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Piattaforma ricerca e progetto sulla condizione urbana contemporanea
La struttura si costituisce come una piattaforma aperta che indaga sulla condizione urbana contemporanea sia attraverso il progetto di architettura, sia attraverso forme di ricerca parallele, ibridando la pratica curatoriale con l'editoria indipendente e la sperimentazione in ambito accademico.
Piazza IV Novembre (Adelfia, 2023) come sarà VS com'è. Solo un confronto diretto tra le planimetrie del progetto esecutivo e dello stato di fatto permette di apprezzare l'intervento nella sua volontà di estendere il più possibile la superficie pedonale dell'area risolvendo i gravi problemi di accessibilità della piastra esistente. Il progetto prevede inoltre la totale disimpermeabilizzazione dell'area (che resta in totale terreno naturale con percorsi in terra stabilizzata) piantumata con l'inserimento di nuovi alberi e arbusti compatibili con la prossimità dei pini. L'area viene inoltre attrezzata con tavoli da picnic, ping pong, panchine e sdraio per il relax e con giochi in legno inclusivi per bambini di tutte le età.
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Collaboratori:
Piazza IV Novembre (Adelfia, 2023). Anche in questo caso è l'assonometria il mezzo migliore per spiegare l'operazione tellurica che costituisce il cuore di questo progetto. Il lato Sud dell'"isola" preesistente viene riconnesso all'edificato tramite un'ampia pedonalizzazione e l'aggiunta di un nuovo filare alberato, e il suo perimetro viene alterato creando delle anse che "disciolgono" il salto di quota addomestocandolo, rendendolo un dispositivo paesaggistico che permette di fruire dell'ombra dei grandi alberi (alcuni dei quali qui resi "trasparenti" per meglio leggere il disegno) sedendo nelle insenature del bordo oppure salendo sulla quota alta - tramite comodi scalini e un'ampia rampa - e sfruttando le varie attrezzature del micro-bosco pienamente rinaturalizzato.
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Collaboratori:
Di ritorno dalla pausa estiva torniamo a parlare dei progetti PNRR attualmente in corso di realizzazione 💥
Piazza IV Novembre, ad Adelfia (2023) è uno spazio insolito e pieno di potenziale nella zona di Canneto, in cui il vuoto è caratterizzato da un prezioso patrimonio di conifere secolari che, allo stato di fatto, sbucano da una piattaforma che si erge dalla strada per una quota che raggiunge anche i 90 centimetri, quasi del tutto inaccessibile ai flussi pedonali, nel pieno della carreggiata.
Il nostro progetto lavora sull'orografia della zona per riconnettere questa refrattaria piastra al tessuto edificato, espandendo drasticamente la superficie pedonale e la permeabilità del suolo per valorizzare ogni metroquadro d'ombra possibile, attraverso un approccio pienamente paesaggistico. Come se Piazza IV Novembre fosse la miniatura di un bosco urbano: passando dai pocket park alle pocket forest, un prototipo che è urgente replicare ai nostri tempi. 🌳
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Collaboratori:
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Prospettive, enfilade e svariate sfumature di n*u*d*e, da (Taranto, 2022).
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*uda
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Collaboratori: .dario.monsellato
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Se vogliamo, un negozio di abbigliamento non è altro che una casa per un popolo fatto di tessuto. È quindi particolarmente impotante vestire uno spazio come questo con gli strumenti dell'architettura di interni: la luce, il colore, la materia, e il modo in cui essi si combinano e valorizzano a vicenda.
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Collaboratori: .dario.monsellato
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Orografie del fashion.
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Collaboratori: .dario.monsellato
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[Ph. ]
🎵 Try walking in my shoes 🎶
Parte integrante dello studio per il progetto di è costituito dagli arredi e complementi metallici integralmente disegnati su misura per lo spazio. Al piano inferiore, le finiture gessose che dominano lo store sono affiancate da ampie superficie riflettenti e un accurato studio illuminotecnico, per conservare ovunque la stessa condizione di comfort visivo e l'atmosfera peculiare che abbiamo ricercato per questo storico negozio.
