Itineranti

Le promesse son fatte per essere mantenute...
Nel 2020 eravamo sulla Via Mikaelica, dove abbiamo conosciuto Domenico, pellegrino Toscano, con lui abbiamo percorso l'intero cammino, arrivando fino a Monte Sant'Angelo Francigena, lí Domenico ci promise di Tornare in Puglia per percorrere altre vie. Oggi il nostro Pellegrino di adozione termina quest'altra avventura, concludendo la Via Peucetia del Cammino Materano ,congratulazioni dall'intera comunità "itineranti" 👍☺️🍻👏👏👏👏👏
Domenico Di Romualdo
🎥🎥🎥 https://fb.watch/plpH4REPMy/
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Escursione alla Rocca del Garagnone: tra i silenzi mistici del Parco dell'Alta Murgia si ergono le rovine dell'antico castello normanno.
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Serata natalizia "ITINERANTI" 🍻🍻🍻🎄🎁🎅🤶

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La sveglia all'alba per partecipare alla Messa in Basilica, la suggestiva tradizione della 'fiaccolata nicolaiana', il rituale della cioccolata calda dopo aver partecipato alla celebrazione religiosa, i primi profumi del Natale per le stradine del borgo antico. Il 6 dicembre, giorno in cui la Chiesa festeggia il nome di San Nicola, per i baresi è il giorno della "Fèsta granne" (festa grande), più intima e familiare rispetto alla Sagra Maggio, una giornata scandita da gesti e rituali in nome del Santo Patrono, che tradizionalmente scandisce anche l'avvio dei preparativi per le festività natalizie.“

Escursione 02.12.2023 Jazzo lama corriera con partenza dal parcheggio del Pulo di Altamura.

✒️✒️✒️✍️Ti auguriamo di custodire con cura le emozioni che si provano quando esce una propria pubblicazione. Con stima gli amici "Itineranti".❤️


Scrivere è il mio modo di vivere. Oggi, una parte di quella vita sta per riemerge nuovamente dalle pagine di un libro. Caro pedonauta, sono felicissimo di annunciarti che il mio primo romanzo, "Sarò Cammino", è stato ufficialmente selezionato per una campagna editoriale in crowfounding presso la casa editrice bookabook di Milano. Potrai sostenere la campagna preordinando il libro a questo link
https://bookabook.it/libro/saro-cammino/
Se saranno preordinate duecento copie, il libro sarà pubblicato e distribuito in tutta Italia a luglio 2024. Avrò bisogno del tuo sostegno per dare vita a questo nuovo progetto. Anche solo condividendo questo post con i tuoi amici, potrai aggiungere un piccolo passo a questo nuovo cammino. Le parole restano solo silenzio nel vento senza che nessuno possa leggerle in un libro. Aiutami affinché quelle parole possano divenire corpo, suono, viaggio.
La mia penna ha bisogno di te.
Grazie 👣🙏❤️📖
Claudio
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https://www.facebook.com/pedonautasognatore

Ragazzi, il vostro mondo non sarà più lo stesso: questa bambina renderà il vostro amore più forte, i vostri giorni più brevi, le vostre notti più lunghe e il vostro conto in banca più… vuoto! 😆😆😆😆
Auguroni di cuore da tutti noi 💞❤️👧👧👧🚼👨‍👨‍👧

2^ edizione del "Cammino del Sale"
Ad unire Barletta e Margherita di Savoia c'è, da sempre, un filo invisibile. Per un periodo lungo quasi 50 anni, però, quel filo è stato visibilissimo ed è stato rappresentato dalla teleferica.
Con i suoi alti piloni di cemento e i cestelli sospesi nel cielo, serviva a trasportare celermente il sale dalla città delle Saline al porto di Barletta. Realizzata nel 1955 e dismessa dall'utilizzo a causa degli alti costi di gestione nel 1981, l'iconica struttura si estendeva in lunghezza fino a coprire una tratta di 13 km. Nel 2000 furono demoliti i piloni che svettavano in mare, rimasti impressi nella memoria dei barlettani che potevano vederli chiaramente dalla litoranea di Ponente.
Sulla scorta di questi nostalgici ricordi e per non lasciar cadere nell'oblio questo pezzo di storia del nostro territorio, l'associazione Amici del Cammino Barletta Running & Walking con la collaborazione dell'A.S.D. Margherita Cammina di Margherita di Savoia ha promosso il "Cammino del Sale".

