Associazione Paidos Catania

Associazione Paidos Catania

La Paidos è un' associazione che si occupa di organizzare eventi di formazione in Pediatria.

Photos from Associazione Paidos Catania's post 07/10/2024

Autunno: è tempo di vaccinazioni
L’autunno è la stagione durante la quale bisogna impegnarsi per prevenire le malattie infettive più insidiose, soprattutto nelle persone anziane e nei soggetti fragili. Per fortuna disponiamo adesso di vaccini sicuri e efficaci per combattere le patologie dovute a: Virus Influenzali, Pneumococco, Virus Respiratorio Sinciziale, Sars-Cov-2.
Vaccinazione antinfluenzale
Anche questo anno le Circolari del Ministero e delle Regioni hanno previsto le categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata e viene offerta gratuitamente e attivamente. Esse sono essenzialmente: persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri; persone addette a servizi pubblici di primario interesse collettivo; donne in gravidanza a qualsiasi trimestre; persone a contatto, per motivi di lavoro, con animali che potrebbero essere fonti di virus influenzali non umani; donatori di sangue.
Le tipologie di vaccino sono essenzialmente:
- VIQ: vaccino inattivato quadrivalente, o sub-unità, o split
- VIQcc: vaccino inattivato quadrivalente su colture cellulari;
- VIQr: vaccino quadrivalente a DNA ricombinante: consigliato dai 18 anni d’età;
- VIQa: vaccino inattivato quadrivalente adiuvato: consigliato per gli over-50;
- VIQhd: vaccino inattivato quadrivalente ad alto dosaggio: consigliato per gli over-60
Un discorso a parte merita il vaccino vivo attenuato, indicato con la sigla LAIV. Questo in atto viene consigliato mediante spray nasale nei bambini e negli adolescenti. Dai 2 ai 9 anni di età vengono somministrate due dosi, a distanza di almeno 4 settimane. Nei soggetti già vaccinati negli anni precedente basta una sola dose, come anche nei ragazzi in età superiore ai 10 anni. Negli USA sono già stati commercializzati vaccini intranasali anche per adulti, addirittura in libera vendita, tipo “fai da te”. Poiché le epidemie influenzali si diffondono all’inizio soprattutto tra bambini e ragazzi, la vaccinazione dei soggetti più giovani riduce la diffusione anche tra tutte le altre fasce d’età.

Vaccinazione anti Covid
La vaccinazione anti-Covid si avvale dei vaccini monovalenti adattati alla variante JN.1 Tale vaccino, già autorizzato da EMA e AIFA, è attualmente disponibile per la campagna vaccinale che dovrebbe essere già in atto. Il vaccino già da mesi disponibile è l’mRNA Comirnaty. Recentemente l’EMA ha anche autorizzato il vaccino a mRNA BioNtech aggiornato alla variante KP.2. Le Aziende Pfizer e BioNtech hanno già garantito la fornitura a tutti gli stati europei che ne facciano richiesta. L’EMA comunque ha rimarcato che la variante KP.2 è una discendente strettamente correlata a JN.1. Quindi entrambi i vaccini già in dotazione sono efficaci anche sui ceppi più recenti. La circolare del Ministero della Salute del 17-09-2024 ha fornito indicazioni e raccomandazioni per la somministrazione. Il vaccino deve essere offerto attivamente a: soggetti over-60; ospiti di strutture per lungodegenti; donne in qualsiasi trimestre di gravidanza; operatori sanitari e socio-sanitari; persone dai 6 mesi ai 59 anni d’età affetti da patologie croniche, immunodeficienze, disabilità. La vaccinazione è consigliata anche a caregiver di persone con grave fragilità. Inoltre è disponibile gratuitamente anche per coloro che non rientrano nelle categorie a rischio. E’ prevista una singola dose di vaccino. E’ possibile la somministrazione concomitante di altri vaccini, soprattutto del vaccino antinfluenzale. Un’infezione di Covid, anche recente, non rappresenta una controindicazione.
Vaccinazione anti-VRS
Anche nell’ambito del Nuovo Calendario Vaccinale della Regione Siciliana è stata prevista la vaccinazione anti Virus Respiratorio Sinciziale. Questo vaccino viene offerto gratuitamente alle donne in gravidanza: solo nel periodo tra la 24esima e la 36esima settimana. Ai nuovi nati da madre vaccinata con il vaccino anti-VRS non deve essere somministrato l’anticorpo monoclonale specifico. Deve essere ripetuto ad ogni gravidanza, ma non in co-somministrazione con il dTpa. Viene inoltre offerto a tutti i soggetti over-60 a rischio per patologia e a tutti gli over-75, anche senza specifiche patologie. Già nel 2023 l’AIFA aveva approvato un vaccino costituito dall’antigene RSVPreF3, ricombinante e adiuvato per gli over-60, ma anche un altro vaccino per le donne in gravidanza: bivalente non adiuvato, composto da due proteine preF. Recentemente la Commissione Europea ha autorizzato un vaccino a mRNA per i soggetti over-60. Ancora più recentemente la stessa Commissione Europea ha autorizzato un vaccino adiuvato ricombinante per l’immunizzazione attiva nella prevenzione della malattia delle basse vie respiratorie negli adulti a rischio aumentato, di età compresa tra i 50 e i 59 anni. Sono in corso studi per provare l’efficacia di tale vaccino anche in tutti i soggetti compresi fra i 18 e i 49 anni d’età.
Un discorso diverso riguarda il nuovo anticorpo monoclonale specifico, tutt’ora oggetto di controversie, che hanno coinvolto anche il nostro Istituto Superiore di Sanità. Il Nuovo Calendario della nostra Regione prevede che sia somministrato a partire dalla nascita e fino al 13° mese di vita, con particolare riguardo ai soggetti a rischio (nati pretermine e per patologia). L’immunizzazione dei nuovi nati viene prevista nella stagione epidemica per RSV, a 24-48 ore dalla nascita.
Angelo Milazzo