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Collaboratori: .dario.monsellato
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[Ph. ]
These boots are made for walking 🎶
E così sono anche le resine che caratterizzano l'ampia superficie calpestabile di (Taranto, 2022) e che, insieme ai colori e ai rivestimenti argillosi che abbiamo scelto per i le superfici verticali, diffondono la luce realizzando un'atmosfera soffusa e dialogano con gli arredi custom ispirati alla terra e alle sue formazioni rocciose.
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Collaboratori: .dario.monsellato
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E torniamo a Taranto con un altro lavoro di interior: il restyling totale dello storico negozio di abbigliamento . Uno spazio di oltre 400 mq, esteso su due livelli, in cui l'intervento si nutre di influenze in stile memphis ma riporta l'atmosfera nella luce terrosa e ovattata adatta a interpretare lo stile chic contemporaneo dello store. ☁️
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Collaboratori: .dario.monsellato
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Piazza Adua come sarà / com'è. 🔄
Finalmente partito il cantiere di questa rigenerazione del centro storico di Cassano delle Murge, parte del più ampio progetto "Rivivere le Radici", finanziato con fondi PNRR M5C2.2 nel 2023 💥
Qui mostriamo lo stato di fatto di questo raccolto angolo di borgo antico, in cui pietrini di cemento, marciapiedi con inutili salti di quota, bordure in calcestruzzo e arredi "alla buona" lasceranno presto spazio a un disegno su misura per il luogo, che non ne stravolgerà il volto ma permetterà di esprimerne appieno le potenzialità in termini di fruizione, qualità e benessere ambientale per tutte le categorie di cittadini. 🌳
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Collaboratori:
Ed eccoci in Piazza Adua, uno dei sette piccoli mondi antichi ravvolti nel cuore del centro storico di Cassano delle Murge e oggetto degli interventi PNRR del progetto "Rivivere le Radici", finanziato nel 2023.
Le assonometrie ci piacciono molto, soprattutto quando permettono di raccontare un luogo guardandolo come uno scrigno di storie preziose da proteggere e accompagnare nel futuro. Piazza Adua ha questo carattere e il nostro progetto consiste nel completamento delle pavimentazioni in pietra, nell'inserimento di tre nuove alberature per creare una seconda zona d'ombra e nel ridisegno dell'arredo e delle vasche con i grandi alberi esistenti. Qui, l'arte antica del disegno di giaciture e angoli, concavità e convessità, e un'oculata gestione delle quote della piazza lavorano a creare una migliore fruizione dello spazio centrale, da dedicare appieno al gioco e alla vita insieme.
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Collaboratori:
Grazie Annamaria Brindicci per la preziosa anteprima di Villa LF!
Presto dettagli su questi schermi ✨
A qualche giorno dalla conclusione della Milano Arch Week 2024 inizia il racconto di !, la nostra installazione-evento che ha abitato i misteriosi antri di con l'approccio micro-curatoriale che ci è caro e ormai connaturato.
Per rispondere alla call di Triennale Milano sul tema della "debolezza" vattimiana, ! ha proposto una ricerca in itinere su quelli che chiamiamo "Edifici Superpubblici", ovvero oggetti che, per grazia di una innovazione insieme formale, funzionale e biopolitica, propongono una profonda ambiguità tra spazio costruito e spazio pubblico, fondendosi in modi inediti con le città in cui compaiono.
E per innescare la discussione, noi abbiamo creato un piccolo prototipo di spazio superpubblico, e poi invitato altri 6 studi emergenti a rispondere con il loro lavoro, prestandoci disegni, racconti e maquette per rilanciare e indagare questo fertile concetto.
