Dott.ssa Cristina Ombra, Psicoterapeuta

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10/11/2024

Psicoterapia per l’Anima

💔 **Il Paradosso dell'Amore: Perché Non Possiamo Pretendere Amore dagli Altri Senza Amare Noi Stessi** 💔

Ti sei mai chiesto perché spesso ci troviamo a cercare l'amore e l'approvazione degli altri, mentre trascuriamo il nostro valore interiore? 🤔 Quando non sappiamo amarci, finiamo per aspettarci che siano gli altri a riempire quel vuoto, e questo può intrappolarci in un circolo vizioso di delusione e insoddisfazione.

Quando ci aspettiamo che gli altri ci amino senza prima aver coltivato l’amore per noi stessi, ci condanniamo a un continuo stato di malessere psicologico. 😞 Questa ricerca di approvazione esterna può portarci a sentirci ansiosi, insicuri e frustrati. Ogni rifiuto o mancanza di affetto diventa una ferita profonda, perché non abbiamo costruito una solida base di autostima.

Amare noi stessi significa riconoscere il nostro valore e concederci la gentilezza che meritiamo. Solo così possiamo stabilire relazioni sane, in cui l'amore è reciproco e autentico. 💖

La prossima volta che ti senti giù o cerchi conferme dagli altri, chiediti: "Cosa sto facendo per nutrire il mio amore per me stesso?" Ricorda, l'amore inizia da dentro! 🌟

✨ **Condividi la tua esperienza nei commenti e scopriamo insieme come costruire una vita più piena e soddisfacente!** ✨

07/11/2024

Psicoterapia Zen per l’Anima
**La forza della morbidezza secondo Lao Tzu: un insegnamento sull'acqua e la resilienza**

"L'acqua è fluida, morbida e cedevole. Ma l'acqua consumerà la roccia, che è rigida e non può cedere. Di norma, tutto ciò che è fluido, morbido e cedevole supererà tutto ciò che è rigido e duro. Questo è un altro paradosso: ciò che è morbido è forte."
– Lao Tzu

Questo pensiero di Lao Tzu ci invita a riflettere su una verità che spesso sfugge alla nostra percezione quotidiana: la forza della morbidezza, l'efficacia della flessibilità, il potere della pazienza.

**La lezione dell’acqua**
L'acqua è il perfetto simbolo di resilienza. Appare debole e passiva, cede il passo a ogni ostacolo, si adatta alle forme che la contengono. Ma proprio questa capacità di adattamento la rende straordinariamente potente. Nel tempo, goccia dopo goccia, l'acqua scava nella roccia, una superficie dura e apparentemente invincibile, dimostrando come ciò che sembra fragile può trionfare su ciò che è forte.

**La morbidezza come forza interiore**
Spesso associamo la forza a concetti come durezza, resistenza e rigidità. Eppure, Lao Tzu ci insegna che la vera forza non è nella rigidità, ma nella capacità di adattarsi, di cambiare e di trovare un percorso alternativo. La flessibilità, la gentilezza e la pazienza sono qualità che, nel tempo, permettono di superare ostacoli impossibili da abbattere con la sola forza bruta.

**Applicare il paradosso alla vita quotidiana**
Nelle nostre vite, la rigidità può manifestarsi come testardaggine o paura di cambiare, e questo spesso ci blocca di fronte alle sfide. Essere flessibili, al contrario, ci permette di evolverci, di rispondere meglio alle difficoltà, di trovare soluzioni inaspettate. Come l'acqua, possiamo imparare a superare gli ostacoli non opponendoci frontalmente, ma trovando vie nuove e inattese.

Questo paradosso ci ricorda che la forza non è solo un attributo fisico, ma una qualità dell’anima. La forza del morbido non è nell’aggressione o nella resistenza, ma nell’accettazione, nella pazienza e nella capacità di trasformarsi. E così come l’acqua, anche noi possiamo trovare la nostra strada attraverso qualsiasi roccia, senza mai perdere la nostra essenza.

