STUDIO MACARIO Consulting
Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di STUDIO MACARIO Consulting, Società di consulenza, Via Giulio Petroni, 25/5 (NUOVA SEDE: VIA GAETANO SALVEMINI, 69), Bari.
Lo STUDIO MACARIO CONSULTING svolge consulenza di management, sul territorio nazionale ed internazionale, per la direzione e la crescita delle imprese nei mercati nazionali ed internazionali. Studio MACARIO CONSULTING: Composto da Professionisti di esperienza ventennale nella consulenza al management delle PMI pugliesi, nonché italiane ed estere, diretti dal Prof. Gaetano Macario, Certified Manage
Auguri a tutti Voi per una rinascita di speranza e di pace.
Happy Easter to you all
Apriamo i nostri cuori alla speranza, prendendoci per mano, per rinascere e camminare insieme verso la pace nel mondo
Let’s open our hearts to hope and take each other's hands to reborn and walk together to reach World Peace
© Studio Macario Consulting
Purtroppo il nuovo anno non è iniziato meglio degli ultimi anni, soprattutto per la pace mondiale, la globalizzazione e il commercio estero.
La situazione dell'offshoring è oramai un problema conclamato, come già più volte scritto, anche in pubblicazioni scientifiche e in conferenze nazionali sul commercio internazionale.
Dal 24 Febbraio 2022 si è alzato prima un nuovo muro che sta portando alla deglobalizzazione e poi ora si complica la situazione dei costi e dei tempi di importazione di materie prime, accessori e sussidiarie, provenienti dall'Asia e dal Sud Est Asiatico, con conseguente inflazione da importazione.
Il problema della logistica incide anche sulle esportazioni, ma in misura minore per il nostro Made in Italy, in quanto molto pro-Western, con minori percentuali in India, Giappone, Cina, Paesi ASIAN ed altri del Sud Est Asiatico e Australia, rispetto ai mercati europei e nord americani.
Dunque non resta che rivedere le strategie di global sourcing e prepararsi al nearshoring (acquistando dai paesi vicini) o persino al friendshoring (acquistando dai paesi ritenuti amici), come già consigliato dagli USA nel giugno del 2022.
Non dimentichiamoci dei dodici pacchetti sanzionatori che restringono notevolmente le relazioni non solo con la Russia, Bielorussia e Iran, ma anche con altri Paesi ritenuti Paesi da cui si rischi di triangolare anche involontariamente.
Oggi più che mai le imprese italiane tutte, PMI e Grandi, hanno necessità di un professionista di International Business Management che abbia la preparazione e l'esperienza di guidare il Management nei processi strategici di import-export, in un'ottica sistemica di compliance e non solo di miope profitto di breve periodo.
Lo Studio Macario Consulting approccia l'International Business Management attraverso una visione sistemica e di riduzione dei rischi dell'internazionalizzazione.
Bankitalia: import a rischio per la crisi nel Mar Rosso, la moda il settore più esposto Il trasporto navale in quelle acque riguarda quasi il 16% delle importazioni italiane di beni in valore
Lo STUDIO MACARIO Consulting augura
Che nel nuovo anno riusciamo a uscire dall'incertezza dell'egoismo, che genera conflitti.
Che possiamo trovare nel nuovo anno il coraggio di raggiungere la Pace nel Mondo, di gioire di una nuova globalizzazione più solidale e sostenibile
HAPPY NEW YEAR 🥂🎉🔝❤️🌍🌏🌎❤️
Lo Studio Macario Consulting augura...
Che il Natale non sia solo una luce rinchiusa in albero per fare festa, ma sia il calore dell’Amore per riscaldare il Mondo e la Stella per indicare la via della Pace tra i Popoli.
May Christmas be not only a light locked in a tree to celebrate, but the Love’s warmth to warm the World and the Star that leads to the Peace way among Peoples
BUON NATALE - MERRY CHRISTMAS
Non bisogna ti**re troppo la corda!
Le imprese esportatrici avevano già avvertito delle riduzioni di ordini dai paesi europei ed extra europei.
Oggi i dati ISTAT ci confermano le sensazioni di un mercato globale in rallentamento.
