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Conosci la tua riserva ovarica?

Per riserva ovarica si definisce il numero di ovociti presenti nelle ovaie in un determinato momento della vita riproduttiva della donna.

Quanto è importante? Mentre la produzione di s***matozoi negli uomini è costante dalla pubertà alla vecchiaia, le donne nascono con un numero finito di ovociti, che va via via riducendosi nel corso della vita. Allo stesso modo, la qualità degli ovociti, ovvero la loro capacità di generare una gravidanza, cala progressivamente. Questo calo si ha a partire circa dai 30 anni e inizia a diventare più marcato dopo i 35 anni.

Mentre questa riduzione in termini di qualità tende ad essere più costante e molto legata all’età, il numero di ovociti che ogni donna è in grado di produrre nel corso della vita può variare molto da donna a donna. E’ per questo che può essere utile, soprattutto a partire dai 30 anni, valutare la riserva ovarica.

Per farlo, è sufficiente eseguire un’ecografia delle ovaie e alcuni esami del sangue mirati, da eseguire tra il secondo e il quinto giorno del ciclo. Il tutto è eseguibile la mattina in meno di un’ora. I risultati forniscono informazioni preziose sia in donne che decidono di eseguire il test come forma di prevenzione, sia per una coppia alla ricerca di una gravidanza che non arriva.

Approfondisci sul nostro sito:
https://www.arcster.it/riserva-ovarica/

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Una coppia su cinque, in Italia, soffre di problemi legati all’infertilità e il 20% di queste per avere un figlio deve ricorrere alla donazione di gameti.

È anche grazie a CECOS Italia, Associazione di Centri di Medicina della Riproduzione, di cui facciamo parte, che cerchiamo di sensibilizzare sul tema della donazione dei gameti.

Non aver paura di scongelare un tabù.
Il primo passo per sconfiggerlo, è iniziare a parlarne.

The Tabù Shop Iniziamo a parlarne!CECOS Italia, Associazione di Centri di Medicina della Riproduzione, vuole sensibilizzare alla donazione dei gameti!Una coppia su cinque,...

Qual è il ruolo della selezione degli s***matozooi ad alto ingradimento?
L’IMSI, Intracytoplasmic Morphologically Selected s***m Injection, è una tecnica di fecondazione assistitia in cui lo s***matozoo viene selezionato morfologicamente mediante strumentazione specifica ad alto ingrandimento (6600x finali), molto di più rispetto alla tecnica ICSI (200/400x).

Lo scopo di questo metodo è identificare eventuali alterazioni morfologiche dello s***matozoo che molto spesso riflettono alterazioni del contenuto dei suoi cromosomi.

Alcuni studi hanno evidenziato che l'IMSI è indicata in popolazioni selezionate di pazienti favorendo la formazione di blastocisti e il tasso di impianto, grazie a una maggior precisione nella scelta dello s***matozoo più adatto a generare una gravidanza.

Ne parliamo sul nostro sito:
https://www.arcster.it/inseminazione-2/

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Egg-Freezing: perché è utile la crioconservazione degli ovociti?

L’Egg-Freezing, ovvero il processo di crioconservazione autologa degli ovociti a scopo preventivo, consiste nel congelamento di alcuni ovociti (le cellule riproduttive femminili) al fine di poterli utilizzare in futuro per la ricerca di una gravidanza.

Il vantaggio del congelamento ovocitario è che la donna, in età riproduttiva, se per svariate ragioni non intende cercare una gravidanza a breve, può congelare alcuni ovociti allo scopo di utilizzarli in futuro, sia come “riserva biologica” sia per non ricercare a tutti i costi una gravidanza, quando magari il momento non è quello giusto.

Continua l’approfondimento su https://www.arcster.it/social-freezing

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🔬 Trattamento su ciclo spontaneo? Ecco come funziona: si tratta di un protocollo di stimolazione basato sul naturale ciclo mestruale della donna.

Questo protocollo si rivolge a quelle pazienti che hanno dimostrato una scarsa risposta ovarica ad un ciclo di stimolazione standard, e consiste in un ciclo di stimolazione ovarica senza precedente sincronizzazione (pillola o analogo).

In aggiunta al ciclo spontaneo, è possibile ricorrere al cosiddetto “Best Cycle”:
ad ogni ciclo mestruale la paziente si sottoporrà ad ecografia per conta follicoli antrali, in modo da poter scegliere il “mese migliore” per poter partire con la stimolazione ormonale.

