Serenamente

“Il mio grande amico Dude” racconta la storia di un ragazzo di 11 anni che lotta con l’ansia sociale. Noah ci insegna tante cose in questa mini serie. In questo episodio parleremo di Ansia Sociale. Seguitela con noi per esplorarne tutti i temi!

Progetto Giovani Padova, in collaborazione con il Centro Serenamente, organizza un incontro informativo sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e altre difficoltà scolastiche, rivolto a studentesse e studenti, genitori e insegnanti. L’incontro è condotto dalla dottoressa Giulia Maviglia del Centro Serenamente, specializzata in psicologia dell’apprendimento.

Con il diffondersi dell'interesse e degli studi sui disturbi dell’apprendimento è aumentata la tendenza ad incasellare in questa sfera ogni difficoltà scolastica. In realtà ci sono moltissime altre situazioni problematiche che i ragazzi e le ragazze incontrano nel loro cammino e che possono renderlo difficile e a volte comprometterlo. Per il Centro Serenamente è importante fare chiarezza su queste tematiche, approfondendo le differenze tra i DSA e altre problematiche scolastiche diffuse e soprattutto è importante capire quali percorsi di supporto possa essere utile intraprendere.

Per ulteriori approfondimenti il link dell’iniziativa:
https://www.progettogiovani.pd.it/dsa-e-altre-difficolta-scolastiche-somiglianze-e-differenze/

Hai visto il nuovo capitolo di "Inside out"?

Inside Out 2 esplora in modo significativo i complessi processi psicologici che accompagnano l’adolescenza. Attraverso il viaggio delle emozioni di Riley e la loro integrazione, il film illustra come affrontare e accettare tutte le emozioni sia cruciale per la formazione di un sé più articolato e autentico. Possiamo vedere come Riley sviluppa una maggiore complessità emotiva e autenticità, promuovendo una comprensione più profonda delle sfide e delle opportunità della crescita adolescenziale.

E tu cosa ne pensi? L'hai visto?
Facci sapere cosa ne pensi, qui sotto, nei commenti!

"Lettura digitale o cartacea: cosa stimola di più la nostra mente? Le ricerche mostrano che le capacità di comprendere un testo sono superiori per chi usa la stampa. Avviene soprattutto per i bambini. I motivi? Maggiore distrazione legata ai dispositivi digitali e linguaggio caratterizzato da stimoli brevi e veloci".
Cosa ne pensate? Qual è la vostra esperienza?

Leggi l'articolo completo cliccando sul link
👇👇👇
https://www.corriere.it/salute/neuroscienze/23_dicembre_15/lettura-digitale-non-aiuta-comprensione-testo-7f7b1b64-99bf-11ee-97fb-911ff9649ac6.shtml?refresh_ce

La Gamification nell’Istruzione 🎮

Scopri come trasformare l’apprendimento con tecniche di gamification! Dalla motivazione al feedback immediato, scopri i benefici e come applicarli in classe. Swipe per saperne di più!

"Leggere sin da piccolissimi migliora lo sviluppo della struttura cerebrale. La lettura non è solo un’esperienza piacevole: è ampiamente riconosciuto che ispira il pensiero e la creatività, aumenta l’empatia e riduce lo stress, influenzando anche in modo positivo l’apprendimento e il benessere futuri”

Leggi l'articolo completo cliccando sul link
👇👇👇
https://www.agi.it/scienza/news/2023-06-29/leggere-bambini-aiuta-salute-mentale-22011763/

COME SI FA AD ESSERE GENITORI AUTOREVOLI?

Non tutto quello che piace ad un figlio, gli fa bene. Non tutto ciò che desidera deve necessariamente essergli concesso. Ci sono molte cose che ad un figlio non piacciono per nulla e che invece gli sono necessarie per diventare adulto e acquisire le competenze che lo renderanno abile e competente nell’attraversare, gestire e affrontare le sfide della vita senza sentirsene travolto.
In fin dei conti il ruolo dell’educatore si riduce a questo: permettere a chi cresce di imparare a rinunciare al principio del piacere e di imparare ad “abitare” il principio di realtà. In pratica vuol dire saper dire no alla gratificazione istantanea scoprendo la scomoda vantaggiosità della gratificazione ritardata.
E’ un duro mestiere, quello del genitore. Eppure è così necessario ad ogni bambino e bambina che dobbiamo accompagnare nella vita. Perché un minore, lasciato a se stesso e con le competenze che ha, inevitabilmente verrà risucchiato dall’attrazione prodotta dalla gratificazione istantanea, senza riuscire a venirne fuori.
Il segreto dell’autorevolezza genitoriale è tutto qui.
“Allenare alla vita. I 10 principi per tornare ad essere genitori autorevoli” di A. Pellai, Mondadori ed.

