AdessoBasta

Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di AdessoBasta, Organizzazione no-profit, Nuoro.

#AdessoBasta è un concetto semplice che si propone di avere un impatto sociale chiaro e deciso, un grido spontaneo che arriva per sensibilizzare ognuno di noi, partendo dai giovani, sul tema della precarietà della rete stradale sarda

13/06/2024

🤔

22/05/2024

Spesso si fa confusione tra l’assessorato ai lavori pubblici e quello dei trasporti, oggi ha incontrato l’Assessore Piu per poter mettere in luce le differenze e capire quali sono i 3 Obbiettivi principali del suo Mandato.

I compiti dei due sono si distinti, ma complementari tra di loro!

Se uno si occupa della progettazione, costruzione e manutenzione delle infrastrutture pubbliche (come strade e ponti, ma anche dighe e bacini idrici ad esempio) - l’altro, quello dei trasporti, è responsabile della gestione e ottimizzazione dei servizi di trasporto pubblico come autobus treni, e nel nostro caso anche di continuità territoriale.

É stato importante per noi definire il ruolo di entrambi al fine di poter espletare al meglio le nostre attività in materia di infrastrutture sicure e sostenibili.

E tu sapevi le differenze? Scrivicelo nei commenti!

20/05/2024

Con circa €60 milioni di fatturato all’anno, TIRSO è una compagnia di trasporti leader in Sardegna 🚛

Abbiamo fatto due chiacchiere con il CEO Nicola Fabbri, che ha voluto credere nella nostra missione. 🙏

Siamo fermamente convinti che strade piu sicure passino anche per un settore privato attento e impegnato 🛣️

10/04/2024

La giunta regionale della Presidentessa Alessandra Todde è stata formata e Barbara Manca sarà la nuova assessora ai trasporti!

**Ingegnera e Leader**: Barbara Manca è un’ingegnera preparata e attenta alla mobilità sostenibile, che negli anni si è mossa tra il mondo accademico e sopratutto quello tecnico-politico.

Una esperienza come assessora alla Mobilità a Quartu Sant’Elena, per la quale, proprio ieri ha dato dimissioni per per prendere l’assessorato, e vari tavoli tecnici per la creazione dei piani di mobilità sostenibile per i comuni di Uta e Capoterra tra gli altri.

Così ci aspettiamo dalla guida di Barbara Manca?

Vorremmo poterla vedere impegnata sulla nostra arteria principale (la ss131) tanto quanto su tutte quelle strade extraurbane che compongono il nostro network infrastrutturale. Ci aspettiamo anche che si concretizzi sulla linea ferroviaria Nuoro-Olbia… e perché no? Speriamo che porti po’ di innovazione e sicurezza nelle nostre aree urbane!

Seguiremo il suo lavoro in modo attento🤞🏼

27/12/2023

🙏🏼❤️

🟣 Tirso sostiene

Il Nepo sarà a Nuoro il 28 dicembre per sensibilizzare i giovani sulla sicurezza delle strade in Sardegna

Noi ci saremo e Voi?


By AdessoBasta

Photos from AdessoBasta's post 15/10/2023

ha bisogno di te.

Con l’arrivo di tanti nuovi progetti e idee abbiamo bisogno di maggiore supporto!

Se sei interessata/o a coprire una di queste posizioni, scrivici a [email protected]

📈

Photos from AdessoBasta's post 18/09/2023

Quelli della “Curva della morte” e del “Ponte Morandi” sono due fenomeni molto diversi, che possono sembrare inconciliabili.

Eppure c’è un filo sottile a legarli, perché sono entrambi frutto dello stesso male: anni e anni di trascuratezza nella gestione delle infrastrutture stradali e di disinteresse alla sicurezza dei guidatori.

Entrambi rappresentano il fallimento concreto della macchina pubblica che, per motivi tra loro diversi, ha puntato in entrambi i casi a trarre il massimo guadagno possibile da una situazione precaria, senza curarsi della sicurezza dei propri abitanti.

Da un lato, la “curva della morte” e la sua fama meritata a causa di una serie di pericolose variabili nate per proteggere gli utenti ma rivelatesi completamente inadeguate, e in alcuni casi fatali.

Dall’altra parte il Ponte Morandi: una tragedia con molta più risonanza, che ha scosso tutta l’Italia.

43 vite, inghiottite in un solo istante.

