Spazi di Sé

Sono psicologa e psicoterapeuta, mi piace leggere, studiare, osservare, pensare e condividere riflessioni. E' il mio pane quotidiano!

Sul mio comodino non mancano mai libri e romanzi sull'argomento!

02/05/2023
15/04/2023

🎧Su Wheeppy ascolta subito il podcast “La comunicazione secondo l’Analisi Transazionale”.
🌟Il principio di base AT è che è impossibile non comunicare, ma perché e in che modo lo facciamo?
👉In questo podcast, attraverso le parole della psicoterapeuta Patrizia Vinella, scoprirai cosa accade nella relazione con gli altri quando comunichiamo e come mai la comunicazione non verbale è più potente di quella verbale.

Prenditi 5 minuti, basta un click:
https://www.wheeppy.com/psicologia-e-analisi-transazionale/

03/04/2023

Il lunedì è una ripartenza, riprendiamo contatto con il ritmo lavorativo e la quotidianità e per alcuni può sembrare un giorno più faticoso rispetto agli altri, per noi stamani lo è stato 😅. Ma il gruppo e la creatività sono stati degli alleati e ci hanno aiutato a rendere più “leggero” l’impegno in agenda 🪴🌈.
Ecco cosa è saltato fuori da un lavoro di intervisione:
Cosa accade nella mente del terapeuta e del professionista della salute a cui viene richiesto aiuto?

27/01/2023

In occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA, pubblichiamo lo scritto di Anna Emanuela Tangolo.
La storia di tre donne, la psicoterapeuta e due clienti, che condividono vissuti tanto densi e profondi da segnare ognuna di loro.

"Giornata della memoria in uno studio di psicoterapia"

Venti anni fa in un qualunque pomeriggio invernale incontrai per la prima volta due clienti che chiedevano psicoterapia, la prima alle 16 e la seconda subito dopo alle 17.
Erano due donne di cinquanta anni, entrambe insegnanti, di aspetto gentile e molto tristi.
Non avevano niente altro in comune se non una storia di depressione e melanconia come tono di fondo che aveva reso grigia la loro vita.
Ascoltavo la prima, Rachele e poi l'altra, Ingrid e nei racconti che si intrecciavano senza che io potessi comprendere le radici della tristezza si affacciavano sentimenti di colpa ancora più difficili da spiegare.
Certo nella depressione c'è sempre il senso di colpa, la rabbia repressa, la melanconia come umore di fondo, ma io restavo sempre con un profondo interrogativo: che bambine erano state queste due signore e quali genitori avevano avuto?
Mi affioravano le immagini di bambine tristi, di madri tristi, di padri distanti.
Poi d'un tratto la svolta: Rachele scopre che la madre era ebrea, che si era sposata un cattolico e si era convertita durante il fascismo, ma che la nonna materna e lo zio erano stati deportati ed erano morti ad Auschwitz. Rachele era nata durante quei terribili anni di segreti e sofferenze di cui non si era mai parlato.
Ingrid era figlia di un ufficiale tedesco e di una donna italiana che si erano conosciuti durante la guerra. I genitori si erano poi separati in modo traumatico e lei aveva per tutta la vita avuto paura di quel padre così misterioso e rigido che doveva incontrare ogni estate. Solo durante la psicoterapia Ingrid si disse che il padre era un nazista e che lei provava profonda vergogna per quel legame che cercava di dimenticare.
Cosa c'è in me di lui, di quel veleno si disse, e Rachele intanto ricercava alla sinagoga quelle tracce delle sue origini che la madre non osava manifestare.
La depressione di Rachele e di Ingrid si risolveva man mano che la memoria affiorava e che le parole restituivano la possibilità di definirsi e liberarsi dalla profonda vergogna e dalla colpa che tutti proviamo se ci riconosciamo legati all'intero genere umano, figli di persone che sono stati tra i carnefici e le vittime del più grande disastro della storia.
Io contenevo dentro di me la misteriosa connessione tra le due che entrambe non hanno mai conosciuto e che passava dal mio studio a pochi minuti dalle parole e dalle lacrime dell'una e dell'altra.
Erano solo bambine, bambine e basta, nate nel buio e che dovevano ritrovare la luce e la fiducia.

