Psicoterapeuta Dott.ssa Guglielmo

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Viale Aldo Moro

Psicoterapia cognitivo comportamentale e specializzazione in Neuropsicologia e Neuropsichiatria.

18/04/2024

Perché non concedersi un po' di buona musica e un'ottima coccola per il palato?

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17/04/2024

Fondamentale per la propria vita personale, l’assertività è anche un elemento imprescindibile nel contesto lavorativo 🧑‍💼. Si tratta di una “soft skill” richiestissima dalle aziende, perché facilità la creazione un ambiente di lavoro più collaborativo, rispettoso e produttivo.

📢 Avere la capacità di esprimere le proprie idee, opinioni e bisogni in modo chiaro, diretto e rispettoso è fondamentale per costruire relazioni sane e per favorire un ambiente di lavoro collaborativo minimizzando le tensioni e i conflitti all’interno del team.

𝘾𝙤𝙢𝙚 𝙨𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖 𝙘𝙝𝙞 𝙚̀ 𝙖𝙨𝙨𝙚𝙧𝙩𝙞𝙫𝙤 𝙨𝙪𝙡 𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙤?
🔸 esprime in maniera efficace le proprie opinioni e idee;
🔸 sa dire “no”, quando necessario;
🔸 sa gestire i conflitti in maniera costruttiva;
🔸 sa ascoltare attivamente gli altri.

Essere assertivi vuol dire anche saper padroneggiare l’arte della negoziazione.
Secondo la dott.ssa .studiointranimam, la persona assertiva è in grado di:

🔸 far valere le proprie idee senza sopraffare il punto di vista degli altri, scegliendo attentamente le parole e i modi per portare avanti discussioni complesse;
🔸 mantenere la calma e non reagire impulsivamente o con aggressività;
🔸 prendersi il tempo necessario per valutare la situazione e offrire soluzioni chiare;
🔸 rispettare i colleghi e adottare un approccio equilibrato alle situazioni lavorative.

In generale, occorre evitare sia un atteggiamento eccessivamente aggressivo, che mira a sovrastare gli altri con le proprie opinioni, sia un atteggiamento passivo, che tende a sopprimere le proprie idee per paura del giudizio altrui.

Hai bisogno di aiuto o semplicemente di un confronto, magari nel contesto della tua azienda? 𝑰𝒏𝒕𝒓𝒂𝒏𝒊𝒎𝒂𝒎, studio di Psicoterapia e Neuroscienze, può attivare dei percorsi di supporto a te o di team working per la tua azienda.

Siamo a📍Lecce, in viale Aldo Moro, 12.
Info e richieste appuntamenti qui 📲+39 3773972667.
*

12/04/2024

Quante volte ci è capitato di NON riuscire a comprendere i comportamenti del nostro partner? 👩‍❤️‍💋‍👨

La maggior parte delle 𝙘𝙤𝙥𝙥𝙞𝙚 "scoppiano" 💔 spesso perché non riescono a trovare quell'intesa e quella sintonia empatica che permettono alla coppia di crescere nel tempo e di mettere radici.

“Comunicare” non è affatto una cosa banale.
L'𝙖𝙨𝙨𝙚𝙧𝙩𝙞𝙫𝙞𝙩𝙖̀ è un'abilità comunicativa importante in qualsiasi relazione, ma può esserlo particolarmente in una relazione di coppia dove è continuamente necessario mediare fra le nostre e le altrui esigenze.

Essere assertivi significa essere in grado di comunicare ed esprimere chiaramente i propri bisogni e desideri, senza essere aggressivi o passivi nei confronti degli altri e senza sentirsi in colpa.

𝙈𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙚𝙛𝙛𝙞𝙘𝙖𝙘𝙚 𝙚 𝙘𝙤𝙧𝙧𝙚𝙩𝙩𝙖?
Ecco alcuni consigli della dott.ssa Carola Liaci per sfruttare al meglio la tua capacità assertiva nella relazione di coppia:

🔸Comunicazione aperta e onesta
Sii sincero riguardo ai tuoi sentimenti, ma sempre con rispetto.

🔸 Ascolto attivo
Dedica tempo ad ascoltare veramente ciò che il tuo partner ha da dire, senza interruzioni o giudizi.

🔸Esprimi i tuoi bisogni
Non aver paura di esprimere ciò che desideri e di cui hai bisogno nella relazione.

