FIAB Modena Ambiente e Bicicletta

ECF e gli esperti di mobilità consigliano alla Commissione UE di raccomandare un limite di velocità di 30 km/h nelle aree urbane

Nel suo documento, si sostiene fermamente che il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi richiede politiche che diano priorità e proteggano la camminata e l'andare in bicicletta. Per raggiungere questo obiettivo, il gruppo di esperti raccomanda alla Commissione di:

🆗Emettere una raccomandazione formale ai governi dell'UE per implementare limiti di velocità di 30 km/h nelle aree urbane
🆗Sviluppare requisiti di qualità per le infrastrutture stradali destinate a pedoni e ciclisti
🆗Acquisire maggiori conoscenze e competenze sul tema della distrazione degli utenti dei veicoli a motore e, in ultima analisi, regolamentare l'uso di touchscreen e telefoni cellulari in auto
🆗Regolamentare le tecnologie automobilistiche, i sistemi di frenata assistita e di guida automatizzata, per garantire che funzionino in sicurezza e non mettano in pericolo le persone che camminano e vanno in bicicletta sulle strade
🆗Implementare limitazioni sulla progettazione, sul peso e sulla potenza dei veicoli a motore “come un modo cruciale per ridurre i decessi e i feriti gravi sulle strade”
🆗Garantire che la politica di punta dell'UE in materia di trasporti, la rete transeuropea di trasporto (TEN-T), integri le infrastrutture ciclabili e pedonali e dia priorità alla sicurezza delle persone che camminano, vanno in bicicletta, utilizzano veicoli elettrici leggeri e dispositivi di micromobilità.

🆗Queste raccomandazioni sono state approvate da quasi tutti i membri dell'EGUM, che è composto da circa 80 persone in rappresentanza dei governi nazionali e locali, della società civile e dell'industria.

ECF and mobility experts advise EU Commission to recommend 30 km/h speed limit in urban areas The European Commission’s Expert Group on Urban Mobility (EGUM) has published recommendations to the Commission on a range of measures they should take to improve road safety for people who walk, cycle, and use light electric vehicles. At the top of the list, experts want the Commission to recomme...

c'è una bici per tutto 😉

L'uso delle per effettuare le consegne in città è da qualche anno in enorme crescita nelle città centro e nord europee. A 🇬🇧 nell'ultimo anno c'è stata una crescita del 73%. Uno studio effettuato dalla VUB, università di 🇧🇪, stima che i due terzi delle consegne potrebbero essere effettuate in bici (https://road.cc/content/news/170204-bicycles-could-replace-vans-and-lorries-two-thirds-logistic-trips-video) e il piano di trasporti regionale prevede un'intera strategia per favorire le cargo, fra cui aree di parcheggio apposite. Lo sapete che ci sono cargo-bike che trasportano fino a 800 kg di carico? Consegnare un frigorifero o una lavatrice non è certo un problema, e decongestionano i centri cittadini, con meno doppie file, meno rumore e meno inquinamento...

Qui l'articolo da Forbes https://www.forbes.com/sites/carltonreid/2024/08/07/cargo-bike-use-in-city-of-london-up-by-73-analysis-shows/

Haigh ha detto che i limiti di velocità sono un argomento «a esclusiva discrezione delle aree locali». Secondo la segretaria di Stato per i Trasporti nessuno meglio di un sindaco, un assessore o un consigliere comunale conosce le esigenze e i problemi delle strade della propria città. Ed ha aggiunto, dando poi tutto il suo «sostegno» alle amministrazioni locali che vogliono adottare il limite di velocità delle 20 miglia orarie

Louise Haigh | Louise Haigh, la ministra UK che dovrebbe dare ripetizioni a Salvini La nuova segretaria per i Trasporti, Louise Haigh, ha ribadito che le città inglesi possono fare ciò che vogliono sui limiti di velocità

Come tutto il mondo sta lavorando sulle

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Dopo settimane di caldo torrido, timidamente abbiamo ripreso l'uscita E20 ciclici Carpi serale. Il caldo non è svanito del tutto, ma sicuramente è stato più accettabile delle settimane precedenti.

Il giro è stato all'insegna della storia di un nostro insigne concittadino, Ciro Menotti.

Brava Gisella, che ci ha portato nella casa natale, dove è presente una lapide in sua memoria a noi sconosciuta.
Niente da dire la Gisella è sempre sul pezzo

Misure di traffic calming e priorità alla mobilità ciclistica che sono standard in ogni paese europeo 👏👏👏

🚧 A settembre sono previsti alcuni interventi di messa in sicurezza e riqualificazione dello spazio pubblico in Via Mascarella, Porta Mascarella e zona universitaria. Saranno realizzate nuove corsie per il doppio senso ciclabile, per facilitare gli spostamenti in bicicletta lungo itinerari oggi interrotti da sensi unici.

