Ricetta: Creazioni handmade. Ingredienti: stoffe in abbondanza, resine, pietre e perle a volontà, Come contraddirlo?
FOLLIA non è solo camminare in equilibrio su un filo sottile al di sopra di un precipizio, ignari del pericolo; non è solo mostrare segni di irrequietezza; ma è anche superare la linea che divide la ragione, la monotonia, il buio mentale, dall’istinto, l’estro, la creatività… E’ questa la filosofia che ho iniziato a seguire quando ho intrapreso la realizzazione delle mie creazioni, ed è questo che
mi ha spinto a creare un nuovo nome per la mia linea. “B LaFolie”. B sta per l’iniziale del mio nome (Benedetta, per chi mi conosce bene Benny, per il mio fidanzato semplicemente B. ). LaFolie proprio per rimanere fedele al mio pensiero: per creare, realizzare, inventare qualunque cosa, dalla più “elementare” alla più elaborata, dal primo scarabocchio di un bambino all’opera più maestosa e imponente al mondo, sono convinta ci sia sempre bisogno di un pizzico di follia. D’altronde Freud sosteneva che la creatività fosse una conseguenza dell’inconscio, e che l’uomo, essendo libero solo nell’inconscio, trovasse nei sogni la propria creatività. Sognare, in effetti, non è solo chiudere gli occhi e addormentarsi, ma è anche andare oltre il proprio limite, è allontanarsi dalla realtà, è necessitare di un momento di evasione dall’ambiente esterno e da tutto ciò che ci circonda, per buttarsi a capofitto nel mondo delle idee e quindi, perché no, delle creazioni.
“L'unico fatto certo è che senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno”, scriveva Erasmo da Rotterdam.