Instituto de Prevención y Cura del Cancer de Piel

Instituto de Prevención y Cura del Cancer de Piel

El Dr. Alessandro Orefice ha trabajado desde el 1998 en el Instituto de Cancer de Genova, ocupándose principalmente de prevención y cura del cancer de piel

10/09/2024

SEI STATO AL MARE?
Hai preso il sole con precauzione? Hai indossato occhiali con protezione UV, cappello, hai applicato le creme con fattore di protezione >30 ripetute ogni due ore o se facevi il bagno o qualche sport, hai cercato l'ombra tra le 11 e le 16? Queste sono misure per non mettere a rischio la propria salute.
Vuoi sapere di più?
Ecco i nostri webinar!
In ognuno di loro gli specialisti spiegano tutto quello che dovrete sapere sul e come evitarlo o quali sono i trattamenti più aggiornati. Clicca sul link per guardarli👇

https://www.melanomaitalia.org/educazione-webinar/

Melanoma Italia ONLUS
www.melanomaitalia.org

10/09/2024

PREVENZIONE DEL MELANOMA
L'IMPORTANZA DEI FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI. LO STUDIO USA.
Prevenzione del cancro, l'importanza dei fattori di rischio modificabili. Lo studio USA:
Un gran numero di casi di cancro e decessi negli Stati Uniti sono attribuibili a fattori di rischio potenzialmente modificabili lo sottolineano un gruppo di ricercatori dell'American Cancer Society
In un recente articolo pubblicato su "CA: A Cancer Journal for Clinicians", un gruppo di ricercatori dell'American Cancer Society di Atlanta (USA) ha stimato la proporzione e il numero di casi di cancro invasivo (esclusi i tumori della pelle non melanoma) e i decessi attribuibili a fattori di rischio potenzialmente modificabili tra gli adulti di età pari o superiore a 30 anni negli Stati Uniti nel 2019. Questi dati, basati su informazioni aggiornate sul rischio relativo e sull'incidenza del cancro, sono fondamentali per sostenere e informare le strategie di prevenzione e controllo del cancro. I fattori di rischio potenzialmente modificabili considerati nello studio includevano: il fumo di sigaretta, il fumo passivo, l'eccesso di peso corporeo, il consumo di alcol, il consumo di carne rossa e lavorata, il basso consumo di frutta e verdura, fibre alimentari e calcio alimentare, l'inattività fisica, la radiazione ultravioletta e sette infezioni cancerogene. Il numero di casi di cancro e di decessi è stato ottenuto da fonti di dati con copertura nazionale completa, stime della prevalenza dei fattori di rischio da indagini rappresentative a livello nazionale e rischi relativi associati di cancro da raccolte o meta-analisi pubblicate su larga scala.

Nel 2019, si stima che il 40,0% (713.340 su 1.781.649) di tutti i tumori incidenti (esclusi i tumori della pelle non melanoma) e il 44,0% (262.120 su 595.737) di tutti i decessi per cancro negli adulti di età pari o superiore a 30 anni negli Stati Uniti fossero attribuibili ai fattori di rischio valutati. Il fumo di sigaretta è risultato essere il principale fattore di rischio, contribuendo al 19,3% dei casi di cancro e al 28,5% dei decessi, seguito dall'eccesso di peso corporeo (7,6% dei casi e 7,3% dei decessi) e dal consumo di alcol (5,4% dei casi e 4,1% dei decessi).

Per 19 dei 30 tipi di cancro valutati, più della metà dei casi e dei decessi erano attribuibili ai fattori di rischio potenzialmente modificabili. Il cancro del polmone ha registrato il più alto numero di casi (201.660) e decessi (122.740) attribuibili a questi fattori, seguito dal cancro al seno femminile (83.840 casi), dal melanoma cutaneo (82.710 casi) e dal cancro del colon-retto (78.440 casi). Per quanto riguarda i decessi, il cancro del colon-retto ha registrato 25.800 decessi, seguito dal cancro del fegato (14.720 decessi) e dal cancro dell'esofago (13.600 decessi).

