Avvocato Chiara de Gennaro

Chi è il curatore speciale minorile? Il curatore speciale minorile è quella figura che si occupa di atti specifici in sostituzione e nell'interesse del minore. Il suo ruolo è quello di rappresentare nel giudizio gli interessi del minore in quei casi in cui i genitori siano inidonei o in conflitto tra loro. Figura chiave per la tutela dei diritti del minore. Il curatore speciale provvede a rappresentare il minore con indipendenza, competenza lealtà e correttezza.

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DONAZIONI- Cass. Civile 25 novembre 2022 n. 34865: Affinchè un atto dispositivo possa qualificarsi come donazione non è sufficiente che il medesimo sia compiuto a titolo gratuito, ma occorre anche che la disposizione patrimoniale sia animata da spirito di liberalità, ossia effettuata a titolo di mera e spontanea elargizione, fine a se stessa.

DIRITTO DI FAMIGLIA - ASSEGNAZIONE CASA FAMILIARE - FIGLIO MAGGIORENE NON AUTOSUFFICIENTE Interessante sentenza Cass. Civ. 19 settembre 2022 n° 27374 stabilisce "con riferimento all'assegnazione della casa familiare in presenza di figlio maggiorenne non autosufficiente, il parametro della prevalenza temporale è certamente dirimente, atteso che è solo l'effettiva presenza fisica del figlio nella casa famigliare a giustificarne l'assegnazione al coniuge già collocatario, sicché detta assegnazione va negata se difetta la prevalenza temporale effettiva della presenza del figlio nell'abitazione.

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AUDIZIONE DEL MINORE: l'ordinanza n. 7462/2022 la Corte di Cassazione ha sancito che il mancato ascolto del minore intra-dodicenne circa il genitore con il quale preferisce stare costituisce una violazione del diritto del contraddittorio. Nell'ambito del giudizio di affidamento e di collocamento il bambino ha il diritto di essere sentito, altrimenti, in caso di assenza di interpello senza una valida ragione emerge una violazione del fondamentale principio processualistico del contraddittorio.

ASSEGNO UNICO A CHI SPETTA E COME SI CALCOLA L'AMMONTARE: destinato a famiglie con prole viene riconosciuto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del ventunesimo anno di età, salvo in caso di figli disabili non è previsto un limite di età.
Ammontare dell'assegno unico: varia a secondo dell'ISEE del nucleo famigliare e alla presenza o meno di figli disabili.
L'importo dell'assegno base è maggiorato rispetto a quello previsto per i figli minorenni e per quelli di maggiore età a carico se ricorrono le seguenti ipotesi:
se nascono altri figli dopo il secondo;
se le madri hanno un'età inferiore ai 21 anni;
se nascono figli con disabilità (le maggiorazioni variano in base all'età del figlio);
se in famiglia ci sono più di 4 figli è riconosciuta una maggiorazione forfettaria di 100 euro;
se il reddito non supera i 25.000 euro e in presenza di altri requisiti, per i primi tre anni di erogazione della misura, le maggiorazioni servono a garantire la graduale transizione alla nuova misura.

NOVITA' 2023: Nella legge di bilancio 2023, invece, sono previsti:

l'aumento del 50% dell'assegno unico per i nuclei familiari numerosi con 3 o più figli a carico ma solo per i figli entro i tre anni e con Isee fino a 40mila euro;
l'aumento del 50% della maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari numerosi (con almeno 4 figli);
l'aumento del 50% dell'assegno unico per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno.
Gli importi saranno rivalutati a partire dalla mensilità di febbraio 2023, fatti salvi eventuali conguagli.

SUCCESSIONI: il coniuge divorziato ha diritto all’eredità?

A differenza di quanto avviene in caso di separazione (per la quale valgono regole parzialmente diverse, influenzate anche dall'eventuale sussistenza dell'addebito), il divorzio elimina qualsiasi diritto successorio dell'ex, che non è più erede per legge del defunto. In tal caso, resta salvo solo il caso in cui il diritto successorio sia previsto da un testamento.

MA se le condizioni economiche dell'ex coniuge del defunto sono particolarmente disagiate, questi può rivolgersi al tribunale per veder riconosciuto in suo favore un assegno periodico alimentare, di natura assistenziale, da porre a carico.
Tale circostanza deve essere tenuta distinta da quella in cui gli obblighi patrimoniali del defunto nei confronti dell'ex erano stati da questo soddisfatti, quando era in vita, mediante un versamento fatto una tantum: in tal caso il superstite che versi in stato di bisogno non è in possesso dei requisiti richiesti affinché il giudice riconosca il suo diritto a un assegno alimentare a carico dell'eredità.

https://www.centrostudilivatino.it/gli-insegnamenti-di-benedetto-xvi-per-i-giuristi/?fbclid=IwAR3uuUJ8tN-29vGcs0hQ_Q5El03wwAJSXQ_HmbXr_y6Jwx4HN6Ku7WI_0M4

Gli insegnamenti di Benedetto XVI per i giuristi Anche i giuristi più sordi al principio di ragione e di verità, adusi magari alla placida sottomissione al principio d’interesse o a quello di imperio, non potranno sottrarsi alla ponderazione di ciò che Benedetto XVI ha scritto proprio sul piano del diritto.

Tutela dei minori: per compiere validamente gli atti occorre avere la capacità di agire, secondo il nostro ordinamento essa si acquisisce con il compimento della maggiore età (art. 2 c.c.)prima di tale momento i minori sono protetti dalla legge con una serie di istituti giuridici. Cosa succede se un minore rimane senza genitori in grado di esercitare la potestà genitoriale? In questi casi la legge prevede l'istituto della TUTELA attraverso il quale viene individuato un soggetto in grado di provvedere all'amministrazione dei beni del minore e di prendersi cura della sua persona. Questo soggetto è il TUTORE LEGALE (art. 343 e ss c.c.)

Avvocato posso pubblicare le foto del cenone di capodanno sui Social? Interessante vademecum del Garante per trascorrere le feste nel rispetto della privacy.
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Natale in privacy Nel periodo natalizio si ricevono e si inviano molti messaggi o cartoline d’auguri virtuali tramite sms, sistemi di messaggistica, e-mail e social network.

DIRITTO DI FAMIGLIA - assegno divorzile - la Corte di Cassazione ribadisce la natura assistenziale dell'assegno di divorzio precisa che la legge sul divorzio n 898/1970 non esclude la misura in presenza di licenziamento disciplinare della moglie; risulta pertanto dovuto l'assegno di divorzio alla ex moglie in stato di bisogno.
La colpa del licenziamento causato dalla condotta penalmente rilevante della donna non fa ve**re meno il diritto alla misura, soprattutto se per età e condizioni fisiche non è più in grado di reperire un lavoro in grado di garantirle di mantenersi da sola (Corte di Cassazione n° 37577/2022)