è migliorato. Tuttavia, non si sentiva in forma. Oltre ad avere problemi alla schiena, manifestava una forte pressione al petto e nonostante tutti i controlli del caso in ospedale, sembrava non ci fosse nulla di sbagliato.
Quando siamo tornati a Bali, 4 mesi fa, per caso eravamo tutti e 4 nella stessa zona e così Philippe ci ha chiesto se ci sentivamo di accompagnarli a trovare Dewa perché aveva una sessione da fare. "Dovete vederlo con i vostri occhi" ci ha ripetuto più volte.
Durante la sessione, oltre a fare delle offerte agli Dei e a manifestare l'intenzione che si vuole raggiungere, Dewa è intento a preparare il tappetino per far sdraiare Philippe. Dewa è una persona che usa le mani, in particolare alcune dita della mano, per toccare determinati punti del corpo che variano se si è uomo o donna. Se avverte che c'è qualcosa che non va, sente quasi una scarica elettrica lungo il corpo.
In questo caso, Philippe ne ha sentite molte. Ha urlato dal dolore. Il suo corpo non riusciva a stare fermo durante la sessione. Dewa ci spiega che sente come se una persona - nella vita di Philippe - gli stesse facendo quello che qui a Bali chiamano "black love" o più comunemente "malocchio".

Sente la presenza di una donna di circa 60 anni che non lo vuole lasciar andare. Sente che si è caricato di tanta energia negativa e che ha bisogno di liberarsene perché sta pian piano espandendosi in tutto il corpo.
Dopo circa un'ora, Philippe è stravolto. Scoppia a piangere perché si sente devastato, senza energia. Allo stesso tempo, il dolore alla schiena che non gli permetteva di piegarsi e toccarsi i piedi è sparito. Si accorge che la pressione al petto è svanita. Il rossore dal viso e dal collo pian piano svanisce e le sue vene, prima ingrossate, ritornano pian piano a una dimensione normale.

“ Io sono sempre stata una persona molto scettica ma un’esperienza del genere non l’ho mai vissuta e senza Dewa non avrei capito tante cose. In primis quanto sia importante riconoscere che siamo tutti quanti energia e che alcune persone su di noi possono avere un impatto tanto positivo quanto negativo. Noi occidentali siamo pieni di blocchi mentali, accumuliamo di continuo energia negativa perché permettiamo che questa entri nella nostra vita: se solo imparassimo a selezionare di più le persone intorno a noi forse avremmo meno problemi.”

[to be continued…]


📍Bali
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19/06/2023

🔮 Dewa, il guaritore Balinese • parte 1~ { Bali, May ‘23}

Dewa è un guaritore o come dicono qui, un balian.
O meglio, lo è diventato. Non conosciamo la sua età e quasi come per tutti i balinesi, si fa fatica a capirla.

Dewa era un tour guide. Uno dei lavori più comuni qui nell’isola di Bali e lo fece per 7 anni, per poi, improvvisamente, ammalarsi. La sua malattia non accennava a migliorare fino a quando non gli venne in sogno Brahma dicendogli che sarebbe diventato un guaritore e che lo avrebbe testato, mettendolo di fronte a parecchie prove.

Nel 1992 gli venne detto di licenziarsi. E Dewa si licenzió come tour guide.
Nel 1993 gli disse di buttarsi nell’acqua ma Dewa era restio perché non sapeva nuotare. Brahma gli disse di non temere e che ce l’avrebbe fatta. Dewa si buttó nel fiume e imparò a stare a galla e di conseguenza, a nuotare.
Nel 1994 gli disse di buttarsi da una rupe, nel mezzo della giungla. “Ma come faccio? Non posso farlo, sbatterò la testa e morirò!” - ci raccontò Dewa. E di nuovo Brahma in sogno gli disse di non preoccuparsi e che non gli sarebbe capitato nulla. Dewa allora, si buttó giù da una rupe, rotoló giù per un paio di metri urtando pietre, sbattendo a destra e a sinistra: non un graffio.
Intanto, i familiari erano notevolmente preoccupati della condizione mentale di Dewa, pensavano che fosse impazzito e arrivarono a rinchiuderlo dentro una stanza per non permettergli di farsi più del male.
Arrivó di nuovo Brahma in sogno e gli disse che se fosse riuscito ad uscire dalla stanza - completamente sigillata con lucchetti - senza farsi scoprire dalla famiglia, avrebbe dovuto compiere solo più un test. Dewa allora, riuscii ad uscire, facendo cadere in sonno tutti i suoi familiari e sgattaiolare via.
A quel punto la famiglia impazzì completamente ma quando videro Dewa danzare sul fuoco - durante l’ennesimo test - senza ferirsi ne bruciarsi, si convinsero che fosse predestinato a fare grandi cose e a lasciare che Brahma compisse il suo volere.