Gli autori concludono che un gran numero di casi di cancro e decessi negli Stati Uniti sono attribuibili a fattori di rischio potenzialmente modificabili, sottolineando il potenziale nel ridurre sostanzialmente il carico di cancro attraverso un'attuazione ampia ed equa di iniziative preventive.

CA Cancer J Clin, 2024;74:405-32. doi: 10.3322/caac.21858.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38990124/

Melanoma Italia ONLUS
www.melanomaitalia.org

16/08/2024

🎗️ Cuidar de tu salud es el primer paso para una vida plena. Aquí te dejamos algunos consejos clave para evitar y detectar el cáncer a tiempo:

🔹 Mantén un estilo de vida saludable: Alimentación balanceada, ejercicio regular, y evitar el tabaco y el alcohol son tus mejores aliados.
🔹 Realiza chequeos médicos periódicos: La detección temprana puede hacer la diferencia. No ignores síntomas inusuales.
🔹 Protege tu piel: Usa protector solar y evita la exposición prolongada al sol.
🔹 Vacúnate: Algunas vacunas, como la del VPH, pueden prevenir tipos específicos de cáncer.

Tu salud está en tus manos. ¡Cuídate hoy para un mañana más saludable!

Photos from IMI - Intergruppo Melanoma Italiano's post 15/08/2024
15/08/2024

non c'è fretta per la del linfonodo sentinella. Fino a 3 non cambia la sopravvivenza dei
Uno studio dell’IMI - Intergruppo Melanoma Italiano definisce le tempistiche dell’
IRST - Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori
Università di Parma
Università degli Studi di Perugia

15/08/2024

‼️ISCRIZIONI APERTE‼️
Dal 27 al 29 2024 a il # # # di

➡️ CALL FOR ABSTRACT
L'invio degli dovrà essere effettuato ESCLUSIVAMENTE via
Il termine è entro e NON OLTRE il 18 agosto 2024
Leggi il regolamento completo sul sito www.melanomaimi.it ( 👉💻)

29/07/2024

ABBIAMO SOTTOSCRITTO LA CAMPAGNA IMI SUNRISE FACCIAMO LUCE SUL MELANOMA
26 Luglio 2024

In Italia, il melanoma costituisce il 2° tumore più frequente nei maschi e il 3° nelle femmine. Un tumore che avanza: in Italia si registrano quasi 13mila nuove diagnosi di melanoma all’anno. Nell’ambito dei tumori solidi, rappresenta una delle neoplasie per le quali si registra un aumento nell’incidenza anche nella popolazione giovane adulta, ovvero al di sotto dei 40 anni. Il rischio di insorgenza del tumore, oltre a fattori genetici, fenotipici e ambientali, è però principalmente legato all’esposizione eccessiva e non corretta ai raggi UV, sia del sole sia da fonti artificiali. Il progetto Sunrise: Facciamo Luce sul Melanoma, promosso dall’Intergruppo Melanoma Italiano IMI, ha l’obiettivo di “individuare e portare alle Istituzioni i bisogni dei pazienti e la possibile strada per poterli soddisfare”. Auspicabili, per esempio, campagne di prevenzione sul melanoma continuative nel tempo attraverso Pubblicità Progresso, come realizzato nelle azioni contro il tabagismo, rivolte ad adulti, giovani e bambini, per radicare la cultura della protezione della propria pelle e dei rischi che si corrono con un’esposizione non corretta al sole. Ma anche per sensibilizzare gli Specialisti di area non dermatologica sulla necessità di intercettare possibili anomalie nella cute, dai Ginecologi agli Urologi, fino agli Oculisti, per scovare i melanomi che possono annidarsi nel fondo dell’occhio, senza tralasciare quanti operano sul corpo delle persone, come estetisti e parrucchieri.

Tra le proposte IMI anche l’istituzionalizzazione degli inviti a sottoporsi a visite dermatologiche periodiche per le persone con diagnosi di melanoma con cadenza stabilita in base alla storia clinica e altri fattori specifici, quali il fototipo. Ma anche, sempre per le persone che abbiano già avuto un melanoma, considerare la possibilità di esenzione o di una detrazione fiscale per l’acquisto di creme solari protettive. Infine, la richiesta di una stretta all’uso dei lettini abbronzanti, che secondo l’IMI andrebbero etichettati come cancerogeni, prevedendo l’obbligo del consenso informato per quanti li utilizzano.

