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18/09/2024
18/09/2024

Nell'ambito della discussione sui disegni di legge sul fine vita, relativi alle procedure di aiuto medico alla morte volontaria, è stata ascoltata l'Associazione Luca Coscioni nelle Commissioni congiunte Sanità e Giustizia del Senato.

Dopo aver ottenuto le sentenze 242/2019 e 135/2024 della Corte costituzionale, ed essendo attualmente impegnata in numerosi procedimenti nei tribunali italiani, l’Associazione ha portato il proprio contributo per fare chiarezza su ciò che oggi è già legale nel nostro Paese, e sugli interventi ora necessari per garantire una normativa non discriminatoria.

Tra le esperte intervenute, l’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell'Associazione Luca Coscioni e coordinatrice del collegio difensivo in tutti i processi di disobbedienza civile su questo tema, comprese le due storiche sentenze della Corte costituzionale, e l’avvocata Francesca Re, membro di Giunta dell'Associazione.

Entrambe hanno sottolineato l’importanza di un intervento legislativo immediato e risolutivo, evidenziando come alcune delle proposte finora depositate presentino una retrocessione nei diritti già acquisiti.

“Molti disegni di legge rischiano di farci fare passi indietro rispetto a quanto già sancito dalla Corte costituzionale e applicato grazie alle persone nei Tribunali, e questo sarebbe inaccettabile. In sede di audizione abbiamo anche evidenziato che se Federico, Gloria e Anna, i tre italiani che finora hanno avuto accesso al “suicidio assistito" in Italia, avessero chiesto l’accesso in vigenza di uno dei testi all’esame delle Commissioni al Senato, non avrebbero potuto superare l’esame delle condizioni. Per non parlare poi del testo della maggioranza, che non solo non prevede il rispetto del giudicato costituzionale, ma mira anche a modificare la legge sulle DAT, determinando una sottrazione di diritti in vigore”. ha sottolineato Filomena Gallo.

16/09/2024

L'articolo 5 della Legge 40 prevede il divieto di accesso alle tecniche di fecondazione assistita per le donne single e le donne in coppie dello stesso sesso. Una discriminazione che discende dal bigottismo di un certa parte della politica. Come per il Fine-Vita, dovrà intervenire la Corte Costituzionale, nella impossibilità del Parlamento di garantire gli stessi diritti a tutti.

Sono passati 9 anni dall'ultima sentenza della Corte costituzionale contro la Legge 40 sulla PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), definendo illegittimo l'articolo che vietava la selezione degli embrioni più promettenti per una gravidanza senza rischi.

Ora il team legale dell'Associazione Luca Coscioni, coordinato dalla Segretaria nazionale Filomena Gallo, tornerà di nuovo davanti alla Corte per discutere di costituzionalità e aspetti discriminatori di quella legge.

Al centro del dibattimento ci sarà l'articolo 5 del testo che prevede il divieto di accesso a queste tecniche di fecondazione assistita per le donne single e le donne in coppie dello stesso sesso.

Al momento infatti la legge prevede solo coppie composte da persone di sesso diverso.

A sollevare il tema è stato il Tribunale di Firenze, che ha sollevato la questione di legittimità costituzionale nell'ambito di un procedimento portato avanti da Evita, una donna single 40enne di Torino, che si era vista negare l'accesso alla PMA in un centro di fecondazione assistita in Toscana.

La donna ha contestato, tramite i legali, il diniego come una violazione dei suoi diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU).

Il Tribunale fiorentino ha ritenuto che questa esclusione violi principi costituzionali come il diritto all'uguaglianza, alla salute e alla libertà di autodeterminazione, al diritto incoercibile della persona di costituire una famiglia, al rispetto alla vita privata e familiare, al diritto all'integrità fisica e psichica, e che non rispetti la libertà di autodeterminazione in ordine alla propria sfera privata con particolare riguardo al diritto di ciascuno alla costituzione del proprio modello di famiglia.

Ora l'ultima parola toccherà alla Corte costituzionale, che dovrà valutare se questa disposizione prevista dalla Legge 40, violi o meno, i diritti di cittadina di Evita (e con lei, di tutti gli italiani).