Se volete e potete, condividete con altri genitori. Costruire una comunità educante vera, dipende dalle scelte che sappiamo fare come adulti, come genitori e come educatori.

La restorativeness, o capacità di ripristino mentale, indica come certi ambienti naturali possano aiutare a recuperare dalla fatica mentale. Questo concetto evidenzia i benefici di studiare in spazi verdi, migliorando concentrazione, riducendo lo stress e favorendo la creatività, per un apprendimento più efficace e piacevole.

“Wonder” è un film che racconta la storia toccante di August Pullman, un ragazzino di dieci anni affetto da una malformazione facciale. Affrontando le sfide della vita quotidiana, August dimostra il vero significato del coraggio, della gentilezza e della diversità. Il suo viaggio di autoscoperta e accettazione ispira coloro che lo circondano e invita il pubblico a riflettere sull’importanza di abbracciare le differenze e celebrare la bellezza interiore di ognuno di noi.

Ri-generare l'alleanza tra famiglia, scuola e le altre agenzie educative.

Da quando noi adulti abbiamo smesso di fare squadra e abbiamo creato un mondo dove le nostre reciproche relazioni sono divisive? Da quando gli adulti controllano spasmodicamente ciò che fanno gli altri adulti, i genitori si coalizzano contro le agenzie educative frequentate dai loro figli, non ritenendole all’altezza del loro accompagnamento educativo? All’ordine del giorno, nei media ci sono spesso notizie in cui i genitori appaiono come gladiatori alla riscossa pronti a far fuori il nemico dei loro figli. Chi è il nemico? Un altro adulto che, svolgendo le proprie funzioni e rivestendo un ruolo educativo, si muove nel territorio di crescita di un figlio generando un limite, richiedendo il rispetto di una regola, sostenendo il bisogno di imparare a tollerare una frustrazione. Vedere un altro adulto che si comporta così con nostro figlio ci fa arrabbiare moltissimo. Percepiamo l’intervento dell’educatore come qualcosa che mortifica e non come qualcosa che aiuta a crescere. Ne cogliamo solo la dimensione repressiva e sanzionatoria, così, in tutta risposta, si attiva fortissima, dentro noi, l’esigenza di scendere nell’arena e combattere per tutelare i diritti di protezione che ci sembrano lesi dall’azione definita «maldestra» di un altro educatore".
(Da "Allenare alla vita: di A. Pellai, Mondadori ed.)

La fragilità adulta risiede - almeno in parte - nell'incapacità di costruire alleanze con le altre agenzie educative. Come genitori dovremmo abbandonare l'approccio iperprotettivo e aderire all'idea che non tutte le richieste che il mondo esterno fa ai nostri figli siano eccessive o superiori alla loro capacità di saperle affrontare. Spesso i nostri figli sono meno fragili di come noi genitori li pensiamo e li facciamo vivere.
E voi cosa ne pensate? Se volete e potete condividete con altri genitori.

Il recupero dei debiti formativi aiuta gli studenti a rafforzare competenze, ricevere supporto personalizzato e migliorare disciplina e gestione del tempo. Affrontare un debito è un’opportunità per valutare capacità e prepararsi per l’anno successivo. Scopri di più su come superare l’esame di riparazione.

Leggi l’articolo completo al link www.centroserenamente.com/i-debiti-scolastici/

Passare la maturità | Ultimo banco, di Alessandro D'Avenia Il frutto maturo è «colto» perché possa nutrire. Siamo noi maturi? Quale frutto possiamo dare? La rubrica di Alessandro D'Avenia

L'importanza degli ambienti educativi etnicamente diversificati per i bambini è un tema affascinante e rilevante. Quali effetti può avere la presenza di una tale diversità culturale sulla loro crescita e sviluppo? In che modo questo contesto può influenzare la loro teoria della mente e le loro interazioni sociali? Approfondiamo insieme questi aspetti cruciali.

ADHD e Riconoscimento Emozioni!✨☀️

📚 Stanno per incominciare gli ! Siete pronti?
🗓 Ecco le date da segnare sul calendario!

Continuate a seguirci per aggiornamenti sulla e taggateci nei vostri post e nelle vostre stories con l’hashtag .