“Il progetto vuole essere un cambio di paradigma degli obiettivi di prevenzione e degli obiettivi di cura”, dichiara il prof. Mario Mandalà, presidente IMI, oncologo dell’Unità di Oncologia Medica Ospedale Santa Maria della Misericordia, Perugia. “Il punto di partenza non è lo studio scientifico, il dato derivato dai trial clinici, ma la percezione dei pazienti. Si parte e si arriva ai loro bisogni, le loro richieste. Il mondo del melanoma visto dal loro punto di vista, il punto di vista più importante, quello che conta.”

“Siamo orgogliosi di collaborare con IMI - Intergruppo Melanoma Italianoe le Associazioni pazienti a questo ambizioso progetto: Sunrise: Facciamo Luce sul Melanoma mira a dare voce ai pazienti e a proporre alle Istituzioni soluzioni concrete per soddisfare i loro bisogni in modo efficace.”

Otto le Associazioni pazienti melanoma che aderiscono all’iniziativa: Associazione Italiana Lotta al Melanoma Amici di Gabriella Pomposelli; AILMAG; A.I.Ma.Me; Associazione Melanoma Day; APaIM; Carolina Zani Melanoma Foundation; Comitato Emme Rouge Onlus; Insieme con il sole dentro; e noi: MELANOMA ITALIA ONLUS.

Tra le maggiori criticità segnalate dalle Associazioni figurano:
1)Lunghe liste di attesa per le prime visite e per effettuare nei tempi previsti gli esami di controllo nelle strutture pubbliche che porta chi può permetterselo a rivolgersi al privato;
2)Assenza di team multidisciplinari nella maggior parte dei Centri;
3)Mancato supporto psicologico per pazienti e caregiver;
4)Gap assistenziali tra le diverse Regioni che costringono i pazienti a lunghi e onerosi spostamenti per accedere alle terapie;
5)Aiuto nella gestione della tossicità delle terapie farmacologiche per il melanoma.”

Da qui, i nostri desiderata:

1) Campagne di prevenzione sul melanoma come realizzato nelle azioni contro il tabagismo, per radicare nella popolazione la cultura della corretta esposizione al sole;
2) Istituzionalizzazione degli inviti a sottoporsi a visite dermatologiche periodiche per le persone con diagnosi di melanoma nella loro storia clinica;
3) Omogeneità della qualità e della tempistica delle prestazioni su tutto il territorio nazionale accorciando il gap assistenziale tra le diverse Regioni italiane;
4) Individuazione di nuovi Centri specializzati per il melanoma e messa in rete tra Centri hub e spoke;
5) Presenza di équipe multidisciplinari nei Centri deputati al trattamento dei pazienti con melanoma incluso il supporto psicologico;
6) Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali snelli e veloci per poter dare risposte rapide alle persone con sospetta diagnosi di melanoma;
7) Incentivazione di una formazione ad hoc sul melanoma nei percorsi di studio universitari, con particolare attenzione ai Medici di Medicina Generale;
8 )Necessità di fornire una formazione adeguata anche ai caregiver;
9) Esenzione o detrazione fiscale per l’acquisto di creme solari da parte delle persone con diagnosi di melanoma nella loro storia clinica;
10) Restrizioni sull’uso dei lettini abbronzanti etichettandoli come cancerogeni al pari delle si*****te e obbligando i centri solari alla richiesta del consenso informato;
11) Prevedere, nei tavoli istituzionali e nel momento di disegnare uno studio clinico, la presenza di Associazioni pazienti e/o paziente esperto.