02/11/2024

🌟 **Guarigione e Bambino Interiore** 🌟

In ognuno di noi vive un bambino interiore, una parte di noi che custodisce emozioni, sogni e ricordi dell'infanzia. Spesso, però, questo bambino può sentirsi trascurato o ferito a causa delle esperienze della vita. Oggi voglio parlarvi dell'importanza della guarigione di quel bambino interiore.

💖 **Cos'è il Bambino Interiore?**
Il bambino interiore rappresenta la nostra essenza più pura, quella parte di noi che gioisce, gioca e ama senza riserve. È fondamentale riconoscerlo e ascoltarlo, poiché le sue ferite possono influenzare il nostro comportamento da adulti.

🛤️ **Il Viaggio della Guarigione**
1. **Riconoscimento**: Prenditi un momento per riflettere su come ti senti riguardo al tuo bambino interiore. Quali emozioni emergono?
2. **Ascolto**: Impara a dialogare con quella parte di te stesso. Che cosa ha bisogno di dirti?
3. **Nutrimento**: Offri amore e compassione al tuo bambino interiore. Ricorda i tuoi sogni e i tuoi desideri.
4. **Gioco**: Riserva del tempo per giocare e divertirti. Riscopri le attività che ti portavano gioia da bambino.


La guarigione del bambino interiore è un processo profondo che richiede pazienza e gentilezza. Ricorda, non sei solo in questo viaggio. Condividi le tue esperienze per riscoprire e abbracciare il nostro bambino interiore.

❤️ **Ti invito a lasciare un commento su come stai nutrendo il tuo bambino interiore!**

La compassione come essenza 31/10/2024

La compassione come essenza Oltre l’apparenza di gioia e sofferenza

30/10/2024

Prendo le distanze.

Nel mese della ‘salute mentale’ prendo le distanze da questa deriva di mercificazione e mediocrità che lede la dignità professionale e, soprattutto, la fragilità di chi non ha gli strumenti per proteggersi o per accedere a cure appropriate.

Prendo le distanze dalla laurea abilitante, grazie alla quale nei prossimi mesi ed anni avremo una quantità di neolaureati potenzialmente pronti ad accogliere in studio pazienti senza competenza alcuna. E si, asserisco senza competenza, perché i tirocini curricolari vengono svolti in parte con altre ore di lezione, uno studente è fortunato se trova un posto per un obbligo di legge, figuriamoci se può pretendere la qualità dell’insegnamento da parte del tutor.

Prendo le distanze da chi usa una difficoltà ad entrare e di un mercato del lavoro statico (a tratti clientelare), chiedendo persino di lavorare gratis.

Lo psicoterapeuta NON È UN COMMERCIALE, lo psicoterapeuta è UN CLINICO.

La psicoterapia richiede competenze altamente specializzate, spesso anche in ambiti collaterali come quello medico, giuridico, economico-finanziario, educativo-pedagogico ecc…
Perché quel “consiglio” che ci si aspetta in una terapia è figlio di una comprensione profonda non solo dell’essere umano e delle neuro scienze, ma, compatibilmente dalla stessa profonda comprensione del macrosistema in cui è inserito, nonché del mondo.

Per conseguire il titolo di psicoterapeuta servono circa una decina d’anni, circa 2500 ore di tirocinio (non retribuito), ed un investimento economico minimo di circa 35.000€ per una formazione di base (lauree in atenei pubblici + scuola di specializzazione). Solo in base a questo, senza considerare quindi tutte le responsabilità legali legate al ruolo, investimenti più importanti di quello riportato sopra (perfezionamenti, master, supervisioni, terapie personali, libri, congressi ecc…), perché mai si dovrebbe lavorare e spendere il proprio tempo gratuitamente?
Con questo tipo di antecedente che tipo di creazione e mantenimento possiamo dare al legame terapeuta-paziente? Di chi è il bisogno?

Il primo colloquio è persino più complesso di una seduta successiva: deve essere elaborato l’inquadramento diagnostico, concettualizzato esordio del sintomo e scompenso, compreso il funzionamento della persona che quel sintomo ci racconta, elaborata la strategia terapeutica, ed in ultimo ma non per importanza creata un’alleanza terapeutica.