Photos from Associazione Paidos Catania's post 30/09/2024

Long Covid: recenti acquisizioni

La nuova variante Xec potrebbe cambiare l’attuale panorama delle varianti Covid e, in diverse regioni del mondo, ha già causato ondate estive particolarmente intense.
Il Long Covid è caratterizzato da sintomi persistenti da almeno 3 mesi. Recenti studi, tra cui uno condotto dalle università dell’Arizona, di Oxford e di Leeds e pubblicato su The Lancet, hanno approfondito le cause e le possibili terapie. Nel mese di Giugno l’Accademia Nazionale di Scienze, Ingegneria e Medicina degli Stati Uniti (NASEM) ha rilasciato una definizione ufficiale di Long Covid, pubblicata su New England Journal of Medicine a fine Luglio 2024. La definizione essenzialmente recita: “ il Long Covid è una condizione cronica che si verifica dopo l’infezione da Sars-Cov-2 ed è presente per almeno 3 mesi come stato di malattia continuo, recidivante e remittente o progressivo che colpisce uno o più sistemi di organi” Questa definizione integra e supera quella elaborata nel 2020 dai CDC statunitensi e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità..
Il NASM fa riferimento a centinaia di sintomi e condizioni, ma menziona esplicitamente i più importanti, come: fiato corto, tosse, astenia persistente, malessere post-sforzo, difficoltà di concentrazione, problemi di memoria, cefalea ricorrente, sensazione di stordimento, tachicardia, disturbi del sonno, problemi di gusto o olfatto, gonfiori, stipsi o diarrea. Possono essere presenti inoltre patologie come: malattie polmonari, renali, cardiovascolari, deterioramento cognitivo, disturbi dell’umore, ansia, emicrania, patologie autoimmuni come lupus, artrite reumatoide, sindrome di Sjogren e altre.
Un grosso studio statunitense appena pubblicato sulla rivista JAMA ci aiuta a comprendere le caratteristiche peculiari delle sequele dell’infezione da Sars-Cov-2 nelle diverse fasce d’età. Lo studio è stato denominato RECOVER Pediatric Observational Cohort Study. L’analisi ha incluso 698 bambini, nella fascia d’età 6-11 anni e 4469 adolescenti (2-17 anni d’età). I sintomi persistenti più frequenti nei bambini sono risultati essere: cefalea (57%), problemi di memoria/concentrazione e sonnolenza (44%) e gastralgie (43%). Negli adolescenti invece la sequela più comune è risultata essere la stanchezza/sonnolenza diurna (80%), seguita da dolori corporei, muscolari e articolari (60%), mal di testa (55%), e problemi di memoria/concentrazione.
Covid e salute mentale
Un crescente numero di ricerche indica che l’infezione da Covid può avere un impatto negativo sulla salute mentale. Un recente studio condotto nel Regno Unito su oltre 18 milioni di adulti ha dimostrato un aumento dei tassi di malattie mentali, inclusa la depressione e disturbi mentali gravi. Ciò si verifica per un periodo che può arrivare fino a un anno dopo un episodio di Covid, specialmente tra coloro che hanno avuto un’infezione grave e non erano vaccinati. Lo studio, pubblicato su JAMA Psychiatry, ha rilevato che la vaccinazione attenua gli effetti negativi dell’infezione sulla salute mentale.
Una mutazione presente sulla proteina spike del Sars-Cov-2 svolge un ruolo chiave nella sua capacità di infettare il sistema nervoso, provocando i tipici sintomi neurologici, soprattutto nel Long Covid. A dimostrare ciò sono stati anche i risultati di uno studio condotto da ricercatori della Northwestern University dell’ Università dell’Illinois-Chicago, pubblicato sulla rivista Nature Microbiology.
La regione della proteina Spike interessata da determinate modifiche sembra essere un regolatore critico per stabilire se il virus entri o meno nel cervello (Furin cleavage site o Fcs). Questa acquisizione potrebbe portare anche a trattamenti specifici per proteggere il cervello, o per eliminare i virus che sono già penetrati. Restano ancora i dubbi se i danni vengano provocati direttamente dal virus alle cellule cerebrali o se siano conseguenza della reazione immunitaria scatenata. Probabilmente sono spesso coinvolti entrambi i meccanismi.
Un vaccino nasale potrebbe rappresentare la svolta contro le infezioni, riuscendo a fare ciò che i vaccini iniettabili non possono fare: prevenire la trasmissione del virus. Lo hanno dimostrato ricercatori delle Università di Washington e di St. Louis, con uno studio che è stato pubblicato su Science Advances.
Angelo Milazzo