🔸Utilizza il linguaggio del "Io"
Evita di accusare il tuo partner e focalizzati sulle tue emozioni usando frasi come "Mi sento..." anziché "tu sei..."

🔸Gestisci i conflitti in modo costruttivo
Affronta i problemi insieme anziché lasciarli crescere e diventare più grandi.

🔸Accetta il feedback
Sii aperto al feedback del tuo partner e usa quello che impari per migliorare la tua comunicazione

🔸Impara a dire di no
Sia tu che il tuo partner dovete imparare a porre dei limiti sani e ad accettare quando è necessario dire di no senza sentirsi in colpa.

🔸Sii paziente
Cambiare modelli di comunicazione richiede tempo, impegno ed esercizio quotidiano. Siate pazienti mentre lavorate insieme per migliorare.

La capacità assertiva è una abilità che si può imparare e migliorare nel tempo. L'importante è essere consapevoli della propria comunicazione e lavorare costantemente per migliorarla.

𝑰𝒏𝒕𝒓𝒂𝒏𝒊𝒎𝒂𝒎, studio di Psicoterapia e Neuroscienze, può aiutare coppie a ritrovare serenità ed equilibrio.
Siamo a📍Lecce, in viale Aldo Moro, 12.
Info e richieste appuntamenti qui 📲+39 3773972667.
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27/03/2024
13/03/2024

Impareremo???

La gente si comporta
come se non fosse viva.
Non è da vivi
camminare per strada
senza la passione del guardare.
Non è da vivi
stare seduti a litigare
col proprio ronzio.
E poi che br**ta cosa sciupare
la salute, ogni attimo senza malattia
andrebbe festeggiato coi vicini.
Ho capito che molti
hanno deciso di vivere da moribondi,
a questo punto l'ho capito.
Allora mi rivolgo solo ai vivi:
esultate per la cena,
per il sonno,
per l'abbraccio, cantate
al telefono e per strada,
cantate ogni parola
e ogni silenzio:
dove siete voi
nessuno si può permettere
di trascurare la gioia.

F. Arminio - "Non trascurate la Gioia"

03/03/2024

Capita spesso di confondere i sintomi dell'ansia con quelli della depressione. Eppure non sono la stessa cosa 😶‍🌫️

𝙌𝙪𝙖𝙡𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙡𝙚 𝙙𝙞𝙛𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙯𝙚?
L'ansia si presenta come una sorta di "allarme interno" che si attiva di fronte a situazioni stressanti, scatenando preoccupazioni incessanti, tensione e agitazione. Al contrario, la depressione è molto più di una semplice tristezza. È una condizione che avvolge la mente e l'anima in un velo di oscurità, provocando una sensazione di vuoto, disperazione e stanchezza persistente.

𝘾𝙤𝙨𝙖 𝙖𝙘𝙘𝙖𝙙𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙡’𝙖𝙣𝙨𝙞𝙖 𝙚 𝙡𝙖 𝙙𝙚𝙥𝙧𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙨𝙞 “𝙛𝙤𝙣𝙙𝙤𝙣𝙤”?
Ansia e depressione possono in alcuni casi coesistere. Molte persone che soffrono di depressione possono anche sperimentare sintomi di ansia e viceversa. L'ansia può alimentare la depressione, rendendo più difficile per la persona vedere la luce in fondo al tunnel. Allo stesso modo, la depressione può aumentare l'ansia, generando una spirale negativa di pensieri ed emozioni che sembrano senza fine.

𝘾𝙤𝙢𝙚 𝙖𝙛𝙛𝙧𝙤𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙙𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚?
Non avere timore a parlarne con qualcuno. Richiedere supporto ad un psicoterapeuta è la miglior soluzione. Con un approccio terapeutico multidisciplinare (la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia farmacologica, la mindfulness e altre tecniche di gestione dello stress), anche Intranimam può esserti d'aiuto.