Nessun terapeuta salverà mai nessun paziente, il processo terapeutico necessita come tutte le relazioni di reciprocità, tuttavia, ogni terapeuta ha la responsabilità etica verso la persona che prende in carico e può fare la differenza nella sua vita.

La salute è un diritto che nel nostro paese deve essere garantito dal servizio pubblico, anche se purtroppo troppo spesso l’accesso a questo tipo di cure è demandato al privato.
Questo tipo di aziende (che non sono gestite da clinici), vogliono andare a lucrare su questa falla del sistema semplicemente per puro fatturato.

La psicoterapia è e sarà sempre un investimento, in termini energetici, di tempo, economici.
Forse il migliore che possiamo fare in alcuni momenti di vita, considerando che il nostro funzionamento media le nostre scelte e le nostre scelte scrivono la nostra vita.

… che poi, mi piace concludere con una riflessione un po’ provocatoria, a terapia conclusa i costi sostenuti sono inferiori anche di un terzo del costo medio per una mastoplastica additiva.
Però statisticamente l’Italia è quarta al mondo per interventi di mastoplastica additiva.

È questione di scelte. Di priorità.
E di qualità.

In scienza e coscienza,
Oriana.

LA RELAZIONE DI COPPIA. CURA E TRADIMENTO - Cristina Ombra 29/10/2024

LA RELAZIONE DI COPPIA. CURA E TRADIMENTO - Cristina Ombra ✅ Per approfondire l'argomento del video clicca su questo link https://www.fcom.it/la-relazione-di-coppia-cura-e-tradimento/🟦 ISCRIVITI AI NOSTRI CANALI YOU...

28/10/2024

Psicoterapia dell’Anima

Ci si perde, spesso, proprio perché nessuno osa fare il primo passo. È una dinamica che capita non solo nelle relazioni personali, ma anche nel cammino di crescita personale. Quando parliamo di crescita interiore e di psicologia spirituale, il tema del "primo passo" ha una profonda rilevanza. È la paura di esporci, di lasciare il conosciuto e di addentrarci in un territorio nuovo, sconosciuto, che ci frena. Ma cosa accadrebbe se osassimo andare oltre questa paura?

Il Primo Passo Come Atto di Coraggio
Fare il primo passo richiede coraggio. Spesso ci fermiamo, attendiamo che sia qualcun altro a prendere l’iniziativa, perché temiamo il rifiuto, l'incomprensione o semplicemente l'incertezza. Questo blocco, però, non fa altro che allontanarci dalla possibilità di connessioni autentiche e di esperienze profonde. Il coraggio di fare il primo passo è una prova di maturità emotiva: ci invita ad affrontare le nostre paure e a uscire dalla comfort zone.

La Crescita Personale: L'Inizio di un Viaggio Interiore
In psicologia spirituale, la crescita personale viene vista come un viaggio di ritorno a sé stessi. Spesso ci si aspetta che qualcosa, o qualcuno, esterno a noi possa dare inizio a questo percorso, ma la verità è che il cambiamento profondo inizia dall’interno. Fare il primo passo verso la crescita personale significa accettare l’invito a guardarsi dentro e a mettere in discussione le proprie convinzioni e paure.

La Paura del Giudizio e dell’Abbandono
Uno dei maggiori ostacoli che impediscono il primo passo è la paura del giudizio e dell’abbandono. Ci preoccupiamo di cosa penseranno gli altri, temiamo di restare soli. Tuttavia, in psicologia spirituale, queste paure vengono considerate ombre, aspetti della nostra personalità che devono essere portati alla luce. Accettare queste paure è un atto di liberazione: riconoscerle ci permette di non lasciarci definire da esse.

Oltre l’Ego: La Connessione con l’Altro
Il primo passo richiede spesso di mettere da parte il proprio ego, quella parte di noi che vuole essere sempre protetta e al sicuro. Spesso, è proprio l'ego a voler evitare qualsiasi rischio, ma è proprio rischiando, aprendoci all’altro senza aspettative, che possiamo creare connessioni autentiche e significative. Nella psicologia spirituale, questo è visto come un abbandono del sé limitato per abbracciare un sé più ampio, connesso a tutti.

