Biblioteca ORA

Biblioteca di ORA (Bolzano)
Associati:
- Circolo Culturale "Luigi Negrelli"
- "Filo di Ora"

31/07/2024

Concerto corale ad Ora

Sabato 3 agosto alle ore 20.30 avrà luogo nell’ antica chiesa di S. Pietro il concerto organistico del gruppo corale ” I solisti della camerata di Cremona”.
Il programma prevede il “Pianto della Madonna” , sotto la direzione del Prof. Marco Fracassi, che è stato protagonista in stagioni musicali precedenti, riscuotendo un grande successo.

09/07/2024

Mercatino dei libri al martedì lungo!

27/06/2024

La Boscaiola» era un tipo schivo, però non dava fastidio a nessuno: una di quelle persone che non sembrano avere amici e nemmeno nemici. Eppure qualcuno l'ha uccisa. Poi ha infierito sul suo ca****re come se avesse un intento preciso. Un nuovo caso per Vanina Guarrasi. Ai piedi del Castagno dei cento cavalli, un albero secolare che cresce sulle pendici dell'Etna, due guardie forestali ritrovano il corpo di una donna brutalmente assassinata. La scena del crimine è sconcertante. Per il vicequestore Guarrasi, della Mobile di Catania, l'indagine si presenta subito complessa, se non altro perché sulla vittima non esistono praticamente notizie, quasi non avesse un passato. L'esperienza e la memoria del commissario in pensione Biagio Patanè - il migliore quando si tratta di abbandonare le mavaríe tecnologiche e operare alla vecchia maniera - sono dunque più utili che mai, anche se l'anziano poliziotto appare un po' distratto da un problema personale. Del resto, la stessa Vanina fatica a conciliare la vita privata con il lavoro: la prima la richiama sempre a Palermo, sua città natale; il secondo la porterà invece in un «luogo dell'anima» che appartiene alla sua infanzia.

20/06/2024

Tre parole per riassumere la propria esistenza. È l'invito che un'impiegata della casa di riposo rivolge ai residenti per raccontare la loro vita. A quasi cento anni, Mook Miran pensava che avrebbe portato i suoi segreti nella tomba, invece quell'estranea le sta offrendo l'occasione per fare finalmente pace col proprio passato. Tre parole, però, non le bastano, e ne sceglie sette: schiava, artista della fuga, assassina, terrorista, spia, amante. E madre. Perché altrettante sono le vite che ha vissuto, le identità che ha dovuto assumere. Sotto lo sguardo attonito di quella che chiama affettuosamente «la sua biografa», la signora Mook parla della fame e delle privazioni che ha sofferto nascendo in una Corea occupata dall'esercito giapponese; delle tragedie che ha affrontato durante la Seconda guerra mondiale; delle scelte terribili che ha sostenuto per superare le tempeste di anni densi e implacabili; delle persone che ha imbrogliato e di quelle che ha ucciso. Non importa quale difficoltà le sia stata messa di fronte, lei ha sempre trovato la forza di sopravvivere, anche a rischio di pagare un prezzo altissimo. A poco a poco, dalle sue storie emerge la figura di una donna enigmatica e camaleontica, capace di adattarsi a ogni situazione, di combattere con efferata ferocia e di amare col trasporto assoluto di chi teme il rimpianto più della morte. Una donna che non si arrende davanti alle avversità e che affronta il destino a testa alta e alle sue condizioni. Anche quando arriva il momento di sciogliere il mistero della sua ottava e ultima vita... Grazie alla sua prosa al tempo stesso lirica e spietata, Mirinae Lee tratteggia una protagonista unica e dal fascino irresistibile, un enigma che il lettore è chiamato a risolvere ricomponendo i tasselli di una storia luminosa e travolgente, che arriva dritta al cuore.