La solfa purtroppo è un po’ la stessa, anche se su scala molto maggiore: in questo caso si va dagli allarmi ignorati nel corso degli anni, alla falsificazione dei controlli, per arrivare ai giochi di potere delle concessioni autostradali.

Ciò che rimane non sono solo i danni morali, legati al dolore di famiglie, parenti e conoscenti, ma anche i pesanti costi sociali da sostenere in collettività.

Ma tutte queste morti si potevano evitare? Sì, con interventi mirati.

Abbiamo voluto approfondire questo episodio della storia mercoledì 20 settembre, presso I Grani in Corso Garibaldi a Nuoro - dove ospiteremo la presentazione del libro “Il Crollo. Ponte Morandi, una strage italiana” scritto da Marco Grasso.

Vi aspettiamo!

14/09/2023

Alla prima occhiata, la curva della morte nella SS129 sembrerebbe non avere nulla in comune con la tragedia del Ponte Morandi. Eppure, tra le pieghe di questi due eventi si nasconde un filo, non poi così sottile, che chiama in causa diverse responsabilità sui temi della sicurezza delle strade, spesso irte di pericoli dovuti anche all'incuria. Questa dolorosa consapevolezza ci ha spinto a voler dare voce e spazio a chi ha studiato, analizzato e scritto su questi temi.

Il prossimo Mercoledì, 20 settembre, alle 18, a Nuoro, vogliamo fermarci un momento ad ascoltare e riflettere. Siete invitati a unirvi a noi nello spazio all'aperto de I Grani , in corso Garibaldi.

Ci sarà la presentazione del libro-inchiesta "IL CROLLO. Il ponte Morandi, una strage italiana", scritto dal giornalista Marco Grasso. Bastiana Madau sarà lì per intrecciare un dialogo con lui, per portarci più vicini alla realtà di questi eventi.

Questo non è solo un evento, ma una chiamata alla consapevolezza. L'Associazione , con il sostegno della Libreria Novecento Nuoro , vi invita a far parte di questa serata speciale

02/08/2023

Succede anche questo.

Fine settimana in Sardegna: la squadra che ha vinto il nostro torneo di basket “NEPO” viene invitata a Mogoro dalla per disputare le finali regionali di categoria.

Gli atleti non hanno la macchina.

Decidono quindi di guardare le altre opzioni loro disponibili, come il treno.

19 ore di viaggio.

19 ore. Contro 1 ora e un quarto di macchina.

In Sardegna il treno non è un opzione. E anche se non ci voleva il NEPO a dimostrarlo…ecco una delle mille conseguenze di questo disservizio.

29/07/2023

Il 23PO é finito ma il nostro impegno con il basket continua.

La ha voluto credere in noi e ci ha nominato per ospitare le finali regionali under 14 - under 16 e under 18❣️

Ci vediamo domani allo scientifico 😍🙌🏻🏀

27/07/2023

❣️

26/07/2023

Si parte domani con il NEPO Junior❣️

Ci vediamo alle ore 17:00 al Liceo Scientifico per il check in!

❣️🚀

Photos from AdessoBasta's post 23/07/2023

Le nuove magliette sono pronte❣️

Disponibli a partire dal 27 Luglio, al liceo Scientifico, per la prima tappa del 23PO (torneo Junior)!

Photos from AdessoBasta's post 19/07/2023

Eccoci qua❣️

Il 23PO si giocherà su 3 campetti:

CAMPO A: dentro lo Scientifico, il campetto originariamente da calcetto verrà allestito per lo street basket!
CAMPO B: dentro lo Scientifico, già predisposto per il basket.
CAMPO C: “08100”, il nuovo campetto appena rigenerato con ❣️

…Sono tanti i motivi che ci hanno portato a scegliere il liceo come location del torneo 23PO.

Aldilà del fatto che Matteo e Francesco erano alunni proprio di questa scuola, quest’anno abbiamo voluto portare l’educazione al centro del nostro progetto. Inoltre, è proprio tra i banchi di scuola che le nostre idee spesso prendono forma…

E tra l’altro… chi di voi ha mai fatto festa dentro lo Scientifico??😁😁👍🏼✅



P.s. iscrizioni del torneo quasi al completo 🏅🙏🏼 assicura un posto alla tua squadra! link nelle storie in evidenza🚀

03/07/2023

23PO.

Il NEPO torna a Nuoro.

