Fermailfemminicidio

Le donne Afghane cantano.
“Eccoci qui, le donne, il mondo.
Cantare la libertà come un uc***lo.
Alzatevi, popolo mio,
Alzati, amica mia.
I loro stivali possono essere sul mio collo,
o i loro pugni nella mia faccia,
ma con la nostra profonda luce dentro a noi,
combatterò per tutta la notte.”
Queste sono le parole cantate dalle donne afghane per protestare.
Dopo il divieto che impedisce loro di parlare, cantare, recitare in pubblico, impostole dai Talebani, le donne Afghane non ci stanno e protestano cantando.
Stanno pubblicando i loro video online, alcune a volto coperto, altre invece mostrando il loro fiero viso, alcune dall'estero, altre proprio da quel Paese che le sta cancellando: l'Afghanistan.
Pensate a quanto coraggio hanno queste donne.
Pensate a quanta sofferenza questi uomini meschini, ingrati, infami stanno causando a queste donne, che sono loro madri, sorelle, genitrici dei loro stessi figli.
C’è solo tanta rabbia per questa immane ingiustizia, è ora che si faccia qualcosa per aiutare queste donne.
Ascoltiamo le loro voci, il mondo intero deve sentirle!

“IMPERFETTE - L’importanza di sbagliare” di Antonella Viola e Maura Gancitano, andrà presto in scena. Un affascinante viaggio nell’elogio dell’errore, dalla nascita della vita fino ai giorni nostri. Tra incredibili scoperte scientifiche nate per caso da errori e dimenticanze e le parole rivelatrici di Simone de Beauvoir; tra Darwin e Virginia Woolf, due approcci - Filosofia e Biologia- si confrontano sulla scena per imparare insieme ad accogliere l’imperfezione, l’incertezza, il valore fecondo dell’errore.

Il debutto sarà il 1 ottobre ore 21:00 al Teatro Malibran di Venezia nella splendida rassegna

Presto tutte le date 🎟️

Un rossetto rosso con stampato il 1522

Il genio e la fatica agli inizi.
Abbiamo cercato anche una tua immagine di quando eri , cara .
Per ricordare il genio e la fatica.
Tu che ti iscrivevi alla facoltà di medicina nel 1893.
Che affrontavi l'ostilità di studenti e professori, costretta ad eseguire esercitazioni da sola perché ritenuto inappropriato frequentare classi con uomini in presenza di un ca****re n**o.
Tu che, nonostante gli ostacoli, ti sei laureata nel 1896 e hai fondato una tua scuola, oggi replicata in 30.000 luoghi del mondo diversi.
Che ti sei dedicata all'istruzione delle e ai bambini e alle con disabilità.
Che hai deciso di trasformare l'aula tradizionale e hai sostituito i grandi mobili con scrivanie e sedie a misura di creatura, che hai messo strumenti su scaffalature basse e hai incluso più esercizi per incoraggiare la cura dell'ambiente e di sé.
Che hai introdotto materiali di alfabetizzazione come lettere mobili e foto con etichette, per portare studenti e studentesse a diventare abili nella lettura e nella scrittura molto prima di quanto ci si aspettava con metodi tradizionali.
Te ne andavi nel 1952, dopo aver rivoluzionato il modo in cui pensare alla .
ti celebra e ti ringrazia proprio oggi che compiresti 154 anni.

Una donna di Cirò Marina, nel Crotonese, ha tentato il suicidio bevendo candeggina dopo aver subito per anni le botte e le minacce del compagno. Anche dopo essersi salvata ed essere riuscita a sfuggirgli, lui l’avrebbe tormentata con telefonate anonime e tentato di rovinarle i rapporti con gli amici. L’uomo, un 30enne, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.