13/09/2024

RINGRAZIAMO SOCI E SIMPATIZZANTI CHE SONO INTERVENUTI IERI SERA ALLA PROIEZIONE DEL FILM. E' BELLO ED UTILE RIUNIRCI E VIVERE INSIEME TEMI COME QUELLI PROPOSTI IERI: IL VALORE DELL'UMANITÀ E DELLE CREDENZE, PROSPETTATI MEDIANTE COINVOLGENTI SUGGESTIONI CULTURALI E CON IRONIA.

10/09/2024

Una serata UAAR all'arena, con la proiezione del film "Dio esiste e vive a Bruxelles".
Un modo per fare due chiacchiere, incontrare i soci del circolo e i simpatizzanti, e assistere alla proiezione sorridendo insieme. A Catania, arena Argentina, 12 settembre, ore 21.00.
(ingresso a costo ridotto per i soci del circolo)

09/09/2024

"La stanza accanto" (The Room Next Door) vince il Leone d'oro. Per Pedro Almodóvar è un film che parla di solidarietà e chiede leggi per l'eutanasia nei paesi in cui mancano. Come l'Italia, dove l'Uaar si batte per la legalizzazione dell’eutanasia attiva volontaria e del suicidio assistito (vedi www.uaar.it/obiettivi ).
Prima del Leone d'oro il film ha vinto Premio Brian assegnato dall'Uaar come premio collaterale alla Mostra del cinema di Venezia, con le seguenti motivazioni: «La scelta di un fine vita dignitoso è solo il privilegio di chi se lo può permettere, quando manca un diritto riconosciuto, e in un contesto dominato dal clericalismo questa dignità porta pure lo stigma della criminalizzazione. La protagonista del film possiede le risorse economiche e culturali per organizzare la propria morte aggirando i limiti della legge, un percorso vissuto con serenità, senza ripensamenti o preoccupazioni metafisiche, sfruttando l’occasione per confrontarsi con il passato e recuperare rapporti umani. Un esempio di come un approccio laico alla morte possa diventare una celebrazione della vita».
https://blog.uaar.it/2024/09/07/brian2024-the-room-next-door/

08/09/2024

Un primo passo verso i diritti di cittadinanza.

05/09/2024

Una serata UAAR all'arena, con la proiezione del film "Dio esiste e vive a Bruxelles".
Un modo per fare due chiacchiere, incontrare i soci del circolo e i simpatizzanti, e assistere alla proiezione sorridendo insieme. A Catania, arena Argentina, 12 settembre, ore 21.00.
(ingresso a costo ridotto per i soci del circolo)

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04/09/2024

Papa Francesco approfitta del viaggio apostolico in Indonesia per attaccare ancora il controllo delle nascite, esaltare il natalismo in contesti poveri e proclamare il “dialogo” interreligioso in un Paese che sta vivendo una involuzione integralista.
Arrivato a Giacarta per incontrare il presidente ha elogiato l’impianto multiconfessionalista indonesiano, dove «unità nella molteplicità, giustizia sociale, benedizione divina sono dunque i principi fondamentali». Si è scagliato contro le «leggi di morte» che limitano le nascite, suggerendo che verrebbero usate per risolvere i problemi sociali che si accompagnano al crescere della parte di umanità «che viene lasciata ai margini, senza mezzi per un’esistenza dignitosa». Ha quindi elogiato le famiglie indonesiane con tanti figli e schernito, tra le risate generali, quelle che a suo dire «preferiscono avere un gatto o un cagnolino, invece di un figlio» (altro refrain bergogliano).
Il papa si è lamentato poi per il fatto che «la fede in Dio» viene «purtroppo manipolata» per «fomentare divisioni e accrescere l’odio». E anche dei contesti dove «invece, si ritiene di poter o dover prescindere dal ricercare la benedizione di Dio, giudicandola superflua per l’essere umano e per la società civile». 👇
https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2024/09/04/news/lappello_del_papa_dallindonesia_contrastare_estremismo_e_intolleranza_distorcono_la_religione_tentano_dimporsi_con_in-14604761/

03/09/2024

QUANDO UN POST E' BELLO, E' BELLO
Nessuna donna dovrebbe spiegare perché non ha figli. Questa società impone uno stereotipo di donna la cui missione nella vita è di essere madre. Come se non avere figli fosse un difetto o un errore di vita incompleta; non sono i figli che completano le donne; le donne sono già complete dalla nascita.
- Helen Mirren

Nessuna donna dovrebbe spiegare perchè non ha figli. Questa società impone uno stereotipo di donna la cui missione nella vita è di essere madre. Come se non avere figli fosse un difetto o un errore di vita incompleta; non sono i figli che completano le donne; le donne sono già complete dalla nascita.

