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DeRev è l’azienda per la strategia, la comunicazione e il marketing digitale.

Progettiamo e realizziamo soluzioni creative per affiancare grandi aziende, pubbliche amministrazioni, organizzazioni e personaggi pubblici nell’affrontare le loro sfide sul web, guidare i processi di innovazione e trasformazione digitale, lanciare nuovi trend topic ed essere protagonisti delle conversazioni sui social media, generando valore per sé e per i propri clienti. Le nostre migliori refer

Photos from DeRev's post 26/06/2024

I social non sono mai troppi. Se non lo avete pensato voi, lo ha pensato di sicuro ByteDance, la società che controlla TikTok e che nei giorni scorsi, di soppiatto e senza fare troppo rumore, ha lanciato Whee.

È una nuova app in cui sarà possibile mostrare foto e immagini ai propri amici e contatti. Sì, certo, assomiglia (moltissimo!) a Instagram, eppure potrebbe essere molto diversa.

Vi raccontiamo tutto qui 👇

25/06/2024

Quello delle allucinazioni dell’AI è un tema piuttosto grosso e che non riguarda solo la ricetta della pizza con la colla. Lo stesso Tim Cook nella Worldwide Developers Conference lo ha affrontato. Ha dichiarato che Apple Intelligence si impegnerà attivamente nell’accuratezza delle informazioni ma non potrà garantire al 100% che non ci saranno errori.

Anche le piattaforme social stanno mettendo in campo una serie di soluzioni per tutelarsi dalle fake news. Youtube ha pensato sia a un’etichettatura per i video realizzati con l’AI sia all’aggiunta della funzionalità Notes, che permetterà di dare informazioni di contesto.

Insomma, il rischio è dietro l’angolo e, a dare un’ulteriore segnale di allerta in questo scenario, arriva un report di NewsGuard, piattaforma sentinella fondata da giornalisti ed ex editori che da sempre monitora la circolazione delle fake news. L’associazione accusa l’AI di sbagliare nelle risposte per almeno il 30% delle volte.

NewsGuard ha fatto un test in cui ha interpellato 10 fra le più note AI generative. Ha fatto domande sugli stessi argomenti di attualità e le risposte nel 32% dei casi citavano testi legati a siti che notoriamente fanno disinformazione. Le piattaforme di AI interessate non sono esattamente le più sconosciute. Parliamo di ChatGPT, Grok, Mistral, Copilot, Meta AI, Claude, Gemini e Perplexity.

La disinformazione che veicola l’AI è legata ad alcuni fattori. Da una parte i sistemi rielaborano informazioni false che circolano, e non sanno distinguere le fonti affidabili da quelle che non lo sono. Dall’altra esiste l’azione intenzionale di cybercriminali che alimentano deliberatamente questa informazione per deviare l’opinione pubblica.

Insomma, l’AI generativa probabilmente migliorerà rispetto a queste premesse, ma c’è anche da ottimizzare il nostro spirito critico.

Photos from DeRev's post 24/06/2024

Immaginate solo il lato bello dei social. Non male come visione, vero? Ecco, c’è chi su questa prospettiva ha realizzato un progetto. Si chiama Sprint ed è una piattaforma che vuole raccogliere tutti i creator che parlano di temi dal forte impatto sociale.

Ha tutto quello che serve per incoraggiare un uso sano ed educativo. Ve lo raccontiamo qui 👇

Photos from DeRev's post 21/06/2024

Lo sapevamo: non vedevi l’ora di fare chiamate su Whatsapp con 32 partecipanti. Sulla app arriva questa novità, ma non è l’unica news. Youtube introduce la funzionalità Notes come strumento contro la disinformazione e Meta ritardo il rilascio dei suoi sistemi di AI su Facebook e Instagram.

Ti raccontiamo tutto nelle nostre notizie della settimana.

Photos from DeRev's post 20/06/2024

Sa cosa vi piace di più, prevede i vostri prossimi interessi e trova sempre il modo di intrattenervi senza annoiarvi. È l’algoritmo di TikTok, uno degli strumenti alla base del successo della piattaforma.

Vi raccontiamo come fa a conoscervi così bene e come lavora per costruirvi un flusso di contenuti personalizzati, utili e divertenti.

Photos from DeRev's post 19/06/2024

I social potrebbero essere una fonte di notizie, senz’altro. Ma “potrebbero”, appunto. Nel senso che non sono l’unica e gli utenti lo sanno bene. Questo è il risultato di una ricerca del Pew Research Center sul pubblico statunitense. Il sondaggio ha preso in considerazione quattro piattaforme, Facebook, Instagram, TikTok e X, e ha analizzato il modo d’uso.