Melanoma Italia ONLUS
www.melanomaitalia.org

29/07/2024

Le persone con la condizione infiammatoria cronica della pelle rosacea non dovrebbero saltare i controlli. Secondo un nuovo studio condotto in Germania, la rosacea è fortemente associata al , soprattutto tra le persone di carnagione chiara di origine nordeuropea. I risultati di questo studio hanno anche illustrato un’associazione tra rosacea e problemi articolari, malattie metaboliche, diabete di tipo 2 e problemi visivi. Precedenti studi hanno correlato la rosacea con disturbi autoimmuni, malattia coronarica, malattia infiammatoria intestinale e cancro della pelle non melanoma.
Melanoma Italia ONLUS
www.melanomaitalia.org

29/07/2024

Examedic Somos un laboratorio de Anatomía patológica comprometidos en el diagnóstico preciso de nuestros p

Photos from Dr. Henry Paniagua Nery - Oncólogo Clínico's post 20/07/2024

El Doctor Henry Paniagua, es un profesional excepcional y con un altisimo nivel de humanidad

Photos from Melanoma Italia's post 20/07/2024
Photos from Instituto de Prevención y Cura del Cancer de Piel's post 16/07/2024

¡NO ESPERE MUCHO TIEMPO

PUEDE SER SIEMPRE MÁS COMPLICADO!

12/07/2024

NON MALTRATTATE LA VOSTRA PELLE!
É. L’ORGANO PIÙ GRANDE DEL TUO CORPO E CONTIENE TUTTI GLI ALTRI ORGANI!
IL DANNO CHE FA IL SOLE AL DNA CELLULARE OGNI VOLTA CHE TI BRUCCI AL SOLE, PERMANE E RISCHI IL CANCRO PIÙ AGRESSIVO DI TUTTI: IL MELANOMA. LA PELLE HA LA MEMORIA LUNGA.
ABBI CURA DELLA TUA PELLE. ABBI CURA DELLA TUA VITA.
www.melanomaitalia.org
Melanoma Italia ONLUS

12/07/2024

La tintarella invecchia la pelle e puó provocare Il melanoma. La scelta é tua.

12/07/2024

IL NUOVO FARMACO DI ASCIERTO CONTRO IL MELANOMA SI INNIETTA DIRETTAMENTE NEL TUMORE
L’iniezione locale pre-intervento del Daromun riduce del 40% il rischio recidive e metastasi da melanoma

da NapoliToday
11 luglio 2024
Si inietta direttamente nel tumore, ma la sua efficacia ha un raggio d’azione più ampio che previene anche la comparsa di metastasi distanti. Nei casi di melanoma resecabile localmente avanzato la somministrazione del farmaco immunoterapico DAROMUN di Philogen (un‘azienda italo-svizzera), prima dell’intervento chirurgico, ha ridotto del 41% il rischio di recidiva o morte e ha ridotto del 40% la comparsa di metastasi a distanza.