Qui il sito dedicato ▶️ https://www.istruzione.it/esami-di-stato/index.html

Negli ultimi anni, i casi di cronaca che hanno visto genitori aggredire insegnanti sono aumentati, segnalando una crescente tensione nel rapporto scuola-famiglia. Episodi di violenza verbale e fisica contro gli educatori evidenziano una preoccupante rottura della fiducia e della comunicazione tra le due parti, minando il delicato equilibrio necessario per una crescita serena dei bambini.
Questi incidenti sottolineano quanto sia fondamentale instaurare una comunicazione efficace e collaborativa tra scuola e famiglia. La cooperazione tra genitori e insegnanti è cruciale, specialmente quando si tratta di riconoscere e affrontare eventuali difficoltà di apprendimento o comportamentali dei bambini. Solo attraverso un dialogo continuo e costruttivo si possono cogliere i segni precoci di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e bisogni educativi speciali (BES), permettendo di intervenire tempestivamente con percorsi didattici personalizzati.

Ne abbiamo parlato anche noi! Dai un'occhiata alla sezione "Approfondimenti" nel nostro sito web.
https://www.centroserenamente.com/approfondimenti/

"La penna è più potente della tastiera! Se devi prendere appunti o studiare, foglio e penna sono il segreto per apprendere meglio. Infatti scrivere a mano accende di più il cervello e potrebbe favorire la memorizzazione. Al contrario, il semplice digitare su una tastiera è meno stimolante per il cervello".

Leggi l'articolo completo cliccando sul link
👇👇👇
https://www.rainews.it/articoli/2024/01/scrivere-a-mano-attiva-di-piu-il-cervello-e-aiuta-a-imparare-773f6910-2562-4360-a464-2689e5f7ba7d.html

Alcune pratiche essenziali per ottimizzare lo studio e favorire il successo accademico dei giovani con ADHD. Dalla creazione di spazi di studio adatti all'implementazione di tecniche di gestione del tempo e di strategie pedagogiche coinvolgenti, suggerimenti concreti per supportare al meglio queste menti brillanti e dinamiche.

Il si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita nel 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare sui temi della salvaguardia del nostro ambiente naturale.
Il tema di quest’anno si concentra sul ripristino del territorio, sulla desertificazione e sulla resilienza alla siccità.

Qui gli approfondimenti di Rai Scuola dedicati alla giornata ▶ https://www.raiscuola.rai.it/percorsi/giornatamondialedellambiente

Spesso ci capita di utilizzare i termini “salute” e “sanità” come sinonimi, nonostante in realtà non abbiano lo stesso significato.
In questo post andremo a comprendere le differenze, ma anche ciò che lega questi due concetti.

Secondo lo statuto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 1948, la salute è “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza di malattia”. Col tempo questa definizione si è evoluta e modificata: oggi, per salute, si intendono generalmente le condizioni della popolazione di un Paese o di una comunità in un dato anno.
La salute viene perciò misurata con l’aspettativa di vita (l’Italia è seconda soltanto alla Spagna in tutto il mondo) e le sue principali determinanti sono: lo stile di vita, le condizioni socio-economiche, il genoma, la cultura, l’ambiente e i servizi sanitari.
Charles-Edward Amory Winslow definisce la sanità come “la scienza e l’arte di prevenire le malattie, prolungare la vita e promuovere la salute fisica, mentale e l’efficienza”.
In generale, oggi per sanità si intende l’insieme delle regole e delle risorse umane, strutturali e tecnologiche dedicate alla tutela della salute.
Essa viene misurata con tre parametri: la dimensione (personale, numero di strutture, ecc.), il funzionamento (per esempio il tasso di ospedalizzazione) e la spesa (pro-capite e in percentuale sul PIL).
Nonostante queste differenze, la salute e la sanità sono innegabilmente correlate. Infatti, se la sanità funziona adeguatamente, la qualità della salute di una popolazione sarà più alta.

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è una condizione neuropsichiatrica che colpisce prevalentemente i bambini e si manifesta attraverso sintomi di inattenzione, iperattività e impulsività. Tra le problematiche, i comportamenti aggressivi sono particolarmente preoccupanti. Derivano da impulsi non controllati, frustrazione e difficoltà sociali. La percezione delle proprie abilità è cruciale: molti bambini sottovalutano le proprie capacità, sviluppando bassa autostima e comportamenti difensivi, mentre altri sopravvalutano le proprie abilità, causando ulteriori conflitti. Un approccio multidisciplinare, con terapie comportamentali e supporto psicoeducativo, è essenziale. Coinvolgere famiglia e insegnanti migliora la gestione dei comportamenti problematici e promuove uno sviluppo emotivo e sociale equilibrato.

I VOTI NON SONO UN INDICE DELL’INTELLIGENZA!

