Gaetano Troncone

Gaetano Troncone

Presidente associazione Studio 147. Già Consigliere Comunale di Napoli dal 2011 al 2021

07/03/2024
01/02/2024

IL COMUNE DI TERNI, IN POST DISSESTO FINANZIARIO, INVECE DI RISARCIRE I CREDITORI AL 100% PREFERISCE INVESTIRE IN QUADRI DI ARTISTI EMERGENTI

Caro cittadina/o Ternano,
forse non sai che il Comune dove risiedi che ancora non è uscito definitivamente dal dissesto finanziario e che è debitore di 33 milioni di euro (ammesso che i creditori accettino la proposta di accontentarsi del 70% di quello che gli spetterebbe). In attesa di risarcire chi legittimamente aspetta di recuperare i propri soldi, preferisce acquistare da un giovane pittore, 40 enne, Giovanni Gasparro, due tele alla modica cifra di 40 mila euro!

L’acquisto è stato annunciato dall’ amministrazione come un autentico affare, visto che solo un anno fa si parlava di comperarli per 63 mila euro....
L'artista di cui si discute è salito alla ribalta della cronaca grazie a diversi endorsement di Vittorio Sgarbi che lo ha addirittura accostato a Caravaggio e che gli ha consentito di passare dal quasi anonimato alla notorietà. Sia chiaro, non pare che Sgarbi abbia acquistato i suoi quadri, preferendo riservare alla sua pinacoteca personale dipinti molto più blasonati e costosi (per poi scoprire, grazie alla trasmissione Report che per uno di essi ci sono dubbi sulla legittimità e provenienza).

Ciò detto, non conoscendo l’artista in questione né le sue quotazioni, al fine di capire se il Comune di Terni avesse fatto davvero un buon affare, come si legge su riviste online, ho dato una sbirciatina al sito www.artprice.com il più grande database che ospita milioni di record di aste d'arte di oltre 800.000 artisti. Sul sito in questione, punto di riferimento autorevole per chiunque acquista e vende opere d’arte, con grande sorpresa, ho trovato solo due opere del giovane artista Gasparro, ovvero un disegno su carta 34 cm x 48 cm venduto dalla casa d’aste John Moran nel 2022 alla cifra di 93 euro, avete letto bene, 93 euro, e un altro disegno delle stesse dimensioni, proposto sempre dalla stessa casa d’asta, valutato tra i 467 euro e 674 euro eppoi poi rimasto invenduto....

Con questi numeri non intendo sicuramente sminuire l’operato del pittore, ma credo sia legittimo interrogarsi su come mai il Comune di Terni, verosimilmente su suggerimento dell'assessora alla Cultura Bordoni, abbia scelto di investire soldi pubblici in questo modo. Era una priorità? Se avesse dovuto pagare di tasca sua, l'assessora avrebbe concluso lo stesso affare? Il vero affare, a mio parere, l'ha concluso Gasparro che ora, grazie ai soldi dei cittadini, vedrà salire le sue quotazioni alle stelle!

17/12/2023

LA PISTA DI PATTINAGGIO SU GHIACCIO CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI: NON PIACE AI PERUGINI, DI CERTO NON AI TURISTI E FORSE NEMMENO AL GESTORE...SI MANIFESTA PER QUELLO CHE È... UN CLAMOROSO FLOP!

La pista di patgtinaggio su ghiaccio, costata ai contribuenti diverse decine di migliaia di euro e presentata dall’ amministrazione comunale solo poche settimane fa con una pomposa conferenza stampa, a pochi giorni dalla sua apertura, funziona a singhiozzo, è per lo più inagibile a causa del suo scioglimento. La pista più grande d’italia che avrebbe dovuto sbalordire tutti, sta invece creando grande imbarazzo all’ amministrazione comunale che forse con quest’opera intendeva avviare la campagna per le prossime amministrative di primavera.

La pista, sembra più un enorme carrozzone rumoroso da luna park con i suoi immancabili sponsor che compaiono lungo le transenne e con altoparlanti ad altissimo volume che scandiscono i tempi concessi ai pattinatori (guai a sforare di qualche minuto...) è un'offesa al decoro della piazza, in pieno centro storico.
Resta un mistero su come mai la Soprintendenza di Perugia abbia potuto autorizzare un simile scempio, benché temporaneo! Questa pista è scomoda per chi ama pattinare e potenzialmente pericolosa, visto che lungo le strette corsie, in alcuni punti in salita, la si può percorrere in entrambe le direzioni.

