Jorem Bios
Prodotti e servizi per il benessere della persona
Ricerca e intelligenza del Cuore
La Mission di Jorem Bios, guarda all’ampio panorama della Salutogenesi, attraverso proposte e formulazioni innovative negli ambiti dell’alimentazione e della cura della persona, secondo la visione futura dell’Intelligenza del Cuore.
La sfera d’oro può rappresentare un prezioso dono per le nostre occasioni più speciali.
Come annunciato nei post precedenti, essa simboleggia l’individualità che risplende come un sole sulla terra, irradiando la sua forza e il suo valore originale.
Un evento particolare che può venir simbolizzato con un dono così singolare è la ricorrenza di una nascita. La sfera d’oro in questo caso diviene un omaggio regale che si porge come auspicio di potenza e di ricchezza di spirito.
Scopri di più su www.jorembios.it/sfera-doro
L’esperienza della Sfera d’Oro in mano ad un bambino; G.O. di 10 anni.
Egli afferma:
“𝐷𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑚𝑜𝑟𝑏𝑖𝑑𝑎 𝑓𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑚𝑎𝑛𝑖
𝑀𝑖 𝑓𝑎 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑖
𝑀𝑖 𝑓𝑎 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑖𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑓𝑎𝑐𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑛𝑒 ℎ𝑜 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎.
𝑀𝑖 𝑓𝑎 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑖, 𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑙 𝑑𝑖 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎”.
Le parole di un bambino vengono dal cuore e sono sempre spontanee e sincere; queste ci indicano la verità delle cose, al di sopra della nostra immaginazione.
Le sfere d’oro fatte a mano negli istituti di pedagogia speciale ad indirizzo antroposofico negli Stati uniti e in Germania possono venir visualizzate sul sito: www.jorembios.it/sfera-doro
Il simbolismo della Sfera d’Oro è legato a due aspetti: l’elemento della sfericità e quello del metallo prezioso.
Il primo aspetto richiama al Cosmo e alle sue leggi. Ogni apparizione nel cosmo, come d’altronde la stessa Terra in esso, si mostra per mezzo della sfericità. Potremmo dire che ciò che è cosmico è sferico e ciò che è sferico richiama in sé le forze cosmiche della perfezione e dell’equilibrio. Il secondo aspetto è rappresentato dall’oro; il metallo prezioso per eccellenza, legato alla luce e al Sole, alla forza e alla potenza. Oltre a ciò entrambi, sfera e oro, sono simboli terreni e spirituali nel contempo. Lo Spirito avvolge il tutto in una sfera e l’Io dell’uomo si manifesta come punto che è esso stesso concentrazione massima della “sfera uomo”. L’Io dell’uomo rappresenta un sole individualizzato che può essere espresso nel valore dell’oro.
Le sfere d’oro fatte a mano negli istituti di pedagogia speciale ad indirizzo antroposofico negli Stati Uniti e in Germania possono venir visualizzate sul sito: www.jorembios.it/sfera-doro
L’Agaricus Blazei – terzo ingrediente principale di REM ON – conosciuto anche come «fungo del sole» è un micete medicale originario del Brasile.
L’Agaricus iniziò ad attrarre l’attenzione dei ricercatori fin dal 1960 quando il dr W.J. Cinden e la sua èquipe di ricercatori della Pennsylvania State University costatarono che la particolare salubrità e longevità degli abitanti della regione di Piedade, situata sulla costa centro-sud del Brasile, poteva venir correlata al consumo dietetico abituale del fungo Agaricus Blazei. Era rinomato infatti che gli abitanti di questa regione potevano possedere un alto grado di energia e una salute eccellente, fino ad un’età molto avanzata.
Il piccolo fungo, ricchissimo di beta-glucani, calcio e ferro, è tradizionalmente impiegato per rinforzare il sistema immunitario, controllare i livelli di glicemia e contrastare gli effetti dello stress.
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Curcuma Zedoaria, la «spezia antiossidante, utile per le funzionalità articolari» (Claim ministeriali).
Nota anche come «curcuma bianca» è il secondo ingrediente principale della formula REM ON.
Questa radice ricca di oli essenziali favorisce la digestione, aiuta a ridurre il gonfiore intestinale e può risultare efficace per la prevenzione della cefalea.
Grazie alle sue proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie è spesso impiegata come adiuvante antidolorifico.
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Zafferano, detto anche oro rosso.