Vuoi scoprire di più sul tipo di trattamento?
Continua l’approfondimento su https://www.arcster.it/ciclo-spontaneo/

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Come cambia la qualità degli ovociti con l’età della donna?
Le cellule germinali di una donna, ovvero gli ovociti, si originano durante la vita fetale. In questa fase si formano tutti gli ovociti che saranno poi utilizzati nel corso della vita fertile, senza che ne vengano prodotti di nuovi.

Il fatto che queste cellule rimangano in una sorta di stand-by fino al momento dell’ovulazione, comporta che nel corso degli anni vadano incontro ad invecchiamento.

Sono proprio i fenomeni di invecchiamento cellulare ad avere un impatto progressivo sulle probabilità di concepire, soprattutto dopo i 35 anni.
La medicina della riproduzione, a oggi, ha individuato due strategie principali per fronteggiare l’effetto dell’età sugli ovociti.
La prima è il congelamento degli ovociti a scopo preventivo, anche detto social freezing, che può essere utile in donne che al momento non sono pronte per la maternità, ma desiderano mettere da parte alcuni ovociti per poterli usare in futuro, sottraendoli ai processi di invecchiamento.
La seconda è a livello dei trattamenti di fecondazione in vitro, in cui con la diagnosi preimpianto (PGT-A) è possibile valutare l’effetto dell’invecchiamento sugli embrioni e trasferire in utero solo embrioni con un corredo cromosomico compatibile con una gravidanza.

Continua l’approfondimento sulla Diagnosi Genetica Preimpianto e, per maggiori informazioni, prenota un primo colloquio gratuito di coppia:
https://www.arcster.it/diagnosi-genetica-preimpianto/

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👩🏻‍⚕️ PRIME VISITE IN TELEMEDICINA 💻
La prima visita in telemedicina si svolge analogamente a quella di persona. La durata è di circa un’ora.
Il servizio è rivolto alle coppie che si trovano lontane dalla nostra sede, o che vogliono ottimizzare i tempi tra un impegno e l’altro.
∙ La prima visita in telemedicina si svolge analogamente a quella di persona;
∙ la durata è di circa un’ora;
∙ sarà svolta da un medico specialista ginecologo esperto in medicina della riproduzione.

Si tratta di una consulenza per valutare la situazione di coppia, considerandone la storia clinica e eventuali approfondimenti già eseguiti; vengono raccolte tutte le notizie utili all’individuazione delle cause relative al mancato concepimento, come eventuali problemi emersi in passato, la durata e la regolarità del ciclo della donna, uso abituale di farmaci, abitudini di vita, allergie, condizioni di lavoro, eventuali precedenti gravidanze (anche se interrotte), ecc.
Si discutono inoltre aspettative e dubbi relativi ai potenziali trattamenti. Possono inoltre essere prescritti gli esami ritenuti più utili.
È compresa all’interno del costo della prima visita una seconda seduta (online o di persona) per la valutazione degli esami prescritti e l’eventuale valutazione del tipo di trattamento e programmazione dello stesso.
È indispensabile la presenza di entrambi i partner e che vengano anticipati eventuali referti di indagini già eseguite (verrà indicato come in fase di prenotazione).

Scopri come prenotare in 4 semplici step 👉bit.ly/ARCSTERPrimeVisiteTelemedicina

Come avviene la fecondazione?
Perché la fecondazione avvenga, gli s***matozoi (i gameti maschili) devono raggiungere l’ovocita (il gamete femminile).
Ma cosa succede a livello microscopico?
L’ovocita è la cellula più grande del nostro corpo: il suo diametro di circa un decimo di millimetro è 30 volte quello degli s***matozoi, e lo rende quasi visibile a occhio n**o.
Per questa ragione, un elevato numero di s***matozoi in competizione tra loro può attaccarsi contemporaneamente alla superficie dell’ovocita o, meglio, alle cellule del cumulo che lo circondano.
Perché il singolo s***matozoo possa fecondare l’ovocita, deve attraversare sia queste cellule, digerendo la matrice in cui si trovano inserite, che una membrana glicoproteica che circonda l’ovocita, detta zona pellucida.
Una volta che la membrana dell’ovocita è stata raggiunta dal primo s***matozoo, la zona pellucida si indurisce, evitando che più di uno s***matozoo possa contribuire alla fertilizzazione.
Dopo poche ore dalla fusione dei due gameti, si possono osservare i due pronuclei che rappresentano i corredi genetici materno e paterno, che si uniranno a formare quello dell’embrione.
A questo punto il nuovo genoma impiega ben 3 giorni per iniziare a produrre informazioni, e fino ad allora le prime divisioni cellulari dell’embrione sono coordinate dalle energie e dalle informazioni stoccate nell’ovocita – un’altra delle ragioni per cui l’ovocita è una cellula così grande!
Questo identico meccanismo è replicato in laboratorio come in natura durante un ciclo FIVET con inseminazione tradizionale.

