Felice Balsamo

Storie verosimili della città di Napoli n. 87: Il prof. Pasquale, il caldo d'estate e la solidarietà della città di Napoli

Oggi ho incontrato il professore Pasquale, che come al solito era intento a portare pesanti buste della spesa. Non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che il professore, come lo chiamiamo qui nel quartiere, ha superato i 90 anni e che in questi giorni a Napoli, con il sole estivo e temperature che superano i 35 gradi, uscire non è per nulla consigliabile.

Considerando che il “professore” soffre di diverse patologie, da anni in pensione, non ha mai smesso di uscire per fare la spesa. Sua moglie, Maria, della stessa età, da tempo non può muoversi da casa. Così Pasquale, da anni, ogni giorno, con il suo passo lento ma determinato, si avvia verso i negozi del quartiere, quegli stessi negozi che ha frequentato con assiduità per anni.

Non si arrende, anche se richiamato dai suoi figli e dai vicini, percorre imperterrito i vicoli familiari, dicendo che il caldo afoso di questi giorni non lo fermerà.

Ma è qui che si compie il miracolo di questa città. Lungo il percorso, chi lo vede non si ferma al semplice saluto. E così si può ascoltare il familiare chiacchiericcio di Lello delle granite a Porta Capuana con il suo: "Guagliò, cumm stai?", offrendogli un bicchiere di fresca granita, da bere lentamente, come ripete spesso anche ai turisti.

O ancora, nello storico panificio, la signora Carmela, anche lei anziana ma ricca di vita, fa sempre cenno a suo nipote di alzarsi per far sedere, anche solo per qualche minuto, il “professore”.

E ancora, prima di tornare a casa con quelle pesanti buste, è la volta della storica pasticceria Carraturo a Porta Capuana. Lì, dove il profumo del caffè e dei dolci riempie l'aria del “rarone” fin dal 1837, per consuetudine e per altruismo è possibile oltre a poter riempire la borraccia d’acqua gratuitamente per chiunque passi per questa storica pasticceria, proprio al “professore” viene sempre offerto del caffè freddo, la specialità della casa. Quella pausa è così utile per farlo riposare e per ascoltare con interesse le storie che racconta, storie di una Napoli che sembrava ormai lontana, ma che vive ancora nei suoi racconti.

E così, via via, fino a casa, dove altri abitanti del quartiere, come il pescivendolo Antonio e il macellaio Gennaro, si assicurano che abbia tutto il necessario e che non debba fare troppa fatica.

Nonostante la stanchezza e il caldo soffocante, a Pasquale interessa solo una cosa: l’affetto della sua città. Ma soprattutto, quando apre la porta e vede il sorriso riconoscente di sua moglie, trova la forza di continuare.

Questo è uno dei veri volti della città di Napoli, con il suo grande cuore, che mostra ogni giorno che l'amore e la solidarietà possono superare anche i momenti più difficili.

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"𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗩𝗲𝗿𝗼𝘀𝗶𝗺𝗶𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗡𝗮𝗽𝗼𝗹𝗶" 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮 𝘂𝗻 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗼!
Cari, grazie al vostro entusiasmo per le mie storie, nasce il mio primo libro!

Contiene 40 storie, di cui 15 tra le più apprezzate dal web e 25 inedite che non saranno mai pubblicate sui social, correlate da 40 foto. Ad oggi oltre 600 copie vendute!

Versione libro: 13,00 euro - Versione digitale: 6,99 euro

𝗘𝗰𝗰𝗼 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗼 (𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗼)
- 𝗙𝗲𝗹𝘁𝗿𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 Piazza dei Martiri: copie disponibili !
- 𝗙𝗲𝗹𝘁𝗿𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 via Toledo: nuovamente copie disponibili! (anche in vetrina!)
- 𝗙𝗲𝗹𝘁𝗿𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 Piazza Garibaldi: nuovamente copie disponibili !
- 𝗙𝗲𝗹𝘁𝗿𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 Aeroporto di Capodichino: copie disponibili !
- 𝗙𝗲𝗹𝘁𝗿𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 Centro commerciale Afragola: nuovamente copie disponibili !
- 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗮𝗱𝗼𝗿𝗶 Piazza Bovio/Piazza Borsa presso The Spark: copie disponibili !
- Cartolibreria Giorgio Lieto: (Fuorigrotta) Ha copie disponibili
- 𝗔𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗣𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗰𝗲𝗿𝗶𝗮 Carraturo a Porta Capuana: ha ancora copie disponibili (in omaggio da anche una sfogliatella)
- Sciò Sciò Via Buongiorno 1 (Sanità/Vergini): Copie disponibili
ONLINE
- 𝗔𝗺𝗮𝘇𝗼𝗻: Copie disponibili nuovamente qui: https://amzn.eu/d/67qUBXn
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Luoghi e nomi diversi, ma intrecciati in personaggi e storie della città di , realmente vissute ed esistenti.
Foto Google Earth
Tutte le mie storie sono raccolte qui: https://www.lucisunapoli.it/blog

