Dott.ssa Annalisa Baglieri Psicologo-Psicoterapeuta
Supporto psicologico e consulenze psicologiche individuali e di coppia. Consulenze nei settori della neuropsicologia e della stimolazione cognitiva.
La Dott.ssa Annalisa Baglieri svolge un servizio di counseling psicologico e psicoterapia rivolto agli individui e alle coppie. Offre anche consulenze nei settori della neuropsicologia e della stimolazione cognitiva.
È possibile rivolgersi alla Dott.ssa Annalisa Baglieri per problemi psicologici riguardanti:
disturbi depressivi,
disturbi sessuali,
disturbi d'ansia,
attacchi di panico,
stress,
cr
"Mi sento di dire una cosa sull'intervista di ieri sera di Benedetta Pilato... Ognuno di noi è diverso, ognuno di noi ha sogni diversi e aspettative diverse! È bello veder (dal di fuori) vincere ori in modi che possono sembrare semplici, ma non è assolutamente così!! A volte un quarto posto, anche se per poco, è il nostro sogno più grande! Perché?! Perché Benny alla prima Olimpiade uscì in batteria e ieri sera si presentava con il settimo tempo!! Le medaglie piacciono a tutti, ma... (e questo I’ho capito solo alla mia ultima Olimpiade) a volte conta molto di più il viaggio!! Le medaglie pesanti arriveranno, Benny ha solo 19 annil! Lasciamola sognare ciò che vuole"
Così Federica Pellegrini (in una storia Instagram) ha difeso Benedetta Pilato, arrivata quarta nei 100m rana 🩵🇮🇹
"La demenza oltre la malattia" di Allen Power! Bisogna andare in questa direzione: Mantieni il focus sulla VITA con la demenza!
Spiaggia…
Bambino di forse 4-5 anni improvvisamente piange!
Una medusa? Un insetto? Non si sa, ma il pianto è disperato.
--
La mamma agitatissima cerca di capire che è successo, ma il pianto continua e disturba tutti i vicini dell’ombrellone…
Un bambino che piange è fastidioso!
E allora?
--
E allora “perbacco” facciamo qualcosa!
Ecco “il qualcosa” (non dico di chi):
“Smetti di piangere!!!!”
“Hai capito smetti??”
“Dài è solo una punturina... Che fai, piangi come una fe*******ia?”
--
Niente da fare… Il bambino continua a piangere.
E allora… Ecco “le parole vincenti!”:
“Se non smetti, il dolore non se ne va!”
Colpito e affondato!
Il bambino tra i singhiozzi cerca di trattenere il dolore e non piangere…
!!!!!!!!!
--
Era solo una puntura di un insetto. Un po’ di ghiaccio, una cremina e tutto si è risolto.
Piccolo incidente di percorso. "Evviva! Si torna al mare!"
Ma…
--
Quante volte il pianto di un bambino infastidisce noi adulti al punto di non farci vedere più il bambino, ma il nostro fastidio !?
Quanto il pianto, che è la più elementare e primordiale richiesta di aiuto, nella nostra “cultura” viene relegato a segno “debolezza” ?!
Quanto è ancora “stigmatizzato” tra i maschietti come “cose da femminucce!”?
Lo dicevano a me, all’asilo e ancora lo ricordo. “I maschietti non piangono!!”
-----------------
Forse non ci abbiamo mai pensato, ma siamo gli unici (o quasi unici) nel regno animale a “saper” piangere!
E’ un caso? Per niente!
Questa capacità espressiva così complessa e coinvolgente infatti è una “abilità” avanzata della specie più evoluta che esista.
Attraverso meccanismi complessi di rispecchiamento emotivo infatti il pianto crea connessioni fortissime!
E la vera forza del genere umano nel corso della evoluzione è stata proprio la capacità di creare legami affettivi.