Scopri di più sul nostro sito www.arcster.it: ci trovi disponibili per primi colloqui informativi gratuiti.

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Come cambia la qualità degli ovociti con l’età della donna?

Le cellule germinali di una donna, ovvero gli ovociti, si originano durante la vita fetale. In questa fase si formano tutti gli ovociti che saranno poi utilizzati nel corso della vita fertile, senza che ne vengano prodotti di nuovi.

Il fatto che queste cellule rimangano in una sorta di stand-by fino al momento dell’ovulazione, comporta che nel corso degli anni vadano incontro ad invecchiamento.

Sono proprio i fenomeni di invecchiamento cellulare ad avere un impatto progressivo sulle probabilità di concepire, soprattutto dopo i 35 anni.

La medicina della riproduzione, a oggi, ha individuato due strategie principali per fronteggiare l’effetto dell’età sugli ovociti.

La prima è il congelamento degli ovociti a scopo preventivo, anche detto social freezing, che può essere utile in donne che al momento non sono pronte per la maternità, ma desiderano mettere da parte alcuni ovociti per poterli usare in futuro, sottraendoli ai processi di invecchiamento.

La seconda è a livello dei trattamenti di fecondazione in vitro, in cui con la diagnosi preimpianto (PGT-A) è possibile valutare l’effetto dell’invecchiamento sugli embrioni e trasferire in utero solo embrioni con un corredo cromosomico compatibile con una gravidanza.

Continua l’approfondimento sulla Diagnosi Genetica Preimpianto e, per maggiori informazioni, prenota un primo colloquio gratuito di coppia:
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OMCeO Venezia - Ordine Provinciale Medici Chirurghi ed Odontoiatri

Photo gallery Benvenuti nel sito dell'Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Venezia.

📆 Venerdì 26 Marzo si terrà il webinar dal titolo "Importanza dell’approccio dietetico nella donna: dall’età fertile alla menopausa."

La nostra Dott.ssa Tognazza, ginecologa, parteciperà con una relazione dal titolo "Ruolo dell’alimentazione e della dieta nella preparazione ai trattamenti di PMA" in cui discuterà l’evidenza clinica disponibile oggi che lega l’alimentazione ai risultati dei trattamenti di procreazione assistita.

👩🏼‍⚕️ L’evento, accreditato ECM, è rivolto a medici specialisti in ostetricia e ginecologia.

Maggiori dettagli disponibili qui ⤵️

📅 Giovedi 10 Dicembre ARC-STER organizza il webinar "Corso di aggiornamento PMA", dedicato a figure professionali quali: Medici chirurghi specialisti in ginecologia e ostetricia e genetica medica; biologi, ostetriche, infermieri professionali, psicologi.

∙ Il corso si rivolge a professionisti della sanità che vogliono approfondire le più recenti tematiche nel campo della Procreazione Medicalmente Assistita con particolare riguardo ai protocolli terapeutici e gli ultimi aggiornamenti in ambito di genetica della riproduzione.

∙ Segreteria Scientifica
Dr. Fabio Rizzo
Dr. Renato Favero

⏰ Orario Webinar: 17.00 - 20.00

Partecipazione al webinar gratuita, iscrizione obbligatoria a questo link ⤵️
https://meeting-planner.it/events/corso-di-aggiornamento-in-pma-fad-sincrona/

📈 Che cos'è la diagnosi pre-impianto (PGT-A)?
Abbiamo approfondito il tema della PGT-A, utilizzata per individuare eventuali embrioni incapaci di impiantarsi o di superare i primi stadi di sviluppo a causa di un corredo cromosomico incompatibile con la vita.