Felice Balsamo Nato a Napoli informatico dall'età di 9 anni, pubblico ciò che ritengo utile e divertente. Ho pubblicato a 49 anni il mio primo libro: Storie Verosimili della città di Napoli, con oltre 700 copie vendute. Mai arrendersi.

Questa in foto si chiama Clio, questa volta siamo sicuri che sia una femmina perchè i gatti con tre colori diversi possono essere solo femmine ed è già sterilizzata.
Anche lei si è presentata qualche settimana fa "scommata di sangue" al collo.
Anche se timidamente e non abituata all'uomo si è fatta medicare. Oggi le abbiamo tolto il foulard, è guarita, ma ovviamente ha deciso di stabilirsi da noi.

E siamo al secondo gatto che viene qui, il primo "Ketto", che abbiamo chiamato Ketty per settimane per poi scoprire che era un maschio, è arrivato qui due anni fa circa pieno di ferite.

Ora la domanda è: Ma ci avessero preso per il Cardarelli? Avranno capito che qui da noi la lista d'attesa non c'e', i posti letto sono disponibili, la "mensa" è buona e tutto sommato si sta anche bene ... e anche noi con loro.

In questo post mi sforzo di parlare in italiano, vorrei scriverlo in napoletano, ma rischio poi di nominare troppi santi, defunti e anime varie.

Queste foto sono relative alla spiaggia libera di "Ischitella" a Castel Volturno. Su questo tratto di spiaggia, sono state girate alcune scene di Mare Fuori, tanto per fare un esempio. Durante tutto l'anno questa spiaggia "libera" e il suo mare fa invidia a Dubai, Caraibi, Ischia, Capri, comprese la costiera Sorrentina, Amalfitana e all'intera Sardegna.

La spiaggia "libera" per ben 10 mesi l'anno è pulitissima, un vanto per chi ci vive e per chi può vivere il mare tutto l'anno.
Le foto che vedete è quanto accade ogni "santissimo" Luglio e Agosto. Le foto non rendono, ma soprattutto nei fine settimana, la trovate così.

Ora io mi pongo alcune domande:

1) Ma per l'anima di tutti i vostri cari, che vi guardano dall'alto, non vi viene in mente che quando qui ritornate nel fine settimana, trovate la stessa monnezza "come voi" ?

2) Sempre considerando l'anima dei vostri cari, ma se io vengo a casa vostra, la trovo in queste condizioni o la trovo luccicante?

3) Sempre con uno sguardo all'anima dei vostri defunti, ma i figli che portate con voi, che vedono come riducete questa spiaggia, come pensate crescano ?

4) Sempre con un pensiero all'anima dei vostri genitori che non vi hanno trasmesso nemmeno un minimo di educazione, perchè forse anche loro si comportavano così, ma possibile che portate tutta questa munnezza con voi e pensate di poterla lasciare lì?

Io ricordo che da bambino, quando andavo a mare con i miei, mia madre portava sempre due buste di plastica. La prima per riportare i customini bagnati, la seconda per le bucce di frutta e gli avanzi.

Detto questo, mi duole dire .... e qui scatta il napoletano, non riesco più nel trattenermi: Siete a munnezz, ma a munnezza, ra munnezza della munezz ra gent".

Non mi scrivete nei commenti che non ci sono controlli o che mancano i cestini, è "munnezza", sono "rapuonzi" che provengono nel fine settimana, dopo ore e ore di traffico dai comuni vicini, tutti senza alcuna distinzione. E' quella stessa "munnezza" che chi ci fa vergognare quando andiamo fuori città.