Photos from Associazione Paidos Catania's post 28/07/2024

Infezioni “esotiche”: grande attenzione, ma: nessun allarmismo
Dengue
Alcuni mesi fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva già messo in guardia le autorità sanitarie di tutto il mondo su quanto il riscaldamento globale e i viaggi transcontinentali stiano incrementando la possibilità della diffusione della Dengue e di altre malattie “esotiche”. Particolarmente interessate sono le zone meridionali degli Stati Uniti. Un netto incremento dei casi accertati si registra in tutti i Paesi del sud dell’Europa, ed, in particolare, in Italia.
Dall’inizio dell’anno alcuni milioni di casi accertati sono stati segnalati nell’America del Sud, soprattutto nel Brasile, ma anche in Argentina, a Cuba, ecc. Queste infezioni hanno causato diverse migliaia di decessi. Infatti la malattia ha una mortalità di circa 1 su mille casi. In Italia nel corso del 2024 sono stati accertati circa 300 casi, dei quali nessuno ha avuto un esito letale. E’ comunque molto difficile determinare un numero esatto di contagi. Infatti spesso l’infezione decorre in maniera asintomatica, soprattutto nei bambini.
Per le sue caratteristiche, questa malattia non può rappresentare a oggi una minaccia di tipo pandemico. La dengue è infatti provocata da quattro virus molto simili fra loro, che appartengono alla famiglia degli Arbovirus, cioè dei virus che possono essere trasmessi da persona a persona solo tramite un artropode, nel caso specifico una zanzara. Il vettore specifico, l’Aedes Aegypti, è lo stesso che trasporta i virus della febbre gialla, di Zika e di Chinkungunya. Quindi i contagi non possono avvenire direttamente tra gli individui, ma richiedono la trasmissione da parte di una zanzara adatta a quel particolare virus. L’Aedes Aegypti ancora non resiste ai nostri climi e quindi è la zanzara tigre, (Aedes Albopictus) che ha talvolta questa capacità. Questi virus non possono essere trasmessi dalle zanzare più comuni, che appartengono al genere Culex.
Interrompere la catena di trasmissione dovrebbe essere teoricamente facile nei paesi più sviluppati. Si potrebbe intervenire con misure di sanità pubblica, finalizzate all’eliminazione delle larve delle zanzare dalle pozze d’acqua. La prevenzione individuale dovrebbe basarsi sull’uso di repellenti cutanei (soprattutto icaridina e DEET) e, in generale, svuotando regolarmente: sottovasi, grondaie e altri possibili contenitori all’aperto.
Essere di ritorno da un viaggio in aree dove la malattia è endemica resta l’elemento più rilevante per sospettare la Dengue. Sintomi frequenti sono: febbre elevata, cefalea intensa, algie retrooculari, ma soprattutto mialgie e artralgie ( febbre “spaccaossa”). Tutti sintomi che però potrebbero comunque dipendere da altre cause più comuni alle nostre latitudini. Anche la possibile presenza di nausea e vomito, e talvolta di un’eruzione cutanea, non permettono di porre una diagnosi definitiva senza ricorrere ad accertamenti del virus. Questi prevedono la ricerca degli anticorpi specifici e la ricerca del virus stesso.
