Gruppo Territoriale M5s Lamezia Terme
Tramite cui il M5s promuove la partecipazione attiva degli Iscritti alla vita politica sul territorio
Una delle tante vittime di questi naufragi. Un bambino tunisino ritrovato al pontile, non riuscirò mai ad abituarmici, ciò è contro natura! Non mi piace questo mondo che non riesce a dare a tutti le stesse opportunità. In quella bara oggi c'è una parte di me, e da credente mi ricordo della pericope: "Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore produce molto frutto” (Gv 12,24). Spero che il frutto di questa piccola vita persa in mare, abbi almeno il risultato di stimolare le nostre coscienze per renderci consapevoli che dobbiamo pensare ed agire come comunità, uscendo dai nostri piccoli miserabili egoismi.
https://firme.salariominimosubito.it/
Metti la tua firma per una retribuzione giusta e per il salario minimo! Petizione a sostegno dell’approvazione della proposta di legge per introdurre il salario minimo a 9 euro l’ora
Secondo voi Giorgia Meloni e i suoi ministri hanno letto dell'inarrestabile crescita dei profitti bancari anche nel 2024? Avranno letto l'ultimo bollettino Consob secondo cui nel 2023 i profitti delle banche quotate in Borsa hanno fatto segnare un +67%, passando da 15,7 a 26,2 miliardi?
È un fatto che, a fronte di questa incredibile valanga di utili, che arricchisce gli azionisti delle banche mentre famiglie e imprese sono in difficoltà nel pagamento dei ratei di mutui, il Governo Meloni fischietta indifferente.
Oggi più che mai si rende necessario un intervento fiscale sugli extraprofitti bancari. Siamo alla vigilia di una Legge di bilancio lacrime-e-sangue dopo che Meloni ha sottoscritto un Patto di stabilità che costerà 13 miliardi di tagli l’anno all’Italia. Serve una legge vera, coraggiosa, non la farsa inscenata mesi fa da Meloni che aveva varato un contributo volontario, di fatto eluso da tutti gli istituti di credito.
Il M5S, per primo e da oltre un anno, ha depositato una proposta di vera tassazione degli extraprofitti bancari per aiutare lavoratori e aziende strozzati dalla crisi. Il Governo Meloni sin qui ha perso tempo, preoccupandosi semmai di strizzare l'occhio ai soliti apparati di potere finanziario. Ma non è troppo tardi per redimersi: deve solo superare la sua congeniale predisposizione alla subalternità.
Cara Meloni, caro Giorgetti, le chiacchiere fumose il vento se le porta via. Le difficoltà di imprese e famiglie restano.
Mostratevi capaci di uno scatto di orgoglio. Noi siamo gente seria: ve ne daremo atto.
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Interessante excursus di Marco Franchi de Il FQ.
La destra dà lezioni: “Basta odio” Ma scorda anni di insulti e gogne.
Ipocriti. Botte a Donno e non solo: Santanchè massacrava i poveri, Salvini se la prendeva con giovani contestatori
Ci mancavano le lezioni morali sul “discorso d’odio” e la “demonizzazione dell’avversario”. Argomentazioni legittime, se non fosse che in Italia – dopo l’attentato subito da Donald Trump – gli alfieri del Galateo politico sono personaggi stra-noti per insulti e “killeraggi” non solo dei rivali di partito, ma pure di semplici cittadini, messi alla gogna senza troppe accortezze.
Tocca allora sorbirsi Daniela Santanchè legare gli spari al tycoon a chi “arma la follia di odio, demonizzando l’avversario che diventa nemico da abba***re”. O Matteo Salvini sperare che l’attentato “serva a chi semina parole di odio e di cattiveria”, perché “certi toni violenti della sinistra rischiano di armare i più deboli di mente”. Quando è la destra ad “armare” quotidianamente le menti deboli, non c’è nessun problema.
Viene alla mente quando, nel 2010, il forzista Fabrizio Cicchitto reagì alla statuetta del Duomo lanciata in faccia a Silvio Berlusconi additando in aula i presunto responsabili di quel “clima d’odio”: C’è una campagna condotta da un network Repubblica–l’Espresso, da quel mattinale delle Procure che è il Fatto quotidiano, dalla trasmissione di Santoro e da un terrorista mediatico di nome Travaglio”. Negli anni successivi, Salvini sarebbe diventato uno specialista della materia, pasto quotidiano della famigerata Bestia social.
