Kenda onlus - Cooperazione tra i Popoli

Si é appena concluso il progetto Salud para la Paz, realizzato presso la Comunità di San Martin de Amacayacu, nell'Amazzonia colombiana, con il supporto della Regione Puglia e in collaborazione con la comunità stessa. Con Salud para la Paz abbiamo realizzato un centro di salute di base che sta permettendo ai membri della comunità di San Martin e alle comunità vicine di ricevere cure tempestive di base senza dover percorrere per 2 ore il Rio delle Amazzoni prima di raggiungere il capoluogo Leticia. Inoltre, abbiamo acquistato e messo a disposizione delle comunità una lancha attrezzata per le emergenze che sta permettendo di trasportare, più facilmente e in maniera più idonea, i malati o i feriti sino all'ospedale di Leticia o all'ambulatorio di Puerto Nariño, distante 40 minuti attraversando il Rio delle Amazzoni. Essenziale per la riuscita del progetto è stata anche la collaborazione con il Parque de la Vida Medellín de la Facultad de Medicina de Antioquia, che con la professionalità dei suoi esperti ha realizzato attività di formazione per differenti membri delle comunità di San Martin, Palmeras, Mocagua, Puerto Esperanza e Valencia su temi igienico-sanitari quali l'igiene orale, l'educazione alimentare, la pulizia delle fosse settiche, l'educazione sessuale e riproduttiva e la pediatria. Il progetto è stato realizzato con il pieno coinvolgimento della comunità locale e grazie alla collaborazione di tutti i partner ed enti coinvolti (Parrocchia San Sabino - Bari e Regione Puglia in primo luogo), ma anche grazie al supporto di tutti coloro che, venendo a conoscenza del progetto, hanno creduto nella progettualità e hanno deciso di supportarla. Il grande lavoro iniziato con la Comunità rappresenta un piccolo passo per un cambiamento e miglioramento che vogliamo portare avanti con la Comunità di San Martìn de Amacayacu attraverso la realizzazione di progetti futuri. Chiunque sia interessato a sostenere la Comunità di San Martin in questo importante presidio socio-sanitario nell'Amazzonia colombiana può contattarci anche privatamente.

Israele è stato sconfitto, e la sua sconfitta continua. E non perché dopo nove mesi di guerra Hamas non è ancora stato neutralizzato. L'opinione di Amira Hass: intern.az/1JVu

Questa settimana hanno avuto inizio le attività di formazione in ambito medico-sanitario per la comunità di San Martin de Amacayacu e le comunità vicine di Palmeras, Valencia, Mocagua e Puerto Esperanza. Gli esperti del Parque de la Vida Universidad de Antioquia e del Centro de Extension Medicina Universidad de Antioquia stanno trattando temi relativi al primo soccorso, igiene dentale, cura delle malattie tipiche della zona amazzonica, educazione sessuale e manutenzione e pulizia delle fosse settiche. Quest'ultima attività del progetto Salud para la Paz rappresenta un momento di formazione importante per le comunità e, allo stesso tempo, un' importante possibilità di confronto e di creazione di una rete tra differenti enti del territorio e tra le comunità stesse in ambito sanitario.

Ringraziamo AMBASCIATA DEI DIRITTI MARCHE per la splendida opportunità di condivisione e confronto sulla Colombia, la sua storia e le sue realtà, partendo dai progetti "Salud para la Paz" e "Recicalle", durante il Festival Frontiere e Resistenze

Domenica si è conclusa la coppa d'Africa e con essa anche l'iniziativa "Africa in Libertà" che abbiamo realizzato insieme a Manè - Impresa Sociale, Officina degli Esordi, Libera Puglia, Avanzi Popolo 2.0 e Amani for Africa. Un'esperienza stupenda che va oltre la semplice integrazione e si proietta verso una vera convivenza e condivisione: di spazi pubblici della città, di emozioni, di cibo e culture che ci arricchiscono e che sono ormai parte della nostra comunità. Per noi poi è stata una bellissima occasione anche per parlare dei nostri progetti in Costa d'Avorio e del lavoro fatto con Generazione Mai Nata. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito all'organizzazione, coloro che hanno partecipato, i nostri partner in Costa d'Avorio Amicale des Filles de San Pedro - AFSP e infine Aida, Nunzio, Roberta, Mara, Francesca, Silvia e tutti i volontari e le volontarie di Kenda che in questi anni si sono spesi per migliorare le cure materno-infantili in quella Costa d'Avorio che ha vinto la competizione. Alla prossima!