Howard Gardner, insegnante e psicologo americano, sottolinea che non c’è una correlazione diretta tra prestazioni scolastiche e intelligenza.

Per avere una vita felice e di successo occorrono molte abilità come l’empatia e l’intelligenza emotiva, la capacità di tollerare e superare le frustrazioni della vita, di controllare le emozioni e di andare d’accordo con gli altri.
Molti studenti si scoraggiano e credono di non essere portati per lo studio. Gardner non vuole sminuire l’importanza della scuola e dei voti nell’educazione di bambini e adolescenti, ma vuole ricordarci che non sono l’unica cosa che conta e non rappresentano l'unico indice di misurazione dell'intelligenza della persona.

Fonte: Psyched

Approvato oggi dal il decreto-legge per l’integrazione degli alunni stranieri e il rafforzamento del Sostegno ai ragazzi con disabilità.

Previsti interventi mirati a beneficio della reale integrazione degli alunni stranieri attraverso attività di potenziamento messe a disposizione delle scuole. Il decreto-legge contiene anche un “pacchetto” di misure rivolte ad assicurare un’assistenza sempre più qualificata dei docenti di sostegno agli alunni con disabilità.

Qui tutti i dettagli ▶ https://www.miur.gov.it/web/guest/-/integrazione-degli-alunni-stranieri-e-rafforzamento-del-sostegno-ai-ragazzi-con-disabilita-ok-del-governo-a-decreto-legge-valditara-pietra-miliare-nel

I NOSTRI FIGLI NON SONO BICCHIERI DI CRISTALLO.

Un bicchiere di cristallo messo in una scatola insieme ad altri bicchieri di cristallo che viene scossa e sottoposta a movimenti improvvisi, si frantumerà. Il bicchiere di cristallo è “fragile” per definizione. Non sa resistere a colpi e “scossoni”. Ecco perché la parola “fragilità” gli si addice. Sono gli altri a doverlo proteggere, perché lui non sa farlo. Negli ultimi due decenni abbiamo trattato i nostri figli come bicchieri di cristallo. Ci siamo occupati di moltissimi aspetti della loro crescita, sviluppando un eccesso di iper-protezione che li ha resi meno capaci di affrontare la sfide della vita. Ma le perturbazioni sono importanti durante la crescita. Si deve cadere, affrontare la fatica, tollerare la frustrazione, imparare dai propri errori. Non si può diventare grandi senza attraversare la tempesta. Lo hanno ben dimostrato gli scienziati con l’esperimento BIOSPHERE 2. Hanno provato a realizzare in laboratorio la foresta perfetta: temperatura sempre adeguata, così come umidità e luce, in modo tale da simulare perfettamente la sequenza delle quattro stagioni. Però, in questo ambiente iperprotetto gli alberi non crescevano, spesso morivano. Gli scienziati si sono accorti che, tra le altre cose, mancava l’effetto “perturbante” del vento che scuotendo il tronco rinforzava tutta la struttura dell’albero, permettendogli di arrivare al suo pieno e completo sviluppo. Oggi c’è più bisogno di “antifragilità” che di protezione. Come adulti dobbiamo convincerci che i nostri figli possono anche affrontare tempeste e perturbazioni. Dobbiamo imparare a regolare e controllare la nostra ansia e paura di adulti che pensano che loro “non ci riescano” e “non ce la facciano”. Certo, questo approccio non può cominciare quando un figlio è in adolescenza. Si deve partire da molto prima, in età prescolare e scolare. C’è bisogno di più ginocchia sbucciate. Di più biciclette senza rotelle dopo i 6 anni. Di più litigi tra bambini, gestiti direttamente da loro senza l’intervento dei rispettivi adulti. Di meno interferenze con il lavoro degli educatori. Possiamo tutti essere adulti migliori. Ovvero meno fragili. E questo permetterà ai nostri figli di crescere meglio. Ovvero meno fragili.

Che cos’è la fragilità dei nostri figli? Perché per loro oggi è così difficile affrontare la sfide associate alla crescita? Ho provato a spiegarlo in “Allenare alla vita” il libro per genitori ed educatori uscito il 7 maggio in libreria ed edito da Mondadori. Il testo che trovate in questo post, può essere molto utile per ragionare con un figlio o con una classe di studenti adolescenti sul valore che hanno le crisi e le “perturbazioni” nel proprio percorso di crescita. C’è anche un video disponibile sul web. Anche quello può essere visionato e discusso. Se vi sembra un tema importante, condividete con altri genitori ed educatori

🏳️‍🌈 Oggi è la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, istituita con risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007.

Quest’anno il tema generale dell’11° Forum europeo + è “Il futuro della libertà e dell’uguaglianza in Europa”.

