Italian Eaters

L'autenticità di una cucina semplice e frugale sembra un connotato ormai lontano da ciò che per noi rappresenta la ristorazione genuina di un tempo. Vediamo in giro per l'Italia sempre più proposte asettiche e piatte, spesso con prezzi altissimi e non giustificati. Una continua rincorsa a una raffinatezza forzata, che se non presentata da mani esperte, risulta effimera. Poca sostanza insomma, ma troppo spesso anche poca cultura e tradizione in quello che ci viene portato in tavola.
Ecco perché quando facciamo ritorno in Grecia torniamo a far pace con la cucina delle nostre nonne e mamme. Si perché sedersi a un tavolo di una taverna Greca fa veramente parte di un viaggio culinario speciale. Vi troverete su terrazze rivolte verso un mare stupendo, sotto cieli azzurrissimi e con nelle orecchie, aimé, i "massacranti" Rebetiko che si susseguono senza soluzione di continuità, ma che se non ci fossero renderebbero la Grecia una Cipro qualunque 😜
Le porzioni sono quelle che realmente le nostre nonne gettavano nei nostri piatti grazie all'ausilio di vanghe e badili e i sapori esplosivi da lì a poco ti faranno crollare su lettini, all'ombra di ombrelloni davanti a un mare da favola.
Tutto perfetto e se non bastasse il conto finale, il più delle volte, risulta irreale per quanto possa essere contenuto 😳
Si insomma é proprio così, una taverna Greca é un po' quell'osteria di paese che tanto amate e che a breve forse chiuderà, ma che qui nel mare egeo é un simbolo e vivrà per sempre per accogliervi e farvi star bene e felici. Veniteci vi piacerà 😍

Noi maledetti onnivori abbiamo voluto provare, durante la nostra vacanza a Creta, ThirdEye, il ristorante vegetariano con sede a Paleochora, nel sud dell'isola greca più grande dell'Egeo.
Chi ci conosce sa della nostra leggera avversione per la cucina "veg" soprattutto quando vuole imitare/scimmiottare la cucina tradizionale profanando i grandi classici. Qui da ThirdEye abbiamo trovato qualcosa di diverso, con parecchi piatti che nascono come piatti totalmente vegetali avendo una connotazione veg riconosciuta e le rivisitazioni in realtà sono spesso creazioni uniche e originali.
Dal Curry verde, ai Bao. Passando per i Noodles totalmente vegetali fino a un ottimo mix di creme e salse servite con le mitiche pite greche.
I due piatti rivisitati dalla tradizione sono comunque un esplosione vera e propria. L'hamburger ricchissimo non delude e ci stupisce difendendosi ottimamente nel confronto con tanti hamburger "carnivori" decisamente più scialbi che abbiamo assaggiato in questi anni.
Infine la torre di sushi vegetale. Idea divertente ed efficace.
Aggiungeteci gli ottimi cocktail, un personale giovanissimo e smart e il gioco é fatto. Bravi bravi bravi!
Forse non ci avrete fatto ricredere, ma sicuramente la cucina veg così proposta non può non piacerci. Alla prossima.

Nella serata in cui il Peccatore per eccellenza conquistava la finale a Flushing Meadow noi tornavamo a calcare le scene con un'esperienza tipicamente "stelle strisce" in quel di Arese, per la precisione da BurgerTrip.
Scordatevi gli instagrammabili, ma allo stesso tempo insapore, hamburger che ormai spopolano nella maggior parte dei locali che propongono menu in stile americano, perché qui da BurgerTrip abbiamo finalmente trovato dei burger succolenti e sfiziosi che hanno pienamente soddisfatto le nostre aspettative. Ambientazione che ti riporta alla mente le avventure di Ricky Cunningham e Fonzie, ma con la cordialità di un personale attento e puntuale.
Noi abbiamo optato per un Juicy Lucy, ottimo per sapore e consistenza con un "bun" leggermente croccante e per degli Smashed burger davvero deliziosi con bun più soffici e più cremosità nel ripieno. Ottime anche le patatine, servite ben calde; peccato solo non aver potuto provare le birre artigianali perché esaurite. Motivo in più questo per tornare a fare visita a Francesca e ai ragazzi di "BurgerTrip". Complimenti continuate così 💪
Grazie per le foto a e