Iniziamo a fine mese con il torneo di Basket half court. 28/07/2023: Save the date!

Location: da svelare.

Stay tuned

Photos from AdessoBasta's post 25/06/2023

Sapevi che il commercio di auto usate rappresenta un problema a livello ambientale e di sicurezza stradale nel mondo?

Questo avviene prevalentemente tra paesi ricchi e paesi a basso e medio reddito, come ad accentuare le diseguaglianze globali…

E allora quali sono le soluzioni da adottare?

Photos from AdessoBasta's post 16/06/2023

Ad oggi esistono due approcci generali alla sicurezza stradale: chi punta tutto sulla figura del guidatore e chi, invece, intende la sicurezza stradale come un sistema di responsabilità condivise.

Ma dove sta la ragione?

Un sistema stradale sicuro è un sistema nel quale nessuno sbaglia? O è un sistema nel quale le conseguenze degli errori vengono minimizzate o azzerate?

Vediamolo insieme…

Photos from AdessoBasta's post 12/05/2023

Crediamo che la questione dei trasporti in Sardegna sia uno snodo fondamentale per il futuro dell’Isola.

Come possiamo parlare di ripresa, sostenibilità, e crescita per l’Isola senza passare per una rete di trasporti connessa, sicura e intermodale?

È ora che anche la Sardegna abbia una rete di trasporti efficiente.

Photos from AdessoBasta's post 24/03/2023

Ma perchè lo facciamo? Perchè vi parliamo di un tema cosi difficile, talvolta tragico e noioso, come la sicurezza stradale?

A parte la situazione italiana, migliorata nei decenni ma pur sempre grave, sono circa 1.35 milioni le vite umane p***e a causa di incidenti stradali a livello globale ogni anno (OMS). Più dei morti causati da tubercolosi, AIDS, e malaria - messi insieme.

Una vittima di incidente stradale ogni 24 secondi: circa il tempo che hai impegato a leggere questa frase.

La crisi di sicurezza stradale è anche ritratto fedele delle diseguaglianze globali, con il 93% degli incidenti fatali che colpiscono quei paesi che, erroneamente, chiamiamo “paesi poveri” o del “terzo mondo”, definiti dalla Banca Mondiale come paesi a basso e medio reddito. Questi incidenti possono arrivare a costare fino al 6% del PIL di alcuni di questi paesi, rappresentando un fardello economico oltre che sociale.

Non solo. Gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte al mondo per bambini/e e ragazzi/e dai 5 ai 29 anni di età. In parole semplici: il nostro domani.

La logica che sembra governare il mondo della (in)sicurezza stradale è molto semplice. A pagare il prezzo più alto di questa crisi sono i più poveri ed i più giovani.

Quindi bisognerebbe forse chiedersi: possiamo fare qualcosa di più?

08/03/2023

Sapevi che (anche) la sicurezza stradale è una questione di genere?

La parità tra i sessi è una battaglia ancora molto discussa, ma pochi sanno che ha a che fare anche con la nostra incolumità in strada. La prospettiva di genere è sempre più rilevante negli studi sulla sicurezza stradale, e ci sono ottime ragioni.

Secondo una stima da shock, le donne avrebbero il 47% di probabilità in più di rimanere gravemente ferite in un incidente (Banca Mondiale).

Questo è dovuto al fatto che nella maggior parte dei crash test (simulazioni per misurare la sicurezza delle auto in caso di incidente) vengono utilizzati manichini basati sul corpo maschile, che non tengono conto delle differenze fisiche tra uomo e donna, soprattutto in relazione alla colonna vertebrale.

Le auto, in altre parole, sono pensate per proteggere gli uomini. E in un mondo popolato per metà da donne un dato del genere è piuttosto grave.

Eppure, a livello globale, gli uomini che muoiono di incidente stradale sono il triplo rispetto alle donne. Gli uomini muoiono soprattutto alla guida, mentre le donne da passeggere o passanti.

Tra gli altri fattori, c’entra la condotta al volante. Questa differenza può essere legata anche a stereotipi di genere (abbastanza infondati ma duri a morire) secondo cui gli uomini sarebbero naturalmente più portati alla guida rispetto alle donne, il che legittima inconsciamente una guida più azzardata nel caso dei primi, e magari con più prudenza da parte delle seconde (IFSTTAR).