Questi embrioni costituiscono in media il 35% degli embrioni generati da una donna di 35 anni e aumentano progressivamente con l’età materna fino ad arrivare a circa il 90% in una donna di 44 anni.

Leggi l'intero approfondimento qui ⤵️
https://www.arcster.it/diagnosi-genetica-preimpianto/

Oggi rispondiamo a qualche domanda relativa alla Procreazione Medicalmente Assistita e il periodo d'emergenza che stiamo vivendo.

🔍 Cosa succede alla PMA durante l’emergenza Coronavirus?
L’Istituto Superiore di Sanità ha suggerito di sospendere tutti i trattamenti di procreazione assistita non urgenti, con la motivazione principale di non appesantire le strutture sanitarie, che in fase di emergenza devono concentrare le proprie risorse sulla lotta al Coronavirus.

📆 Quando riprenderanno i trattamenti di PMA?
L’Italia è un paese a basso tasso di natalità, e la PMA consente la nascita di circa 1500 bambini ogni mese. Costituisce inoltre un diritto delle coppie con difficoltà riproduttive, per le quali è importante accedere ai trattamenti senza ritardi eccessivi per non comprometterne il buon esito.
Per questi motivi, diverse società scientifiche ritengono opportuno riprendere i trattamenti durante la cosiddetta fase 2 della gestione dell’epidemia, appena terminato il lockdown.

👩🏼‍🔬 È rischioso riprendere le procedure durante la fase 2?
I centri di PMA sono classificati come Banche dei Tessuti e come tali sono tenuti a seguire procedure estremamente scrupolose per la gestione del rischio infettivologico.
Ad oggi diversi tavoli di lavoro hanno sviluppato ulteriormente queste procedure per adattarle al Coronavirus, al fine di rendere i centri di PMA COVID-free.

🤰🏼 Ci sono rischi per le gravidanze?
Dati preliminari suggeriscono che le donne in gravidanza non abbiano un rischio aumentato di contrarre un’infezione grave. Nonostante la casistica disponibile sia limitata, i decorsi delle gravidanze delle donne che contraggono l’infezione sembrano rassicuranti e nei casi limitati di infezione del neonato ci sono report di decorsi meno gravi che nell’adulto e remissioni complete.

Si consiglia comunque prudenza e di proteggere le donne in gravidanza in attesa di maggiori evidenze.

📣 In ARC-STER abbiamo sospeso le attività rinviabili, garantendo le urgenze.
Ci stiamo preparando per ripartire con tutte le precauzioni per salvaguardare la salute di pazienti e operatori non appena possibile.

Sul nostro sito trovate tutte le informazioni utili: www.arcster.it

👩🏼‍⚕️ PRIME VISITE IN TELEMEDICINA 💻

Durante l’emergenza Coronavirus, nel rispetto delle ordinanze, vogliamo mantenere la possibilità di effettuare a distanza le prime visite in medicina della riproduzione.

Il servizio è rivolto a tutte le coppie che vogliono accorciare i tempi di accesso ai trattamenti specialistici o come opportunità per chi in questi giorni si trova ad aver maggior disponibilità di tempo.

∙ La prima visita in telemedicina si svolge analogamente a quella di persona;
∙ la durata è di circa un’ora;
∙ è possibile prenotare in 4 semplici step;
∙ sarà svolta da un medico specialista ginecologo esperto in medicina della riproduzione.

In caso di urgenze, rimane possibile accedere alle prime visite di persona.

📆 Vuoi approfondire di più sul servizio o prenotare direttamente?

Trovi tutti i dettagli qui ⤵️
bit.ly/ARCSTERPrimeVisiteTelemedicina

Emergenza Coronavirus

Per la tutela della salute di tutti abbiamo ridotto la nostra attività, mantenendo comunque attivi i servizi essenziali e attivando nuove consulenze online:

∙ Colloqui informativi gratuiti in telemedicina: seguendo le indicazioni sul nostro sito ⤵️ https://www.arcster.it/colloqui-info/

∙ Prime visite in telemedicina: una consulenza medica con un ginecologo esperto in medicina della riproduzione seguendo le indicazioni sul nostro sito ⤵️
https://www.arcster.it/prime-visite-telemedicina/

∙ Prestazioni urgenti e di monitoraggio della gravidanza;

∙ Attività di crioconservazione dei gameti per pazienti che devono sottoporsi a terapie.