𝑰𝒏𝒕𝒓𝒂𝒏𝒊𝒎𝒂𝒎 è uno studio di psicoterapia e neuroscienze.
📍Lecce, viale Aldo Moro, 12
📲+39 3773972667
*

Photos from Intranimam - Psicoterapia e Neuroscienze's post 23/02/2024
Photos from Intranimam - Psicoterapia e Neuroscienze's post 16/02/2024

Un altro regalo di una Professione che ha abbracciato me probabilmente da sempre.
Una squadra di Anime Grandi, dall'immensa umanità e competenza.
🤍

01/02/2024

Le infinite sfide della genitorialità consapevole

I Figli non voi li crescete, ma essi crescono voi.
Sono essi i vostri educatori, perché attendono che voi siate nel bene prima di imitarvi.
E quando dite: Daremo la vita a un figlio, sapete quale vita state dando? Non la loro, ma la vostra.
Se non avete compreso questo, meglio sarebbe serrare i fianchi e proseguire oltre.
E quando dite: I Figli sono la nostra croce, rallegratevi che essi vi abbiano inchiodato impedendovi di finire nel baratro.
Ed anche quando dite: I nostri Figli ci tolgono un mucchio di tempo, domandatevi se tutto quel tempo che vi viene tolto sarebbe impiegato meglio.

Nella loro infanzia ascoltate i vostri Figli, perché sui loro visi è ancora impigliato qualche frammento del sorriso con cui li hanno rivestiti gli angeli.
Nel tenerli per mano, non date loro fretta, ma camminate al loro passo, perché vogliono guarirvi dal vostro correre.
Non fate ad essi doni, ma donate voi stessi. I doni sono il vostro alibi per non regalare voi a loro.
Consegnatevi nelle loro mani, perché hanno quella saggezza che voi perdeste.
Chiamateli per nome, ed essi chiameranno il bimbo in voi, quello che da soli non riuscivate a rianimare, e lo faranno giocare nel giardino della Vita.

E nella loro adolescenza ascoltate i vostri Figli. Gran parte del muro che in quei giorni spesso vi oppongono non l’hanno costruito coi loro mattoni ma coi vostri.
Non chiedete ad essi cose che già voi non fate.
Se siete saggi, vi basterà essere voi stessi.
Ma se non lo siete, non saturateli di limiti senza indicare loro le mete, bensì mostrate di queste la bellezza, e otterrete di più che non mostrando i pericoli di eventuali abissi.
Non affliggetevi se educandoli alle regole essi non le rispetteranno. In realtà tremerebbero di paura se tali regole non vi fossero.
Le loro trasgressioni sono per collaudarne la veridicità. Altre volte per reclamare invece il vostro rimprovero, a testimonianza del vostro amore per loro. Se vi feriranno è perché avete porto loro la vostra vulnerabilità. O perché avete dato senza insegnare a dare.
Talvolta sbattendo la porta vi lasceranno, ma anche se li vedete partire, le navi con cui salpano hanno stive colme dei doni consegnati dalle vostre parole buone. E alla prima tempesta vi si rifugeranno.
Voi siete i seminatori dei loro campi, non i raccoglitori delle loro messi. E la vostra missione consiste nel donare sempre, anche quando la lama della loro libertà vi taglierà le mani.

Nella loro giovinezza, infine, ascoltate i vostri Figli. Con stupore scorgerete che vi hanno superato, che la loro nave ha oltrepassato tutti i primi scogli, ed ora non ha che davanti lo scoglio più pericoloso: voi. Saranno infatti chiamati lungo vie di realizzazione che voi non conoscete, e ciecamente sbarrerete loro le strade.
Ma alla pianta è dato di generare, e non di contenere ciò che genera. Ritenete i vostri progetti più grandi dei progetti che ha la Vita? Non tratteneteli, dunque. Avete donato loro la vostra vita: ora riprendetevela, donando loro di rinunciare a trattenerli.
Sgombrate il vostro cuore da ogni brama di ricevere, perché se il vostro flauto non è cavo, la rinnovata melodia della Vita non potrà attraversarlo.
Se vivrete questa perfetta donazione, saprete amarli nel loro nuovo aspetto, e allora, siano essi Figli del vostro stesso sangue, o siano essi Figli scelti dal cuore, avrete compiuto il terzo passo della vostra crescita.
Potrete così udire le note universali trapassarvi dentro, e capirete che attraverso di voi la Vita ha composto un nuovo canto.

- S. Biavaschi - Il Profeta del Vento

25/11/2023

A come Amore
Una bellissima storia d’amore. Si amavano tanto. Erano innamorati. L’amava. Avanti così, finché non ci abituiamo a chiamare amore anche tutto quello che non lo è.