Vi raccontiamo tutto qui.

18/06/2024

Per i social, soprattutto quelli che esistono da 2 decenni, è un tema da qualche anno. E TikTok, pur essendo tra le piattaforme più giovani, non poteva esimersi dall’affrontarlo. Parliamo di una questione delicata: l’eredità digitale, ovvero le disposizioni testamentarie che riguardano i profili social dopo la morte.

In un mondo in cui esiste un parallelo virtuale, siamo chiamati a rispondere a una domanda ormai quasi d’obbligo “Cosa accade all'account di una persona che è venuta a mancare?”.

Alcuni social, come Facebook, prevedono che si possa chiudere il profilo o aprire un account commemorativo. TikTok ancora non aveva attivato una procedura per la digital legacy, ma ora è possibile farlo. Nessuno potrà accedere all’account commemorativo che definito graficamente dalla dicitura “In Memoria” accanto al nome dell'utente. Non sarà possibile, quindi, modificare il profilo, pubblicare nuovi video o inviare nuovi messaggi.

Gli altri utenti però potranno continuare a commentare e i commenti precedenti rimarranno visibili. L’account commemorativo, però, pur rimanendo sulla piattaforma avrà una visibilità limitata. Sarà possibile rintracciarlo attraverso il motore di ricerca interno, ma non comparirà nel feed Per te, non sarà tra i profili suggeriti e non saranno attivabili le funzioni Duetto e Stitch.

Ma come si procede per un profilo commemorativo? Prima di tutto, potranno farlo solo i parenti stretti, intesi come coniugi, partner civili, genitori, tutori, figli e fratelli. La procedura prevede questi passaggi su TikTok: Impostazioni e privacy dell’app, Segnala un problema, Account e profilo, Gestisci account e da ultimo la voce Segnalazione dell'account TikTok di una persona deceduta. Bisognerà fornire i documenti che attestino il decesso e la relazione di parentela. Sarà poi possibile fare una segnalazione nel caso in cui qualche profilo sia stato trasformato in commemorativo per errore.

Insomma, se da una parte sarebbe meglio non pensarci, dall’altra è bene farlo.

Photos from DeRev's post 17/06/2024

AI, ovvero Intelligenza Artificiale? In questo caso AI come Apple Intelligence. Alla Worldwide Developers Conference è stato presentato il nuovo sistema che sarà disponibile sui dispositivi dell'azienda di Cupertino. Secondo il CEO Tim Cook, si tratta di un vero e proprio salto evolutivo (e se a dirlo è lui…). Vi raccontiamo quali funzioni migliorerà, da Siri all’editing di testi e immagini.

Le aspettative sono piuttosto alte, soprattutto sul tema privacy e sicurezza. Ma toccherà aspettare l’autunno per testarla!

Photos from DeRev's post 14/06/2024

Qualcuno si ricorda ancora di BeReal? La app è stata comprata da Voodoo per 500 milioni di dollari. Il CEO è entusiasta, crede molto in lei perché ci sarà sempre più bisogno di condividere esperienze autentiche e non filtrate. Nel frattempo Tim Cook parla del sistema Apple Intelligenze, ma con un pizzico di prudenza: non garantisce mica che problema delle allucinazioni dell’AI si risolverà per davvero. Una bella notizia però arriva da IKEA: sta assumendo 10 lavoratori per il suo negozio… virtuale. Giocatori di Roblox preparate i CV.

Vi raccontiamo tutte le news della settimana qui 👇

Photos from DeRev's post 13/06/2024

Dal food al beauty, dallo sport al turismo, ci aspetta una stagione… calda!

Qui tutto quello che serve sapere sulle tendenze social dell'estate 2024 per riconoscerle al primo hashtag.

Photos from DeRev's post 12/06/2024

Il futuro dell’AI visto dall’India, l’amore della Russia per YouTube e la possibilità che l’ostentazione del lusso e della ricchezza non faccia più tendenza sui social. Almeno in Cina.

Vi raccontiamo queste e altre news dal mondo qui.

10/06/2024

Le prime reazioni degli utenti non sono di grande entusiasmo. O almeno questo è quanto emerge da chi su Reddit sta commentando la nuova funzione che Meta potrebbe introdurre per Instagram. Spoiler: anche voi potreste provare un sentimento simile.

