Dipartimento ad Attività Integrata di Medicina Interna e Medicina Specialistica L'U.O. Lucatello. Nel 1931 il Frugoni, succedendo a V. Marconi, B. Mussolini, A.
Entrando dall'ingresso principale del Padiglione Chini, l'Unità Operativa "Frugoni" si trova sul lato destro del Padiglione, a piano terra (segreteria e direzione), al 2° piano (reparto di degenza) e al 4° piano (ambulatori). prende il nome dal medico italiano Cesare Frugoni, nato a Brescia il 4 maggio 1881. Compiuti gli studi classici e iniziati i corsi universitari a Parma, si laureò in medicina
e chirurgia nel 1904 presso l'Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento di Firenze. Frequentò poi per breve tempo l'istituto di patologia generale dell'università di Pavia, diretto da C. Golgi, quindi rientrò a Firenze ove prese servizio nella clinica medica diretta da P. Grocco dapprima come assistente, poi già dal 1909 con la qualifica di aiuto. Conseguite le libere docenze in patologia speciale medica nel 1910 e in clinica medica generale nel 1913, nel '14 vinse i concorsi per primario ospedaliero a Brescia e a Firenze, optando per quest'ultima sede. Chiamato alle armi durante il primo conflitto mondiale, fu costantemente impegnato in zona di operazioni, meritando la croce di guerra e una medaglia d'argento al valor militare. Al termine delle ostilità fece ritorno a Firenze, ove nel 1921 fu incaricato dell'insegnamento della patologia speciale medica; costituitasi l'università fiorentina, nel 1923 vinse il concorso per la cattedra della stessa disciplina e ne divenne professore ordinario. Primo ternato al concorso per la cattedra di clinica medica dell'università di Modena, nel 1926 vi fu chiamato, ma preferì assumere la direzione della cattedra e dell'istituto di clinica medica generale dell'università di Padova succedendo a L. Nella nuova sede rimase dal 1926-27 al 1929-30, assumendo anche la direzione della scuola di perfezionamento in medicina dell'apparato respiratorio e l'incarico dell'insegnamento di clinica medica nelle scuole di perfezionamento in oculistica e in urologia, nonché, nell'ultimo anno, la direzione della clinica pediatrica. Nell'ateneo patavino recò un notevole contributo alla trasformazione e alla riorganizzazione dell'istituto di clinica medica. Ascoli, assunse la direzione della cattedra e dell'istituto di clinica medica generale dell'università di Roma, che mantenne fino al suo collocamento fuori ruolo, nel 1951. A Roma il Frugoni ebbe anche, nell'anno accademico 1944-45, l'incarico della semeiotica medica, e favorì l'apertura presso il suo istituto, nel 1945, di un ambulatorio per lo studio dei gemelli: questa struttura, la cui direzione fu affidata a L. Gedda, fu attiva fino al 1953 e rappresentò il primo nucleo dell'istituto di genetica, inaugurato nel 1953-54. Figura scientifica di primissimo piano, medico di non comune perizia e dotato di finissimo intuito diagnostico, il Frugoni fu un autentico caposcuola e formò una schiera di allievi di grande valore. Fu appassionato studioso e si distinse per le numerose ricerche condotte pressoché in tutti i settori della patologia e della clinica medica. Autore di circa 200 pubblicazioni, il Frugoni recò contributi apprezzabili alla clinica medica generale, allora non ancora frammentata nelle varie specialità. Durante la sua permanenza nel laboratorio del Golgi studiò la forma morbosa nota come miastenia, grave o pseudoparalitica, individuandone la causa in alterazioni morfofunzionali a livello della placca motrice responsabili del blocco della trasmissione neuromuscolare, deduzione scaturita da osservazioni cliniche e istopatologiche sostanzialmente confermata dalle attuali acquisizioni che ascrivono l'etiopatogenesi della malattia alla presenza di anticorpi contro i recettori dell'acetilcolina a livello della giunzione neuromuscolare. Tra i suoi primi lavori meritano in modo particolare menzione le ricerche sul diabete, sulla tubercolosi, sulla citosteatonecrosi, sulla particolare patologia infettiva causata all'uomo dal microrganismo Spirillum minus trasmesso dal morso del ratto e sulla