Fare il Primo Passo Come Atto di Crescita
Ogni volta che facciamo il primo passo, che sia verso una persona, un obiettivo o una nuova abitudine, stiamo facendo un atto di crescita. Stiamo dicendo a noi stessi che siamo pronti a evolvere, a diventare una versione più autentica e consapevole di noi stessi. Questo gesto, per quanto piccolo
possa sembrare, ha un impatto profondo: crea uno slancio, una sorta di energia che ci porta più vicini al nostro vero sé.

Perdersi, in fondo, è solo una fase
del viaggio. Ma rimaniamo persi solo finché non decidiamo di fare quel primo passo, un passo verso l’alt e verso noi stessi. La crescita personale è un percorso fatto di tanti piccoli passi coraggiosi, di scelte quotidiane, di atti di vulnerabilità. Alla fine, è proprio attraverso questi passi che troviamo non solo chi siamo, ma anche una connessione autentica con il mondo intorno a noi.

Il primo passo non è mai facile, ma è sempre necessario.

23/10/2024

Per una psicoterapia dell’Anima

Dal tempo buio, chiuso, si apre la possibilità di una rinascita. Il desiderio è di luminosità, apertura, brillantezza… Di quella luce possibile solo dopo aver attraversato il buio umido dell’ombra.

Scrive Jung[1] “In stato di incoscienza ebbi deliri e visioni [..]. Le immagini che vedevo erano così tremende che io stesso ne dedussi che dovevo essere sul punto di morire. In seguito l’infermiera mi disse: ˂˂ Pareva che intorno a lei ci fosse un’aureola luminosa!˃˃ […] Io ero ormai giunto al limite e non sapevo se ero in uno stato di sogno o di estasi. Ad ogni modo, cominciarono ad accadere cose molto strane.” (Jaffè 1992, p.344)

Nelle settimane seguenti Jung farà esperienza di un alternarsi di vissuti, di visioni e nuove consapevolezze che introdussero a un nuovo fruttuoso periodo di lavoro in cui lo psicoanalista svizzero dirà sì alla vita, in maniera incondizionata, un sì alle condizioni dell’esistenza e un sì alla propria essenza profonda.

Capita sovente che esperienze traumatiche cambino qualcosa dentro l’individuo, innescando fasi critiche di possibili crescite. Si crea un’incrinatura che permette di vedere oltre. Uno squarcio che porta luce a qualcosa che diversamente non si sarebbe visto.

Fenditure dell’anima liberano l’accesso all’Ombra offrendoci l’opportunità di riflettere su come le cose possano apparire diversamente da prospettive differenti e semplicemente diverse da come pensiamo.

Entriamo in relazione con ciò che non riconosciamo, ciò di cui ci vergogniamo e che fatichiamo ad accettare in una vita consapevole. Spesso lo proiettiamo all’esterno, attribuendolo agli altri, in un lavoro inconscio che ci dà l’illusione di aver risolto il conflitto.

Ma è proprio tale incontro che permette il reale processo di individuazione. L’incontro con la nostra Ombra dà la possibilità di ritrovarsi interi come individui e rinunciare alla tentazione dell’evitamento.

Accettando parti umide, spigolose e nascoste della nostra personalità, risvegliando ciò a cui abbiamo negato diritto d’esistere, dichiariamo l’inutilità dell’illusione, spostandoci verso un processo di integrazione della personalità.

Portare luce nell’Ombra raccoglie in sé qualcosa di mistico, un viaggio intriso di emozioni contrastanti e, se come dice Goethe “dove c’è molta luce, l’ombra è più nera”, questo ci può bastare a farci coraggio e a costruire brillantezza dall’oscurità.