La paura di una maggiore frenata dell'export nei prossimi trimestri è davvero grande.
Bisogna rivedere le strategie di internazionalizzazione delle imprese del made in Italy e attivarsi subito per recuperare le quote di fatturato estero.
Sanzioni, costi energetici, incremento tassi di interesse, limitazioni e nuove barriere non tariffarie, nuova incertezza economica e geopolitica non aiutano le imprese, italiane e non, a trovare facilmente una strategia di espansione internazionale.
Per questo bisogna attivarsi prudentemente, sapendo che, oggi più che mai, i rischi di errore sono notevoli e i danni irrecuperabili.
https://www.ilsole24ore.com/art/cade-made-italy-settembre-72percento-AFi8ygRB?fbclid=IwAR2aDb26KNbf1Q5Vc-vsmtLSwrQH3dT_tthnuOi5WUoJ01JWaNJVpQs1Nzs&refresh_ce=1
Cade il Made in Italy a settembre: -7,2% India, Giappone, America Latina. L’elenco delle aree positive in termini di vendite di merci italiane termina qui, offrendo subito a colpo d’occhio il...
Positiva, ma con un leggero rallentamento rispetto allo scorso anno (in linea con il totale dell'export agroalimentare), la performance delle esportazioni di prodotti biologici, che tocca i 3,6 miliardi di euro nel 2023, segnando una crescita del +8% rispetto all’anno precedente.
Sei regioni (Basilicata, Calabria, Lazio, Marche, Sicilia e Toscana) hanno già raggiunto l’obiettivo fissato dalla Ue per il 2027 nella strategia Farm to Fork per quanto riguarda la superficie agricola destinata al biologico.
La Puglia ha raggiunto l'obiettivo UE già qualche anno fa.
Nella ristorazione consumi di prodotti biologici a +18%
Vendite di prodotti biologici e inflazione.
Gli acquisti in volume degli alimenti da agricoltura biologica segnano una frenata maggiore dove i prezzi sono sensibilmente più alti di quelli che si riscontrano nel non biologico.
In entrambi i casi, però, il calo dei volumi nella grande distribuzione (-3% le confezioni di prodotti vendute rispetto al 2022), impone una lettura del dato attraverso il filtro della spinta inflazionistica, più che attraverso la lente dell’effettivo aumento delle occasioni di consumo.
https://www.ilsole24ore.com/art/prodotti-bio-mercato-54-miliardi-coltivazioni-italia-leader-europea-AFmU2sh
Prodotti bio, mercato da 5,4 miliardi. Nelle coltivazioni Italia leader in Europa Sei regioni (Basilicata, Calabria, Lazio, Marche, Sicilia e Toscana) hanno già raggiunto l’obiettivo fissato dalla Ue per il 2027 nella strategia Farm to Fork per quanto riguarda la superficie agricola destinata. Nella ristorazione consumi a +18%
Riprendiamo il nuovo anno lavorativo da dove ci siamo lasciati: l'export UE è in crescita, ma verso quali mercati? la crescita è duratura e solida? Quali sono i mercati esteri che sono maggiormente sicuri e attrattivi per il nostro Made in Italy? La situazione tedesca potrebbe danneggiare seriamente le nostre esportazioni?
Ecco queste sono domande che dobbiamo porci in queste settimane se davvero riteniamo di voler avere uno sguardo lungo sui processi di crescita internazionale delle nostre imprese italiane. Buona ripresa e buon vento!
https://www.ilsole24ore.com/art/l-export-agroalimentare-ue-riprende-correre-8percento-maggio-AFeq5ge
L’export agroalimentare Ue riprende a correre, +8% a maggio Le tre principali destinazioni dei prodotti agroalimentare Ue sono state Regno Unito, Stati Uniti e Cina
Lo STUDIO MACARIO Consulting augura di cuore serene festività pasquali e un lavoro comune per la Pace nel Mondo
Happy Easter to You all and let's work together for the World Peace
Se le nostre imprese italiane hanno qualche difficoltà nel crescere in mercati esteri diversi da quelli Europei e Nord Americani, bisognerebbe forse chiedersi quali strategie hanno attuato queste imprese nei paesi del Sud Est Asiatico e in Cina?
