Dott. Marco Simone Risso - Studio Dentistico

Oggi vi mostriamo un esempio di "ricostruzioni dirette per addizione".
In caso di erosioni dentali o carie si procede con questo tipo di ricostruzione per un ripristino funzionale ed estetico delle aree masticanti attraverso tecniche di conservativa mini-invasiva ma ad alto impatto estetico e di durata nel tempo.

Anche quest’anno lo Studio del Dott. Risso, partecipa al mese della prevenzione dentale - chiamaci per fissare la tua visita gratuita e ritirare il regalo che abbiamo preparato per te.

Un caro augurio a tutti i nostri pazienti. Che sia un Natale Sereno.
Lo Studio resterà aperto e saremo reperibili per urgenze.
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Come sta la tua bocca? Prima previeni, meglio previeni. Vieni a scoprirlo presso il nostro studio

L'attenzione per la VOSTRA e la NOSTRA salute viene prima di ogni cosa. Partner POLTI Italia

CONTROLLO DAL DENTISTA DOPO LE VACANZE?
UNA SEDUTA OSTEOPATICA?
VUOI RICOMINCIARE A MANGIARE IN MODO SANO?

La ripresa dopo le vacanze estive è iniziata ormai per tutti.
Settembre è il mese migliore per effettuare il controllo odontoiatrico periodico dal proprio dentista di riferimento.

In assenza di particolari esigenze legate a patologie odontoiatriche specifiche, questo potrebbe essere il momento giusto per effettuare il check-up di routine dal dentista.

Ti aspettiamo presso il nostro POLISPECIALISTICO, per quanto riguarda la parte Odontoiatrica, ma senza dimenticare che siamo già attivi anche con tutte le altre nostre discipline:
- OSTEOPATIA - FISIATRIA - NUTRIZIONE - PSICOLOGIA
- FARMACOLOGIA e un sacco di altre novità che nei prossimi giorni vi anticiperemo

Approfitta delle ritrovate energie post ferie e della voglia di ricominciare.
Tieni sotto controllo la salute dei tuoi denti, del tuo corpo e della tua mente.

Anche per noi è arrivato il tempo di fare qualche giorno di vacanza…..🌊🐠🏖⛱🏕

I denti gialli sono un problema estetico molto grave.
Ogni giorno, diversi pazienti si presentano presso il nostro studio chiedendoci informazioni sui prodotti più indicati per avere un sorriso sempre brillante e sano.
Non fatevi illusioni, le pozioni magiche non esistono e PER LEGGE nessun prodotto da banco può contenere più dell’0,1% di perossido di idrogeno che è l’unica molecola al mondo che ha il potere di sbiancare i denti…
Quindi l’unica soluzione per avere fin da subito un sorriso più luminoso è sottoporsi ad una seduta di sbiancamento professionale.
Una volta appurato questo, è bene spendere qualche parola sui dentifrici sbiancanti o quei prodotti che aiutano a mantenere il “BIANCO” ottenuto con lo sbiancamento professionale e che nel contempo nutrono/curano i denti, in particolare vedremo il loro reale effetto sullo smalto dei denti ed i loro possibili effetti collaterali.

Ma questi dentifrici, realmente, funzionano??
Mettiamo subito in chiaro una cosa: un dentifricio sbiancante non può cambiare il colore naturale dei denti e non ha effetto sulle macchie profonde dello smalto, come quelle generate dal fumo di sigaretta o dalle aggressioni batteriche. Questi prodotti sono efficaci solamente sulle macchie superficiali come quelle provocate dal caffè e dagli alimenti con un’alta concentrazione di zucchero. Insomma, questi dentifrici non sono esattamente la soluzione a tutti i nostri prodotti di igiene orale che la pubblicità vorrebbe far credere, va detto, però, che qualche inestetismo riescono effettivamente a toglierlo. L’importante è non aspettarsi da loro risultati miracolosi e, soprattutto, non abusarne per cancellare le macchie più difficili.

C’è anche qualche effetto collaterale… evitando facili allarmismi, i dentifrici sbiancanti non sono pericolosi come molti siti specializzati vorrebbero far credere. Online è possibile trovare articoli che parlano di come questo prodotti “distruggano” la superficie dello smalto, lasciando il via libera ai batteri responsabili della carie.
La realtà è ben diversa. I dentifrici sbiancanti eliminano le macchie grazie alla loro composizione a base di carbonato di calcio e magnesio. Queste due sostanze donano al prodotto sbiancante una granulosità (e quindi una forza abrasiva) superiore agli altri dentifrici, e questo può effettivamente provocare qualche danno alla superficie del dente. Tuttavia si tratta di un’eventualità rara, che può incorrere solamente se si abusa di questi prodotti o se lo smalto è particolarmente fragile.
Di fatto, all’interno di un dentifricio sbiancante vi sono le stesse sostanze contenute anche nell’acqua ossigenata e nel bicarbonato e la loro funzione è tutt’altro che duratura.