Andiamo con ordine. È in fase di test la pubblicità sulla piattaforma che non si potrà saltare. Si chiama “ad break” e prevede che ci sia un’interruzione pubblicitaria fissa che impedisce agli utenti di continuare a scrollare i contenuti fino a quando non visualizzano l’annuncio. Da quanto emerge dai primi screenshot condivisi, si vedrà un cerchio con il countdown in forma di un anello colorato, un po’ per come accade su YouTube.

L’informativa che si accompagna recita "Stai vedendo un'interruzione pubblicitaria. Le interruzioni pubblicitarie sono un nuovo modo di vedere le inserzioni su Instagram. A volte potrebbe essere necessario visualizzare un annuncio prima di continuare a navigare”.

Detto in sintesi: prima guardi la pubblicità (tutta!) e poi continui a guardare i contenuti come hai sempre fatto.

In queste fasi iniziali Meta sta provando con degli spot che durano dai 3 ai 5 secondi, ma non è escluso che i tempi aumentino. La piattaforma vuole per adesso sondare le reazioni degli utenti coinvolti nel test per capire quali prossime mosse fare e come farle.

Usereste meno o diversamente IG se fosse confermata questa novità?

Photos from DeRev's post 07/06/2024

Ultimo appuntamento con l’analisi realizzata in collaborazione con HuffPost Italia dedicata alla presenza sui social e alle strategie comunicative dei candidati alle elezioni europee.

Scopriamo come se la sono cavata in sintesi (spoiler bene ma non benissimo).

Photos from DeRev's post 06/06/2024

Ci interessa relativamente poco e soprattutto in chiave difensiva. Ne parliamo, comunque, in associazione a temi che non sono sempre quelli effettivamente battuti dai leader politici in campagna elettorale.

Con Italian Tech abbiamo indagato il rapporto tra gli italiani e l’Europa, analizzando chi pubblica più contenuti online, di cosa parlano e con quale sentiment.

Photos from DeRev's post 04/06/2024

Tre le analisi sulla campagna elettorale, condotta da vari soggetti politici sui social in occasione delle imminenti elezioni europee, c'è quella che abbiamo realizzato in esclusiva per Wired Italia ➡ https://lnkd.in/eJAUJ8zA

L'intenzione era quella di capire su quali temi stessero spingendo maggiormente i partiti politici, ma la risposta, data dai numeri e dall'interpretazione qualitativa del nostro team, ha fatto luce su una realtà maggioritaria piuttosto diversa: pochi, o pochissimi, si sono effettivamente spesi in una comunicazione elettorale di sostanza.

Tra questi spiccano Sinistra Italiana e Europa Verde, Azione e Nos, ma anche +Europa. La maggior parte dei partiti, però, ha scelto la strada degli slogan, perdendo un'occasione preziosa per dare consistenza al processo democratico del voto.

Photos from DeRev's post 03/06/2024

A partire dall’inizio dell’anno, con il Corriere della Sera, abbiamo cominciato a misurare il grado di europeismo dei leader politici, analizzando i loro contenuti sui social. Lo abbiamo fatto in due modi: elaborando un algoritmo ad hoc (che è il DeRev Score di Europeismo) e monitorando la loro comunicazione nel tempo attraverso un’analisi qualitativa.

In sostanza, attraverso il nostro indicatore, abbiamo un riassunto numerico del “sentiment” di ciascun leader rispetto all’Europa: se è uguale o vicino allo zero, siamo in prossimità di una neutralità sostanziale. Più ci allontaniamo, più il posizionamento “emotivo” comincia ad essere marcato: se ha segno più, è positivo; se vedete il segno meno, è negativo.

In questo ultimo appuntamento, inoltre, abbiamo aggiunto una valutazione complessiva sulla campagna elettorale, da un punto di vista di stili e temi, e calcolato in quale percentuale ciascun leader sta dedicando la propria comunicazione alle Europee.

Il periodo considerato dall’analisi che vi raccontiamo qui va dal 25 aprile al 27 maggio 2024.

Photos from DeRev's post 01/06/2024

Secondo appuntamento con l’analisi realizzata in collaborazione con HuffPost Italia dedicata alla presenza sui social e alle strategie comunicative dei candidati alle elezioni europee.

Dopo Facebook, questa volta parliamo di Instagram.

Photos from DeRev's post 30/05/2024

In partnership con HuffPost abbiamo analizzato la presenza sui social e le strategie comunicative dei candidati alle elezioni europee. Ecco la prima puntata dedicata alla campagna elettorale su Facebook.