20/06/2024

Stoccolma, 1901. Il Grand Hôtel, che ospiterà la cerimonia del primo Premio Nobel della storia, è in verità sull'orlo del fallimento. Riuscirà una donna a risollevarne le sorti? In una fredda sera di dicembre del 1901, mentre nella sontuosa sala dei banchetti del Grand Hôtel fervono i preparativi per la prima cerimonia d'assegnazione del Premio Nobel, negli uffici ai piani superiori l'atmosfera è decisamente meno gioiosa. L'albergo, un vanto per la corona svedese e per l'intera nazione, in realtà è sull'orlo del fallimento. Per sovvertire un destino già scritto ed evitare lo scandalo, viene deciso di rivolgersi alla persona che, da sola e dal niente, negli ultimi anni è riuscita a dare vita a una catena d'alberghi di grande successo: Wilhelmina Skogh. Nonostante le sue indubbie qualità, però, la scelta di una donna a capo del Grand Hôtel fa storcere il naso a molti e suscita una vera e propria rivoluzione tra il personale maschile, tanto che la maggior parte arriva addirittura a licenziarsi. Ma Wilhelmina non è certo tipo da lasciarsi intimidire, anzi, sostituisce prontamente gli uomini con una nuova generazione di ragazze che, per scelta o necessità, cercano un'esistenza che vada oltre i confini del focolare domestico. Grazie al coraggio e all'intraprendenza di Wilhelmina e delle sue formidabili collaboratrici, il Grand Hôtel diventa così un modello di eccellenza al femminile, un elegante scenario in cui s'incrociano i destini di umili cameriere e arroganti nobildonne, ricche ereditiere e governanti ambiziose. Un luogo in cui modernità e tradizione s'incontrano e dove tutto sembra possibile, anche realizzare i propri sogni... Ispirato a una storia vera, questo romanzo ci fa entrare non solo nelle stanze segrete di un albergo iconico che ha segnato un'epoca, ma soprattutto nei cuori e nelle menti di un gruppo di donne brillanti e determinate, che non hanno avuto paura di sfidare le convenzioni del loro tempo pur di realizzare le proprie aspirazioni, diventando così un esempio di emancipazione e successo.

20/06/2024

Arrivato alla soglia dei novant'anni, dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della Storia, della musica e della religione, Corrado Augias racconta l'avventura di una vita, la sua. E con grande talento di narratore, evoca l'infanzia in Libia, il ritorno a Roma, l'incubo dell'occupazione tedesca, il collegio cattolico, i primi passi nel giornalismo, e poi «Telefono giallo» e «la Repubblica». È un racconto che ha il calore e l'empatia della conversazione tra amici: la vita s'impara, ci dice Augias - soprattutto se non si perdono mai la curiosità intellettuale e la passione civile. A quasi novant'anni, Corrado Augias è un prezioso testimone del cambiamento. L'Italia di oggi - esclusi gli eterni vizi nazionali - assomiglia poco a quella di ieri. Augias ci racconta l'infanzia passata in Libia al seguito del padre ufficiale della Regia Aeronautica; la guerra e i bombardamenti; l'incubo di una feroce e lugubre occupazione; gli anni in un collegio cattolico, per lui che oggi si confessa ateo. E poi la vita professionale, il giornalismo, i libri, le fortunate circostanze che lo hanno reso partecipe di tre eventi importanti nella vita culturale del paese: la nascita della Direzione centrale programmi culturali della Rai; la fondazione del giornale «la Repubblica» nel 1976, il rilancio di RaiTre nel 1987. L'invenzione di alcuni fortunati programmi televisivi da «Telefono giallo» a «Babele», da «Città segrete» alla più recente creatura «La gioia della musica», ultimo programma ideato per la Rai prima del passaggio a La7 ancora una volta con un fortunato programma di cultura: «La Torre di Babele». Accadimenti che sono però solo la parte pubblica di un percorso che ha una componente intima ancora più interessante: il lungo apprendistato a una matura dimensione d'intellettuale. Agli eventi che hanno scandito la sua vita, Augias affianca le letture di cui s'è nutrito e dalle quali ha «imparato a vivere». Da Tito Lucrezio Caro a Renan, da Feuerbach a Freud e poi Spinoza, Manzoni, Beethoven, Nietzsche, Leopardi, i suoi maestri sono pensatori, poeti, narratori, musicisti: una costellazione ampia che non esita a chiamare il suo pantheon, figure che hanno arricchito il suo percorso professionale e, insieme, la sua consapevolezza di cittadino.

