Ganache & Dolci essenziali
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Una signora senza fissa dimora, ogni giorno va al Centro commerciale. Raggiunge gli scaffali dei libri in vendita e comincia a leggere, un libro dopo l’altro, giorno dopo giorno. Accortosi del fatto, il direttore del Centro commerciale ha fatto mettere una piccola panchina vicina allo scaffale dei libri, invitando la donna a sedere, in modo da poter leggere i libri tranquillamente. E senza il timore che qualcuno la cacciasse fuori.
A volte basta un piccolo gesto. Perché restare umani non costa nulla.
Autore sconosciuto
UNA RICETTA VEGANA per volta (come ali-mentare le menti)
Buon giorno ed eccoci qui pronti con la seconda ricetta.
Cosa potrebbe esserci di meglio, domani, ricominciare la settimana con degli ottimi, caldi, soffici, PANCAKES VEGANI e GLUTEN FREE?
Per me il miglior accompagnamento e’ una nutella vegana, lo sciroppo d’acero, la marmellata d’arance fatta in casa, delle fettine di banana, lo sciroppo d’acero e quant’altro di nutriente, buono e vegano possa venirvi in mente.
Sappiate che con due o tre pancake uno sopra l’altro si può anche fare un ottimo cheesecake con formaggio di nuovo regolarmente vegan.
Ma di tutto questo parleremo un'altra volta!
PANCAKES VEGANI GLUTEN FREE
(ricetta pasticciona e senza dosi, ma viene sempre!)
Guai a dirlo ai guru e ai veri Chef. La cucina, specie la pasticceria, è scienza esatta dei pesi e delle reazioni chimiche.
Qualcuno di voi sono cosi? Nessun problema: pesate due o tre volte tutto quanto finché non trovate la vostra ricetta precisa.
Io qui vado a occhio, e vengono sempre perfetti.
POLVERI:
• farina di ceci (se la trovate integrale, va benissimo!) 3 parti
• amido di mais (assolutamente no fecola di patate) 1 parte
• lievito per dolci (per due o tre persone un cucchiaino va benissimo)
• Vanillina o estratto di vaniglia o semi di vaniglia veri prelevati dal baccello.
oppure
• cannella
• zucchero di canna oppure quello normale; per due/tre persone vanno bene due cucchiai. Non devono essere dolci, quindi anche meno se volete.
• Un pizzico di sale.
LIQUIDI
• Olio di semi (calcolate circa un cucchiaio a testa.)
• Latte vegetale: soia oppure mandorle al 100% senza zuccheri aggiunti!
Se ne avete con zucchero aggiunto, evitate lo zucchero nelle polveri.
Se ne avete di quelli leggermente vanigliati, evitate la vaniglia nelle polveri, Anche latte di cocco ci sta benissimo!
oppure
• Acqua: ebbene sì anche all’acqua o se volete anche un misto latte vegetale/acqua. Tenente presente che il latte vegetale (ok, non si dice più latte) SENZA zucchero aggiunto ha pochissime calorie e tutte quelle vitamine che servono ai vegani/vegetariani. Io non mi farei scrupoli a usarlo, anzi.
Ma se proprio non volete, l’acqua e’ ok.
oppure
• Succo di arancia appena spremuto e acqua, oppure succo di mela e acqua (se serve) ottenuto con l’estrattore: quest’ultima e’ una validissima alternativa e, in questo caso, eviterei la vaniglia ma farei decisamente con la cannella, per gli amanti come me.
COME SI FA?
Due regole due e saranno sempre perfetti.
1) Poco liquido per volta all’inizio fino a ottenere una crema. La farina di ceci fa facilmente i grumi e il passaggio dallo stato cremoso è un buon metodo per evitare tutti i grumi.
2) La consistenza finale deve essere quella di uno yogurt!
Perciò aggiungete liquidi fino a questa consistenza e, se viene troppo liquido, aggiungete dell’amido impastato prima con pochissima acqua in modo che non faccia grumi neppure lui.
La domanda più comune è: ma yogurt molle o yogurt quello più solido?
Due risposte: ne’ quello liquido da bere, ne’ quello greco molto solido.
Se l’impasto (in una via di mezzo) sarà un po’ più liquido, verranno pancake un po’ più bassi ma in quantità maggiore.
Se l’impasto sarà (sempre nella sua via di mezzo) un po’ più solido (ma non troppo! Non quello greco!) allora verranno pancake più ciccioni e soffici, ma in quantità minore.
Attenzione però: lasciate passare qualche minuto (cinque bastano) prima di decidere se allungare con altro liquido o addensare con altro amido.
Sia la farina di ceci che l’amido di mais ci mettono un po’ ad assorbire e gonfiare e, di solito, l’impasto tende ad addensarsi da solo.
COTTURA:
Qui più che una regola c’e’ una verità’ incontrovertibile.
Fate quello che volete, ma il primo verrà cotto male. ;)
ma in contropartita ce’ che avete la giusta scusa (siete voi che vi state sbattendo) per assaggiarlo!!
Padella, fuoco alto, poco olio di semi. Quando e’ caldo, passate (senza bruciarvi) un paio di fogli arrotolati di carta assorbente e spalmate sulla padella, senza che rimanga olio liquido in giro. NON DEVONO FRIGGERE.
Se ne avete fatta una dose da caserma, questa operazione dovrà essere ripetuta di tanto in tanto (per dose per due o tre basta un paio di volte, compresa la prima) secondo quanto e’ antiaderente la vostra padella.
Abbassate a fuoco medio.
Dose per ogni pancake: Primo cucchiaio: formerà quasi un cerchio perfetto, versando piano.
Contate fino a tre: secondo cucchiao proprio sopra: il cerchio si espande.
Prendete un altro mezzo cucchiaio (mezzo mezzo, non di più) e versate ancora sopra.
Dopo un po’ noterete delle bollicine: e’ ora di girarlo. Se avete fatto tutto bene si staccherà tranquillamente.
La cottura del lato B deve essere breve e più corta.
E questo e’ quello da assaggiare.
Via con quello successivo, che sarà cotto a puntino con il giusto colore!
E cosi fino alla fine. Se notate che le bollicine tardano a comparire e’ ora di alzare un pochino il fuoco, ma abbassatelo a medio di nuovo al pancake successivo, o si bruceranno un po’. Comunque il problema sarà solo il colore. La farina di ceci tiene la cottura!
Se avanzano, vanno riscaldati un po’ in forno. Freddi, con la farina di ceci, non sono male, ma fragranza e sapore sono notevolmente ottimi se caldi.
Voilà, ecco i vostri ottimi pancake.
Ne sarete orgogliosi e ricordate che state mangiando proteine e accontentando la natura, non e’ male no?
Ricordate cosa sarebbe carino da parte vostra?:
1) postare la foto dei vostri risultati
2) chiedere affinché vi sia dato :)
PS (questa ricetta non e' stata copiata ma inventata, ispirata, migliorate e testata in 20 anni di palati esigenti).
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