Guardando questa foto, il mio sorriso e il piatto vuoto. Secondo voi cosa ho appena finito mangiare?
Un aiuto: guardate i gusci nel piatto avanti e mi raccomando massima precisione!

Non so se si sente il profumo, ma vi assicuro che è una vera opera d'arte. Quello che mi chiedo è come si fa ad ordinare quella con l'ananas, con tutto il bene del mondo, la pizza è salata, levate il dolce... e il vino da mezzo!
più attivi

Attenzione, questa sera alle 21.00, sono in diretta su LabTv con gli .
Questa volta si parlerà di Napoli e dei suoi mille volti, le sue storie, i suoi vicoli. Storie di gente comune raccontate nel mio libro: "Storie verosimili della città di Napoli."
Oltre 1 ora, parlando di Napoli e delle sue tante storie e tradizioni.

Come sempre, vi chiedo un parere, sul nuovo taglio e soprattutto sul nuovo colore dei capelli. Ma soprattutto ditemi se trasmetto la vera passione su Napoli.

più attivi avete ben cinque modo per seguirmi: Dalle 21:00 su Labtv canale 84 e in streaming sul sito www.labtv.net. E se avete una SmartTV potete vederla anche qui e se vi trovate in movimento anche tramite la WebApp collegandosi con il pc al link: ➡➡ app.labtv.net/ e sulla pagina FB di LabTv

Guardando questa foto, il mio sorriso e il piatto vuoto. Secondo voi cosa ho appena finito mangiare? Un aiuto: é un secondo tipico partenopeo, ma che si fa anche come antipasto.

Queste foto ritraggono il sottoscritto a babbuccio, sul Monte Echia, il “monte” più importante della città di Napoli e che incredibilmente ben pochi conoscono, eppure ci siamo passati vicini, infinite volte.

Prima cosa: Invito tutti ad utilizzare l'ascensore che vi porta fin sopra al Monte Echia, e soprattutto portate i vostri genitori, nonni, mogli, figli, nipoti, perché è l'occasione per capire quanto Napoli può stupire e quanto abbiamo di così tanto da valorizzare.

Per chi non lo sapesse, il monte Echia si trova alla fine di Via Santa Lucia. Per molti anni è stato un cantiere. Ai primi del 2000 si decise di costruire un ascensore che da via Santa Lucia appunto portasse fin su monte Echia.

Ma perché è così importante?
Fu proprio qui che i greci, arrivati sull’isolotto di Megaride, su cui poi fu costruito Castel dell’Ovo, arrivarono fin su al monte, che un tempo era un'area sicura.

Quando i greci arrivarono in questa città magica e bellissima, decisero di ringraziare la loro dea della navigazione Euplea e di dedicarle quel monte che li ospitò per secoli. E così nel corso degli anni, quel monte, con le varie trasformazioni linguistiche, è arrivato fino ad oggi come Monte Echia.

Ecco, su quel monte è nata la città nuova, appunto Napoli. Tutta la “nostra” storia è iniziata su quel monte.

Bisogna ammettere che hanno impiegato meno tempi i greci nel scoprire Napoli e insediarsi sul monte Echia, che noi per fare un ascensore, ma qui da noi le cose si fanno per bene e quindi ci vuole tempo.

Gli ascensori sono due, molto larghi e con ampie vetrate, quindi non temete, tutto il percorso da via Santa Lucia fino alla parte superiore del belvedere è accessibile, quindi anziani e carrozzine di ogni tipo possono accedere senza problemi.

Il vero miracolo però di questo ascensore è che si accede obliterando un biglietto ANM di corsa singola. Ed è qui che avvengono ben due miracoli: il primo, il napoletano acquista volentieri ben due biglietti sia per salire che per scendere, mai vista tanta passione per acquistare un titolo di viaggio del trasporto pubblico qui da noi.
Il secondo miracolo è che finalmente abbiamo il primo trasporto pubblico preciso e puntuale dai tempi dei greci!

Unica pecca a mio modo di vedere, è che è possibile salire e scendere anche con le scale. Ora, premesso che scendere sarebbe anche possibile, salire è una scommessa. Ma a mio modo di vedere non è giusto che anche per chi prende le scale sia necessario fare il biglietto.