20/06/2024

È la vigilia di Natale e Padova sta per essere coperta da una nevicata memorabile. Carlo, down di 48 anni, come ogni mattina, da mesi, va a trovare la madre in clinica, dove si sta lentamente spegnendo assediata dai ricordi e dal bisogno di raccontarli. Nicola, 74 anni colmi di solitudine, ha appena perso il lavoretto che si era procurato come Babbo Natale davanti a un centro commerciale. Per Carlo, però, questo non può essere un Natale come gli altri e quando vede Nicola vestito di rosso e con la lunga barba bianca sente che il sogno può finalmente avverarsi: un vero regalo per la madre. Il suo clamoroso entusiasmo risveglia Nicola, che organizza un breve viaggio per realizzare quel sogno, e per illuminare con un gesto gratuito d'amore l'oscurità che stringe d'attorno. Una vecchia Fiat 124 si allontana da Padova dentro la notte di Natale: al suo interno due uomini soli e un po' incoscienti riscoprono la forza dirompente di un abbraccio...

20/06/2024

Dieci casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni. Una criminologa e una giornalista da sempre in prima linea contro la violenza sulle donne. Un'analisi lucida e necessaria degli stereotipi di genere che hanno provocato queste tragedie annunciate, per sconfiggerli una volta per tutte.

I maschi sono intelligenti, le femmine sono utili. I maschi sono "progettati" per comandare, le femmine per accudire. Gli uomini devono provvedere economicamente alla famiglia e realizzarsi nel lavoro, le donne devono stare a casa. Questi sono solo alcuni degli stereotipi di genere più comuni che ancora permeano la nostra cultura. Pensate che siano in gran parte retaggi di un passato ormai superato? Questo libro ci dice che non è affatto così. Gli stereotipi di genere sono tra noi, ogni giorno. E no, non sono affatto "innocui", come molti sembrano considerarli. Attraverso la ricostruzione di dieci casi di femminicidio tra i più sconvolgenti degli ultimi anni, Roberta Bruzzone ed Emanuela Valente analizzano i principali preconcetti culturali e sociali che hanno operato in queste vicende inconcepibili, eppure reali. Stereotipi, pregiudizi e tabù a cui hanno obbedito un po' tutti: le vittime, gli assassini, l'opinione pubblica e perfino i media che ne hanno parlato. Il quadro che ne emerge non è consolatorio: le idee sessiste sono ancora molto radicate, in ognuno di noi, senza distinzioni di condizione economica e culturale. Lungi dal voler giudicare, ma con lucidità e senza fare sconti a nessuno, Favole da incubo intende aiutarci a prendere coscienza di quelle voci che parlano dentro di noi, spingendoci ancora, nostro malgrado, a fare distinzioni di genere nella vita di ogni giorno. Perché la presa di coscienza è il primo, necessario passo per cominciare a scardinare questi schemi mentali e fare in modo che crimini tanto orribili non trovino più un terreno in cui mettere radici, crescere e riprodursi. Intervenire in tempo per fermare l'escalation è possibile, e soprattutto è possibile innescare quel profondo cambiamento culturale che può mettere fine una volta per tutte alla violenza sulle donne.

20/06/2024

Presentarsi alla festa sbagliata non sempre è una sventura. In una piovosa giornata primaverile, Jean-Pierre Morel - proprietario di un café littéraire nel Marais, a Parigi - riceve un invito che gli cambierà la vita. Con grande sorpresa, Paul, il suo ex migliore amico, lo aspetta al proprio matrimonio nel Sud della Francia. Inseparabili a scuola, i due non si rivolgono la parola da anni, e per una buona ragione. Avere gli stessi gusti del proprio migliore amico in fatto di donne è sempre complicato. E se per giunta lui assomiglia ad Alain Delon e ha un sorriso disarmante, è un autentico incubo. Mentre Jean-Pierre, romantico e sognatore, passava ore a valutare la sua mossa, Paul era sempre un passo avanti. Adesso però sembra sinceramente pentito e Jean-Pierre decide di partecipare. Il giorno della festa va tutto storto. Océane, la sua burrascosa ex fidanzata, si presenta all'improvviso e gli fa una scenata; la nonna si sloga una caviglia e lui deve accompagnarla al pronto soccorso; e nel trambusto della partenza dimentica l'invito a casa. Ricorda il nome dello chateau, ma sarà a Tabanac, Bergerac o Grézillac? Perché tutte le località dell'Entre-Deux-Mers finiscono per -ac? Quando finalmente, nervoso e in ritardo, riesce a mimetizzarsi tra gli ospiti di un ricevimento di nozze in pieno svolgimento, incontra Juliette, una giovane donna dai fiammeggianti capelli color rosso Tiziano che dice tutto quello che le passa per la testa e storpia sempre il suo nome. Di Paul stranamente non c'è traccia, ma l'amica della sposa si rivela una compagnia piuttosto affascinante. E quando Jean-Pierre inizia a sospettare di trovarsi al matrimonio