29/11/2022

Un bellissimo libro che sto leggendo in questo momento

29/07/2022

🪁

18/07/2022

“Lo scopo della vita non è diventare perfetti, ma completi.”
Carl Gustav Jung

04/05/2022

“Lloyd, credo di essermi perso”
“Davvero, sir?”
“Sono qui in mezzo al niente. Ciò che ho lasciato indietro mi appare ormai piccolo e lontano e davanti non si vede nulla”
“Situazione terribile, sir”
“Pensavo che questa fosse la strada per la felicità, ma forse ho sbagliato tutto”
“Sir, non sia troppo duro con se stesso. In fondo è incappato in un fraintendimento molto comune…”
“Quale, Lloyd?”
“Non esistono strade per la felicità, ma solo percorsi che portano ad essa"
“Ma se non c’è una strada, se non ci sono delle indicazioni, come ci si può arrivare?”
“Alzando lo sguardo e orientandosi con i propri desideri, sir”
“Ricominciamo a camminare Lloyd?”
“Con molto piacere, sir”

[Di Lloyd, di sir, di perdersi e trovarsi e dell'arte di Marilena Nardi]

14/04/2022

"Amarsi non è una cosa facile, proprio perchè significa amare tutto di noi stessi, compresa l'Ombra".

[Hillman, La ricerca interiore]
Illustrazione di Susy Lee

15/03/2022

🎗💜 Una testimonianza per far crescere il rispetto per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare e della nutrizione, per far crescere la speranza per chi per troppo tempo è rimasto costretto in silenzio e in solitudine dalla sofferenza, PER NON DIMENTICARE chi non ce l'ha fatta, PER COSTRUIRE una nuova cultura fondata sull'ascolto, che abbatte il muro dei pregiudizi per lasciare spazio alla forza della condivisione
XI Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla 🎗💜

12/03/2022

Consapevolezza, compassione, perdono, corpo come dono 🫀🧠🧩🫂♥️

08/03/2022

A tutte le Donne:
che ogni giorno lottano per i propri diritti,
che ogni giorno lottano per la propria libertà,
che ogni giorno lottano per la propria indipendenza,
che ogni giorno lottano per i propri sogni,
che ogni giorno lottano per se stesse e per le proprie famiglie
e soprattutto a tutte le Donne che in questo momento lottano per la sopravvivenza di se stesse e dei propri figli scappando da una guerra ingiusta e disumana.
♥️💛💙🌈

Lella Costa - Stanca di Guerra 03/03/2022

Oggi una giovane paziente mi ha fatto conoscere questo monologo. Lo abbiamo ascoltato insieme, ci guardavamo, eravamo in contatto e connesse con le stesse emozioni di paura, preoccupazione, incertezza… ma “Come fanno a dormire?”😔

Lella Costa - Stanca di Guerra Tre minuti e mezzo di un'incredibile intensità tratti da "Stanca di guerra", un monologo teatrale scritto nel 1996 da Lella Costa Alessandro Baricco, Sergio ...

22/02/2022

Ciascuno di noi ha dei bisogni “spezzati” nella propria vita e forte è il bisogno, il desiderio, di essere risarcito, così da poter colmare ciò che è stato impedito nella propria storia.

02/02/2022

“Non ho abbastanza certezze per costruire il mio futuro, Lloyd”
“E allora lo costruisca con le incertezze, sir”
“Ma così non rischiamo di creare qualcosa che non sta in piedi?”
“Non se il materiale con cui si costruisce è solido, sir”
“E i nostri dubbi sono molto resistenti. Vero, Lloyd?”
“Meravigliosamente incrollabili, sir”
“Diamoci da fare, Lloyd”
“Con molto piacere, sir”

~Di Lloyd, di sir e di una Nuova Vita con Lloyd~

Filter Bubble ed Echo Chamber. L’informazione ai tempi dei Social Network - Blog de L'Eco della Stampa 07/01/2022

Internet e mentalizzazione…
Fonagy con il processo della mentalizzazione fa riferimento ad una competenza metacognitiva dalla quale dipendono la capacità di comprendere le manifestazioni affettive altrui, la capacità di regolazione affettiva, di controllo degli impulsi e di automonitoraggio. Quindi, si tratta di processi psicologici che consentono di comprendere il proprio funzionamento e l’altrui in termini di stati mentali, cioè sentimenti, convinzioni, intenzioni e desideri.
Su Internet, in particolar modo attraverso i social, assistiamo o meglio subiamo un processo, derivante da una serie di algoritmi, chiamato FILTER BUBBLE. In tale processo le persone si ritrovano in una sorta di bolla nella quale hanno accesso solo a informazioni che non fanno altro che confermare ciò che già pensano, mentre vengono scartate tutta una serie di risorse che potrebbero mettere in discussione il loro punto di vista ed essere utili per fare un’analisi più critica di una certa situazione (un meccanismo simile a quello che entra in azione quando si manifesta un bias cognitivo).
Come possiamo formarci se il nostro mondo informativo su Facebook (e anche sugli altri social) passa attraverso un algoritmo che per definizione tende ad escludere punti di vista diversi dal nostro?…..
Qual è il rischio? Di perdere il nostro pensiero critico, di evitare il confronto con chi ha un pensiero diverso dai nostri, di non trovare un equilibrio, di non filtrare e di non selezionare le notizie, di cadere in trappole in termini di bufale, fake news e disinformazioni.