B come Bella
Ciao bella. Sai che sei proprio bella? E fammelo un sorriso. Quando sorridi sei ancora più bella. Sei sola? Ti posso fare compagnia?

C come Cambia
Se lo cose vanno male, se sei in una relazione tossica è facile: cambia. Cambia modo, cambia atteggiamento, cambia abitudini, cambia aria, relazione, casa, paese. Cambia tu. Solo tu.

D come Devi
Devi capirlo. Devi perdonarlo. Devi lasciar correre. È stressato, è depresso, non è lui. Lui è un altro, lui non lo farebbe mai. Devi credermi.

E come Evita
Evita certe vie, certi quartieri, certe ore del giorno, certi Paesi, non mettere certi vestiti, non dare certe confidenze, non prendere i mezzi da sola, evita di ballare in quel modo, di rispondere a tono, di provocare. Evita, se puoi, di essere te stessa. Perché essere te stessa è pericoloso.

F come Fortunata
Non fortunata perché ti succede qualcosa di bello, ma fortunata perché ti succede qualcosa di meno brutto. Perché il tizio che ti ha fermato non t’ha seguito, perché ha rinunciato, perché non ha insistito, perché hai passato quel marciapiede senza lampioni, perché sei a casa, perché anche questa sera è andato tutto bene. No, anzi, perché questa sera niente è andato male.

G come Grazie
Grazie per capire. Grazie per ascoltare. Grazie per esserci. Grazie per non controllarmi il telefono. Per non essere geloso. Per non menarmi. Grazie per fare il minimo necessario richiesto a un essere umano decente. Grazie al c***o.

H come Hai
Perché non ne hai parlato? Perché non hai fatto qualcosa? Perché non l’hai lasciato prima? Perché non hai denunciato subito? Perché hai aspettato tanto?

I come Isterica
Non ti sembra di stare esagerando?

L come Limiti
“Al supermercato c’è un cassiere che ci prova con me. Ogni volta che vado questo mi dice, che bella che sei, fra poco stacco mi aspetti? Non è aggressivo. Lo fa scherzando. L’ultima volta stava lì e io sono andata alle casse automatiche. Anche se io le odio le casse automatiche.”

M come Mai
Io non ho mai avuto un comportamento tossico nei confronti della mia ragazza. Io non picchierei mai una donna. Io non ucciderei mai qualcuno. Il problema non mi riguarda.

N come Niente
Ho capito che ha paura, signorina, ma se lui non le mette le mani addosso, noi non possiamo fare niente.

O come Ognuna
Ognuna ha una storia, un’esperienza, un episodio. Strana coincidenza.

P come Però
Però lei ha bevuto, però lei era fatta, però la maglietta, però il vestito, però.

Q come Qualcosa
Ho detto qualcosa, ho fatto qualcosa di sbagliato. L’ho provocato. L'ho fatto arrabbiare. È colpa mia. Altrimenti non si spiega. Lui non è così. Deve essere qualcosa, deve essere qualcosa che dipende da me.

R come Ragazzo
Bravo, gentile, insospettabile, d’oro. Soprattutto un ragazzo come ce ne sono tanti. E magari il problema è proprio che ce ne sono tanti.

S come Scrivi
Scrivi quando arrivi a casa. Stai al telefono finché non ti chiudi il portone alle spalle. Manda la posizione. Avverti qualcuno prima di uscire. Fai l’appello delle 4 del mattino. Controlla se ci siete ancora tutte.

T come Troppo
Ti amo troppo. Sei troppo bella. Mi fai troppo sangue. È successo per quello. Per colpa tua. Perché sei troppo.

U come Ultima
Vorremmo sempre che l’ultima fosse l’ultima e non lo è mai.

V come Vicino
Era il compagno. Il marito. Il fidanzato. L’amico. Il collega. Quello che conosceva, quello con cui viveva, quello che le dormiva a fianco.

Z come Zero
Come zero sostegno.
Come zero scuse.
Come zero fiducia.
Come zero impegno.
Come zero voglia di mettersi in discussione e provare davvero a cambiare le cose.
E mentre mettiamo tutti questi zero in fila, l’unico numero che continua a salire è quello sbagliato.

Dalla pagina Non è successo niente
Ringrazio Francesca, Ippolita, Chiara, Amandine, Fortunata, Sara, Icaro, Elisabetta e Sofia senza il cui contributo non avrei saputo scrivere questo post.
(E mi sa che pure questo è un problema.)

