Dott.sa Tamara Muratore - Psicologa psicoterapeuta

Dott.sa Tamara Muratore - Psicologa psicoterapeuta

Questa pagina ha l'obiettivo di condividere con voi alcuni aspetti della mia professione di Psicologa Psicoterapeuta

29/08/2024

La cosa grave non sono le assenze, ma le presenze sbagliate.
Quelle pesano più del vuoto.
Eppure, ci adattiamo anche al peggio pur di non sentire la solitudine.
Ah se imparassimo a non temerla!

28/08/2024

🔹Settembre e i nuovi inizi🔹
Settembre inaugura la stagione dei cambiamenti, degli obiettivi e dei desideri di farsi strada per ricominciare.
Il nuovo mese è ormai qui. Settembre, il mese dei bilanci. Il mese dei cambiamenti e dei nuovi inizi. Il momento del “cambio di stagione”, quello interno, che ti fa coprire la pelle estiva, ma che dentro ti scopre un po’ di più.
Il tempo della semina e forse un po’ anche della raccolta....settembre. A me fa pensare al Capodanno dell’io. Ai buoni propositi, al desiderio di ricominciare, ai nuovi obiettivi, ai nuovi traguardi. Ai mattoni, alla continua costruzione del sè.
È il mese della ripresa. Dopo le vacanze, si ritorna alla propria routine e alla propria quotidianità. È tempo di fare delle scelte, di dedicarsi alle riorganizzazioni del proprio sé, fuori e dentro.
Ricominciano gli appuntamenti, gli impegni, le scadenze e, in qualche modo, tutto diventa un impegno, perché rientra, e deve rientrare, in una organizzazione perfetta del tempo a propria disposizione.
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Font:https://www.guidapsicologi.it/articoli/settembre-e-i-nuovi-inizi

Photos from Dott.sa Tamara Muratore - Psicologa psicoterapeuta's post 02/08/2024

Non c’è colpa nel voler proteggere il proprio benessere emotivo e mentale🌱
Non c’è egoismo o cattiveria.
Non vi è nulla di più importante del preservare l’equilibrio che ci si è costruiti con impegno✨
Anche a costo di deludere o allontanare chiunque vi remi contro.🌻
Font: V. Gambardella

23/07/2024

🔸LA FELICITÀ DELLE PICCOLE COSE: IMPARARE A RICONOSCERLA🔸
In un mondo che ci spinge sempre di più a desiderare qualcosa di diverso, alla moda, costoso, è facile non dare il giusto valore a ciò che si ha già.
Siamo bersagliati da pubblicità e molto spesso potremmo ritrovarci ad avere la sensazione (sbagliata) che per essere felici sia importante possedere sempre qualcosa di nuovo.
Può capitare di concentrarci più sulle mancanze che su ciò che abbiamo e non riuscire a vedere ciò che in realtà conta per noi nella vita.
Apprezzare ciò che si ha non èsemplice: si tratta di un atto rivoluzionario e in controtendenza per il mondo nel quale viviamo!
Tutti noi abbiamo obiettivi, esperienze, gusti, desideri, caratteri diversi e pertanto non è possibile creare un manuale ad hoc su quali siano le cose da fare per apprezzare ciò che la vita ci offre.
Qualche consiglio pratico
Esistono però dei piccoli gesti che possono aiutare nel godere di ciò che ci circonda e nell’iniziare un viaggio alla ricerca della nostra personale felicità.
🔹TRASFORMARE OGNI AVVERSITÀ IN OPPORTUNITÀ
Quando capita qualcosa di inaspettato o di negativo, prova a vedere il lato positivo, se non ci riesci subito, prova e riprova ancora: la ripetizione diventerà piano piano una nuova abitudine
🔹ESSERE TOLLERANTI
Prova ad accettare i tuoi limiti e quelli delle persone che ti sono vicine; le persone felici eliminano il rancore dalle loro vite… o almeno ci provano.
🔹FARE UN ELENCO
Prova a fare un elenco delle cose che per te sono belle, anche se piccole e prova a rileggerlo una volta al giorno per un mese.
🔹IMMAGINARE UNA VITA SENZA TUTTO CIÒ CHE POSSIEDI
Prova a immaginare la tua vita senza tutte quelle cose che possiedi o gli affetti che ti circondano: improvvisamente ti ritrovi senza casa, senza cibo e senza i tuoi cari al tuo fianco.
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Font: https://progettohappiness.com/blog/la-felicita-delle-piccole-cose/

