Dr.Castiglioni Pediatra Breganzona - Lugano
Aziende Bellezza E Salute nelle vicinanze
Via Dott. G. Polar
Vicolo Dei Conti
Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dr.Castiglioni Pediatra Breganzona - Lugano, Medizin und Gesundheit, Via Dott. G. Polar 65, Lugano.
Dr. med Andrea Castiglioni
Curriculum vitae specifico
Facoltà di medicina e chirurgia
Università degli studi Insubria (Varese), 2001
Formazione come Medico Assistente :
Chirurgia generale
Ospedale Beata Vergine Mendrisio, 2002
Medecina interna
Clinica Moncucco Lugano, 2003
Pediatria
Ospedale La Ca**tà Locarno, 2004-2005
Hôpital Cantonal Fribourg, 2006
Hôpital Pourtalès Neuchâtel, 20
https://www.hclugano-sezionegiovanile.ch/news/scuola-hockey-2023-2024/
SCUOLA HOCKEY 2023/2024 – HC Lugano Sezione Giovanile Giu202023NewsLE EMOZIONI DELL’HOCKEY SU GHIACCIO PER I PIU’ PICCOLI! Sono aperte le iscrizioni alla scuola di pattinaggio e introduzione all’hockey su ghiaccio per i bambini nati nel 2017 e più giovani! INIZIO: MERCOLEDI’ 20 SETTEMBRE 2023 ALLA CORNÈR ARENA PER INFO E ISCRIZIONE VAI SU: ht...
Lo sport per i bambini:
È il loro migliore amico 💘
È una sana passione ❤️
Insegna valori nobili come: amicizia, solidarietà, disciplina, autostima, fiducia in sé stesso e nei propri compagni, rispetto delle regole di gioco e delle norme interne alla squadra, comunicazione attiva e passiva, risoluzione dei problemi di gioco e di squadra.
Lo sport insegna a diventare grandi ❣️
📷 Marianna Apruzzese
So di essere un po' in ritardo ma c'è la possibilità di partecipare ai corsi estivi per piccoli gruppi. Per tutti.
Mezza giornata a Pambio Noranco (9.30-12.30)
17-21 Luglio
21-25 Agosto
Tariffe agevolate.
Scrivete per maggiori informazioni a: Giovanna Bagutti
Toccare o non toccare?
Anni fa i pediatri aprivano il pisellino chiuso (FIMOSI) "tirando giù" brutalmente la pelle.
Oggi la nuova tendenza è quella di non toccarlo più, a tal punto che molte madri ai bilanci di salute mi dicono "Io non lo tocco, eh! So che non si deve toccare!"
La cosa giusta?
Sta nel mezzo e nel buon senso.
Il pene ha una testa chiamata GLANDE coperta da una pelle chiamata PREPUZIO. Normalmente il prepuzio scende e scopre il glande. Molti neonati però nascono con il prepuzio chiuso e stretto.
⚠️Tirare giù bruscamente il prepuzio può causare
1) PARAFIMOSI: strozzamento del glande (la testa del pene rimane "impiccata", si gonfia e fa male, è una urgenza pediatrica, bisogna correre in P.S.
2) Lacerazione del prepuzio: una o più micro-lacerazioni dolorose che cicatrizzano chiudendo ancor più il pene.
Non va MAI fatto.
Per fortuna la fimosi tende a risolversi spontaneamente perché l'apparato matura, il lattante comincia ad avere le prime erezioni (che stirano la pelle e la rendono più elastica) e il bimbo stesso comincia a giocare con il proprio organo.
Tuttavia alcuni bimbi soffrono di infezioni frequenti al pene (BALANITE) e altri arrivano all'età puberale con il pene ancora chiuso.
Perché?
Nello spazio tra glande e prepuzio possono accumularsi secrezioni con cattivo odore chiamate SM**MA, dovute a urina che ristagna e cellule.
In mancanza di una adeguata igiene si crea uno stato di infiammazione cronica che "incolla" glande e prepuzio: ADERENZE BALANO-PREPUZIALI che rendono difficile la risoluzione della fimosi.
Perciò il consiglio adeguato non è di "non toccare mai" il pene del bambino, ma di trattarlo come le altre parti del corpo: offrire una adeguata igiene quotidiana, aprirlo delicatamente fin dove si apre da solo senza sforzo e lavarlo. Controllatelo, come controllate le altre parti del corpo del bimbo, senza paura. Lasciate che se lo tocchi, che si tiri la pelle, si diverte a farlo e non prova dolore
Una corretta igiene e una normale manipolazione da parte del bimbo favoriscono la risoluzione. Al contrario il tabù verso questo organo non ci aiuta.
Se avete altri dubbi consultate pediatri e urologi.