Un piccolo fiorellino viola dai cui stimmi si ricava la più pregiata delle spezie.
Buono non solo in cucina ma anche per la salute!
Lo zafferano dal punto di vista biochimico è ricchissimo di fitocomplessi in grado di svolgere sull'organismo un’azione calmante, decongestionante, antiossidante e antinfiammatoria.
Esso è l’ingrediente principe dei prodotti REM ON.
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I prodotti REM ON nascono da un’antica ricetta medievale rivisitata e potenziata in chiave moderna.
Alla luce dei nuovi studi sull’effetto delle piante e delle recenti scoperte in campo botanico e biochimico si è evidenziato che lo zafferano in sinergia con altre erbe medicinali ha la capacità di sostenere il normale tono dell’umore, facilitare le funzioni digestive e, nella donna, contrastare i disturbi del ciclo mestruale (Claim ministeriali).
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REM ON l’integratore alimentare fitoterapico a base di zafferano è di nuovo disponibile su https://www.jorembios.it/fitopreparati-rem-on/
Nel prossimi post vi descriveremo le funzioni di questo originale prodotto.
Euritmia, come “arte del movimento”.
Essa rappresenta un “linguaggio visibile”, in cui i singoli fonemi e suoni vengono espressi attraverso movimenti compenetrati d’anima.
All’inizio del XX secolo Rudolf Steiner, fondatore dell’Antroposofia, creò e sviluppò insieme alla danzatrice Lory Maier-Smits l'“Euritmia”: una pratica artistica dove gli elementi fondamentali del linguaggio e della musica venivano resi visibili con gesti e movimenti ad essi corrispondenti. Si scoprì nel tempo che attraverso particolari esercizi era possibile aiutare le persone a ritrovare il loro ritmo armonico in relazione al proprio corpo, alla natura e al Cosmo.
Recenti studi hanno dimostrato che l'Euritmia Terapeutica è in grado di stimolare i processi riparativi dell'organismo, contrastando la tendenza alle malattie.
Alcuni esercizi, opportunamente ripetuti, tendono infatti a riportare l'organismo malato al suo equilibrio originario, stimolando i processi ricostruttivi e contrastando le tendenze al disequilibrio.
Link video: https://youtu.be/upT5it63f-I
Eurythmy Performance of Beethoven - Pathetique San Francisco Youth Eurythmy Troupe 2/14/2011
A volte la dislessia non è primariamente un tema di lettura ma spesso di conquista di un’armonica motricità.
Alcuni bambini con DSA possono essere carenti di ritmo e coordinazione nell'esecuzione di movimenti (anche semplici) come ad esempio allacciarsi le scarpe.
Rime, filastrocche, poesie, ma più di tutto l’attività motoria dell’Euritmia, giocano un ruolo fondamentale nell’apprendimento della lingua e nell’affinamento delle predisposizioni agli apprendimenti. Gli esercizi euritmici aiutano i bambini a sentirsi “a casa nel proprio corpo”, rendendoli consapevoli delle proprie potenzialità rispetto alla spinta anti-gravitaria, all’armonia motoria e alla conquista della sagittalità.
Prima di approcciarsi alla didattica specifica per la letto-scrittura è spesso consigliabile preparare il bambino introducendo alcuni semplici esercizi di orientamento motorio. Per iniziare è possibile rivolgersi ad un terapista specializzato in Euritmia, che indicherà il training più idoneo, con l’obiettivo di proseguire il lavoro in autonomia a casa propria.
Bambini e ragazzi con DSA hanno spesso bisogno di esercitarsi costantemente per acquisire padronanza nella letto-scrittura.
I compiti però non devono interferire eccessivamente con altre attività come lo sport, il gioco, il divertimento. I bambini hanno bisogno di sentirsi appagati nell'apprendere e non di vivere la scuola come qualcosa che toglie loro ciò che amano fare.
A tal fine è utile pianificare la settimana con un adeguato ritmo di lavoro: le attività specifiche per DSA dovrebbero tenerli impegnati per poco tempo al giorno, per non più di 5 giorni a settimana.
In alcuni casi, potrebbe essere necessario eseguire degli esercizi motori per migliorare l'orientamento del bambino e riportare l'Io nella sua posizione centrale (dell’aspetto motorio parleremo nel prossimo post). È quindi utile suddividere l’approccio educativo in una prima parte dedicata agli esercizi motori e al disegno, e una seconda alla pratica della scrittura e della lettura, ad esempio con testi come i “Libri di Lettura Facilitata” che potete reperire sul sito www.jorembios.it.