Per un risultato più immediato, l’unica soluzione è affidarsi ad uno studio dentistico professionale.
Per info e costi: 331.50.55.859

Quando per svariate cause si incontra un evento traumatico come la perdita di uno o più elementi dentali, si può ricorrere ad interventi atti a preservare l’osso per permettere in seguito di posizionare degli impianti che ci consentiranno di riabilitare la funzione masticatoria ed estetica che era andata perduta.
La chirurgia rigenerativa permette di far ricrescere nuovo osso attraverso innesti di biomateriali e/o osso autologo. Questo permetterà in un secondo momento di poter posizionare in un sito adeguato gli impianti.

Piccoli consigli...🦷💎

Regione Lombardia. Attiva la piattaforma di prenotazione.

È saputo e risaputo che lo zucchero causa la carie. Ed è vero. Lo zucchero in qualsiasi forma, è uno dei principali fattori, e il suo metabolismo produce acidi deboli che provocano la demineralizzazione dei tessuti duri del dente, causa della carie. Quello che forse non sapete è che la carie non è legata direttamente alla quantità di zucchero ingerito durante il giorno ma della durata del periodo in cui i denti sono a contatto con lo zucchero. Quindi in pratica è meglio mangiare 15 caramelle in mezz'ora che 5 caramelle in diversi periodi della giornata. Ogni volta che si introduce in bocca qualsiasi forma di zucchero, si aumenta il rischio di carie. Se siete amanti dei dolci la soluzione ideale sarebbe lavarsi i denti SEMPRE dopo averlo mangiato. La CARIE è una malattia MULTIFATTORIALE. I più importanti fattori di rischio sono: abitudini alimentari inappropriate, inadeguato flusso salivare, esposizione al fluoro insufficiente, scarsa igiene orale, basso stato socio-economico.

RISO E CIOCCOLATO

Un cereale non di scarsa importanza è il riso, possiede infatti notevoli proprietà nutrizionali, alta digeribilità e capacità di normalizzare la flora intestinale.
Nel riso è contenuto l’amido, uno tra i principali zuccheri complessi. Il consumo di cereali integrali riduce il rischio di malattie gengivali.

Il cioccolato ha proprietà antibatteriche. Ciò è possibile grazie alla presenza di sostanze che interferiscono con la produzione di glucano che permette ai batteri l’adesione alle superfici dentali.
Il cioccolato contiene inoltre polifenoli, antiossidanti, fosforo e magnesio che lo rendono un alleato dei denti, a patto che sia “amaro”.

Miti e leggende: Vitamine e detox 🤦🏼‍♀️

Acqua calda 💧 e limone 🍋 al mattino..... è vero che rappresentano un modo per assumere liquidi e vitamina C?

È vero, ma ci sono dei MA:
1) Il caldo e l’acido citrico sono la combinazione migliore per facilitare, nel tempo, l'erosione dentale.
2) L'uso continuativo di acqua e limone potrebbe causare o peggiorare i sintomi di gastrite o di reflusso gastroesofageo, specie se assunti dopo il digiuno notturno.
3) Nessun effetto detox (perchè il detox non esiste!) o purificante, tantomeno di eliminazione di scorie.

Forse non tutti sanno che nel corpo l'eliminazione delle scorie è affidata a reni e fegato (e dell'apparato digerente, dal sistema linfatico e del sangue). I reni sono un vero e proprio "impianto di depurazione", un filtro per eliminare le nostre scorie con l'urina, e il fegato lo sfasciacarrozze ufficiale del corpo: riesce a disassemblare e mandare in smaltimento praticamente tutte le schifezze che potrebbero farci male.
Piuttosto beviamo acqua e limone durante un pasto per assimilare il ferro vegetale contenuto nel cibo... oppure impariamo a "condire" alcuni alimenti con il succo di limone! E ricordiamoci di utilizzare anche la scorza nei nostri piatti (se i limoni non sono trattati): infatti la scorza contiene fino a 10 volte in più di Vitamina C rispetto alla polpa!!

Microscopio 🔬 🦷 = tutta un’altra vita !!!