Ora che avete tutte le informazioni cari “giovani”, portate i vostri genitori, nonni, mogli, figli, nipoti, è un modo per dimostrare che siamo legati a loro e a questa città.

P.s. nelle foto non c'è’ mammina, perché non era andata dal parrucchiere, quindi verrà una prossima volta. più attivi

Questa foto mi ritrae mentre sto mangiando il "cuzzetiello" melenzane e polpette al costo di che troverete tutti i giorni fino a domenica 19 maggio a Piazza Mercato.
Secondo voi potevo mai farmi scappare PaNeapolis - Festa del Pane a Napoli con i loro "cuzzetielli" a 5 euro e i cestini di pane preparati al momenti, nel più grande panificio mai realizzato in una piazza a Napoli?

Orari stand:
Giovedì 16 maggio: 10.00 - 14.00 e 16.00 - 23.00
Venerdì 17 maggio: 10.00 - 14.00 e 16.00 - 23.00
Sabato 18 maggio: 10.00 - 23.00
Domenica 19 maggio: 10.00 - 23.00

Il quesito è, oggi mi prendo:

A) Cuzzetiello polpette e melenzane
B) Cuzzetiello Salsicce e friarielli
C) Ciotolina di pane ripiena con pomodorini e mozzarella
D) Ciotolina di pane salsicce e friarielli
E) Ciotolina di pane polpette e salzulella
F) Ciotolina di pane melenzane a funghetti
G) Caciocavallo impiccate sul pane
H) Fatte di pane con mortadella, stracciatella e granella di pistacchio
I) Fette di pane con cioccolato

più attivi

Grazie a Napoli Tattà per aver condiviso una delle mie storie, che ripropongo. La numero 68 dell'aprile 2023.
Da lì a poco, poi sarebbe nata l'idea di raccoglierle in un libro!
Grazie!

Pochi conoscono le infinite storie legate a uno dei vicoletti più caratteristici di Napoli, il vicoletto Sant’Arpino, situato nel cuore di Via Chiaia. Fu don Alfonso, un tempo custode di Palazzo Sant’Arpino, uno dei palazzi nobiliari più prestigiosi di Via Chiaia, a raccontarmi le numerose storie legate a questo vicoletto.👇🧐
https://napolitatta.it/2024/04/29/cunicolo-segreto-vicoletto-sant-arpino/
https://store.napolitatta.com/
❤️💕

Questa foto mi ritrae con Giuseppe, in uno dei nostri tanti pomeriggi. Lui, che per i veri amici si chiama Peppino, è un amico con cui, mi fermo per ore ad ascoltare le sue infinte storie.

Sono nato nel '75 e sono cresciuto, come tanti, nei tempi in cui chi non studiava o era svogliato veniva definito un asino. In alcune scuole nei primi anni '50, venivano addirittura messe delle grandi orecchie ai ragazzi che non riuscivano a fare 2+2; oggi sarebbe così umiliante e addirittura offensivo.

Nei lunghi periodi in cui si può parlare con Peppino con un po' di calma, è possibile scoprire davvero tante cose, dimostrando quanto l'apparenza spesso inganni.

Peppino si definisce un somaro, non certo un asino, e lo fa con orgoglio. Fu lui a raccontarmi questa differenza, da cui compresi che Peppino è tutt'altro che un cavallo mancato, tutt'altro che un animale incolto.

Peppino è un asino, e quando lo dice lo pronuncia con orgoglio. Ma lui per anni si è specializzato in quello di "somaro". Già perché, a differenza dei loro cugini i cavalli, ogni "asino" ha un ruolo che si guadagna con stima e fatica.

Lui è appunto un "somaro", ed è questa la qualifica che lo contraddistingue. È un asino da trasporto; un tempo il termine "trasporto" era appunto "soma", di conseguenza l'asino che trasporta la soma è un somaro, quindi un onesto lavoratore.

Peppino, come tanti, è di origini sarde, dove il nome asino è poco utilizzato. Ad esempio, suo cugino Arturo, adibito ad azionare la macina del mulino, è detto "molente", in quanto la macina in Latino è detta "mola". Da qui, l'asino adibito ad azionare la mola diventa "molente". Poi, con estrema proprietà di linguaggio, precisa che “molente” proviene dal participio presente del verbo latino "molere" (macinare).