Inoltre, il maggiore tasso di mortalità che colpisce gli uomini può essere collegato anche al fatto che le donne hanno meno accesso alla guida di un veicolo in termini finanziari, perché molte di loro dipendono economicamente da un’altra persona, guadagnano meno o non lavorano affatto (Banca Mondiale).

Nel 2023, ancora sentiamo parlare pochissimo di questo tema - le varie politiche spesso trascurano le differenze di genere. Se vogliamo una prospettiva davvero globale sulla sicurezza al volante però, è il caso di iniziare a considerare tutti gli elementi della sicurezza stradale.

Ah, quasi dimenticavamo, buona giornata mondiale della Donna!

La storia di Giovanni Pintor: "Io, scampato alla morte in auto, ora al fianco di Jean Todt  per la sicurezza stradale nel mondo" 26/02/2023

🙏🏼 sempre piu AdessoBasta sui giornali❣️🙌🏻

👌🏼🖤 la Repubblica

La storia di Giovanni Pintor: "Io, scampato alla morte in auto, ora al fianco di Jean Todt per la sicurezza stradale nel mondo" Sei anni fa la tragedia nel Nuorese in cui ha perso due fratelli. Ora l'impegno con l'Onu, a Ginevra. Accanto all'ex mago della Ferrari. "Sono…

19/02/2023

Cosa è la sicurezza stradale? La risposta non è semplicissima…noi abbiamo provato a spiegarvela così.

In base alle linee guida dell’OMS (2018), la sicurezza stradale è un sistema complesso, formato da 5 elementi o “pilastri”:

1. Safe Management: la gestione sicura delle strade. Chi garantisce che le strade vengano usare in modo sicuro? Nel caso dell’Italia é la Polizia stradale.

2. Safe Vehicles: veicoli sicuri. Sono le stesse case automobilistiche a rispettare gli standard di sicurezza imposti sui veicoli.

3. Safe Infrastructure: infrastrutture sicure. Le strade stesse devono “accompagnare” gli utenti della strada, garantendone la loro sicurezza. Gli enti gestori sono responsabili di mantenere le infrastrutture in condizioni di sicurezza.

4. Safe User: utenti sicuri. Gli utenti della strada siamo noi, sia che guidiamo, che pedaliamo, o camminiamo dobbiamo mantenere una condotta sicura.

5. Post-Crash Response: gestione del post-incidente. E quando un incidente è accaduto, cosa bisogna fare? Il quinto pilastro parla proprio di questo: della gestione post-incidente, cosa fare e come assistere le vittime. È il sistema sanitario ad esserne responsabile.

La Sicurezza Stradale é un sisterma complesso, e in quanto tale va gestito.

Photos from AdessoBasta's post 08/02/2023

Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il costo sociale medio degli incidenti mortali in Italia ammonta a circa 1,6 milioni di euro per incidente (ISTAT, 2019).

Ogni vita persa in strada genera numerosi costi: da quelli associati alla perdita della vittima stessa, a quelli interamente a carico della collettività, come i costi sanitari, i danni patrimoniali e/o i costi amministrativi. Per non parlare dell’impatto emotivo e psicologico degli incidenti sulle famiglie delle vittime e su intere comunità, molto più difficile da quantificare in termini economici.

E se mettessimo a paragone il costo degli incidenti stradali con quello di costruire strade sicure?

Prendiamo l’esempio della Strada Statale 129 e della nostra “curva della morte”. Ogni anno in quel breve tratto di strada perdono la vita una media di due persone (Prefettura di Nuoro, 2018). In termini di oneri sociali, queste “costano” circa 3.2 milioni di euro l’anno, senza contare i costi legati agli incidenti che non fanno vittime, ma comunque creano danni a cose o persone. Il calcolo è presto fatto: negli ultimi 10 anni, la ss129 e la sua “curva della morte” ci sono costate circa 32 milioni di euro.

I lavori per il rifacimento della “curva della morte”, iniziati ora dopo 5 anni di battaglie, costeranno circa 4 milioni di euro, con un intervento infrastrutturale su circa di 1km di strada e una durata dei lavori di circa un anno e mezzo.

Se questi lavori saranno eseguiti a regola d’arte, ci aspettiamo che non vi siano più vittime causate dalla “curva della morte”. Ciò vorrebbe dire che un intervento di 4 milioni di euro, avrebbe potuto salvare una media di circa due vite l’anno negli ultimi 10 anni, ed in termini brutalmente economici, avrebbe significato risparmiare almeno 28 milioni di euro (32-4).

