Mario Paggi Cuoco a Casa tua
La mia passione di sempre per creare leggerezza. La tua casa sarà il tuo nuovo "ristorante” pref
Ho detto "Primavera d'intorno", ancor più vicina la Festa di tutti i Papà!
Volete pensarci in anticipo e preparare qualcosa che sia indicato per entrambe le occasioni?
Ecco i miei suggerimenti, Auguri ai Papà e Buona Primavera!
Il Carnevale, come sapete, non ha una data fissa.
Quello tradizionale, che per intenderci ha il suo culmine nel Martedì Grasso, cade per quest'anno il 21 febbraio 2023.
Ciò vuol dire che il sabato grasso, giorno di celebrazione del Carnevale Ambrosiano, sarà invece il 25 febbraio 2023.
Invece di chiacchere e frittelle vi propongo:
Cucina di recupero:
anche il classico pandoro può cambiare il suo aspetto dopo il suo canonico periodo di consumo.
Un attimo di tempo et voilà . . . elegante e goloso
“La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col vestito alla romana:
Viva viva la Befana!”
Auguri a tutti . . .
Gentilissima Santa Lucia,
per pranzo mi suggeriresti qualcosa di leggero da abbinare ad una carne bianca?
Grazie!
Buon appetito a tutti
Caro Babbo Natale,
per la cena della Vigilia vorrei cucinare come da tradizione cosa mi consigli?
Per tradizione o credo religioso, il giorno della Vigilia di Natale si mangia il pesce.
Un pasto ‘di magro’ come si dice, un’occasione di rinuncia alla carne dove il termine ‘rinuncia’ perde di intensità considerando il gusto e qualità che può avere una ricetta di pesce.
Resta il valore della tradizione, di un invito a pasti ‘austeri’, lontani dal lusso che molti anni fa era associato al consumo di carne.
Buona Vigilia, buona cena . . .
ALIMENTI POCO NOTI, CURIOSITA’ IN CUCINA:
.. come dicevamo la SCORZONERA è un alimento molto ricco di proprietà.
Contiene un’elevata quantità di fibre che la rendono utile ed efficace per favorire la funzione intestinale, oltre a possedere proprietà diuretiche che lo rendono ideale per prevenire o trattare i disturbi a carico delle vie urinarie.
Rendere il piatto più gustoso aiuta.
Buon appetito!
In cucina ci vuole passione.
Un pò di tecnica potrebbe facilitare l'approccio ai fornelli.
Contattami: ti aiuterò a trasformare una "pasta asciutta" in un
"ricco piatto di pasta"
Ottobre sta entrando nel vivo; i colori mutano, la pioggia è una costante insieme all'umidità.
Alcune giornate sono però una coda dell'estate, calde.
Vi propongo un qualcosa che sia alla stessa stregua: mutato che serbi il ricordo.
Buon appetito.
ESTATE, GRAN CALDO:
una suggestione veloce, forse particolare, ricca di sapore; soprattutto veloce da preparare.
Buon appetito
PESCHE:
non ne mangeremo fresche per tutto l’anno, ma possiamo metterle in barattolo adesso.
CONFETTURA DI PESCHE BIANCHE E LAVANDA
Questa confettura ha un profumo delizioso e un sapore molto particolare.
Per prepararla dovete:
• tagliare delle pesche bianche dopo averle sbucciate e denocciolate
• cuocerle in una pentola grande con lo zucchero e un rametto di lavanda chiuso all’interno di una garza.
• Aggiungete del succo di limone o dell’acqua durante la cottura per regolare la densità.
• Una volta pronta la confettura, eliminate la garza con la lavanda e travasatela, ancora caldissima, nei barattoli.
• Capovolgeteli e lasciateli raffreddare
Buon lavoro ...
ALBICOCCHE, PESCHE, PRUGNE …
non ne mangeremo fresche per tutto l’anno, ma possiamo metterle in barattolo adesso.
Dunque, facciamo la confettura!
Per prima cosa spieghiamo subito che tutte le conserve di frutta che si spalmano sul pane o che farciscono torte e crostate non si chiamano marmellate, ma confetture.
Le uniche che di diritto possono dirsi "marmellate" sono quelle a base di agrumi, tenetelo a mente.
Quindi albicocche, pesche, prugne, mele e fragole fanno la confettura, mentre limone, arancia, pompelmo e mandarino la marmellata.