E allora forse andrebbero formati e seguiti meglio i nostri imprenditori italiani? Non basta, dunque, cullarsi sulla convinzione che il nostro vino è un prodotto Made in Italy e si vende da solo.
Servono strategie pianificate attentamente per i singoli mercati esteri di destinazione.
Lo STUDIO MACARIO Consulting è a disposizione per le imprese del Made in Italy che vogliono crescere o penetrare i mercati esteri.
Vino, export record a 7,8 miliardi grazie alle bollicine. Ma c’è qualche crepa Fatturato a +9,8% con gli spumanti al 23% dei volumi (7% nel 2010): la corsa di Prosecco (+22%) e Asti (+16%) rischia di diventare una dipendenza come lo sbocco in pochi Paesi. Nel 2022 le performance sono state molto influenzate dal dato dei prezzi
"Nel 2022 l’export Made in Italy ha registrato, secondo i dati ITAT, un incremento del 20% rispetto al 2021, superando la quota di 600 miliardi di euro.
Nel 2021 erano stati raggiunti i 516 miliardi di euro, con un +7,5% rispetto al 2019 pre-pandemia e un + 18,2% rispetto al 2020 (dati Rapporto ICE 2021-2022).
Burocrazia, costo del lavoro e tassazione tra i più alti d’Europa, uniti a una concorrenza spregiudicata, rappresentano però un mix erosivo che ogni giorno le PMI italiane devono fronteggiare per continuare a essere competitive. La ricerca di Assolombarda ha stimato che «il costo della burocrazia varia dai 108 mila euro per una piccola impresa ai 710 mila euro per un’azienda di medie dimensioni”. »
La forza del Made in Italy quindi da sola non basta, in ogni settore produttivo la richiesta è la medesima: lo Stato deve fare di più per permettere alle PMI di essere competitive e prosperare. Il rischio è che possano guardare ai paesi vicini, dalla tassazione più contenuta, con un grave danno per l’occupazione nazionale, e per la salvaguardia di un know how produttivo inestimabile."
FONTE:
Blog | La burocrazia affossa le PMI: il Made in Italy, da solo, non le può salvare Lo Stato deve alleviare il carico della burocrazia per permettere alle PMI di essere competitive. Il rischio è che possano guardare ai vicini
Un brindisi 🥂🍷 gioioso al Vinitaly e soprattutto un augurio ai vini autoctoni del Made in Italy 🇮🇹. Prosit 🥂🍷
Vino, al Vinitaly le sfide per una filiera da 31,3 miliardi Il settore è il punto di forza del sistema agroalimentare,ma il timore è che le crociate anti alcol di alcuni Paesi europei possano danneggiarne la competitività
Condividiamo la Visione Strategica del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per una maggiore competitività dell'Industria italiana ed europea.
Le difficoltà di approvvigionamento globale e i nuovi equilibri geopolitici devono farci guardare a un nuovo modello di crescita e di competitività delle imprese nei mercati internazionali.
STUDIO MACARIO Consulting
UE: Urso, “serve un ‘Piano europeo per l’industria’ più ambizioso. Quattro le proposte italiane” In programma incontri con i partner europei
I risultati di una visione strategica per il nostro Made in Italy e anche per gli altri Made in dei Paesi della nostra cara e amata Europa si stanno vedendo, come avevamo sempre preannunciato, già prima dell'accordo di libero scambio tra UE e Canada.
Speriamo che presto si realizzi un equo e proficuo accordo di libero scambio tra UE e USA (vedi TTIP mai concluso), visto che i prodotti del Made in Italy (e non solo quelli del Food) sono amati negli Stati Uniti d'America.
Per quanto riguarda l'UK e la Brexit, siamo felici che i dati confermano quanto detto pubblicamente, in convegni dedicati (vedi ODCEC Bari Marzo 2019 - Convegno Effetti della Brexit sulle vendite del nostro Made in Italy), e scritto in passato, prima dell'entrata in vigore della Brexit, sulla forza della reputazione del nostro Made in Italy e sul valore dei nostri prodotti nel mercato UK.