In parole semplici, quando si tratta di sicurezza stradale, prevenire non è solo meglio che curare, ma è anche più conveniente.

Allora, se non volete creare strade più sicure per i Sardi, fatelo almeno per le casse dello Stato.

02/02/2023

sbarca in Parlamento.

La Todde interroga Salvini, Nordio e Piantedosi sulla responsabilità di chi gestisce le strade in Italia.

Nell’interrogazione la deputata Nuorese parte dalla storia di , sottolineando come la scomparsa di Francesco e Matteo sia stata causata da quel guardrail, come poi accertato dalle numerose perizie. Si tratta di un fattore che doveva e poteva essere eliminato da ANAS, ma la legge in merito lascia ancora troppa ambiguità.

Come spiega la Todde, la sentenza della Corte di Cassazione n.9547/2015 stabilisce che il gestore è responsabile non solo della carreggiata, ma anche di tutti gli elementi che la contornano, come appunto i guardrail. Inoltre, la circolare del Ministero dell’Interno 300/A/2251/16/124/68 stabilisce che il reato di omicidio stradale può essere commesso da chiunque violi le norme che disciplinano la circolazione stradale o non adotti i comportamenti che servono a tutelare la sicurezza stradale. In parole povere, anche il gestore può essere considerato responsabile se la sua mancanza rende una strada meno sicura.
Eppure, questi elementi giuridici spesso non atterrano nella realtà, perché c’è troppa poca chiarezza su come e quando vadano applicati.

La Todde, rivolgendosi a Salvini, chiede quali siano le iniziative che il Governo intende adottare per punire i casi di negligenza degli enti gestori e quindi imputare, qualora necessario, il reato di omicidio stradale.

Come la Todde, anche noi vorremmo avere delle risposte su una questione che ci riguarda direttamente.

Quanto ancora bisogna lottare per ottenere giustizia?

17/01/2023

**E se vi dicessi che fra un mese circa in Sardegna potrebbe avvenire un cambiamento epocale?**

5 anni fa ho perso Matteo e Francesco, i miei due fratelli, a causa di un incidente stradale.

Il giorno di Natale viaggiavamo da Nuoro a Pattada per il pranzo di famiglia. Io occupavo il sedile del passeggero, i miei fratelli erano dietro e e mio cugino guidava. All’entrata di una curva vicino Orotelli mio cugino ha perso il controllo dell’auto e, nel tentativo di controsterzare, la macchina è andata a schiantarsi sul guardrail della corsia opposta.

Questo, anzichè fare il suo lavoro e contenere l’urto, ha letteralmente trafitto l’auto, portandosi via Francesco e Matteo.

Un mese dopo ho capito che a causare l’incidente era stata la strada stessa. La triste fama di “curva della morte” attribuita a quel tratto trovava un’ennesima, dolorosa conferma. Ero incredulo e scioccato. Del resto i conti non tornavano, non c’erano altri presupposti per un incidente così disastroso. In macchina eravamo tutti sobri e andavamo verso casa di mia nonna senza alcuna fretta. Eppure l’auto era distrutta dal guardrail, i miei fratelli non c’erano piu, mentre mio cugino era in ospedale in gravi condizioni.

Perché io ne ero uscito illeso? Perchè quel guard rail era entrato nell’abitacolo anziche attutitire il colpo? Chi aveva permesso che la strada fosse ancora in quello stato?

È per questo che io e miei amici abbiamo fondato : per far sí che quella maledetta curva venisse ricostruita.

Grazie a voi, e al vostro straordinario aiuto, dopo cinque anni di battaglie, di impegno, di NEPO, ce l’abbiamo fatta! I lavori per rifare la curva sono partiti e fra circa un anno dovrebbero finire.

Però, c’è un però.

Sposando la nostra causa, venendo ai NEPO, condividendo i nostri post, avete mandato un segnale. Avete riconosciuto il dovere di chi gestisce la strada di garantire un livello decente di sicurezza. Ma la giustizia italiana, o meglio, il Pubblico Ministero del Tribunale di Nuoro non è dello stesso avviso. Infatti, ha richiesto l’archiviazione del procedimento penale, perché ritiene che non ci siano gli elementi necessari per andare a giudizio. In parole povere, per il giudice sembrerebbe che nessuno dovesse essere responsabile di mantenere in sicurezza quel tratto di strada.