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Rieccoci qui finalmente per portarvi con noi in uno dei nostri amati excursus gastronomici. Oggi torniamo a parlare di pizza e a farlo con uno degli astri nascenti dell'arte partenopea del "fare" pizza, Ciro Cascella. Nel marzo del 2023 Cascella apre a Milano "Ciro Cascella 3.0" confermando tutto quello che di buono si raccontava sul conto dell'eclettico pizzaiolo Napoletano.
Dopo l'apertura a Napoli é tempo di portare a Milano il concept ideato negli anni, grazie alla continua ricerca e sperimentazione su materie prime e tecniche che ha dato il nome al progetto "3.0".
"3.0" non é altro che un blend di farine scelte e testate negli anni dal Maestro Cascella, che unito alla qualità degli altri ingredienti di alto livello utilizzati, danno vita a ottimi connubi ideali per ogni tipo di palato.
Dalle pizze gourmet, ai grandi classici, passando dalle meravigliose pizze fritte, fino ai lievitati "gluten free" ci troviamo di fronte a un progetto di indiscusso valore che si fonda totalmente sulla qualità.
Lascia forse un pochino a desiderare l'offerta di antipasti e fritti che ci hanno introdotto alla degustazione delle "regine" di Ciro, forse non all'altezza delle ottime pizze.
Valida invece la varietà di birre artigianali, noi abbiamo optato per la weizen artigianale di "Smaart6" e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal livello di questa etichetta.
Tirando le somme possiamo dire che Ciro Cascella 3.0 diventa un punto di riferimento certo per tutti gli amanti della pizza contemporanea napoletana a Milano, alimentando la voglia dei milanesi di pizza. Pizza si quindi, ma di alta qualità!
Un ringraziamento speciale per le bellissime foto all'amico

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Siamo stati invitati da un caro amico a ed é stata una piacevolissima scoperta. Specialità e piatti della cucina sarda direttamente a Milano e tanto altro.
Complimenti a tutto lo staff del bel locale di Segrate e grazie per la calda accoglienza. A presto!

Cosa può rendere un ristorante un "must have" assoluto?
La qualità delle materie prime e dei piatti proposti forse?
L'assoluta dedizione di un personale giovane, dinamico e completamente motivato?
Oppure uno chef illuminato che ha ritrovato la strada di casa, abbandonando l'iperdedizione talvolta tossica delle brigate stellate di cui ha tra l'altro fatto parte?
Tutti questi elementi rendono "Trippa Milano" ormai un luogo di culto, richiedendo alla clientela a volte non semplicissime sessioni di prenotazione, portandola a lottare con altre decine di appassionati per accaparrarsi gli ambiti coperti della trattoria di chef Rossi.
Ed é così che siamo riusciti anche noi finalmente ad ottenere questo privilegio e abbiamo avuto modo di conoscere una cucina raffinata, ma totalmente destrutturata da quelli che sono gli schemi "radical gourmand" che ingabbiano molti ristoranti soprattutto stellati in Italia.
Abbiamo gustato piatti che sono realizzati solo ed esclusivamente con ingredienti di stagione, poche scelte ma che colpiscono con chirurgica esplosività. Trippa proposta in varie versioni, almeno tre nella serata in cui ci siamo seduti ai loro tavoli. Quella fritta, notevole, ma quella in versione lampredotto all'Amatriciana a dir poco commovente. E poi stoccafisso, passatelli con cinghiale e 2 ottimi dessert a chiudere il cerchio.
Ad accompagnare il notevole Sauvignon di Ferlat.
Tirando le somme possiamo ora comprendere il giustificato entusiasmo che ruota intorno al locale meneghino di Diego Rossi.
Trippa é proprio come ce lo immaginavamo.
Essenziale, saporito, sincero, ma allo stesso tempo colto e velatamente elegante. Quell'eleganza non ostentata che sa di posti veri.
Che dite, ci risintonizziamo e riprenotiamo? Sarà una battaglia, ma lo faremo per voi....promesso!

In attesa della tanto desiderata "bella stagione" cerchiamo consolazione mettendo le gambe sotto al tavolo🤪
Questa volta siamo andati al , locale immerso nelle campagne del novarese.