Finalmente Claudio è giunto a Roma!!! Tanta soddisfazione per questa nuova meta conquistata.
Ti aspettiamo Claudio 💯❤️

La francigena è pioggia che ti inzuppa le scarpe, è sole che ti brucia la pelle… La francigena è sete che ti asciuga la gola, è l’acqua di un torrente in cui fare il bagno… La francigena è la fame che ti toglie le forze, è una tavolata con 22 piatti… La francigena è la polvere fino alle ginocchia, è stendere il bucato tra gli olivi… La francigena è passeggiare in una piazza, è scivolare nel fango… La francigena è avere tutto il necessario, è non avere nulla oltre l’indispensabile… La francigena è l’indifferenza di molti, è il saluto di un contadino… La francigena è la felicità di partire, è la tristezza del rientro… La francigena è la fatica di portare lo zaino da soli, è la gioia di arrivare insieme alla meta… La francigena è camminare con tuoi amici, è camminare con Lui…
(Alessandro)

Serata comunitaria, il bello non è ritrovarsi, è il non essersi mai persi veramente.

Italia… siamo in treno e viaggiamo verso le nostre casa, i nostri cari.
Ci guardiamo di tanto in tanto e pensiamo a quanto vissuto e quanto abbiamo condiviso insieme durante questo viaggio. Siamo concordi nel dire che, guardando indietro, non vediamo soltanto timore e sconforto per quanto accaduto negli ultimi giorni. No, assolutamente no. Ci piace ricordare i posti sacri visitati, il duro cammino fatto per raggiungerli ma soprattutto ricordiamo le stupende persone che abbiamo incontrato, coloro che attraverso la loro ospitalità, cordialità e assoluta fiducia in tre estranei, anche se Pellegrini pur sempre estranei, ci hanno aperto le loro case e il loro cuore dimostrandoci che non tutto è perduto e che pensare che si possa sperare in un mondo dove ci si aiuti senza aspettarsi nulla, non è un’utopia.
Il riferimento va in particolare modo ad alcuni di loro e volendone menzionare qualcuno, ricordiamo Alexandra, la sorella giovanissima che gestisce la struttura di accoglienza per Pellegrini CASANOVA a Tiberiade, lei ci ha accolto come fossimo suoi fratelli da una vita, occupandosi addirittura dei nostri panni sporchi e mostrando un’assoluta fiducia nei nostri confronti e nei confronti di tutti Pellegrini di passaggio.
Un’altra persona e fratello a cui facciamo riferimento pensando a questi sentimenti e sensazioni bellissime provate in viaggio, è Padre Raffaele, già menzionato in precedenti post. Lui è stato il primo che abbiamo incontrato sul nostro Cammino e l’ultimo ad aver salutato prima di rientrare in patria. Padre Raffaele, che della ca**tà e dell’estremo altruismo ha fatto il suo modello di vita, una vita semplice nel fabbisogno quotidiano ma altrettanto complicata nel modo di vivere e di gestire le situazioni che lo contornano, dovendo aver a che fare ogni giorno con persone di religione differente dalla nostra e con le quali mantienie, nonostante tutto ciò che accade, soprattutto li, un rapporto di estrema cordialità e amicizia.
Padre, i tuoi insegnamenti ci faranno da guida d’ora in poi, porteremo avanti la tua idea di Pace sotto tutte le sue bellissime sfaccettature, inserendole soprattutto nelle cose più piccole, quelle quotidiane.
A te e ai due frati, fra Fernando e fra Attilio, auguriamo di superare questo terribile momento che state vivendo in Terra Santa e vi promettiamo che, nel nostro piccolo, vi penseremo e pregheremo per voi e, non per ultimo, vi aiuteremo anche da lontano come voi avete fatto con noi.
Colgo questo momento per chiedere a tutti voi che leggete questo post, di condividere quanto letto e soprattutto, se potete, di donare cio che potete di far donare a chi conoscete, anche poco va bene, se spesso va benissimo, ma va bene anche una sola volta, al seguente IBAN:

IBAN: IL980176440000003017941
INTESTATO A: CUSTODIA DI TERRA SANTA
CAUSALE: T. FRANCIS OF ASSISI - AKKO

Questa/e donazione/I servono affinché loro possano continuare a dare ospitalità a chiunque passi da lì, ad Acri in Israele.
Siamo certi che, anche se non riceveranno donazioni, continueranno a farlo comunque, ed è proprio per questo che invito tutti a donare ciò che si può. Grazie a chiunque lo farà.
Chiudiamo con l’augurio che tutto finisca il prima possibile e con la promessa che appena possibile, andremo a concludere ciò che abbiamo iniziato.
quando ...ma si torna.