20/06/2024

A Seoul, in via dell'amore infinito, c'è un emporio molto speciale. Si dice in giro che questo negozio venda soluzioni per problemi di cuore e che sia in grado di realizzare i desideri dei suoi clienti. Potrebbe trattarsi di pubblicità ingannevole e anche l'insegna, "Emporio dell'Amore", sembra spararla grossa. Ma già osservando i proprietari dell'attività ci si chiede se non ci sia del vero sulla potenza di questi farmaci: come può essere che l'anziano e imponente signore dietro al bancone, che sembra uscito da un quadro di Botero, sia felicemente sposato con la sua splendida e leggiadra collega? Chi entra trova un'atmosfera calda e accogliente, musica rilassante che distende i pensieri e nell'aria avverte il profumo di tisane deliziose. C'è un comodo angolino dove ricevere consulenze specifiche e soprattutto si può acquistare una speciale medicina che pare abbia il potere di far innamorare. I clienti arrivano in questo spazio confortevole cercando una cura per guarire le proprie ferite sentimentali e si ritrovano a mettere a n**o la loro intimità, a portare alla luce fantasie, segreti e passioni inconfessabili. Come Seunggyu, un giovane meccanico che ha difficoltà a esternare i suoi veri sentimenti; Aechun, titolare di un'agenzia matrimoniale e Yonghui, docente che deve tenere un corso dal titolo "Letteratura e amore" senza mai essere stata innamorata... E voi, siete pronti a provare la pozione dell'amore? Dalla Corea, un vero e proprio feelgood sull'importanza del sentimento più grande, universale e misterioso che vi ispirerà non solo ad aprire il vostro cuore ma anche a diventare più gentili, sinceri e disposti al perdono.

20/06/2024

Isola di L***o, 600 a.C. Mentre il sole al tramonto infiamma la spiaggia dorata di Mitilene, un'ombra fugge da una casa che lambisce le onde. La mattina seguente, un'ancella scopre a terra, in un lago di sangue, il corpo esanime della sua padrona, una delle donne più in vista della città. La comunità è scossa da questo assassinio apparentemente inspiegabile, e ha bisogno di un colpevole, così i sospetti ricadono su Saffo, che come la vittima è sacerdotessa di un tìaso, il luogo dove vengono educate alla vita in società le giovani dell'isola. È da Saffo, infatti, che l'aristocrazia cittadina manda - per istruirle nel canto, nella danza e nella ricerca della bellezza - le proprie figlie, che la poetessa ama di un amore unico e appassionato.
Ma lo stile di vita della poetessa è una minaccia per le convenzioni sociali della tranquilla Mitilene, e in più corrono voci sulla libertà con cui vive il suo matrimonio, un'unione di convenienza impostale dalla famiglia. Così Saffo viene arrestata, ed è costretta a difendersi da un destino spaventoso che le toglierebbe, oltre alla sua reputazione e ai diritti sulla figlia Cleide, anche il suo vero amore: il poeta Alceo.
Per scagionarsi, dovrà ricorrere al suo intuito e alla sua inimitabile capacità di interpretare i moti del cuore, aiutata dal fedele barcaiolo Faone, suo braccio destro nelle indagini alla ricerca del vero assassino di Andromeda. Ispirato a una vicenda storica davvero avvenuta, Franco Montanari ci restituisce un affresco vivido della protagonista indiscussa della lirica greca e del suo mondo, guidandoci in un viaggio a ritroso nel tempo per le strade di un'isola che non ha mai smesso di farci sognare. Un raffinato giallo storico che per primo ci racconta la poetessa d'amore più famosa dell'antichità nei panni inediti di detective.

