In memoria di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
poesie, racconti, romanzi
LIBRI ACQUAVIVA
Grazie ragazzi!❤🙏
la poesia è in tutte le cose,
è un oscuro mestiere di parole
che passa attraverso la bellezza della vita.
un grido amaro di povertà
in mezzo all'universale ricchezza del cosmo,
mentre gli uomini come bambini
litigano per i giocattoli rotti
delle loro egoistiche ciarle.
nel respiro è il tesoro del mondo,
ed è un mistero.
una risata lanciata nel buio
contro l'orco della bottega,
che vende cattiveria
e incassa antichi fuochi di pura sopravvivenza.
Giuseppe D'Ambrosio-Angelillo
Auguri Peppino, ovunque tu sia!💔🙏🏼❤️
Il primo cartaceo di su in edicola a Milano in piazza XXIV maggio oggi! Andate ad accapparrarlo, non potete perdere questa occasione! E poi, certo, iscrivetevi a Bengala!💥💥💥
6 novembre 2017🕯️
Non sei qui con noi da sei anni
Sei sempre con noi 💔
Pezzetti di ricordi di Giuseppe, riaffiorati grazie ai ragazzi di L'incontro edizioni🙏💔
Era oggi, 25 anni fa 💔
10 settembre 1998
📍Domenica 3 settembre ore 19.00
Sala Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
Palazzo de Mari - Acquaviva delle Fonti
Premiazione II edizione
Interventi dei giurati, consegna dei premi, letture/spettacolo a cura di Beppe Carvutto
Presentano: Giacomina Giustino e Roberto E. Tritto
Anche la nostra bimba oggi diventa maggiorenne!
Auguri alla dolce ma tosta, tenera ma tenace Maria!
LA BUONANOTTE DI MARIA
mi chiama tutte le sere
a darle il bacio della buonanotte.
mi sveglia anche se da parecchio
me ne sto là nel mio letto
a dormire come un ghiro,
lo so che lei ha già capito che il mondo è povero
e che di amore ne gironzola davvero pochino,
e allora chiama me
a dirle che ha torto,
che l'amore c'è
e non conosce ragioni,
si dà e non chiede nulla in cambio,
né interessi né, Dio ce ne scampi, nequizie.
e io con quel sacrificio da nulla
che è alzarsi dal letto
anche se addormentato,
glielo dovrei negare?
ma manco per sogno,
manco dall'anticamera del mio cervello
già abbastanza suonato di suo.
"papà", mi chiama.
"papà, dormi?", ripete,
affacciandosi appena sull'uscio della mia camera,
la sua voce così dolce mi sveglia.
"che cara", penso appena mi sveglio.
"che carissima figliola".
viene a chiamare suo padre
per dimostrare a se stessa
ancora una volta,
che l'amore esiste, e non conosce ragioni.
io allora, poltrisco ancora un po',
mi alzo, lei è già nel suo letto,
così striminzito per la nostra povertà,
e vado da lei,
nell'unica camera dove dormono tutti i miei figlioli.
io ormai un orco fuori stagione,
un bestione che attacca ancora a capo chino
tutte le regioni dell'esistenza.
mi alzo
e vado a rimboccarle le coperte,
a darle il bacino della buonanotte,
lei mi bacia sulla fronte a sua volta,
non vede in me nient'altro che amore,
un amore puro,
come ne esistono pochi a questo mondo,
tutto pieno di trappole,
di idiozie da nulla a tanto il quintale,
finché ne vuoi.
torno a letto un po' traballando
perché ancora un po' dormo
e un po' sogno.
un po' ancora credo
di quella vecchia antica utopia
che mi racconta sempre che senza amore
non ci sarebbe manco vita.
"buona notte, papà", mi ripete lei
che sono già andato via.
"buona notte, Maria", dico poco più in là.
"ma gliel'hai già data
la buonanotte,
perché lo dici di nuovo?", le dice Tommi,
Michele,
qualche volta anche Angi.
non capiscono tanto della grande saggezza di Maria,
neanche loro,
che le son fratelli,
e le vivono vicino,
così vicino.
ma qualcosa assimilano anche loro,
ne sono convinto,
ne sono mille volte certo.
lo vedono anche loro l'amore puro,
e sorridono,
infine si tacciono.
vedono tutte le sere questa scena
e sorridono, li vedo,
perché in altro modo
faccio le stessissime cose anche con loro.
una diversa dall'altra,
ma anche loro
vogliono dimostrato l'amore,
quello puro,
quello puro della madre e del padre
per il proprio figliolo.
e ridono, sono allegri,
scherzano,
e ne immagazzinano più che possono.
gli servirà un giorno, ne son sicuro,
e ne saranno paghi per sempre.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
A
Tanti Auguri a Tommi. Papà ti guarda da lassù con il suo sorriso pieno di Amore e ti proteggerà sempre, ne sono sicura.❤️
TOMMI
Auguri, figliolo,
15 anni,
un cerchio d'amore
che si allarga sempre più,
quando glielo dissi a Alda
che mi eri nato tu
proprio quel giorno che era il suo compleanno
mi fece: "Oh no! E' nato un altro matto!",
e scoppiò a ridere.