Famiglie, amicizie, squadre…
--
Il pianto ci permette di esprimere emozioni ed è un fortissimo messaggio comunicativo lanciato all'esterno, ma ha anche una funzione catartica interna importante.
Attraverso la liberazione di leucoencefaline infatti aiuta a ridurre lo stress di un dolore o di una emozione forte.
Detto in due parole facili: fa bene!
(Ovvio che mi riferisco a quello emotivo).
--
E allora… Accogliamolo questo pianto! Sempre.
Rispondiamo al bisogno di contenimento! Sempre.
E’ una richiesta di aiuto e di consolazione che non va mai soppressa.
--
E’ bene insegnare ai bambini ad esprimere le emozioni e loro lo fanno se sentono che c’è chi può accoglierle.
Un bambino che cade e si sbuccia un ginocchio, se sta da solo non piange!
Ma appena vede la sua mamma…
--
Esprimere le proprie emozioni aiuta a conoscerle, ma soprattutto a vedere e sentire quelle degli altri!
Si chiama empatia. Una delle più importanti qualità del nostro genere umano
--
L’empatia per noi umani è un qualcosa di innato.
Se un neonato sente un altro neonato piangere… piange! (che concerti nei nidi!)
--
Da piccoli i bambini non si fanno tanti problemi! Se c’è un disagio piangono.
Poi crescono… e ci guardano!
Noi adulti nascondiamo le nostre emozioni e… insegniamo a nasconderle!
Portiamo gli occhiali scuri ai funerali e stiamo attenti a non farci veder piangere dai nostri bambini.
--
E' così?
E allora: "indietro tutta!" Abbiamo sbagliato.
--
Una mamma che piange insegna che è permesso piangere!
Non si dispera e abbraccia i suoi bambini facendo sentire che ci sarà una via di uscita e una soluzione.
Ma se soffre piange! Ed è normale che lo faccia.
--
E’ giusto esprimere quello che si prova ed è giusto condividere una sofferenza!
E’ giusto insegnarlo.
… O forse è giusto farcelo insegnare dai bambini che lo sanno fare meglio di noi?
-----------------------------------
E io?
Mi dissero a scuola che “i maschietti non piangono!”
Fortunatamente invece ho imparato a piangere. Me lo ha insegnato la mia dolcissima mamma con i suoi abbracci consolatori.
Ora mi commuovo! Sempre.
Anche la centesima volta che vedo Cenerentola piangere con il vestito strappato... Non c'è niente da fare: piango!!!
Sono diventato una fe*******ia?
Meno male!
Buon 2023 a tutti!
Uno studio sul cervello dei bambini ha dimostrato che più usano tablet o telefoni, minore è la loro capacità di esprimersi. - Educazione Emozionale Un nuovo studio , che ha utilizzato una sofisticata tecnologia di imaging per analizzare il cervello di 47 bambini di età compresa tra i tre ei cinque anni , ha rilevato cambiamenti strutturali associati alla quantità di tempo che ogni bambino trascorre davanti agli schermi . I bambini che giocava...
Auguro a tutti Buon 2022 con le parole del Prof. Marco Trabucchi che mi sembrano assolutamente adatte al periodo che stiamo vivendo e che condivido in pieno come augurio di RESILIENZA.
"...mi permetto di indicare tre parole che mi sembrano suggerire un utile percorso tra l’io e il noi: la prima è CURIOSITA', cioè la dote che ci permette di essere sempre interessati alla vita degli altri, la seconda è PAZIENZA, un atteggiamento che ci fa vivere il presente senza l’angoscia di avere sempre chiarezza per quello che capiterà a noi e alle nostre comunità, la terza è SPERANZA, la capacità di guardare avanti, fondandoci sulla forza dei nostri legami, sulle potenzialità della scienza, sulla capacità che ciascuno di noi ha molte volte dimostrato di saper costruire un pezzo di futuro".
Buon 2022, quindi!
Auguri di Buon Natale a tutti voi! 🌹