20/06/2024

Alla oltraggiosa età di centotrentatrè anni, Enrico ha polverizzato due record: è l'uomo più vecchio del mondo, e proprio per questo il più odiato. Gli altri nascono, vivono e muoiono, lui invece no, continua imperterrito a esistere. Per il resto del genere umano è un'ingiustizia, un sopruso, un problema da risolvere in fretta. Tra programmi di protezione, attentati e complotti, nuove nipotine, amori tardivi e n**e proprietà che non finiscono mai, la lunghissima esistenza di Enrico è sempre più in bilico sull'orlo dell'abisso. Ma lui, troppo vecchio anche per preoccuparsi, si siede in poltrona e fischietta, ci fa ridere e commuovere, rievoca le sue mille vite e respira a pieni polmoni tutto il tempo che gli rimane. Enrico è un maestro elementare in pensione, un uomo comune che ha avuto un'esistenza comune. È vecchio da morire, ma ancora piuttosto arzillo: le sue analisi farebbero invidia a quelle di un cinquantenne. Insomma, ci sarebbero tutti gli ingredienti per una vecchiaia infinita, pacifica, senza scossoni. Perché allora se ne sta asserragliato nel suo appartamento e non può nemmeno uscire a fare una passeggiata? Il problema è questo: Enrico è con tutta probabilità l'uomo più detestato del pianeta. Ogni giorno davanti a casa sua si organizzano picchetti e manifestazioni di protesta, con migliaia di persone che gridano il proprio risentimento nei suoi confronti. Lui continua a respirare mentre gli altri continuano a morire, e questo è un oltraggio imperdonabile. La sua diversità, come spesso accade con le diversità in generale, non viene tollerata. E così il nuovo Matusalemme trascorre le proprie giornate assistito dalla badante-vestale Eunice, dalla geriatra-paleontologa Maria e dall'ispettore Gizzi, che si occupa della sua sicurezza. Ma ormai anche le istituzioni sopportano a malapena la presenza di Enrico, diventato suo malgrado un grattacapo di ordine pubblico. Marco Presta è uno dei pochi scrittori «umoristi» del nostro tempo, capace di mescolare comico e tragico in un modo tutto suo, di farci ridere di gusto, di leggere il presente con ironia e intelligenza. Immaginatelo dar voce all'uomo più vecchio del mondo, alla sua storia paradossale, ai tre secoli che ha attraversato: il risultato è un libro irresistibile.

20/06/2024

In un viaggio emozionante attraverso le aule di giustizia, il nuovo libro di Gianrico Carofiglio cattura il cuore e la mente con una potenza straordinaria. Guido Guerrieri, l’avvocato dal cuore d’oro, si trova al centro di un’odissea legale che va ben oltre le mura del tribunale. Con abilità magistrale, l’autore ci trascina nel turbine delle sue passioni e dei suoi dubbi, mentre Guerrieri si interroga sul senso della giustizia e sulla complessità; dell’animo umano. Attraverso una prosa incantevole, il romanzo esplora la sottile linea tra speranza e disperazione, rivelando il potere trasformante della verità; e della redenzione. Un’opera toccante che lascia un’impronta profonda nell'anima di chiunque abbia il privilegio di leggerla.

”Non so dire se avessi deciso già quella mattina, al momento di andare in tribunale, che sarei rimasto in aula ad aspettare la sentenza. Forse sì o forse no. Mi sedetti sulla sedia del pubblico ministero, su quella di un giudice popolare, su quella del presidente, poi entrai nella gabbia degli imputati. Per vedere il mondo attraverso le sbarre”. Una donna ha ucciso a colpi di pi***la l’ex compagno della sorella. Legittima difesa o omicidio premeditato? La Corte è riunita in Camera di Consiglio. In attesa della sentenza l’avvocato Guerrieri ripercorre le dolorose vicende personali che lo hanno investito nell’ultimo anno. E si interroga sul tempo trascorso, sul senso della sua professione, sull’idea stessa di giustizia. Il ritorno di Guido Guerrieri in un romanzo poderoso e commovente. Un’avventura processuale enigmatica, dal ritmo impareggiabile, che si intreccia a un’affilata meditazione sulla perdita e sul rimpianto, sulle inattese sincronie della vita e sulla ricerca della felicità.

