FarmaMundi

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tips su tematiche medico-farmaceutiche

25/09/2023

Grazie di cuore a noi farmacisti, veri eroi della salute, per il nostro senso del dovere, l'abnegazione, la dedizione e l'instancabilità che dimostriamo ogni giorno. Siamo i guardiani della salute delle persone, pronti ad aiutare e consigliare in ogni momento, senza mai tirarci indietro. La nostra abnegazione è ammirevole, lavoriamo in condizioni stressanti e affrontiamo situazioni complesse, ma rimaniamo sempre concentrati e dedicati al benessere dei nostri pazienti. La nostra dedizione è evidente nella nostra costante ricerca di nuove informazioni e aggiornamenti, per fornire il miglior servizio possibile. La nostra instancabilità è straordinaria, nonostante le lunghe ore di lavoro e le sfide quotidiane, siamo sempre pronti a superare gli ostacoli. Grazie a noi stessi per essere i pilastri del sistema sanitario, siamo profondamente grati per tutto ciò che facciamo.

10/06/2023

Listeria: come prevenire il batterio alimentare.

Tempo di lettura 1,26 min

Il batterio della listeriosi può contaminare alimenti come pesce, carne e verdure crude, latte non pastorizzato e latticini come formaggi molli e b***o, cibi trasformati pronti all’uso, (es. hot dog), carni fredde tipiche delle gastronomie,
insalate preconfezionate, panini, pesce affumicato.
I sintomi sono quelli della gastroenterite acuta febbrile ma il quadro clinico è peggiore se la listeria colpisce donne in gravidanza, soggetti immunodepressi.
I consigli dell’Istituto superiore di Sanità per prevenire la listeria:
-lavare con cura gli alimenti crudi, come frutta e verdura, sotto l’acqua corrente (anche se saranno sbucciati. Per alimenti come meloni e cetrioli usare una spazzola pulita
-asciugare i prodotti con un panno pulito o un tovagliolo di carta
-separare le carni crude da verdure e cibi cotti e pronti al consumo
- lavare mani, coltelli, piani di lavoro e taglieri dopo aver manipolato cibi
crudi
-cuocere accuratamente e completamente la carne
-consumare i prodotti precotti, o pronti per il consumo, appena possibile
-non conservare i prodotti refrigerati oltre la data di scadenza
-dividere gli avanzi di cibo in contenitori poco profondi per farli raffreddare
più velocemente, chiuderli e consumarli entro 3-4 giorni.
-non mangiare formaggi molli (o bere latte) se non si è certi che siano
prodotti con latte pastorizzato
mantenere il frigorifero pulito, soprattutto da avanzi di carni cruda, pulendo le pareti interne e i ripiani con acqua calda e sapone liquido. La temperatura dev’essere entro i 4°C (per il congelatore sotto i -17°C)

07/06/2023

Le creme idratanti sono effettivamente utili?

Tempo di lettura 40 sec.

La tua pelle come il tuo corpo ha bisogno di acqua e idratazione.
l’idratazione costituisce un gesto fondamentale per preservare al meglio la salute, anche della pelle (la cute è l’organo più esteso del corpo e occupa circa 2m2 di superficie).
nell’epidermide che rappresenta lo strato superficiale, dove l’acqua penetra per diffusione dal derma sottostante, le molecole d’acqua sono legate alle proteine, al collagene ed ai glicosaminoglicani, in particolare l’acido ialuronico, è fondamentale per conservare intatta la barriera della cute, mantenendo la pelle elastica, flessibile e integra.
Per mantenere una pelle dall’aspetto sano e giovane è indispensabile preservare il contenuto d’acqua presente nello strato corneo: ed è a questo che servono le creme idratanti (da utilizzare con qualsiasi tipo di pelle che hai). Una pelle secca “ invecchia” più facilmente (portando alla creazione precoce di rughe) , arrossamenti e screpolature.