Accordi commerciali: in Canada crescita record del food&beverage made in Italy - Il Sole 24 ORE L’ultimo in ordine di tempo è stato il Ceta, l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada che, benché in vigore in via provvisoria dal 2017 e non ancora ratificato da tutti gli Stati membri, ha prodotto ottimi risultati soprattutto per l’agroalimentare made in Italy. Nel complesso le esportaz...
Mentre ci rilassiamo per recuperare le forze, riflettiamo sui risultati ottenuti dai nostri prodotti agroalimentari e sull'ulteriore impegno necessario per far affermare nel mondo il nostro Made in Italy Agroalimentare.
Stiamo crescendo, ma gli ostacoli aumentano. Se non si riuscirà a realizzare un SISTEMA PAESE, con una maggiore valorizzazione della DIETA MEDITERRANEA nel mondo, rischiamo che i nostri prodotti saranno sostituiti da prodotti innovativi o spinti da mode temporanee, in nome di una pseudo sostenibilità e benessere.
Se ci teniamo tanto alla sostenibilità, dunque valorizziamo la cultura dei prodotti del nostro territorio acquistandoli e portandoli sulle nostre tavole e nelle nostre pagine social.
Export agroalimentare verso il nuovo record di 60 miliardi La stima di Coldirett sui dati Istat di novembre. Il ministro Lollobrigida a Marca: «Lavoriamo per rafforzare il sistema Italia»
🔸 I risultati di Jp Morgan, Bank of America e Citigroup sono stati nel complesso positivi ma preoccupa l'andamento dell'economia per il 2023.
📊 Forti vendite sul comparto auto a livello mondiale, Stellantis in coda al Ftse Mib.
💶 Tra i principali titoli milanesi riflettori puntati anche sul comparto bancario.
Brindiamo 🥂 al nuovo anno con le vecchie speranze e i vecchi obiettivi, ma con la consapevolezza che per rendere migliore il nuovo anno 2023 dobbiamo migliorare noi stessi, i nostri piani e le nostre azioni.
Non basta sperare e augurarsi reciprocamente un migliore anno, ma è necessario attivarsi per il cambiamento in meglio del Mondo che verrà.
Lo STUDIO MACARIO Consulting augura di cuore a tutti i clienti, followers e amici un ottimo inizio 🥂🥂 per un migliore e sereno anno nuovo, colmo di solide relazioni, grandi traguardi e soprattutto una crescita globale 🌎 e sostenibile.
STUDIO MACARIO Consulting
Ottimo anno 2022 per l'Italian Food nel mondo, soprattutto quello proveniente dai distretti italiani. L'export è in crescita, ma attenzione alla lettura dei dati: la crescita di valore è influenzata dall'incremento dei prezzi. E'importante osservare con uno stesso criterio le variabili delle performance. Pertanto è utile osservare l'incremento del fatturato e delle quote di mercato nei diversi paesi esteri.
https://www.ilsole24ore.com/art/l-export-agroalimentare-distretti-italiani-crescita-15percento-AEFF7pQC
L’export agroalimentare dei distretti italiani in crescita del 15% Secondo il monitoraggio di Intesa Sanpaolo, nel primo trimestre del 2022 le esportazioni food & beverage hanno totalizzato 12,5 miliardi di euro
Lo Studio MACARIO CONSULTING augura di cuore a tutti Voi e ai Vostri cari un sereno Santo Natale, in cui tutti i CUORI si UNISCANO per generare un mondo di PACE, nel rispetto delle diversità.
Ci avviciniamo a vivere intense giornate di convivialità e di brindisi augurali, dopo due anni di forzata prudenza a causa del Covid-19.
Prepariamoci al nuovo anno 2023 esaminando i risultati e le riflessione che Il Sole 24 ore ci propone per il settore del Vino Italiano
Questo contributo dimostra che per ottenere una crescita seria nei mercati internazionali le imprese del devono dotarsi e formarsi per un cammino serio che non riguarda solo la qualità del prodotto in bottiglia o del packaging, ma l'insieme delle strategie pianificate e realizzate nel dettaglio.
Per affrontare i nuovi scenari economici della nuova globalizzazione è necessario dotarsi di risorse e competenze specialistiche, in modo da raggiungere obiettivi ambiziosi a livello globale.