Buona visione! 😍

Cosa c'è di meglio di un bel weekend tra amici se non un weekend tra amici immerso nei trigliceridi 😜😂
Così gli Italian Eaters si uniscono e danno vita a una due giorni calorica tra i monti🏔️ della Valsassina.
Siamo finiti all'Alpe Giumello in provincia di Lecco 👅e per la precisione abbiamo pernottato e cenato presso il rifugio "Shambalá".
Il menù per gli ospiti del rifugio prevedeva la possibilità di scegliere 2 portate e un dolce.
Noi abbiamo aggiunto 2 antipasti (2 taglieri misti)
e 2 bottiglie di vino (Inferno Nino Negri, 18euro cad.) oltre alle portate comprese.

Abbiamo gustato:

- 2 taglieri di affettati e formaggi misti
- 3 ravioloni di grano saraceno ripieni di ricotta, conditi con speck e b***o fuso.
- 1 gnocchetti zafferano e speck
- 2 stinchi con polenta taragna e funghi
- 1 spezzatino di cervo con polenta taragna e funghi
- 1 Tarozz
- 3 tris di dolci
-1 yogurt e castagne
-2 bottiglie di vino (Inferno Nino Negri)
-4 bottiglie d'acqua
-3 caffè
-2 amari (offerti)
Siamo rimasti davvero colpiti dalla cortesia del personale e dal costo finale che definire onesto sarebbe riduttivo.
Siamo soliti non pubblicare i prezzi da noi incontrati, ma la proposta dello Shambalá ha del sensazionale.
Infatti la mezza pensione che prevede pernottamento, cena e colazione, da listino viene presentata a 57 euro a persona. Con l'aggiunta di alcuni extra abbiamo superato di poco i 70 euro.
E il tutto corredato da simpatia, ospitalità, gusto e pulizia.
Che bello sapere che ci siano ancora professionisti di questo settore pronti a lavorare con passione per dare delle proposte così interessanti ❤️
Siamo certi di rincontrarvi presto ragazzi. Buon lavoro e alla prossima

Per quest'anno abbiamo abbandonato l'ormai consolidata tradizione di confezionare personalmente il nostro menù pasquale e abbiamo scelto di affidarci alle mani esperte e preziose dell'amico Alberto Rondinini di .contemporanea e scelta non poteva essere più azzeccata. Un menú apparentemente semplice, ma di grande sostanza e orientato su scelte prettamente di mare che, come avrete ormai capito, gradiamo particolarmente. Tutto davvero buono ed esperienza da ripetere sicuramente. Un bravo ad Alberto e a tutto il suo personale e alla prossima.

E anche quest'anno é stato "Hanami", ovvero per i nipponici il culto di contemplare la fioritura dei ciliegi, mentre per noi il godere dei confortanti piatti dello chef Gado presso il "Tre Scalini" a Novara.
Il menu che avevamo gustato già l'anno passato é stato rivisto con qualche, a nostro modo di vedere, miglioria.
Ottimi gli udon, la zuppa di miso e l'insalata di Daikon e Orata, ma davvero esplosiva si é rivelata la Zuppa Thai in abbinamento con il riso e tonno marinato che smorzavano la carica di piccantezza di questa favolosa portata.
Davvero una serata che non perderemo anche in futuro in attesa di gustare i nuovi menù del valido chef Novarese. Alla prossima ragazzi!
*time

La nostra misantropia 🐺 trova nel "take away" un compagno fidato e allora maciniamo km e minuti per acquistare cibo non proprio a due passi da 🏠casa; non lontano, ma sicuramente non dietro l'angolo. Questa volta abbiamo raggiunto, in missione per conto della nostra voglia di sushi 🍣, il centro di Milano e più precisamente in Corso Monforte.
Cercavamo una proposta di livello all'altezza di quella che da mesi otteniamo recandoci periodicamente presso i bistrot di Ippo e così é stato.
Tanta qualità e attenzione all'estetica, ma anche varietà per un menù ricchissimo e davvero molto vasto.
Torneremo sicuramente da Miyabi, perché no magari sedendoci a uno dei loro tavoli questa volta, mettendo da parte la nostra sfiducia nella socialità 😜😂

