Addiopizzo Catania

La forza dell’esempio e l’importanza del ricordo di un imprenditore con la schiena dritta. Libero Grassi, nostro concittadino, veniva ucciso a Palermo il 29 agosto 1991 dagli uomini del disonore

L’operazione 𝐿𝑒𝑜𝑛𝑖𝑑𝑖 𝑏𝑖𝑠 del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Procura di Catania, ai quali va il nostro consueto apprezzamento, che oggi ha azzerato la componente del Villaggio Sant’Agata del clan Santapaola-Ercolano, è l’ennesima dimostrazione dell’impegno quotidiano delle istituzioni sul fronte della lotta alla mafia ancor più importante se, come sembra, oggi di mafia si parla sempre meno

Operazione Leonidi bis , chi erano le figure di spicco dei Santapaola-Ercolano nel quartiere catanese Villaggio Sant'Agata Direttive date dal carcere parlando al cellulare, "vecchia" e "giovane" mafia e una «corsa alle armi» dopo alcuni momenti di fibrillazione.

28 luglio 1985, in una giornata di sole, come quella di oggi, cadeva sotto i colpi degli uomini del disonore il Commissario Beppe Montana, capo della 𝑐𝑎𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖 della Squadra Mobile di Palermo. Riposa nel cimitero monumentale di Catania e sarà sempre nella memoria e nei cuori dei siciliani onesti

Ricordiamo l'Ispettore Giovanni Lizzio, caduto per mano mafiosa, con le parole del dott. Sebastiano Ardita che condividiamo

Giovanni Lizzio era il capo della sezione antiracket della questura e venne assassinato la sera del 27 luglio 1992 a Catania da due sicari a bordo di una moto.
Era un leader carismatico, un uomo capace di convincere le vittime a collaborare, una spina nel fianco di cosa nostra.
Quando la mafia catanese decise di assassinare un uomo di "Stato", pensarono a lui. Il suo omicidio rientrava dentro la strategia stragista di Cosa nostra.
Ma Lizzio in verità venne ucciso 2 volte. Le prime indagini vennero sviate allontanando l’idea che fosse morto per il suo eroismo.
Si diede retta a pettegolezzi e calunnie contro di lui. Ai suoi funerali non partecipò il ministro dell'Interno, Nicola Mancino, ne’ il capo della polizia, Vincenzo Parisi. Solo anni dopo (nel 1998), con le confessioni del pentito Natale Di Raimondo, si ridiede onore alla memoria di Lizzio, e un po’ di pace alla sua famiglia.
Anche per questo, in questa giornata, è doveroso rendergli omaggio e chiedere scusa alla sua memoria e ai suoi familiari per quanto ingiustamente accaduto ai loro danni.

più attivi

Esprimiamo soddisfazione per l’operazione condotta dalla Squadra Mobile di Catania che ha permesso di individuare i nuovi vertici della cosca Santapaola-Ercolano e 25 presunti affiliati, facendo luce su alcuni episodi delittuosi particolarmente violenti.

Mafia, gli ordini dal carcere dell'ergastolano e gli arresti - NOMI La notizia su LiveSicilia.it

𝟏𝟗 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝟏𝟗𝟗𝟐 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟔:𝟓𝟖 𝐯𝐢𝐚 𝐃’𝐀𝐦𝐞𝐥𝐢𝐨: Paolo, Agostino, Emanuela, Vincenzo, Walter e Claudio, saranno sempre presenti nel cuore e nella memoria dei siciliani.

Ieri abbiamo partecipato all’interessante incontro dal titolo “Giornata della legalità: dalle parole di Rocco Chinnici ad oggi” presso l’aula consiliare del Comune di Solarino, tra i relatori, oltre al nostro presidente Giuseppe Russo: Giovanna Raiti, sorella del carabiniere Salvatore Raiti, una delle vittime della strage di Viale Lazio di Palermo, Giuseppe Antoci, Presidente onorario della fondazione Caponnetto, Giuseppe Toscano, ricercatore di diritto penale, On. Caterina Chinnici figlia del giudice Rocco Chinnici

Lo straordinario risultato ottenuto dai ragazzi del Liceo Boggiolera di Catania, che si sono qualificati alla finale mondiale di robotica che si svolgerà in Olanda, merita il sostegno di tutti. Per questo siamo stati felici di dare il nostro contributo e vi chiediamo di sostenere questi ragazzi che gareggeranno per la nostra città!