🚴‍♀️ Arriva il doppio senso ciclabile:
🔸 in Via Mascarella vecchia, per consentire alle bici di entrare in zona universitaria da Via Irnerio
🔸 in Via Mascarella nuova e lungo Via de’ Rolandis, Piazza Puntoni e Via S.Giacomo, per permettere a chi è in bici di uscire dalla zona universitaria, rispettivamente, verso il ponte di Stalingrado a nord e verso la tangenziale delle biciclette a est

🔸all’ingresso di via Mascarella dal viale la carreggiata sarà ristretta e rialzata per rallentare la velocità dei veicoli che entrano in centro storico regolato a 30 km/h dai viali di circonvallazione rimasti a 50 km/h,
🔸a metà strada l’attraversamento pedonale esistente sarà sopraelevato per aumentare la sicurezza delle persone a piedi

➡️ Piazza di Porta Mascarella cambierà volto: ci sarà un’area pedonale con aiuole e alberi, oltre a un nuovo attraversamento ciclabile di Viale Berti Pichat, a est di Porta Mascarella

Nel primo commento il link 👇

quattro i tracciati, dal più semplice al più impegnativo, con diverse tipologie di pavimentazione per uno sviluppo completo di circa 1.200 metri. Nello specifico, due percorsi sono dedicati ai più piccoli e avranno una pavimentazione più regolare

In bici sullo sterrato. Ecco il nuovo circuito Formigine, prende forma il progetto per un’area da 1.200 metri da utilizzare per il ciclismo fuoristrada.

Il nuovo governo supporta tutte le amministrazioni che vogliono introdurre le 20mhp (32kmh) nelle loro città

UK Transport Minister Clears Path for More 20mph Speed Zones The former government called such policies — designed to make streets safer and reduce pollution — a “war on motorists.”

dal nuovo governo un finanziamento alla mobilità ciclistica senza precedenti

Labour investment in cycling and walking will be unprecedented, says Louise Haigh Transport secretary says government’s strategy for active travel could cut GP appointments by millions

La bicicletta può essere nostra alleata: può aiutarci a star bene, in tutti i sensi. E’ uno strumento utilissimo per il raggiungimento del nostro benessere fisico e anche mentale e trasforma lo spazio pubblico: una città bike friendly è per definizione più inclusiva ed accessibile

Ilaria Fiorillo, professione cicloattivista: “Il futuro delle città è nelle bici” Trentadue anni, con il profilo instagram e un libro racconta quanto un nuovo stile di vita sia possibile e non così lontano: “Le metropol…

Investimenti che rendono 😉

Se si proponesse un investimento di 35€ che poi rendesse 1.100€, chi non lo farebbe?
Si tratta di quanto investe il governo olandese in strutture ciclabili per abitante ogni anno (35€) e del conseguente risparmio sanitario anno pro capite dovuto ai benefici del pedalare (1.100€). (Fonte: Lab of Thought)
Ma se il rapporto positivo fosse anche inferiore, perchè non farlo?
Investire in pedonalità e ciclabilità porta benefici allo Stato, anche in Italia.
In Italia però i politici, in genere, hanno bisogno di risultati da mostrare a breve termine. Hanno bisogno di slogan, di titoli. Tuttavia per le cose più durature ed efficaci serve tempo, serve pensiero, serve programmazione.
Speriamo sempre in qualche persona ispirata e volonterosa.

Una grave perdita per la nostra associazione. Un abbraccio ai familiari ed agli amici di Parma

Rivegetare. Si può fare ovunque

Più parchi e meno parcheggi. Un esempio pratico a Parigi, Place de Catalogne A sinistra vediamo Place de Catalogne a Parigi com’era. A destra vediamo come è diventata nel 2024. Negli anni 50, 60 e 70 piazze del genere sarebbero state trasformate in parcheggi (a Roma n…

Un percorso ciclabile per essere davvero fruibile deve avere tre caratteristiche: 🟢🟢🟢deve essere sicuro, deve essere continuo e deve essere diretto.

⛔️Una pista ciclabile che all’inizio, alla fine o in mezzo ha paletti o transenne non è una vera ciclabile – è pericolosa soprattutto per chi ha più difficoltà di manovra, cioè bambini e anziani.

⛔️Una pista ciclabile che non rispetta il minimo di ampiezza consentito (2,50 metri più cordolo per una ciclabile bidirezionale) non è una vera ciclabile – non permette il passaggio agevole di carrellini per bambini, tricicli e bici cargo che pure hanno diritto di circolare.

