napoli misteriosa

Nell'anniversario della scomparsa di Domenico Scarlatti breve ricordo associato a dipinti del coevo Salvator Rosa ed il video di una sua musica classica "Fandango"

Domenico Scarlatti e Salvator Rosa artisti del ‘600 legati dal barocco e dall’origine – Musica classica e arte Salvator Rosa e Domenico Scarlatti sono stati 2 grandi esponenti dell’arte e della musica classica del ‘600       Domenico Scarlatti   . . . . SALVATOR ROSA   &…

Il 9 luglio 1563 nasceva Orazio Gentileschi (padre di Artemisia) e buon pittore.
(Orazio Gentileschi - Santa Cecilia ed un angelo)

Dopo la biografia del Principe ed aver esaminato le opere più belle della Ca****la Sansevero (Cristo Velato, Pudicizia e Disinganno) continuiamo la visita esaminando queste altre opere che, pur non essendo artistiche, facevano parte dei suoi arcani interessi.

La Ca****la Sansevero e le sue misteriose opere d’arte – VI Parte – Le incredibili macchine anatomiche             LA CA****LA SANSEVERO  – LE INCREDIBILI MACCHINE ANATOMICHE –  (VI PARTE)       Dopo aver descritto la biografia del P…

Nell'anniversario della nascita (data universalmente concordata) di Dante, Firenze 29 Maggio 1265, omaggio al Sommo Poeta con il mitico passo del 5° Canto della Commedia (Paolo e Francesca)

Omaggio a Dante con il mitico passo del 5° Canto della Commedia (Paolo e Francesca) e la lettura di Benigni Nell’anniversario della nascita (data universalmente concordata) di Dante, Firenze 29 Maggio 1265, un omaggio al Sommo Poeta con il mitico passo del 5° Canto della Commedia (Paolo e Francesca…

Leopardi fu non solo filosofo, antropologo, esperto di musica e soprattutto mitico poeta ma anche amante della buona cucina e dei dolci.

Leopardi amante della buona tavola e dei dolci – Un aspetto poco noto del mitico poeta Leopardi fu non solo filosofo, antropologo, esperto di musica e soprattutto mitico poeta ma anche amante della buona cucina e dei dolci. “Mangiare è un'occupazione interessan…

UN PALAZZO NELLA... LETTERATURA!
« Il bigio palazzo si erge nel mare.
Non è diroccato, ma non fu mai finito; non cade, non cadrà, poiché la forte brezza marina solidifica ed imbruna le muraglie, poiché l'onda del mare non è perfida come quella dei laghi e dei fiumi, assalta ma non corrode.
Le finestre alte, larghe, senza vetri, rassomigliano ad occhi senza pensiero; nei portoni dove sono scomparsi gli scalini della soglia, entra scherzando e ridendo il flutto azzurro, incrosta sulla pietra le sue conchiglie, mette l'arena nei cortili, lasciandovi la verde e lucida piantagione delle alghe.
Di notte il palazzo diventa nero, intensamente nero; si serena il cielo sul suo capo, rifulgono le alte e bellissime stelle, fosforeggia il mare di Posillipo, dalle ville perdute nei boschetti escono canti malinconici d'amore e le malinconiche note del mandolino: il palazzo rimane cupo e sotto le sue volte fragoreggia l'onda marina… »
- Matilde Serao -..
Il palazzo Donn'Anna, ubicato all'inizio di via Posillipo, è un palazzo monumentale del XVII secolo, nonché uno dei più celebri palazzi di Napoli

A MIA MADRE
Bertolt Brecht
Quando non ci fu più, la misero
nella terra.
Sopra di lei crescono i fiori,
celiano le farfalle.
Lei era leggera, premeva
la terra appena.
Quanto dolore ci volle per farla
così leggera.
(Dipinto di Balla - Affetti -1910)

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Luisa Conte è stata l'attrice dotata di una verve comica davvero unica che ha meglio interpretato a teatro la realtà di Napoli
Ricordo e video