In questi giorni è in corso in Costa d'Avorio la Coppa d'Africa, la più grande manifestazione calcistica del continente africano. Insieme a Manè - Impresa Sociale, Amani for Africa, Libera Puglia, Avanzi Popolo 2.0 e Officina degli Esordi, abbiamo deciso di organizzare a Bari, proprio nel quartiere Libertà presso Officina degli Esordi, la proiezione pubblica delle fasi finali di questa competizione. Perchè il calcio può essere un ottimo strumento per creare relazioni, per vivere tutti e tutte insieme spazi di socialità della nostra città e per ribadire l'esigenza di costruire occasioni di dialogo e confronto alla pari. Noi di Kenda racconteremo la nostra personale esperienza in Costa d'Avorio con il progetto Generazione Mai Nata, ma non mancheranno il cibo, grazie a Ethnic Cook, e la musica africana, grazie al dj set di Mimmo SuperBass e Bass Culture. Non mancate!

Si é appena concluso il progetto Karifemme, realizzato in Guinea (Africa Occidentale) con il supporto della Tavola Valdese ed in collaborazione con la cooperativa locale FUPROBEK (Fédération des Unions de Productrices de Beurre de Karité). Karifemme ha messo al centro la filiera del karité e le donne che la compongono quasi esclusivamente. Sono loro infatti a gestire manualmente la raccolta delle noci, la loro lavorazione e la vendita del b***o che ne deriva. Karifemme ha supportato tre unità di produzione nelle località di Kankan e Mandiana, nel nord st del Paese, fornendo dispositivi di sicurezza individuale, piccoli utensili e materiali di trasformazione, al fine di migliorare il prodotto finito ed ampliare le opportunità delle produttrici e delle loro famiglie. Il progetto ha anche previsto sessioni di formazione sull’utilizzo dei macchinari e sulle tecniche di produzione di saponi e creme. Al fianco di Fédération des Unions de Producteurs de Beurre de Karité-Fuprobek sono state condotte attività di sensibilizzazione contro comportamenti che minacciano l’esistenza dei parchi di karité e piantumate di 200 piante, perché il karité sia preservato e conservato in tutto il suo valore culturale, naturale e sociale.

Road to Palestina 7a ed 15 dicembre 2023
Grazie a Casa del Popolo Silvia Picci Lecce Potere al Popolo Lecce Fucina Salentina, alle nostre cooperanti Amaranta Ma e Elena Mangia e a tutti i presenti e agli amici palestinesi e gazawi che nonostante ciò che vivono in questi giorni particolari hanno voluto esserci🙏
Grazie a tutti per questo incontro di confronto, conoscenza, approfondimento della realtà palestinese.

Per gli interessati al viaggio solidale in questa terra sacra scriveteci perché a breve ci sarà un primo incontro!

Alla prossima Road to Palestina 🇵🇸

Un’inchiesta del New York Times rivela che i militari e l’intelligence israeliani sapevano da più di un anno che i miliziani volevano attaccare, ma non li ritenevano in grado di farlo: intern.az/1Ixg

Condividiamo con piacere l'articolo dell' I.C. Marconi Oliva di Locorotondo che dopo aver incontrato Marco e Silvia per riflettere con i ragazzi sulle dinamiche della questione israelo-palestinese, ha voluto condividere sulla propria pagina l'esperienza vissuta con Kenda onlus - Cooperazione tra i Popoli !
Grazie per averci inviatato e averci dato l'opportunità preziosa di chiacchierare e riflettere con voi !

LA QUESTIONE ISRAELIANO-PALESTINESE – Alle radici del conflitto per ritrovare la via della pace – Istituto Comprensivo Marconi Oliva LA QUESTIONE ISRAELIANO-PALESTINESE – Alle radici del conflitto per ritrovare la via della pace 5 Novembre 20234 Novembre 2023 di marconioliva Il pomeriggio del 2 novembre scorso, i ragazzi del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi e dell’Organismo Partecipativo Studentesco hanno incont...

