Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso
Un lungo viaggio in Italia per dare nuovo valore, attraverso il dono, a vecchie foto dimenticate.
Il progetto prevede un lento percorso in bicicletta lungo tutta l’Italia che avrà come tappe vari luoghi dell’arte. Questi diventeranno teatro di una performance in cui, donando al pubblico vecchie fotografie dimenticate, verrà data loro nuova vita.
Un anno è già passato.
Il TEDxTorino è stata una grande avventura. Faticosa e meravigliosa.
Raccogliere tutte le idee, le parole, capire che forma dargli, come poter raccontare gli ultimi anni di un percorso in pochi minuti davanti a più di 1.000 persone.
Senza gobbo. Tutto a memoria. Senza sbagliare.
Il silenzio totale prima di cominciare.
Gli applausi alla fine che ti liberano il fiato.
Il mio talk è stato questo:
https://www.youtube.com/watch?v=VDualuo5Q1g&t=306s
Grazie ancora e sempre a Enrico Gentina che ha creduto in me e nel mio lavoro, la coach Isabella De Biasi che mi ha guidato con pazienza e a tutti le molte persone dello staff, che ogni anno rendono possibile questo straordinario evento.
Grazie a chi ha ascoltato e a chi ascolterà.
🟡 Save the date!
Sabato 16 Dicembre ore 10:30 a Bologna presso Fondo Comini.
Quali connessioni possono esistere tra il mio viaggio nelle Fotografie Inutili e il mondo dell'adozione?
La risposta sicuramente sta nelle Persone. In tutti voi.
Parleremo di questo e tanto altro con Legami Adottivi OdV.
Siete tutti invitati a partecipare, a porci e a porvi domande e, infine, ad "adottare" una Fotografia Inutile. Un dono che creerà un nuovo luogo e un nuovo spazio per queste immagini dimenticate.
Entrata gratuita.
Fotografia regalata.
Continua il lungo viaggio di Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso tra persone e parole.
Giovedi 1 giugno sarò ospite a Campobasso (Piazzetta Palombo dalle ore 20:30) per raccontare di tutti quei 4000 Km percorsi, delle centinaia di volti, delle migliaia di foto di strade, facce coperte, banane e birre. La pioggia emiliana e il gran caldo sardo.
Le foto donate e i racconti ascoltati.
Un diario da scrivere per non lasciare nulla. Ogni sera, su di un letto diverso.
La solitudine.
Tutti voi.
Sarò in un dialogo aperto e profondo con la musicista Rosanna Fanzo.
Un ringraziamento speciale fin da ora all'amministrazione comunale e in particolare all'assessore alla cultura Paola Felice, a Molise Foto - Incontri Fotografici e all'associazione Il Cavaliere di San Biase - Molise per l'invito, l'organizzazione e la disponibilità.
Alla fine del talk donerò alcune Fotografie Inutili ai presenti che vorranno riceverle.
🟡 Domenica prossima, 30 aprile, sarò in Abruzzo a raccontar di Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso.
Ospite a Vasto, ancora. Esattamente un anno fa, questa fu una delle tante tappe del lungo viaggio che in quel aprile era ancora all'inizio.
Ora torno a condividere tutto: il progetto, i giorni in bicicletta, la solitudine, le foto donate e le voci raccolte. Torno a narrare le persone che hanno costruito insieme a me questo grand fototour italiano.
Il prima. Il durante. Il dopo.
Un grazie speciale a Consorzio Vivere Vasto Marina e Pizzeria Ippocampo - Vasto che ci ospiterà.
Qui tutti i dettagli: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-fotografie-inutili-il-racconto-di-viaggio-in-giro-per-litalia-in-bici-625108595637?fbclid=IwAR0A7aMSbn9b1IsNcEmiQug58Beej--0vOKVJrSxuwMLUKrY2ctNIQpMA1Q
E alla fine eccolo. Il talk. Per TEDxTorino.