19/10/2024

Ritiri Zen in Giappone e L’Arte di Passare all’Azione: Lezioni di Psicologia Giapponese per Smettere di Rimandare

Un Viaggio nel Cuore dello Zen Giapponese

Durante i miei ritiri zen in Giappone, ho avuto l’opportunità di immergermi in una cultura e una filosofia che si intrecciano profondamente con l’essenza stessa dell'azione. La cultura giapponese ha una relazione intima con il concetto di "fare" e agire senza indugio, e questo è stato uno dei principali insegnamenti che ho appreso. Nella quiete dei monasteri e attraverso la pratica della meditazione, ho scoperto che lo Zen è molto più di una semplice dottrina filosofica: è un approccio pratico alla vita, che ci insegna l’importanza di smettere di rimandare e di vivere il momento presente.

1. L’Importanza del *Ma* – Lo Spazio per l’Azione

Uno dei primi concetti che ho incontrato è stato quello di *Ma*, che rappresenta lo spazio vuoto, il momento tra una cosa e l’altra. In Giappone, *Ma* è fondamentale in molte arti, come la calligrafia e l’architettura, ma anche nella vita quotidiana. Questo spazio vuoto non è un’assenza, ma un’opportunità per l’azione. Nei ritiri zen, si impara a riconoscere e valorizzare questi momenti di silenzio e di pausa come terreno fertile per agire. Non si tratta solo di attendere il momento giusto, ma di comprendere che ogni istante può essere il punto di partenza per un’azione consapevole e determinata.

Nel nostro mondo frenetico, tendiamo a riempire ogni momento con attività o preoccupazioni, perdendo la possibilità di cogliere l’opportunità di agire. Attraverso la meditazione e la pratica zen, ho imparato a percepire questi momenti di *Ma* e a riconoscerli come inviti ad entrare in azione, senza rimandare o esitare.

2. La Psicologia del *Kaizen* – Miglioramento Continuo

Un altro potente insegnamento giapponese che ho appreso durante i miei ritiri è il concetto di *Kaizen*, che significa miglioramento continuo. A differenza dell'approccio occidentale, che spesso predilige cambiamenti radicali e drastici, *Kaizen* insegna che piccoli miglioramenti costanti portano a risultati duraturi. In psicologia, questa idea si lega alla necessità di ridurre la procrastinazione: se ti trovi di fronte a un compito che ti sembra insormontabile, inizia con un piccolo passo.

Durante le sessioni di meditazione e le giornate trascorse in silenzio nei monasteri, ho imparato che anche il più piccolo gesto, fatto con intenzione e consapevolezza, ha un impatto. Invece di aspettare il momento perfetto per iniziare qualcosa, o di sentirsi sopraffatti dalla grandezza del compito, si può semplicemente iniziare. Questa è stata una delle lezioni più importanti che ho portato con me: ogni piccolo passo conta.

3. Il Ruolo della Disciplina e della Routine

La disciplina è un altro aspetto centrale nella vita monastica zen, e nei ritiri questa è portata all'estremo: ogni attività, dal mangiare al camminare, è fatta con consapevolezza e precisione. La struttura quotidiana nei monasteri giapponesi è pensata per eliminare ogni distrazione e per facilitare l’azione senza esitazione. Le giornate seguono un ritmo costante e ordinato, e questo favorisce una mente calma e focalizzata.

Attraverso questa esperienza, ho compreso che la procrastinazione spesso deriva dal caos e dalla mancanza di routine. Stabilire una routine ben definita non solo aiuta a mantenere il focus, ma crea un ambiente favorevole all’azione. Non c’è più spazio per l’incertezza: quando la disciplina diventa parte della nostra vita quotidiana, l’azione diventa un’abitudine naturale, e non una decisione da rimandare continuamente.

4. Il Potere del *Mushin* – La Mente Vuota

Nel contesto dello Zen, il concetto di *Mushin* è fondamentale. *Mushin* significa "mente vuota" o "assenza di pensiero". Non si tratta di non pensare affatto, ma di liberare la mente dai pensieri inutili e dalle distrazioni. Quando si pratica lo Zen, si cerca di raggiungere uno stato in cui l'azione avviene senza sforzo, come un flusso naturale. In questo stato, non c'è procrastinazione perché non c'è esitazione: l’azione segue il pensiero come una cosa unica.