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Dopo anni di botte e minacce, donna tenta il suicidio bevendo candeggina: arrestato l’ex compagno Una donna di Cirò Marina, nel Crotonese, ha tentato il suicidio bevendo candeggina dopo aver subito per anni le botte e le minacce del compagno

Da giovedì 22 agosto non si hanno più notizie di Anita Monika Profico, 40enne scomparsa in Salento. L’ultima volta è stata vista nel comune di Morciano di Leuca (Lecce). Gli investigatori stanno facendo verifiche su alcuni messaggi diffusi sui social in cui la donna avrebbe detto di essere scappata dal marito violento. Si sospetta che siano stati scritti da un profilo fake.

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Anita Monika Profico scomparsa in Salento. I dubbi sugli ultimi post: “Mio marito è violento, sono scappata” Da giovedì 22 agosto non si hanno più notizie di Anita Monika Profico, 40enne scomparsa in Salento

La svolta nell’omicidio di Sharon Verzeni è arrivata grazie a due testimoni. Due italiani di origine marocchina hanno messo gli inquirenti sulla pista giusta a Terno d’Isola. Hanno raccontato di aver visto un uomo di origine africana in bicicletta. E lo hanno descritto. Quella notte infatti erano nei pressi di via Torre, una traversa di via Castegnate. «Avete visto uno scappare lungo via Castegnate?». «No, abbiamo visto uno che risaliva la via». Decisivo è stato l’elemento temporale: le telecamere riprendono i due giovani alle 00.27. A quell’ora passa Moussa Sangare. Che viene ripreso qualche minuto dopo in piazza 7 Martiri e poi da altre telecamere. Tra cui una che restituisce un’immagine più chiara. Da lì è partita la caccia all’uomo. Conclusasi con l’arresto nella notte di venerdì.

Sharon Verzeni, i 2 testimoni che hanno incastrato Moussa Sangare: «Il killer è di origini straniere? Anche noi» Sono due italiani di origine marocchina. Hanno descritto l'uomo in bici negli attimi precedenti l'omicidio. E l'hanno riconosciuto quando è stato trovato

Omicidio suicidio in via Lucarelli, a Bari, dove un uomo ha ucciso la moglie prima di togliersi la vita nella casa in cui vivevano. Secondo quanto trapelato la vittima, di 83 anni, era da tempo malata e costretta a rimanere a letto. Il marito aveva 84 anni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. La tragedia familiare è avvenuta tra il pomeriggio e la serata di ieri, venerdì 30 agosto. Sulla vicenda indagano i militari che hanno trovato e sequestrato l'arma del delitto. Sul fatto che si sia trattato di un caso di omicidio-suicidio non sembrano esserci dubbi.

Torna a casa e trova i cadaveri dei genitori: l'uomo avrebbe ucciso la moglie con un colpo di pi***la Tragedia familiare a Bari. Le vittime sono due pensionati di 83 e 84 anni. La donna era da tempo malata e costretta a letto. Il marito le avrebbe sparato per poi rivolgere l'arma verso di sé

Moussa Sangare, in arte 'Moses Sangare' ha collaborato con alcuni rapper famosi e voleva andare a X Factor ma poi aveva in casa una sagoma per esercitarsi a lanciare coltelli.

Il killer reo confesso di Sharon Verzeni ama la musica e il calcio. Ha avuto delle collaborazioni con Izi e Ernia, due rapper italiani. Dai racconti di chi lo conosceva si viene a sapere che Sangare anni fa aveva collaborato alla canzone 'Scusa' di Izi, racconta un ragazzo mostrando un video da 14 milioni di visualizzazioni su YouTube in cui appare e che porta la firma di 'Moses Sangare'. "Aveva davanti una carriera, so che voleva anche partecipare a X Factor". Il suo nome d'arte compare anche nel video di una canzone del rapper Ernia insieme a Izi dal titolo 'Fenomeno'.

