Rotary Club Milano Sempione

I GIOVANI E IL CONSUMO DI ALCOLICI: UN PERICOLO IN CRESCITA | OSPITE: ROBERTO MARINELLO | LA SALUTE CHE VIENE

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L’uso e l’abuso di alcol tra gli adolescenti è un fenomeno preoccupante in forte crescita. Da studi condotti nelle scuole l’alcol è la sostanza psicoattiva più utilizzata dai giovani. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha annoverato l’alcol tra le droghe. Una droga legale ma pur sempre tossica per il nostro organismo, psicoattiva e capace di creare dipendenza.
Come mai l’alcol non viene recepito come sostanza da abuso e se ne sottovalutano gli effetti?
Questo probabilmente avviene perché nella nostra tradizione gli alcolici sono normalmente consumati durante il pasto e il “bere in compagnia” fa parte delle modalità più comuni che avvengono quando si è tra amici o in gruppo. Ma quando si parla di adolescenti il discorso cambia. Infatti, in quel periodo della vita c’è l’affermazione e la costruzione della propria identità e l’alcol inizialmente può dare la sensazione di un aumento di sicurezza e di una minore ansia. Così l’alcol viene vissuto come una ricompensa ed un aiuto a stare meglio nel gruppo. In questi meccanismi si nascondono i semi della dipendenza che non sono mai da sottovalutare.

Ricordiamoci sempre che per ottenere gli stessi effetti, in poco tempo si deve aumentare la dose di alcol che si assume o aumentare la gradazione alcolica. Fisiologicamente l’effetto principale dell’alcol è quello di deprimere il sistema nervoso centrale che come conseguenza fa percepire un senso di euforia e di riduzione dell’ansia che però porta anche alla riduzione del controllo e alla disinibizione. Questi ultimi effetti a loro volta rendono possibili comportamenti a rischio dovuti alla diminuzione del grado di vigilanza.

In questa puntata de “La salute che viene” ne parliamo con il dott. Roberto Marinello medico chirurgo specialista in pediatria con perfezionamento in medicina dell’adolescenza.