Endodonzia Microscopica

L'Endodonzia è una delle eccellenze del nostro Studio ed è quella branca dell'Odontoiatria che si occupa dell'endodonto, ossia lo spazio all'interno del dente, che contiene la polpa dentaria.
Quando la carie od un trauma su dente determina un'alterazione della polpa o la sua necrosi, si interviene endodonticamente con l'ausilio di Strumenti Rotanti di ultima generazione.
L'utilizzo di Sistemi di Ingrandimento, consente trattamenti rapidi ed efficaci anche in situazioni gravi e 'border line' ed il mantenimento di denti con sindromi endo-parodontali che, abitualmente, vengono estratti con grave danno per il paziente.

Tra i vari sistemi di ingrandimento, ovviamente la fa da padrone il microscopio. Questo è uno degli strumenti indispensabili in endodonzia chirurgica per consentire al medico un adeguato ingrandimento (fino a 32 volte) di campi di lavoro così limitati quali le aree interessate del dente.
Allo stesso scopo, l'attrezzo è dotato di un sistema coassiale che consente una perfetta illuminazione del campo operatorio.

Protocolli imprescindibili per la buona riuscita di un trattamento ortodontico.

Malocclusione dentale: «L’osteopatia per prevenire problemi alla postura fin da piccoli»

Presso la nostra Clinica ogni applicazione di trattamento ortodontico fisso o mobile viene accompagnata da un percorso con l’osteopata, e qui di seguito vi spieghiamo il perché:

Nei bambini con cattiva occlusione dentale o con disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare, nonché nei casi di disallineamento o sovraffollamento dei denti, si ricorre spesso all’utilizzo di un apparecchio ortodontico atto a correggere l’occlusione dei denti.
Quanto incide la malocclusione dentale sulla postura?
C’è un forte legame tra occlusione e postura. Nel momento in cui la mandibola si sposta, la postura deve adattarsi e viceversa. La postura deve assicurare l’equilibrio, lo sguardo orizzontale, funzioni motorie ottimali e la malocclusione, cioè qualsiasi alterazione statica e dinamica del contatto tra le due arcate dei denti, può creare uno sbilanciamento delle fasce e della muscolatura del corpo
Come facciamo a riconoscerne i sintomi nel bambino?Un’alterazione del genere si manifesta con una serie di indizi abbastanza evidenti. Innanzitutto il bambino potrebbe avere delle difficoltà a mangiare e a masticare, oppure a parlare. Ma vi sono dei sintomi ben più evidenti che indicano quei casi in cui la malocclusione porta a una postura errata della colonna vertebrale: mal di testa, mal di schiena, vertigini, sinusite, disturbi della visione. Per questo già in età pediatrica è importante verificare che lo sviluppo della bocca avvenga in modo tale da non causare problemi ai denti e all’articolazione temporo-mandibolare che potrebbero incidere in modo negativo su altre parti del corpo».
Cosa può fare l’osteopatia?L’osteopata in tandem con l’ortodontista può migliorare e risolvere definitivamente le varie problematiche occlusali attraverso la valutazione del rapporto cranio-cervico-mandibolare. È una figura importante per il paziente in cura ortodontica poiché può facilitare l’adattamento del corpo ai cambiamenti instauratisi con l’applicazione di apparecchi fissi o mobili, evitando l’insorgenza di sintomi dolorosi e aiutando inoltre l’ortodontista nell’accelerare il processo di cura del paziente.
L’applicazione di apparecchi ortodontici comporta rigidità ed alterazioni del funzionamento del sistema craniale e, tramite esso, della mobilità di tutte le strutture del corpo. Il compito dell’osteopata è dunque quello di affiancare l’ortodontista verificando i cambiamenti posturali del soggetto e tenendo sotto controllo ed eventualmente risolvendo l’insorgenza di fissità e rigidità craniche.
Quando intervenire?
L’intervento precoce sul bambino è sicuramente consigliato in quanto avendo un sistema corporeo più malleabile, è decisamente più adatto e risponde più facilmente alle modificazioni indotte dal trattamento osteopatico. È molto importante seguire il bambino prima e durante il trattamento ortodontico per aiutare il sistema corporeo ad adattarsi allo stress che comporta l’apparecchio. E sarà altrettanto importante rivederlo alla fine del trattamento ortodontico, quando verrà rimosso l’apparecchio, per riarmonizzare il sistema craniale e posturale generale. Protocolli efficaci permettono una collaborazione vincente tra ortodontista e osteopata aiutando il paziente a sopportare meglio l’apparecchio ortodontico, accorciando la durata del trattamento stesso e prevenendo recidive.