Nel 2019 il vicepremier posta le foto di due giovani della Sardegna – senza neanche oscurare il volto – rei di contestarlo: i ragazzi vengono riconosciuti e coperti di insulti. Caso simile è quello in cui Salvini ricondivide, con tanto di nome, cognome e link al profilo Instagram, la foto di una ragazza che gli aveva fatto il dito medio. Altra spedizione punitiva social a suon di insulti dei leghisti più esagitati. Nel 2020 Salvini ridicolizza un ragazzo dislessico che parla, con qualche difficoltà, a un incontro delle Sardine: “Guardate la carica e la grinta che avevano i pesciolini e sinistri poco fa a San Pietro in Casale”. Anche qui, centinaia di persone vomitano insulti all’incolpevole giovanotto. Il tutto senza dover ricordare la celebre citofonata in diretta a caccia di spacciatori a Bologna o quando la Bestia s’è scagliata contro giornalisti considerati nemici.
Una delle crociate più longeve di Salvini ha per obiettivo Roberto Saviano, al punto che una volta il leader leghista comunicò in diretta social – con una certa leggerezza – di aver iniziato “la revisione dei criteri per l’assegnazione della scorta”, facendo esplicito riferimento allo scrittore.
Il curriculum di Santanchè non è da meno. Trattasi della stessa ministra che un paio d’anni fa non si è fatta problemi a insultare in televisione un padre di famiglia precettore di reddito di cittadinanza: “Lei è un pessimo esempio per i suoi figli, che vedono un padre che sta a casa e prende 950 euro. Lei sicuramente farà qualche lavoro in nero e rinuncia a posti di lavoro che le sono stati offerti: lei è l’esempio che il reddito di cittadinanza non va dato a persone come lei. Vada a lavorare”. Per non dire del dito medio che la ministra sventolò in faccia agli studenti che protestavano davanti a Montecitorio, nel 2005.
D’altra parte, a proposito di bon ton verso gli avversari, è la destra cresciuta all’ombra di Silvio Berlusconi, il quale voleva mandare i 5Stelle “a pulire i cessi di Mediaset”. Erano gli anni d’oro dello splendore di Forza Italia, quelli in cui Renato Brunetta dava della “peggiore Italia” ai precari che lo contestavano o prendeva a male parole un lavoratore dal palco: “Sei un dipendente? Perché c***o parli? Perché non ti metti in proprio? Il microfono ce l’ho, comando io”.
Per non dire delle performance contro gli avversari politici. Giorgia Meloni oggi spera che “il dialogo prevalga sull’odio”, ma forse dimentica quando definiva “criminale” a Giuseppe Conte, accusandolo di “tradimento verso il popolo italiano” per le chiusure dovute al Covid.
O forse, in tema di buone maniere nella dialettica tra maggioranza e opposizione, si dovrebbe prendere esempio dai deputati di Fratelli d’Italia e Lega, che così buona prova di sé hanno dato alla Camera un mese fa assaltando il collega del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno dopo che aveva esibito il tricolore in faccia al ministro Roberto Calderoli. Un vilipendio mal sopportato da un gruppetto di meloniani e salviniani – tra cui Igor Iezzi, Gerolamo Cangiano e Enzo Amich – partiti a razzo contro Donno in una scena da fight club con calci, spinte e pugni ai danni del 5S. Ma ora basta, clima d’odio.
Quante volte da eletta del movimento cinque stelle sono stata attaccata sul reddito di cittadinanza, ricordo perfettamente le accuse di alcuni eletti di forza Italia che dall’alto dei loro lauti stipendi criticavano i percettori della misura.
E’ proprio vero che il tempo è galantuomo
Mentre la Presidente del Consiglio è attivissima in queste ore sul dossier della corsa al riarmo, i cittadini rimangono in fila nei pronto-soccorso, per gli esami, per le visite.
Vi ricordate la propaganda prima delle europee sul provvedimento per abba***re le liste d’attesa? Passato il voto, gli slogan si schiantano contro la realtà, denunciata ora anche dalle Regioni, molte di centrodestra: non ci sono finanziamenti e risorse vere per abba***re le liste di attesa nei provvedimenti del Governo Meloni.
Il programma è chiaro: il diritto alla salute può attendere, si metta in coda.
I danni dell'autonomia differenziata spiegata in modo che anche un bambino sarebbe in grado di capire. Da ascoltare fino alla fine!
Per una dirigente siciliana di Fratelli d’Italia, l’europarlamentare del M5S Giuseppe Antoci "si ostina ancora una volta a parlare di mafia dei Nebrodi" e “non ha perso la cattiva abitudine di infangare” la Sicilia perché denuncia gli interessi della malavita. Chiedo a Fratelli d’Italia: infanga il territorio chi denuncia la mafia o chi attacca le persone che si battono contro le mafie? Si tolgano il cappello davanti ad Antoci, che per le sue battaglie contro i clan ha subito un attentato mafioso, rischiando la vita assieme agli uomini della sua scorta.
