Lucilla Meola Logopedista
Sono una logopedista specializzata in voce artistica e vocal coaching. Insegno canto e faccio consulenze come vocal coach.
Mi occupo di disfonie, disfluenze, e in generale di qualunque disturbo dell'apparato fonatorio. Per qualunque informazione, non esitate a scrivermi!
Lo so è tardino, ma venite lo stesso
La discriminazione dei modi, luoghi e tratto sordo/sonoro dei suoni del linguaggio sta alla base della produzione linguistica. ad un livello di complessità più alto riguarda anche il cantato. In breve, se non sento che sto sbagliando, non posso correggermi.
L'infante inizia prima a capire e poi a parlare: è la corretta discriminazione uditiva, ma anche visiva (movimenti articolatori labiali e dei muscoli facciali) e motoria (imitare, attivando la corretta muscolatura, ciò che ho visto e ho sentito fare) , che porta alla produzione corretta dei suoni del parlato.
Quando l'attacco è duro, sia nel parlato che nel cantato, la conseguente contrattura dello spazio sopraglottico risulta non solo in un attacco uditivamente spiacevole, ma a seconda del grado di contrattura, in un'emissione spiacevole in toto, a volte pressata, a volte poco proiettata e impoverita di armoniche. Oltre che non essere una grande idea per la salute del bordo cordale, un attacco duro va quindi anche a detrimento della qualità della voce.
Questa settimana parliamo di attacco del suono!
Sintonizzare articolazione, messa in voce, proiezione e volume su ogni nota a tutte le altezze: un modo sicuro per avere sempre un attacco corretto.
Il controllo diretto nel canto è un'illusione temporanea, che serve per imparare a capire quale sensazione corrisponde a quale suono. Tramite la mediazione dell'insegnante, si impara a ricondurre questi movimenti muscolari volontari a determinate sensazioni, che vengono poi integrate nella coordinazione muscolare naturale globale. Cantare è come parlare e camminare, deve diventare un automatismo, un'azione unica fatta dalla somma delle parti, sulle quali non possiamo concentrarci singolarmente, altrimenti diventiamo rigidi, meccanici, poco fluidi. Rischiamo di fare la fine del "famoso millepiedi, che non riuscì più a camminare dopo che un giorno ebbe l'infelice idea di chiedersi con quale ordine, con quale precisa successione doveva appoggiare per terra ciascuno dei suoi mille piedi" (Juvarra, I segreti del belcanto).
Il controllo nel canto non ha a che vedere con la contrazione volontaria dei muscoli. Il controllo fine della parte risiede nella capacità, per assurdo, di non controllare, ma di lasciarsi andare. E una buona dose di controllo del vocal tract. Come spiega Juvarra ne "I segreti del Belcanto", l'abilità di dirigere la voce è un manovrare indirettamente, come se dovessi illuminare un punto di una stanza con uno specchio, riflettendo la luce che entra da una finestra.
Una delle cose forse più difficili nello studio del canto è capire come usare la parte in assenza della possibilità di un controllo diretto della muscolatura. È un tipo di controllo che ha molto poco a che vedere con la contrazione muscolare volontaria, che in realtà andrebbe inibita del tutto. Come dico sempre, quella del canto è l'arte del fare di meno.
L'articolazione del linguaggio è una delle cause dell'oscillazione laringea sul punto neutro: la laringe appesa alla lingua e ai muscoli sovraioidei, segue i movimenti articolatori. La /i/ tira la laringe verso l'alto, la /u/ verso il basso, seguendo il rispettivo avanzamento e arretramento della lingua.
La postura laringea, collegata alla postura di tutto il corpo e al rapporto testa-collo (vi ricordo la verticalità di vertice, ne parlo nei video sulla postura), non è fissa. La laringe, in quanto elastica, è appesa oscilla. Se è fissa, c'è qualcosa che non va!
Ecco una foto real life delle corde. Scommetto che non sapevate che fossero bianche!
Pillole di funzionamento della corda vocale
Oggi torniamo a bomba continuando il percorso sulla laringe! Cominciamo a parlare delle protagoniste delle voce, le corde vocali.
L'anatomia laringea in tutta la sua bellezza
Veloce rassegna anatomica delle strutture e come individuarle su voi stessi.
Il video è stato girato nello studio della Waves Music.
Ora che abbiamo un'idea generale della laringe, avventuriamoci più nel dettaglio con qualche nozione anatomica di base.
Se vogliamo parlare e cantare bene, la libertà di movimento della laringe nel suo complesso sistema di collegamenti muscolari alle varie strutture è qualcosa che non possiamo tralasciare, che sia nel trattamento o nell'insegnamento del canto.
Oggi iniziamo un argomento molto importante. Cos'è la laringe, come funziona, come si usa correttamente?
Anche quando la nota che stiamo cantando è molto alta, se non stiamo parlando di particolari stili di canto, contrazioni eccessive del viso non sono mai richieste, al massimo bisogna aprire molto la bocca! Cantare, come parlare, dovrebbe essere facile, nonché piacevole!
Mai usare più muscoli di quelli che sono strettamente necessari! Che catene muscolari stiamo attivando se alziamo un sopracciglio o se mettiamo tutto il peso su un piede solo? Le smorfie involontarie mi dicono molto di che muscoli sto contraendo senza volere, se riesco a disattivare la smorfia, disattivo anche il muscolo.
La postura rispetto al microfono è fondamentale per la riuscita della performance.
Ii video è stato girato negli studi della Waves Music
Una volta ricreata una postura corretta ed esquilibrata tra proiezione verso l'alto e il radicamento, creiamo lo spazio per l'espansione addominale e costale, in tutte le direzioni, in maniera naturale e rilassata. come se avessimo un nucleo pulsante che si espande e si registringe, là dove i vettori si annullano, al centro del corpo.
Parliamo oggi di come la postura e il direzionamento mentale del mio peso può influenzare il modo in cui respiro.
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