20/06/2024

La viva voce dell'intellettuale più lucida e appassionata del nostro tempo torna a visitarci per una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura. Ma soprattutto sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell'unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa. Alla vigilia di una morte che l'ha vista gioiosa come una martire capace di cantare mentre avanza verso i leoni, Michela Murgia ha trascorso una settimana a raccontarsi a Beppe Cottafavi, suo editor e amico. Le registrazioni di quella sua ultima estate, ancora piena di storie come lo erano state le cinquanta precedenti, danno sostanza a questo suo libro straordinario, arricchito da quattro splendidi racconti ritrovati e da altri testi perduti che l'autrice ha scelto e indicato tra un ricordo e l'altro. Da un simile stagno brulicante di vita, come quello sulle cui rive è cresciuta, affiora un arcipelago di dettagli intimi: innamoramenti e parentele q***r, matriarche oristanesi che sgranano rosari di cinque colori per salvare ogni continente, madonne con la parrucca, uomini violenti e maestri sognanti, lezioni di lingua sarda e cultura coreana, di esegesi biblica e di scrittura magica, di politica attiva e di militanza culturale. Franca e visionaria, antifascista e immune dai compromessi, Murgia ci rivela com'è che una ragazza di provincia, addestrata a leggere il Vangelo e ad accontentarsi di sopravvivere, si sia messa in testa di cambiare il mondo

20/06/2024

Quando desideri tanto qualcosa, fai come il colibrì: non aver paura di cadere. Anzi, impara a farlo a tutta velocità, per poi risalire.» Questa volta, però, a Teo sembra impossibile risalire: è stato bocciato in seconda liceo, ma soprattutto ha fatto qualcosa di davvero sbagliato, e ora dovrà scontare un'estate di lavori socialmente utili. Sa che è una punizione giusta, eppure c'è qualcosa dentro di lui che non riesce a tenere a bada. Teo la chiama la Cosa proprio perché non è in grado di darle un nome: sa solo che è un nemico troppo forte e di cui non ha il coraggio di parlare a nessuno. Di certo non ai suoi genitori, distanti anni luce, ma nemmeno a Peach, la sua migliore amica, l'unica che sa leggere i suoi silenzi e aggiustare con la musica i suoi giorni storti. Tutto cambia quando su una panchina incontra un signore anziano che dice di essere un ex professore di nome Francesco Bove. Giorno dopo giorno, il professore lo porta nei posti più disparati e gli parla di miti greci e filosofi con parole che Teo non ha mai sentito: parole che lo spronano a non arrendersi, a porsi le domande giuste, perché capisca che non è solo, che tutti siamo in cerca di una ragione di vita, di un dono che ci renda speciali. Solo che, per capire cosa sia, l'unico modo è non smettere mai di tentare, fallire e riprovare, coltivare l'arte dell'imperfezione per ti**re fuori il capolavoro che vive dentro di noi. Anche a costo di scoprire verità che ci fanno paura, come la fine di una misteriosa ragazza di cui nessuno sa più nulla e la cui storia sembra voler dire qualcosa a Teo. L'autore è tornato con uno dei suoi personaggi più amati di sempre: il professor Bove di "Eppure cadiamo felici". Un romanzo sulle paure che ci impediscono di essere felici: paure che non vanno allontanate, ma ascoltate. Perché a volte bisogna attraversare il buio per scoprire la meraviglia di uno spiraglio di luce.