Leonardo Da Vinci era dislessico?
Se hai avuto modo di osservare le sue opere scritte avrai sicuramente notato la sua grafia insolita.
Leonardo utilizzava un metodo di scrittura a “specchio”; egli spesso iniziava a scrivere dall’ultima pagina per giungere alla prima. Secondo alcuni studiosi questa tecnica sarebbe legata proprio alla difficoltà dello scienziato di elaborare normalmente un testo, e dunque ad un riflesso della sua presunta dislessia.
Oltre a Leonardo, molti personaggi famosi come Albert Einstein, Steve Jobs e Tom Cruise sono stati in grado di superare le loro difficoltà affermandosi in diversi campi della vita e talvolta riuscendo a contribuire significativamente al corso della storia.
Detto questo, l’esempio dei “Geni dislessici” è sicuramente incoraggiante, essendo una testimonianza del fatto che i bambini e adulti DSA possono essere dotati di un alto quoziente intellettivo.
Il bambino confonde o inverte lettere e numeri?
Scrive male?
Se sospetti che possa presentare un tema di apprendimento legato alla Dislessia, per prima cosa rivolgiti ai suoi educatori per identificare l’eventualità di un’opportuna valutazione. Successivamente potrai avvalerti di strumenti didattici mirati al potenziamento della decodifica scrittoria.
I “Libri di scrittura facilitata per DSA” della collana Clinico-Pedagogica, possono rappresentare un ausilio facile e originale per sostenere il bambino nell’avvio della lettura; essi sono frequentemente utilizzati in Italia, nell’ambito della pedagogia Waldorf.
Per maggiori informazioni visita il sito www.jorembios.it/libri-di-lettura-facilitata-per-dislessia
L’intima dinamica della sequenza terapeutica delle Madonne di Raffaello, trova una particolare corrispondenza nel gesto euritmico della lettera “L” e ancor più nella sequenza euritmica dell’“Halleluiah” dove essa ne viene a costituire il motivo centrale.
Il gesto della “L” in Euritmia terapeutica porta un effetto particolare sulla circolazione e sulla respirazione, sostenendo in esse l’assunzione di vitalità e levità. La sequenza data da Rudolf Steiner al dottor Pfeiffer trova una similitudine d’effetto e un potenziamento
nell’espressione euritmica dell’“Halleluiah”. Entrambe si manifestano all’interno di una figura a stella, inscritta in un pentagono, come rappresentato da Rudolf Steiner nel disegno preparatorio della lettera “L”.
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Lo studio teorico sulla sequenza terapeutica delle Madonne di Raffaello, sviluppato dal Dottor Cenzato ed esposto lo scorso 3 Dicembre a Roma, pone l’accento sulla trasformazione della figura iniziale – la Madonna Sistina – nell’ultima immagine della sequenza, relativa alla parte superiore della Trasfigurazione sul monte Tabor. Tutto il percorso fra il motivo iniziale e quello finale è sostenuto dal dispiegarsi, in un’incredibile bellezza, di tutta l’opera mariana di Raffaello. Disponendo le diverse opere del massimo pittore rinascimentale, in una sequenza dove il Bambino descrive i raggi di una stella – secondo l’indicazione di Rudolf Steiner –, si sperimenta come il processo ascensionale di trasformazione e maturazione della figura del Gesù Cristo, costituisca il leitmotiv di tutta l’opera di Raffaello. In ciò un primo fondamentale aspetto dell’effetto terapeutico dell’osservazione immaginativa della sequenza.
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Il libro "L'azione Terapeutica delle Madonne di Raffaello" è disponibile su www.jorembios.it/libro-madonne-di-raffaello
Si è svolto recentemente a Roma nella mattina di Sabato 3 Dicembre scorso, il seminario intitolato Il Pentagono Cosmico e Terrestre visto attraverso l’azione terapeutica delle Madonne di Raffaello.