La risposta dell’organismo alla Dengue può essere “paradossale”. Le forme più gravi infatti si verificano con maggiore frequenza alla seconda infezione o a quelle successive. La presenza di anticorpi poco efficaci, infatti, invece di proteggere dall’infezione, facilita l’ingresso del virus nella cellula, con un fenomeno detto ADE (antibody-dependent-enhancement). Se quindi si è già contratta l’infezione in passato, occorre prestare maggiore attenzione ai segni di un’evoluzione verso una forma grave e predisporre quindi un ricovero in ospedale.
Contro la Dengue non esistono cure specifiche, ma solo sintomatiche. E’
stato però autorizzato nel Febbraio 2023 da parte dell’AIFA un vaccino specifico che protegge da tutti e 4 sierotipi del virus, a partire dai 4 anni d’età, commercializzato con la denominazione QDENGA. Viene consigliata una seconda dose, a distanza di 3 mesi. Anche questo vaccino fa parte delle cosiddette “vaccinazioni del viaggiatore”, da raccomandare essenzialmente alle persone che prevedono di viaggiare in zone a rischio.
Chikungunya
L’infezione da virus Chikungunya si trasmette attraverso la puntura di una zanzara femmina del genere Aedes, come l’Aedes Aegypti e l’Aedes Albopictus ( la zanzara tigre). La malattia si manifesta in maniera improvvisa con febbre e dolori alle articolazioni, tali da limitare i movimenti. In alcuni casi, il dolore alle articolazioni può persistere per mesi o per anni. Raramente si verificano complicanze gravi, tuttavia negli anziani può essere una concausa di morte. Nel Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità è attivo il laboratorio di riferimento nazionale per gli arbovirus. Il 28 Giugno 2024 la Commissione Europea ha autorizzato il primo vaccino contro il virus Chikungunya: il vaccino Ixchiq. Viene prodotto dalla Valnelva ed è destinato alle persone con almeno 18 anni d’età. Nelle zone antropizzate tutte le tipologie di zanzare si riproducono in ristagni d’acqua, anche minimi. Tutti dovremmo cercare di eliminare tutti i ristagni d’acqua: sottovasi, contenitori aperti, ecc.
Febbre Oropouche
Oropouche è un arbovirus, trasmesso dalla puntura della zanzara Culicoides paraensis, presente soprattutto in specchi d’acqua e zone boschive. Non è presente in Europa. Sono quattro i casi finora identificati in Italia. Sarebbero tutti di importazione da Paesi del Sud-America. La Pan American Health Organization ha confermato circa 5.200 casi in quattro regioni: Bolivia, Cuba, Perù e soprattutto Brasile, Paese che da solo registra il 93% dei casi. I sintomi della malattia comprendono: febbre, cefalea, rigidità articolare, fotofobia, nausea e vomito. Sebbene l’andamento clinico grave sia raro, la malattia può evolvere in meningite asettica. L’Oms ha segnalato due possibili casi di trasmissione del virus da madre a feto durante la gravidanza. Nei casi più gravi i prelievi possono essere inviati all’Istituto Spallanzani di Roma, dove sono in possesso di tutti i test per identificare il virus.
Angelo Milazzo