20/06/2024

Con "I fili della vita", Clare Hunter ci consegna una riflessione inedita sull'importanza del ricamo, e più in generale del cucito, un'arte spesso considerata minore, ma con la peculiarità di essere stata molto diffusa e assolutamente trasversale, presente nell'educazione di tutte le donne di tutti i ceti sociali. Il ricamo, soltanto in apparenza uno strumento espressivo del tutto «candido», si è rivelato un linguaggio efficace per comunicare in mancanza di altri mezzi, per passare informazioni oltre la censura, per dare voce a ciò che le circostanze non permettevano di esprimere altrimenti. Con un excursus storico che copre tutto il millennio scorso, Clare Hunter ci accompagna dunque tra le storie di chi ha affidato ad ago e filo il proprio messaggio.?A partire dall'arazzo di Bayeux - in apparenza una celebrazione dei conquistatori normanni, e in realtà pieno di lodi indirizzate allo sconfitto re Harold -, ai ricami della regina di Scozia Maria Stuart - dove lei è un topo e la rivale Elisabetta I un gatto rosso -, ai lavori di cucito considerati terapeutici e imposti come rieducazione alle carcerate inglesi dell'Ottocento, fino ai foulard e agli scialli delle madri di Plaza de Mayo, su cui era ricamato il nome del figlio desaparecido per riaffermarne l'identità negata dalle istituzioni, e allearpilleras, patchwork di denuncia del regime cileno. Clare Hunter ci rivela come il ricamo abbia evidenziato ingiustizie, celebrato tradizioni etniche e familiari, espresso gioie e dolori, raccontato massacri, epurazioni e fughe disperate, rese dei conti dopo un colpo di Stato, proteste per sparizioni o incarcerazioni. E una cronaca di memorie narrate attraverso le storie di uomini e donne che, nei secoli e attraverso i continenti, hanno usato il linguaggio del ricamo per far sentire la loro voce, anche nelle più avverse delle circostanze.

20/06/2024

Baviera, 1886. Ludovico II è nato nel secolo sbagliato. Lui che voleva regnare sulla Baviera come un nuovo re Sole, che ha costruito castelli fiabeschi in cui dare vita alle proprie fantasie, è stato destituito e probabilmente ucciso da cospiratori intenzionati a infrangere le sue ambizioni e a impadronirsi del suo tesoro più prezioso... Baviera, oggi. Sono anni ormai che Cotton Malone ha lasciato il suo lavoro di agente operativo per gestire una libreria antiquaria a Copenaghen. Tuttavia non può ignorare la richiesta di aiuto di Luke Daniels, giovane astro nascente della Sezione Magellano alle prese con un delicatissimo incarico sotto copertura. Luke infatti si è infiltrato in un gruppo di separatisti bavaresi e ha bisogno di una persona fidata per districare una vicenda divenuta sempre più complessa. Perché quello che sembrava un tentativo di colpo di Stato si sta trasformando in una corsa contro il tempo che vede coinvolti Stati Uniti, Europa e Cina, alla disperata ricerca dell'ultimo misterioso atto di Ludovico II, la realizzazione di un sogno in una terra lontana che adesso rischia di scatenare una guerra...

20/06/2024

Mila e Jack si conoscono fin da ragazzini, quando passavano le estati presso le rispettive nonne a Lungamira, cittadina di mare sulla costa adriatica. Per anni le loro frequentazioni si sono alternate a cicliche separazioni, nutrite da un'intensa corrispondenza tra l'Italia e l'Inghilterra. Fedeli a un patto di sincerità assoluta, Mila e Jack sperimentano cambiamenti di luoghi e rapporti, ma continuano a coltivare la loro amicizia febbrile, che sembra fermarsi appena al di qua di una storia d'amore. Finché Jack sparisce nel nulla, per sette lunghi anni. Poi a sorpresa riappare, in una veste inattesa. Con questa sua ventiduesima opera, Andrea De Carlo torna ai temi più cari ai suoi lettori, l'amicizia e l'amore, a cui imprevedibilmente ne mescola un terzo, la religione. "Io, Jack e Dio" racconta di un legame necessario e insostituibile, di una ricerca spirituale senza compromessi, e dei sentimenti complicati e contraddittori tra un uomo e una donna che non possono fare a meno uno dell'altra.