⛔️Una pista ciclabile che termina nel nulla o che d’improvviso si trasforma in un percorso pedonale non è una vera ciclabile – chi pedala si trova disorientato (e adesso dove vado?) e si crea una discontinuità.

⛔️Una pista ciclabile che si interrompe ad ogni passo carraio e in corrispondenza di ogni immissione secondaria, costringendo chi pedala a dare precedenza, non è una vera pista ciclabile – pedalare “a singhiozzo” non solo non è piacevole, ma è pericoloso (di nuovo) soprattutto per anziani e bambini.

⛔️Una pista ciclabile che, causa cantieri, diventa per un tratto inutilizzabile senza che vengano predisposti percorsi alternativi non è una pista ciclabile – nessuna strada viene interrotta senza predisporre deviazioni per gli automobilisti.

🆙Una pista ciclabile come si deve prevede attraversamenti ciclabili, dove chi pedala può restare in sella senza ombra di dubbio e ha il diritto di precedenza rispetto a chi sopraggiunge in auto.

😕Una pista ciclopedonale, va ribadito con forza, non è una pista ciclabile, ma dovrebbe costituire un compromesso di emergenza laddove non si può fare altrimenti – la compresenza di chi pedala e chi cammina su uno spazio angusto ostacola la mobilità attiva.

⛔️Una pista ciclabile senza indicazioni di direzione e distanza, infine, non è completa: nessuna strada viene lasciata completamente sprovvista di segnali stradali.

🚴 Per il Codice della Strada, se c’è una pista ciclabile dedicata, chi pedala è tenuto ad utilizzarla: a questo dovere, dovrebbe corrispondere il diritto a poter usufruire di un percorso continuo e ben interconnesso, con standard di ampiezza adeguati, senza ostacoli, sicuro e ben segnalato.

📢Laddove ciò non è possibile con piste ciclabili ad hoc, le corsie ciclabili possono complementare efficacemente, in un’ottica di rete, i percorsi, purché la sicurezza sia garantita, ad esempio con un limite di 30 km/h per chi guida un’auto.

E voi vi siete iscritti alla prima Pan-Sec ??

𝗣𝗮𝗻 – 𝗦𝗲𝗰, 𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗔𝗹 𝗩𝗲𝗻𝘁𝗼

Quelli di Al Vento sono nostri amici.
Sul numero di agosto ci ospitano
fra birrette e biciclette.
Motivo in più per iscriversi subét (subito).
Pan-Sec: 400 km, 7000 D+.
🚲Partenza il 3 ottobre da Modena, Foro Boario.
Pedala con noi.

Tutte le info su 👇
www.pan-sec.it

📰Grazie Alvento - italian cycling magazine ❗

Nei Paesi Bassi, la bicicletta è un'attività sociale, fatta in gruppi di due, tre o quattro persone affiancati. E' uno dei punti di successo della mobilità ciclistica, ma per farlo bisogna ridistribuire lo spazio stradale (come in questa foto)

In the Netherlands, cycling is a social activity; done in groups of two, three, or four people.

But unless you have the type of infrastructure that enables social cycling, then it's not going to happen.

Approfittiamo delle prime ore del mattino per un giro che collega due piazze iconiche

Un sindaco con le idee chiare 👏👏👏

Ianeselli e la pista ciclabile della discordia: «La città va cambiata, dobbiamo abituarci» «Si tratta di cambiare mentalità, abitudini. Non vogliamo costringere nessuno a rinunciare all’auto, ma è più comodo e anche più veloce». E scherza: «Mi danno del biciclettaro, come fosse un’offesa» POLEMICA Il botta e risposta fra sindaco e autisti MINORANZE Fratelli d'Italia: noi contr...

Continuano le trasformazioni delle strade a Parigi. Meno asfalto più verde più spazio per le persone. Le città cambiano se vogliono migliorare 😍

Una revisione sistematica di 40 città europee conferma ora che un limite di velocità di 30 km/h migliora la sicurezza stradale e crea città più sane e più vivibili. https://italy.cleancitiescampaign.org/pums-updates/19-7-2024-uno-studio-sui-vantaggi-dei-limiti-di-velocita-a-30-km-h-in-europa/

Insomma, un bosco avrà buone prestazioni se produrrà buon legno da ardere o da costruzione o se garantirà biodiversità ospitando sempre più specie di uccelli?