Luisa Conte.. l’attrice napoletana che impersonava l’anima popolare della città – Ricordo e video Desidero ricordare brevemente l’attrice teatrale Luisa Conte, definita unanimemente la donna del popolo che meglio interpretava a teatro la realtà di Napoli nel bene e nel male e dotata …

https://youtu.be/Mc8y3yFVVO8?si=iNVYrXSajQdlofJe

Alpha Waves A Psychedelic Journey onde alfa meditazione guidata

Le 10 Cose da Vedere a Napoli da non perdere assolutamente Il fascino, la storia e la cultura di Napoli in una selezione dei migliori luoghi. Ecco le 10 cose da vedere a Napoli che non potete perdervi!

Si ricercano operatori didattici per svolgere attività didattiche e scientifico divulgative presso il Parco Sommerso di Gaiola.
Le candidature dovranno essere inviate online, allegando cv e lettera motivazionale, compilando il seguente form: https://forms.gle/ZbisHCZYpn1Y5B1g6

Requisiti minimi:
- formazione nel campo delle scienze naturali o scienze del mare (biologia marina e affini);

Info: https://www.gaiola.org/collabora-con-noi

Mercatino Vintage al Museo della Moda di Napoli | Napoli da Vivere Due giorni di vero Vintage a Napoli, presso il Museo della Moda di Piazzetta Mondragrone. Un’occasione per scoprire un luogo veramente speciale della

acquafrescaio Piazza Dante

https://www.facebook.com/share/SbCpCzaTrfTDiSD9/

Il busto di Vlad III° principe di Valacchia ( 🧛🏽in arte ) si erge davanti la sua tomba conservata nel chiostro del complesso museale della chiesa di Santa Maria la Nova a .
📝
http://fabiocomella.blogspot.com/2016/03/dracula-e-la-sua-tomba-napoletana.html?m=1
Vlad però non sembra essere l'unico ad aver visitato il capoluogo partenopeo , prima di lui c'è stato Varney che decise di porre fine alla sua vita gettandosi nel .
Insomma una napoli così tenebrosa non poteva sfuggire al mio itinerario esoterico! 😉⤵️
https://www.campaniavisiteguidate.it/2020/06/10/napoli-esoterica/

📸 Bruna D'aguanno

https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=885859286873576&id=100063485383913&post_id=100063485383913_885859286873576

Il Tempio di Artemide sulla plateia centrale di Neapolis 🏛 💙
- Napoli V sec. a. C. 🏛💙 -
💙🏛💙 ipotesi ricostruttiva su mappe archeologiche e su nostra base 3D -

Ancora una volta un immagine immersiva, in esclusiva di Grandi Città, dei primi "momenti" della città greca di Neapolis con i suoi templi caratteristici e il suo assetto viario che si è mantenuto in gran parte nei millenni.

🏺 Per chi va di fretta.
Ritorniamo ai primi secoli della città di Neapolis, "recentemente" fondata e oramai costruita nel suo primo assetto. La struttura su tre Plateie disposte parallelamente all'antica costa, intersecate ortogonalmente con gli stenopos che scendevano verso il mare, generava degli isolati sostanzialmente rettangolari. In questi isolati si costruivano edifici pubblici e privati.
Qui siamo all'incrocio fra le attuali via Tribunali, via del Sole, via San Severo nei pressi della Basilica della Pietrasanta e del Vecchio Policlinico di Napoli.
Osserviamo l'ipotetica disposizione del grande tempio di Artemide (Diana romana) che affacciava sulla via principale della città. Al suo fianco uno degli stenopoi che si inerpicavano su verso l'Acropoli, l'attuale Caponapoli. In fondo alla strada, verso il centro, si scorge il tetto del tempio dei Dioscuri, mentre all'opposto la porta detta Romana con la prima cinta muraria.
Abbiamo inserito dei segnaposti per una migliore e veloce lettura.