Ascoltare Peppino, la sua forbita lingua e le tante storie che può raccontare un asino, è davvero incredibile, così come chi ha il ruolo di "Mulo", che mi racconterà nei prossimi incontri.

Un animale furbo, intelligente, lavoratore silenzioso, che nel corso degli anni, con i suoi mille impieghi e risvolti, ha consentito a noi delle nuove generazioni di vivere una vita migliore, di conoscere il progresso. Un animale così furbo che nel corso dei secoli ha sviluppato un sistema digerente incredibilmente efficiente, in grado di assorbire il 100% di quello che mangia. A differenza dei cavalli, gli asini si sono evoluti per sopravvivere a qualunque ambiente, adattandosi senza mai patire la fame in secoli di vita.

Poi si gira verso di me e alla fine di ogni frase esclama: don Felì e gli asini saremmo noi? Ci adattiamo a tutto in silenzio, voi umani invece lottate per un pugno di terra.

Poi si ferma, fa qualche giro per allontanare qualche mosca che si posa su quelle orecchie grandi, utili per dissipare il calore, cosa che i cavalli più eleganti non possono fare patendo il caldo, mi guarda e dice: "don Felì, meglio asino tutta la vita, mo apriamo il 'casatiello'... prima che arrivi vostra moglie e ci metta a stecchetto!"

Ieri alla terza presentazione di Storie Verosimili della città di Napoli, presso la libreria The Spark, nata nel 2020 pochi giorni prima del Covid, ma che oggi rappresenta in centro città una alternativa all'invasione di pizzerie e ristoranti. Un luogo che, ieri avete riempito ascoltando le storie del mio libro e la sua origine. Grazie per l'affetto.
E grazie a per aver coordinato l'evento e alla Consigliera Regionale per aver letto alcune storie.

Appuntamento alla quarta presentazione, a giugno, in una location insolita, tutta da far conoscere.
Intanto vi ricordo che anche la libreria (Mondadori) a piazza Bovio, ha a ieri 15 copie del libro che vi aspettano!

più attivi

Ieri alla terza presentazione di Storie Verosimili della città di Napoli, presso la libreria The Spark, nata nel 2020 pochi giorni prima del Covid, ma che oggi rappresenta in centro città una alternativa all'invasione di pizzerie e ristoranti. Un luogo che, ieri avete riempito ascoltando le storie del mio libro e la sua origine. Grazie per l'affetto.
E grazie a Melina di Marino per aver coordinato l'evento e alla Consigliera Regionale Roberta Gaeta per aver letto alcune storie.

Ovviamente sempre presenti i cinque amici che mi accompagnano con le loro foto: Salvatore Elefante Fabrizio Reale, fotografie Giancarlo De Luca Photography Leandro Felicioni e Velia Cammarano. Un grazie ai dolci dell'Antica Pasticceria Carraturo a Porta Capuana.

Appuntamento alla quarta presentazione, a giugno, in una location insolita, tutta da far conoscere.
Intanto vi ricordo che anche la libreria The Spark (Mondadori) a piazza Bovio, ha a ieri 15 copie del libro che vi aspettano!

più attivi

Vi aspetto oggi alle 18.00 per la terza presentazione. Questa volta presso la libreria piazza Bovio (Piazza Borsa) a Napoli.
Con me anche i cinque amici che mi accompagnano con le loro foto nelle mie storie e nel mio libro.
Si inizia alle 18.00....

NUOVA PRESENTAZIONE E FIRMA-COPIE E NUOVI SELFIE LIBRI
13esima pubblicazione dei vostri selfie libri, che continuate ad inviarmi, soprattutto dalle librerie!

OCCASIONE PER VEDERCI

Vi aspetto domani venerdì 26 Aprile ore 18.00 presso Spark , libreria da scoprire, ben tre piani proprio a piazza Bovio, anche se per noi napoletani resterà sempre piazza Borsa a Napoli.
Occasione per firma copie, e per scoprire aneddoti e alcune anticipazioni per i prossimi mesi.
Ci saranno come di consueto i dolci di Carraturo. Mandatemi un messaggio per organizzare al meglio gli spazi.