Questi sono i risultati principali dello studio PIVOTAL coordinato dall’ospedale universitario Schleswig-Holstein di Kiel, in Germania e oggi al centro del primo congresso INNOVATE - International Neoadjuvant Immunotherapy Across Cancers. L’evento, che si apre oggi a Napoli, riunisce ricercatori provenienti da tutto il mondo, impegnati nella ricerca clinica e traslazionale sull’immunoterapia neoadiuvante, cioè quella che si somministra prima dell'intervento chirurgico, con l’obiettivo di evidenziare aspetti clinici, progressi, approcci di ricerca innovativi, nonché possibilità di collaborazione e opportunità di armonizzare gli approcci tra tumori diversi. “Lo studio PIVOTAL è il primo randomizzato di Fase III in cui un farmaco locoregionale mostra una superiorità come terapia neoadiuvante, cioè prima dell'intervento chirurgico di rimozione del melanoma, rispetto alla sola chirurgia, anche nella riduzione della comparsa di metastasi distanti, mostrando così un’efficacia sistemica - commenta Paolo Ascierto, presidente del congresso, nonché presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli -. Un’altra importante novità è che a beneficiare di questo trattamento non sono solo i pazienti che non avevano ricevuto prima alcuna terapia, ma anche coloro che sono stati precedentemente trattati con l’immunoterapia. Questo significa che con DAROMUN è possibile offrire ai pazienti con melanoma localmente avanzato un’ulteriore opportunità terapeutica"
Lo studio
PIVOTAL ha coinvolto 256 pazienti con melanoma localmente avanzato resecabile, reclutati in 22 centri clinici in Germania, Italia, Francia e Polonia. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi: nel primo, i pazienti sono stati sottoposti direttamente all'intervento chirurgico, nel secondo invece hanno ricevuto un’iniezione di DAROMUN nelle lesioni target, per 4 settimane, prima della chirurgia. Dopo aver seguito i pazienti per una media di 21,2 mesi, i ricercatori hanno registrato una riduzione del 41% delle recidive in coloro che hanno ricevuto l’iniezione nella massa tumorale rispetto ai pazienti trattati con la sola chirurgia. “Il trattamento con DAROMUN si è anche dimostrato capace di ridurre il rischio della comparsa di metastasi distanti del 40% rispetto alla sola chirurgia”, sottolinea Ascierto. DAROMUN è una combinazione di due citochine, l’interleuchina 2 (IL2) ed al fattore di necrosi tumorale (TNF), ognuna delle quali è coniugata a un anticorpo monoclonale indirizzato contro un’isoforma tumore-specifica della fibronectina. L’IL2 ed il TNF sono due citochine in grado, se somministrate insieme, di innescare localmente una risposta immunitaria che ha anche effetti a distanza. “E’ con grande entusiasmo che abbiamo annunciato i risultati positivi emersi dal nostro studio PIVOTAL nel melanoma resecabile localmente avanzato – commenta Dario Neri Amministratore Delegato di Philogen, l’azienda che ha sviluppato DAROMUN -. I dati fanno ben sperare per la possibile adozione di DAROMUN per via intralesionale come trattamento neoadiuvante. Abbiamo sottomesso all'EMA la richiesta di autorizzazione all’ immissione in commercio per DAROMUN nella speranza di poter offrire ai pazienti con melanoma localmente avanzato, anche per coloro già pre-trattati con immunoterapia sistemica, una nuova opzione terapeutica”.
Melanoma Italia ONLUS
www.melanomaitalia.org

RELATIVITY-047 e NADINA: dati importanti in prima linea e in neoadiuvante - OncoInfo 05/06/2024

RELATIVITY-047 e NADINA: dati importanti in prima linea e in neoadiuvante - OncoInfo Ecco i dati sulle combinazioni nivolumab + relatlimab e nivolumab + ipilimumab.

Photos from Melanoma Uruguay's post 05/06/2024
05/06/2024

La prevención del cáncer de piel incluye una serie de medidas que pueden reducir el riesgo de desarrollar este tipo de cáncer. A continuación te detallo algunas estrategias clave:

1. **Evitar la exposición excesiva al sol:**
- **Evitar el sol en las horas pico:** quédese en la sombra o en interiores entre las 10 a.m. y las 4 p.m., cuando los rayos del sol son más fuertes.
- **Usar protección solar:** utilice un protector solar con un factor de protección solar (FPS) de al menos 30, y reaplíquelo cada dos horas, o más frecuentemente si está sudando o nadando.
- **Ropa protectora:** use prendas que cubran bien la piel, incluidos sombreros de ala ancha y gafas de sol con protección UV.

2. **No usar camas de bronceado:**
- Evite el uso de camas de bronceado y lámparas solares, ya que las radiaciones artificiales UV pueden aumentar significativamente el riesgo de cáncer de piel.

3. **Autoexamen regular de la piel:**
- Revise su piel regularmente para detectar cualquier cambio o aparición de manchas, lunar anormal, o lesiones que no cicatricen.
- Use un espejo de cuerpo entero para examinar todo su cuerpo, incluyendo áreas de difícil acceso como espalda, cuero cabelludo, y debajo de las uñas.

4. **Conocer los signos y síntomas:**
- Esté atento a los signos de alerta del cáncer de piel como nuevas lesiones, cambios en lunares (tamaño, forma, color, borde), y úlceras que no sanan.