29/05/2024

Qualcuno ha scritto che se mangi i sassi ogni giorno integri i minerali e le vitamine nella dieta, che i Pokémon, più o meno da sempre, sono orgogliosi membri della comunità Lgbtqia+ e che la colla non tossica sulla pizza tiene gli ingredienti compatti.

Chi lo ha fatto? L’intelligenza artificiale di Google che, come pare evidente, ha preso delle grosse cantonate. Anzi, si chiamano “allucinazioni”. È il termine che definisce il rapporto complicato tra l’AI generativa e la realtà. Questi strumenti, nel tentativo di estrapolare risultati e rielaborarli, commettono errori e vedono cose che non esistono. Non esattamente un problemino da poco. O meglio: non una controindicazione da ignorare.

A fare emergere queste difficoltà sono stati gli utenti di Google usando la nuova funzionalità Overview AI, attualmente rilasciata negli Stati Uniti. È una sezione nella pagina dei risultati di ricerca che mette insieme le risposte attraverso l’intelligenza artificiale. Ecco, come è evidente da alcuni risultati, non sempre funziona come dovrebbe e non sempre scansiona le fonti affidabili.

L’errore, in questi casi, deriva dall’avere fatto una sintesi senza discernere ciò che era vero da ciò che, per esempio, poteva essere una battuta. Nello specifico nel consiglio della colla sulla pizza, l’AI di Google aveva preso il suggerimento da un Reddit vecchio di 11 anni in cui evidentemente si scherzava.

Google dice che l’AI è in una fase sperimentale, che a volte viene pilotata verso l’errore da domande insolite e che, comunque, stanno lavorando per migliorare il prodotto.

Ma attenzione. Liz Reid, a capo della ricerca di Google, ha dichiarato che “C’è un equilibrio tra creatività e fattualità. Ci stiamo indirizzando verso la fattualità". Quindi un “equilibrio” e non la totale risoluzione del problema.

Insomma l’AI è molto più umana di quanto potremmo pensare. Così come spesso le persone non hanno ragione al 100%, anche i sistemi di intelligenza artificiale non ci beccano (e forse non ci beccheranno anche nel futuro) sempre e senza errori.

Photos from DeRev's post 27/05/2024

Come sarà la medicina del futuro? Di certo non si parlerà di miracoli alla Dr. House o divertenti disastri alla Scrubs. La realtà prevederà l’integrazione delle tecnologie digitali, tra cui l’Intelligenza Artificiale. Potranno contribuire al miglioramento dell’ambito sanitario. Ma cosa ne pensiamo noi italiani?

Un’indagine di EngageMinds Hub, il Centro di ricerca in psicologia dei consumi e della salute dell’università Cattolica, racconta la percezione e la fiducia generale.

E voi vi ritrovate in questi dati?

Photos from DeRev's post 24/05/2024

Avete mai pensato a come potrebbe essere un camerino virtuale per provare gli abiti da comprare online? O come sarebbe conversare con un’assistente virtuale che intuisce il vostro stato d’animo? Bene, le notizie della settimana danno uno sguardo su quello che l’AI ci riserva.

Non finisce tutto qui, però. Ci sono anche news di altro tenore: su Meta sembrerebbe che ci siano il 60% del totale delle truffe che si consumano sui social e che Scarlett Johansson non sia stata molto contenta dell’assistente virtuale (con la voce troppo simile alla sua) che ChatGPT ha lanciato.

Vi raccontiamo tutto qui.

Photos from DeRev's post 23/05/2024

A volte positive a volte negative, in alcuni casi eccessivamente entusiaste, in altri aggressive. Stiamo parlando delle recensioni, ma non quelle classiche: quelle false. Sono un mercato che purtroppo, nonostante una serie di misure messe in campo, prolifera.

Vi raccontiamo come ciascuno di noi si può trasformare in un fake detective per individuarle e, nel proprio piccolo, contrastarle.

Photos from DeRev's post 22/05/2024

È di poco tempo fa la notizia che in Europa ci sono 3,9 milioni di posti di lavoro per chi ha competenze nelle discipline STEM, acronimo che sta per scienza, tecnologia, ingegneria (in inglese engineering) e matematica. In questo settore, infatti, si registra una carenza. Più persone dovrebbero essere incoraggiate a studiarle.

Sembra che TikTok ora venga in soccorso. Non è un legame diretto, chiaramente, ma è probabile che la piattaforma abbia registrato un’esigenza. Ha pensato così di creare un feed dedicato a queste discipline. Si accede direttamente dalla barra del menu. È dedicato soprattutto ai più giovani e negli Stati Uniti, dove è stato lanciato un anno fa, ha registrato un grande successo. Ora è arrivato anche da noi.