15/07/2024

Va bene cosi🌻

01/07/2024

🔹La Vergogna🔹 Le esperienze traumatiche possono costituire un fattore di rischio per la vergogna. Vergognarsi significa sentirsi diversi, meno degli altri. La perdita di un genitore nell’infanzia, gli abusi, avere un familiare con handicap, il bullismo e le derisioni per l’aspetto fisico, possono costringere il bambino a misurarsi costantemente con gli altri sentendosi inferiore.
“L’altro è migliore di me perchè non ha dovuto subire questo”, “l’altro merita io non merito””l’altro ha io non ho”
“io ho meno risorse, sono inferiore”. ...sono tutte credenze che rischiano di avere ripercussioni sul nostro modo di essere e di avere buone relazioni, costringendoci a subire altre umiliazioni. La sensazione di essere inferiori ci costringe a stare all’angolo e a subire. Nel tentativo di riscattarsi dal senso di inferiorità, l’essere umano può avere reazioni molto forti con l’obiettivo implicito di nascondere a se stesso e agli altri quella vergogna, con esiti spesso drammatici. Il senso estremo di sconfitta potrebbe esitare nel tentativo estremo di dominare sull’altro... un esempio è la marcata prevaricazione del bullo su qualcuno che ritiene più debole o con meno risorse, ma partendo sempre da esperienze soggettive di estrema umiliazione ed inferiorità che possono essere state vissute nella famiglia o nella scuola. Mortificare un bambino vuol dire esporlo alla vergogna. Annarita Verardo

13/03/2024

12/03/2024

🔸Frustrazione e Rabbia🔸 Delusione e inappagamento, se non affrontati nel modo corretto, possono portare a problemi più seri sul lungo termine, causando difficoltà sul lavoro e nelle relazioni interpersonali. La frustrazione è un’emozione universale: chiunque l’abbia sperimentata almeno una volta nella propria vita. Quando le aspettative e i desideri non si realizzano e i propri bisogni vengono ostacolati, infatti, ci si ritrova a confrontarsi con questa scomoda sensazione che si manifesta in svariate situazioni, tanto nella sfera personale che in quella professionale.

Comunemente, le reazioni alla frustrazione sono rabbia, tristezza e stress. La frustrazione è un’emozione complessa e comune che può essere descritta come una sensazione di delusione e inappagamento causata dalla mancata soddisfazione dei propri bisogni, desideri o aspettative, il cosiddetto evento frustrante. In genere, si manifesta in risposta a ostacoli e cause esterne, come possono essere le difficoltà sul lavoro o i problemi nelle relazioni interpersonali, ma anche a causa di conflitti interni tra desideri contrastanti.

È importante notare che la reazione alla frustrazione può variare notevolmente da individuo a individuo, in base alla personalità, alle esperienze di vita passate e alla capacità di tollerare gli ostacoli. Alcune persone possono affrontare la frustrazione e i livelli di stress con maggiore resilienza e flessibilità emotiva, mentre altre possono trovarsi ad avere difficoltà nel gestire le emozioni negative associate alla frustrazione.

Affrontare la frustrazione in modo costruttivo è essenziale per la nostra crescita personale e il benessere complessivo. Imparare a riconoscere e accettare le emozioni che emergono durante situazioni frustranti ci permette di elaborarle in modo sano. Trovare strategie di problem solving e cercare il supporto di amici, familiari o professionisti può aiutarci a superare gli ostacoli, a smettere di rimuginare e a sviluppare una maggiore capacità di adattamento alle difficoltà della vita.
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Font: santagostinopsiche.com

14/02/2024

In questo giornata di celebrazione dell’amore desidero condividere con voi un argomento che mi sta molto a cuore: 🔸Amore sano e amore malato: come distinguerli🔸
L’amore malato rappresenta una forma problematica di relazione, spesso caratterizzata da ossessione, manipolazione e violenza verbale o fisica. Seppur difficile da riconoscere, in quanto nell’immaginario collettivo l’amore implica anche passione e tolleranza, può diventare in molti casi patologico e condurre a situazioni di pericolo.