5. **Consultas médicas regulares:**
- Acuda a chequeos dermatológicos periódicos conforme a las recomendaciones de su médico, especialmente si tiene factores de riesgo como antecedentes familiares de cáncer de piel, antecedentes personales de cáncer de piel, o piel muy clara.

6. **Educación y Concienciación:**
- Infórmese adecuadamente sobre los riesgos de la exposición UV y las formas de protegerse. También, incentivar a familiares y amigos a cuidar su salud en este aspecto.

Implementar estas medidas de prevención puede reducir significativamente el riesgo de desarrollar cáncer de piel y ayudar a detectarlo en etapas tempranas si llegara a ocurrir.

Photos from Melanoma Italia's post 23/05/2024

23 DE MAYO: DÍA INTERNACIONAL DEL MELANOMA.
DIGAN NO A LAS CAMAS SOLARES.
USAR PROTECCIÓN, BUSCAR SOMBRA ENTRE LAS 11 Y LAS 16 HORAS.
USAR GORRO Y GAFAS DE SOL CON PROTECCIÓN UV.
APLICARSE CREMA CON UN FPS MAYOR A 30.
SALVA TU PIEL.
SALVA TU VIDA.

15/05/2024

El factor principal que afecta su riesgo de cáncer de piel es la exposición sin protección a Rayos UV, ya sea al aire libre o en una cama de bronceado. Las quemaduras solares son especialmente dañinas, incluso si se broncea en lugar de quemarse, su piel está sufriendo daño solar directo que puede provocar mutaciones en el ADN 🧬

Prevenir el melanoma es clave, por lo que aprender sobre los factores de riesgo y adoptar hábitos saludables, como usar protector solar y evitar camas bronceadoras marcaran la diferencia 🙏🏼

13/05/2024

MAGGIO MESE DEL M,ELANOMA. PARLATE CON GLI SPECIALISTI. PRIMO APPUNTAMENTO 14 MAGGIO ALLE 18.30.
CLICCATE SUI LINK E PARTECIPATE!
Vuoi saperne di più sulla prevenzione dei danni solari, su cosa fare e cosa evitare?
📣 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗘𝗖𝗜𝗣𝗔 𝗮𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗹𝗶𝘃𝗲 “𝗗𝗔𝗟 𝗚𝗘𝗠𝗘𝗟𝗟𝗜 𝗔 𝗖𝗔𝗦𝗔 𝗧𝗨𝗔”
📅 𝟭𝟰 𝗠𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 𝟮𝟬𝟮𝟰 – 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟴:𝟯𝟬
➡ 𝗜𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗼𝗻𝗹𝗶𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗗𝗢𝗧𝗧. 𝗣𝗜𝗘𝗧𝗥𝗢 𝗦𝗢𝗟𝗟𝗘𝗡𝗔
Nel mese della prevenzione del Melanoma MIO ha voluto offrire la possibilità ai pazienti di interagire con gli specialisti. Martedì 14 Maggio alle 18.30 si terrà la diretta online: “DAL GEMELLI A CASA TUA” nel corso della quale il Dott. Pietro Sollena ci parlerà della prevenzione dei danni solari, cosa fare e cosa evitare. I partecipanti potranno fare delle domande direttamente allo specialista. 👉👉👉
https://www.facebook.com/events/342440325514077
oppure potete partecipare sul nostro canale YouTube Melanoma Italia Onlus:
https://www.youtube.com/watch?v=y_dKLRDXqG4
Con la sponsorizzazione non condizionante di Pierre Fabre Italia

https://www.melanomaitalia.org/news/dal-gemelli-a-casa-tua-incontro-online-con-lonco-dermatologo-dott-pietro-sollena/

The Melanoma Law 02/05/2024

The Melanoma Law Showing how the law regulating sunbeds isn’t worth the paper it’s written on. (1.1) Too much UV radiation is the 3rd biggest cause of cancer and the main cause of skin cancer in the UK.Using a sunbed increases the risk of skin cancer, and 46 new melanoma cases are diagnosed each day in the UK, a...