21/05/2024

“Una gita fuori porta?"
"No, grazie, oggi respiro aria buona sul web”.

Se vi sembra una frase strana, fermi un attimo. Internet sarebbe salutare come una passeggiata nella natura e aumenterebbe la qualità di vita delle persone e il loro benessere. Per delle (buone) ragioni: è utile a entrare in contatto con altre persone, a fare amicizia, ad acquisire conoscenze in modo veloce e immediato.

Queste conclusioni, legate a uno studio globale pubblicato su Technology, Mind and Behaviour, sembrerebbero quasi controintuitive in un momento storico in cui il dibattito sui social media e sulle conseguenze sulla salute mentale è sempre più acceso. Eppure.

Ma andiamo con ordine. Nel 2006 ha inaugurato il Gallup World Poll, un sondaggio che ha coinvolto, fino al 2021, 2,4 milioni di persone con più di 15 anni e provenienti da 168 paesi. Sono stati presi in considerazione una serie di fattori che possono influenzarne l’utilizzo: il livello di reddito, lo stato occupazionale, il livello di istruzione e i problemi di salute. I dati raccolti hanno dimostrato come navigare su internet aumenti le esperienze positive, il senso di benessere, la soddisfazione di vita e il senso di scopo. I punteggi sono più alti di circa l’8% tra chi usa il web rispetto a chi no.

In casi specifici, come per le donne di età compresa tra i 15 e i 24 anni, la ricerca ha rivelato un altro aspetto. Quelle che avevano usato internet nell’ultima settimana erano meno positive nei confronti del luogo in cui abitavano rispetto a quelle che non lo utilizzavano. Forse per un problema di accettazione nella comunità.

Questo per dire che lo studio non dà risultati conclusivi e non mette una parola definitiva, ma di certo aiuta ad allargare lo sguardo oltre quelli che potrebbero essere gli effetti dannosi dei social soprattutto sui più giovani. Il web è una parte importante del vivere quotidiano delle persone e i diversi canali di cui è fatta la rete possono avere sulle persone un impatto diverso. Insomma, meglio non fare di tutta l’erba un fascio, visto che di passeggiata nella natura stiamo parlando.

Photos from DeRev's post 20/05/2024

Si chiama “effetto tana del coniglio” e poco c’entra con l’immaginario sognante di Alice nel Paese delle Meraviglie.

La Commissione Europea ha avviato un procedimento formale contro Meta per indagare sugli strumenti e i sistemi che le piattaforme mettono in campo per generarlo. A rischio sono soprattutto i minori e il loro benessere mentale.

Photos from DeRev's post 17/05/2024

Siri è pronta a rifarsi il look, Apple ha fatto disinfestazione e GPT è nella lista dei nostri nuovi amici, quelli che ci capiscono al primo sguardo. Anzi, alla prima sfumatura di voce.

Vi raccontiamo tutte le novità della settimana.

Photos from DeRev's post 15/05/2024

Nell’universo dei social e nel cyberspazio accadono cose, più o meno interessanti. Qualche esempio? Gli hacktivisti contribuiscono alla disinformazione ai danni delle Filippine, l’India vuole tracciare i messaggi su Whatsapp e in Turchia Threads ha chiuso (temporaneamente). Intanto però la polizia internazionale ha smantellato una piattaforma di phishing (cin-cin! 🥂).

Abbiamo fatto il nostro giro del mondo e siamo tornati con un po’ di notizie 😉
Vi raccontiamo tutto qui 👇

Photos from DeRev's post 14/05/2024

Su Instagram tira (ancora) aria di novità. Facciamo il punto sulle ultime dalla piattaforma 👇

Photos from DeRev's post 13/05/2024

Voi chi preferite seguire sui social? Grandi o piccoli influencer? Ve lo chiediamo perché le tendenze raccontano che i brand si stanno spostando sui piccini. Pantene per esempio ha puntato addirittura su una modella che sui social ha poco o nulla rilievo per sostituire Chiara Ferragni.

Con Emanuele Capone e Italian.Tech siamo partiti da qui per capire come sta cambiando il mondo dell’influencer marketing e perché less is more è una (nuova) buona regola.

Photos from DeRev's post 10/05/2024

Su TikTok si riparte a ballare, su Pornhub si attivano le red flags e su Twitch vanno in streaming le proteste americane. La settimana è intensa, ma forse lo sarà ancora di più per l’Impero Galattico di Google che rischia un nuovo scossone.

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