Pochi minuti per raccontare l'idea, l'intuizione, un anno di programmazione tra mail, call, incontri vicini e lontani, strade sognate su di una cartina gigante appesa al muro, la bicicletta da conoscere, da preparare, come le mie gambe su e giù per i colli Euganei. La meccanica, la pressione delle gomme, l'olio per la catena. Mondi nuovi.
E poi partire. Quattromilachilometri da nord a sud, isole comprese. Centinaia di volti, migliaia di foto di strade, facce coperte, banane e birre. La pioggia emiliana e il gran caldo sardo.
Le foto donate e i racconti ascoltati.
Le infinite salite col cambio della bici che non basta mai.
Un diario da scrivere per non lasciare nulla. Ogni sera, su di un letto diverso.
La solitudine.
Tutti voi.
È stato e ancora sarà Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso
I grazie a chi sa: Enrico Gentina, Isabella De Biasi, Elisabetta Gabrielli.
Un grazie particolare a Stefano Picciau per avermi permesso di utilizzare la sua voce e il suo ricordo per l'introduzione del mio talk. Testimonianza speciale e profonda come tutte le altre centinaia e centinaia raccolte in tutta Italia.
Fotografie inutili | Luca Bortolato | TEDxTorino Avete presente quelle vecchie fotografie in bianco e nero vendute a blocchi, nelle bancarelle dei mercatini dell’usato? Vi è mai capitato di pensare da dove ...
E ancora paesaggi e solitudini.
Paesaggi, strade, luoghi e solitudine nel lungo viaggio di Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso.
Non solo persone.
Il viaggio di Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso è stato anche tanto cammino percorso, luoghi reali e immaginifici che hanno creato una grande rete fatta di paesaggi e strade nei molti chilometri di solitudine.
Una solitudine che non mi ha mai abbandonato, che mi ha, per così dire, protetto. Una bolla nella quale mi ci sono coccolato e che mi ha accompagnato nelle tante ore passate a essere solo ma insieme a tutto nello stesso momento.
Ero lì e da nessun’altra parte.
In queste immagini ci sono tutte le vostre terre.
Queste alcune delle foto esposte per la prima volta durante il TEDxTorino.
Sono due giorni che cerco le parole per descrivere quello che è stato TEDxTorino.
Un grande viaggio cominciato mesi fa.
Una responsabilità prima di tutto verso le tante persone che ho incontrato lungo tutto il progetto, da nord a sud, isole comprese, che hanno voluto accogliere centinaia di . Perché portavo prima di tutto loro sul palco. Ho raccontato e sottolineato più volte che nulla sarebbe accaduto senza di loro.
Io c'ho messo la voce, le parole e quell'ansia mescolata all'emozione che ti fa pensare di aver dimenticato tutto appena metti piede sul primo gradino della scaletta che ti porterà davanti a più di 1.200 persone.
Per quanto tu possa essere abituato a parlare in pubblico, non sei preparato per un talk al TED.
Perché quelle parole che dirai le hai scritte appositamente per essere dette solo in quel modo. Frasi che sono un concentrato di mille emozioni passate e presenti. Un racconto lungo anni, il tuo pensiero che è la tua vita, raccolto in poco più di 12 minuti.
E poi è fatta.
Dal più totale silenzio si alza l'applauso e tu non sai se andare o restare un attimo ancora. Scendi e ritrovi tua moglie che ti abbraccia. Bravo ti dicono. Le mani smettono di sudare freddo e quei minuti passati sembrano stati invece un'eternità. Troppo pochi per dire tutto. Troppi per cercare di gestire l'emozione.
È stato un grande onore esserci.
Un grazie speciale a Enrico Gentina per aver creduto fin da subito al progetto, quando ancora nemmeno si chiamava Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso.