🏺 E per i super curiosi che vogliono approfondire.

Con questa immagine unica di Grandi Città ci spostiamo a guardare dalla plateia centrale come poteva apparire l'insediamento nei suoi "primi" momenti da vera e propria città.

🏺 Siamo all'altezza della plateia centrale, oggi via Tribunali, che componeva, insieme ad altre due a nord e a sud, la base per lo spostamento di merci e materiali in città.
La cosa che ci avrebbe colpito di più arrivati in questo punto, sarebbe stato il Tempio di Artemide. Diverse testimonianze del Giordano e del Celano danno questo tempio situato qui e anche rilievi archeologici che attestano il ritrovamento di statuette in terracotta in cui si può riconoscere Artemide in associazione ai tipi riconducibili a Artemide e Kore, divinità alle quali Artemide era strettamente legata o addirittura assimilata. La stessa strada che ora porta il nome di via del Sole, sempre gli eruditi la citano con il nome di vicus Lunae, Luna che era uno degli attributi principali di Artemide.
La dea, sorella di Apollo, era cosi importante che Giordano ci ricorda, avendolo visto con i suoi occhi, che essa aveva un posto di riguardo nel frontone del tempio dei Dioscuri con una scultura in posizione appunto speculare a quella di Apollo suo fratello.
Alla Dea fu intitolata anche la fratria degli Artemisioi molto presente in città.
Della presenza della fratria si ha notizia dal Celano che cita di un iscrizione marmorea dedicatoria proprio nei pressi di via del Sole che cita un certo L. Munatius Hilarianus (La gens Munatia fu un clan familiare molto potente nella Napoli greco-romana dal II al IV sec.d.c.) che decise di restaurare un edificio, sempre di proprietà della fratria degli Artemisioi, a nord di Napoli, con marmi preziosi e aggiungendo a sue spese una magnifica sala per i banchetti dei confratelli e l'edificazione, ex novo, di un tempio alla divinità protettrice.

🏺 Davanti al tempio di Artemide avremo visto un ampio slargo che componeva la base per il grande tempio dedicato.
Questo spazio corrisponde attualmente allo slargo della piazzetta della Pietrasanta con il suo complesso monastico che poggerebbe le basi su questo tempio e con il campanile romanico nell'angolo dello slargo corrispondente in parte con l'antico marciapiede della strada.
L'area della Ca****la Pontano è segnata sul marciapiede, sulle scale e su parte della base del tempio.
Continuando con lo sguardo per il centro cittadino, da questo punto avremo intravisto giusto il tetto del Tempio dei Dioscuri, gli dei Patrii cittadini, al centro dell'Agorà, il cuore pulsante della città nuova. Mentre sul versante opposto della strada, sempre da lontano, avremo visto l'edificio del Mercato Coperto.
La linea tracciata in rosso che taglia la Plateia, corrisponde all'attuale via Francesco del Giudice (primo direttore dei Pompieri Napoletani) e che corrispondeva allo Stenopos che affiancava il Tempio sulla sua destra.

🏺 Continuando a il giro in senso orario, avremo visto una strada larghissima per l'epoca (13mt in tutto), da una misurazione fatta da Emanuele Greco doveva corrispondere a 6 metri di carreggiata, con marciapiedi ognuno di 3,5 quindi paragonabile a una grossa arteria viaria. Su questa strada avremo visto affacciarsi le principali botteghe, negozi e ovviamente edifici pubblici della città. Sulla nostra destra, un altro Stenopos, che corrisponde a via Raimondo di Sangro di San Severo. Questa strada attualmente termina in un palazzo, che è stato costruito sopra l'antica strada, ma immaginandola continua come doveva essere, questa arriva esattamente all'incrocio fra Piazzetta Nilo e via Mezzocannone. Via Mezzocannone era una arteria fondamentale e più breve che collegava l'Acropoli con il Porto e con un alta probabilità tutta questa via, dal porto all'Acropoli era utilizzata per le processioni sacre e per le famosissime gare di Lampadoforia, ovvero la corsa di giovani con fiaccole accese in mano, che si susseguiranno per tutta l'epoca greca e romana.

