La storia (quando fatta bene) è un costante tentativo di andare oltre i nostri limiti temporali, di
La storia (quando fatta bene) è un costante tentativo di andare oltre i nostri limiti temporali, di renderci conto che al di fuori della nostra vita e della nostra mente esiste un mondo che ha leggi completamente diverse. La storia è un enorme tentativo di traduzione di pensieri, azioni, idee e organizzazioni di epoche passate, è come se fossero state scritte in una lingua esotica che per essere t
radotta necessita della comprensione dei caratteri usati nella scrittura, della società del tempo, della personalità di chi scrive, delle istituzioni del tempo, e di come doveva essere la vita quotidiana. Significa, come dicevano gli indiani d’America, “camminare con i mocassini di un altro per almeno una luna” (e che noi traduciamo come “essere nei panni di un altro. La storia è sempre intimamente connessa al concetto di tempo, e gli uomini in questo sono molto limitati. La vita umana va tra i 50 e i 100 anni, e in passato era anche più breve, questo incide pesantemente sulla visione del mondo degli esseri umani, sul loro modo di vivere, i loro giudizi, le loro speranze e le loro azioni. La mente umana non è stata progettata per capire la vita di una farfalla che vive solo un giorno, o la vita di un gatto che in natura può morire facilmente alla nascita o spesso dopo uno o due anni, o la vita di un albero secolare che può arrivare ad aver conosciuto san Francesco o, in rari casi, anche Giulio Cesare. Einstein diceva che siccome da bambino il suo sviluppo mentale era stato un po’ ritardato si era trovato da adulto a riflettere su problemi come il tempo e lo spazio che normalmente vengono risolti quando siamo bambini, questo gli ha consentito di guardare la cosa con occhi diversi dalle persone comuni, che partono con dei pregiudizi acquisiti dall’esperienza, e gli ha permesso di formulare la teoria della relatività.