📚Giornata di studi su Difficoltà e Disturbi Evolutivi
✔️In collaborazione con AIRIPA, Master in Disturbi e Psicopatologie dello Sviluppo, Master in Psicopatologia dell’Apprendimento
📅7 giugno 2024
📌Scuola di Psicologia - Aula B galleria – Edificio Psicologia 3
Università degli Studi di Padova
➡️SARÀ POSSIBILE SEGUIRE L'EVENTO ONLINE O IN PRESENZA.
PER PARTECIPARE È NECESSARIO ISCRIVERSI AL SEGUENTE LINK:
https://forms.gle/7gdCzpRZdAmzwkML6

Il concetto di intelligenza emotiva nasce negli anni ’90 e i primi studiosi di questa disciplina, Salovey e Mayer, la definiscono così: “Abilità che permette di percepire ed esprimere le nostre emozioni, accompagnando e assistendo il pensiero, rendendoci capaci di regolarle così da favorire il nostro sviluppo e la nostra crescita intellettiva ed emotiva”.
Nel 1995, lo psicologo e scrittore Daniel Goleman pubblica un libro intitolato “Intelligenza Emotiva”, in cui descrive questo particolare tipo di intelligenza come un insieme di competenze fondamentali per sapere affrontare bene la vita. Queste competenze sono: autocontrollo, entusiasmo, perseveranza e capacità di automotivarsi.
Egli definisce l’intelligenza emotiva come la “capacità di motivare se stessi, persistere nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni, di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione, di modulare i propri stati d’animo, evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare, di essere empatici e di sperare”.
In questo post vengono trattate le componenti dell’intelligenza emotiva secondo il modello sviluppato da Goleman: consapevolezza di sé, autoregolazione, motivazione, empatia e abilità sociali.
Qualche volta le emozioni possono essere così travolgenti da ostacolarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi, paralizzandoci. Una buona intelligenza emotiva ci permette di gestire le emozioni affinché possano essere un mezzo efficace per far fronte alle difficoltà della vita e per affrontarla al meglio!
La ricerca dice che l’intelligenza emotiva è correlata a risultati positivi nella vita in generale e che, per quanto riguarda il successo scolastico, questa abilità modera il rapporto tra la capacità cognitiva e la prestazione scolastica.
L’intelligenza emotiva influenza positivamente anche i nostri legami sociali, contrastando il disagio psicologico o il bullismo.
Per questo motivo nell’ambiente scolastico è molto importante dedicare del tempo all’alfabetizzazione emotiva, all’educazione alle emozioni.

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

✒️La giornata mondiale della poesia, che cade il 21 marzo, viene istituita nel 1999 dall’UNESCO per celebrare la poesia come forma d’arte e per incoraggiare adulti e bambini a riscoprire questo genere letterario. Per molti, la poesia è vista come una forma di scrittura antica e superata. Proprio per questo si è deciso di dedicare ad essa un momento per rendere omaggio alla sua bellezza e potenza, per riconoscere allo strumento poetico un ruolo centrale nella valorizzazione delle diversità linguistiche e culturali e nella promozione del dialogo.

💭Leggere poesie è un modo per insegnare ai bambini a esprimere le proprie emozioni con cura e precisione, utilizzando le parole in modo efficace per descrivere i propri sentimenti. Inoltre, la poesia offre loro l’opportunità di ampliare il loro vocabolario, comprendere il concetto delle rime e apprezzare il ritmo delle composizioni poetiche. La poesia stimola il pensiero creativo dei bambini, incoraggiandoli a narrare esperienze e sentimenti in modo spontaneo e coinvolgente.

🌸“Sono nata il ventuno a primavera” è una frase che celebra la grande autrice italiana Alda Merini, la cui nascita coincide appunto con l’inizio della primavera, la stagione della rinascita e della poesia. *Poesia, primavera e follia* sono, infatti, le tre chiavi d’accesso per entrare nell’incredibile e immenso universo di Alda Merini. Una donna che è diventata il simbolo della poesia italiana, così come è icona della libertà di essere e sentirsi donna. Una donna che ha rivoluzionato il pensiero perbenismo dell’epoca in cui è vissuta, contribuendo a rigenerare il vissuto e il pensiero femminile.

«Il 21 marzo è la festa mondiale della poesia, ma il 21 come inizio della primavera è un caso – disse Alda Merini in un’intervista con Luciano Minerva. La primavera è f***e perché è scriteriata, perché è generosa. Però incontra anche il demonio. E io l’ho incontrato il demonio. Era il manicomio».