Per partecipare ai mondiali di Robotica servono soldi. La preside del Liceo chiede aiuto. Gli allievi del Liceo Boggio Lera di Catania dopo avere partecipato alle nazionali di robotica a Verbania si sono qualificati alla finale mondiale in Olanda. Ma per materiali, biglietti e soggiorno ci vogliono dei soldi che la scuola non ha

Ogni tanto ci piace sottolineare delle vicende che, sia pur sporadiche, sono comunque significative di quel cambiamento di cui ha bisogno la nostra città.
𝐴𝑚𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑔𝑖𝑎𝑟𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖… queste le parole di pregiudicato catanese poco prima di essere arrestato dai Carabinieri di Biancavilla per il classico cavallo di ritorno: soldi in cambio della restituzione dell’autovettura rubata. Solo che la proprietaria non ha esitato a denunciare, con il risultato di recuperare l’autovettura e di far consumare il pranzo in carcere al pregiudicato.
Per rimanere in tema di … 𝑐𝑒𝑙𝑙𝑢𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜, a finire dietro le sbarre oggi è stato un cittadino bulgaro, arrestato dalla Polizia ferroviaria di Catania dopo aver intascato 20 euro per restituire un cellulare rubato. Anche in questo caso la vittima ha denunciato
Verrebbe da dire …qualcosa ..lentamente si muove.

Cavallo di ritorno per un telefono rubato: arrestato bulgaro 28enne Il 28enne operava in via Tezzano, angolo con via VI aprile, destando non poche preoccupazioni tra i residenti della zona. Uno di loro, infatti, aveva segnalato la problematica proprio a CataniaToday

Oggi ospiti dell’Istituto Alberghiero “Karol Woityla” per la conferenza dal titolo “ Il silenzio è mafia”. Incontro interessante perché organizzato dagli studenti che ringraziamo per l’invito. Cogliamo l’occasione per invitare chiunque voglia organizzare dei momenti di confronto nelle scuole a contattarci.

Sono trascorsi 32 anni e mai come oggi avvertiamo l’esigenza di ricordare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio. Abbiamo il dovere, come società civile, di mantenere accesa la fiamma della speranza, abbiamo il dovere di spiegare alle nuove generazioni, ai ragazzi che non hanno vissuto la stagione delle stragi, l’importanza della memoria e dell’impegno per una terra migliore, libera dal cancro mafioso. Per questo oggi siamo particolarmente grati agli studenti del liceo artistico Emilio Greco che insieme al motoclub della Polizia di Stato, al Procuratore Aggiunto dott. Sebastiano Ardita, al dott. Giuseppe Anzalone, Vicario del Questore e al dott. Domenico Demaio, Dirigente del X Reparto Mobile, ci hanno consentito di ricordare chi in quelle stragi ha donato la sua vita per la nostra terra.

Se n'è andato Vincenzo Agostino dopo aver speso tutta la sua vita, dopo l'uccisione del figlio e della nuora, alla ricerca di una verità ancora nascosta nei meandri oscuri delle istituzioni.
Porta con sé la lunga barba che si era ripromesso di non tagliare prima di aver avuto verità e giustizia.
Ricordando questo simbolo, non ci stancheremo di opporci alla violenza ed al silenzio, all' indifferenza ed alle collusioni.

L’importanza dell’operazione Athena condotta dalla DDA e dai Carabinieri di Paternò, ai quali va il nostro plauso, è testimoniata dal fatto che l’indagine nasce dalla denuncia di un imprenditore e dimostra, con il coinvolgimento anche del Sindaco e di un assessore del comune di Paternò, che, anche in provincia, non ci sono zone franche

Mafia, aste e droga tra Paternò, Siracusa e Teramo: 17 misure cautelari La notizia su LiveSicilia.it

Condividiamo l’allarme lanciato dal dott. Sebastiano Ardita sul rischio, concreto, che siano smantellati il 41 bis e l’ergastolo ostativo, ultimi presidi nella lotta alla mafia, scomparsa ormai da tempo dall’agenda politica. Già si sente risuonare il solito slogan “ lo chiede l’Europa” buono per tutte le stagioni …..