👉 L'intervento pluridisciplinare è fondamentale per garantire il successo del percorso terapeutico di ogni bambino. Inoltre, è importante che tutte le figure coinvolte siano in costante dialogo e confronto, al fine di individuare le strategie migliori per raggiungere gli obiettivi stabiliti.
Presso il nostro centro valorizziamo la collaborazione con le varie figure di riferimento di ogni piccolo paziente, perché solo un team di professionisti in grado di lavorare insieme può garantire una presa in carico globale e personalizzata del suo sviluppo. 😄
💻 girotondoterapie.ch
📞 Lugano 0919600021
📞 Losone 0917515304
📧 [email protected]
Sarà la propensione all’ascolto, sarà che ho più o meno la loro stessa età, sarà che mi vedono davvero “di famiglia”, ma non c’è giorno che non raccolga il pianto di qualche mamma…
Racconti di violenza ostetrica, solitudine, crisi d’ansia, inadeguatezza, paure e tensioni, sensi di colpa.
Spesso i padri sono completamente assenti. Altre volte spettatori inermi. Le famiglie più di ostacolo che di supporto. Il tessuto sociale (e virtuale) un amplificatore del disagio.
Lontano dalle storie patinate di Instagram, la maternità mi viene sempre più raccontata come una vera e propria schiavitù.
Quanto è difficile essere madri!…non possiamo neanche immaginarlo…
Raccomandazioni vaccinazioni Covid 5-11 anni
Vaccinazioni Covid bambini 5-11 anni
Raccomandata a bambini :
- Con malattie croniche associate
- A contatto con adulti a rischio
Raccomandazioni Ufficiali di :
UFSP Ufficio Federale Sanità Pubblica
SSP Società Svizzera Pediatria
La Confederazione e il Covid
Cara Confederazione,
non avevamo ancora le nostre cifre e le nostre statistiche e ci avevi già chiesto di vaccinarci, prima con una dose e poi con una seconda. Giustamente la maggior parte di noi si è fidata di te e ha fatto quello che raccomandavi. Sapevamo comunque che questo vaccino non l’avevano messo a punto né Paperino né Ezechiele Lupo né tantomeno Pinocchio mentre era nel Paese dei Balocchi con Lucignolo ma degli scienziati che lavoravano su questo tipo di farmaco da diversi anni e fanno quello di lavoro. E che c’era anche stata un’approvazione da parte di tutte le agenzie dei Farmaci a livello Europeo e Mondiale. Non del Circolo Bocce di Morbio Inferiore.
Poi sono uscite le cifre ufficiali del nostro Paese. Inizialmente con molto pudore non ce le hai fatte avere in modo completo ed esaustivo, poi piano piano sono comparsi i dati che confermavano quello che ci avevi anticipato : i non vaccinati, specialmente da una certa età in su, vanno incontro ad un numero di complicanze notevolmente maggiori, fino a 10-15 volte rispetto ai vaccinati. E mettono cosi in crisi tutto il sistema Ospedaliero.
Ora, sempre a noi che giustamente ti abbiamo seguita, comunque sulla base del buon senso, tu chiedi di farci anche una terza dose. Forse avrai già potuto intuire che noi continuiamo a seguirti, anche perché abbiamo anche la prova che avevi ragione, basata sui nostri dati. E faremo anche questo ulteriore passo senza alcun problema.
Sei stata molto brava, cara Confederazione a convincere noi che abbiamo la testa sulle spalle a continuare a seguirti. Ma hai avuto un compito relativamente facile : prima ti sei basata sui dati del Resto del Mondo e poi su quelli del nostro Paese che hanno confermato che chi è vaccinato è molto ma molto meno a rischio di complicanze.
Come vedi occupandoti di noi perdi anche del tempo prezioso. In ogni caso abbiamo dimostrato che ti seguiamo.
Penso che sia ora che ti occupi un pò di quelli che non ti seguono. Sei molto rigida cara Confederazione e non vogliamo che tu debba violentarti andando contro una costituzione che affonda le radici nel tempo. Quello che vogliamo ricordarti è che noi più di cosi non possiamo fare e che dall’altra parte c’è della gente che non mette solo a repentaglio il sistema Ospedaliero ma anche la propria vita. Della gente che andrebbe protetta e che ora è davvero in pericolo se continua a circolare cosi liberamente. Cara Confederazione, dati alla mano, non ha senso continuare a limitare la libertà di chi in fondo non corre pericoli. Concentrati ora su chi é effetivamente a rischio. Lo sappiamo, non è facile, ma ora hai anche il conforto dei dati e hai il dovere di proteggere loro.
Condividete grazie !!