Modera: Melina Di Marino

Partecipano i fotografi: Cammarano, Fabrizio Reale, fotografie, Salvatore Elefante , Giancarlo De Luca Photography , Leandro Felicioni

NUOVA PRESENTAZIONE E FIRMA-COPIE

Vi aspetto Venerdì 26 Aprile ore 18.00 presso The Spark, libreria da scoprire, ben tre piani proprio a piazza Bovio, anche se per noi napoletani resterà sempre piazza Borsa a Napoli.
Occasione per firma copie, e per scoprire aneddoti e alcune anticipazioni per i prossimi mesi.

Ci saranno come di consueto i dolci di Carraturo. Mandatemi un messaggio per organizzare al meglio gli spazi.

Modera: Melina Di Marino

Partecipano i fotografi: Velia Cammarano, Fabrizio Reale, fotografie, Salvatore Elefante, Giancarlo De Luca Photography, Leandro on the road

Vi siete mai chiesti perché anche a Napoli c'è questa mania di appendere le scarpe ai cavi della corrente in strada? Se alzate lo sguardo, ne trovate appese in vari punti della città, qui tra Piazza del Carmine e Piazza Mercato, perché anche a Napoli non ci facciamo mancare nulla.

Si chiama Shoefiti, termine nato dall’unione di “Shoes” e “Graffiti”, ed è una pratica che vede un paio di scarpe legate tra loro per poi essere lanciate in aria in modo da farle rimanere appese ai cavi elettrici. È un’usanza nata negli Stati Uniti per poi espandersi velocemente nell’America del Sud sino ad arrivare in Europa... e ovviamente da noi.

Ho scoperto che questa usanza proviene dal mondo militare: chi ultimava il servizio militare lanciava gli scarponi legati tra loro come simbolo di “passaggio o fine”.

Sono poi nate varie leggende metropolitane, come ad esempio quella che vuole identificare spaccio di stupefacenti; altri invece riconducono il fenomeno agli studenti in Erasmus, i quali per festeggiare la fine del periodo trascorso nella cittadina lanciano le loro scarpe.

Io adesso non so quale sia il vero motivo: se una forma d'arte, uno stile o semplicemente un nuovo modo per liberarsi di scarpe vecchie. Ciò che mi domando è come fanno a lanciare le scarpe fino lassù, quando io, per lanciare da una parte all'altra un cavo per mantenere un oggetto sul tetto della macchina, impiego mediamente tra i 10 e i 20 tentativi!

Al confine tra Avellino e Benevento, a soli 40 minuti da Napoli, scopro la Braceria Km 237, un luogo magnifico, ben curato, elegante anche se semplice nell'arredamento. Cucina a vista e ottima la qualità dei piatti, così come la varietà del menù, dai primi alle pizze che consiglio, ma soprattutto il loro forte sono i piatti a base di carne, davvero con tante varietà.

Comunque un locale davvero unico nel suo genere e assolutamente consigliato. I costi sono assolutamente equilibrati per la qualità dei prodotti, così come le sale sono eleganti e utili per una compleanno, un incontro di lavoro o anche per una serata romantica, soprattutto lo spazio esterno (quando è aperto) è davvero elegante e molto invitante.

Unico consiglio, è relativo ai coltelli, semplicemente non tagliano o meglio non sono adatti alla carne, per cui si perde tempo nel tagliare e si fa fredda.

Adesso, vi lascio, che si fa freddo tutto, buon appetito!

Ci sono voluti anni, ricordo i progetti, i tempi e i problemi tecnici per fare quella che ritengo sia una delle uscite metro più spettacolari al mondo.
Ci troviamo a Napoli, quella in foto è l'uscita "Porto" aperta qualche mese fa, della metro linea 1 della fermata Municipio.

Si cammina tra i resti dell'antico porto romano, che fu scoperto proprio durante gli scavi, proprio qui, dove furono trovare le due navi romane, attualmente in fase di restauro ad Ercolano e che appena pronte saranno riportate qui, facendo diventare questa uscita un vero proprio museo che costa poco più di euro.

Una metropolitana che ha costi molto alti quella di Napoli, perchè ogni fermata è "monumentale", fu questo il successo del finanziamento europeo che alla fine degli anni '70 convisse l'Europa nel darci i soldi per realizzarla. Un sicuro successo, ogni fermata è davvero una opera unica, anche ben tenute non solo dal personale, ma da noi napoletani che dalla prima tratta aperta nel Luglio del 1993 di appena 4 chilometri Vanvitelli-Colli Aminei, ne abbiamo fatto un nostro vanto.
Tutto questo aspettando l'imminente apertura della Stazione Marittima Beverello, che sarà davvero innovativa e aperta alla città.
Vi invito a fermarvi per qualche attimo sull'affaccio che da direttamente su questa uscita, vi sentirete orgogliosi di essere nati o di vivere qui.