31/05/2023

Tatuaggi: come funziona la rimozione?
Tempo di lettura 57 sec

Per rimuovere un tatuaggio, oggi si hanno a disposizione laser di ultima generazione che, funzionando a energie e potenze elevatissime (1,8 GW) e con impulsi di un millesimo di nanosecondo (picosecondo), sono in grado di frantumare i pigmenti del tatuaggio in piccoli frammenti, preservando l’integrità della pelle.
Questo processo richiede una visita dermatologica prima della rimozione laser e una terapia da applicare sulla pelle post-trattamento.

Prima della procedura di rimozione di un tatuaggio, è necessaria una valutazione dermatologica per valutare l’area da trattare e raccogliere informazioni rilevanti ai fini del trattamento laser.
Il dermatologo deve tenere conto:
* del tipo di tatuaggio da rimuovere
* eventuali condizioni cutanee esistenti
* tumori pregressi
* cicatrici
* traumi
* terapie farmacologiche
* gravidanza
* allattamento
Si tratta di fattori che possono costituire una controindicazione al trattamento laser.
Una volta valutato il tatuaggio, il dermatologo determinerà il tipo di laser e il ciclo di trattamento necessario per la rimozione del tatuaggio. Vengono utilizzati laser diversi a seconda dei colori, delle dimensioni e della posizione del tatuaggio. Anche il numero di sedute e l’intervallo di tempo tra una seduta e l’altra possono variare: in questo modo si permette alla pelle di rigenerarsi e alle cellule di ripararsi.

29/05/2023

Che cos' è la gotta?

La gotta è una malattia del metabolismo, caratterizzata da attacchi ricorrenti di artrite (dolore, arrossamento e gonfiore a livello articolare) causati del deposito di cristalli di acido urico nelle articolazioni.

È una forma complessa di artritee che colpisce, in circa il 75% dei casi, le articolazioni dell'alluce (per questo è volgarmente detta podagra). Colpisce più frequentemente gli uomini, sebbene l'incidenza sulle donne aumenti drasticamente con la menopausa. Gli attacchi in forma acuta sono estremamente dolorosi.

La gotta si verifica quando i cristalli di acido urico si depositano nelle articolazioni, causando infiammazione e dolore intenso.

Lo scopo della terapia è innanzitutto quello di trattare i sintomi ed i segni dell'attacco acuto. Inoltre, la terapia contribuisce alla prevenzione dei nuovi attacchi ed a ridurre il rischio di ulteriori complicazioni, come la formazione di tofi.

L'applicazione di ghiaccio sulle articolazioni interessate, anche più volte al giorno, può contribuire ad alleviare i sintomi.

La scelta dei farmaci per l'attacco acuto dipende da vari fattori che devono essere considerati caso per caso.

Alcuni accorgimenti possono limitare il rischio della comparsa di gotta o prevenire eventuali nuove fasi acute.

Bere dai 2 a 4 litri al giorno di liquidi (preferibilmente acqua) aiuta i reni a smaltire l'acido urico, con l'accorgimento di evitare, per quanto possibile, le bevande dolci.
Limitare o, se il medico lo ritiene opportuno, evitare del tutto il consumo di alcolici.
Mantenere una dieta bilanciata, che comprenda giuste porzioni di frutta, verdura e non contempli eccessive porzioni di grassi.
Mantenere il peso corporeo entro i limiti consigliati dalle linee guida.

27/05/2023

MANI e PIEDI FREDDI, QUALI SONO le CAUSE?