Mentre le forze israeliane entravano nella Striscia, è stata interrotta ogni comunicazione. Aumentando angoscia e paura. L'articolo di Al Jazeera: intern.az/1Ij7

Ieri, presso l'I.C "Guglielmo Marconi-Giovanni Oliva" di Locorotondo abbiamo avuto l'opportunità di parlare e confrontarci con i ragazzi e le ragazze sul conflitto israelo-palestinese, cercando di rivedere insieme quali sono le radici del conflitto, chi sono i suoi protagonisti e perchè in questi giorni si è avuta questa nuova escalation dopo anni di occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele. I ragazzi e le ragazze hanno provato a comprendere la quotidianità dei loro coetanei palestinesi e israeliani. Abbiamo ricordato loro quanto sia importante informarsi da fonti accreditate e anche indipendenti per avere un punto di vista alternativo e una comprensione più accurata della complessità che si vive in quei territori. Abbiamo soprattutto cercato di spiegare quanto sia importante oggi richiedere il cessate il fuoco e dare voce alla pace e alla cooperazione tra i popoli. Ringraziamo gli alunni e i professori dell'Istituto che ci hanno permesso di parlare e condividere l'esperienza di cooperazione internazionale di Kenda sul territorio palestinese e di aver dato spazio a una narrazione e un punto di vista che non molti accettano o sono disposti ad ascoltare.

La denuncia di Save The Children

Il numero di bambini uccisi a Gaza, in sole tre settimane, ha superato il numero di quelli che ogni anno hanno perso la vita nelle zone di conflitto del mondo dopo il 2019: questo l’allarme lanciato da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.

Secondo i dati diffusi rispettivamente dai Ministeri della Sanità di Gaza e Israele[1], dal 7 ottobre, sono stati segnalati più di 3.257 bambini uccisi, di cui almeno 3.195 a Gaza, 33 in Cisgiordania e 29 in Israele. Il numero di bambini uccisi in sole tre settimane a Gaza è superiore al numero di bambini uccisi in conflitti armati a livello globale – in più di 20 Paesi – nel corso di un intero anno, negli ultimi tre anni. [2]

bambini rappresentano più del 40% delle 7.703 persone uccise a Gaza e più di un terzo di tutte le vittime nei Territori Palestinesi Occupati e in Israele. Il bilancio delle vittime è probabilmente molto più alto, poiché ad essi si potrebbero aggiungere circa 1.000 bambini dispersi a Gaza che si presume siano sepolti sotto le macerie.

In seguito all’annuncio di venerdì di “operazioni di terra estese” nella Striscia di Gaza da parte delle forze israeliane, Save the Children sottolinea come tutto questo non potrà che causare altri morti, feriti e sofferenze, e continua a chiedere un cessate il fuoco immediato.

“Tre settimane di violenza hanno strappato i bambini alle famiglie e distrutto le loro vite a un ritmo inimmaginabile. I numeri sono strazianti e con la violenza che in questo momento a Gaza non solo continua, ma si intensifica, molti altri minori sono in grave pericolo”, ha dichiarato Jason Lee, Direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati.

“La morte di un bambino è sempre una morte di troppo, ma queste sono violazioni di proporzioni epiche. Il cessate il fuoco è l’unico modo per garantire la loro sicurezza. La comunità internazionale deve anteporre le persone alla politica: ogni giorno trascorso a discutere, fa sì che altri bambini vengano uccisi e feriti. Abbiamo il dovere di proteggerli in ogni momento, soprattutto quando cercano riparo nelle scuole e negli ospedali”.

Al numero delle vittime si aggiunge il bilancio dei feriti. Secondo quanto riportato, almeno 6.360 bambini di Gaza sono stati feriti, così come almeno 180 in Cisgiordania e almeno 74 bambini in Israele. Più di 200 persone, tra i quali ci sono dei minori, rimangono in ostaggio a Gaza.