Moussa Sangare, chi è il presunto killer di Sharon Verzeni: "Ha collaborato con dei rapper e voleva partecipare a X Factor" Dalle indagini è emerso anche che il 31enne di origini nordafricane aveva in casa una sagoma di cartone a forma di essere umano per esercitarsi a lanciare coltelli

Durante la conferenza stampa, la procuratrice ha inoltre sottolineato come l’attività di indagine «sia stata agevolata dalla collaborazione di due cittadini stranieri, ma regolari sul territorio italiano, che si sono presentati spontaneamente presso la caserma dei carabinieri e hanno riferito ciò che sapevano». E «grazie alla loro dichiarazione e all’analisi di tantissime telecamere è stato possibile tracciare l’intero percorso fatto dal ciclista (lungo via Castegnate, ndr) che è stata poi scenario del crimine». Mentre le dichiarazioni del 31enne, presunto autore del reato, «hanno poi consentito di recuperare sia gli abiti che lui indossava la sera dell’omicidio, sia dei coltelli – uno in particolare, che aveva seppellito, già nella disponibilità del Ris – che riteniamo sia il coltello utilizzato per uccidere Sharon. Lo riteniamo in base alla lunghezza e alla larghezza della lama che è compatibile con i segni riscontrati dal medico legale sul corpo». La procuratrice aggiunta ha poi sottolineato che il killer «è uscito di casa con 4 coltelli e quindi gli è stata contestata la premeditazione: l’obiettivo era evidente, voleva colpire qualcuno».

Sharon Verzeni, il 31enne fermato ha confessato: «L'ho uccisa senza motivo». Trovato il coltello L'uomo, italiano, «è uscito di casa con 4 coltelli: l'obiettivo era evidente, voleva colpire qualcuno». Decisivi due testimoni

E’ un 31enne italiano e disoccupato l’uomo fermato dai carabinieri del comando provinciale di Bergamo, primo accusato dell’omicidio di Sharon Verzeni. L’uomo, Moussa Sangare, ha confessato l’omicidio e avrebbe detto agli inquirenti: “L’ho uccisa tanto per farlo”. E poi avrebbe aggiunto: “Ho avuto un raptus improvviso. Non so spiegare perché sia successo, l'ho vista e l'ho uccisa”.

Si tratta della persona che era stata ripresa dalle telecamere dei sistemi di videosorveglianza del comune di Terno d’Isola, immortalato mentre si allontanava su una bicicletta dal luogo del delitto la notte del 30 luglio, ovvero via Castegnate, dove Sharon Verzeni è stata raggiunta da quattro coltellate. Da quello che si vede nei filmati, l’uomo pedalava velocemente in contromano sulla via, passando vicino al tabaccaio della strada.

Omicidio Sharon Verzeni, fermato l’uomo in bicicletta. Ha confessato: “L’ho uccisa tanto per farlo”. Prima aveva minacciato col coltello due ragazzi Il 31enne Moussa Sangare era stato visto nelle immagini mentre fuggiva dal luogo del delitto pedalando. Fermato grazie alla testimonianza di due ragazzi che er…

Femminicidi, Veltri (D.i.Re): «Troviamo i punti deboli del sistema politico e giudiziario per evitare altre morti» Nicoleta Rotaru è l’ennesima vittima. Erik Zorzi, l’assassino, nonostante l’ordine di allontanamento, continuava a vivere sotto lo stesso tetto. La presidente della rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re Antonella Veltri: «Lo Stato non protegge»

Dal comunicato conclusivo di questa riunione è stata rimossa la menzione al diritto all’aborto. È stata l’Italia a chiedere e ottenere di toglierla, ponendo una discontinuità con le conclusioni del precedente vertice di Hiroshima di appena un anno prima.

Visto che è stata Giorgia Meloni – presidente del Consiglio dei Ministri in Italia – a richiedere la rimozione, anche se questo messaggio dovesse navigare per oceani, scelgo di scrivere in italiano. Spero mi capirai, o che ci sarà qualche intelligenza artificiale o amicale a farci da tramite.

Chi vuole abortire dunque non può farlo in sicurezza e chi vuole gestare non è supportata-ə in Italia, a meno che non si presenti con un uomo, garanzia del suo accesso alle tecnologie riproduttive...