Durante la stagione invernale, può essere difficile distinguere se il freddo costante alle mani e ai piedi sia causato solo dal clima rigido o se ci siano problemi vascolari sottostanti. Quando le temperature scendono, il
corpo riduce automaticamente la circolazione sanguigna superficiale in alcune parti per mantenere caldi gli organi interni, una risposta fisiologica normale. Tuttavia, se ledita delle manie dei piedi rimangono ghiacciate anche al caldo, potrebbe essere un segnale di un problema di salute che non dovrebbe essere sottovalutato, come un’ipersensibilità al freddo.
Tra cause dell’ipersensibilità al freddo indichiamo:
-anemia; diabete, ipertiroidismo; alcuni farmaci;
-abitudine al fumo; cardiopatie; ipotensione arteriosa
Il Fenomeno di Raynaud è una condizione particolare, non molto comune, in cui il microcircolo periferico si restringe eccessivamente e in modo anomalo in presenza di stimoli scatenanti come sbalzi di temperatura, emozioni intense, stress o abitudine al fumo. Questo disturbo può alterare il flusso sanguigno nelle zone periferiche del nostro organismo, in particolare nelle dita. Tuttavia, data la complessità dell’argomento, il Fenomeno di Raynaud merita una trattazione a parte.
Problemi alla circolazione, quali sono i sintomi?
Tra i sintomi di una cattiva circolazione elenchiamo:
-ipotermia delle estremità persistente, accompagnata spesso da alterazioni della sensibilità;
-presenza di vene varicose; presenza di ulcere agli arti inferiori;
-cambiamenti nel colore della pelle; edema, soprattutto agli arti inferiori;
-crampi alle articolazioni o ai muscoli;
-sensazione di stanchezza o dolore muscolare agli arti inferiori, che insorge durante la deambulazione,
con riduzione dell’autonomia di marcia; perdita di memoria e difficoltà a concentrarsi.
Una visita specialistica, spesso accompagnata da un esame ecocolordoppler, può rapidamente determinare se i sintomi riferiti sono causati da una patologia vascolare, o almeno escluderla e indirizzare il paziente verso ulteriori approfondimenti. Se la malattia non viene diagnosticata e trattata precocemente, progredisce naturalmente causando alterazioni nei tessuti a causa della riduzione del flusso di ossigeno circolante. Problemi alla circolazione, cosa fare?
Ecco alcuni consigli da seguire in caso si soffra di cattiva circolazione:
-smettere di fumare; fare attività fisica per almeno 30 minuti al giorno; bere molta acqua;
-evitare cibi grassi e salati, seguendo una dieta sana; controllare il proprio peso;
-evitare prolungate posture cosiddette “a rischio”, per esempio lo stare a lungo seduto con gli arti
inferiori scarsamente mobilizzati;
-cercare di gestire lo stress; non appoggiare mai estremità fredde su fonti di calore.
Sarà lo specialista a fornire tutti i consigli terapeutici, sulla base di quanto riscontrato all’esame clinico e strumentale.

24/05/2023

Qual è la Distanza ideale Casa-Ufficio?
Se ci tieni alla Salute, meno di 3 km

Tempo di lettura 1,16 min

Stai pensando di cambiare lavoro o di trasferirti? Occhio alla distanza che dovrai percorrere per andare in ufficio, perché non sono solo i lavori sedentari a causarci problemi di salute ma anche quelli che ci costringono a fare i pendolari. Lo ha dimostrato uno studio svedese che ha indagato sulla correlazione tra la distanza casa-ufficio e lo stile di vita. Risultato? Più aumenta la distanza da percorrere per arrivare al lavoro, più aumenta il rischio di essere in sovrappeso, di essere sotto stress e di dormire male.

La ricerca ha indagato sugli effetti del pendolarismo sulla salute con l'aiuto dei dati raccolti dalla Swedish Longitudinal Survey of Health tra il 2012 e il 2018. I ricercatori hanno esaminato le risposte di circa 13.000 uomini e donne tra i 16 e 64 anni su una serie di argomenti: lo stile di vita (se facevano spesso attività fisica, bevevano, fumavano), il tipo di lavoro e se era logorante, se soffrivano di malattie croniche, stress e depressione.