messa a punto di un test per la ricerca della fragilità vasale, la cosiddetta prova del laccio divenuta poi classica nella pratica clinica. Durante gli anni trascorsi al fronte il Frugoni ebbe modo di studiare la patologia infettiva che si manifestava tra i combattenti e condusse interessanti osservazioni sul tifo e soprattutto su alcuni casi di ittero secondario a catarro gastroenterico caratterizzati dalla tendenza alla "diffusione batterica" e da fenomeni di iposurrenalismo probabilmente provocati da sostanze tossiche a spiccata azione emolizzante. Il Frugoni legò il suo nome a una particolare forma di splenomegalia fibroso-congestizia, di natura essenzialmente vascolare e ben distinta dalle sindromi bantiane, associata o meno a ostacolo portale e a decorso caratterizzato da ricorrenti emorragie digestive, della quale studiò e descrisse accuratamente le peculiarità anatomo-patologiche e cliniche che illustrò in una serie di importanti pubblicazioni: questa patologia è anche conosciuta come malattia di Frugoni - Chauchois - Eppinger, per ricordare il Frugoni e gli altri due autori che l'avevano studiata. Il Frugoni recò un notevole contributo nel settore delle malattie allergiche: la sistemazione e la precisazione dei concetti di ipersensibilità e di anafilassi, la corretta definizione della terminologia specifica, l'introduzione di un rigoroso metodo semeiologico, la dettagliata rassegna dei vari quadri clinici assicurarono allo studioso italiano una indiscussa notorietà nazionale e internazionale. iSpiccano, in questo campo di indagine, le sue ricerche sull'asma bronchiale, che interpretò come espressione, in molti casi, di uno stato di ipersensibilità generale con iperreattività respiratoria nei confronti di sostanze eterogenee, talvolta di una risposta anomala a semplici stimoli irritativi. Vale ancora la pena di ricordare la descrizione dell'osteite cistica in rapporto ad adenoma paratiroideo per il cui trattamento il Frugoni propose l'intervento chirurgico di asportazione delle paratiroidi, che fu operata con successo da R. Alessandri; le belle ricerche di ordine etiopatogenetico e clinico sulla collocazione nosologica, la diffusione e la profilassi di un vasto gruppo di epatopatie croniche; e quelle su interessanti argomenti di infettivologia, che furono oggetto di relazioni al 50° e al 54° congresso della SIMI. Nel 1974 il Frugoni pubblicò, a Milano, il volume Ricordi e incontri, un'originale autobiografia nella quale, dai racconti di interessanti episodi di cui fu protagonista e dalla cronaca dei suoi rapporti con pazienti della più varia estrazione, anonimi esseri sofferenti o illustri personalità, traspaiono il senso del dovere, il rispetto per il codice deontologico, la rigorosa aderenza ai severi principi formativi che informarono tutta la sua opera di medico e di educatore. Clinico assai noto e apprezzato, il Frugoni ebbe in cura illustri personaggi: G. Toscanini, I. Pizzetti, R. Graziani, P. Togliatti, il re d'Egitto Fu'ād I, Alfonso XIII di Spagna, le famiglie Volpi e Cini. Ebbe importanti incarichi: presidente del Consiglio superiore di sanità, della Società italiana di medicina interna (SIMI), dell'Accademia medica di Roma, fu membro delle più importanti società scientifiche italiane e straniere e insignito della medaglia d'oro al merito della Pubblica Istruzione. Fu anche direttore generale delle terme di Montecatini. Diresse importanti periodici medici, quali Minerva medica, La Riforma medica, Il Policlinico, Archivio italiano delle malattie dell'apparato digerente, Cuore e circolazione, Giornale medico dell'Alto Adige, Acta medica italica. Collaborò, inoltre, alle edizioni di manuali e trattati per medici e studenti, tra cui Manuale di patologia e terapia medica, Napoli 1931, e Medicina interna, Torino 1940. Lucidissimo e attivo fin quasi agli ultimi giorni, morì a Roma il 6 gennaio 1978. La sua salma fu traslata nella città natale.
U.O.S.D. di Chirurgia Senologica del Policlinico di Bari
Direttore: Dott. A. Cirilli (Chirurgo senologo)
Equipe medica: Prof.ssa C. Punzo (Chirurgo senologo), Dott.ssa A. Montanar...