Riconoscere i segnali di un amore malato è essenziale per affrontarlo, richiedendo magari l’intervento del proprio entourage o di un professionista per prevenire danni gravi e irreparabili.Quando si parla di amore malato, ci si riferisce in genere a un’esperienza distorta e distruttiva dell’amore che può derivare da gelosia, possessività estrema e comportamenti ossessivi, all’opposto del cosiddetto amore sano.

L’amore sano, infatti, arricchisce la vita e provoca gioia, l’amore malato crea sofferenza e disagio, risultando in un grave stress emotivo per uno o addirittura entrambi i partner.

Del resto, l’altalena stessa di emozioni e contraddizioni connesse all’esperienza dell’innamoramento, ha spinto alcuni ricercatori a paragonarlo a una vera e propria patologia. La psichiatra italiana Donatella Marazziti in uno studio molto discusso, ad esempio, sottolinea l’analogia tra i meccanismi dell’amore romantico e il disturbo ossessivo compulsivo, per la particolare modalità di pensiero ossessivo focalizzato sul partner.

Uno studio più recente sostiene addirittura che l’amore possa essere considerato una forma di dipendenza. Non è un caso che molte relazioni, finiscano per tradursi in una vera e propria dipendenza affettiva. Pare, infatti, che nelle persone innamorate e in coloro che abusano di sostanze come alcol e cocaina si attivino le stesse aree e circuiti cerebrali coinvolti nei meccanismi di gratificazione e ricompensa.
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Font:https://psiche.santagostino.it/amore-malato/

03/02/2024

🔹“In amore vince chi fugge”: lo dice anche la scienza🔹
Quando ci piace qualcuno, i nostri pensieri e le nostre fantasie sono totalmente assorbiti da questa persona. Ma da cosa dipende il nostro interesse?

Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della Virginia ha cercato di vedere come cambia il nostro livello di interesse in base alla consapevolezza di piacere o meno all’altro.
I risultati sono stati sorprendenti e, in parte, concordano con il vecchio detto popolare.

L’esperimento

La ricerca è stata condotta mediante l’utilizzo dei social network. Ad alcune ragazze veniva detto che dei ragazzi, visitando il loro profilo Facebook, avrebbero dato dei giudizi su di loro. I giudizi in realtà erano stabiliti a priori dagli sperimentatori.
Un primo gruppo di ragazzi dava un punteggio molto alto, dicendo in modo chiaro che avrebbero voluto conoscere le ragazze.
Un secondo gruppo dava un punteggio intermedio, e il terzo gruppo non esprimeva alcun giudizio, presentando quindi una condizione di incertezza.
Alle ragazze vennero quindi fatti visualizzare i profili di questi ipotetici partner e i giudizi espressi da questi.
Dopo un intervallo di 15 minuti, le ragazze davano un giudizio sul livello di attrazione che provavano per ogni ragazzo, sul proprio umore e sulla frequenza con cui avevano ripensato ad ognuno di essi.

I risultati

Le ragazze risultavano più attratte dagli uomini che avevano espresso un voto alto nei loro confronti rispetto a coloro che avevano dato un voto medio, mostrando verso i primi uno stato d’animo molto positivo. Fin qui, nulla di strano: questo fenomeno corrisponde al principio di reciprocità, secondo il quale ci piacciono le persone alle quali sappiamo di piacere.
Tuttavia, anche nella condizione di incertezza sono emersi dati simili, se non superiori: infatti, le studentesse hanno riferito di pensare con maggiore frequenza agli uomini che avevano mostrato incertezza, dimostrando uno stato d’animo altrettanto positivo verso questi.
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Font: mentecomportamento.it

30/01/2024

🌻

31/12/2023

✨Quanta vita trascorsa ad inseguire ‘la cosa giusta’, a cercare di incastrare tutto, a incasellare e mortificare le proprie istanze in nome di un forma, di un ruolo, di quello che gli altri si aspettano.
Il partner, i genitori, gli amici, la società.
Pezzi di vita e di noi, schiacciati ed annichiliti in nome di un’ ostinata coerenza.
La forma, più che la sostanza.
Quanti sensi di colpa inutili, quante emozioni represse, quanti gesti dimenticati nell’oceano dei ‘se avessi..?’.