Ordine Psicologhe e Psicologi del Veneto

07/11/2023

A me risulta che la ricerca del senso è una sorta di partita a scacchi, molto dura e solitaria, e che non la si vince alzandosi dalla scacchiera e andando di là a preparare il pranzo per tutti. È ovvio che occuparsi degli altri fa bene, ed è un gesto così dannatamente giusto, e anche inevitabile, necessario: ma non mi è mai venuto da pensare che potesse c'entrare davvero con il senso della vita. Temo che il senso della vita sia estorcere la felicità a se stessi, tutto il resto è una forma di lusso dell'animo, o di miseria, dipende dai casi. Peraltro, è anche possibile che mi sbagli. È giusto un pensiero istintivo – un certo modo di vedere il mondo.

Alessandro Baricco

Immagine Nizovtzev

17/10/2023
11/10/2023

Discalculia? 🙃

In matematica non sono brava.
Perdo il conto delle foglie dei rami
e per le stelle ogni volta ricomincio da capo.

Non riesco a misurare il salto delle cavallette
e non so la formula per il perimetro delle nuvole.
Il calcolo di quanta neve sia caduta mi sfugge
e anche di quanta ne possa reggere un filo d’erba.

La somma dei passi per arrivare al mare non mi riesce
e mi chiedo se per il ritorno devo fare una sottrazione.
Ho diviso il numero dei semi per i frutti
il risultato è una nuova foresta e ne avanza qualcuno.

Se moltiplico le giornate di sole per quelle di pioggia
ottengo più di sette stagioni e non so quante settimane.
La matematica mi confonde. Come misura del mondo è strana.
Per quanti conti si facciano qualcosa non torna mai pari.

Due finestre fanno una vista? Quattro muri sono una casa?
Noi siamo i nostri centimetri, chili, litri? Quanto pesa un segreto?
Quanto misura una risata? E l’area del cuore come si calcola?

A. D’Agostino

10/10/2023

🤍

🧠 "E tu, come stai?"
Basterebbe una domanda, di tanto in tanto, solo quattro parole, ad accendere un faro nel buio di chi vive un disagio e non sa come uscirne. Piccole accortezze, senza giudizi.

Si celebra oggi il 𝙒𝙤𝙧𝙡𝙙 𝙃𝙚𝙖𝙡𝙩𝙝 𝙈𝙚𝙣𝙩𝙖𝙡 𝘿𝙖𝙮 - 𝙂𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙩𝙖 𝙢𝙤𝙣𝙙𝙞𝙖𝙡𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙖𝙡𝙪𝙩𝙚 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙡𝙚, giornata dedicata alla sensibilizzazione sull'importanza della salute mentale, contro ogni stigma e forma di discriminazioni.

Il tema della campagna di quest'anno è "Mental health is a universal human right” (La salute mentale è un diritto universale). Ma è davvero così?

📉 Secondo i dati dell'OMS, 1 persona su 8 a livello mondiale vive una condizione di salute mentale che può avere un impatto sulla sua salute fisica, sul benessere, sul modo in cui si relaziona agli altri. Una condizione che riguarda anche un numero crescente di adolescenti e giovani.

📉 In Italia invece un lavoratore su due lotta in silenzio contro i problemi di salute mentale: il 70% della forza lavoro nel Paese è alle prese con stress e burnout e il 13% dichiara di averli sperimentati in modo (molto) forte.

Come uscirne? Parlando con persone vicine. O in casi più seri, rivolgendosi a professionisti.

Lo studio 𝑰𝒏𝒕𝒓𝒂𝒏𝒊𝒎𝒂𝒎 promuove da oltre dieci anni il benessere mentale.
Lo studio si trova in📍Viale Aldo Moro, 12 a Lecce.
Per info e richieste di supporto, 📲+39 3773972667.
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03/10/2023