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Un enorme grazie va quindi intanto:
🧠 Ai curatori generali Milano Arch Week, Triennale Milano Politecnico di Milano, Nina Bassoli, Matteo Ruta per aver accolto la nostra proposta,
🏠 Ai gestori di per averla ospitata,
📐Agli studi AMAA, 陳漢儒建築師事務所 - BIAS Architects, .architects, , e per aver risposto con generosità al nostro invito,
🤝 E agli sponsor Dott.gallina srl per averci fornito i pannelli e Loconsole P.V.A. sas, Annamaria Brindicci e Metalco per aver reso possibile questa piccola avventura 🔥
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Collaboratori:
Prime foto di Chinato, la vermuteria che-più-vintage-non-si-può, che abbiamo progettato quest'anno e che abita via Dante proprio all'angolo con il cuore pulsante della ristorazione del quartiere Murattiano di Bari.
Grazie Annamaria Brindicci per il bel post, ricondividiamo subito 🍷🥃🍸
Il diavolo nei dettagli. Ma soprattutto i buoni materiali, i grandi designer, i bravi artigiani, i marchi di qualità e i partner affidabili.
(Scopritene alcuni nei tag che abbiamo lasciato in giro).
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Collaboratori:
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Dettagli di interni urbani dal carattere... poliedrico. 💎🏙
(Ovvero: di come le toilette siano sempre un'occasione in più per divertirsi un po'.)
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Collaboratori:
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Un progetto evocativo degli ambienti anni '60 parte innanzitutto dalla riscoperta dei "mobili" tradizionali. Dove il design contemporaneo sembrava aver dimenticato alcuni archetipi dell'arredamento novecentesco, si può provare a sperimentare il ritorno di classici diventati "eretici" come la madia o la vetrina, dando loro un ruolo centrale nel progetto dell'horeca di oggi. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si riscopre. 🔍
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🎵 Aggiungi un posto a tavola 🍽
Al Pescatore Pizza and More (Bari, 2023), atmosfere d'antan.
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Collaboratori:
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Il progetto di interni Al Pescatore Pizza and More (Bari, 2023) è una rievocazione ironica e nostalgica delle atmosfere conviviali dei ristoranti degli anni del boom economico di Bari.
Fasce di boiserie, arredi della tradizione, colori e immagini d'antan dialogano con applique e rivestimenti contemporanei ispirati al lavoro dei maestri degli anni d'oro del design italiano.
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Proseguiamo con le realizzazioni del 2023, e quindi ecco uno degli ultimi lavori di interni targati SMALL: , nuovo progetto dello storico ristorante barese del centro antico che si espande nel murattiano.
Un lavoro che rievoca il linguaggio di una Bari anni '60, caratterizzata dalle boiserie e i colori pastello che ci riportano indietro a preziosi ricordi vintage di famiglia che appartengono a tutti.
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Hub Culturale per Attività Coreutiche, Performative e Musicali (Adelfia, 2023).
Rigenerazione urbana a base culturale, ovvero puntare sulla trasformazione del dismesso per realizzare spazi pronti a diventare al contempo aule pubbliche per la partecipazione e veri e propri luoghi di produzione artistica che diano alla città la possibilità di riconoscersi, con la cultura come combustibile della vita pubblica. 🔥
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⬅️ Swipe left, swipe right! ➡️
L'Hub Culturale per Attività Coreutiche, Performative e Culturali (Adelfia, 2023) è uno spazio flessibile aperto alla città e in dialogo con essa, pronto a prendere le forme che la collettività vi proietterà dentro. 🦚
Nell'elaborare questo progetto, abbiamo inoltre ritenuto che fosse imprescindibile riservare una porzione del quadro economico alla futura gestione dello spazio, per fare in modo da renderne sostenibile l'innesco attivando le energie dal basso della comunità adelfiese. Talvolta fare architettura per la rigenerazione, se si vuole che l'architettura viva, significa aiutarla a respirare anche togliendo qualcosa ai mattoni per darla direttamente in mano ai cittadini.