Durante i miei ritiri, ho sperimentato come l’allenamento mentale attraverso la meditazione aiuti a raggiungere questo stato. È come se la mente si svuotasse delle paure, delle ansie e delle preoccupazioni che normalmente ci bloccano, permettendo all'azione di emergere in modo spontaneo e senza sforzo.

5. La Lezione Finale: Vivere l’Adesso

Il concetto chiave che riassume tutto ciò che ho imparato nei miei ritiri zen in Giappone è il valore del momento presente. Lo Zen insegna che l’unico momento che abbiamo davvero è adesso, e che agire in questo momento è la chiave per superare la procrastinazione. Rimandare significa ignorare la realtà dell’adesso e vivere in un’illusione di futuro.

Attraverso la pratica dello Zen, si impara che ogni istante è perfetto così com’è, e che possiamo scegliere di agire senza aspettare. Non è necessario essere pronti o aspettare circostanze perfette: il momento per agire è sempre questo, proprio adesso.

Applicare lo Zen nella Vita Quotidiana

I miei ritiri zen in Giappone mi hanno insegnato che l’arte di passare all’azione non è un concetto astratto o distante dalla nostra vita quotidiana. Attraverso l’apprendimento del *Ma*, del *Kaizen*, della disciplina, del *Mushin* e del vivere l’adesso, ho scoperto una serie di strumenti psicologici profondi che mi hanno aiutato a smettere di rimandare. Agire non è una questione di forza di volontà, ma di allineare mente e corpo a una visione chiara del presente. Questa filosofia può essere applicata in ogni aspetto della vita, dal lavoro alle relazioni, permettendoci di vivere con maggiore intenzionalità e serenità.








Nella foto Sensō-ji (金龍山浅草寺. temple, Tokyo

17/10/2024

Abbracciare il Sentirsi Persi: Il Viaggio Verso il Nuovo Io**

A volte, ci troviamo in un momento della vita in cui tutto sembra confuso. Le certezze svaniscono, e ci sentiamo persi, come se stessimo navigando in un mare tempestoso senza una bussola. È in questi momenti che il nostro vero io inizia a farsi avanti, pronto a emergere.

Sentirsi persi non è una debolezza, ma un'opportunità. È un segnale che ci invita a fermarci e riflettere. Cosa desideriamo davvero? Quali sono i nostri sogni e le nostre passioni? A volte, la vita ci spinge a esplorare strade sconosciute, e questo può essere spaventoso, ma è anche l'occasione perfetta per riscoprire noi stessi.

Inizia a dare voce ai tuoi sentimenti. Scrivi un diario, parla con qualcuno di fiducia, o semplicemente medita. Permetti a queste emozioni di fluire, senza giudizio. Ricorda, ogni grande cambiamento inizia con l'accettazione di dove siamo in questo momento.

E mentre questa nuova versione di te stesso inizia a prendere forma, non dimenticare di essere gentile con te stesso. La crescita richiede tempo e pazienza. Celebra ogni piccolo passo che fai, ogni scoperta che fai lungo il cammino.

In conclusione, sentirsi persi è solo l'inizio di un viaggio trasformativo. Abbraccia l'incertezza e lascia che il tuo nuovo io emerga, più forte e autentico che mai. La luce che cerchi è già dentro di te, pronta a brillare.

14/10/2024

Scopri la Mindfulness: Consapevolezza e Riconoscimento delle Emozioni

La **meditazione mindfulness** è una pratica che ci invita a vivere il momento presente con consapevolezza, senza giudizio, osservando ciò che accade dentro di noi con apertura e curiosità. In un mondo che ci spinge costantemente a correre, questa pratica rappresenta un’opportunità per fermarsi, ascoltare e osservare ciò che sentiamo e pensiamo.
Consapevolezza: Vivere il Presente

La consapevolezza è il cuore della mindfulness. In un’epoca in cui siamo spesso concentrati su ciò che è accaduto o preoccupati per il futuro, la mindfulness ci aiuta a **tornare al presente**. Attraverso la meditazione, possiamo notare i nostri pensieri, le sensazioni fisiche e le emozioni che emergono, senza farci trascinare via da esse. Questo non significa ignorare le nostre preoccupazioni, ma piuttosto osservarle con un atteggiamento di accettazione.