Ma se quella strada era perfettamente a norma , perché il guard rail che doveva proteggerci ha, invece, ucciso?

Io ho deciso di oppormi a questa decisione. Ho denunciato Anas S.p.A. per non aver garantito la sicurezza dei miei fratelli e non essersi curata delle condizioni di una strada la cui pericolosità era nota da ben prima del nostro incidente. Sono circa 6 i funzionari che avrebbero potuto e dovuto garantire la sicurezza di quel tracciato, e a mio parere non lo hanno fatto.

Il 10 febbraio, fra circa un mese, il PM potrà rivalutare la proposta di archiviazione e per la Sardegna si giocherà una partita decisiva. Se il giudice decidesse di portare a giudizio chi doveva rispondere della sicurezza di quel tratto, gli enti gestori verrebbero finalmente messi di fronte alle conseguenze della loro negligenza. Questo darebbe un bello scossone alla concezione sarda di sicurezza stradale, che troppo spesso ha dato solo risalto alla condotta di chi le strade le percorre invece che alle condizioni precarie delle stesse. È ora di cambiare mentalità. È ora di responsabilizzare chi ha tra le mani la nostra sicurezza per strada, e quindi la nostra vita. Abbiamo il diritto di viaggiare su strade che non uccidono. Abbiamo il diritto di sapere chi è imputabile se lo fanno.

Per quanto si cerchi di dipingere un vuoto di responsabilità, il peso delle azioni mancate non si può negare. È lì, perfettamente tangibile. Ricordiamogli che è ora che qualcuno se ne faccia carico.

si evolve, ma il vostro sostegno rimane una costante fondamentale. Condividendo questo video potete lanciare con noi un segnale chiaro, come avete fatto tante volte in questi anni.

01/01/2023

Siamo spariti per un po’. Presi e prese dagli impegni delle nostre vite.

Chi di lavoro, chi di studio, ci siamo dati e date del tempo per ricaricare le pile e riprendere un po’ di prospettiva.

Dopo aver ottenuto un risultato storico come quello di far iniziare i lavori nella Curva della Morte, siamo tutti convinti e convinte che sia davanti a un bivio. Evolvere o morire?

Morire significherebbe chiuderla qua, fermarci dopo la curva, sicuramente soddisfatti del nostro operato. Tornare alle nostre vite forti di aver contribuito ad un piccolo cambiamento in positivo per la nostra comunità, o qualcosa di più.

Evolvere significherebbe prendere atto di ciò che abbiamo dimostrato negli anni, incanalando tutta questa energia per portare qualcosa di più di una curva meno pericolosa. Significherebbe rifiutare ancora una volta la fine, trasformandola in un nuovo inizio, più forte, più grande.

Photos from AdessoBasta's post 07/10/2022

5 anni per un cartello.

Adesso possiamo dirlo, possiamo gridarlo, abbiamo vinto, ce l’abbiamo fatta:
I lavori nella “curva della morte” sono partiti.

Da quel Natale ad oggi.

Dalla disperazione al cambiamento.

5 anni di battaglie civili.

Siamo consapevoli che non sarà l’abbattimento della “curva della morte” a fare della Sardegna un esempio di mobilità sicura e sostenibile. Ma forse è più di una curva che stiamo lasciando alla Nostra terra, alla nostra comunità.

Un gruppo di ragazzi/e di provincia può cambiare le cose in meglio?

Ci hanno sempre spinto a credere di no. Beh, oggi la nostra risposta è sì, si può fare.

è, e sarà, il messaggio.

Svegliamoci, impegnanoci, tutti, tutte.

Questa va a Matteo e Francesco Pintor, con noi per sempre.

ringrazia

30/08/2022

! 💙

23/08/2022

🔥NEPO 22 LINE-UP 🔥

Vogliamo ringraziare tutti gli artisti per il loro supporto, la loro vicinanza alla causa e soprattutto per essere l’anima di questo evento ❤️

Ci vediamo a San Teodoro in Piazza Lucca il 27 agosto alle 21:00.

22/08/2022

Magliette NEPO 2022 - Concerto ✏️❤️

Durante il NEPO verrà allestito lo stand magliette. Queste potranno essere acquistate direttamente o, se pre-ordinate, potranno essere ritirate!

Chiunque voglia ordinare le restanti può farlo in DM ❤️✏️

Ci vediamo al NEPO

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