Nel 1919 Rudolf Steiner suggerisce al dottor Felix Pfeiffer, per i pazienti della sua clinica, una sequenza terapeutica di 15 immagini di quadri di Raffaello, nella quale la relazione fra il Bambino e la Vergine Maria percorre un andamento a stella a 5 punte. Negli anni ’70 l’artista olandese Eva Mees Christeller amplia la sequenza a 22 immagini a colori. Negli anni ’80, ella stessa ne affida la prosecuzione di studio e ricerca al dottor Remigio Cenzato che amplia la sequenza a 37 immagini, tutte di Raffaello, ponendo ulteriore enfasi all’aspetto della stella inscritta nel pentagono e al percorso di trasformazione fra la prima immagine e quella finale.
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I libri di Lettura Facilitata per DSA del Dr. Remigio Cenzato e Luca Gastaldello sono disponibili su www.jorembios.it/libri-di-lettura-facilitata-per-dislessia
Cosa succede nello spazio psichico di un bambino con Disturbo specifico di apprendimento (DSA)?
Mentre la maggior parte delle persone pensa attraverso concetti, i bambini dislessici lo fanno primariamente per immagini, in modo articolato, spesso non consono ai condizionamenti dello spazio e del tempo.
La loro mente tende a seguire un orientamento proprio, talvolta influenzato da eventi emotivi interni alla psiche o da una disposizione a immedesimarsi con i movimenti del mondo esterno.
Con questo stato della psiche, l’approccio alla lettura di parole – composte da un insieme di segni grafici – diviene più impegnativa, spesso scoraggiante. A completare l’opera interviene la richiesta dello scrivere, cioè dell’arduo compito di tradurre quanto giunge dalla via verbale in segni grafici ben determinati, che dovrebbero fissare in modo convenzionale e coerente quanto è stato udito.
Tutto questo divine difficilmente affrontabile se interiormente il bambino non ha conquistato un’organizzazione spazio-temporale adeguata e un ordinamento stabile dell’Io come centro della coscienza.
Ciò che ci rasserena è la consapevolezza che l’Io è l’anima si emancipano gradualmente e noi, cogliendo caratteristiche e necessità del bambino, possiamo divenire degli accompagnatori sensibili che osservano il loro intento di crescere mentre rispondono ai nostri inviti educativi.
In questo periodo dell'anno in cui le giornate si accorciano, l’oscurità avanza, le foglie cadono ed un senso di freddo tocca l’anima, possiamo avvertire il bisogno di trovare una luce nuova, una luce e un calore che nasca da dentro. Questo è il periodo della Festa delle lanterne di San Martino, che ci prepara al cammino verso la luce interiore del Natale.
L’inverno è un periodo di introspezione e di ricerca; le lanterne di San Martino, nella tradizione delle scuole Waldorf, rappresentano un simbolo di chiarezza che ci aiuta a comprendere e superare quanto si appresta nell’oscurità invernale.
Anche i bambini attendono con gioia questo periodo dell’anno per realizzare le lanterne e portare la luce nel mondo!
Gli Ospiti del Centro diurno "La Cometa" in questi giorni sono all’opera per realizzare delle bellissime e profumatissime candele in cera d'api naturale, da inserire all'interno delle vostre lanterne oppure per illuminare le vostre serate in casa.
Potete trovarne una buona varietà sul sito www.jorembios.it.
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Come riconoscere precocemente la 𝗽𝗿𝗲𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗗𝗶𝘀𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗮?
Dal punto di vista fenomenologico, ci sono molti aspetti che possiamo osservare nel bambino già prima della scuola e che possono suggerire una disposizione allo sviluppo dei disturbi di apprendimento. Ne sono un esempio il ritardo nel raggiungimento della stazione eretta, nell’inizio del linguaggio espressivo o nella comparsa tardiva dell’epoca dei “perché”; anche un ritardo nella maturazione di un buon controllo del movimento e di una conduzione precisa della manualità fine sono certamente importanti.
Fra i diversi segnali di maturità del bambino che si appresta alla scuola, potremmo inoltre acuire la nostra attenzione relativamente alle caratteristiche proprie del suo sguardo. La tenuta, l’intensità e la limpidezza dello sguardo sono aspetti direttamente legati alla centratura e all’orientamento dell’Io all’interno dello spazio psichico. Poiché nell’approccio all’apprendere il vero organizzatore degli oggetti interni della psiche è l’Io, una corretta centratura e un maturo orientamento dello stesso, costituiranno il fattore più importante nella prevenzione dello sviluppo dei DSA.
Per maggiori informazioni visita il sito: www.progettodislessia.it
Quale DISLESSIA?