Riconoscere le Emozioni: Il Primo Passo per la Trasformazione

Un aspetto fondamentale della mindfulness è il riconoscimento delle nostre **emozioni**. Spesso, tendiamo a reprimere o ignorare sentimenti difficili come rabbia, tristezza o ansia. Tuttavia, la mindfulness ci invita a riconoscerle senza giudicarle, come se fossero dei visitatori che entrano ed escono dalla nostra coscienza.

Imparare a **riconoscere le emozioni** significa sviluppare una maggiore consapevolezza di sé. Quando siamo in grado di identificare chiaramente ciò che proviamo, possiamo evitare di reagire automaticamente. Invece di lasciarci sopraffare dalla rabbia o dall’ansia, possiamo fermarci, osservarle e decidere come rispondere in modo più equilibrato.

Come Fare?

Ecco alcuni semplici passi per praticare la mindfulness e migliorare il riconoscimento delle emozioni:

1. **Respira consapevolmente**: Porta l’attenzione sul respiro. Quando senti che un’emozione sta emergendo, fermati e osserva come il tuo corpo reagisce.
2. **Osserva senza giudicare**: Nota l’emozione che sorge (ad esempio, “sto provando rabbia” o “sento ansia”) e osserva come si manifesta nel corpo (tensione, battito accelerato, etc.).
3. **Lascia andare**: Ricorda che ogni emozione è temporanea. Come un’onda, nasce, cresce e alla fine si dissolve.
4. **Accetta il momento**: Invece di combattere l’emozione, accettala per quella che è, senza tentare di cambiarla immediatamente.

I Benefici del Riconoscimento delle Emozioni

Quando pratichiamo la mindfulness, il riconoscimento delle emozioni diventa un modo per gestirle in maniera più sana. Invece di reprimerle o esploderle, possiamo imparare a **rispondere consapevolmente** alle sfide emotive della vita. Questo ci permette di sviluppare una maggiore resilienza, migliorare le nostre relazioni e vivere una vita più autentica e soddisfacente.

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Concludendo, la mindfulness non è solo una pratica meditativa, ma un **modo di essere** che ci permette di vivere con maggiore consapevolezza e autenticità. Riconoscere le nostre emozioni è il primo passo verso una vita più equilibrata e serena.

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Se hai domande o vuoi saperne di più su come iniziare a praticare la mindfulness, lascia un commento o contattami.

11/10/2024

生きがい
ikigai (giapponese) il motivo per cui ci svegliamo alla mattina, lo scopo
della nostra esistenza

🌿 **IKIGAI & MINDFULNESS: SCOPRI IL TUO SCOPO E VIVI PIENAMENTE** 🌿

Hai mai sentito il desiderio di vivere una vita più allineata ai tuoi valori e passioni? **Ikigai** è il concetto giapponese che significa "ragione di essere". È l'incontro tra ciò che ami, ciò che sai fare bene, ciò di cui il mondo ha bisogno e ciò per cui puoi essere pagato. Trovare il tuo Ikigai ti permette di vivere una vita piena di significato e motivazione.

Ma come trovarlo? 🌸 La risposta è **Mindfulness**. Questa pratica ti insegna a essere presente, a osservare i tuoi pensieri e desideri con attenzione e senza giudizio. Solo quando rallentiamo e diventiamo consapevoli possiamo davvero scoprire ciò che ci appassiona e ci spinge ad agire.

💡 **Perché è importante trovare il proprio Ikigai?**
- Ti aiuta a vivere una vita autentica, allineata con i tuoi valori più profondi.
- Porta chiarezza e direzione nelle tue scelte quotidiane.
- Ti dà energia e motivazione per affrontare le sfide con uno scopo chiaro.