L’autonomia non è quindi la riforma che aggiusterà qualcosa, ma solo la lama con la quale si squarcerà il Paese. Un’autonomia disegnata da un corpo politico che non ci dà prova di consapevolezza ecologica è, di fatto, la prova che la dissociazione del pensiero politico dall’ecologia diviene un punto di qualità in chi fa politica e non una lacuna davanti alla quale fermarsi. L'analisi di Paolo Pileri

👉https://altreconomia.it/un-paese-fatto-a-pezzi-in-nome-di-unautonomia-differenziata-laddendum-ecologico/

Che bella iniziativa 😍 Laura Pelliciari
“Ride Appennino” fornisce tre tipi di bicicletta: trekking, front e full, ed inoltre dà la possibilità alle famiglie di viaggiare insieme, mettendo a disposizione una serie di attrezzature come i cammellini, i carrellini e i seggiolini per trasportare i bambini troppo piccoli per pedalare da soli in strada.
https://www.gazzettadimodena.it/modena/cronaca/2024/08/03/news/ride-appennino-per-cicloturisti-ispirati-da-un-viaggio-in-nuova-zelanda-1.100563746

I servizi di custodia sono sempre importanti per chi sceglie di spostarsi in bici. 👏
https://www.modenatoday.it/attualita/nel-cuore-del-centro-storico-un-nuovo-deposito-per-biciclette.html?fbclid=IwY2xjawEYF5tleHRuA2FlbQIxMQABHajkNLaVbknoVDW3snn3qO7fotfEyUUqC3hLsSoc7yKytzUbEqpuhiJymw_aem_9jP0HCYTMs7Ccu6n3u3SWw

Nel cuore del centro storico un nuovo deposito per biciclette Aggiudicati i lavori di adeguamento dell’immobile di via Carteria, che potrà ospitare 65 biciclette. Verrà installata anche una telecamera di videosorveglianza

🆙🟢L’importante è la salute!
🚶‍🚴 Pedalare e camminare allunga la vita: i dati

Si sa che uno stile di vita attivo aiuta a mantenersi in salute, ma quanto attivo, e quanto in salute? Basterà mo***re in sella o camminare per gli spostamenti di tutti i giorni, oppure ci tocca trovare il tempo, i soldi e le energie per iscriverci in palestra? La risposta non è ovvia.

Nonostante l'aumento degli investimenti nella mobilità attiva, la valutazione dei benefici in termini di salute per chi cammina o pedala tutti i giorni sono in genere limitate all’analisi di gruppi ristretti e a un breve periodo di follow-up, e ciclisti e pedoni vengono spesso analizzati insieme. Uno studio del British Medical Journal appena pubblicato ha voluto far luce in maniera più scientifica: ha preso in considerazione 82.297 individui di età compresa tra 16 e 74 anni, seguendoli per 18 anni tra il 2001 e il 2018, e separando i dati riguardanti pedoni e ciclisti. L’analisi, che ha preso il nome di Scottish Longitudinal Studies, è stata basata sui dati del censimento, incrociandoli con ospedalizzazioni, decessi e cartelle cliniche, con un modello statistico che teneva conto anche delle condizioni di salute preesistenti e delle caratteristiche demografiche e socio-economiche.

Rispetto al pendolarismo non attivo, una volta azzerate le altre variabili, il pendolarismo in bicicletta è stato associato a un rischio inferiore di mortalità per tutte le cause (47% in meno), a un rischio inferiore di ospedalizzazione (10% in meno), a un rischio inferiore di ospedalizzazione per malattie cardiovascolari (24% in meno) o di assumere regolarmente farmaci cardiovascolari (30% in meno), a un rischio inferiore di mortalità per cancro (51% in meno) e di ospedalizzazione per cancro (26% in meno) e a un rischio inferiore di avere una prescrizione per problemi di salute mentale (20% in meno). Il pendolarismo pedonale è stato associato a un rischio inferiore intorno al 10% di essere ricoverati in ospedale per qualsiasi motivo, di soffrire di malattie cardiovascolari croniche e di dover assumere farmaci per salute mentale.

Camminare e pedalare sono scelte individuali che però possono e devono essere incoraggiate attraverso oculate scelte di pianificazione: rendere i percorsi e gli attraversamenti più fruibili e sicuri può fare una enorme differenza. I cittadini che si muovono in bici e a piedi dovrebbero essere valorizzati e tutelati anziché messi ai margini, per il benessere loro e di tutta la comunità. In fondo, l’importante è la salute, no?

Incidenti stradali 2023: i dati Istat bocciano la linea Salvini
Nel complesso l’incidenza dei morti in città è ancora peggiorata, passando dal 42,2% delle morti in ambito urbano sul totale del 2022 al 43,7% del 2023, il che ci pone agli ultimi posti in Europa (media UE27 39% e media UE15 31%). Ciò significa che le nostre città sono più insicure delle corrispondenti in Europa.
https://fiabitalia.it/incidenti-stradali-2023-i-dati-istat-bocciano-la-linea-salvini/