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Se hai un libro, un marchio, un festival, un premio, un'idea da comunicare, Fortebraccio può farlo sapere a tutti. Del resto, è il suo mestiere.
Ma con carattere.
A King and his Cat Beard.
E poi qualcuno dice che la poesia non serve più. Del resto, qualcuno lo dice anche dell’aria pulita.
Ho divorato Andromeda.
Non avrai altro King all’infuori di Stephen.
90 anni fa Claude McKay scriveva il primo romanzo di denuncia della comunità nera e gay. Ma prima di tutto, scriveva un gran bel romanzo, fatto di nervi sangue e anima. L’anno scorso, passato quasi un secolo, “Romantica Marsiglia” viene finalmente pubblicato in USA e diventa un caso letterario di quelli che ti chiedi: “come ha potuto resistere al silenzio per così tanto tempo?” E infatti, sembra scritto oggi. E arriva anche in Italia il 19 novembre per gli ottimi tipi di Pessime Idee. La letteratura ce lo insegna: ogni cosa a suo tempo. Perché col tempo, ciò che conta diventa antico, mica diventa vecchio.
"La felicità è una convenzione sociale, l'allegria è un sentimento naturale, biologia pura. La vita è un miracolo e l'allegria è il suo impulso selvaggio. La vita non è una mascherina, la vita è la vita". Stralci da una conversazione telefonica con Manuel Vilas, in occasione del Moby Dick festival (grazie a Fabio Cremonesi interprete d'eccezione e a Elisabetta Berti di Repubblica Firenze per le splendide domande). Per chi ha la fortuna di essere a Terranuova Bracciolini in questi giorni, una bella occasione per sentirlo dal vivo insieme a Paolo di Paolo, Angelo Ferracuti, Peter Sloterdijk, Wojciech Tochman e molti altri. Tutto il programma qui:
https://www.aterranuova.it/moby-dick-festival-2020/
“Ho bisogno di quest’uomo. Progetto di restaurarlo sulle rovine della mia memoria, analizzando i minimi frammenti per cercare di riedificarlo senza tutti quei vizi di costruzione che gli hanno impedito di essere lui. Ognuno ha diritto di sognare il proprio padre”. Régis Jauffret, Papà, Edizioni Clichy.
Aspettando Sine die...
Domani sera in un posto incantato che si chiama Valeggio sul Mincio, vicino a Mantova e Verona, in un giardino a dialogare e ascoltare voci e liuto. Ingresso libero luna compresa.
Dedicato a tutti coloro che sono andati a trovare L’Himalaya e poi l’Himalaya ha trovato loro, senza lasciarli più. Pierre Jourde, “Il Tibet in tre semplici passi”, da oggi in libreria.
Chuck Palaniuk, “La scimmia pensa, la scimmia fa”.
FestivaLetteratura ci ha regalato negli anni emozioni, storie, lacrime e sorrisi, libri bellissimi, chiacchierate inaspettate, passioni e informazioni: FestivaLetteratura ci ha dato tanto, quest'anno con una piccola donazione si può diventare sostenitori, insieme. Prehistorica e Fortebraccio sono con loro, la sottoscrizione resta aperta ancora per due mesi. Se amate i libri, difendete Mantova. 💖
https://www.produzionidalbasso.com/project/il-festival-lo-facciamo-insieme-sostieni-festivaletteratura-2020/
Il Festival lo facciamo insieme! - Sostieni Festivaletteratura 2020 PERCHÉ SIAMO QUI Dal 9 al 13 settembre 2020 si terrà la XXIV edizione di Festivaletteratura. Sarà un'edizione speciale, che richiederà uno sforzo supplementare di inventiva e creatività. Se l'epidemia ha reso in parte inagibili gli spazi tradiz…
"Chevillard è ovviamente consapevole che con la sua Chronique du confinement si posiziona esattamente nel mucchio di coloro che hanno scritto, hanno dato sfogo alla loro creatività compressa, molto spesso con risultati deludenti. I mesi scorsi sono stati anche un lascia passare per i dilettanti, per coloro che hanno voluto a tutti i costi esprimersi attraverso testi o post dedicati al racconto della loro personale esperienza pandemica. Solo che c’è una differenza: “sì, inevitabilmente, tutti gli scrittori in attività tengono un diario del confinamento. Argomento obbligato. Argomento unico. Non ci opprimete. È scrivendo che produciamo i nostri anticorpi”.
Nella raccolta di Chevillard come nei brani di altri scrittori e autrici che si sono dedicati a racconti o riflessioni sul confinamento sta una storia che non si esaurisce nello spazio tra chi scrive il suo sfogo e la pagina, che ha bensì la forza sufficiente a raggiungere l’Altr*, le lettrici e i lettori". ..Grazie a Laura Marzi e alle voci di chi in queste settimane ha capito che la letteratura non passa di moda come una pandemia. Che un Evento, come direbbe Alain Badiou, lascia dei segni che, nel chiasso degli umani, lo scrittore coglie, segue e codifica, rendendo i nostri giorni più chiari.
https://www.iltascabile.com/recensioni/sine-die-eric-chevillard/
Cronaca del confinamento Le recensioni del Tascabile.
Eh già: nemmeno con “Immuni” saremo immortali. E forse essere dei bei mortali sarebbe già una gran cosa 😊Chevillard, ti voglio bene.
"Il giorno della fine del confinamento si avvicina. Potremo presto esibire pubblicamente i nostri corpi trasformati dall’inazione, il sollevamento pesi compulsivo, l’abuso di alcol e di schermi, la carenza di vitamina D, l’igiene approssimativa, lo squilibrio alimentare e le violenze domestiche. Sarà una nuova specie umana a diffondersi nelle strade, un popolo di creature gobbe dalle gambe storte, le braccia ipertrofiche, l’addome gonfio, il sedere piatto, il colorito bistro, le zazzere annodate, gli occhi rossi, il naso incurvato, vestite di stracci di un altro secolo, che recitano stentatamente una lingua sconosciuta. Rallegriamoci però, i baci restano controindicati [...]. Il coronavirus ha piantato le tende come uno di quei personaggi secondari di cui non sa più cosa fare il romanziere che comunque gli aveva affidato solo una bassa e insignificante mansione. Come sbarazzarsi di lui? Questo miserabile si è sistemato nel cuore dell’azione. Tiene adesso le fila, domina il destino di tutti i protagonisti, occorrerà non solo scendere a patti con lui ma trattarlo come il personaggio principale, l’eroe! Non ce n’è più per nessuno ormai. Il racconto alla fine porterà il suo nome per titolo". Éric Chevillard, "Sine die", da Le Monde in esclusiva assoluta nelle librerie italiane e sul sito www.prehistoricaeditore.it
Stasera alle 21.00 al - una mezz’oretta con quella burlona di Shirley Jackson.
Zitta e guarda, zitta e pensa.
“Un mondo spazzato via dalla violenza del mercato, della tecnica, della modernità; un mondo che va amato perché, essendo in pericolo, nasconde la nostra salvezza”. Gianluca Veneziani oggi su Libero per “Paese perduto” di Pierre Jourde (Prehistorica Editore).
Pierre Jourde.
Stasera si parla di Brigantesse, da Colibrì.
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Buongiorno! Sono Valeria, nata a Parma ma risiedo a Milano. Mi occupo di organizzare e gestire eventi, puntando sempre sulla qualità, l’unicità e la classe.