Pansoinco sviluppo sostenibile
Sviluppare sinergie nel campo della produzione di energia
Il Backlog ... il "tallone di Achille" della Manutenzione,
Ingegneria di manutenzione.
Un grande marchigiano che ha fatto grande l'Italia.
Adriano Olivetti disse "il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare". Riuscì a costruire una fabbrica a misura d'uomo, dove gli operai avevano uno stipendio più alto del 40% per cento rispetto alla paga sindacale e potevano disporre di servizi sociali come asili nido, sanitari e trasporti.
& ... da bambino, alla fine degli anni '70 a scuola l'insegnante di scienze naturali ammoniva che le riserve di petrolio si sarebbero esaurite di lì a poco; il libro di testo, protetto dalla foderina di plastica verde con l'etichetta del proprio nome in alto a destra e custodito gelosamente in cameretta con l'antologia e il libro di storia, riportava le immagini spettrali delle centrali a carbone con alti camini da cui fuoriusciva del fumo nero, dei pesci avvelenati sul greto dei fiumi e da ingorghi di macchine nello smog delle grandi città. Volge al termine l'anno 2022 e dopo più di 40 anni ancora le risorse fossili rappresentano la prevalente fonte di energia e il gas l'anello di congiunzione fra le fonti rinnovabili e il presente e passato. In questa nave della TRANSIZIONE ECOLOGICA, slogan sulla bocca di tutti, la rappresenta il timone perchè consentirà di portare a fine vita tutti gli impianti esistenti per il periodo di tempo che sarà necessario e fornirà alle costruende installazioni innovative, quell'efficienza che mai ha trovato piena cittadinanza negli impianti attualmente in marcia.
Nigeria boasts the ninth largest natural gas reserve in the world and the largest in the entire African continent; this factor has marked the growing preference for gas-based generation, to the point of becoming “dependency” and endangering the security of supply of the fossil source itself. Nigeria therefore intends to diversify its generation mix by increasing the share of renewable energies.
Thermal production in 2020 reached 34 TWh and will exceed 42 TWh in 2030, but to meet the growing internal demand for energy, production from renewable sources will need to increase from 80 GWh to 800 GWh. This scenario opens up extraordinary opportunities for enormous business, especially in photovoltaics coupled with storage, which is quick and easy to install even in very decentralized areas compared to large centers.
"Commodities" è una parola inglese che indentifica tutti quei prodotti o quelle merci che hanno le stesse caratteristiche, indipendemente da chi li produce, come il petrolio, il gas, l'acciaio, il frumento, il caffè o il cotone e che vengono così scambiate nel mercato globale.
Il petrolio negli ultimi tre anni ha incrementato il proprio prezzo del 73,38%, il frumento del 66,71% mentre il gas naturale ha subito un'impennata del 328,27%; l'aumento dei prezzi è stato agevolato ulteriormente dal fatto che la valuta dei mercati delle commodities è il dollaro, moneta che negli ultimi mesi si è apprezzata a tal punto da raggiungere la cosidetta "parità di scambio con l'euro".
Lo scenario economico si complica ulteriormente se si tiene conto inoltre della carenza di acqua, necessaria sia per l'agricoltura ma anche per l'industria in grandi quantità.
Si preannuncia dunque un autunno caldo con il gas naturale capace di sfondare quota 300 dollari/euro al MWh, situazione che renderebbe competitivo da un lato il fotovoltaico sui tetti, unica soluzione energetica "praticabile e sostenibile" nel breve termine e necessario dall'altro il risparmio energetico, passo inevitabile prima del razionamento forzato, rievocando l'austerity dei primi anni 70.
Il situazione nei prossimi mesi da evitare sarà quella della cosiddetta "stagflazione" nella quale saranno contemporaneamente presenti sia un aumento generale dei prezzi (inflazione), sia una mancanza di crescita dell'economia in termini reali (stagnazione economica).
Il gas naturale nel 1970 copriva il 9% del consumo di energia primaria dell’Italia: negli anni Novanta si era già saliti al 24% e oggi ci attestiamo intorno al 35%.
La crisi energetica acuita dalla guerra in Ucraina ha portato in primo piano il tema del gas, della sicurezza degli approvvigionamenti e del suo effetto sul mercato elettrico.
Lo scorso anno più del 38% del gas utilizzato in Italia è stato estratto in Russia e trasportato attraverso il gasdotto TAG che passa da Tarvisio, non prima di aver percorso una rete di gasdotti attraverso l’Ucraina, la Slovacchia e l’Austria.
In seconda battuta per quantità di gas importato, c'è il punto di ingresso di Mazara del Vallo da dove entra il gas algerino veicolato dal Transmed, chiamato ancora oggi il gasdotto Enrico Mattei.
Il metadotto Transmed è stato costruito negli anni ’70 ed è gestito da Eni ed Sonatrach, la società petrolifera algerina, che l’anno scorso ha coperto quasi il 30% del consumo interno lordo italiano con un balzo del 76% a oltre 21 miliardi di metri cubi.