La ricerca ha indagato sugli effetti del pendolarismo sulla salute con l'aiuto dei dati raccolti dalla Swedish Longitudinal Survey of Health tra il 2012 e il 2018. I ricercatori hanno esaminato le risposte di circa 13.000 uomini e donne tra i 16 e 64 anni su una serie di argomenti: lo stile di vita (se facevano spesso attività fisica, bevevano, fumavano), il tipo di lavoro e se era logorante, se soffrivano di malattie croniche, stress e depressione.

20/05/2023

Cos’è la Carenza da Vitamina D e perché è importante prevenirla.

Tempo di lettura 1,83 sec

Si chiama vitamina D, ma non possiamo considerarla una vitamina in senso stretto.
Il termine vitamina, infatti, identifica delle sostanze organiche indispensabili per la vita che devono necessariamente essere introdotte con la dieta poiché l’organismo non è in grado di sintetizzarle.
La vitamina D, invece, viene principalmente sintetizzata
tramite l’esposizione ai raggi del sole e in condizioni normali non è necessario assumerne anche attraverso l’alimentazione per raggiungere una concentrazione adeguata.
La vitamina D è più correttamente un pre-ormone, che ha il compito principale di regolare il metabolismo del calcio e del fosforo.
L’apporto alimentare garantisce solo il 10-15% del fabbisogno di vitamina D, mentre la maggior parte è sintetizzata dall’organismo tramite sintesi cutanea.
La vitamina D si trova in due forme:
vitamina D2, o ergocalciferolo, di origine vegetale, e vitamina D3, o colecalciferolo, che deriva dal colesterolo ed è prodotta direttamente dall’organismo.
Trattandosi di un pre-ormone, la vitamina D deve essere attivata tramite due idrossilazioni, quindi tramite due reazioni enzimatiche: la prima avviene a livello del fegato, la seconda a livello renale.
A cosa serve la vitamina D
La vitamina D è una componente fondamentale della regolazione del metabolismo del calcio e del fosforo: ne favorisce l’assorbimento a livello intestinale e ne riduce l’escrezione con le urine.
Agisce anche direttamente sullo scheletro, promuovendone la crescita fisiologica e aiutandone il continuo rimodellamento, fondamentale per garantire le proprietà strutturali, l’elasticità e la forza dell’osso.
È importante che vi sia un’adeguata concentrazione di calcio nel sangue, poiché una carenza cronica può comportare un difetto di mineralizzazione ossea che porta allo sviluppo di rachitismo nel bambino e osteomalacia nell’adulto.
Il rachitismo è una condizione particolarmente grave poiché riguarda ossa in via di sviluppo che non hanno ancora raggiunto il picco di massa e comporta una crescita ridotta associata a un quadro di deformità scheletriche specifiche, in particolare a livello degli arti. L’osteomalacia, invece, colpisce un osso già maturo e dunque comporta principalmente l’indebolimento dello scheletro, che diviene più fragile e suscettibile alle fratture.
Sebbene si tratti di patologie ancora frequenti in molti paesi in via di sviluppo, nei paesi industrializzati sono fortunatamente condizioni sempre più rare, che nella maggior parte dei casi si presentano in una forma lieve e solo eccezionalmente comportano deformità ossee.
Negli ultimi anni, inoltre, diversi studi hanno evidenziato come la vitamina D, oltre a svolgere un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute scheletrica, sia implicata in un grande numero di funzioni fisiologiche extra-scheletriche.

12/04/2023

QUANTI TIPI DI SONNO ESISTONO?

Tempo di lettura 1,21 min

C'è chi dorme come un sasso, chi si sveglia più volte ogni notte, chi la sera non ha mai sonno e chi al mattino è pimpante come un
grillo: ecco tutti i modi in cui (non) dormiamo.

Una revisione sistematica dei dati riguardanti il sonno di oltre centomila britannici ha rivelato che esistono sedici modi diversi di abbandonarsi alle braccia di Morfeo.
A leggerli tutte... si perde il sonno, per restare in tema: non si tratta tuttavia di un semplice esercizio di catalogazione fine a se stesso, ma di una ricerca che potrebbe aiutare gli esperti a diagnosticare meglio i disturbi del sonno.