Grazie alla mia preziosa coach Isabella De Biasi che mi ha aiutato con il testo, con la sua presenza costante e con l'ascolto. Senza di lei sarebbe stato tutto molto più complicato.
Grazie a Giulia Piscina che con grande professionalità e amore per ciò che fa, ha presentato tutti noi con parole mai scontate.
Grazie a tutti i volontari, agli altri coach, ai tecnici in regia e a tutti coloro che hanno reso possibile questo grande evento.
Grazie a mia moglie Elisabetta per quel suo modo speciale di essere sempre presente.
Grazie a tutte le persone del pubblico, che hanno voluto ascoltare tutti i 12 straordinari altri speacker che hanno condiviso con me questa avventura. Racconti tutti diversi fra loro, forti e potenti. Ho visto e raccolto anche le vostre grandi emozioni.
E un immenso ringraziamento a tutti coloro che hanno condiviso con me il viaggio di 3 mesi e 4000 km di queste fotografie dimenticate. Un viaggio appena cominciato. Alcuni di voi sono stati stampati e posti in dialogo con i visitatori per la prima volta in questa occasione.
A breve sarà pronto il video integrale del mio talk.
Foto credits: Jana Sebastova
Ci siamo quasi.
"Fotografie inutili", il progetto del padovano Luca Bortolato sul palco di TEDxTorino La ricerca artistica di Bortolato nasce dal suo raccogliere fotografie dimenticate e abbandonate, vendute nei mercatini dell’antiquariato o su siti online, intuendo fin da subito il loro valore perduto, quello del ricordo e della memoria, attivo solamente nel momento in cui esse erano custodite al...
Per le persone.
Senza le persone nulla sarebbe stato possibile.
E con immenso piacere posso annunciare che sarò tra gli speakers selezionati per i prossimi talk di TEDxTorino il 19 febbraio!
Racconterò dell'incondizionato amore per l'essere umano che c'è dentro e fuori il progetto Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso.
Senza le persone non sarebbe stato nulla.
Voi siete stati attivatori di nuovi pensieri e di ritrovate parole.
Racconterò di tutti voi.
Per chi vorrà esserci in presenza, mi scriva in privato per un codice sconto sul biglietto dell'evento.
🎟 Il biglietto ti aspetta: bit.ly/BigliettiTEDxTorino_19-02-2023
ℹ️ Info evento: bit.ly/TEDxTorino2023
🗣 Luca Bortolato https://www.tedxtorino.com/speaker/luca-bortolato/
E ancora racconterò cos'è stato il viaggio e tutto il mondo di Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso.
L'appuntamento è venerdì 3 febbraio, ore 18:00, a Milano presso CasaStudio - Fotografia e Archivio.
Condividerò il fuori e dentro la solitudine di quattromilachilometri, attraversando un'Italia intera che si preparava all'estate.
Vi racconterò le persone.
Centinaia. Ascolteremo insieme le loro voci che ho raccolto nella piovosa pianura, fra i monti assolati della Sardegna, perdendomi nell'infinita Maremma toscana, fino a ritornar.
Vi racconterò di ciò che è stato Inutile e di tutto quello che, invece, è diventato Utile.
Vi parlerò di cosa è rimasto, qui e ora.
Di quel mare sempre a sinistra.
Laura Loi ospiterà e modererà l'evento.
Vi aspettiamo!
Un progetto nel progetto per Fondazione Arnaldo Pomodoro.
Esistono alcune che nel retro portano con se scritte, firme, segni. Sono questi elementi che danno identità all'immagine rappresentata.
In questa performance a Milano, le persone presenti scelsero la fotografia attraverso la parola scritta anziché osservando ciò che era visivamente rappresentato.
Una parentesi inedita del progetto Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso.
Centinaia le pesone che in tutta Italia hanno deciso di raccogliere e salvare una Fotografia Inutile.
Il donare come Azione di riattivAzione.
ITA - Esistono fotografie dimenticate.
Esistono fotografie abbandonate.