Cari genitori, lo studio medico é chiuso, siete pregati gentilmente di contattare i nostri sostituti:in settimana Dr. Luigi Godenzi a Cassarate al numero di telefono 091 972 15 73 Dr.ssa Chiara Arrizza a Cassarate al numero di telefono 091 972 15 73 Dr. Walter Prontera a Vezia al numero di telefono 091 950 02 85 (solo dal 03.01.2022 al 07.01.2022) oppure PS pediatrico dell'Ospedale Civico di Lugano al numero di telefono 091 811 68 01. PS pediatrico dell'Ospedale S'Giovanni di Bellinzona al numero di telefono 091 811 92 92 Ambulatorio pediatrico alla Clinica S. Anna al numero di telefono 091 985 14 99 nel week-end e giorni festivi c’è anche attivo Picchetto pediatrico del Luganese al numero di telefono 091 800 18 28 Lo studio medico riaprirà nuovamente il giorno 10 gennaio 2022 alle ore 8.30. Vi auguriamo Buone Feste.
'Figli preadolescenti e social. Cari genitori regolatevi così'. I consigli di Alberto Pellai È molto faticoso essere genitori oggi, con figli che sono veri e propri natanti digitali. Ma è necessario avere le idee chiare. Ho provato a raccontare tutto questo in Vietato ai minori di 14 anni, il nuovo libro che ho scritto con Barbara...
🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬
Condividete per favore…grazie !!
Numero ricoverati in CH per stato vaccinale
Dall’01.01.21 al 21.11.21
🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬
PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN VILLAGGIO
“Ho letto il suo post su squid game e da genitore di un bambino di 7 anni (ma a volte mi lascia basito perché mi prospetta situazioni che immaginavo di vivere tra qualche anno) credo che il problema della serie e dei suoi effetti sia molto più ampia. Non ho permesso a mio figlio di vedere la serie (e sono stato categorico) ma il problema sono i derivati... Mi spiego meglio: concedo a mio figlio l'uso dello smartphone e della smarttv, cerco di controllare i contenuti ma qualcosa comunque sfugge. Ci sono infinità di youtuber e giochi che richiamano la serie e quindi il mio "bambino" ne ha cognizione e ne è attratto. Sono stato duro con lui affrontando l'argomento, gli ho spiegato che per divertire pochi ricconi perdono la vita 454 persone...ancora peggio 454 famiglie perdono un genitore (madre o padre è indifferente) disposti a sacrificarsi pur di rendere (restituire) qualcosa ai propri cari. La invito a guardare squid game, si renderà conto che i partecipanti al gioco (con pochissime eccezioni) rischia la propria vita per gli affetti. La domanda che le vorrei porre adesso è questa: come può un adulto con la A maiuscola riuscire a filtrare i contenuti di serie TV e tutto ciò che generano senza far sentire il proprio figlio un bambino che vive fuori dal mondo, escluso da determinati contesti chi ai coetanei sono concessi o ancora meglio che riesca a convincere tutti quanti il che “squid game” è solo intrattenimento? Ringrazio per l'attenzione che mi vorrà dedicare. “
Dopo aver scritto un post sui bambini della primaria che guardano “Squid game” – post che ha raggiunto ad oggi quasi cinque milioni di persone - ho ricevuto migliaia di commenti, che potete leggere anche voi sulla mia pagina Facebook e molti messaggi personali (decine e decine), cui mi è impossibile dare risposte individuali. Ho selezionato il messaggio di questo papà, perché penso che contenga molti dei messaggi che ho ricevuto da tanti genitori, tutti condensati in un’unica lettera. Molti mi hanno scritto invocando la qualità della serie TV a giustificazione del suo successo: siccome è molto valida e ben scritta e di alto pregio artistico, il problema non esiste. Se i genitori non controllano i figli, il problema non è della serie tv ma della famiglia che non fa il suo dovere. Ma se andate a leggere quello che dicono i genitori, scoprirete che il problema è enorme e molto più vasto. I genitori si sentono impotenti di fronte a “corazzate” mediatiche che entrano massicciamente nelle vite dei più piccoli senza che nessuno l’abbia voluto o desiderato. Questi fenomeni mediatici acquisiscono una popolarità così enorme e così veloce da diventare, inevitabilmente, parte della vita di tutti, anche dei più piccoli. Il problema è che in una società dove tutto è fluido e immediatamente fruibile ed accessibile con tre click, i bambini sono proprio i più esposti. Perché a loro, quei tre click, danno l’illusione di essere capaci di fare un salto in avanti nella vita e nella crescita (che bello poter avere a disposizione cose da grandi quando sei piccolo!) e inoltre gli fanno sperimentare un’immediata sensazione di inclusione con il gruppo allargato (tutti ne parlano e lo conoscono, quindi anch’io devo essere in