Ma poi subito ti dedicò una poesia.
"Ascolta tuo padre quando ti racconta la sua favola, bambino,
che la vita è bella
ed è la verità di chi ti ama".
Una Pasqua,
tu avevi solo 4 anni,
ti portò in un negozio,
a me mi mandò via a comprarle le si*****te,
"E' un affare tra noi due,
tu non c'è niente che devi sapere", mi disse
e mi spedì via,
e ti comprò un uovo di cioccolato così grosso
che tu ci potevi benissimo starci dentro.
Quando lo vidi io dissi:
"Alda, e ora come facciamo a tornare a casa
con questo uovo così enorme?"
"Chiama la carrozza di Biancaneve trainata dai cento topi bianchi,
poi vedi che ce la fai benissimo", disse e rise ancora.
Una volta di ritorno da una fiera di libri a Belgioioso
insisté molto, malgrado l'ora tarda e la stanchezza,
che passassimo da casa sua a salutarla,
ci andammo,
mi mandò a comprare 3 pizze
e ce le mangiammo, per tavolo il suo letto,
lei ti guardò con amore e disse:
"Come è bello questo ragazzino, Giuseppe",
quasi con gli occhi velati di lacrime.
Ti voleva bene Alda, figlio mio,
non si stancava mai di dirmi quanto tu eri bello e buono.
Eri nato anche tu il 21 marzo a primavera,
e lei nel suo cuore son sicuro che ti teneva
come il suo fratellino più piccolo.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO, 21 marzo 2016
(Nella foto Tommi, Giuseppe e professor Franco Fergnani a dicembre 2004)
Oggi, anni fa, Silvia Plath ha deciso di andarsene di qua, all'altra parte. Ma è rimasta sempre qua...
"Qualsiasi via noi scegliamo,
la strega arrabbiata ci punirà per dire quel che è,
in fatale equilibrio
noi siamo in sospeso
su poli pericolosi
che ci gelano
in una croce di contraddizione,
messi alla tortura
tra il fatto del dubbio
e la fede del sogno..."
SYLVIA PLATH
Buon Compleanno Peppino, ovunque tu sia! 💔
«Me ne andai ad abitare in fondo al Naviglio Grande, in via Lodovico il Moro, alla fine del 1984 dopo avere cambiato decine e decine di case nelle mie peregrinazioni a Milano. E fu fatale allora nelle serate di solitudine finire all’inizio del Naviglio Grande, tra il Libraccio, il bar Chimera, il bar tabacchi del Baffo, le trattorie degli anarchici. E lì mi accorsi le prime volte di Alda Merini, era impossibile non notarla con quel suo sguardo fiero, la sua andatura veloce.
Alda era una grande camminatrice. E lei in quei locali veniva molte volte con un fascio di dattiloscritti, fogli bianchi battuti a macchina alla meno peggio, poesie battute a macchina alla rinfusa con molte parole mancanti, certe parole spezzate, ma queste poesie erano sempre e comunque in ogni caso dei capolavori.
A quei tempi Alda non era famosa. Molti la scansavano perché ti piantava certi sermoni e certi discorsi che non tutti reggevano. A quei tempi il Naviglio era abitato dal popolo milanese, parlavano tutti in dialetto, a me naturalmente mi apostrofavano “il terùn”, ma non me ne sono mai lamentato, non lo dicevano per sfottere, lo dicevano così tanto per scherzare.
E mi ricordo che ci scambiammo un paio di libri, ci legammo d’amicizia, ci scambiammo i telefoni e la prima telefonata che Alda mi fece era di questo tenore: “Giuseppe, vieni a trovarmi, altrimenti mi ammazzo!”».