Il nostro personale utilizza DPI e tutte le precauzioni per garantire la massima igiene dei locali e la sicurezza di operatori e pazienti.

Per qualsiasi informazione è possibile contattarci su
📩 [email protected]
📞 041 959823

📆 Dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14, il sabato fino alle 12.

Le cellule staminali dell’ovaio non esistono.

È la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricercatori del Karolinska Institute, al termine di uno studio¹ che potrebbe porre fine al lungo dibattito sulle cellule staminali dell’ovaio.

Mentre sappiamo che gli uomini possono produrre gameti per tutto l’arco della loro vita, la produzione dei gameti femminili non è altrettanto ben compresa.

Uno dei dogmi della medicina della riproduzione del ventesimo secolo è stato che una donna producesse tutti i propri gameti prima della nascita, iniziando quindi la propria vita con un numero limitato di gameti (detti ovociti) incapace di rinnovarsi e destinato a esaurirsi, motivo per cui la fertilità di una donna declinerebbe marcatamente con l’età.

Tuttavia, alcune scoperte pubblicate all’inizio degli anni 2000 sulle riviste scientifiche più prestigiose del settore, hanno rimesso in discussione questo dogma.
Prima attraverso modelli murini², poi con dei tentativi di caratterizzare particolari popolazioni cellulari dell’ovaio umano³, un gruppo di ricercatori guidati dall’americano Tilly ha suggerito che il dogma della riproduzione fosse errato, e che le cellule staminali dell’ovaio esistessero, aprendo nuovi spiragli per la terapia dell’infertilità.

Dopo 15 anni, lo studio di Wagner e colleghi è il primo a portare evidenza del contrario basandosi su un’analisi ad alta tecnologia. L’esperimento ha impiegato 24.000 cellule della corteccia dell’ovaio (sede in cui dovrebbero trovarsi le cellule staminali), i cui profili di espressione genica sono stati analizzati singolarmente.

Nessun profilo è risultato compatibile con quello delle cellule staminali, che sembrerebbero essere in realtà cellule perivascolari.

Come a volte accade in medicina, le nuove scoperte (per ora) ci riportano alle vecchie teorie.

--

¹ Wagner, M., Yoshihara, M., Douagi, I. et al. Single-cell analysis of human ovarian cortex identifies distinct cell populations but no oogonial stem cells. Nat Commun 11, 1147 (2020)

² Johnson, J., Canning, J., Kaneko, T. et al. Germline stem cells and follicular renewal in the postnatal mammalian o***y. Nature 428, 145–150 (2004)

³ White, Y., Woods, D., Takai, Y. et al. Oocyte formation by mitotically active germ cells purified from ovaries of reproductive-age women. Nat Med 18, 413–421 (2012)

👨🏻‍⚕️ Siamo felici di dare il benvenuto al Dr. Massimo Nalon all’interno della equipe ARC-STER.

Il Dr. Nalon si occupa di infertilità da più di 30 anni e siamo sicuri che la sua esperienza potrà dare un contributo importante alla nostra attività.

Nel suo blog, descrive la sua collaborazione con noi come un'opportunità di offrire ai suoi pazienti trattamenti sempre più all’avanguardia.

Leggi di più qui ⤵️
bit.ly/BenvenutoDrNalon

Come avviene la fertilizzazione?

Perché la fertilizzazione avvenga, gli s***matozoi (i gameti maschili) devono raggiungere l’ovocita (il gamete femminile).

Ma cosa succede a questo punto a livello microscopico?

L’ovocita è la cellula più grande del nostro corpo: il suo diametro di circa un decimo di millimetro è 30 volte quello degli s***matozoi, e lo rende quasi visibile a occhio n**o.

Per questa ragione, un elevato numero di s***matozoi in competizione tra loro può attaccarsi contemporaneamente alla superficie dell’ovocita o, meglio, alle cellule del cumulo che lo circondano.

Perché il singolo s***matozoo possa fecondare l’ovocita, deve attraversare sia queste cellule, digerendo la matrice in cui si trovano inserite, che una membrana glicoproteica che circonda l’ovocita, detta zona pellucida.