Siate scomode L’estate di inGenere è ricca di pensieri su orizzonti femministi indirizzati alle ragazze che stanno vivendo il presente e alle donne che vivranno nel futuro. Li abbiamo chiamati "messaggi in bottiglia". In questo, Roberta Paoletti parla di diritti sessuali e riproduttivi

Una paziente ricoverata nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Barletta sarebbe stata violentata in corsia da un ausiliario il giorno di Ferragosto. A denunciare il gravissimo episodio – su cui stanno indagando i carabinieri della città pugliese – sono stati i familiari della giovane, accompagnata al pronto soccorso dalla madre. Qui è subito scattato il protocollo previsto in caso di stupro, che prevede tra l’altro l’esecuzione di test specifici e il supporto psicologico.

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Barletta, madre denuncia: “Mia figlia paziente psichiatrica stuprata in ospedale da uomo delle pulizie” L'episodio, su cui indagano i carabinieri, sarebbe avvenuto nel reparto di psichiatria il giorno di ferragosto

...Come è possibile che questa casa editrice, portata in palmo di mano da intellettuali e critici, considerata una delle più ricche culturalmente e orientata all’impegno civile del panorama italiano, abbia lasciato morire i saggi di Simone De Beauvoir? Probabilmente l’algoritmo che calcola le vendite non ha ritenuto redditizio ristampare i suoi saggi. E fin qui, mi rattristo, ma “business is business”. Però non capisco la scelta di non proporre tutte le opere della scrittrice francese in digitale. Proprio non riesco a giustificare la scelta dei dirigenti di Einaudi. E mi auguro che Paola Gallo, direttrice editoriale di Einaudi dal 2023, possa invertire questa inspiegabile decisione...

Blog | Simone de Beauvoir, com'è possibile che l'editore abbia lasciato 'morire' il suo catalogo? - Il Fatto Quotidiano "Una delle più importanti pensatrici, filosofe, femministe del XX secolo è stata messa in cantina"

Nuova segnalazione legata all’omicidio di Sharon Verzeni. L’informazione arriva ai carabinieri da un commerciante, proprietario di un piccolo chiosco alimentare nel centro di Terno d’Isola. La notte che Sharon è stata uccisa, ha notato circa 10 persone, tutti soliti frequentatori del centro città. Di queste, solo una non si è più fatta vedere per le strade del paese dal quel 30 luglio. Si tratta di un uomo di 35 anni, fino a luglio assiduo frequentatore del centro e soprattutto di piazza VII Martiri – la piazza centrale, da cui si dirama anche via Castegnate – che, dal giorno del delitto, non è più apparso nella zona e risulta scomparso.

Sharon Verzeni, nuova pista: 35enne scomparso da Terno d'Isola la notte del delitto. Ruocco: "Giusto ba***re ogni strada" - Il Fatto Quotidiano "Per qualche giorno non li ho più visti, ma pian piano stanno tornando. Tutti, tranne uno": la testimonianza di un commerciante

Subiva violenze da un anno che non aveva denunciato, poi un episodio ha fatto scattare qualcosa. Una ragazza romana di 20 anni ha chiesto così aiuto, citofonando proprio ai carabinieri della stazione di Roma Prenestina, per denunciare il fidanzato. La sua decisione ha dato il via al codice rosso, il protocollo antiviolenza sulle donne, e il ragazzo è stato arrestato.

Un 19enne ha tentato di strangolare la fidanzata con il cavo di ricarica del telefono La ragazza ha raccontato di ripetute violenze e minacce: cosa è successo

L'attività sessuale tra i giovani inizia sempre prima e coinvolge un numero maggiore di partner. "Questa trasformazione, associata al rinvio della maternità, lascia alla donna la gestione di numerosi anni (circa 12) durante i quali deve limitare il rischio di gravidanze indesiderate".

Nonostante ciò, "il ricorso all'aborto è in costante diminuzione", tanto che tra il 1980 e il 2022 è calato del 68 per cento, passando da 208 mila a poco più di 65 mila.