Il terzo ingresso e di più recente costruzione è il TAP, nuovo gasdotto che approda in Puglia e che assicura un altro 10% del fabbisogno italiano. La costa leccese è il punto di arrivo di una rete che dai giacimenti nell’Azerbaijan di BP sulle coste del Mar Caspio attraversa la Georgia, la Turchia, la Grecia, l’Albania e infine l’Adriatico.
Gli altri punti di accesso hanno un ruolo minore, ma hanno comunque un loro valore strategico.
A Gela approda il gas libico del Green Stream da circa 3 miliardi di metri cubi, mentre a Passo Gries, località in provincia di Verbania, arriva il TENP, un gasdotto europeo della belga Fluxys.
A completamento di questo quadro ci sono i gassificatori di Livorno, Panigallia e Porto Viro.
CARBON FOOTPRINT non è altro che l’impronta carbonica ed è un parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un'organizzazione, da un evento o da un individuo, espresse in tonnellate di CO2 equivalente.
Secondo le indicazioni del Protocollo di Kyoto, i gas serra che devono essere presi in considerazione sono:
1) anidride carbonica (CO2)
2) metano (CH4)
3) monossido di diazoto (N2O)
4) idrofluorocarburi (HFC)
5) perfluorocarburi (PFC)
6) esafloruro di zolfo (SF6).
Il carbon footprint può essere utilizzato per la determinazione degli impatti ambientali che le emissioni hanno sui cambiamenti climatici di origine antropica.
La società pansoinco formula i migliori auguri di Buon Compleanno all'ingegnere Luca Mazzieri, chiamato dal 1° Luglio p.v. a dare man forte allo steering committee, nell'HQ di Milano. Karachaganak Petroleum Operating B.V. (KPO), gestore del più grande giacimento di gas al mondo e Versalis, società del gruppo ENI, leader europeo nella produzione di polimeri, hanno fornito feedback molto positivi, complimentandosi per la personalità e la competenza della risorsa coinvolta in vari importanti e strategici progetti.
PANSOINCO ha stretto una strategica partneship con la STRAMIGIOLI ASSOCIATI, studio di architettura e design di caratura internazionale.
Accra, Republic of Ghana
Pansoinco presente in Ghana al Water Africa and West Africa Building & Construction.
HARD TO ABATE ... diverse svolte abbiamo ascoltato quest'espressione, che semplicemente indica i settori dove è più difficile abbattere le emissioni di gas serra, rappresentati fondamentalmente dai settori industriali energivori come l'acciaio, la chimica, la ceramica, la carta, il vetro, il cemento e e le fonderie. Le filiere Hard to Abate generano 350.000 posti di lavoro diretti, numero che raddoppia a 700.000 persone calcolando anche l'indotto. La decarbonizzazione di questi settori è perseguibile esclusivamente attraverso un portafoglio diversificato di soluzioni: efficienza energetica, economia circolare, combustibili low carbon, cattura della CO2, green fuels (idrogeno e biometano) ed elettrificazione in modo da ridurre le emissioni dirette previste fino al 40% entro il 2030.
Per attuare la decarbonizzazione occorre quindi sfruttare a pieno le tre leve più innovative:
1) cattura della CO2
2) elettrificazione
3) green fuels (idrogeno e biometano).
Nel 2050 queste tre leve da sole potrebbero garantire il 70-80% di riduzione delle emissioni totali dei settori analizzati. Le restanti e più tradizionali (economia circolare, combustibili low carbon e efficientamento energetico) potrebbero ridurre un ulteriore 15-20%.
Cos'è la neutralità carbonica?
Le emissioni zero o neutralità carbonica consistono nel raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni e l'assorbimento di carbonio. Per raggiungere tale obiettivo, l'emissione dei gas ad effetto serra dovrà essere controbilanciata dall'assorbimento delle emissioni di carbonio.
Il pozzo di assorbimento è un sistema in grado di assorbire maggiori quantità di carbonio rispetto a quelle che emette e i principali pozzi di assorbimento naturali sono rappresentati dal suolo, dalle foreste e dagli oceani.
Ad oggi, nessun pozzo di assorbimento artificiale è in grado di rimuovere la necessaria quantità di carbonio dall'atmosfera necessaria a combattere il riscaldamento globale. Il carbonio conservato nei pozzi naturali come le foreste è rilasciato nell'atmosfera attraverso gli incendi nelle foreste, i cambiamenti nell'uso del terreno o i disboscamenti. Per questo motivo è fondamentale ridurre le emissioni di carbonio per poter raggiungere la neutralità climatica.
Un altro modo per ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità carbonica consiste nel compensare le emissioni prodotte in un settore riducendole in un altro. Questo può essere fatto investendo nelle energie rinnovabili, nell'efficienza energetica o in altre tecnologie pulite.