Festival Antimafia, il pm Ardita: ""Il 41 bis è in pericolo. Il rischio è di tornare a prima delle stragi, quando i boss comandavano dal carcere" - Il Fatto Quotidiano "Torneremo a prima delle stragi, quando i boss comandavano dal carcere"

Riteniamo semplicemente vergognoso che esponenti del governo pensino di dedicare un francobollo commemorativo a Silvio Berlusconi, gli stessi che il 23 maggio ed il 19 luglio con stucchevole ipocrisia probabilmente commemoreranno i caduti di Capaci e via D’Amelio. Vi invitiamo a firmare e condividere la petizione lanciata da Wikimafia per cercare di porre un freno a quella che consideriamo una insopportabile indecenza.

Esprimiamo soddisfazione per l’operazione Locu, condotta dalla Squadra Mobile di Catania che ha eliminato alcune piazze di spaccio riconducibili alla cosca Cappello-Bonaccorsi con l’arresto di 41 persone. Ennesima dimostrazione dell'azione costante delle forze dell'ordine e della Procura della Repubblica di Catania

Lo spaccio al Locu di Catania: la vita dei pusher con turni da 14 ore e amori difficili a suon di pistolettate Sono finiti in carcere in 42, accusati di aver portato avanti lo spaccio nel quartiere San Cristoforo per il clan Cappello-Bonaccorsi.

Ci sono notizie che fanno sperare in un cambiamento, ancora più belle quando hanno come protagonisti i giovani, che rappresentano il futuro di questa terra.
La denuncia di un ragazzino che ha fatto arrestare un energumeno per estorsione è tra queste.
Facciamo i complimenti al ragazzino e alla famiglia che, evidentemente, è riuscita a tramettere principi di cui oggi si sente un disperato bisogno.
Da parte nostra saremmo felici se il ragazzino partecipasse all’evento “𝑀𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑚𝑜𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎”, organizzato il 23 maggio con il motoclub della Polizia di Stato per il ricordo della strage di Capaci, così da condividere con i suoi coetanei che parteciperanno all’iniziativa le motivazioni del suo gesto. Sarebbe bello, infine, se Enrico Trantino Sindaco di Catania prendesse in considerazione la candidatura di questo ragazzo per il conferimento dell’elefantino d’argento.
Premiare il senso civico di questo ragazzo sarebbe un segnale importante per questa città.

L'auspicio è che l esempio degli operai palermitani che si sono costituiti parte civile nel processo contro il racket possa essere seguito in tutta l isola

Blog | Operai parte civile in un processo contro il pizzo: un atto di coraggio che ha portato condanne - Il Fatto Quotidiano Una prima volta, un segnale forte di cambiamento in Sicilia (dal blog)

https://www.cataniatoday.it/cronaca/morto-lorenzo-isaia-incidente-monopattino-donati-organi.html?fbclid=IwAR2q8dRVhPPe68ML6XqEWrF3eT9kL24vNUf-CFaKbZGj_nfEnpNxx1LtIVs

Apprendiamo con vivo dolore di questa notizia terribile.
Ci stringiamo con caloroso affetto ai familiari, alla compagna e ai tantissimi amici di Lorenzo.
È stato un nostro volontario e si è sempre speso tantissimo per i progetti che riguardavano soprattutto i bambini ed i ragazzi di quartieri a rischio.
Ha sempre impiegato il suo tempo libero per banchetti informativi ed attività.
Un ragazzo pieno di ideali, generoso ed altruista, sempre con il sorriso.
Ti ricorderemo così, caro Lorenzo.
Mai scoraggiato per questa città piena di problemi, ma sempre propositivo e disposto a metterti a disposizione per il cambiamento.

Travolto sul monopattino in via Vincenzo Giuffrida, muore Lorenzo Isaia: donati gli organi Le sue condizioni sono da subito apparse gravi: è morto dopo otto giorni di coma. Gli amici e i conoscenti lo ricordano con affetto per il forte senso civico e la bontà che ha dimostrato fino alla fine

Ora qualcuno spieghi ai genitori e alla ragazzina, ai quali va la nostra solidarietà, che gli autori verranno rieducati …..con sconti di pena e benefici vari. Forse è il caso di mettere da parte il buonismo da tastiera e pretendere che chi sbaglia deve pagare.