Il rischio che i bambini muoiano a causa delle ferite non è mai stato così alto; le Nazioni Unite hanno riferito che un terzo degli ospedali della Striscia di Gaza non è più operativo a causa dei tagli all’elettricità e dell’assedio totale da parte del governo di Israele, che blocca l’ingresso di beni come carburante e medicine. Secondo quanto riportato da Medici senza Frontiere, la carenza di anestesia ha costretto il personale medico ad eseguire amputazioni a bambini senza alcun sollievo dal dolore.

Save the Children esprime la propria grave preoccupazione per l’ampliamento delle operazioni di terra a Gaza da parte delle forze israeliane, che provocherà inevitabilmente altre vittime tra i bambini, particolarmente vulnerabili alle armi esplosive, e chiede un cessate il fuoco immediato. L’Organizzazione esorta tutte le parti in conflitto ad adottare misure immediate per proteggere la vita dei minori e la comunità internazionale di sostenere questi sforzi, come è loro dovere.

Oggi, il quotidiano Avvenire parla di noi🥰! Un tuffo nella purezza dell’Amazzonia e dei suoi abitanti indigeni, tra cui la comunità Tikuna di San Martín de Amacayacu. Il giornalista Marco Benedettelli, fotografa una realtà lontana ma unita a noi dal progetto 𝙎𝙖𝙡𝙪𝙙 𝙥𝙖𝙧𝙖 𝙡𝙖 𝙥𝙖𝙯, nato dal confronto con Don Angelo Cassano, parroco di Parrocchia San Sabino - Bari, che durante le sue missioni aveva ascoltato le esigenze delle popolazione e voluto fortemente sostenerle, lì dove “𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑝𝑖𝑟𝑖𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑒̀ 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑔𝑒𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝐴𝑚𝑎𝑧𝑧𝑜𝑛𝑖𝑎”. Finanziato dalla Regione Puglia e dalle donazioni dei sostenitori, attualmente il progetto è in corsa d’arrivo: mentre la nostra “𝒍𝒂𝒏𝒄𝒉𝒂 𝑨𝒍𝒆𝒔𝒔𝒂𝒏𝒅𝒓𝒂”🐬 ( imbarcazione fluviale intitolata ad una nostra volontaria prematuramente scomparsa) già supporta gli amici di San Martìn per la navigazione nel Rio delle Amazzoni e nel suo affluente Amacayacu, presto sarà inaugurato l’ambulatorio medico🏨🌿: “𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑠𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑎̀ 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑎𝑖 𝑑𝑜𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑖𝑛𝑣𝑖𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑈𝑛𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝐿𝑒𝑡𝑖𝑐𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑟𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒. 𝐸 𝑐𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑆𝑎𝑛 𝑀𝑎𝑟𝑡𝑖́𝑛 𝑝𝑟𝑎𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑐𝑜𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑚𝑎𝑐𝑖 𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑙𝑣𝑎. 𝐼𝑙 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑎̀ 𝑑𝑎 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑟𝑑𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑣𝑎𝑟𝑖𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑒𝑎”.
Un grazie di cuore a tutti voi, amici e sostenitori: siamo tutti parte di grande famiglia!🧡💛💙❤️💛💚💙

La mancanza di carburante a Gaza ferma gli aiuti e gli ospedali La principale agenzia di aiuti delle Nazioni Unite a Gaza ha avvertito che dovrà interrompere le operazioni entro la fine della giornata, perché sta esaurendo il carburante. Leggi

Più di 2,3 milioni di esseri umani sono isolati dal mondo, incapaci di comunicare con i loro parenti o tra di loro, nel pieno di operazioni militari che vedono bombardamenti aerei continui.

La Striscia di Gaza è completamente isolata - Il Post Gli attacchi israeliani hanno fatto saltare le linee telefoniche e Internet: media e ong hanno perso i contatti con i loro collaboratori