Photos from Associazione Paidos Catania's post 04/07/2024

Ondate di calore

In meteorologia per ondata di calore si intende un periodo di tempo atmosferico durante il quale la temperatura è insolitamente elevata e con caratteristiche di persistenza rispetto alle temperature medie usualmente rilevate: in una data regione, in un dato periodo. L’espressione non ha dunque un significato oggettivo, ma è riferita ad un determinato clima locale. Infatti ciò che viene percepito dalla popolazione come una temperatura eccessiva in un clima temperato può non esserlo in un’area dal clima maggiormente caldo. Le ondate di calore sono divenute più frequenti e intense negli ultimi anni a causa dell’attuale riscaldamento globale.
La rivista The Lancet ha pubblicato il primo dicembre 2023 il rapporto Countdown on health and Climate Change, che evidenzia che l’incremento delle temperature aumenta la diffusione di malattie infettive, miete vittime e causa insicurezza alimentare. Il rapporto ha stimato che in Africa nel periodo 2017-2022 la mortalità tra le persone in età superiore ai 65 anni sia stata più elevata dell’11%, rispetto al periodo 2000-2005. Nello stesso periodo l’aumento della mortalità tra gli anziani in Europa è stato dell’8,8%. E’infatti esperienza dei medici di medicina generale registrare significativi incrementi della mortalità tra i soggetti più anziani, durante i periodi più caldi. Uno Studio internazionale, guidato dalla Monash University of Melbourn, ha rilevato un incremento anche della mortalità generale, tra tutte le fasce d’età, particolarmente significativo in tutta l’Europa meridionale. Al nostro Paese è stato attribuito un aumento del 2,47% dei decessi. Il nostro Sistema Nazionale di previsione e allarme, coordinato dal Ministero della Salute, garantisce il monitoraggio delle condizioni meteorologiche associate ad un rischio per la salute. Tale sistema è operativo anche nella città di Catania. Il bollettino giornaliero specifico per Città viene inviato alla Protezione Civile, ai Comuni e alle Aziende Sanitarie. Il sistema indica livelli graduati di rischio, definiti in relazione alla gravità degli eventi previsti. Le vere e proprie ondate di calore corrispondono: al livello 3.
Effetti del caldo sulla salute
Il colpo di calore è provocato da condizioni ambientali di temperatura elevata, oltre i 35 gradi, ridotta ventilazione e, soprattutto, elevata umidità: superiore al 60-70%. Queste condizioni non consentono all’organismo di disperdere il calore in eccesso, innanzitutto mediante la sudorazione. Si determina quindi ipertermia che può causare svariati danni alla salute. L’ostacolo all’evaporazione rende il caldo umido, a parità di gradi, maggiormente percepito rispetto al caldo secco. L’ insolazione o colpo di sole è legata a una esposizione diretta del corpo, in particolare della testa, alle radiazioni solari. All’aumento della temperatura corporea si aggiungono gli effetti dei raggi solari sulla pelle e sul capo. Gli effetti del colpo di calore si verificano quando la temperatura corporea aumenta rapidamente per