Now Here

Osho: Ogni bambino nasce felice.
Ogni bambino nasce innocente e meraviglioso.
Ma poi accade qualcosa e tutti quei bambini meravigliosi si perdono; la loro innocenza viene distrutta.
Tutta la loro felicità si trasforma in disperazione.
Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell'uomo più ricco del mondo.
Qual è il suo segreto?
Quel segreto è anche il mio.
Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l'aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia. E’ qui e ora.
Non pensa al passato, non pensa al futuro.
E qualsiasi cosa fa, la fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa.
Il segreto della felicità è tutto qui: qualsiasi cosa fai non permettere al passato di distrarre la mente e non permettere al futuro di disturbarti.
Perché il passato non esiste più e il futuro non esiste ancora.
Vivere nei ricordi, vivere nell'immaginazione significa vivere una vita non esistenziale; e vivendo fuori dall'esistenza ti sfugge cosa l'esistenza è.
Sarai inevitabilmente infelice, perché per tutta la vita ti lascerai sfuggire la vita stessa.
Perdi un'occasione dopo l'altra, ma la vita non ti dà due istanti contemporaneamente: te ne dà solo uno alla volta!
E quell'istante può essere vissuto oppure ce lo si può lasciare sfuggire.
Esistono due modi per farselo sfuggire o ci si lascia appesantire dal passato.
Oppure ci si fa attrarre dal futuro... e l'istante scompare!
Ci si lascia sfuggire ciò che è reale desiderando ciò che reale non è: l'infelicità umana è tutta qui.
Io cerco di aiutare i miei amici a capire una cosa sola: vivi nel presente.
In questo istante, ora, non esiste infelicità, né sofferenza, né angoscia.
Se ti allontani dal presente, entri in un mondo irreale... e l'irrealtà sarà inevitabilmente fonte di infelicità.
La realtà è estatica e il solo modo per collegarsi al reale è non lasciarsi sfuggire il momento presente. Se conosci il gusto, se anche una sola volta hai assaporato cosa si prova a essere nel presente - a volte, mentre guardi un'alba o un tramonto, sii semplicemente presente, così potrai assaporare il gusto - ti stupirai, ma possiederai per sempre la chiave che ti introduce nel reale.
Una chiave universale che può aprire tutte le porte dei misteri della vita, delle sue estasi e delle sue bellezze.
Non avete bisogno di un Gesù Cristo che vi conduca in paradiso; siete in grado di essere in paradiso qui e ora.
Perché il paradiso non è da qualche parte nell'alto dei cieli. E’ qui, da qualche parte!
Mi ricordo di un ateo che in salotto aveva scritto la frase che riassumeva la sua filosofia: "Dio non é da nessuna parte (nowhere, in inglese, n.d.t.)". E tutti coloro che andavano a trovarlo non potevano fare a meno di vederla, ragion per cui da li partiva ogni discussione.... un giorno all'ateo nacque un figlio, che crebbe fino all'età in cui si impara a sillabare. Un giorno il bambino era seduto in braccio al padre, fu attratto dalla scritta sul muro e si mise a leggerla. Riuscì a leggere "Dio", ma "nowhere" era una parola troppo lunga. Per cui la divise in due e lesse: "Dio è qui ora", ('now here' in inglese, n.d.t.). Il padre rimase sconvolto, non aveva mai pensato a quella possibilità di lettura... si dice che la sua filosofia di ateo andasse in frantumi. Iniziò a pensare alle implicazioni di quel qui e ora.
Nel qui e ora non troverai Dio, ma qualcosa di più grande: troverai un'essenza divina.
Questo è il termine che designa l'esperienza suprema della beatitudine. Ricorda quelle due parole: qui e ora, e conoscerai il segreto della felicità suprema.
Non è mai esistito altro segreto, né mai ne esisterà un altro. E tutto qui!
Ed è semplicissimo, facilmente a portata di mano di ogni essere umano.
Non occorre appartenere a una chiesa o a un'organizzazione.
Non devi portare con te una sacra Bibbia, i Veda, la Gita o il Corano. Devi solo capire un po' di più la tua mente e le sue funzioni, come agisce.
La mente non è mai nel presente, mentre il tempo è sempre presente; per cui la mente e il tempo non si incontrano mai.
Ecco dov'è la tragedia: a ogni istante ti sfugge il treno e continuerai a perderlo per tutta la vita.
Un grande mistico stava morendo.
I suoi discepoli gli erano vicini e gli chiesero:
"Maestro, qual è il tuo ultimo messaggio?"
Il Maestro morente aprì gli occhi e indicò col dito il tetto della sua capanna.
Uno scoiattolo stava giocando; tutti i discepoli guardarono verso l'alto e per un istante vi fu un silenzio assoluto.
Il Maestro disse:
"Questo è il messaggio di tutta la mia vita. Vivi nel momento. E’ meraviglioso ascoltare lo scoiattolo che gioca sul tetto, senza preoccuparsi di altro".
E aggiunse:
"Ora, posso morire" e morì col sorriso sulle labbra, il volto soffuso di beatitudine.
Perfino nell'ultimo istante della vita il suo messaggio fu:
sii qui e ora.
Quello è anche il mio messaggio.