Quindi "non sembra essere utilizzato come mezzo per limitare le nascite, piuttosto come estrema ratio". È quanto emerge dal rapporto dell'Istat "L'interruzione volontaria di gravidanza in un'ottica generazionale".

Gli ultimi dati del 2022 riportano che il 21,6 per cento dei ragazzi e il 18,4 per cento delle ragazze dichiara di avere avuto il primo rapporto sessuale completo prima dei 16 anni.

Istat, sesso sempre più precoce ma cala il ricorso agli aborti. In aumento l’uso della pillola del giorno dopo Il 18% delle ragazze ha avuto un rapporto prima di 16 anni. Resta il nodo dei consultori e del ritardo delle Regioni

Non dirmi “non puoi”.
Diceva così una copertina di Vanity Fair di qualche anno fa dedicata a lei, Bebe Vio.
Eccola, splendente, con la fiamma olimpica alla cerimonia d’apertura dei Giochi Paralimpici di Parigi.
Bebe è l’atleta italiana piu’ nota dei Giochi, anche quest’anno favorita nel fioretto.
“il tuo corpo non te lo permette”: l’ho sentito molte volte, ma non mi sono mai demoralizzata, sono stata abituata a trasformare la paura in qualcosa di positivo, a mutarla in rabbia e voglia di cancellare gli scetticismi”.
Bebe, che più volte ha parlato dei suoi momenti difficili, e stata una delle immagini più belle della cerimonia di ieri sera.

Nella cultura Cherokee, degli indiani d’America, le donne avevano il potere sulla società, un potere però diverso dal nostro, non di sopraffazione, ma di saggezza, di empatia, di rispetto e di aiuto reciproco. La società era infatti di stampo matriarcale, non patriarcale.

La donna era considerata giusta, sensata, prudente e intelligente. E proprio per questo solo le donne erano considerate adatte a stare al comando, il che conferiva loro potere economico, sociale e politico.

Le donne potevano decidere se diventare guerriere o mogli.

Donne Cherokee e cultura matriarcale - IHAVEAVOICE Cosa imparare dalle Donne Cherokee e cultura matriarcale degli indiani d'America.

È in aumento il numero di donne che chiede di arruolarsi e di entrare nelle accademie militari: ecco come sta gradualmente cambiando la presenza femminile nelle forze militari in Italia

Donne arruolate, l'Italia che cambia: dal sogno di fare la maestra di danza al soldato

Una ragazza di 16 anni è stata colpita in pieno viso dal gestore di un bar di Jesolo dopo essersi pettinata i capelli nel locale. L’adolescente ha ricevuto una prognosi di 3 giorni.

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Jesolo, 16enne si pettina i capelli nel bar, il gestore la colpisce con un pugno e uno schiaffo Una ragazza di 16 anni è stata colpita in pieno viso dal gestore di un bar di Jesolo dopo essersi pettinata i capelli nel locale

Il più importante strumento internazionale, giuridicamente vincolante, per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere è entrato in vigore ad agosto 2014: ecco cosa prevede e chi l’ha sottoscritta (in alcuni casi, senza poi ratificarla). Focus sull’Italia: tra poche case rifugio, centri antiviolenza sotto-finanziati, reddito di libertà insufficiente e mancanza di educazione sessuo-affettiva nelle scuole, le criticità sono ancora moltissime...

Violenza sulle donne, i dieci anni della Convenzione di Istanbul (e della sua mancata applicazione) Il più importante strumento internazionale, giuridicamente vincolante, per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere è entrato in vigore ad agosto 2014: ecco cosa prevede e chi l’ha sottoscritta (in alcuni casi, senza poi ratificarla). Focus sull’Italia: tra poche case rifugio, ce...

Troppe volte ci troviamo a prendere atto di errori, lacune e smagliature attraverso cui la vita delle donne passa e rimane esposta al rischio di violenze efferate che nei casi più gravi ne determinano la morte. Sono vite che potrebbero essere salvate se ci fosse la giusta formazione sulla violenza maschile nelle relazioni di intimità e una maggiore attenzione alla valutazione del rischio ma, soprattutto, se ci fosse la volontà di smantellare pregiudizi e stereotipi sulle donne che resistono al tempo.