20/06/2024

Roma, 18 a.C. Da quando Pomponia è stata insignita del titolo di Vestalis Maxima ha guidato il suo ordine attraverso eventi cruciali per Roma: dalla caduta della Repubblica alla nascita dell'Impero. La sua intelligenza e la sua umanità hanno elevato le sacerdotesse di Vesta a posizioni di prestigio senza precedenti, mentre la sua amicizia con Ottaviano Augusto le ha permesso di vivere una vita di influenza politica e di privilegi. La sua illusione di sicurezza, tuttavia, viene presto infranta da un nemico spietato e assetato di potere che nell'ombra trama non solo contro di lei, ma anche contro l'imperatore. E quando l'ordine delle vestali precipita, per cause accidentali, in una crisi profonda, Pomponia non può contare altro che sul sostegno dei suoi schiavi e di un auriga ribelle, mentre la complessa relazione con la sua protetta, Quintina, porta alla luce dolorosi segreti. Di fronte ad avversari senza scrupoli e a minacce sempre più insidiose, Pomponia dovrà essere disposta a sacrificare tutto pur di proteggere il suo ruolo, l'ordine delle vestali e la vita di tutti coloro che le sono devoti

20/06/2024

Roma, 21 a.C. Cesare Ottaviano Augusto tiene salde nelle sue mani le sorti dell'Impero, ma la sua autorità regge solo finché il popolo, dagli schiavi ai senatori, crede che gli dèi di Roma lo sostengano, in particolare Vesta, l'amata dea della casa e del focolare. In qualità di Vestalis Maxima, Pomponia, tra le personalità più influenti della ristretta cerchia di Ottaviano, è stimata da tutti i cittadini e dedica la sua vita a proteggere il suo Ordine e la fiamma eterna di Vesta. Così, quando una terribile epidemia si diffonde in città, contagiando l'imperatore e scatenando il panico tra gli abitanti di Roma, la vestale suprema si adopera per mantenere il favore della dea perché vigili sulla popolazione e sulle sacerdotesse. Ma un pericolo imprevisto si nasconde nella figura di un nobile malvagio, Severo Calidio Pavone, che minaccia non solo di compromettere l'amicizia di Pomponia con Ottaviano, ma di distruggere tutto ciò che lei ama. Con il coraggio, la saggezza e il fascino che la contraddistinguono, riuscirà la Vestalis Maxima a sconfiggere il Male che insidia le massime cariche dell'Impero e a riportare la pace nella Città eterna?

13/06/2024

Firenze 1458. Lavinia, ferma davanti alla tela, immagina come mescolare i vari pigmenti: il rosso cinabro, l'azzurro, l'arancio. Ma sa che le è proibito. Perché una donna non può dipingere, può solo coltivare di nascosto il sogno dell'arte. Fino al giorno in cui nella bottega dello zio arriva Piero della Francesca, uno dei più talentuosi pittori dell'epoca. Lavinia si incanta mentre osserva la sua abile mano lavorare all'ultimo dipinto, La flagellazione di Cristo . L'artista che ha di fronte è tutto quello che lei vorrebbe diventare. E anche l'uomo sembra accorgersene nonostante il contegno taciturno e schivo. Giorno dopo giorno, Lavinia capisce che la visita di Piero nasconde qualcosa. Del resto sulle sponde dell'Arno sono anni incerti: il papa è malato e sono già cominciate le oscure trame per eleggere il suo successore. E Piero sa più di quello che vuole ammettere. Il sospetto di Lavinia acquista concretezza quando lo zio viene ingiustamente accusato dell'uccisione di un uomo e Piero decide di indagare. Ma Lavinia questa volta non vuole restare in disparte. Grazie alla vicinanza dell'artista, che fa di tutto per proteggerla, per la prima volta comincia a guardare il mondo con i propri occhi. Perché lei e Piero sono entrati in un quadro in cui ogni pennellata è tinta di rosso sangue e ogni dettaglio è un mistero che arriva da molto lontano. Perché la pittura è un'arte magnifica, ma può celare segreti pericolosi. Chiara Montani trascina il lettore per le vie della Firenze rinascimentale e tra le opere di Piero della Francesca, un artista che ha fatto la storia della pittura. Lo immerge nella vita di una giovane donna che vede le sue ambizioni soffocate dalle leggi non scritte del tempo. Lo cattura in un vorticoso susseguirsi di eventi in cui le ragioni dell'arte si intrecciano con quelle della politica e della religione.

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