grado di entrare in contatto con “l’esperienza del momento”). E’ in questo modo che la socializzazione dei più piccoli si sottomette a riti di influenzamento collettivo, in cui il marketing che crea fenomeni mondiali di popolarità istantanea e velocissima, “aggancia” prima di tutti proprio i più vulnerabili in questo senso: ovvero i bambini. C’è bisogno di fare una profonda analisi di ciò che sta accadendo all’infanzia proprio in funzione del fatto che l’abbiamo resa iperconnessa e le abbiamo messo in mano strumenti che con tre click permettono di fare e vedere tutto. L’unica competenza reale che abbiamo noi genitori è rallentare tutto questo, ritardando il più possibile l’accesso a questo genere di esperienze. E qui ritorna il concetto, approfonditamente espresso nel nostro libro: “Vietato ai minori di 14 anni.” (De Agostini ed.) che mai come in questi giorni ci sembra necessario aver scritto: forse è davvero arrivato il tempo per noi adulti di comprendere che il divieto può essere una via “educativa” e che la responsabilità di vietare certe cose alla fine rimane solo nelle nostre mani e dipende da noi. Anche se sarebbe meglio trovare collaborazione anche da parte dello stato e di un sistema nazionale (o internazionale) di garanzia in grado di allearsi con i bisogni educativi dei nostri figli. Nella lettera il papà mi chiede consiglio su come fare. Io provo a dare consigli su ciò che deve guidare il nostro agire educativo, nella quotidianità. Non improvviso, ma medito ogni singola parola che trovate in questa pagina Facebook e nei miei libri. Credo però che serva ampliare lo “zoom”: oggi più che mai c’è bisogno di ciascuno di noi. Dobbiamo diventare protagonisti di di un ’alleanza che come adulti, genitori ed educatori ci permetta di creare una vera e propria comunità educante. E’ ora di sviluppare una mente adulta comune, che permette di vedere con occhi lucidi e competenti ciò che fa bene e ciò che fa male a chi cresce. E’ solo in questo modo che si costruisce un vero villaggio in grado di far crescere un bambino. Sapere che la serie tv “Squid Game” è ufficialmente vietata ai minori di 14 anni e ciò nonostante una miriade di bambini e bambine la stanno guardando è il segno evidente che “questo villaggio” non esiste. E lo dimostra il fatto che bambini sempre più piccoli – ovvero i nostri figli – si trovano immersi sempre più negli schermi, che nella vita reale, incontrando la morte di “Squid game” senza magari aver mai sentito nominare né Geppetto, né il Gatto e la Volpe.
Guardiamoci in faccia, ad uno a uno, noi genitori: smettiamola di essere maldestri Geppetti i cui figli vengono risucchiati nella pancia della balena da Lucignoli, Gatti e Volpi che hanno invaso il villaggio dove loro crescono. Forse, siamo noi adulti, per primi, a non sapere più distinguere chi parla con la saggezza del Grillo Parlante e chi invece lo fa seguendo il copione del Gatto e La volpe.
Leggiamo, approfondiamo, parliamo, dialoghiamo, condividiamo pensieri e accendiamo riflessioni. Chi si deve occupare di “Vietare ai minori di 14 anni” una serie di esperienze inadatte ai bambini? Da dove dobbiamo/possiamo cominciare noi genitori? Condividete questo post e fatelo leggere a genitori ed educatori. Il dibattito deve continuare.
ai minori di 14 anni di A.Pellai e B.Tamborini, De Agostini ed.
Covid o altro? I pediatri sono presi d’assalto La corsa al test a ogni minimo sintomi mette sotto pressione gli studi pediatrici. I medici invitano così al buon senso
Scetticismo vaccinale Covid ?
Chi non si vaccina pensa solo a stesso e non tiene conto della salute della comunità, della pericolosità della malattia sulle persone vulnerabili, anziani e immunodepressi. Non pretendiamo poi che queste persone riescano poi a pensare al danno globale, sia economico che culturale, alla formazione scolastica, alla libertà di ognuno ed a giovani e bambini che vedono la parte forse più bella della loro vita rovinata da quest’epidemia. Ormai vengono prima loro di tutti gli altri e dell’interesse comune.
Ma tant’è : sapevamo già che l’egoismo nella nostra società è ben radicato e questo è solo lo specchio di una triste ma nota realtà.
È invece in parte comprensibile lo scetticismo : è vero, sebbene il meccanismo d’azione del vaccino sia chiaro e non lasci supporre danni o effetti collaterali a lungo termine, non ci sono ancora dati scritti nero su bianco per esserne sicuri al 100%. Chiaramente questo motivo basta e avanza allo scettico, che non ha pensieri che per se stesso e la sua pellaccia, per schierarsi e dichiararsi orgogliosamente No-vax. Liberi di essere egoisti e di non avere fiducia in chi ne sa decisamente più di loro.