cui può provocare i seguenti sintomi: astenia, ipotensione, edema soprattutto ai piedi e alle caviglie, disidratazione non sempre seguita da sensazione di sete, nausea e vomito, crampi causati dalla deplezione di sali minerali, vertigini e cefalea. Si possono determinare veri e propri stati confusionali, collassi, lipotimie, ecc. Effetti analoghi si possono determinare in seguito ad insolazione. Ad essi si aggiungono sintomi dovuti all’esposizione diretta ai raggi solari, quali: eritemi e ustioni alla cute, arrossamento oculare e lacrimazione, malessere generale, astenia, nausea, astenia. La congestione dei vasi sanguigni cerebrali può arrivare a causare anche piccole emorragie cerebrali. Se i sintomi vengono trascurati e la temperatura del corpo supera i 41°, si possono verificare anche danni irreversibili agli organi interni. Le persone maggiormente soggette a colpo di calore e insolazione sono: anziani, neonati e bambini, persone con malattie croniche, individui con scarsa capacità di regolare la propria temperatura, persone che abusano di alcol o droghe, persone che soffrono di disturbi psichici, persone che lavorano all’aperto. Le persone ipertese o cardiopatiche sono particolarmente soggette ad abbassamenti della pressione arteriosa, soprattutto ad ipotensione ortostatica. E’ necessario quindi che i pazienti misurino più frequentemente la pressione arteriosa e che i medici curanti correggano adeguatamente dosaggi e tipologie dei farmaci.
In caso di sintomatologie allarmanti bisogna chiamare al più presto i numeri di soccorso sanitario. Farmaci tipo antipiretici e corticosteroidi possono essere consigliati solo da medici. Però anche le persone comuni debbono essere a conoscenza dei più urgenti interventi, come: trasportare in un luogo fresco e ventilato, mettere in posizione di Trendelenburg, raffreddare il corpo e il capo con acqua non troppo fredda, non strofinare il corpo con alcol. Assolutamente indispensabile è fare bere acqua non troppo fredda a piccoli sorsi o, ancora meglio, utilizzare bevande arricchite con sali minerali. Vanno bene le formulazioni gluco-saline in bustine o direttamente in brick, che vengono usate comunemente in caso di gastroenteriti.
Raccomandazioni
Da sempre Ministero e Autorità sanitarie diffondono raccomandazioni, quali:
-uscire prima delle 11 di mattina e dopo le 18 di sera;
- evitare di svolgere attività fisica nelle ore più calde; indossare abiti comodi e leggeri; bagnare spesso la testa; coprire il capo e utilizzare occhiali da sole;
- aumentare il consumo di acqua: di norma è necessario berne almeno 2 litri al giorno, indipendentemente dal senso di sete; consumare pasti a base soprattutto di frutta e verdura; evitare l’uso di alcolici;
- non lasciare persone nella macchina parcheggiata al sole, soprattutto se non autosufficienti o bambini.
E’ necessario arieggiare la casa durante la notte o il mattino presto. L a temperatura dei condizionatori non dovrebbe essere mai inferiore ai 25-26 gradi e, comunque, con una differenza di pochi gradi rispetto alla temperatura esterna. Angelo Milazzo