Se c’è un inferno è questo: diventare estranei a se stessi.
Per poi accorgersi che il ‘Grande Giudice’ non arriva.
Non esiste, se non dentro di noi.
Non c’è alcun podio, alcuna medaglia, alcun riconoscimento o stretta di mano.
Quel che esiste è invece la fine del tuo tempo, i tuoi ultimi respiri.

Se può esistere un ‘mai più’, è proprio questo.
Gli ultimi istanti, e quei conti da fare con se stessi: come ho vissuto la mia vita? L’insanabile tormento del ‘vorrei averlo fatto’. E il desiderio di voler dar tutto per poter tornare indietro e seguire nuovi percorsi.
Ma è un pensiero che si scioglie nel tempo, nel silenzio dell’ultimo respiro.
Ma oggi tu sei. Esisti e respiri.
Falla quella telefonata.
Alimenta quel talento.
Abbraccia quella persona.
Dillo quel ‘ti amo’ soffocato tra i silenzi del cuore.

Perdona.
Accarezza il viso dei tuoi genitori. Ringraziali, hanno fatto quel che hanno potuto.
Vivi, in tutte le sfumature del tuo Essere.
Non sei sbagliato, sei vivo.
La clessidra è lì accanto.
La sabbia scorre inesorabilmente e non ci è dato sapere per quanto ancora.
Guardala, accarezzala.
Il tempo non ti sia nemico, ma motore dei tuoi giorni.
Chiudi gli occhi e respira.
Esisti.
Ora riaprili, e vivi il tuo momento.✨

⏳ Sette Secondi, Oscar Travino 🪶

22/12/2023

♦️Il Christmas blues♦️ è una forma di “depressione” che colpisce le persone durante il periodo delle feste natalizie ed è direttamente collegato ad esse; viene spesso vissuto come una crisi esistenziale che crea ansia, stress e malessere psicofisico. Le cause sono varie e collegate all’atmosfera di festa tipica dei giorni che precedono il Natale.
Va distinta dal disturbo affettivo stagionale, descritto dal DSM5 come “Disturbo depressivo maggiore, ricorrente, con andamento stagionale” anche se ne condivide degli aspetti. Entrambi, infatti, presentano oscillazioni depressive del tono dell’umore associati ad ansia e irritabilità e, successivamente, apatia, mancanza di energie, e disturbi somatici. Ma a differenza del disturbo stagionale, il Christmas blues è direttamente collegato alle festività natalizie, le quali vengono viste come “portatori sani” di una serie di potenziali fattori stressanti (stressors): riunioni familiari, modificazione della routine (lavoro/scuola) che possono acuire sentimenti di sofferenza psicofisica.
Perchè sono triste a Natale?
I momenti di festosità e aria natalizia, come in una sceneggiatura di un film, rappresentano il momento legato alla “famiglia del mulino bianco”, perfetta, unita, senza problematiche apparenti, volte quindi ad una serenità profusa e ad un modello di famiglia poco rappresentabile. Ciò ci porta inevitabilmente a dei confronti tra l’ideale stereotipato dei film e delle pubblicità, quello idealizzato individualmente e quello reale; da questo confronto, se ne può uscire spesso sconfitti, con un senso di inadeguatezza e malinconia, emozioni che stonano con il ritmo dei “Jingle Bells” che risuonano un po’ ovunque, sentendosi poco sintonizzati con le emozioni che “di norma” si provano o si devono provare durante il Natale.
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Font: https://www.psicoterapiaflegrea.it/malinconia-e-tristezza-a-natale-christmas-blues/

02/12/2023

🔸Perché si è permalosi?🔸

Per definizione generale, una persona si definisce permalosa quando tende a risentirsi facilmente per gesti o parole che, solitamente, per altre persone risultano innocui o non offensivi.
Certo, a tutti sarà capitato nella vita di essere oggetto di qualche battuta più o meno scherzosa. Molti riescono a gestire queste situazioni nella più totale tranquillità, altri invece tendono a irritarsi – diventando permalosi.
In generale, alcune caratteristiche delle persone permalose sono:
*
* Difficoltà ad accettare le critiche
* Suscettibilità
* Risentimento in casi di disaccordo con l’altro
Tuttavia, in psicologia, tratti di permalosità possono essere comuni a individui di diversi profili.