Adesso però vorrei sapere con che coraggio
c’è ancora gente che dichiara guerra a delle vaccinazioni super sperimentate da anni su milioni di persone che hanno salvato e salvano la vita in tutto il mondo e hanno fatto scomparire malattie gravissime dalla faccia della terra. Ecco qui all’egoismo si associa anche l’ignoranza. Un cocktail micidiale.
Il vaccino anti-Covid : vaccino a m-RNA
Cosa sono i vaccini a mRNA? La vaccinazione è uno strumento indispensabile per mettere fine alla pandemia da COVID-19 e per proteggere noi e i nostri cari.Scopriamo come sono fatti i va...
Nuovo Coronavirus: i vaccini a RNA, come funzionano e perché sono sicuri I nuovi vaccini contro il SARS-CoV-2 si basano su una tecnologia totalmente innovativa. Sono frutto di una ricerca che non ha precedenti nella storia dell'uomo
Svizzera e Swissmedic svegliatevi !!!
Di ieri la notizia che “Swissmedic” non darà il permesso di eseguire la vaccinazione contro il Covid-19 se non entro febbraio, marzo, aprile o forse anche dopo.
Detto in poche parole...quando in tutta Europa inizieranno o buttare le mascherine nel cestino e a togliere le misure di protezione noi...svizzeri...che crediamo di essere tra i paesi più avanti del continente (ma è solo un’illusione chiaramente) saremo qui.....ancora a soffrire con le nostre restrizioni e con l’economia sempre più a picco...nonostante il rimedio sia presente e applicato in tutta Europa, con successo.
Perchè la nostra “Agenzia del farmaco” vuole ancora verificare gli effetti di un vaccino che è però fondamentale, come se 3 mesi di osservazione in più fossero cosi decisivi. Tutti pazzi nel resto d’Europa ? Certo perchè di questa illusione narcisitica noi siamo malati e non riusciamo a uscirne fuori nemmeno davanti a una catastrofe cosi grande, a dimostrazione di quanto siamo isolati si, anche mentalmente.
E il paradosso svizzero : isola felice e autocompiacente, talmente narcisa di arrivare a pensare solo a se stessa come nazione e non al suo popolo. Con le fette di salame sugli occhi, completamente isolata dal resto del Continente da credere di essere senpre la migliore. Ma non è una guerra mondiale e non serve rimanere neutrali. È una pandemia che ci sta mettendo a terra e bisogna fare come tutti. Il rimedio c’è e non siamo nemmeno noi ad averlo trovato, tanto per smentire la nostra supposta superiorità. Non bisogna perdere tempo inutile...
Swissmedic non vuole dare l’autorizzazione a tutti ? Che la dia da subito almeno per le classi a rischio come gli anziani che rischiano davvero la pelle...mi sembra ragionevole a costo di qualche supposto effetto collaterale. E proteggendo loro anche noi potremo togliere le restrizioni e la nostra economia potrà finalmente rifiatare.
Scopo della vaccinazione Covid-19 pertanto :
- protezione dei gruppi a rischio (vedi sotto)
E NON l’eradicazione della malattia, da ritenersi al momento impossibile, non sarebbe etico vaccinare anche i bambini contro una malattia la cui mortalità riguarda praticamente solo gli anziani.
NUOVE DIRETTIVE SCUOLA COVID-19
Cari genitori,
vi preghiamo gentilmente di prendere nota di quanto segue.
Per motivi tecnici, con lo scopo di garantire sempre la migliore qualità del servizio ai nostri piccoli pazienti vi invitiamo ad utilizzare :
Per tutte le comunicazioni e richieste NON URGENTI che non riguardano direttamente lo stato di salute del vostro bambino (es. certificati, ricette, info generali, ecc..) e che non possono essere risolte telefonicamente, il seguente indirizzo mail :
[email protected]
Le risposte a questo nuovo indirizzo, non trattandosi appunto di urgenze saranno garantite ma sull’arco di un tempo più lungo. Non verranno pertanto prese in considerazione nè durante il weekend nè durante i periodi di chiusura dello studio.
Per le comunicazioni o domande URGENTI concernenti invece lo stato di salute del vostro bambino al di fuori dei normali orari di consultazione, weekend o durante i periodi di chiusura dello studio, vi invitiamo a volere utilizzare il nuovo canale disponibile sull'applicazione Telegram Messenger con riferimento :
Quest’ultimo darà inoltre anche la possibilità di comunicare rapidamente attraverso messaggi vocali, oltre che quella di inviare fotografie o video appunto, rispettivamente eventuali ricette mediche, quando lo studio è chiuso e non reperibile telefonicamente allo 091 966 04 04.