MILLE MODI PER... DORMIRE.
I ricercatori hanno individuato cinque categorie principali, a loro volta suddivise in diverse e complesse sottocategorie:
1. riguarda le persone che soffrono di insonnia e dormono a lungo risvegliandosi nel cuore della notte;
2. raggruppa chi dorme un sonno frammentato e irregolare;
3.inclusi gli insonni che dormono una quantità di ore giusta o insufficiente;
4. ha ben sette sottocategorie, include chi si sveglia presto al mattino (le cosiddette allodole) e chi la sera tarda a mettersi sotto le coperte (i gufi);
5. i più fortunati: coloro che dormono una notte intera senza svegliarsi e non fanno pisolini pomeridiani.
RISVOLTI MEDICI. Il sonno è fondamentale per il nostro benessere, ed esserne privati può avere effetti negativi sulla salute.
Gli autori si augurano che il metodo da loro sviluppato possa un giorno «essere associato ad altre informazioni personali, come malattie pregresse, tipologia di impiego e stile di vita, per comprendere più a fondo lo stato di salute di un paziente».

08/04/2023

IPERTENSIONE,
con lo YOGURT il RISCHIO SCENDE
(ma solo per le donne).
Tempo di lettura 54 sec.

Un consumo regolare ed elevato di yogurt potrebbe far scendere nelle donne il rischio
di ipertensione.
Ne bastano 5 porzioni a settimana per abbattere questo rischio del 20%.
È quanto emerge da uno studio presentato all’ultimo congresso dell’American
Heart Association negli Stati Uniti.
Lo yogurt proteggerebbe dunque le donne dal rischio di sviluppare ipertensione, ma il suo non sarebbe un contributo esclusivo:
è decisivo seguire una dieta salutare ed equilibrata.
I ricercatori hanno analizzato i dati di tre popolazioni che avevano partecipato a tre grossi studi americani: nei primi due c’era una prevalenza di donne tra 25 e 55 anni, nell’altro in maggioranza erano uomini tra 40 e 75 anni.
Sono stati valutati gli effetti a lungo termine del consumo di yogurt in un arco temporale da 18 a 30 anni. In questo periodo sono stati rilevati circa 74mila e 600 nuovi casi di pressione alta nelle tre popolazioni.
Ebbene, le donne che mangiavano almeno 5 porzioni a settimana avevano un rischio di sviluppare ipertensione ridotto del 20% rispetto a chi lo mangiava raramente (uno al mese). Un dato che non è stato rilevato invece negli uomini.

05/04/2023

“PRIMA di VIAGGIARE in AUTO MEGLIO MANGIARE POCO”, VERO o FALSO?
Tempo di lettura 54 sec.
Molti pensano che prima di viaggiare in auto sia meglio mangiare poco. Vero o falso? “VERO.
Quando si fa un viaggio in auto bisognerebbe mangiare poco oltre ad evitare di bere alcol, anche se si tratta solo di una “birretta”.
È bene infatti prima di iniziare un viaggio, evitare pranzi abbondanti e abbuffate a base di alimenti pesanti perché si rischia di rendere difficoltoso il processo di digestione.
Alimenti pesanti contribuiscono a rallentare la digestione e provocano sonnolenza, cosa che è particolarmente pericolosa quando accade durante la guida.
È importante inoltre bere molta acqua per evitare i colpi di calore che determinando un abbassamento di pressione sanguigna e un aumento della frequenza cardiaca possono dare una sensazione di svenimento anche mentre si è alla guida.
Bere acqua fresca aiuta a restituire al corpo i liquidi persi a causa del caldo ma anche per la fisiologica sudorazione del corpo evitando il rischio di disidratazione. Assolutamente vietata se ci si deve mettere in viaggio anche una birretta che seppur può sembrare innocua, è assolutamente sconsigliata per ragioni di sicurezza, l’alcol inoltre favorisce la vasodilatazione e quindi la disidratazione.”