La differenza tra confettura e marmellata sta anche nella percentuale di zucchero utilizzato oltre che negli ingredienti, ma la preparazione è la stessa.
Prima di iniziare a cucinare, però, sterilizziamo.
Il metodo più veloce: mettete 2 dita di acqua in ogni barattolo e riponete il tutto senza tappi nel microonde. Lasciate scaldare per circa 2 minuti fino ad ebollizione.
Estraete i barattoli e gettate l'acqua.
Metteteli ad asciugare naturalmente capovolti su di un canovaccio pulito.
A questo punto non vi resta che scegliere della frutta matura non trattata, prendere un pentolone dai bordi alti e un cucchiaio di legno e mettervi di buona lena a tagliare e mescolare per un’ora almeno.
La regola è più o meno sempre la stessa: per ogni kg di frutta lavata e pulita, utilizzate la metà o anche meno di zucchero e un po’ di succo di limone.
Se la confettura resta troppo liquida, aggiungete la buccia di una mela che agisce da pectina naturale.
Detto questo, potete arricchire la ricetta base come preferite, con le spezie e gli aromi che più vi piacciono.
La confettura è pronta quando versandola su un piatto resta attaccata e non liquida.
Questo sistema è l’unico sicuro.
A questo punto riempite dei vasetti ben sterilizzati, chiudete con un coperchio e capovolgeteli finché non saranno freddi.
Etichettate sempre le vostre confetture sia per ricordarvi gli ingredienti utilizzati sia per regolarvi sulla scadenza che in genere equivale a non più di un anno.
Buon lavoro!
Il GELSO BIANCO in Sicilia, legato all’allevamento dei bachi da seta, fu introdotto dagli Arabi nel 1140 che l’importarono dalla Cina.
La coltivazione dei gelsi in Sicilia fu alla base dello sviluppo della produzione manifatturiera della seta in periodo medievale che dall’isola si diffuse in tutta la pen*sola.
Per molti secoli, questa, rappresentò un’importante fonte di reddito.
Quando la seta fu sostituita, per ragioni commerciali, dalle fibre sintetiche, di quella antica attività rimase nell’isola la memoria di qualche antico albero di gelsi che ancora oggi ci delizia con i suoi frutti.
La mora del gelso bianco è un falso fruttto.
Botanicamente chiamato sorosio è un'infruttescenza originata dall'unione di più frutti veri.
Il nome deriva dal latino sorosis, il quale a sua volta deriva dal greco sorós che significa mucchio.
Ha un sapore dolce e delicatissimo.
Vi saprà sorprendere con questo accostamento, provateci.
GIUGNO è il mese dei COLORI e della FRESCHEZZA!
Adesso è il momento di assimilare sali minerali ed idratazione.
Buon appetito
La Lepre di D'Annunzio . . .
è sicuramente affascinante; il petto d'anatra crea meno ansie e l'effetto è comunque assicurato!
Buon appetito.
Frida Khalo, Mexico, Tequila . . .
qualcosa di particolarmente intrigante per i vostri commensali!
Buon pranzo!
QUINTO QUARTO che delizia:
una preparazione elaborata che lascerà il segno in un commensale esperto ed "aperto".. da servire con un abbinamento di Acquavite, con moderazione mi raccomando!!!
Buon appetito
E' PRIMAVERA . . .
Buon Appetito!
COMPRA SOLO CIO' CHE TI SERVE . . .
E COMPRALO BUONO! ! !
Marzo: il SEDANO
Le fibre di cui il sedano è ricco, aiutano a ridurre trigliceridi e colesterolo; la sedanina, una sostanza aromatica stimolante e altre molecole (fenolo, mannite, inositolo) ne potenziano le capacità digestive e di assorbimento dei gas nell’apparato digerente.
Mentre gli ftalidi, dei particolari fitonutrienti, permettono di controllare gli ormoni che regolano la pressione del sangue e lo rendono adatto nel trattamento di molti casi di ipertensione.
(fonte: Fondazione Umberto Veronesi / magazine)
LE RICETTE D'ARTISTA:
con i suoi "spaghetti ermetici" Ungaretti ha consolidato il suo Stile comunicando l'incomunicabile!
Con la mia proposta
Mi illumino / di . . . MENO
ma vi auguro Buon Appetito.
CARNEVALE:
nel IV secolo, il carnevale milanese pare fosse rinomato e considerato quanto quello veneziano e che i milanesi abbiano atteso per festeggiare il loro vescovo che rientrava in ritardo da un pellegrinaggio.