Non basta dire abbiamo il migliore vino italiano o del territorio: servono strategie di
Ad maiora 🍷🍷🥂🍻🍾🍸🥂🎄🌍
Export di vino verso il nuovo record di 8 miliardi (+12%) nel 2022 Dollaro forte, diversificazione dei mercati e ripresa del turismo sono stati i fattori vincenti, in attesa di un anno pieno di incognite
Evviva per il nostro Made in Italy!!!
Le esportazioni dei prodotti delle imprese italiane sono sempre in crescita.
Ora dobbiamo concentrarci sul numero di imprese italiane (PMI) che ancora non riescono a crescere nei mercati internazionali, perché non investono tempo e capitali in formazione e consulenza strategica per una crescita sostenibile nel tempo nei mercati esteri.
Non basta esportare ogni tanto senza alcuna strategia!
Non è utile né sicuro per l'impresa approcciare i mercati esteri senza un percorso di studio e di preparazione preliminare.
I risultati positivi che leggiamo sono derivati dopo un cammino serio. Molti ci provano senza preparazione, ma poi crollano distruggendo valore, risorse e reputazione.
Export, Made in Italy record a settembre: per la prima volta oltre quota 600 miliardi Undicesimo mese in crescita a doppia cifra. Ma la corsa del prezzo gas affonda la bilancia commerciale e il rosso nei nove mesi sale a 31 miliardi
Il titolo dell'articolo è fuorviante rispetto agli ottimi risultati del settore Legno-arredo del nostro Made in Italy, che invece continua a dimostrare che i prodotti delle imprese italiane sono apprezzati in tutto il mondo sia in Europa (Francia, Germania e UK) sia negli USA (terzo mercato di esportazione).
Non bisogna arrendersi e siamo certi che chiuderemo bene anche il 2022, nonostante le difficoltà energetiche e gli scenari incerti.
Legno-arredo, rallenta la crescita dell’export nel 2022 Analisi Pambianco sui dati dlela filiera: + 18% nel primo trimestre ma si prevede un rallentamento nella seconda parte dell’anno
Anche la cosmetica Made in Italy segna un altro importante risultato sul fronte della competizione globale delle nostre imprese italiane.
Da sempre in concorrenza con le imprese francesi e non solo, oggi i prodotti delle imprese della cosmetica Made in Italy crescono con successo nei mercati internazionali, grazie soprattutto ad un percorso preliminare di formazione ed organizzativo, che sta facilitando la realizzazione delle strategie e dei processi di internazionalizzazione, oggi sempre più complessi.
L’export di cosmetica riparte e si rafforza nelle aree extra-europee Il 2022 si dovrebbe chiudere con un valore di 5,6 miliardi di euro in aumento del 12,1% rispetto al 2019, anno pre-pandemia. Gli Stati Uniti scalzano la Francia e diventano primo mercato
Crolla il settore chip in Cina dopo le nuove regole Usa sull'export. Gli effetti su Stm e Technoprobe - MilanoFinanza.it Le nuove regole Usa per l'export di chip in Cina ad uso dei nuovi super computer e in ambito militare riporta le relazioni fra le due super potenze agli anni Novanta. I divieti sono piuttosto ampi e andranno a riscrivere la storia
Negli ultimi 7 mesi l'export agroalimentare (e non solo) è cresciuto. Il nostro Made in Italy è riuscito a difendere le sue posizioni nei mercati esteri e sta crescendo rispetto ad alcuni anni fa. Sempre più è richiesto nei mercati maturi come il Nord America e in quelli Europei, ma anche in alcuni mercati dell'area ASEAN. Intanto i costi energetici e la concorrenza focalizzata sulla variabile prezzo non aiuteranno a mantenere queste posizioni. Se le nostre imprese non si attiveranno con una pianificazione strategica e con una riorganizzazione aziendale sarà difficile continuare a crescere e vincere nei mercati esteri.