Orrore a Villa Bellini: stuprata nei bagni a 13 anni, soccorsa dai passanti La notizia su LiveSicilia.it

Ringraziamo gli studenti ed i docenti dell' Istituto di Istruzione Superiore "Carlo Gemmellaro" Catania per averci ospitati insieme al prof. Angelo Granata ed all'imprenditore Fabio D'Agata.

Nell’Istituto Gemmellaro di Catania continuano gli incontri del “Progetto Legalità” CATANIA - Proseguono gli incontri del "Progetto Legalità" dell’Istituto Carlo Gemmellaro di Catania. Giovedì, 18 gennaio 2024, la scuola ha ospitato l’Associazione ADDIOPIZZO per un seminario sul tema "Luoghi comuni ed attualità del fenomeno mafioso". L'intervento del dott. Fabio L’incontro...

La nostra Associazione si congratula con la DDA catanese e la guardia di finanzia per l' importante operazione, che restituisce legalità ai cittadini onesti che credono ancora in un territorio libero dalla schiavitù della mafia e della droga.

Decapitato il gruppo di Picanello: tra i 15 arrestati ‘u ciuraru’ e ‘il giornalista’ Usura, droga e riciclaggio: colpo al clan catanese Santapaola-Ercolano. Sequestrati beni e società per 12 milioni NOMI-VIDEO

"Al fianco di chi denuncia", lo ribadisce il nostro il nostro presidente ospite di

AperiNews con Giuseppe Russo (pres. Addiopizzo Catania ) - conduce Alessandra Fondacaro AperiNews con Giuseppe Russo (pres. Addiopizzo Catania ) - conduce Alessandra Fondacaro

Avranno ucciso l’uomo ma non le sue idee e ciò che ha fatto per questa città indolente. Un dovere per noi tutti ricordare il sacrificio di Pippo Fava

(ci)unsorriso2023
Anche quest’anno abbiamo cercato di regalare un sorriso a San Cristoforo e Librino.
Siamo consapevoli che è solo una goccia ….ma ci piace pensare che nel 2024 questa goccia possa trasformarsi in un …temporale di solidarietà.

Fondamentale parlare di mafia e della convenienza di operare scelte di vita legali alle nuove generazioni
Antimafia e Legalità

Estorsioni, droga, armi, usura, non si fermano gli affari delle famiglie mafiose Catanesi. Nel caso dell’operazione Doppiopetto condotta dalla Squadra Mobile di Catania ad essere colpita, con 18 arresti, è la famiglia Pillera-Puntina. Ci piace credere che in un prossimo futuro il pizzo possa essere solo il ricordo di una mentalità superata ed anacronistica ma perché ciò accada è indispensabile l’impegno di tutti, specie degli imprenditori e dei commercianti.

L’operazione “ Ultimo atto” dei Carabinieri del comando Provinciale di Catania, ai quali va il nostro sincero apprezzamento, che ha permesso l’arresto di 13 presunti appartenenti al clan Mazzaglia ci dice fondamentalmente 2 cose: è un errore gravissimo trattare i mafiosi come delinquenti comuni, consentendo a chi deve scontare l’ergastolo di godere di permessi premio e sconti di pena; ancora oggi, i commercianti e gli imprenditori non denunciano se non quando sono costretti dalle indagini.
Due aspetti sui quali riteniamo sia necessaria ed urgente una riflessione seria che vada oltre gli slogan e i preconcetti ideologici.
Forse è il caso che il “problema mafia” ricompaia nell’agenda politica di chi governa.

https://livesicilia.it/clan-santapaola-nuovo-boss-arresti-nomi/

In un paese normale un imprenditore che denuncia la richiesta di una tangente, fa arrestare e condannare (in primo grado) un funzionario regionale verrebbe indicato come esempio da seguire.
In Sicilia, dove la normalità sembra essere una chimera, lo stesso imprenditore si vede bloccato per due anni il cantiere.
Il messaggio dirompente, proveniente dagli uffici pubblici protagonisti della vicenda, sembra essere quello che denunciare non conviene.
Noi siamo sempre più convinti che questa terra ha bisogno di imprenditori con la schiena dritta come Fabio D'Agata.
https://livesicilia.it/tangente-per-lappalto-sulla-frana-il-genio-civile-fa-un-passo-indietro/