Le risposte su questo canale avranno naturalmente, nel limite del possibile e dopo valutazione del grado di urgenza, una priorità superiore rispetto all’indirizzo mail summenzionato. Non può essere invece qui garantita una risposta immediata durante gli orari notturni.
Ringraziamo tutti per la vostra attenzione e per il tempo dedicato alla lettura della comunicazione.
Cari saluti.
Alla conquista del sonno Sonno e bambini. Scopriamo alcune strategie che possono favorire l’autonomia nell’addormentamento.
Grazie mille cara Emma ! 😊😊😊
Coronavirus explained by children A video realized in an afternoon at home, from children to children, to explain this unusual isolation.
Una breve infografica su e malattia di nei . Sempre disponibile a rispondere alle vostre domande.
«È tutto mio!»: l'egocentrismo infantile Egocentrismo infantile: una fase in cui il bambino si relaziona con il mondo unicamente dal proprio punto di vista.
Bambini in quarantena
Non dimentichiamo i loro bisogni :
- La situazione di isolamento prolungato in cui vivono i bambini rischia di provocare problematiche che compromettono la salute e il benessere dei più piccoli, tra cui alterazioni nel ritmo sonno/veglia, scorrette abitudini alimentari, abuso di tecnologie.
- I bambini sono spesso rimasti chiusi in casa, giorno dopo giorno le loro routine sono state stravolte, non hanno potuto incontrare i propri compagni, sono stati privati del proprio diritto allo sport e al gioco libero; distanti da affetti preziosi come i nonni.
- Circondati da emozioni come ansia e paura, trasmesse insieme alle immagini e ai toni inquietanti dei media, i bambini, esposti a situazioni di stress prolungato, rischiano di pagare un prezzo sul piano della salute mentale.
Ricordiamoci anche di questo !
FAQ - Covid-19, domande e risposte FAQ - Covid-19, domande e risposte
https://www.uppa.it/educazione/pedagogia/parlare-di-coronavirus-con-i-bambini/
Parlare di Coronavirus con i bambini È importante parlare ai nostri bambini per aiutarli a vivere con serenità la diffusione del nuovo Coronavirus.
COVID-19 in gravidanza, parto e allattamento: gli aggiornamenti nazionali e internazionali della settimana COVID-19 in gravidanza, parto e allattamento: gli aggiornamenti nazionali e internazionali della settimana News 11/3/2020 - Aggiornamento dei dati: online l’infografica 10/3/2020 - Aggiornamento dei dati: i bollettini della sorveglianza integrata COVID-19 in Italia 10/3/2020 - Raccomandazioni per ...
LA PAURA DEI BAMBINI DI FRONTE AL CORONA VIRUS: ECCO COME DIRE TUTTA LA VERITA’ E AIUTARLI A NON RIMANERE SOMMERSI DALL’ANSIA E DALLA PAURA
Il Coronavirus sta spaventando tutti: il rischio è quello della psicosi collettiva. In questi giorni, la nostra ultimogenita, Caterina di 11 anni, è sensibilmente preoccupata. La sua paura è palpabile. E’ incerta sul da farsi, quando deve uscire di casa per partecipare alle sue consuete attività. Ho preparato un testo che le leggerò oggi. L’ho pensato per lei e per tutti i nostri figli. Dice tutta la verità, né più né meno. Ma prova a dirla in toni molto meno ansiosi di quelli che vengono usati in questi giorni e allarmano allo spasimo la mente dei nostri figli. Provo anche ad “allargare lo zoom”: ovvero, nel dire la verità, faccio considerare non solo gli elementi problematici, ma anche gli aspetti ai quali possiamo attenerci per coltivare dentro di noi una sana “speranza” di non finire uccisi da questo virus. Perché, al momento, credo che sia questa la cosa che spaventa i nostri figli: hanno la falsa credenza che questo virus ci ucciderà tutti. Consiglio anche ai docenti, se riconoscono la validità di questo testo, di inserirlo nei prossimi giorni, nelle letture da fare in classe con i loro alunni. Spero davvero di aver scritto qualcosa che vi risulti utile e che possiate condividere con chi ritenete se ne possa servire.
CARO BAMBINO, TI SPIEGO IL CORONAVIRUS, PERCHE’ CI FA TANTA PAURA E perché, INVECE, NON LO DEVI TEMERE COSI’ TANTO
E’ un virus. E’ così piccolo che lo si può vedere solo in laboratori speciali con microscopi speciali. Ecco perché ci spaventa tanto. Perché è invisibile a occhio n**o. Da sempre noi esseri viventi abbiamo paura di ciò che ci può fare male e che non si può vedere. Succedeva all’uomo delle caverne che andava a caccia di animali feroci che erano nascosti nelle foreste. Lui non li vedeva e doveva andarli a cercare. Loro stavano appostati in luoghi nascosti e, per non essere uccisi, potevano ucciderlo. E’ lì che il nostro cervello ha imparato ad accendere l’emozione della paura. Ci ha dotato della capacità di avvertire un pericolo che non si vede. Ci fa sentire l’allarme quando ancora non abbiamo davanti a noi il pericolo. Così siamo più preparati ad affrontarlo quando ci si presenta davanti.