Quali sono le tecniche osteopatiche che curano le malocclusioni e le disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare?
L’osteopatia utilizza un approccio globale sia nella diagnosi che nella terapia, al fine di ricondurre la totalità del corpo all’equilibrio e alla normale mobilità va alla ricerca delle cause che hanno scatenato un problema non limitandosi alla regione che presenta il dolore. Si inizia verificando se chiusura ed apertura della bocca influenzano effettivamente il movimento del cranio e della colonna cervicale. Un altro aspetto che viene preso in considerazione da un punto di vista osteopatico è la valutazione della funzione orale: ad esempio verranno esaminate le abitudini errate come succhiare il dito, mordersi il labbro, la presenza di respirazione orale o l’alterata postura della lingua durante i movimenti e a riposo. Il trattamento osteopatico non agisce direttamente sulla zona del dolore, ma l’approccio olistico prevede che si effettuino delle tecniche, cosiddette di integrazione, per agire a livello cervicale, ma anche del cranio, della colonna, del corpo in generale per eliminare la sintomatologia e ristabilire la funzionalità dell’occlusione.

Ecco perché abbiamo deciso di accompagnare i percorsi ortodontici affiancandoli ai percorsi osteopatici. Questo sempre nell’ottica di dare meno disagio possibile al paziente che si sottopone a terapie di questo tipo.

Paura del dentista: un mito da sfatare
Durante la prima visita ci sentiamo pronunciare quasi sempre la seguente frase: “ho paura del dentista”.
La maggior parte dei pazienti, superate alcune diffidenze iniziali, si lasciano curare senza problemi altri, invece, manifestano un vero e proprio terrore rendendo difficoltose le sedute odontoiatriche. C’è chi ha paura del rumore del trapano o della puntura del dentista (agofobia).
Ma il terrore del dentista porta purtroppo conseguenze a volte anche gravi. Comporta un decadimento della salute orale e ovviamente anche dell’estetica dentale.
Denti cariati, neri, mobili o mancanti fanno perdere la fiducia in se stessi chiudendosi a riccio e creando un circolo vizioso che aggrava la situazione.
Come superare la paura del dentista? Per esempio, scegliere un dentista che ispira fiducia, che non dimostri mai fretta o impazienza, che riceva in uno studio confortevole e rilassante, e che fornisca messaggi rassicuranti e incoraggianti per chi vi entra.
Assicurarsi inoltre che l’odontoiatra usi tecniche moderne, svolte in maniera atraumatica, rapida ed indolore avvalendosi anche di diversi tipi di anestesie:
1) La pre-anestesia.
La nostra strategia contro la paura del dentista oltre al giusto approccio psicologico, all’ambiente rilassante utilizziamo la pre-anestesia mediante gli spray e le creme anestetiche che evitano di percepire la puntura dell’ago della successiva anestesia. Ci sono tanti pazienti che non si rendono neanche conto di avere subito l’iniezione.
Solo in alcuni casi particolari somministriamo preventivamente dei farmaci ansiolitici.
2)L’anestesia locale.
L’anestesia è indispensabile anche in assenza di odontofobia. Utilizziamo l’anestesia locale cioè che interessa l’area dove c’è il problema odontoiatrico. Si tratta di un tipo di anestesia che agisce solo nell’area di interesse è molto efficace in quanto ci consente di lavorare con serenità. L’effetto si esaurisce subito dopo aver concluso la terapia senza alcun effetto collaterale.
3) La sedazione per inalazione di protossido di azoto, conosciuto anche come gas esilarante.
La sedazione mediante inalazione di protossido di azoto (N2O) e ossigeno (O2) viene comunemente definita come “la tecnica sedativa clinica quasi perfetta”…
4) La sedazione profonda cosciente
Quando la paura è davvero tanta si può ricorrere, insieme all’anestesia locale, alla sedazione cosciente. Consiste nell’utilizzo, da parte di medici specialisti, di farmaci ansiolitici sfruttando la via endovenosa (pratica assolutamente indolore). Con questo tipo di anestesia curiamo pazienti con qualsiasi tipo di problema. Per esempio: odontofobici, agofobici, pazienti con eccessivo riflesso del vomito, etc…

La sicurezza dei pazienti prima di tutto.

Sicurezza è.... diminuire il rischio di contagio.

Gli specialisti che operano presso Mood’s Clinic, utilizzano da anni il microscopio durante gli interventi. Il microscopio garantisce di lavorare ad una distanza tale da proteggere se stessi ed i pazienti da potenziale aerosol contaminato. Con la maggiore distanza dal campo di lavoro che garantisce il microscopio, assicuri a te e al tuo paziente la maggiore sicurezza in fase di analisi e trattamento.
Non rischiare si può, e si DEVE, PER NOI E PER VOI.
🦷💎 www.moodsclinic.it