Filter Bubble ed Echo Chamber. L’informazione ai tempi dei Social Network - Blog de L'Eco della Stampa La diffusione di news sui social network è diventata virale: ma cosa si nasconde dietro questa infodemia? Parliamo di filter bubble ed echo chamber...

10/12/2021

Ho capito di essere una persona abbandonabile.
Non nel senso che non posso evitare l’abbandono, che
mi è ovvio fin da bambina. Ma che lo considero una
possibilità imminente e talvolta auspicabile. Un tempo
pensavo di essere una che abbandona facilmente.
Ora so che, anche se con dolore, sono abbandonabile.
Voglio dire che quando sento che non ci sono le condizioni
per incontrarsi davvero, per intendersi senza
troppa fatica, «abbandonami» è un invito liberante.
Non è obbligatorio tenermi, frequentarmi è facoltativo.
E questo dà molta leggerezza e grazia all’incontro.
Come fanno le libellule e forse i volatili in genere. Può
far molto male all’inizio, può atterrare ma poi piano
piano si sente che sopra la testa e tutt’intorno si allarga
un grande spazio libero. C’è piú sfondo e un sentore
appena accennato di nuove possibilità. L’odore
è l’esatto opposto dell’odore di bruciato. Un profumo
fresco di bucato appena steso, di pavimento appena
spazzato e poi lavato. Con cura. Con le finestre aperte.

- Chandra Livia Candiani -

(Edvard Munch, Le persone sole, 1907)

14/11/2021

Spazi necessari in cui si costruiscono le relazioni, Io-Tu-Noi🧩🪢🤝♾

Tra due persone accade che talvolta,
assai raramente, nasca un mondo.
Questo mondo è poi la loro patria,
era comunque l’unica patria
che noi eravamo disposti a riconoscere.
Un minuscolo microcosmo,
in cui ci si può sempre salvare dal mondo che crolla.

- Hannah Arendt, in una lettera a Martin Heidegger -

(Marc Chagall, Sopra la città, 1918)

12/11/2021

Progress is not linear
Via https://bit.ly/3Gs6jpt

05/10/2021

La fragilità di un essere umano è condizione preziosa per entrare nel proprio stato naturale di libertà.
Da quando nasciamo ci fanno credere il contrario; veniamo educati a generare una forza non reale che è solo rigidità, resistenza alla vita. Cresce con noi un ideale di perfezione pericoloso che non ci permette di essere noi stessi, che non accetta la debolezza umana.
La nostra natura divina si manifesta quando l’essere umano diventa consapevole della propria condizione di immensa fragilità e cede, si arrende, comprende che se apre mani e braccia in quello stato di immensa cedevolezza, inizia a volare. Non occorre essere forti per essere liberi.

Alice Miller

Foto da Pinterest

19/07/2021

Mi sono sempre osservata molto dentro, mi sono ascoltata, ho conosciuto le mie maree, le mie paure, ho evitato di sentirle mettendole a tacere, ho creato voragini, ho costruito dighe, ho perso la fiducia, la speranza, mi sono isolata, annoiata, arrabbiata, ma mai arresa, questo mai… ho sempre cercato di non lasciarmi totalmente travolgere dall’onda, una parte nascosta in me di speranza e ottimismo ha sempre abitato in me.
Ho imparato che esiste la rottura e la riparazione, la condivisione e la solitudine, il silenzio e il rumore, le ferite e le cicatrici, gioia e dolore, la vita e la morte, la rabbia e la paura, una storia e una memoria, l’amore e l’amicizia, lottare e abbandonarsi, la colpa e il perdono, ombre e luci.
Sono fatta di tante parti e se in passato sentivo che queste lottavano tra loro, perché non era “giusto” essere in un determinato modo, sentire certe emozioni, con il tempo queste parti stanno imparando a coesistere ed integrarsi nello stesso corpo.
🧩🧶🪴🌓🧜🏼‍♀️

10/07/2021

Per anni sono stata un numero…..
Ero una 42, ma quasi 41 che aspirava ad una 40 e cercava di raggiungerla disperatamente.
Quella cifra, scritta su un’etichetta all’interno di un capo, mi condizionava più di ogni altra cosa…..
Sono stata la ragazza “florida” in azienda dove lavoravo, un’azienda che aveva un ideale estetico ben diverso dalla mia fisicità :
Il mio seno era assolutamente un tabù, volgare dicevano, tanto che non mi permetteva di indossare un sacco di cose.