Profile pictures 02/05/2024

Quest’anno 200.000 persone saranno diagnosticate con . Uno dei tumori più devastanti e veloci. State attenti al sole, non usate le cabine abbronzanti. Salva la tua pelle, salva la tua Vita. E’ meglio prevenire che dovere curare.
Melanoma Italia ONLUS
www.melanomaitalia.org

27/04/2024

DIECI ANNI FA NON C’ERA ALCUNA POSISIBILITÀ DI CURA OER IL CANCRO DELLA PELLE

Dieci anni fa, non c’era alcuna possibilità di una cura per il cancro della pelle.
La Giornata mondiale dell’immunità del 29 aprile ha lo scopo di aumentare la consapevolezza del sistema immunitario e della ricerca immunologica nella lotta contro le infezioni, le malattie autoimmuni e il cancro. L’immunologa Patrizia Stoetzner conduce ricerche presso l’Università di medicina di Innsbruck e si concentra principalmente sulle cellule dendritiche, le cosiddette cellule protettive del sistema immunitario. Le abbiamo chiesto di incontrare un esperto.

Signora Stoitzner, lei è professore di dermatologia con specializzazione in immunologia dei tumori e capo del laboratorio per la ricerca sulle cellule di Langerhans presso la clinica dermatologica di Innsbruck. Cosa sono le cellule di Langerhans e che ruolo svolgono nel nostro sistema immunitario?

Le cellule di Langerhans sono un sottoinsieme delle cellule dendritiche. Le cellule a forma di stella sono state scoperte più di 150 anni fa da Paul Langerhans, che inizialmente pensava che fossero cellule nervose. Negli anni ’80, il premio Nobel Ralf Steinmann li ha esaminati più da vicino con l’aiuto di dermatologi austriaci e li ha assegnati alle cellule dendritiche e quindi alle cellule immunitarie. Ralph ha persino ricevuto un premio Nobel per la sua ricerca sulle cellule dendritiche e la loro importanza nel sistema immunitario. Tornando alle cellule di Langerhans, queste cellule si trovano nello strato più superficiale della pelle, l’epidermide, motivo per cui sono le prime a entrare in contatto con un patogeno o un tumore. Questo li rende le cellule protettrici del nostro sistema immunitario, poiché sono necessarie per innescare una risposta immunitaria di successo nei linfonodi.
Stai cercando il cancro della pelle e nuovi approcci terapeutici. Il cancro della pelle è un ottimo esempio dell’uso riuscito di nuove immunoterapie per il cancro. perché?

Questo perché il melanoma è un tumore immunogenico, il che significa che troviamo molte cellule immunitarie nel tessuto tumorale, che purtroppo di solito lì non funzionano correttamente. Tuttavia, queste cellule immunitarie infiltranti il ​​tumore, cioè le cellule immunitarie che migrano nel tessuto tumorale, possono essere riattivate contro le cellule del melanoma. A causa di questo profilo, circa il 50% dei malati di cancro della pelle risponde al trattamento con i cosiddetti inibitori del checkpoint immunitario, che possono rallentare la crescita del tumore per anni e possono anche portare a una cura permanente. Solo di recente è possibile descrivere l’importanza delle cellule dendritiche come inibitori del checkpoint che guidano il motore della risposta all’immunoterapia. Tra l’altro, attraverso la nostra ricerca, siamo stati in grado di dimostrare che l’attivazione mirata e la proliferazione delle cellule dendritiche direttamente nei tessuti cancerosi insieme agli inibitori del checkpoint contribuiscono in modo significativo a migliorare il tasso di risposta dell’immunoterapia del melanoma. Negli anni ’90, quando ho iniziato a fare ricerca, c’erano poche possibilità di cura per il cancro della pelle perché le cellule del melanoma sono relativamente resistenti alla chemioterapia. Ciò è cambiato solo dieci anni fa, quando sono stati approvati i primi inibitori del checkpoint immunitario.

Il sistema immunitario è molto complesso. Tuttavia, puoi dipingere un quadro semplice di come funziona e di come i nostri corpi combattono le infezioni e altre malattie?