{continua nei commenti 👇🏼}

Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 03/06/2023

🌾 Potong Gigi, il passaggio verso l’età adulta ~ { Bali, April’23}

In alcune parti di Bali, c'è la convinzione che la persona che ha i denti limati debba rimanere isolata al chiuso per tutto il giorno prima della cerimonia. L'isolamento li tiene protetti dalle influenze negative della magia nera in quanto sono ancora considerati immaturi e vulnerabili alle energie oscure. Questo non significa che altre persone non saranno in grado di assistere a una limatura dei denti poiché la cerimonia stessa è di solito ben frequentata dalla famiglia.

La location viene adibita ad hoc: la speciale piattaforma è fatta di bambù, ricoperta da tessuti colorati e da grandi cuscini per far sentire i ragazzi e le ragazze a proprio agio. Una volta sdraiati, vengono coperti da un lenzuolo giallo che simboleggia la santità. Il prete, della casta dei bràmini, conosciuta come Sangging, in lingua balinese ha il compito di limare i denti; usano strumenti semplici per condurre il rituale: un piccolo martello e uno strumento di intaglio. Questi oggetti vengono purificati con l’acqua santa prima della cerimonia. Gli altri oggetti, forniti dal prete, sono uno specchio, un pezzo di canna da zucchero e una noce di cocco. La canna da zucchero viene utilizzata per aiutare a tenere la bocca aperta durante la cerimonia. Alla fine, al ragazzo/alla ragazza verrà dato un oggetto da mordere che rappresenta sei sapori: dolce, amaro, acido, salato, piccante e aspro.
Tutto ciò significa che l'adolescente è oramai, un adulto maturo, pronto a sentire tutti i sapori che la vita gli offrirà. Questo porta una notevole gioia tra tutti quanti, specie da parte degli adolescenti che si lanciano tra le braccia dei genitori, tra inchini e lacrime.

👉🏼 La cerimonia di Potong Gigi si tiene di solito prima che il sole sorga ed è accompagnata da preghiere e canti religiosi. 👉🏼Il guscio di cocco che contiene le limature e la saliva della cerimonia deve essere gettato in mare entro 3 giorni dalla cerimonia.

🫶🏼 ci siamo emozionati nel vederli abbracciarsi e baciarsi, contando che gli asiatici non sono famosi per le effusioni pubbliche.
📍Bali
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Photos from Nutshell Travel - In giro per il mondo a caccia di storie's post 25/05/2023

🌾 Potong Gigi, il passaggio verso l’età adulta ~ { Bali, April’23 }

Potong Gigi, un termine indonesiano che si riferisce alla religione Hindu balinese come ‘cerimonia di riempimento dei denti’. In questo caso, ma cerimonia acquisisce un valore simbolico immenso per gli adolescenti in quanto sono ‘pronti’ a diventare adulti.
Conosciuta anche come “Mepandes” o “Metatah” ha lo scopo di rimuovere i “ Sad Ripu” ovvero, quei sei lati della psiche umana che hanno una connotazione negativa: la rabbia, la gelosia, la follia, la lussuria, l’avidità e l’intossicazione.

Esse riportano al proprio istinto animalesco infatti i denti che verranno limati sono i sei canini e per ognuno di loro viene identificata una di queste emozioni. Per i balinesi, proteggersi dalle forze del male tramite questo rituale è inevitabile ed è per questo motivo che gli stessi membri della famiglia, accompagnano i ragazzi e le ragazze che lo faranno proprio per proteggerli, prima e durante questo evento.