La paura è come la sirena dell’ambulanza che suona dentro di te. La senti e ti avverte che qualcosa di grave sta per succedere. Bisogna correre all’ospedale per evitare che le cose precipitino.
Il coronavirus, oggi, fa suonare tutte le sirene d’allarme del mondo. Ne parlano in continuazione alla televisione. Ci sono adulti più tranquilli, altri in ansia, altri molto spaventati: e poi c’è gente con i nervi saldi che sta lavorando giorno e notte per combattere questo rischio. Purtroppo hanno cancellato le gite scolastiche. Non si fanno più gli allenamenti sportivi. Sembra di stare in guerra, ti viene da pensare. E così provi una paura difficile da addomesticare.
Non posso togliertela quella paura, ma posso dirti che, mentre è giusto sentire l’allarme per qualcosa che ci minaccia, allo stesso tempo dobbiamo imparare a prendere le cose nella giusta misura e per quello che sono.
E’ vero: il Coronavirus è un nuovo agente di infezione che per la prima volta sta colpendo gli esseri umani. Prima era presenta solo nel corpo di alcuni animali.
E’ vero: il Coronavirus ha contagiato migliaia di persone in Cina e nel mondo e ora è presente nella nazione in cui vivi anche tu.
E’ vero : ci sono persone infettate dal coronavirus che sono morte.
Però, affermato che queste sono tre verità che tutti sappiamo, ecco altre verità che, in questo clima di allarme, vengono raccontate, ma le persone colgono molto meno.
Il contagio al momento ha colpito un numero molto ristretto di persone. La malattia si è localizzata in alcune zone precise, chiamate focolai di infezione. Quando è stata identificata la zona del focolaio, gli esperti hanno preso tutte le precauzioni possibili per non farlo uscire da lì. E’ come un animale in trappola. Ecco perché gli abitanti di alcuni paesi e città sono oggi in isolamento e quarantena. Viene chiesto loro di non uscire dal loro territorio, così da non trasportare il virus in luoghi in cui esso ancora non è arrivato.
La malattia prodotta dal Corona Virus è simile ad un’influenza. Fa tossire, starnutire, dà febbre. In molte persone il virus non produce nemmeno questi sintomi. Solo pochissime persone si ammalano con sintomi molto più gravi, come la polmonite. Ad oggi, il 2% delle persone affette dal virus è morto. Vuol dire che di tutti gli ammalati, muore, purtroppo, una persona su 50. E sappi che tra i malati non ci sono praticamente bambini. Ovvero, sembra che chi ha la tua età, ha una capacità naturale di resistere all’attacco del virus. Che, quindi, per i bambini non rappresenta una reale minaccia.
Inoltre, considera che:
Nei luoghi in cui c’è l’infezione, ci sono migliaia di persone. Di quelle migliaia di persone, pochissime contraggono l’infezione, di quelle pochissime solo 1 su 50 muore. E’ tristissimo sapere che una persona muore per una malattia. Però è importante che tu consideri che la paura che senti, riguarda una minaccia che ha pochissime probabilità di riguardare la tua vita. Ma tutto il mondo, proprio per evitare, che questo accada, oggi si sta dando da fare per evitare che questa infezione si diffonda.
E’ fondamentale perciò che le persone vengano allertate e allarmate. Perché così percepiscono un rischio e imparano a fare tutto quello che serve per evitare che esso si trasformi in un pericolo crescente.
E’ quello che hanno già fatto con te i tuoi genitori da quando sei nato. Ti hanno insegnato che prima di attraversare la strada, devi aspettare che il semaforo diventi verde. Altrimenti rischi di essere tirato sotto da un’automobile. E questo ti ha permesso di imparare ad andare in giro sicuro per il mondo, sapendo come evitare gli incidenti.
Ti hanno insegnato che non si può mangiare solo cotoletta e patatine. Perché il tuo corpo ha bisogno anche di fibre e vitamine che trovi nella frutta e nella verdura. Solo così puoi mantenere un corpo sano.
Ti hanno insegnato che quando navighi in rete non devi fornire le tue generalità – nome, cognome e indirizzo – a nessuno, perché non sai chi c’è dall’altra parte.
Per il Coronavirus è un po' la stessa cosa. Il mondo adesso viene avvertito che la fuorì c’è un virus di cui non conosciamo molte cose. E perciò ce ne dobbiamo difendere.