- Helen Mirren

30/08/2024

da Mauro Biani pagina

24/08/2024

Sindaco con la fascia tricolore in cerimonia di consegna chiavi della città alla statua di un santo. Italia 2024

23/08/2024

UAAR Catania condivide molte battaglie della Associazione Luca Coscioni e opera in sinergia con la Cellula di Catania della Coscioni.
Insieme verso i diritti !!!

22/08/2024

Oggi è la giornata internazionale in memoria delle vittime di atti di violenza basati sulla religione o sul credo, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 22 agosto 2019. Una data importante per ricordare anche i tanti atei, agnostici, non credenti, apostati, laici e “blasfemi” che subiscono persecuzioni, discriminazioni e violenze in tanti Paesi del mondo nel nome del confessionalismo religioso. E per rivendicare il diritto di tutti, credenti e non, alla libertà di espressione e pure di critica, contro ogni forma di intimidazione e criminalizzazione.

21/08/2024

Noi ci saremo. Oltre alla presenza della nostra casa editrice NESSUN DOGMA, avremo tre eventi culturali proposti al pubblico, con ospiti di rilievo e con il contributo dei responsabili nazionali dell'Associazione.

14/08/2024

Tre anni fa moriva Gino Strada.
https://www.nessundogma.it/libro/storie-senza-dogmi/

11/08/2024

Auguri all'uomo. Ma che il Sindaco di una città italiana lo definisca "la nostra guida spirituale" .... mah!

11/08/2024

“Andai in pronto soccorso e chiesi con gentilezza e terrore insieme di poter non vedere il monitor. La dottoressa rispose che la procedura voleva guardassi il monitor, mentre l’infermiera disse che non potevano chiamare il mio compagno perché non era una clinica. La ginecologa fece l’ecografia e non parlò. Io non guardai il monitor. Continuò il silenzio e poi mi disse di guardare”.

La testimonianza di Monia si aggiunge a quelle di altre decine di donne, che con l’aiuto di Fanpage.it, da mesi denunciano il violento e faticoso percorso da affrontare per esercitare il proprio diritto all’ab**to in Italia.

Bisogna lavorare affinché l’ab**to sia sicuro, libero, gratuito e protetto dalle violenze di chi vorrebbe limitare la libertà di scelta.

**to **to

Podio laico dell’8x1000: Emilia Romagna oro, Toscana argento, Liguria bronzo 10/08/2024

Salvo il caso della Lombardia, ciò avviene dove il circolo Uaar locale è più consistente. Abbiamo bisogno di iscrizioni, per far "pesare" la nostra presenza, come è stato per la Sala del commiato laico promessa a Catania.
Settembre vedrà il nostro circolo impegnato su più fronti di comunicazione e di esposizione pubblica a Catania e dovremo dire quanti siamo. Rinnoviamo l'iscrizione e facciamo iscrivere gli amici laici, atei e agnostici (purché razionalisti).

Podio laico dell’8x1000: Emilia Romagna oro, Toscana argento, Liguria bronzo Le serie storiche dell’8x1000 pubblicate dal Mef attribuivano alla ripartizione avvenuta nel 2009 il minor esborso di fondi pubblici a favore della chiesa cattolica, 968 milioni. I dati diffusi il mese scorso hanno ufficializzato il nuovo record: i vescovi hanno incassato infatti 911 milioni. Una ...