Photos from Associazione Paidos Catania's post 03/06/2024

Esantemi “minori” sempre più frequenti
Questa stagione primaverile è stata caratterizzata anche da una notevole diffusione tra bambini e ragazzi di malattie esantematiche etichettate come “minori”, poiché contraddistinte spesso da minore gravità rispetto a quelle classiche, nonché da manifestazioni meno caratteristiche.
Quinta malattia
L’eritema infettivo, spesso indicato come “quinta malattia”, è causato dal Parvovirus umano B19. E’talvolta chiamato “malattia della guancia schiaffeggiata”. Il virus circola principalmente nel periodo primaverile, e colpisce soprattutto la fascia d’età: 5-7 anni. Questa primavera è stata registrata una frequenza che non si registrava da anni. La trasmissione avviene prevalentemente per via aerea. Il periodo di incubazione è di 4-14 giorni. I sintomi iniziali sono aspecifici, simil-influenzali. Dopo alcuni giorni compare un eritema rilevato, confluente, a livello delle guance (aspetto a “guance schiaffeggiate”). Compare anche un’eruzione simmetrica predominante a livello di: braccia, gambe e tronco. Solo alcuni pazienti sviluppano la “sindrome guanti e calze”, caratterizzata da lesioni papulari, purpuree o petecchiali limitate alle mani e ai piedi.
Il virus B19 è un virus a DNA a singola catena che provoca una temporanea soppressione dell’eritropoiesi. Questa è lieve e asintomatica, tranne che nei pazienti con emoglobinopatie (es: drepanocitosi) o altre anomalie dei globuli rossi (es: sferocitosi ereditaria). Questi soggetti possono sviluppare crisi aplastiche transitorie. Inoltre, bambini immunodepressi possono sviluppare una viremia protratta con conseguente anemizzazione severa. L’aspetto e la distribuzione delle eruzioni cutanee costituiscono gli unici elementi diagnostici. Tuttavia, anche altri enterovirus possono provocare eruzioni cutanee simili. La distinzione tra queste eziologie virali è raramente necessaria per la cura clinica, che si basa su terapia sintomatica.
L’eritema infettivo può essere trasmesso per via placentare, determinando a volte aborti, o una grave anemia fetale con edema diffuso (idrope fetale). In caso di infezione materna, il rischio di morte fetale è di circa il 2-6%, con un rischio maggiore durante la prima metà della gravidanza. Fortunatamente la maggioranza delle donne in gravidanza è immune, avendo contratto la malattia in epoche precedenti. Il riscontro di IgM specifiche deve indurre a una valutazione della crasi ematica della madre e dello stato fetale mediante ecografia.
Sesta malattia
La sesta malattia è causata dal virus Herpes Umano 6 (HHV-6) o, meno frequentemente, dal virus Herpes Umano 7 (HHV-7). Questi virus si trasmettono attraverso il contatto diretto con la saliva o le secrezioni nasali di una persona infetta.
La malattia, tipica dei primi anni di vita, si manifesta tipicamente in due fasi. La prima è caratterizzata da febbre alta e improvvisa, elevata, che può durare da 3 a 5 giorni. Da ciò è derivata anche la denominazione di: “malattia dei tre giorni”. Nonostante la febbre elevata il bambino affetto rimane vigile, attivo e si alimenta. Come tutti gli stati di iperpiressia si possono verificare, in soggetti predisposti, convulsioni febbrili. La seconda fase inizia quando la febbre cade per crisi e si sviluppa un’eruzione cutanea di colore rosa o rosso sul tronco, che può estendersi al collo e agli arti. L’esantema può persistere fino a 2-3 giorni. Spesso si sviluppa una linfoadenopatia cervicale o auricolare posteriore. Bisogna sempre ricordare che nel 70% delle infezioni da Herpes Virus di tipo 6 non si osserva il tipico esantema.
Le complicanze sono molto rare. La terapia è sintomatica, basata essenzialmente su antipiretici.
Malattia “bocca-mano-piedi”
La malattia mani-bocca-piedi, nota anche con la dicitura inglese “ hand, foot and mouth disease” è un’infezione molto contagiosa, causata da Enterovirus, che in Italia circolano soprattutto nei mesi invernali e primaverili. Sono soprattutto in causa i virus Coxsackie A16 e l’Enterovirus 71. Il contagio avviene per via aerea. Il virus viene eliminato con le feci, fino ad un mese dopo il contagio. Quindi può causare piccole epidemie nei nidi e nelle scuole materne. Il periodo di incubazione va da 3 a 7 giorni. La febbre può essere lieve o assente. L’eruzione è solitamente caratterizzata da piccole vescicole sul palmo delle mani, sulla pianta dei piedi, nella bocca e talvolta anche nella zona perianale. Le piccole vescicole non danno eccessivo prurito e regrediscono in 7-10 giorni. Raramente l’infezione da EV-71 può causare complicanze neurologiche. Invece possono essere più dolorose le lesioni del cavo orale, che possono causare inappetenza e difficoltà persino ad ingerire liquidi.
L’onicomadesi (muta indolore delle unghie) è frequente durante la convalescenza.
Si può utilizzare il paracetamolo per la febbre e le soluzioni gluco-saline se si determina disidratazione. Spray, collutori e gel anestetici si possono usare per alleviare il dolore causato dalle ulcere al cavo orale.
Angelo Milazzo

Rete pediatrica in Sicilia, la proposta contro il disagio psicologico dei minori al convegno di pediatria a Catania - PalermoLive.it 17/05/2024

https://www.palermolive.it/rete-pediatrica-in-sicilia-la-proposta-contro-il-disagio-psicologico-dei-minori-al-convegno-di-pediatria-a-catania/

Rete pediatrica in Sicilia, la proposta contro il disagio psicologico dei minori al convegno di pediatria a Catania - PalermoLive.it Una rete ‘servizievole’ a fianco della crescita dei più piccoli contro il disagio psicologico. È questa la proposta discussa al convegno “Primavera di Pediatria – Riflessioni su una pediatria che cambia”.