In memoria di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
Te ne sei andato dall'altra parte 5 anni fa ma continui a correre, nei tuoi romanzi, nelle tue poesie, dentro di noi...💔Lisa
"Faccio quel che posso, anche meno. La vita si dipana tranquillamente tra i bar dei cinesi e le battaglie dei passeri per le loro briciole quotidiane. Faccio quel che posso, anche oltre. Nella bassa Stadera e i quartieri pieni di cani rissosi e gatti molto sapienti. Faccio lo scrittore underground, Dio non me ne voglia, con le riviste di quando ero ragazzo e i manuali borgatari di sopravvivenza. Musica solita rap, rop, rup. Volevo essere Pinocchio una volta, quando se ne parte in una barchetta striminzita per le lontane Americhe, e invece me ne andavo a caccia di rospi nelle campagne di Acquaviva e pensavo alle larghe praterie di Tex Willer. Poi cominciai a fare collezione di Kriminal, Satanik, Killing. Raccoglievo olive intanto, per aiutare mio padre contadino e carta buttata per dare una mano a un circolo di azione cattolica. Riempivo camion di sacchi di olive e quintali di cartone per comprarmi anch'io un flipper e una bicicletta. I giornali di una volta che mai nessuno pensava a conservare. Volevo pure diventare un campione del mondo di calcio, pregavo appositamente Dio per questo. Ma non successe niente. Allora mollai il calcio e mi misi a correre. Tipo maratoneta pazzo che dopo i primi 42 chilometri non si ferma mica, continua ad andare avanti finchè gli dura la benzina. Corro ancora. Nei miei romanzi ora."
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
Grazie di cuore a , a e ai Frati Domenicani 🙏🏼per il sentito ricordo di Giuseppe nella serata di omaggio ad Alda Merini nel posto magico nella della di Milano❤
Tra l'altro, il "Fate l'Amore" è un libro bellissimo, corredato di tante fotografie di Giuliano. Fatevi un pensiero anche come il regalo di Natale🎁!
, mi appari sempre così, sull'altare. Comincio farmi qualche domanda...😅
ALDA SORRIDE INTORNO A NOI
(la Poesia)
🕯❣
non hai da cercare molto
per trovare la poesia,
la poesia è quel fiume in piena della vita
che ti scorre proprio davanti al tuo naso,
la poesia è anche quella vita prepotente che hai in te stesso
e che ogni tanto
ti impone di alzarti
e di metterti a ballare
come un pazzo.
e a te non te importa proprio niente
se il direttore del giornale
ti guarda male
e poi ti toglie per sempre
il saluto
e ogni volta che t'incontra
volta lo sguardo
facendo una smorfia
molto offesa.
o che il vicino al contrario ti viene a chiedere l'elemosina
e cerca di turbarti con la sua estrema povertà.
la poesia è tutto quello
che hai da dire
senza freni, inibizioni o, peggio, autocensure.
è molto facile scambiare
la poesia per pura follia,
ma la poesia è semplicemente vita che vuole vivere,
amore che vuole amare,
sorriso che vuole sorridere,
lacrima che vuole piangere,
nulla di più, nulla di meno.
proprio come la vita che vive qualsiasi cosa succeda,
oltre e aldilà di qualsiasi ostacolo,
a prescindere da tutto quello che il mondo combina
nel bene e nel male,
a onta pure di tutto quello
che gli uomini possano pensare
nel giusto e pure nello sbagliato.
la poesia può pure essere
una matta di manicomio,
la poesia può essere pure
la segretaria
di una compagnia di assicurazioni.
la poesia comunque scorre sempre
in quel fiume in piena della vita
che ti passa a ogni minuto proprio davanti al tuo naso.
sia che ti piaccia,
sia che non ti piaccia.
la poesia è una forza della natura
che va sempre avanti
e non si ferma mai.
qualsiasi cosa accada,
qualsiasi cosa si dica,
qualsiasi cosa si faccia,
qualsiasi sia il posto
dove il destino
ha deciso di farti nascere.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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IN MEMORIA DI ALDA MERINI (21.03.1931-1.11.2009)
Come facevo a non diventar poeta
dopo essere stato 18 anni
amico di Alda Merini?
come facevo a non accendermi di poesia
dopo che Alda mi ha accarezzato 10.000 volte
con i suoi occhi dolci,
con le sue mani
che avevano toccato
l'inferno e il paradiso
anno dopo anno?
ora son qui con te, Milano mia,
che guardo la Madonnina
con gli occhi umidi
di un intimo amico dell'antico Orfeo,
con l'anima colma di bene per tutti noi dell'antica Alda...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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Daniele Biacchessi, direttore editoriale di Giornale Radio, direttore di Radio On. Già Radio24
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Se penso che sono in rete da quarant'anni sto male, perché significa che sono vecchio.Trovate
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Medievista, ricercatrice, giornalista, scrittrice IT Medievalist, Freelance Journalist & Author
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Antonio Porta (pseudonimo di Leo Paolazzi) nato a Vicenza, 9 novembre 1935. Poeta, romanziere, criti
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Milan
Lonely like a highway, she's living in a world and it's on fire, feeling the catastrophe but she knows she can fly away. -SinceNovember2009.
Via Anacreonte, 7
Milan, 20132
Ammiratrice e appassionata studiosa di questa autrice, desidero conoscere chi come me la apprezza e
Milan
Potere dell'ego, vieni a me! Racchiuderò qui pensieri, opinioni, foto, manoscritti... insomma, tutt