Dall'intervista di Enzo Biagi a Osho

21/06/2023

In bocca al lupo ragazzi!
E non smettete mai di studiarVi

15/06/2023

Quanti come lui? 😉

15/06/2023

“Quello che in molti ignorano è che il nostro cervello è fatto di due cervelli. Un cervello arcaico, limbico, localizzato nell'ippocampo, che non si è praticamente evoluto da tre milioni di anni fa a oggi, e non differisce molto tra l'homo sapiens e i mammiferi inferiori. (E) un cervello piccolo, ma che possiede una forza straordinaria. Controlla tutte quelle che sono le emozioni. Ha salvato l'australopiteco quando è sceso dagli alberi, permettendogli di fare fronte alla ferocia dell'ambiente e degli aggressori. L'altro cervello è quello cognitivo, molto più giovane. È nato con il linguaggio e in 150.000 anni ha vissuto uno sviluppo straordinario, specialmente grazie alla cultura. Si trova nella neo-corteccia. Purtroppo, buona parte del nostro comportamento è ancora guidata dal cervello arcaico.
(…)
Bisognerebbe spiegarlo ai giovani, dei due cervelli. I giovani di oggi si illudono di essere pensanti. Il linguaggio e la comunicazione danno loro l'illusione di stare ragionando. Ma il cervello arcaico, maligno, è anche molto astuto e maschera la propria azione dietro il linguaggio, mimando quella del cervello cognitivo. Bisognerebbe spiegarglielo.”

Rita Levi Montalcini

06/06/2023

Giulia Tramontano 1 giugno 2023
Pierpaola Romano 1 giugno 2023
Yirelis Peña Santana 27 maggio 2023
Anica Panfile 21 maggio 2023
Jessica Malaj 7 maggio 2023
Danjela Neza 6 maggio 2023
Rosanna Trento 3 maggio 2023
Antonella Lopardo 2 maggio 2023
Wilma Vezzaro 25 aprile 2023
Barbara Capovani 23 aprile 2023
Stefania Rota 21 aprile 2023
Anila Ruci 19 aprile 2023
Rosa Gigante 18 aprile 2023
Sara Ruschi 13 aprile 2023
Brunetta Ridolfi 13 aprile 2023
Carla Pasqua 31 marzo 2023
Alessandra Vicentini 31 marzo 2023
Zenepe Uruci 30 marzo 2023
Agnese Oliva 29 marzo 2023
Francesca Giornelli 28 marzo 2023
Pinuccia Contin 16 marzo 2023
Maria Febronia Buttò 10 marzo 2023
Rubina Kousar 9 marzo 2023
Petronilla De Santis 9 marzo 2023
Rossella Maggi 8 marzo 2023
Iulia Astafieya 7 marzo 2023
Iolanda Pierazzo 6 marzo 2023
Rosalba Dell'Albani 4 marzo 2023
Caterina Martucci 1 marzo 2023
Giuseppina Traini 25 febbraio 2023
Maria Luisa Sassoli 23 febbraio 2023
Sigrid Gröber 19 febbraio 2023
Chiara Carta 18 febbraio 2023
Rosina Rossi 16 febbraio 2023
Cesina Bambina Damiani 12 febbraio 2023
Melina Marino 11 febbraio 2023
Santa Castorina 11 febbraio 2023
Antonia Vacchelli 6 febbraio 2023
Margherita Margani 4 febbraio 2023
Yana Malayko 1 febbraio 2023
Giuseppina Faiella 28 gennaio 2023
Teresa Di Tondo 15 gennaio 2023
Oriana Brunelli 14 gennaio 2023
Martina Scialdone 13 gennaio 2023
Giulia Donato 4 gennaio 2023
Teresa Spanò 2 gennaio 2023

16/02/2023

Come se si potesse scegliere.
Come se ci fosse una scelta giusta e una sbagliata.