Una volta che la membrana dell’ovocita è stata raggiunta dal primo s***matozoo, la zona pellucida si indurisce, evitando che più di uno s***matozoo possa contribuire alla fertilizzazione.

Dopo poche ore dalla fusione dei due gameti, si possono osservare i due pronuclei che rappresentano i corredi genetici materno e paterno, che si uniranno a formare quello dell’embrione.

A questo punto il nuovo genoma impiega ben 3 giorni per iniziare a produrre informazioni, e fino ad allora le prime divisioni cellulari dell’embrione sono coordinate dalle
energie e dalle informazioni stoccate nell’ovocita – un’altra delle ragioni per cui l’ovocita è una cellula così grande!

Questo identico meccanismo è replicato in laboratorio come in natura durante un ciclo FIVET con inseminazione tradizionale.

Auguriamo a tutti un felice Natale e un sereno Anno Nuovo.

Con l'occasione vi ricordiamo che il centro sarà chiuso dal 23 Dicembre al 1 Gennaio compresi.

Oggi parliamo della correlazione tra esercizio fisico e fertilità.

Sebbene il consiglio di mantenersi in forma con un esercizio fisico costante sia sempre valido, quando questo si trasforma per uomini e donne in qualcosa di estremo, le capacità di concepimento di entrambi possono risentirne.

Nelle donne con difficoltà a concepire, l'aumento dei livelli di esercizio moderato costituisce un alleato importante per aumentare le capacità di concepimento.

Da uno studio Danese¹ è emerso come il livello settimanale di esercizio fisico di una donna e la durata del tempo necessario per concepire naturalmente siano correlati in modi opposti in base al tipo di esercizio.

Se si prende in analisi ogni ora di esercizio "vigoroso" settimanale vi è correlazione con una riduzione della capacità di concepire rispetto alle donne della stessa età o fascia di peso che non fanno alcun esercizio vigoroso.

Nel caso di attività fisica "moderata", invece, attività come la camminata sembra che apporti un certo miglioramento tra le donne di diverse età, ma particolarmente utile nelle donne che avevano precedentemente cercato di concepire per almeno tre mesi.

Se vuoi approfondire il tema contattaci in chat ⤵️

¹ https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0015028212002592

Ogni donna nasce con un numero finito di gameti, detti ovociti. Il numero di ovociti scende progressivamente con l’età, e lo stesso avviene per la loro qualità, intesa come la capacità di contribuire alla formazione di un embrione in grado di annidarsi nell’utero e progredire nel suo sviluppo.

I test cosiddetti di riserva ovarica sono in grado di determinare con una buona approssimazione un quadro di normalità o anormalità del numero di questi gameti in relazione all’età.

Quali sono questi test?

Si tratta principalmente di 3:
∙ l’AMH, l’ormone antimulleriano, prodotto dai follicoli che contengono gli ovociti. Viene dosato con un prelievo di sangue. Il suo valore scende con la diminuzione della riserva ovarica.

∙ l’AFC, ovvero la conta dei follicoli antrali. Un’ecografia che aiuta a valutare il normale accrescimento follicolare che precede l’ovulazione ogni mese.

∙ l’FSH, o ormone follicolo-stimolante, è un ormone prodotto dall’ipofisi che permette l’accrescimento dei follicoli.

Questi test aiutano non solo a quantificare la riserva di gameti, ma possono dare un’idea del funzionamento ovarico in generale. Ci danno tuttavia poche informazioni sulla qualità degli ovociti prodotti.

Esistono dunque test per predire la qualità degli ovociti?

A oggi, l’età di una donna è l’unico fattore che può predire efficacemente la qualità ovocitaria.

Si stima infatti che una donna di 30 anni abbia circa il 30% di probabilità di ovulare un ovocita con corredo cromosomico anomalo, mentre questa probabilità si avvicina al 90% in una donna di 45 anni.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni contattaci con un messaggio privato ⤵️
📩 m.me/arcster.it

Carboidrati e capacità di concepire.

Il ruolo dei carboidrati oggi è messo sempre più in discussione quando si parla di regimi alimentari corretti ed effetti che apportano alle nostre abitudini quotidiane.

Per affrontare il tema della correlazione tra carboidrati e fertilità, è necessario fare alcune precisazioni circa la classificazione dei carboidrati.