Attenzione, questa volta il quesito è individuare dove ci troviamo. Guardate attentamente i piatti, sono tipici di questa città.
Come al solito vi fornisco qualche mio "utile" aiuto:

1) New York (zona stazione)
2) Manhattan al 100esimo piano di un ristorante argentino
3) A casa di mammina
4) In lombardia
5) Veneto
6) Svizzera
7) Trattoria Da Simonetta

Vediamo chi indovina, dove ci troviamo. E' un luogo vicinissimo, ben tenuto, dove è possibile fare una passeggiata in piena natura, tra storia, fauna, flora e tanto verde. Immerso in tantissimi vigneti, dove portare un bel telo, per dormire a bordo lavo e "ronfare" liberamente. Vi do qualche indizio:

A) Lago di Como
B) Lago Maggiore
C) L'ago della bilancia
D) Lago di Garda
E) Lago di Zurigo

In Umbria, precisamente a Terni, gustando le loro prelibatezze. Trovato per caso, l'ottimo Mangiavino Ristorante, tra le montagne di Narni, mi ha evitato di ricorrere al panino e prosciutto. Con permesso che si fa freddo il piatto, ma un quesito per voi c'è:

Mi sapete descrivere i piatti presi? Sono un po' lontani, giustamente, dalla nostra cucina, ma comunque buonissimi!

Selfie libri giorno 12! Ancora tante foto da pubblicare, grazie a tutti, continuate ad inviare le vostre foto!

PROSSIMO APPUNTAMENTO
Venerdì 26 Aprile ore 18.00
Napoli Centro - (Piazza Bovio detta anche piazza Borsa) - presso: Libreria The Spark
Tipo evento: Lettura, con firma-copie e mostra fotografica

𝗘𝗰𝗰𝗼 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗼 (𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗼)
Versione libro: 13,00 euro
Versione digitale: 6,99 euro
- 𝗙𝗲𝗹𝘁𝗿𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 Piazza dei Martiri: copie disponibili !
- 𝗙𝗲𝗹𝘁𝗿𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 via Toledo: nuovamente copie disponibili! (anche in vetrina!)
- 𝗙𝗲𝗹𝘁𝗿𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 Piazza Garibaldi: poche copie disponibili, forse solo una !
- 𝗙𝗲𝗹𝘁𝗿𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 Aeroporto di Capodichino: copie disponibili !
- 𝗙𝗲𝗹𝘁𝗿𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 Centro commerciale Afragola: nuovamente copie disponibili !
- 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗮𝗱𝗼𝗿𝗶 Piazza Bovio/Piazza Borsa presso The Spark : copie disponibili !
- Cartolibreria Giorgio Lieto : (Fuorigrotta) Ha copie disponibili
- 𝗔𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗣𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗰𝗲𝗿𝗶𝗮 Carraturo a Porta Capuana: copie disponibili (in omaggio da anche una sfogliatella)
- Sciò Via Buongiorno 1 (Sanità/Vergini): Copie disponibili
ONLINE
- 𝗔𝗺𝗮𝘇𝗼𝗻: Copie disponibili nuovamente qui: https://amzn.eu/d/67qUBXn
- 𝗕𝗼𝗼𝗸𝗔𝗕𝗼𝗼𝗸: disponibili e ordinabili qui: https://urly.it/3zy36
- 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗱'𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮: ordinabili in pochi giorni.

In quale altra parte del mondo, la Pasqua dura così tanti giorni? Le domenica dopo la pasquetta, qui da noi vuol dire riutilizzo, riciclo alimentare, perché qui nulla si spreca, nulla di distrugge, ma tutto si trasforma.
Si narra, che posizionandosi con il casatiello sottovento da Mondragone, il profumo arrivi fino a Gaeta e anche oltre, già gli antichi romani ne erano inebriati ... :-)

Una famosa pubblicità diceva più o meno così: "dove c'e' pasta c'e' famiglia". No! Dove sta 'o casatiello ... c'e' famiglia!

Buona domenica