Ogni giorno nei laboratori, gli scienziati stanno lavorando per trovare un vaccino e una cura. In ogni momento, le persone che ci governano stanno promuovendo leggi per tutelare la nostra salute.
In tutti gli ospedali il personale medico e paramedico è pronto a curare le persone che si ammaleranno. E i malati hanno il 98% di probabilità di guarire. Così come, al momento, la quasi totalità della popolazione ha ottime probabilità di non ammalarsi.
Gli esperti di prevenzione ci dicono di fare poche cose che sono molto importanti:
- se ti viene da tossire e starnutire, fallo nel cavo del gomito. In questo modo, non solo si riduce il rischio di diffondere il coronavirus, ma qualsiasi altro virus respiratorio
- lavati bene le mani, sopra, sotto e tra le dita, con il sapone liquido, per un tempo di alcune decine di secondi. Potresti cantare per intero “tanti auguri a me” mentre ti lavi le mani, così riesci a far durare l’operazione iLgiusto tempo e nel frattempo ti dici una cosa bella e ti metti “dentro” un po' d’allegria
- usa fazzoletti di carta e cestinali subito dopo
- non metterti le mani in bocca, negli occhi, nel naso (ma questo lo sapevi già!) e non mangiarti le unghie. Anzi tienile corte e curate.
Ecco tutto qui: questo è quello che puoi fare tu in prima persona per far fuori quel mostriciattolo fantasma, chiamato coronavirus.
Non si può dire nulla di più. Avere paura oggi è naturale. Siamo spaventati e dobbiamo difenderci da qualcosa che non abbiamo ancora imparato bene a conoscere e affrontare. Ma l’uomo, nel corso della storia ha saputo fare cose straordinarie. Ha imparato a vincere malattie ben più terribili, ha inventato missili che possono portarci sulla luna, ha scoperto come trasformare la luce del sole in energia che fa accendere la luce di notte nelle nostre case, quando fuori c’è il buio.
La paura ci fa vedere tutto buio e cupo. Ma tu non perderti nel buio. Affidati al lavoro di milioni di persone che oggi stanno lavorando e combattendo per vincere la battaglia contro il coronavirus. Impara a immaginarle tutte insieme. Un esercito infinito di milioni di uomini e donne – medici, ricercatori, scienziati, infermieri, forze dell’ordine – contro un invisibile microscopico virus.
Ce la faremo, vedrai, ce la faremo.
Clicca qui per richiedere la tua inserzione sponsorizzata.
Digitare
Contatta l'azienda
Telefono
Sito Web
Indirizzo
Lugano
6932
Orario di apertura
Lunedì | 08:30 - 12:30 |
13:30 - 17:30 | |
Martedì | 08:30 - 12:30 |
13:30 - 17:30 | |
Mercoledì | 08:30 - 12:30 |
13:30 - 17:30 | |
Giovedì | 08:30 - 12:30 |
13:30 - 17:30 | |
Venerdì | 08:30 - 12:30 |
13:30 - 17:30 |
Lugano
🌿 Welcome to Immune System Diet 🌿 Revolutionize your health with our pioneering approach!
Via Tesserete, 10
Lugano, 6900
L' obiettivo della pagina e' quello di fornire informazioni potenzialmente utili a tutta la comunita’, attraverso l'esperienza professionale dei nostro team di lavoro. Area di inte...
Lugano, 6900
La Decus Clinic è una clinica nel cuore di Lugano dedicata esclusivamente al Benessere ed alla Salute dei suoi pazienti.
Polimedica , Via Monte Generoso 2, Coldrerio Ticino, Svizzera, �091 223 55 61, , Radiologia Parco Maraini , Via Massagno, 36, 6900 Lugano , �091 223 55 55
Lugano, 6877
Terapia infiltrativa per dolore della colonna, articolazioni Autoemoterapia infusionale GAEI
Lugano, 6900
Nutrizione intelligente ed efficace per raggiungere i vostri obbiettivi.
Via Al Chioso 5
Lugano, 6900
La Società gestisce la promozione, la produzione e la commercializzazione di prodotti e servizi in
Lugano
Riconosciuta dalle casse malati complementari. Musicoterapia per la gestione di ansia e stress. Musicoterapia cognitiva per bambini e ragazzi. Musicoterapia in gravidanza. Laborat...
Lugano, 6900
Condividere la storia di Marco, fino a trovare qualcuno e qualcosa (rimedio), che possa aiutarlo a curarsi e sostenere i sintomi di una malattia che lo costringono a letto con dolo...
C/o Associazione Nascere Bene Ticino, Via Canevascini 4
Lugano, 6900
Centro per la formazione PSE in Ticino