Export agroalimentare: +18% nei primi 7 mesi 2022. Ma la bilancia commerciale è negativa Report Ismea: risultato che risente delle spinte inflattive, ma ottenuto nonostante la crisi e i record del 2021. Frutta in controtendenza. Aumentano però anche le importazioni: il deficit è pari a 381 milioni di euro
Stiamo entrando in una congiuntura macroeconomica che alcuni chiamano di tempesta perfetta.
Le imprese cercano nuove strategie per non navigare a vista. E' ora di avere un serio piano strategico e riorganizzare la propria impresa, per evitare di non gestire la tempesta. Anche le imprese oggi sane e forti, grazie alla crescita delle esportazioni e alla gestione strategica del periodo Covid-19, stanno vivendo le difficoltà dei costi energetici e della crisi economica in arrivo. Sapere dove e come muoversi nella tempesta diventa fondamentale. https://www.ilsole24ore.com/art/made-italy-l-export-regge-e-vede-quota-600-miliardi-AEOtzw5B?fbclid=IwAR0_7zssVCQ4jqmccbvdR-p-U9Xa7QTIEZHF2XbzKz7Rul8q9UAoS58jdso
Made in Italy, l’export regge e vede quota 600 miliardi Al Summit Sole 24 Ore e Financial Times con Sky TG24, manager e autorità a confronto sui temi dell’export: oltre 11mila utenti collegati
Gli scenari internazionali sono sempre più complessi, ma il nostro Made in Italy nel 2021 riesce a mantenere il trend di crescita nei mercati internazionali. Sicuramente nel 2022 potrà confermare le performance delle esportazioni solo se le imprese italiane riusciranno ad attuare nuove strategie di innovazione e sostenibilità, in modo da garantire la competitività e l'eccellenza.
Export italiano, nel 2022 crescita del 10,3% grazie alla spinta dei prezzi Ma i volumi cresceranno a un ritmo più contenuto (+2,6%). Le esportazioni di servizi tornano ai livelli pre-Covid grazie soprattutto al comparto del turismo
Riprendiamo il nuovo anno lavorativo con la consapevolezza che le imprese del Made in Italy, e soprattutto le MPMI, possono e devono continuare nel percorso di crescita nei mercati internazionali, individuando strategie innovative per vincere in competitività e qualità nei nuovi scenari globali.
https://amp24-ilsole24ore-com.cdn.ampproject.org/c/s/amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEfj5MsB
L’internazionalizzazione delle imprese italiane vale oltre mille miliardi all’anno - Il Sole 24 ORE Quanto vale l'internazionalizzazione delle imprese italiane? I dati mensili sull'export, diffusi dall'Istat, non forniscono un quadro esaustivo, perché non considerano il giro d'affari prodotto dalle società a controllo italiano all'estero. Ma quanto vale il fatturato sviluppato all'estero? A ques...
Riprendiamo le attività guardando ai risultati ottenuti, dalle imprese del Made in Italy, nei primi mesi del 2022 rispetto al 2021.
Lo scenario è complesso. Quindi non si può non analizzare costantemente l'evolversi della situazione del commercio internazionale, soprattutto nei settori del manifatturiero italiano.
Made in Italy, alimentare e pharma spingono l’export. Al palo solo l’auto In un anno il valore complessivo dell'export raggiunge i 572 miliardi. Trainante l'effetto cambio euro/dollaro. Bene l'alimentare, che vede il record dei 60 miliardi a fine anno, e il pharma
E' una questione che segnaliamo da alcuni anni alle imprese che intendono sviluppare un e-commerce diretto anche ai mercati internazionali.
La problematica non riguarda solo il Food, ma anche gli altri settori produttivi del Made in Italy.
La logistica è assolutamente strategica e fondamentale per poter pianificare e realizzare una piattaforma e-commerce.
E' un driver critico soprattutto per il Food, ma lo è anche per gli altri settori, in quanto il consumatore (acquirente online) non premia chi non rispetta la tempistica di consegna garantita.
Ritorniamo sulla necessità per le imprese di realizzare un'attenta pianificazione strategica per poter crescere in modo duraturo.
Crescono del 17% le vendite di food online, ma resta il nodo della logistica Perrone (Yocabè): per le Pmi alimentari che aprono un sito proprio, la difficoltà maggiore è garantire la catena del freddo durante le spedizioni
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