In Fratelli d’Italia nessuno prende le distanze e rimuove questa dirigente? Giorgia Meloni non diceva di essere entrata in politica a seguito dell’attentato a Borsellino? Non servono le chiacchiere, serve l’esempio.
🔴ORDA NERA? NO GRAZIE🔴
L’orda nera lepen*sta – quella vicina a Salvini, per capirci-, in Francia, è stata respinta, di nuovo. Le elezioni d’Oltralpe lasciano, a mio avviso, due importanti spunti di riflessione. Il primo: le destre destre si possono (e si devono) ba***re. La difesa dei diritti sociali, la tutela dei più fragili, la pace sono temi intorno ai quali costruire visioni politiche attuali e concrete. Secondo: la commovente partecipazione dei cittadini alla prova elettorale. Il popolo francese ha dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’importanza della partecipazione. Altrimenti, poi, personaggi come Giorgia Meloni (e Salvini) ce li ritroviamo alla guida del Paese.
🔴LA SFINGE (NERA)🔴
Alla fine la premier sfinge – alias Giorgia, madre, cristiana, donna del popolo – si è espressa sull’anima “nera” dei giovani del suo partito smascherata dall’inchiesta di Fanpage.it. Ma non come sarebbe stato opportuno in un Paese civile.
Alla fine, il problema, non sono i militanti fascisti in erba che accoglie in per i quali le persone di colore sono “negri”, quelle di sinistra “comunisti da prendere a catenate”, quelle di religione ebraica “infami”, i diversamente disabili “menomati”. Che urlano “duce, duce, duce” ed il “sieg heil” nazista.
No, il problema sono i giornalisti. Non l’avevate capito? Questi sfacciati che fanno le inchieste e che raccontano, fra le tante cose, come anche la sorella di Giorgia – Arianna, ovviamente messa a capo della segreteria politica di Fdi - dia spazio a questi virgulti dai principi democratici.
Cara Giorgia i tuoi sono “metodi di regime” che vuoi silenziare i giornalisti, non di chi fa le inchieste.
🔴A.A.A. CERCASI MINISTRO🔴
Si è smarrito, nei meandri delle sue teorie strampalate (come quella volta che spostò Times Square da New York a Londra), il ministro – ebbene sì, è così – alla Cultura . Pensava che Cristoforo Colombo avesse raggiunto le “Indie” grazie alla teorie di Galileo Galilei: peccato che quest’ultimo nascerà 58 anni dopo (1564) la morte del primo (1506). E, a Taormina, pubblicamente, lo dice pure. Ridateci un ministro. Alla Cultura.
Risvegliamo le coscienze. Dalla triste e dolorosa vicenda di Satnam Singh deve nascere un movimento di liberazione dalle condizioni di schiavitù che migliaia migranti, anche spesso irregolari, subiscono nel nostro Paese. Non servono solo più controlli nelle nostre campagne, ma anche messaggi forti e punizioni esemplari contro i cosiddetti "caporali". Mi chiedo come sia possibile che Renzo Lovato, il titolare dell'azienda agricola dove lavorava Singh, percepisse fondi europei nonostante le ultime regole della Pac, entrare in vigore nel 2023 e recepite in un decreto interministeriale dell'11 novembre 2022, prevedessero la condizionalità sociale e cioè il divieto di erogazione di pagamenti diretti e premi annuali per chi non rispetta i contratti collettivi, la legislazione sociale e il diritto del lavoro a livello nazionale e internazionale. Lovato, che usufruiva anche dei vantaggi di decontribuzione Inps, è indagato per caporalato da cinque anni, le autorità italiane avrebbero dovuto sospendere l'erogazione dei pagamenti diretti e invece non l'hanno fatto. Cosa è andato storto? L'Ue pretenda la restituzione di questi fondi e apra un'indagine sullo sfruttamento nelle campagne in molti Paesi europei, Italia inclusa. Mettiamo il caporalato fuori legge una volta e per sempre.
Buon lavoro ai nuovi portavoce del eletti a Bruxelles 👏🏻
Buon lavoro a tutti, ma buon lavoro soprattutto a Giuseppe Antoci, eletto nella circoscrizione isole e da oggi nostro riferimento siciliano al Parlamento Europeo!
Insieme a lui, una squadra di altissimo livello con nomi e competenze di indiscutibile valore 💪🏻
📺TAGADÀ📺
Ci vediamo questo pomeriggio su dove sarò ospite di . Se avete modo sintonizzatevi!
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