✨ **Mindfulness + Ikigai** ti guidano verso una vita consapevole e appagante, dove ogni giorno ha un senso e uno scopo. Inizia il viaggio verso la tua realizzazione interiore!
Nella foto lago di Hakone, un luogo magico e di rara bellezza

COME GESTIRE LA RABBIA GIOVANILE - Cristina Ombra 08/10/2024

La mia ultima intervista per Fabbrica della Comunicazione, Beatrice Silenzi si occupa anche della rubrica, “Dipendenze e Comunicazione”, in collaborazione con l’associazione Studi & Salute Bolgan.
Ospite di questo appuntamento è la Dott.ssa Cristina Ombra, Psicoterapeuta con cui si parla di come comprendere e gestire la rabbia durante l’infanzia e l’adolescenza.
Perché i nostri giovani sono arrabbiati?
È la società che li spinge ad essere così o la naturale scoperta di sé, della propria identità, dei valori e del proprio posto nel mondo?

COME GESTIRE LA RABBIA GIOVANILE - Cristina Ombra ✅ Per approfondire l'argomento del video clicca su questo link https://www.fcom.it/come-gestire-la-rabbia-giovanile/🟦 ISCRIVITI AI NOSTRI CANALI YOUTUBE E T...

Photos from Dott.ssa Cristina Ombra, Psicoterapeuta's post 07/10/2024

🌱 **Mindful Zen Eating: Un Viaggio di Consapevolezza e Nutrizione** 🍽️

Desidero condividere con voi un aspetto fondamentale della mia formazione professionale n Giappone: il concetto di *mindful zen eating*. Durante il mio percorso, ho avuto l'opportunità di immergermi nella cultura giapponese, dove il cibo non è solo nutrimento, ma un'esperienza che coinvolge tutti i sensi.

✨ **Cosa significa Mindful Zen Eating?**
Il *mindful zen eating* è un approccio alla nutrizione che incoraggia a mangiare con consapevolezza, prestando attenzione a ogni morso e apprezzando il cibo in modo profondo. Questo metodo si basa sulla filosofia zen, che promuove la presenza mentale e l'armonia con l'ambiente circostante.

🍚 **Elementi Chiave del Mindful Zen Eating:**
1. **Consapevolezza**: Smetti di mangiare in modo automatico. Prenditi un momento per osservare il cibo, il suo colore, l'odore e la consistenza.
2. **Ritualità**: In Giappone, ogni pasto è un rituale. Dalla preparazione alla presentazione, ogni fase è trattata con rispetto e cura.
3. **Ritmo**: Mangia lentamente, masticando bene ogni boccone. Questo non solo migliora la digestione, ma ti permette anche di godere di ogni sapore.
4. **Gratitudine**: Prima di iniziare a mangiare, prenditi un momento per esprimere gratitudine per il cibo e per le persone che lo hanno preparato.

🌍 La mia esperienza in Giappone mi ha insegnato che il cibo è una forma di comunicazione, un modo per connettersi con gli altri e con se stessi. Incorporare il *mindful zen eating* nella vita quotidiana può trasformare il modo in cui ci relazioniamo con il cibo e migliorare il nostro benessere complessivo.

Il cibo Zen è una pratica consapevole ispirata al Buddismo Zen giapponese che mira a farti sentire connesso con il pianeta. Si tratta di qualcosa di più che essere semplicemente consapevoli di mangiare: si tratta di sentirsi parte di qualcosa di più grande. Quando pensi alla provenienza del tuo cibo, come dal suolo, dal sole e dall'acqua, ti rendi conto che è collegato alle generazioni prima di te. Quando abbracci questa idea, inizi a sentire che tutto è connesso sia nello spazio che nel tempo, come un grande ciclo. Per iniziare a mangiare Zen, prova a risvegliare i tuoi sensi annusando, toccando e prestando attenzione a come si sente il tuo corpo. Questo ti aiuta a riconnetterti con il tuo corpo e le tue emozioni, favorendo la consapevolezza

Vi invito a provare questo approccio nella vostra routine alimentare e a scoprire i benefici che porta. Condividete le vostre esperienze nei commenti! 🍵💚

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