01/04/2023

Indumenti troppo aderenti?

Tempo di lettura 52 sec.

Indossare indumenti particolarmente stretti può causare problemi alla salute sia agli uomini sia alle donne.
1. può causare sterilità agli uomini, con disturbi della quantità e qualità dello sperma.
gli indumenti aderenti aumentano la
temperatura a livello dei testicoli e
favoriscono, quindi, una spermatogenesi
meno efficiente. A causa di microtraumatismi che si subiscono a livello dei genitali, es. mentre si cammina, ci si siede, si sale o si scende dalla macchina possono insorgere fastidio dolori difficili per il paziente da ricondurre all’uso di questi indumenti. Questi microtraumi a lungo andare possono anche essere responsabili della formazione di idroceli.
2. Altrettanto importante è il ruolo svolto da questi indumenti nei confronti di patologie infettive che colpiscono principalmente Le donne. Indumenti stretti e ancora peggio se sintetici come il nylon favoriscono la migrazione di batteri dalla zona perianale alla zona genitale, causando cistiti e vaginiti (principalmente da E. Coli). Indumenti sintetici favoriscono inoltre la sudorazione. In questi casi sono il sudore e l’umidità che ne deriva corresponsabili nel favorire infezioni come la candidosi.
La circolazione sanguigna reflua e linfatica può essere resa più difficoltosa da questa abitudine, causando stasi venosa ed edemi distali.

29/03/2023

Perché il GELATO può provocare
MAL di TESTA?

Tempo di lettura 1,10 min.

Uno studio americano spiega la causa del fastidioso dolore che può guastare il piacere di un buon gelato. Un'alterazione nell'afflusso di sangue al cervello è la causa del mal di testa.
I gelati, ma anche i ghiaccioli e le bibite fredde, non appena entrano in contatto con il palato possono provocare fortissimi mal
di testa che, fortunatamente, durano solo pochi istanti.
La causa scatenante di questo fenomeno sarebbe da ricercare nella rapida dilatazione e costrizione dell'arteria cerebrale anteriore - un vaso sanguigno che irrora una parte del cervello – causata dai liquidi freddi.
Il cervello si difende : Il dolore si manifesta
contestualmente a una significativa vasodilatazione dell'arteria cerebrale anteriore, per placarsi non appena l'afflusso di sangue scende ai valori normali. Secondo gli scienziati questo processo è un meccanismo di difesa del cervello, che essendo piuttosto sensibile al freddo si difende dai repentini abbassamenti di temperatura aumentando l'afflusso di sangue caldo. Ma poichè la scatola cranica è un contenitore chiuso, un rapido aumento del volume di sangue in circolazione provoca emicranie e dolori molto intensi.
Una ricerca da brividi: I ricercatori hanno somministrato in rapida successione un bicchiere di acqua fredda e uno a temperatura ambiente a 13 individui, servendosi di una speciale cannuccia puntata direttamente contro il palato.
Grazie a un doppler transcranico hanno osservato in diretta cosa succedeva al cervello dei volontari durante l'esperimento: il dolore è proprio causato dalla vasodilatazione dell'arteria cerebrale anteriore.

07/01/2023

“DORMIRE BENE EVITA il
RAFFREDDORE”, VERO o FALSO?
Tempo di lettura 58 sec.