Le cause della permalosità
In seguito a battute scherzose, alcune persone si chiudono a riccio. Mettono il “broncio”, si dice in termini colloquiali. Evitano, dunque, di partecipare alla conversazione, nel timore che vengano rivolte loro altre battute magari poco piacevoli. Una persona che reagisce in questo modo viene talvolta descritta come particolarmente sensibile.

Certo, la linea che separa l’essere sensibili dall’essere permalosi è molto sottile.
In realtà, il più delle volte, dietro reazioni di questo tipo si cela una diffusa mancanza di autostima. Questo tipo di persona, non avendo stima di sé, ricerca negli altri un senso di accettazione e gratificazione. Quando però tale gratificazione non arriva, la persona permalosa e con scarsa autostima reagisce in modo inopportuno e sgradevole, attirando inevitabilmente ulteriori critiche da parte degli interlocutori.
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13/10/2023

È con immenso piacere che condivido questa interessante iniziativa, a cui invito a partecipare numerosi! Sarà una splendida occasione per incontrarsi e riflettere su temi di cui ancora oggi si parla sempre troppo poco!

05/01/2022

Buoni propositi per il nuovo anno💫

22/06/2021

A volte c’è più amore in un “no”🌻

19/06/2021
27/05/2021

Iniziamo a capire che sono gli occhi che guardano il mondo e che la realtà può assumere significati e aspetti differenti, in base ai propri occhi, alla propria consapevolezza.
Tuttavia “cambiare” non significa che c’è qualcosa che non va bene, non vuol dire cancellare o rimuovere, ma piuttosto trasformare, ampliare, elevare.
Quando cambiamo modo di vedere le cose, avviene un cambiamento anche nel modo di porsi verso se stessi e gli altri. Iniziamo ad avere la consapevolezza che la responsabilità della realtà che viviamo è la nostra, e allo stesso modo abbiamo il potere di cambiare la nostra vita.

29/12/2020

Quando qualcuno ci parla di se possiamo decidere se ascoltare o giudicare...

28/12/2020

“So di credere agli universi che puoi costruire con quel meraviglioso dono che è la reciprocità...”

03/12/2020

“Il primo stadio di un percorso di psicoterapia è la comprensione di quanto raramente siamo presenti a noi stessi. Non sperimentiamo la vita: la pensiamo, la immaginiamo, la subissiamo di opinioni. Praticando con pazienza e perseveranza il nostro percorso di psicoterapia, raggiungiamo (forse) il secondo stadio. Prendiamo consapevolezza delle barriere che erigiamo contro la vita: pensieri, emozioni, autoinganni, fughe e manipolazioni, che ora sono viste e palesate con più facilità. Questa “oggettivazione” è dolorosa ma rivelatrice; insistendo, le nuvole che velano il paesaggio si alzano.
Il passo successivo è il cruciale, risanante terzo stadio: l’esperienza diretta che la vita spalanca attimo dopo attimo.”

05/11/2020

Non c’è bellezza senza autenticità🌻

28/03/2020

Ogni essere umano ha in se il proprio valore. Ciò che differenzia un uomo dall'altro è la capacità di nutrire i propri principi esplorando la propria essenza. Che è unica, motivo per cui non potrà essere trovata nell'altro.

27/03/2020

La psicoterapia con i miei occhi.

27/03/2020

Per poter amare se stessi è necessario imparare a prendersi cura del proprio Bambino interiore

12/03/2020

Una delle illusioni più pericolose che ingannano la mente umana, è quella di poter cambiare le altre persone.
Voler cambiare gli altri è una sorta di "follia", per almeno tre ragioni fondamentali:
E' impossibile cambiare gli altri
E' scorretto e irrispettoso
E' il contrario dell'amore
Specialmente all'interno di un rapporto affettivo, il desiderio di cambiare l'altro diventa "tossico", perché è l'opposto dell'amore. La prima qualità dell'amore è l'accettazione: quando amiamo realmente qualcuno, lo amiamo per come è (e non per come pensiamo dovrebbe essere).

In realtà, nessuno può cambiare un'altra persona. le persone cambiano solo quando sono loro a volerlo. Cambiare è un processo impegnativo e faticoso, e non si fa mai per far piacere ad un altro, ma solo quando se ne sente l'esigenza personale.

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