29/04/2024

Sabato 13 Aprile 2024 presso l' Hotel Nettuno di Catania si è tenuto un interessante evento di formazione organizzato dalla Associazione Paidos Catania dal titolo Là dive ti porta il sistema immunitario. Le malattie autoimmuni sono patologie sempre più diffuse nella popolazione mondiale, nell’infanzia e nell’adolescenza la loro prevalenza è particolarmente rilevante . Nel nostro incontro si tratterà in particolare della Artrite idiopatica giovanile (JIA), la patologia reumatica più diffusa dell’età pediatrica. Ma anche di una patologia rara quale l’Encefalite Autoimmune (o AE, Autoimmune Encephalitis) che comprende un gruppo di disordini autoimmuni del SNC ( o CNS, Central Nervous System) che si presentano quando il sistema immunitario attacca inappropriatamente il tessuto cerebrale, inducendo sintomi neurologici e/o psichiatrici. Una particolare attenzione verrà inoltre dedicata all’Encefalopatia Ipossico-Ischemica (EII) ,un tipo di encefalopatia che interessa prevalentemente il neonato a termine con evidenza di ipossi-ischemia perinatale. Si stima a livello globale un’incidenza media di 1,5 ogni mille nati vivi, interessando 1,15 milioni di neonati all’anno nel mondo. Più della metà di questi neonati va incontro a morte o sopravvive con disabilità neurologiche. Un spazio importante è dedicato alla trattazione della “febbre di origine sconosciuta”((FUO), questo termine è stato inizialmente proposto per indicare pazienti con febbre da almeno 3 settimane senza che fosse emersa la causa della febbre. Oggi lo scenario clinico si è modificato grazie all’avvento delle tecniche di diagnostica molecolare e molte delle cause di FUO possono essere diagnosticate rapidamente. In ultimo si parlerà di vaccinazione contro il Meningococco B evidenziando il ruolo fondamentale per la diffusione di questa pratica del pediatra di famiglia. Si ringraziano i relator prof. A. Martini, la dott.ssa patrizia Barone, la prof.ssa Agnese Suppej, il dott.. Giorgianni per aver esposto delle interessanti relazioni. Un grazie particolare al consiglio direttivo , ai soci ed agli sponsor. Ci vediamo a novembre.

29/04/2024

Sabato 13 aprile 2024
Hotel Nettuno - Catania

Là dove ti porta il sistema immunitario

Ore 8.30 Presentazione (Alberto Fischer)

Ore 9.00 Artrite reumatoide idiopatica: update (Alberto Martini)

Ore 10.00 La febbre di origine sconosciuta (Patrizia Barone)

Ore 11.00 Le encefaliti autoimmuni (Agnese Suppiej)

Ore 12.00 Coffe Break

Ore 12.30 Il neonato con encefalopatia ipossi-ischemica dall’ ospedale al territorio: un percorso ad ostacoli (Raffaele Farsaperla)

Ore 13.30 Implementazione e promozione della vaccinazione anti MenB: il ruolo del pediatra (Gabriele Giorgianni)

Ore 14.30 Verifica dell’apprendimento

Ore 14.45 Chiusura lavori

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Indirizzo


Viale Africa, 14
Catania
95100

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Via Dalmazia 6
Catania, 95127

RiMani • Mercatino EcoSolidale RiMani • Mercatino EcoSolidale
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RiMani è una Cooperativa nata dall'associazione Mani Tese Sicilia per la gestione del mercatino del

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Il sangue è vita. #diventadonatore #avis Altri centri di raccolta Avis - Morgagni Via De Logu 20/A - Osp. Cannizzaro c/o SIMT - Garibaldi vecchio, Piazza Santa Maria di Gesù, 5

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FONCANESA Fon.Ca.Ne.Sa. Fondazione Catanese per lo Studio e la Cura delle Malattie Neoplastiche del Sangue . Casa d'accoglienza "Casa Santella" presso il Policlinico di Catania

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Family Party è l’Associazione fondata da mamme e papà che operano nella società per irradiare la gioia del vissuto familiare.

La Buona Stella onlus - Catania La Buona Stella onlus - Catania
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93, Via Gramignani 95121 Catania (I) +390957233111 [email protected] www.fondazionebrodbeck.it

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Catania, 95124

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