Alcune persone credono che dormire bene eviti di ammalarsi
di raffreddore. Vero o falso?
“VERO. Dormire bene,e soprattutto dormire a sufficienza, cioè non meno di 7 ore per notte, aiuta a ridurre le probabilità di ammalarsi di raffreddore – dice il professore –
Un sonno adeguato, continuo e di buona qualità, infatti aiuta il sistema immunitario a funzionare in maniera efficiente ed efficace e quindi aiuta anche
a respingere il virus del raffreddore, come dimostrato da uno studio americano. Chi dorme 7 ore, infatti, ha la metà delle probabilità di prendere il raffreddore rispetto a chi ne dorme solo 5 o 6, secondo i test effettuati durante la ricerca:
i volontari, esposti al virus del raffreddore contenuto in gocce nasali, avevano maggiori probabilità di combattere il virus e non ammalarsi di raffreddore se dormivano almeno 7 ore per notte.
Questo significa che avere un buon sonno, come sottolineano anche gli autori dello studio, è il fattore che più di altri riesce a ridurre le probabilità di prendersi il raffreddore.
Oltre al sonno ristoratore, gli altri due fattori che, come dimostrato da numerosi altri studi, concorrono al buon funzionamento del sistema immunitario, tanto da essere considerati “pilastri del benessere”, sono alimentazione equilibrata e attività fisica costante.”

21/12/2022

PERCHÉ L’ATTIVITÀ FISICA FA BENE ANCHE ALL’UMORE?

Tempo di lettura 44 sec.

Quando si fa esercizio fisico –nonostante lo sforzo, si avverte una sensazione di benessere perché l’organismo attiva meccanismi cerebrali e rilascia sostanze responsabili della sensazione di benessere.
In particolare, la sensazione di benessere si deve al rilascio, da parte dell’organismo, di
una serie di neurotrasmettitori, prime fra tutte le Endorfine chiamate anche gli
“ormoni del benessere”.
Infine, riuscendo a praticare uno sport, si scopre anche di disporre di risorse che
si non pensava di avere, oltre al fatto che l’attività fisica può rappresentare anche
un’opportunità per uscire dall’isolamento e socializzare, a qualunque età. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, fino a 65 anni sono sufficienti 150 minuti di attività fisica aerobica di intensità lieve-moderata, come camminare a passo svelto o nuotare, per ottenere tutti i benefici per la salute fisica
Recenti studi hanno dimostrato che, per la salute mentale, un’ora di attività fisica alla settimana riduce il rischio di depressione.

16/12/2022

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16/12/2022

FRUTTA, PRIMA O DOPO I PASTI?
SE ABBONDANTI, MEGLIO DOPO.
Tempo di lettura 55 sec.

La frutta non dovrebbe mai mancare in una dieta sana ed equilibrata, quella che gli specialisti raccomandano per la prevenzione di diverse patologie e per promuovere il benessere generale.
Ma qual è il momento migliore per consumarla?
Vicino o lontana dai pasti, a stomaco pieno o a stomaco vuoto?
Ecco una prima risposta:
dopo un pasto particolarmente pesante la frutta può diventare una
sorta di “pompiere” per l’organismo perché va a “spegnere” lo stress metabolico.
Il merito di quest’azione di contrasto sarebbe propria dei polifenoli della frutta e dei suoi derivati, come i succhi di frutta.
I polifenoli sono sostanze antiossidanti e antinfiammatorie che difendono dall’azione dei radicali liberi e di altre molecole che favoriscono stati infiammatori. Questi “nemici” dell’organismo sono prodotti in grande quantità proprio dopo un pasto sbilanciato, con cibi molto grassi o ricchi di carboidrati e molto calorici.
Quali tipi di frutta potrebbero svolgere meglio questo ruolo contro lo stress postprandiale?
«La frutta che meglio svolge un ruolo antiossidante è la frutta viola che combatte i radicali liberi responsabili
dell’invecchiamento cellulare e delle malattie infiammatorie. Tra questi frutti i mirtilli, le prugne nere, l’uva nera le more e le susine».