10/08/2024

Prima di postare il lucido e drammatico commento di Laura Santi, vorrei far riflettere sul fatto che questa uscita del vaticano conferma che nell’accanimento contro l'eutanasia c'è del sadismo da parte loro... peraltro hanno sempre predicato ai poveri che la sofferenza apriva le porte del paradiso, mentre loro e i ricchi mangiavano a quattro ganasse... “E quindi il Vaticano aprirebbe "spiragli sul fine vita". In nome di un "ethos condiviso". Ma condiviso da chi? Da Monsignor Vincenzo Paglia, che non perde mai occasione di tacere e adesso deve entrare a gamba tesa in un dibattito e una sentenza che fa giurisprudenza, facendo finta di aprire alla mediazione? Ma chi è per me, per me cittadina italiana non credente e non appartenente alla chiesa romana apostolica, il Vaticano? Che autorità ha?
E che autorità ha Monsignor Paglia, che il suo Dio l'abbia in gloria?
HA AUTORITÀ ANCHE SUL MIO CORPO, SULLE MIE SOFFERENZE CHE STANNO DIVENTANDO ESTREME?
Ancora siamo qui a mediare? A mediare con chi? Chi è per me il Vaticano?
Finge, il Vaticano, di accordare una sorta di "apertura" a pratiche sanitarie (idratazione e nutrizione artificiali) che sono già da anni ricomprese nella legge?
E io per mettere fine alle mie sofferenze dovrei aspettare una "mediazione col Vaticano"?
E chi sarebbe, ripeto, questo signor Vaticano?
Qualcuno che assiste alle mie 24 ore, alla mia tetraplegia, alle mie urine e feci che inondano e sporcano non solo me, ma le mie assistenti e mio marito? (Sì fa schifo questa descrizione. È reale e quotidiana. Se non avete coraggio di leggere oltre passate oltre)? A me che invoco la badante solo per muovermi le dita sul telefono e muovermi lo spazzolino dentro la bocca? Per grattarmi in ogni punto del corpo? Per lenirmi i dolori? Per movimentarmi? Per imboccarmi, vestirmi, pulirmi e lavarmi ogni giorno e ogni giorno peggio?
Per usare il sollevatore, lo svuotamento meccanico intestinale, i cateteri, i pannoloni, le carrozzine, i supporti antidecubito? Assiste il signor Vaticano alla perdita di vita totale, irreversibile e progressiva?
Assiste, il Vaticano, al fatto che solo con la voce riesco a dettare queste righe dopo le cinque di pomeriggio perché sono totalmente paralizzata fino all'ultima falange, fino all'ultima falange per Dio, per metà e più della giornata mentre il resto sono fastidi spasmi e dolori?
Io morirò, signor Vaticano. Si muore tutti, questo è ovvio. Io morirò però di morte volontaria. Solo chi vive una quotidianità feroce ed estrema può capirmi e capire quanto sia LUCIDA E DETERMINATA.
Ma io morirò, non prima di aver fatto un CASINO DELLA MADONNA (sì proprio lei, signor paglia e signor Vaticano). Ma un casino che neanche ve lo immaginate. Su tutti i media come minimo.
E se la rideranno da matti lassù, o laggiù o là a fianco perché non è detto che ci sia un "lassù," Piergiorgio Fabiano Giovanni Daniela Anna Federico Fabio Sibilla Massimiliano Ines e tutte le centinaia di altri che hanno posto fine ai loro dolori in barba a quel signor Vaticano.
Forse un giorno con un po' più di coraggio dei politici e coscienza civica diffusa, imparerete finalmente a non appropriarvi del corpo altrui, a non mistificare con l'ignoranza diffusa, a non arrogarvi un potere politico che non dovreste avere da secoli ormai, a non far finta di "aprire" su un tema che chi ha sofferto e soffre considera chiuso da anni, condiviso da anni.
Senza bisogno di andare a consultare il manuale dell"ethos condiviso (ma cos'è poi l'ethos condiviso? A me questa terminologia fa paura. Sa di Stato etico. 1984 andrebbe riletto tutti i giorni).
Astenersi dai commenti i cattointegralisti, i disabili che si sentono chiamati in causa con la loro "etica" destrorsa e cattolica, i benpensanti, quelli che non sanno minimamente come si vive in queste condizioni H24 e in progressione.
Ognuno vive e muore come vuole. Sue le responsabilità e sue le conseguenze.
E sua, dannazione, la vita.
Grazie

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