Alla Festa Pd di Pesaro Renzi fa il "garante" di Elly Schlein - Il Fatto Quotidiano "Non fate fuoco amico su Elly Schlein, lasciatela lavorare": se Renzi difende il Pd

D.i.Re ha inviato alla Commissione Femminicidio la richiesta di rendere operativa la Femicide Review sollecitata dal GREVIO già nel 2020, per analizzare e prevenire i femminicidi in Italia. Come evidenziato dal caso di Nicoleta Rotaru, è essenziale correggere gli errori di un sistema che, ancora oggi, impedisce di riconoscere e gestire situazioni ad alto rischio. La giusta formazione e l’attenzione alla valutazione del rischio sono fondamentali per proteggere le donne e prevenire tragedie evitabili.
“Intendiamo suggerire una proposta adeguata alla gravità del fenomeno e che metta in atto le raccomandazioni che, da tempo, il GREVIO ci sollecita. Mettere a disposizione l’esperienza dei Centri Antiviolenza D.i.Re è il nostro contributo” Antonella Veltri , presidente D.i.Re)

Leggi il comunicato stampa completo per approfondire: https://bit.ly/3yVK0cO

La serata in un pub di Trastevere, una bevuta sospetta, poi il presunto agguato sessuale in taxi denunciato da una collega. Per questo motivo nei confronti dei giornalisti Nello Trocchia e Sara Giudice – il primo è cronista del quotidiano ll Domani, la seconda ha lavorato a Piazza Pulita su La7 - la procura di Roma ha aperto un’inchiesta per violenza sessuale di gruppo aggravata da sostanze stupefacenti.

Coppia di giornalisti indagata per violenza sessuale su una collega: "Sono stata drogata e aggredita in taxi". Ma la pm chiede l'archiviazione Nello Trocchia del Domani e la compagna Sara Giudice che ha lavorato a La7 denunciati per un episodio avvenuto a Roma dopo una serata a Trastevere. Dubbi sulla…

In Salento una ragazzina di 14 anni sarebbe stata violentata nel bagni della stazione di Maglie: due gli iscritti nel registro degli indagati, un 14enne e un 15enne. Analisi sui video delle telecamere di sorveglianza e sui cellulari dei minori.

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Ragazzina di 14 anni violentata nei bagni della stazione di Maglie: indagati un 14enne e un 15enne In Salento una ragazzina di 14 anni sarebbe stata violentata nel bagni della stazione di Maglie: due gli iscritti nel registro degli indagati, un 14enne

Com’è potuto accadere che un’altra donna sia stata uccisa, nonostante i molti contatti con le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria? Se lo chiede la rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, dopo il femminicidio di Nicoleta Rotaru, in cui la dinamica è simile a quella di molti altri femminicidi: stalker, violenza fisica e verbale, forze dell’ordine già coinvolte.

«Perché in Italia si continua a non riconoscere le situazioni a alto rischio – dice Antonella Veltri, presidente D.i.Re Donne in Rete contro la violenza - . Perché Stato e sistema giudiziario non sono in grado di avviare un sistema di protezione tempestivo e efficace, come previsto dalla Convenzione di Istanbul?». (La Convenzione di Istanbul è il trattato internazionale del Consiglio d’Europa su prevenzione e lotta alla violenza di genere, approvata dal Consiglio dei ministri d’Europa e firmata da 45 Paesi)...

Femminicidi, Veltri (D.i.Re): «Troviamo i punti deboli del sistema politico e giudiziario per evitare altre morti» Nicoleta Rotaru è l’ennesima vittima. Erik Zorzi, l’assassino, nonostante l’ordine di allontanamento, continuava a vivere sotto lo stesso tetto. La presidente della rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re Antonella Veltri: «Lo Stato non protegge»