Il gestore dell’ impianto, probabilmente molto attento ad economizzare e a far quadrare i conti con la bolletta dell’ elettricità, attribuirà, unendosi a giornalisti compiacenti, la colpa di tale disastro al vento e alla temperatura alta, che guarda caso, è troppo alta solo durante i giorni lavorativi, quando c’è poca gente, per poi miracolosamente abbassarsi nel week end quando c’è la garanzia di fare il pieno di biglietti! Che misterioso fenomeno…

Strano che a Terni e Foligno, e in altre città umbre le piste stanno funzionando regolarmente! In compenso, per i cittadini che vogliono rifarsi gli occhi, qualche metro più avanti potranno ammirare la bellissima stella cometa made in China con luci fredde a led, posizionata nei pressi dell’hotel Brufani ad occupare tutto il belvedere! Temporanea anche quella? Il nostro centro storico va tutelato sempre, non si può imbruttire, sia pure temporaneamente!

Gaetano Troncone Presidente associazione Studio 147. Già Consigliere Comunale di Napoli dal 2011 al 2021

20/09/2023

LA MORTE DEL COSTUMISTA LUCA CANFORA, SCOMPARSO TRAGICAMENTE DURANTE LE RIPRESE DEL FILM DI PAOLO SORRENTINO A CAPRI, A DISTANZA DI TRE SETTIMANE RESTA ANCORA TRISTEMENTE AVVOLTA DAL MISTERO.

Come è morto Luca Canfora? Come sono andate realmente le cose? Quel che è certo è che molti elementi stridono con l’ipotesi di suicidio e d’incidente. Ma ciò nonostante, a poche ore dal riconoscimento del corpo di Luca, senza che ci fossero elementi certi, amici e colleghi di lavoro della troupe hanno subito lasciato intendere alla stampa, che Luca di recente fosse molto provato e depresso e che quindi si era verosimilmente tolto la vita.

Dal ritrovamento del corpo, il primo settembre mattina, alla notizia che si trattava del costumista di Sorrentino sono trascorsi inspiegabilmente tre lunghi giorni. La sera del primo settembre Sorrentino ritira il prestigioso premio Faraglioni, non si è accorto che Luca non era presente? Poi anche nei giorni successivi un silenzio assordante.... Neanche una parola da parte del famoso regista!

Una veloce conclusione delle indagini per suicidio avrebbe fatto comodo a molti, ma a distanza di tre settimane non è stata confermata dagli inquirenti, che pare mantengano aperte tutte le ipotesi, compresa quella dell’omicidio.
L’ ipotesi del suicidio sarebbe stata auspicabile dagli addetti ai lavori del film che avrebbero potuto continuare indisturbati il cronoprogramma delle riprese senza costose interruzioni, dovute ad interrogatori, sopralluoghi e perquisizioni, tutte cose che fanno male all’ industria cinematografica che, quando vuole, sa dare enorme risalto agli eventi, ma probabilmente sa anche come addormentare e mettere in sordina la stampa, recentemente più interessata a mettere in piazza i battibecchi tra Illary Balsi e Totti o Belen e Stefano Di Martino...

Scrivo perché sono indignato dal silenzio della stampa e mi chiedo come sia possibile che Luca Canfora sia scomparso nel nulla durante le riprese di un film al quale stavano lavorando almeno un centinaio di persone! Possibile che nessuno della troupe sia stato in grado di fornire elementi utili alla risoluzione del caso? Credo che l’intera faccenda sia stata contrassegnata dall'omertà, al fine di difendere la privacy di chi non voleva mettere in piazza la propria vita privata, inevitabilmente unita a quella di Luca, e dove forse si sarebbero trovate spiegazioni e informazioni utili a chiarire il giallo e a dare un minimo di conforto alla famiglia e agli amici di Luca.

È una br**ta storia di egoismo, cinismo dove l’interesse economico e quello lavorativo e professionale ha offuscato, insabbiato e sviato la ricerca della verità! A quanto pare gli artisti non sono sempre così sensibili, ma tanto più simili alla troupe dello sceicco bianco di felliniana memoria...

08/09/2023

LA MORTE DEL COSTUMISTA LUCA CANFORA: UNA STORIA POCO CHIARA, PER DI PIÙ ACCOMPAGNATA DA QUELLO CHE APPARE UN INSOPPORTABILE CINISMO!

Capisco che lo spettacolo debba continuare a qualunque costo ma mi domando perché il regista premio oscar Paolo Sorrentino non abbia espresso fino ad oggi nessun messaggio di cordoglio per la scomparsa di un suo collaboratore ,morto a Capri dove si trovava proprio per lavorare al suo ultimo film. Il regista durante questi sei giorni dal ritrovamento del corpo di Luca Canfora, tra una sessione di riprese e una serata di gala caprese aveva il dovere morale di spendere due parole per ricordare un suo prezioso collaboratore morto in circostanze che ad oggi sono ancora avvolte nel mistero. (Il telefonino, fonte preziosa di e informazioni è sparito e il ca****re aveva una grossa ferita alla testa). Su questa storia si è messa in moto una tempestiva disinformazione giornalistica, fuorviata anche dalle persone vicine al costumista scomparso, che senza alcun elemento certo, hanno subito ipotizzato il suicidio, così si legge...
Un ipotesi di suicidio che come in ogni film giallo che si rispetti, farebbe comodo se per caso la caduta del costumista fosse stata provocata da qualcuno....si può escludere questa circostanza? Confidiamo tutti nelle forze di polizia che, nonostante le problematiche legate a carenze in organico che affliggono ormai da anni tutta la pubblica amministrazione, sono impegnate nella ricerca della verità.