Dopo aver fatto visita al Circolino, un paio di giorni fa abbiamo pensato di condividere la nostra esperienza su una pagina che raccoglie recensioni, consigli e suggerimenti su ristoranti che propongono menù o più in generale piatti, a un prezzo contenuto strizzando comunque l'occhio alla qualità.
Il risultato é un misto di commenti tragicomici che dimostrano il disagio che fedelmente accompagna la frequentazione dei social da parte di molte persone che nella vita reale poi non sono altro che il nostro vicino di casa, il nostro collega e nel peggiore delle ipotesi il nostro amico o parente.
Niente di che e ci siamo fatti fondamentalmente delle grasse risate, ma anche un po' meno ragazzi, dai!!!

P.s.
Fortunatamente sono moltissimi i commenti riportanti apprezzamenti o per lo meno critiche civili e sensate.
W il e a presto!!!

Cosa sia stato per noi il Circolino del Daniele é qualcosa di magico. Ha rappresentato una delle prime occasioni in cui ci sia apriva al mondo, quando percorrere quei 3km scarsi, "passando da dietro", con i nostri cinquantini scassati significava intraprendere un viaggio che sembrava speciale. La prima "ciocca" a base di Barbera, i "brusc" e i "nervitt" al venerdì in tarda serata che digerivi il sabato, mentre il prof di Fisica snocciolava nozioni su vincoli e forze vettoriali e ancora i pranzi con 10000 lire appena usciti da scuola.
Il Daniele ora non c'è più, ma c'è chi porta avanti il circolo parrocchiale con passione e simpatia disegnando squarci di epoche passate con la stessa illuminante dedizione.
13 euro per un menù fisso che ogni giorno cambia e raccoglie le prelibatezze della nostra cucina di casa, la cucina Milanese.
Sulla nostra tavola oggi la Trippa e un'onesta pasta al pomodoro come quelle delle nonne, Cotoletta alla Milanese con contorno di patate trifolate e cavolfiori gratinati e per finire un bel mix di formaggi.
Non esiste un'offerta simile, almeno nei dintorni e siamo sicuri che il circolino del Daniele rimarrà per sempre un luogo di culto. Lunghissima vita a voi e torneremo presto....ci manca la Cassoeula!!!

Quando ci troviamo bene in un ristorante vi facciamo volentieri altre visite... Il Risutin è uno di questi😋
Questa volta un bel pranzo domenicale in famiglia. Anche questa occasione ci è servita per confermare l'ottima accoglienza e per degustare gli squisiti risotti del

Birra e non solo al
Abbiamo provato le ottime pizze del Birrificio di Legnano Factory....tanta roba!
Ph.

Un week end della Madonna 😜
Una breve vacanza di tre giorni in questo ponte dell'Immacolata in cui abbiamo girato per qualche ristorante della Valle Seriana....

Ma puoi andare in Spagna 🇪🇸, anzi di fronte all'Africa 🛖, nel bel mezzo dell'oceano Atlantico, per gustare il miglior cacciucco della tua vita? Evidentemente si!
Siamo stati da "Los Roques de la Fula Negra" dove ad attenderci abbiamo trovato una coppia 👫 di ragazzi toscani che con tanta passione e dedizione conducono questo bel locale situato nel porticciolo di Los Abrigos.
Cacciucco ma non solo.
Ottima la tartare di tonno 🐟e sempre di tonno notevole é il tataki.
Abbiamo ceduto anche alla mancanza di carboidrati 🍝optando per una validissima puttanesca di mare. E poi ancora gamberoni in tempura 🍤 e a completare cantucci con vino santo.
Tutto davvero buono e con un rapporto qualità prezzo più che onesto.
Complimenti 💪 e arrivederci ❤️

Perché poi i nostri viaggi non sono fatti solo di cene, ma anche di piacevoli e leggeri "brunch" e qui a Tenerife un paio li abbiamo fatti da trovando un ambiente informale e amichevole che ci ha soddisfatto parecchio grazie anche alla qualità dei prodotti utilizzati dai ragazzi di questo simpatico cafè. Davvero tutto "healthy" ma con un attenzione inaspettata ai sapori.
Se passate da El Medano, quando verrete a Tenerife, cosa poi non così improbabile, fate un salto da Lille Cafè, non ve ne pentirete.
#тенерифе
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