Il meccanismo della delocalizzazione della CO2 è un altro modo per ridurre le emissioni. PANSOINCO è protagonista nella progettazione delle cosiddette Carbon Capture Unit (CCU) ovvero impianti in grado di catturare la CO2 e immaganizzarla per esempio in giacimenti gas esauriti, allo scopo di raggiungere LA NEUTRALITA' CARBONICA.
PANSOINCO ai tempi del COVID.
I COLORI DELL’IDROGENO
L'idrogeno identificato come "IL VETTORE ENERGETICO DEL FUTURO" per la mobilità leggera e pesante e per la combustione nei forni e nel riscaldamento anche in mix con il metano o il biometano può avere diverse genesi, contraddistinte ognuna da un COLORE.
L'Idrogeno “GRIGIO” si ricava dal metano (molecola CH4) molto ricco di idrogeno, e viene separato dal carbonio mediante una reazione chimica (processo di “reforming”) che però produce la famigerata CO2 (anidride carbonica) che non è letale ma incide negativamente nell’effetto serra globale del Pianeta. Oggi oltre il 90% dell’idrogeno prodotto nel mondo è “grigio”
L'idrogeno “BLU” sta diffondendosi da pochissimi anni e viene definito “blu” l’idrogeno in analogia a quello “grigio” quando l’anidride carbonica viene eliminata perché nel processo vengono previsti impianti, a valle della reazione chimica, che la “sequestrano” fisicamente. A livello mondiale si sono diffuse recentissime start-up e sono state attivate nuove divisioni di grandi aziende, che si occupano di catturare la CO2. Essa viene immagazzinata definitivamente sottoterra (per esempio all’interno di cavità naturali ovvero in location di pozzi di petrolio dismessi o altrove, per esempio in fondo agli oceani). Quindi l’idrogeno “blu” è amico dell’atmosfera del Pianeta.
L'idrogeno “VERDE” sarebbe il migliore di tutti perchè viene ottenuto con l’elettrolisi dall’acqua e viene utilizzata esclusivamente corrente elettrica prodotta da energie rinnovabili: idroelettrica, solare a concentrazione, solare fotovoltaica, turbine da vapore geotermico hot-dry-rock a 300°, maree, correnti sottomarine ed eolico.
Le prime piattaforme offshore di estrazione gas e olio risalgono addirittura al secolo scorso, costruite in California a Summerland e dopo oltre un secolo, oggi se ne contano nel mondo più di 7.500, di cui 100 in Italia. Da pochi metri di profondità, in tempi moderni sono stati raggiunti fondali profondi con piattaforme che si estendono per 400 metri. E' fondamentale assicurare l'integrità e la sicurezza di queste imponenti infrastrutture marine per scongiurare incidenti disastrosi come quello accaduto nel Golfo del Messico in occasione del blowout (esplosione improvvisa) della piattaforma Deepwater Horizon del 20 aprile 2010 durante la perforazione del Pozzo Macondo. La sicurezza delle piattaforme off shore, più degli impianti "a terra", ha come passaggio obbligato l' (AIM) disciplina imprescindibile per l'esistenza di queste realtà nel tempo.
Nigeria, manutenzione generale impianto trattamento gas e olio
La pagina FB "pansoinco sviluppo energetico" rappresenta un terreno di confronto sulle tematiche energetiche e di sostenibilità.
Clicca qui per richiedere la tua inserzione sponsorizzata.
Digitare
Telefono
Sito Web
Indirizzo
Cusani 5
Milan
20121
Via Pezzotti, 50
Milan, 20141
D.V.Service esegue assistenza tecnica certificata, in e fuori garanzia, su prodotti audio video dell
Via Pola 11
Milan, 20124
Valutazione del rischio di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi
Via Giovita Scalvini, 3
Milan, 20158
Il laboratorio su strada è aperto al pubblico per offrire servizi di stampa 3D, vendita di materiali e corsi di formazione. Si fanno anche lavori da remoto con spedizione del prodo...
Milan
Supporta le Aziende nel servizio di consulenza per la redazione e stesura del DVR - Documenti di Valutazione dei Rischi, ai sensi dell'art. 28 del D.Lgs. 81/08."
Milan, 20139
DDU è una community di BIM Users pronta ad accogliere chiunque voglia approcciarsi al Building Information Modeling. Collaborazione tra professionisti e condivisione del know how p...
Via Marcantonio Dal Re 27
Milan, 20156
A growing, community-driven engineering solutions company.
Via Privata Battista De Rolandi, 1
Milan, 20156
EDILIZIA E INFRASTRUTTURE. Progettazione, direzione lavori, modellazione, consulenza, rilievi, stime, computi.
Via Gaetano Negri, 8
Milan, 20123
Inarcheck Spa è società di ingegneria specializzata nelle attività di verifica e ispezione progetti, controllo tecnico, supporto al RUP; svolge inoltre servizi quali due diligence ...