Rimaniamo con il nostro organo più grande, la pelle. Qui, il tumore cresce in un ambiente pieno di cellule immunitarie. Quando i melanociti, le cellule del pigmento della pelle, degenerano e si sviluppano in cellule di melanoma, le cellule di Langerhans sono presenti, assorbono i componenti del tumore e li trasportano ai linfonodi per la presentazione alle cellule T, cellule immunitarie specializzate. Con questo segnale iniziale, le cellule dendritiche attivano una risposta immunitaria mediata dalle cellule T contro le cellule del melanoma, che possono essere combattute direttamente con citochine e altri messaggeri. Le cellule T possono dividersi ulteriormente in suddivisioni e diventare cellule T killer, che distruggono cellule o virus danneggiati, o cellule T helper, che a loro volta attivano altre cellule immunitarie, come fagociti o cellule B produttrici di anticorpi. Tuttavia, in alcuni casi, questa risposta immunitaria può anche andare storta, determinando un’eccessiva risposta immunitaria diretta anche contro le cellule sane.

Riusciremo mai a comprendere appieno il sistema immunitario?

Non è facile rispondere a questa domanda. Direi che comprendiamo sempre meglio il sistema immunitario e oggi già così bene che possiamo sviluppare nuove terapie e perseguire nuovi approcci con queste conoscenze e soprattutto con tecnologie sempre migliori. Molte informazioni immunologiche possono essere ottenute anche dai più piccoli campioni di pazienti. Comprendiamo sempre meglio come le cellule dendritiche interagiscono con le cellule tumorali e come innescano una risposta delle cellule T; Possiamo utilizzare meglio questa conoscenza in futuro per ottenere una migliore risposta del paziente nella ricerca sul melanoma, come accennato in precedenza, attraverso l’attivazione delle cellule dendritiche con immunoterapie.
Cosa riserva il futuro?

L’invecchiamento della società, il cambiamento delle condizioni di vita e l’inquinamento ambientale causano anche un aumento dei tumori, ma anche delle allergie. Ciò rappresenta una sfida continua per il nostro sistema immunitario e, soprattutto, per la ricerca immunologica. La comprensione dell’oncologia è migliorata notevolmente negli ultimi anni. La ricerca in immuno-oncologia ha portato molte innovazioni – principalmente di natura tecnologica – che sono anche un punto di attenzione costante alla Med Uni Innsbruck. Qui nel campus, approfittiamo delle brevi distanze, ricercatori e clinici si incontrano nel corridoio e si scambiano idee. I nuovi risultati del laboratorio raggiungono i nostri pazienti direttamente e rapidamente. Diamo così un ottimo esempio di quella che viene chiamata ricerca traslazionale. Una nuova piattaforma di imaging multiplex sarà presto nel campus, dove le sezioni del tumore consentiranno l’uso di oltre 50 marcatori per analizzare l’interazione delle cellule immunitarie con le cellule tumorali in modo più dettagliato e direttamente nei tessuti. Per sviluppare sistemi di modelli innovativi senza animali, sto anche lavorando con i colleghi dell’Università di medicina di Innsbruck, ad esempio con Michael Oserlechner e Doris Wellingsder su modelli stampati in 3D di pelle e melanoma.

*) Gli inibitori del checkpoint immunitario sono anticorpi sviluppati per attivare il sistema immunitario: agiscono sul “freno” del corpo nel sistema immunitario, impedendo così alle cellule tumorali di smorzare la risposta immunitaria.

A testa:

Patricia Stoetzner, nata nel Vorarlberg, ha conseguito una laurea in microbiologia e un dottorato di ricerca in immunologia presso l’Università Leopold-Franzen di Innsbruck e si è qualificata nel 2008 in materia di immunologia. Dal 2007 dirige il Laboratorio di Ricerca sulle Cellule di Langerhans presso la Clinica Universitaria di Dermatologia e Allergologia, dove si stanno sviluppando approcci terapeutici nuovi e migliorati per immunizzare l’organismo contro i tumori. Stoitzner è anche coordinatore del più grande programma di dottorato (Biologia molecolare e cellulare delle malattie / MCBD) presso l’Università di medicina di Innsbruck.

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