Nel pensare comune la dislessia viene spesso intesa come un disturbo o ritardo del bambino di fronte alla scrittura e alla lettura. Si potrebbe altresì ampliare l’orizzonte scientifico a favore di una visione più olistica e globale.
La dislessia può rappresentare una “diversa forma di orientamento” di fronte ai sistemi codificati e convenzionali della scrittura e della lettura. L’insieme delle proposte didattiche infatti, si strutturano su regole molto precise, alle quali ci si deve conformare per riuscire ad orientarsi nell’apprendere.
Il bambino dislessico può trovare delle difficoltà ad adeguarsi a questi sistemi. Molto spesso egli ha dei propri metodi di orientamento, attraverso i quali si confronta nei diversi momenti della giornata, nelle relazioni, nello spazio, nel tempo e ovviamente anche nel modo di apprendere e di giungere alla soluzione dei problemi. Comunemente accade che questi sistemi propri di orientamento prevedano una visione del mondo più ampia e varia rispetto alle modalità convenzionali; se andiamo a vedere nel tempo, questo comporta che spesso, dopo il periodo scolastico gli adulti che sono stati o permangono dislessici, possono incontrare realizzazioni sociali più fruttuose e gratificanti di chi si è precedentemente ben adeguato ai sistemi scolastici; talvolta sembra conveniente permanere orientati diversamente!
Oggi una scuola che si dica “aperta” dovrebbe tenerne conto: la Dislessia può essere vista come una risorsa e non solo come un limite.
“Ogni essere umano che si incarna rende la Terra più leggera”
A.S.
“L'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.” Paul Klee
L’opera d’arte ci porta dentro ad un mondo che trascende l’apparenza, alle sostanze nascoste dietro le quinte della percezione. Nella pittura di Raffaello questo si palesa in forma superiore, le figure mariane con Bambino ci assurgono con immediatezza al mistero della nascita dell’uomo, al senso più alto dell’esperienza terrena. Il viaggio del conoscere avviene attraverso uno stato di quiete dell’anima, dove si viene pervasi dalla forza della saggezza. Nelle opere del più grande pittore di tutti i tempi, tutto è ordine, armonia e saggezza.
[10° immagine del libro “L’azione terapeutica delle Madonne di Raffaello"]
L'ARTE COME TERAPIA.
L’artista Eva Mees Christeller fu una vera pioniera dell’arte terapia, dedicò gran parte della sua vita ad approfondire le connessioni tra arte, cosmo ed essere umano.
Eva considerava l’arte come un prolungamento dell’anima, capace di agire nel contempo sullo spirito e sull’organismo umano, favorendo la guarigione di pazienti con vissuti critici e malattia.
Nel 1968, insieme al marito - famoso medico olandese - si prese cura dei pazienti della clinica oncologica privata "De Maretak" dove fondò il primo centro di formazione per terapia artistica "De Wervel" e pochi anni dopo un istituto di musicoterapia.
Gli approcci formativi dei suoi corsi sono oggi riconosciuti in tutto il mondo.
Eva dedicò parte delle sue ricerche sugli effetti terapeutici delle “Madonne di Raffaello” ampliando da 15 a 22 le immagini della prima sequenza terapeutica data da Rudolph Steiner . Nel 1988 Eva Mees decise di passare il compito di ricerca al Dr. Remigio Cenzato, il quale ha revisionato la sequenza dell’opera mariana di Raffaello estendendola a 37 immagini.
Tutte le forme di vita sono manifestazioni che si muovono all’interno di un “respiro” e attorno ad un centro di equilibrio. Ne è un esempio il vegetare fiorente della natura, sostenuto dall’alternarsi delle stagioni. In egual modo lo è il sano operare umano posto in un ritmo equilibrato tra veglia e sonno; oppure il buon ritmo del nostro cuore, nel dialogo armonico della circolazione fra centro e periferia.
Tutta la vita si manifesta e mantiene il suo stato di salute, ponendosi al centro di fluttuazioni polari, contenute in un’armonia dinamica.
Diversamente da quanto accade in natura, l’uomo ha la possibilità di discostarsi , nella libertà, dall’alternanza ritmica, mettendo alla prova i suoi equilibri, sia della coscienza che della vita organica.
Un modo per rinforzare la tenuta del proprio centro – sede dell’Io – come punto di forza ed equilibrio fra la polarità delle tensioni, è l’esperienza artistica. In una vita dove l’equilibrio ritmico viene talvolta messo alla prova, l'ascoltare un buon brano di musica, una poesia, il disporsi alla visione di un’immagine artistica, può essere la “medicina” quotidiana alla portata di tutti, come insegna il grande poeta e scienziato J.W. von Goethe.