Di questo racconto circolano due versioni.
La prima secondo cui furono i milanesi ad approfittare dell’assenza del Vescovo per prolungare la festa, la seconda che vuole che sia stato il futuro Sant’Ambrogio a chiedere di attenderlo.
Anche i Santi hanno delle debolezze?
I miei Amici di sicuro; per uno di loro, in particolare, pubblico questa ricetta!
Buon appetito . . .
CARNEVALE:
una specialità originaria di Lodi ma immancabile durante il Carnevale Ambrosiano è la tortionata, una torta di mandorle probabilmente nata nel Tardo Medioevo, anche se l’origine ufficiale si fa risalire all’Ottocento per mano del pasticcere Carlo Tacchinardi, che tramandò la ricetta poi ai suoi figli Giovanni e Gaetano.
Quest’ultimo la passò al figlio Alessandro, che secondo la leggenda inventò il nome del dolce, chiamandolo “torta di quando io sono nato” abbreviato poi in “torta io nata”. La prima ricetta codificata comunque è del 1885 ed è molto più plausibile che il nome derivi dalla parola tortijon, filo di ferro attorcigliato in passato usato per tagliare la torta.
CARNEVALE:
le crespelle di riso siciliane nascono nei conventi catanesi, in particolare nel Monastero dei Benedettini, e sono per questo chiamate anche Benedettine.
Si tratta di un impasto di riso cotto nel latte, aromatizzato all’arancia e fritto, preparato spesso anche per la Festa di San Giuseppe.
Nel comune di Castelbuono, in provincia di Palermo, c’è invece la testa di turco, torta di origine araba composta da una serie di strati di sfoglia sottile fritta e crema di latte, ricoperta da confettini colorati in superficie.
Buon divertimento!
CARNEVALE:
le arance caratterizzano Ivrea nella storica battaglia fra le varie fazioni ma a casa potete utilizzarle in modo da renderle un piatto dolce, accattivante, gourmet!
Provateci . . .
CARNEVALE:
dicevamo: a Napoli il sanguinaccio oggi è una crema densa e dolce, a base di cioccolato.
Per le castagnole un golosissimo accompagnamento!
CARNEVALE:
a Napoli il sanguinaccio oggi è una crema densa e dolce, a base di cioccolato, e il sangue del maiale cui deve il suo nome è solo un lontano ricordo. Tant’è che questa crema oggi viene chiamata anche doppia crema al cioccolato, ed è l’indispensabile complemento per le chiacchiere, che originariamente venivano fritte nel grasso del maiale, tradizione quasi persa, ora che si è diffusa la frittura con l’olio di oliva, non sempre, e addirittura, la cottura in forno.
Per questo un passaggio nel cioccolato le renderà più golose.
Non finisce qui, perché c’è anche il migliaccio preparato con farina di miglio, anche se oggi si trova più spesso di semola di grano duro e uova: arricchito con ricotta, acqua di mille fiori o di fiori di arancia e canditi.
Ormai anche di questa torta esistono diverse varanti, ma i più filologici vogliono la versione originale caratterizzata soprattutto da una grana grossa.
CARNEVALE:
dolce tradizionale con un pizzico di innovazione gourmet,
gustatevele!
"ma se piove o tira vento . . . "
un dolcin pel cuor contento!
Il poeta xè mona ma la ricetta xè bona
Una cena leggera dal gusto intrigante.
Buon appetito:
LO SVUOTA FRIGO . . .
è avanzato del bollito?
Ecco come la tradizione milanese lo riutilizza:
I MONDEGHILI
Buon appetito!
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Milan, 20133
"..Un chicco di pazienza, un velo di passione e un pizzico d'amore per rendere le vostre torte uno splendore..."
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Dolci fatte in casa freschi e buoni, per ogni gusto, ogni tipo di torta �.
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Mi chiamo Oda, sono nato ad Osaka, in Giappone. Sono uno scrittore e un grande estimatore della filo
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Non metto la quantità degli ingredienti (a parte nei dolci) regolatevi a piacere ☺️
Milan
Un buon risotto va sfumato con mezzo bicchiere di vino. Il resto della bottiglia è per il cuoco!
Milan, 20151
Spinta dalla passione per la mise en place e la bellezza del cibo, ecco una raccolta di bontà culinarie e un vademecum, con l’obiettivo di esprimere creatività e fantasia nel compo...