10/12/2022

L’Olio di PALMA fa male alla Salute?
Tempo di lettura 1,25 min

Qualche anno fa è nata una vera e propria guerra all’olio di palma, prima presente in numerosissimi prodotti, confezionati e non.
Che cos’è l’olio di palma?
L’olio di palma è un grasso di origine vegetale ottenuto dai frutti della palma da olio (Elaeis guineensis), specie
appartenente alla famiglia delle Arecaceae.
Negli ultimi anni il prodotto è stato al centro della pubblica attenzione per l’ampio uso che ne viene fatto da parte dell’industria
alimentare. Ha costi molto bassi e proprio per questo rappresenta circa il 30% della produzione mondiale di olio.
Il quantitativo di grassi saturi
Per quanto riguarda i rischi per la salute il problema consiste nel suo elevato contenuto in grassi saturi, in particolare il palmitato.
Rispetto ad altri olii, infatti, il quantitativo di grassi saturi raggiunge il 40-50% del totale e non è quindi indicato per coloro che soffrono di patologie cardiovascolari
o hanno il colesterolo alto.
Non va però confuso con il ben peggiore olio di palmisti, derivato dal nocciolo del frutto della palma, nel quale gli acidi grassi saturi raggiungono oltre l’80% degli
acidi grassi totali.
Tuttavia, secondo l’Istituto Superiore della Sanità i rischi associati al suo consumo non sarebbero superiori a quelli derivanti dal consumo di altre fonti di grassi saturi.
Tra l’altro, nella cucina occidentale raramente l’olio di palma è utilizzato “fine a se stesso”: è più probabile trovarlo nelle merendine confezionate, negli snack, nei biscotti e sensibilmente meno nel cioccolato e nel gelato.
Le raccomandazioni nutrizionali restano quindi le stesse: non assumere più del 30-35% di grassi totali rispetto alle calorie giornaliere, con un 10% massimo riservato ai grassi saturi.

07/12/2022

CHE COS’È IL GUARANA E COME VIENE UTILIZZATO?
Tempo di lettura 21 sec.

Il guaranà è una pianta spontanea appartenente alle Sapindacee
Cresce nella foresta amazzonica e ha l’aspetto di una grossa liana con foglioline lunghe e dentate e piccoli
fiori bianchi. I semi grattuggiati della Paullinia cupana, nome scientifico, ricchi di caffeina, catechina, una sostanza amara usata anche in tintoria, e tannino,
servono a preparare una bevanda dissetante, stimolante ed energizzante molto usata in Brasile e che si chiama, appunto, guaranà.

03/12/2022

Lo sai che la Fissazione per i CIBI SANI può Rovinare la Salute?
Tempo di lettura 1,14 min
Se Mangiare cibi sani e di qualità è importante per la salute ma se la scelta del cibo diventa una fissazione, può rovinare la salute.
Infatti, l'ossessione per il cibo sano non è da confondere con l'essere informati o attenti sulla scelta di cosa mettere in tavola - spiega la dottoressa Barbara Mingardi, psicoterapeuta di Humanitas Gavazzeni -.
Si tratta invece di un disturbo chiamato
ORTORESSIA, che porta a una diffidenza eccessiva verso tutto il cibo con l'idea che una mancanza di controllo sui cibi che si ingeriscono potrebbe danneggiare la propria salute.
Chi soffre di questo disturbo è molto attento sia alla scelta, ma anche alla provenienza del cibo, al metodo di coltura o allevamento così come alla preparazione.
In questo modo il cibo diventa la preoccupazione principale della giornata, sfociando nel patologico quando intacca le relazioni sociali e affettive.
Può accadere, per esempio, che non si riesca più ad accettare un invito a cena perché non ci si fida di cosa si potrà mangiare.
Insieme al disturbo ossessivo, il pericolo oggi viene dal fatto che molte nozioni vengono veicolate da Internet e alcune convinzioni alimentari potrebbero non essere sostenute da un reale approfondimento o da studi medico-scientifici, ma si basino sul passaparola, sul sentito dire sui social o su
qualche forum.
Per questo motivo, il consiglio è di rivolgersi a uno specialista in disturbi dell'alimentazione con l'obiettivo di ridimensionare il concetto che si ha di "dieta salutare."

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