Quando parliamo di carboidrati con alto indice glicemico (es. riso bianco o patate), alcuni studi hanno evidenziato che le donne che tendono a consumarne quantitativi più elevati hanno molta più probabilità di soffrire di infertilità anovulatoria rispetto a donne che consumano carboidrati con un basso indice glicemico (come cereali integrali, verdure e fagioli).

Per favorire la fertilità attraverso lo stile di vita, sostituire i carboidrati ad alto indice glicemico in favore di quelli a basso indice può essere un ottimo primo passo.

Per approfondire la tematica contattaci in chat o leggi di più qui ⤵️
https://www.fertilityiq.com/lifestyle/fertility-impacts-of-carbohydrates-dairy-meat-fish-soy-and-more -and-fertility

🔍 Oggi parliamo dell'Hatching Assistito.

Ogni embrione, durante le prime fasi dello sviluppo, è circondato dalla zona pellucida, un guscio glicoproteico che lo racchiude fino alla sesta-settima giornata di sviluppo. In questa fase, l’embrione allo stadio di blastocisti si espande fino a rompere la zona pellucida per annidarsi nella parete uterina.

In alcuni casi, si può sospettare che un indurimento anomalo della zona pellucida possa impedire all’embrione di romperla agevolmente per proseguire nell’impianto.

L’assisted hatching è una tecnica utilizzata per facilitare la fuoriuscita dell’embrione dalla zona pellucida, indebolendola con una soluzione acida o, meglio, con un laser ad alta precisione.

Quali sono le principali indicazioni per l’assisted hatching?

∙ Fallimento ripetuto dell’impianto riconducibile a un’origine embrionaria;
∙ in caso di embrioni vitrificati, in cui il processo di congelamento può portare a un indurimento della zona pellucida.

Qual è l’efficacia dell’assisted hatching?
Una recente metanalisi¹ che ha preso in esame gli studi più significativi sull’assisted hatching ha concluso che esiste sufficiente evidenza di un aumento delle gravidanze cliniche, ma non di bambini nati.

Per questo sia le linee guida ASRM (American Society of Reproductive Medicine) che NICE (National Institute for health and Care Excellence) raccomandano cautela nell’applicazione della tecnica.

Vuoi saperne di più o approfondire la tematica?

Contattaci in chat ⤵
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¹ Li D et al., Effect of assisted hatching on pregnancy outcomes: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Sci Rep 2016;6:31228

🤰🏼 Peso corporeo e fertilità: c'è correlazione?

Diversi studi di settore hanno evidenziato come sia presente una correlazione tra peso corporeo e fertilità.
Soprattutto nelle donne, essere sottopeso o sovrappeso può incidere fortemente sulla fertilità¹.

📈 Come viene misurato il grasso corporeo?
Esiste un indice, chiamato BMI (Body Mass Index - Indice di Massa Corporea), che corrisponde al peso di una persona, espresso in kilogrammi, diviso per la sua altezza.

L'indice di massa corporea viene calcolato in questo modo:

BMI = Peso (Kg) / Altezza² (m)

Es. BMI = 72 kg / (1.65 x 1.65) m² = 26.4

Per il sesso femminile, generalmente, si parla di indice BMI "normale" se il valore è compreso tra 18 e 25. L'intervallo ideale per i futuri genitori è di 20 - 25.

Vuoi approfondire il tema? Contattaci in chat 📩

¹ C.H. Ramlau-Hansen, A.M. Thulstrup, E.A. Nohr, J.P. Bonde, T.I.A. Sørensen, J. Olsen, «Subfecundity in overweight and obese couples», https://academic.oup.com/humrep/article/22/6/1634/608630

È stato un Ottobre ricco di conferenze!

Il 5 Ottobre abbiamo partecipato al congresso internazionale Best Practice in Reproductive Medicine, dove il Dr. Federico Favero ha portato una relazione sul topic Extending Embryo Culture, focalizzandosi sugli ultimi sviluppi della coltura embrionaria.

Eravamo anche a Comacchio, il 18 Ottobre, per parlare dell’efficacia dello studio morfocinetico dell’embrione, e infine il 19 Ottobre, al congresso regionale SIRU, la Dr.ssa Giulia Michielan con la relazione «Il consenso informato e la tutela della privacy dei pazienti» ha illustrato quali misure adottare per informare efficacemente i pazienti in un ambito articolato come la PMA e come tutelare al meglio i dati sensibili affidati al centro.