🏺 Ancora sulla destra una lunghissima infilata di botteghe ci avrebbe condotti verso l'accesso Ovest della città, ovvero la cosiddetta Porta Romana. Questa fa parte della prima cinta muraria della Polis e sarebbe stata posizionata all'incirca nei pressi della chiesa della Croce di Lucca su via Tribunali. Un altra porta, di epoca romana sarà costruita più avanti, in corrispondenza dell'attuale chiesa di San Pietro a Majella, per contenere maggior territorio per l'allargamento della popolazione.

🏺 Ritorniamo sulla destra a via del Sole e alla vista, in lontananza dell'Acropoli, ovvero la regione dei templi e delle case degli aristocratici, il luogo più sopraelevato di tutta la città, che permetteva di abbracciare gran parte del panorama circostante. Tutta la zona, nel periodo romano divenne particolarmente ricercata dalla classe nobiliare e sacerdotale, tanto da monumentalizzarsi al punto da essere definita la Regio Marmorata, ovvero il quartiere di marmo, tanto erano impreziositi gli edifici.

⭐ Approfondimento:
Per chi vuole approfondire e vedere un confronto fra com'e il luogo adesso con le sovrapposizioni moderne e con una spiegazione sintetica dell'intorno, segua il Link sotto 👇

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Questa strada l'abbiamo ripresa in un altra illustrazione da un punto di vista in "volo" e abbiamo parlato del luogo dove millenni dopo sorgerà, dentro un ex convento e che ci piace ipotizzare personalmente costruito sulle antichissime rovine degli spazi di dipendenza della fratria degli Artemisi alle dipendenze del tempio, ovvero la sede storica dei 👨‍🚒 Pompieri di Napoli nonché primi Pompieri del ⚜️ Regno delle due Sicilie e d'🇮🇹 Italia poi, dove attualmente è ospitata la sede della
Pompieri dal 1806 - Galleria Storica di Napoli
Per chi vuole approfondire segua il Link sotto 👇

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⭐ Note metodologiche:
Quello che vediamo è un sunto tratto a loro volta dalle ipotesi di disposizione suggeriteci dai vari eruditi che nel corso dei secoli si sono impiegati nella descrizione della città antica e dai ritrovamenti archeologici che ci hanno aiutato a disporre gli elementi principali della scena. Fabio Giordano vissuto alla fine del 1500 che ci ha lasciato, per primo fra tutti, passando dal Celano fino al Capasso, una sua descrizione completa della città di come sarebbe apparsa in epoca greco-romana. Tutto questo è stato riprodotto in un modello 3D digitale con proporzioni che ricalcano fedelmente la topografia della città e infine scenografato per renderlo fruibile al pubblico.

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Il futuro è a Napoli, se sapremo cogliere questa opportunità
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La moglie di Sting dedica un film ai napoletani: "New York è persa, il futuro è a Napoli" Trudie Styler, regista e moglie di Sting, ha dedicato un docufilm alla città di Napoli intitolato Posso entrare? Ode to Naples.

Non puoi essere derubato della tua vita: tuo è il potere di creare e dis-creare la tua realtà.

Ci vediamo in LIVE stasera alle 21.00, nel mio gruppo chiuso Patrizio Paoletti Live ✨

Sting a Napoli

Concerto nel carcere napoletano di Secondigliano in favore di 120 detenuti per Sting. La superstar della musica è arrivata a Napoli nell'ambito dei progetti sociali della fondazione «Casa dello spirito delle arti». A Sting è stata regalata una chitarra ricavata dai detenuti di Secondigliano dai legni di tre barconi di immigrati arrivati a Lampedusa

Napoli, tutti in fila per i siti storici e culturali Pienone in città. Lunghe code all'ingresso dei musei. La pioggia non ferma i visitatori