[9° immagine del libro “L’azione terapeutica delle Madonne di Raffaello"]
“Ognuno,
ogni giorno della vita,
dovrebbe ascoltare un po’ di musica,
leggere un po’ di poesia
e guardare un bel dipinto,
in modo che le preoccupazioni quotidiane
non cancellino il senso della bellezza
che Dio ha posto nell’anima umana."
Johann W. Von Goethe
[8° immagine del libro “L’azione terapeutica delle Madonne di Raffaello"]
LA QUIETE DELL’ANIMA COME POTENZA DELL’ESSERE
La vera potenza dell’uomo è contenuta, come in un seme, nella propria capacità di quiete. Quando la quiete s’interrompe, la potenza viene dispiegata manifestandosi nel mondo nei suoi diversi aspetti. In una meditazione Rudolf Steiner sottolinea come il saper riconquistare la quiete corrisponda ad un rinvigorirsi per l’uomo.
Nella vita abituale, la potenza rischia spesso di essere fin troppo espressa, e questo a scapito della quiete, percepita come un calo del proprio benessere interiore. Per questa ragione ci ritroviamo a volte stanchi e un po’ impotenti di fronte alle richieste provenienti dall’esterno.
Ecco un valido motivo per dedicarsi ad un momento meditativo che rinforzi la nostra quiete interiore, come ricerca della potenza e del vigore del nostro “Essere”.
[7° immagine del libro “L’azione terapeutica delle Madonne di Raffaello"]
L’ARMONIA DEL VISSUTO PSICHICO
Nella nostra quotidianità siamo sommersi da innumerevoli, veloci e abbaglianti percezioni. L’insieme di questi stimoli colpisce il nostro sistema nervoso con l’attivazione degli assi psico-endocrini, mediatori della somatizzazione dello stress.
La visualizzazione di immagini armoniche, sostiene il trasferimento di informazioni positive al nostro sistema nervoso, ai nostri organi, fino al funzionamento di tutta la nostra fisiologia.
La proposta di osservare una particolare sequenza delle Madonne di Raffaello, come suggerito nel libro che presentiamo, avvia un’informazione armonica di grande forza percepibile da chiunque, specialmente dalle persone più attente e sensibili.
Il principio di base è quello della psicosomatica portato in senso positivo dove, ad uno stimolo percettivo ordinato, armonico ed equilibrato, si ha un trasferimento a livello somatico di un’informazione simile per caratteristiche, fino al funzionamento delle singole cellule.
[6° immagine del libro “L’azione terapeutica delle Madonne di Raffaello"]
All’inizio del secolo scorso, il filosofo e letterato austriaco Rudolf Steiner propose al medico Felix Peipers per i suoi pazienti affetti da disarmonie psichiatriche, la visione di una serie di 15 immagini delle Madonne di Raffaello, organizzate in una speciale sequenza, con lo scopo di sostenere un effetto terapeutico sull’anima degli osservatori.
La serie originaria fu successivamente ampliata a 22 immagini dall’artista olandese Eva Mees Christeller, che negli anni ’80 incaricò il dottor Remigio Cenzato di studiare e approfondire ulteriormente il senso terapeutico di questa visione complessiva dell’opera mariana di Raffaello.
L’attuale sequenza si compone di 37 quadri a rinforzo dell’effetto benefico del susseguirsi immaginativo-simbolico delle opere.
👉 Il libro con la sequenza aggiornata è oggi disponibile al seguente link: https://bit.ly/39YFj5P
“Chi guarda i Bambini delle Madonne di Raffaello vede, attraverso i loro occhi, l’elemento divino nascosto, sovrumano, collegato al bambino nei primi periodi dopo la nascita”
Rudolf Steiner
[26° immagine del libro “L’azione terapeutica delle Madonne di Raffaello"]
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Jorem BioS impiega le sue risorse nella formulazione, preparazione e distribuzione di prodotti per il benessere dell'uomo, nell'ambito alimentare, salutistico e culturale. Lo studio di formule innovative, la massima attenzione alle sostanze prime impiegate, la cura nel processo trasformativo dell'alimento e del rimedio, sono i tre cardini portanti dell'Azienda.
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