Gaetano Troncone Presidente associazione Studio 147. Già Consigliere Comunale di Napoli dal 2011 al 2021

25/02/2023

L’ASSESSORE MARGHERITA SCOCCIA DEVE DIMETTERSI

L’assessore all’ urbanistica arch. Margherita Scoccia deve dimettersi, l’intervento di riqualificazione urbana, da lei proposto è un totale fallimento perché cambia la percezione del Duomo, uno dei principali monumenti di Perugia, perché le lavorazioni hanno sottratto pezzi della storica scalinata del Duomo, perché limiterà la circolazione dei pedoni creando allo stesso tempo pericolose strozzature per passaggio di auto e camion, perché non tiene conto delle tante esigenze dei commercianti, i quali avranno seri problemi per le forniture giornaliere e soprattutto perché è un intervento brutto (40 paletti e 40 fioriere) e inutile. Anche soltanto queste motivazioni sarebbero più che sufficienti per chiedere le sue dimissioni, ma c'è da aggiungere che l’assessore è un architetto, quindi aveva la competenza per leggere e capire un progetto, e per di più ha mentito visto che all’indomani della rimozione del primo gradino storico della cattedrale, nel vano tentativo di rassicurare i cittadini, aveva dichiarato a mezzo stampa che il gradino sarebbe stato rimosso solo per consentire le lavorazioni di restauro e che sarebbe stato nuovamente riposizionato, dove era da almeno cinquecento anni, salvo poi assistere il giorno dopo alla definitiva sostituzione per far posto ad una sottile pietra di travertino di un discutibilissimo e inutile marciapiede, dal costo di circa 180.000 euro. Un rappresentante delle istituzioni avrebbe il dovere morale di dimettersi e di scusarsi con i cittadini, invece di consentire la rimozione di altre storiche pietre gradino che costeggiano la cattedrale. Non ho potuto fare a meno di notare il totale disinteresse delle forze politiche di opposizione che in questa storia, al contrario di tanti cittadini indignati, si sono defilati dall’acceso dibattito, presente su giornali e internet, il che dimostrerebbe la loro complicità con l’amministrazione comunale promotrice di uno scempio urbano che i perugini, e il mondo intero, dovranno sopportare per chissà quanti anni. Mi auguro, nell’interesse della collettività, che nelle prossime ore l’assessore rassegni le proprie dimissioni.

Photos from Gaetano Troncone's post 02/02/2023

RESTYLING DI PIAZZA DANTI: Un intervento che non andava fatto! Ecco perché:

In nessuna parte del mondo, né tantomeno nei centri storici italiani si sono rivalutate e abbellite piazze con un' installazione multipla di fioriere e paletti che in questo caso ci si guarda bene dal chiamarli “dissuasori” con la speranza di farli digerire meglio agli ignari residenti e commercianti.

Dal progetto di massima pubblicato sui media, si contano 40 fioriere e 40 paletti! ad occupare una piccola piazza nel centro storico di Perugia. Molte sono a mio avviso le criticità che immancabilmente scaturiranno da un lavoro che ha anche un costo elevato, ossia180.000 euro. Innanzitutto il collo di bottiglia che si andrà a creare all’ingresso della piccola piazza Danti, dove in un piccolo spazio dovranno coesistere l’ampliamento del sagrato del duomo, i circa tre metri di carreggiata e l’insufficiente e minuscolo residuo di marciapiede che costeggerà negozi e bar.

Sempre dal progetto di massima, pubblicato dai media, si evincono solo 2 posti auto che andranno riservati alla sede della Polizia di Stato, e mi chiedo come potranno essere consentite le necessarie operazioni di carico e scarico imprescindibili per le circa 15 attività commerciali che affacciano sulla piazza?

Il cosiddetto restylig di Piazza Danti resta a mio avviso un progetto sbagliato, brutto e anche velleitario, visto che nasce con l’obiettivo di valorizzare e dare lustro a un già bellissimo e pregiato spazio che non meritava certo di essere mortificato con una foresta di paletti e fioriere nel vano tentativo di aggiustare le cose.

Come se non bastasse sembrerebbe previsto anche un elemento di “qualificazione artistica” di un artista locale scomparso nel 2007, che avrà l’arduo compito, di dialogare con la cattedrale di San Lorenzo che è li da almeno cinquecento anni..... e se invece con quei soldi si riparassero le buche? Meno scena e più sostanza.

Firmato
Gaetano Troncone
Residente di piazza Danti

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