13/02/2023
13/02/2023

Mindfulness
"Quando incontri davvero una persona sai che quel momento è unico e creatore di una intelligenza speciale, irripetibile, grande più delle singole individualità che la compongono.
L’attimo in cui incontri una persona, la incontri per davvero, cambia la tua vita e ciò che hai dentro. Diventi migliore, più esperto di vita, più umile perché aggiungi al tuo non sapere un altro pezzo di incognito. Questo incontro può avere tanti diversi effetti; può farti crescere, può portarti a una guarigione di alcune tue ferite, può renderti più scaltro e intelligente, o semplicemente più
umano e grato per ciò che ogni momento genera.
Questa possibilità accade ogni volta che le persone sanno stare nel presente, nell’attimo che avviene proprio li, in quel momento e nello spazio di un respiro, consapevole e profondo.
In questo spazio, se l’incontro è fra un terapeuta e una persona che chiede aiuto, spesso si aprono in modo specifico delle nuove possibilità. Si lasciano uscire rabbia e paura, si lasciano affiorare comprensione e compassione.
Perché questo è il presente: una splendida bacchetta magica per trasformare il proprio piccolo personale dolore in qualcosa che prenda senso dentro ad un sistema più ampio"

Photos from Psicoterapeuta Dott.ssa Guglielmo's post 05/01/2023
03/01/2023

Felicità, questa "conosciuta".
Date retta al Sommo Hesse.

- Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita. Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire.
Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni.
Il denaro non era niente, il potere non era niente.
Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza.
Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza.
Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento.
La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla.
C’erano moltissimi sentimenti, all’apparenza, ma in fondo erano una cosa sola. Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro.
Io lo chiamo amore. La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita.
Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare. -

01/01/2023

Almeno una al giorno❤️❤️❤️
Tanti tanti auguri

23/12/2022

Non voglio imparare a non aver paura, voglio imparare a tremare.
Non voglio imparare a tacere,
voglio assaporare il silenzio da cui ogni parola vera nasce.
Non voglio imparare a non arrabbiarmi, voglio sentire il fuoco, circondarlo di trasparenza che illumini quello che gli altri mi stanno facendo e quello che posso fare io.
Non voglio accettare, voglio accogliere e rispondere.
Non voglio essere buona, voglio essere sveglia.
Non voglio fare male, voglio dire: mi stai facendo male, smettila.
Non voglio diventare migliore, voglio sorridere al mio peggio.
Non voglio essere un’altra, voglio adottarmi tutta intera.
Non voglio pacificare tutto, voglio esplorare la realtà anche quando fa male, voglio la verità di me.
Non voglio insegnare, voglio accompagnare. Non è che voglio così, è che non posso fare altro.

- C.L. Candiani -

Un augurio per voi, e anche per me, per questi giorni un po' speciali e per tutti i prossimi che seguiranno.
Buone feste

Piccolo Coro dell'Antoniano - Prendi un'emozione (Cartoon) 20/12/2022

Che meraviglia!
Prendi un'emozione❤️

Piccolo Coro dell'Antoniano - Prendi un'emozione (Cartoon) Music video by Piccolo Coro dell'Antoniano performing Prendi un'emozione (Cartoon). (C) 2015 Antoniano

10/11/2022

“Credo di poterlo fare: tutte le mattine, prima di mettermi al lavoro, prenderò l'impegno di "volgermi verso l'interno" una mezz'ora, ad ascoltare il mio intimo. "Immergersi in se stessi". Potrei anche chiamarlo meditare. Ma sono ancora un tantino spaventata da questa parola. Beh, perché no? Una quieta mezz'ora dentro di me. Non è abbastanza muovere bene braccia, gambe e tutti gli altri muscoli la mattina nel bagno. Un essere umano è corpo e spirito. E davvero una mezz'ora di ginnastica, insieme a una mezz'ora di “meditazione" possono costruire vaste fondamenta di quiete e concentrazione per l'intero giorno. Ma non è per niente semplice, quell’ “ora quieta” va imparata. Allora tutto il ciarpame e i fronzoli delle umane meschinità sarebbero eliminati da dentro di noi. Dopotutto anche una testolina piccola come la mia è imbottita di un mucchio di crucci insignificanti.”

E. Hillesum
Per lei "Il gelsomino e la pozzanghera", per me, pozzanghere e oceani.

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