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Hub Culturale per Attività Coreutiche, performative e Musicali (Adelfia, 2023). Un teatrino da 60 posti ma anche un'aula civica flessibile, con un inedito rapporto di comunicazione visiva con la città, e in particolare con via Vittorio Veneto. L'asse portante del centro di Adelfia è anch'esso oggetto di un ampio processo di trasformazione e riqualificazione verso una dimensione sempre più amica del pedone e orientata a far crescere la comunità attraverso il riconoscimento e consolidamento all'interno degli spazi pubblici e in quelli a vocazione culturale. Una visione generale che tiene insieme mobilità, ambiente, persone e saperi. 🎩🪄
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Hub Culturale per Attività Coreutiche, Performative e Musicali (Adelfia, 2023). ✨
Il prospetto del nuovo edificio è stato immaginato per attribuire al polo culturale le potenzialità per diventare un vero e proprio landmark urbano, dando forma alla città attraverso le arti. Raccogliendo influenze scandinave e nipponiche, e portandole a ibridarsi con il meglio della tradizione costruttiva locale, le forme e i materiali di questo prospetto tecnologico (in acciaio, vetro, alluminio e policarbonato) ci proiettano in una dimensione ferma nel tempo, sospesa tra figurazione e astrazione, eppure insolitamente familiare, come del resto lo sono la musica e il teatro. 🎭
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Hub Culturale per Attività Coreutiche, Performative e Musicali (Adelfia, 2023).
Uno sguardo all'interno della macchina architettonica del nuovo Hub per scoprirne le funzioni principali. 🔍
Il piano terra sarà dedicato alle attività rivolte al pubblico grazie a un auditorium multifunzionale a geometria variabile: connesso visivamente alla città attraverso le grandi trasparenze della facciata alla quota zero per gli eventi di interesse collettivo, e completamente oscurabile durante le rappresentazioni teatrali.
Il piano interrato, aperto a Sud sul cortile interno piantumato, con una grande vetrata a tutta altezza, sarà dedicato alle arti del corpo, mentre al piano superiore ci sarà spazio per attività culturali di diverso tipo, dai laboratori alla vita associativa. Il terrazzo di copertura sarà anch'esso parzialmente dedicato alle attività pubbliche, mentre in parte ospiterà gli impianti da fonti rinnovabili in grado di coprire il fabbisogno energetico dell'edificio per oltre l'83%.
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Eccoci con una delle grandi novità dell'anno che non vedevamo l'ora di raccontarvi.⚡
Grazie ai fondi PNRR, è in partenza il cantiere del nuovo Hub Culturale per Attività Coreutiche, Performative e Musicali che sorgerà sulle ceneri dell'ex Cucra, nel pieno centro di Adelfia! 🔥
Il nuovo edificio, di tre livelli, sarà dedicato all'innovazione culturale della città, prestandosi a ospitare arti performative, attività sportive e associative, nonché un piccolo auditorium flessibile da 60 posti.
E quindi, abbiamo voluto far sì che anche l'architettura dello spazio fosse all'altezza dell'innovatività del suo programma, con una facciata tecnologica che ha l'ambizione di ridefinire lo skyline, il volto e l'identità di via Vittorio Veneto.
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Timelessness, reloaded.
Casasaicaf (Bari, 2023).
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Collaboratori:
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Timelessness.
Casasaicaf (Bari, 2023).
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Foto e video:
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Sentirsi a .
(Casasaicaf, Bari, 2023)
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Casasaicaf (Bari, 2023). Design di interni come arte della creazione di microarchitetture funzionali che permettono di gestire spazi difficili. Come in questo bancone-cantina in legno tanganica, ferro e vetro che addomestica il piano superiore permettendone il funzionamento sia come bar che come ristorante e confermandone l'identità neo-déco.
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