Nel mio mondo ideale non ci sono taglie e misure, ci sono solo persone, e le persone sono tutte diverse: alte, basse, con la pancetta o con l’addome scolpito, con il sedere grosso o meno…. Ognuno fatto a modo suo . Io sono Chiara e i miei pantaloni avranno solo scritto questo d’ora in poi….
P.s. Non ho vinto ancora la sfida con lo specchio e credo che non la vincerò mai, e questa mia foto è un pugno allo stomaco, ma sto cercando di creare qualcosa di mio in tutto e per tutto, ed è importante per me che comprendiate il perché non troverete più numeri all’interno dei capi che trasformo, del perché cerco di creare vestibilità più inclusive, modelli portabili da chiunque, che non importa se prendiamo 2kg o ne perdiamo 3, capi che rimarranno con noi a prescindere….

10/06/2021

È un po’ che non scrivo. Jean Luis Borges scriveva: ~Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un pò di se e si porta via un pò di noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla~

Il lavoro è molto aumentato con la pandemia che sta attraversando le nostre vite, anzi preferisco dirlo così: le nostre vite sono attraversate dalla pandemia e lascia tracce, impronte di paura, di dolore e sofferenza, mancanze. Chi ha perso persone, chi ha sviluppato fobie e ossessioni, chi non ha più certezze, chi si isola ed evita le relazioni, l’intimità.
A volte tutta questa “roba” un po’ mi si appiccica addosso. A volte sta lì e macina dentro perché qualcosa di quella “roba” la conosco molto bene e partono i miei viaggi mentali, che non vuol dire paranoie, per me vuol dire intuizioni, ripercorrere momenti, vissuti, che avevo tenuto un po’ lontano da me. Altre volte quella “roba” arriva, la tengo dentro o nella pancia o nella testa o nel cuore, così che possa metabolizzarla e poi la rilascio libera che possa viaggiare fin dove vuole.
E niente amo il mio lavoro, perché mi piace aiutare le persone e riflettere insieme a loro, ci fermiamo e insieme diamo uno sguardo sul loro mondo interiore, fin dove si sentono e se non sono pronti, aspettiamo, sempre insieme fino a quando quel momento si presenterà. Amo il mio lavoro, mi insegna a stare nell’incertezza della vita e ad apprezzarla nella sua complessità, spero di aiutare anche i miei pazienti in questo.🪴

22/05/2021

“Ci si ammala in gruppo, si guarisce in gruppo”
~ Eric Berne ~

09/05/2021

Si può essere madri sia che si abbiano figli o no..
È una vocazione che permette di creare legami, incoraggiare, accompagnare, riconoscere. È cura, tenerezza, sostegno, presenza, riconoscimento, contenimento, trasmissione, umiltà. Essere madre, è tante cose, con la procreazione, c'entrano solo in parte. È un modo di pensare, di prendersi cura, di proteggere, di nutrire, di crescere, di amare, di amarsi.
Buona festa a chi è madre ❤️🌈🌷

~ Ph. Dan May Art ~

28/04/2021

Perché alla fine l’unica certezza che abbiamo, la esperiamo nel momento presente. Ci sono quelle persone che passano il tempo a progettare la vita che vogliono, a pianificare sogni, ad organizzare vacanze magnifiche, ad avere pensieri del tipo “quando sarò laureata o quando avrò la mia casa o quando sarò sposata o quando avrò due figli, quando avrò o quando sarò..” e ci sono persone che vivono nel passato “se avessi fatto questo, se avessi scelto quella facoltà, se le avessi detto quanto l’amavo, se non avessi detto che..”.
Vivere nel futuro e nel passato tiene lontani dal tempo che può essere vissuto oggi, ora, che rappresenta l’unico momento certo. Credo che sia un modo per stare lontani da sè, dai propri bisogni, da scegliere se stessi, da osservarsi e ascoltare le proprie parti, anche quelle conflittuali, le nostre emozioni.
Alla fine nella vita bisogna godersi il viaggio, non immaginarsi all’arrivo, perché la vita è quella che passa mentre cerchiamo di progettarla.

16/04/2021

"Il lutto è il prezzo di aver desiderato amare qualcuno"
Irvin Yalom

27/03/2021

Imparare a stare nell’incertezza, negli spazi opposti, per ritrovare il coraggio e la speranza

20/03/2021

Donne che curano le donne, “si diventa donne col tempo”.
Quattro donne meravigliose, per me importanti nel mio percorso personale e professionale, raccontano le loro riflessioni su alcune tematiche tutte al femminile.
Mettetevi comodi, sgombrate la mente, oziate e ascoltatelo🌈💛

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