Venerdì scorso, presso il Bistrot Sociale Multietnico di Ethnic Cook , si è svolta una grande 𝑠𝑒𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑑𝑎𝑟𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑒 𝑐𝑜𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 in compagnia dei volontari di Kenda Onlus che hanno raccontato e fatto conoscere alla comunità barese le attività realizzate ed i beneficiari diretti del progetto di cooperazione internazionale “𝗥𝗲𝗰𝗶𝗰𝗮𝗹𝗹𝗲 – 𝗥𝗲𝗰𝗶𝗰𝗹𝗮𝗿 𝗲𝗻 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗹𝗹𝗲" realizzato in collaborazione con Fundación Asimetría Cero. E’ stato un momento importante perché 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑖 𝑝𝑜𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑙’𝑢𝑛𝑖𝑐𝑜 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑟𝑎𝑓𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑔𝑎𝑟𝑎𝑛𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑖 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑖 𝑒 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎𝑑𝑖𝑛𝑖 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖. E’ l’unico modo di fare una politica internazionale responsabile nel senso di farsi carico/prendersi il peso/cura dell’altro, partendo dal basso, dalla vita, dai bisogni, dai progetti delle persone comuni che costituiscono la reale base della società. E, infine, perché è l’unico modo per conoscere davvero l’altro condividendo somiglianze e differenze in direzione della composizione dei conflitti. Questa filosofia ispira i principi fondanti della nostra associazione e del suo statuto da 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 17 𝑎𝑛𝑛𝑖.
E’ stato il momento per ringraziare la Regione Puglia, che grazie alla legge 20/2003, riesce a sostenere piccole iniziative di cooperazione dal basso, come Recicalle, in grado di dare sostanza ai partenariati locali, della difesa dei diritti umani e alla pace, permettendo a noi e a tante altre associazioni come la nostra, di realizzare azioni concrete di cooperazione decentrata, toccando da vicino gli effetti della situazione geopolitica ed internazionale.
Abbiamo ringraziato anche Don Angelo Cassano della Parrocchia San Sabino di Bari, che ha sostenuto il progetto Recicalle condividendo la volontà di essere dalla parte dei più poveri, in un luogo geografico molto difficile, in cui i diritti umani non sono garantiti e, per certi versi, si è ritornati alla sopravvivenza quotidiana.
Last but not least, abbiamo ringraziato Silvia Ernesto, project manager dell’intervento, che ci ha raccontato cosa è stato fatto, come sono stati raggiunti gli obiettivi previsti dall’intervento e cosa ci aspettiamo di realizzare in futuro, grazie alle tante idee emerse durante la realizzazione dello stesso. Silvia ha anche presentato al pubblico i protagonisti del progetto, Filomena Santamaria, nostra responsabile (pugliese) in loco, Matheo Rincón della Fondazione Asimetria Cero e alcuni dei beneficiari diretti delle attività, che hanno ringraziato tutti noi per aver dato nuova speranza alla loro vita e contribuito a sostenersi e sostenere, a loro volta, tutte le persone in difficoltà ❤️, anche grazie all’adozione di iniziative sociali ideate a Bari, come il progetto “Barraq” e il recupero di avanzi alimentari nei mercati periferici, come succede con “Avanzi Popolo” a Bari 💪.
Grazie a tutti e tutte voi per aver partecipato alla serata e per continuare a sostenere Kenda!🥰
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𝐶𝑎𝑟𝑖 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑎𝑚𝑖𝑐ℎ𝑒,
in questo momento di 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 che vede riaccendersi lo storico conflitto irrisolto tra Palestina e Israele , che speriamo quanto prima possa lasciare il posto al confronto diplomatico💚, vi invitiamo a trascorrere con noi una piacevole e gustosa 𝘀𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗹𝗲 in occasione della chiusura di un progetto che ha dato la possibilità agli amici cachivacheros di Bogotà di “re-inventarsi “ la vita dinanzi alle difficoltà: 𝗥𝗲𝗰𝗶-𝗖𝗮𝗹𝗹𝗲- 𝗿𝗲𝗰𝗶𝗰𝗹𝗮𝗿 𝗲𝗻 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗹𝗹𝗲 🛞.
Presenteremo le attività realizzate insieme ai diretti protagonisti (collegamento video) e con nostri partner Parrocchia San Sabino Fundación Asimetría Cero .
A seguire cena solidale con degustazione di buonissimi piatti tipici colombiani 😋. Dj set finale per concludere in allegria e danza la serata 💃.
Vi aspettiamo al Bistrot Sociale Multietnico- Piazza del Redentore il 𝟮𝟬 𝗢𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟵.𝟯𝟬! Non mancate!
Per prenotazione ed info vedi locandina