~ siamo stati così fortunati ad avere avuto l’opportunità di poter assistere ad un evento così intimo che condividere un po’ di quell’esperienza con voi è come se ci permettesse di condividere un poco di questa favolosa cultura. Tutto ciò che abbiamo osservato silenziosamente è completamente differente da noi e dal nostro background ma non per questo meno affascinante, anzi. ~

[to be continued…]

📍Bali
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22/05/2023

🪷 Tirta Empul, the Holy Spring •parte2• { Bali, April ‘23 }

🪷 Quando si arriva alla “piscina” si notano subito 13 fontane da cui scorga l’acqua. Si deve saltare la 1, la 11 e la 12, le ultime due perché sono dedicate ai rituali relativi alle persone morte. Ad ogni Fontana dovrai ripetere lo stesso rituale: piega le mani, le porti alla fronte, dopo raccogli un po’ d’acqua per sciacquarti la testa e il volto, anche questo per tre volte. Infine, metti la testa sotto la fontana per ricevere protezione e prosperità. Dopo aver terminato, passi alla seguente Fontana e ripeti il processo.
Quando completi il rituale alla prima Fontana, procedi verso la seconda.

Quello che abbiamo capito da questa esperienza - che abbiamo fatto con un nostro amico e che ci ha seguito passo dopo passo - e un po’ da quello che abbiamo recepito dagli altri è che per i balinesi l’acqua svolge un ruolo importantissimo: rappresenta il flusso di energia che passa dall’emozione all’intuizione. Per questo motivo il rituale di purificazione acquisisce così tanta importanza e richiama così tanti fedeli: mediante l’immersione nell’acqua, si fa scomparire le impurità, si libera il karma accumulato dalle vite precedenti e si ritrova l’armonia nei confronti dell’universo.

🪷 e tu? Ci sei già stato? Ti piacerebbe provarlo?

📍Tirta Empul, Bali
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.island.of.the.gods

16/05/2023

🪷 Tirta Empul, the Holy Spring •parte2• { Bali, April ‘23 }

🪷 Ci sono molti miti legati a questo posto. I balinesi credono che la creazione di questo tempio sia la conseguenza di un’epica battaglia tra un re di nome Mayadenawa e il Dio Indra.

Si dice che Mayadenawa aveva la capacità di trasformarsi in qualsiasi essere lui desiderasse e per via di questa sua disperata sete di potere, iniziò ad usare la magia nera.
Un giorno, un sacerdote di nome Sang Kulputih pregò Indra affinché ponesse fine alla vita del Re.
Indra e i suoi soldati riuscirono a sconfiggerlo, risparmiandolo e dandogli la possibilità di scappare via.

Purtroppo il re Mayadenawa, non completamente arreso, si intrufolo di soppiattò nel campo dove i soldati di Indra dormivano e avvelenò lo stagno dove, il giorno dopo, si sarebbero abbeverati al momento del risveglio.

Quando al mattino Indra si svegliò, trovò davanti a lui uno scenario terribile: molti dei suoi uomini erano morti e altri in fin di vita. Fu allora che, attraverso il suo immenso potere, conficcò nel terreno il suo bastone, dando vita a delle sorgenti d’acqua curative che presero il nome - appunto - di “Tirta Empul”.

Mayadenawa, nonostante l’amara sconfitta, cercó di trasformarsi per ultimo in un masso che a sua volta Indra colpì con una freccia e lo uccise.

🪷 Ogni 210 giorni, i balinesi commemorano la morte di Mayadenawa come il giorno in cui il bene trionfa sul male nel rituale - e cerimonia - chiamata Galungan

* E voi? La conoscevate questa storia?
Personalmente parlando, è bello poter cercare informazioni legate alla storia e alla tradizione balinese. Questo permette di capirne tantissimo della cultura locale. 🙏🏼

📍Tirta Empul, Bali
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Our Story

Nutshell Travel: a caccia di storie da raccontare

Idea: Una buona storia nasce sempre da una buona idea.

Partiamo dal presupposto che il viaggio, per noi, è sempre stato un qualcosa di estremamente significativo, una ricerca ancestrale basata su solidi principi, che va al di la del semplice fatto di scoprire luoghi differenti, quasi come se fossimo dei collezionisti di cartoline, ma è ben di più.. E’ la ricerca interiore del nostro io più profondo, della nostra essenza; è la scoperta di emozioni dove le barriere mentali scompaiono e lasciano spazio alla voglia di conoscenza mettendosi in gioco, in qualsiasi situazione, rompendo gli schemi della comunicazione verbale e aprendo le porte a quella del cuore.

Viaggiare ti allena ad una apertura mentale non indifferente; al di fuori della routine quotidiana c’è un mondo che ci aspetta, ricco di persone da conoscere e di storie da ascoltare, ecco sono proprio le storie che ci attraggono fortemente e l’idea è quella di poterne raccontare una per ogni luogo.

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