Siamo in Italia !!! Grazie a tutti x le attenzioni ricevute ❤️❤️❤️😙.

5^ è ultima tappa della Via di Acri in Terra Santa.
Di solito l'interruzione di un cammino può avvenire per tanti motivi, il sopraggiungere di un problema fisico, un'esigenza famigliare, un urgenza lavorativa, ma terminare per l'inizio di un conflitto ti destabilizza è la leggerezza che avevi accumulato sfuma. Gli eventi in corso ci impediscono di proseguire , un progetto studiato da oltre due anni, termina qui. Abbiamo concluso questo cammino esattamente a metà, portandoci dietro innumerevoli ricordi è tante belle amicizie. Purtroppo la nostra amata Gerusalemme resta ancora una meta lontana, abbiamo camminato per oltre 100 km, salita dopo salita arrivando è terminando sul mare di galilea. Vogliamo ringraziare in primis le nostre famiglie per averci supportato è l'intera comunità di camminatori ITINERANTI per la loro goliardica vicinanza.
Si torna a casa...non sappiamo ancora quando ...ma si torna.

4^Tappa della Via di Acri in Terra Santa (variante). Come già detto nel post di ieri, per esigenze logistiche abbiamo dovuto fare delle modifiche all' itinerario originario, ricavando una traccia di circa 30 km tra percorsi di campagna e strade statali alquanto monotone, unica chicca la parte finale lungo i costoni del lago di Tiberiade dove abbiamo potuto godere di paesaggi mozzafiato che ci hanno accompagnato fino al nostro ingresso a Tiberiade. Pernotto presso la casa francescana, di accoglienza pellegrina CASA NOVA.

Anche oggi giornata intensa, sveglia alle ore 05.00 per poter partecipare alla santa messa mattutina nella magica chiesa dell'annunciazione di Nazareth per poi partire immediatamente per la 3^ Tappa della Via di Acri, da Nazareth a Monte Tabor, 17 km fatti quasi tutti su sentieri Trekking molto paesaggistici, qualche interruzione sul percorso sulle tracce ricevute da altri pellegrini, cantieri in corso con rispettive deviazione che hanno aumentato i km, per poi arrivare finalmente a Monte Tabor presso la Basilica della Trasfigurazione. Avremmo dovuto dormire da loro, ma purtroppo da circa due anni ci sono dei lavori di manutenzione in corso, che impediscono l'accoglienza pellegrina è come se non bastasse anche l'unica struttura ricettiva presente nella tappa successiva a Lavi, aveva il tutto occupato già da un'anno prima, dopo tanta fortuna già in fase di programmazione abbiamo deciso di fare una variazione al percorso, che ci porterà direttamente a Tiberiade per poi risalire nella tappa seguente verso nord. Dopo esserci rifocillati con un bel gelato, iniziamo la bellissima discesa trekking, calpestando anche in questa occasione la Israel National Trail che ci porterà a Kfair Tavor dove finalmente possiamo dare termine a questa giornata ... Gerusalemme si avvicina ❤️

Una giornata estenuante, una tappa molto tosta quella che collega I billin a Nazareth, con i suoi 26 km di cui una decina quasi tutti in salita, che ci ha portato a percorrere anche una parte della famosa National Trail, l'equivalente del Sentiero Italia in Israele, caldo afoso e acqua consumata a litri. Domani destinazione Monte Tabor.

Questa mattina eravamo un po' sconfortati per non essere riusciti a visitare l'antica chiesa di San Giovanni d'Acri, nonostante i tanti tentativi di ieri, ci eravamo oramai rassegnati, solo la volontà di timbrare la nostra credenziale ci ha spinti verso la scuola francescana di Acri dove abbiamo avuto la fortuna di conoscere Padre Raffaele, un grande padre francescano che con i suoi 75 anni ci ha immediatamente irradiato un mondo di serenità, con il suo accento tipicamente campano ci ha fatto sentire a casa, coccolandoci come un padre con i suoi figli. Pur scombinando i programmi, abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio un'uomo meraviglioso che con 57 anni di sacerdozio in Medio Oriente ha fatto storia. Padre Raffaele ci ha dato finalmente la possibilità di visitare la la magica chiesa di San Giovanni d'Acri. A sera ormai inoltrata arriviamo a I'billin dove terminiamo questa inaspettata giornata con una strepitosa cena araba.