Avevano un valore, quello del ricordo, che era attivo nel momento in cui erano custodite nell’album di famiglia a cui appartenevano.
Arrivano a noi prive di questo valore.
Arrivano a noi come FOTOGRAFIE INUTILI.
Mi sono chiesto in che modo poterle riattivare. La risposta l’ho trovata nel DONARLE, lasciando che le persone potessero sceglierle.
Ognuna di queste persone ha un preciso motivo per cui ha scelto quella foto, associandola ad un proprio ricordo, una sensazione, ad un luogo caro, che è completamente slegato dalla motivazione per cui è stata scattata quella fotografia.
Basta questo link per darle così nuovo, diverso, valore.
Su questo ho costruito il progetto “Fotografie Inutili, archivio fotografico ciclo-diffuso”.
Un viaggio in Italia tra musei, enti e fondazioni d’arte.
3 mesi e 4.000 km su di una vecchia bicicletta per incontrare e ascoltare centinaia di persone che hanno scelto la propria “fotografia inutile” diventandone nuovi custodi.
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ENG - There are some pictures that are forgotten.
There are some pictures that are just left abandoned.
They were a precious memory once, when still enshrined in the family photograph album where they belonged.
Pictures that are now worthless.
They present themselves as USELESS PICTURES.
I asked to myself how to make them worthy again. The answer was to GIFT them, letting them find their way to their new owners.
Each person chose a picture for a reason, linking it to their own personal memory, an emotion, a loved place, something completely new and unlinked to the original reason the picture was taken.
This new connection is enough to give the picture a new, totally different, life.
On this concept I built the project “Fotografie Inutili, archivio fotografico ciclo-diffuso” (“Useless Pictures, photographic archive cycle-diffuse”).
An Italian journey between Museums, Public Bodies and Art Foundations.
3 months and 4.000 km on an old bicycle to meet and listen to hundreds of people that have now chosen their own “useless picture” becoming its new keeper.
Questi sono stati i quattromilachilometri del progetto Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso.
Tre mesi di viaggio da nord a sud e viceversa, isole comprese.
Quasi ottocento le foto donate.
Molti i luoghi vissuti, tante le strade percorse.
Oggi, ricordo i volti e le voci delle tante persone che ho incontrato.
Sabato 10 settembre, alle ore 18:00, racconterò anche tutto questo al Ricarica Foto Festival di Sustinente (MN).
Sarò accompagnato nel dialogo da Chiara Maretti.
Vi aspettiamo!
Con emozione vi invito al mio primo raccontare di
Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso,
sabato 10 Settembre, ore 18:00, al Ricarica Foto Festival di Sustinente (MN).
Vi racconterò il viaggio.
Fuori e dentro la solitudine di quattromilachilometri, attraversando un'Italia intera che si preparava all'estate.
Vi racconterò le persone.
Centinaia. Ascolteremo insieme le loro voci che ho raccolto nella piovosa pianura, fra i monti assolati della Sardegna, perdendomi nell'infinita Maremma toscana, fino a ritornar.
Vi racconterò di ciò che è stato Inutile e di tutto quello che, invece, è diventato Utile.
Vi parlerò di cosa è rimasto, qui e ora.
Di quel mare sempre a sinistra.
Chiara Maretti sarà colei che farà da moderatrice all'evento.
Tecniche di sopravvivenza 2.
Dormire ogni sera in un letto diverso.
Svegliarsi ogni giorno in un luogo nuovo.
È stato anche questo.
Tecniche di sopravvivenza.
Grazie.
È stata un'avventura umana incredibile, un viaggio di relazione intima con la mia solitudine e di condivisione piena con centinaia di persone. Un tutto con radici profonde nei silenzi e nelle parole. Un perfetto equilibrio emotivo che ha sempre segnato la via.
Ho lasciato il cuore e qualcosa di più in molti luoghi. Ho vissuto vita piena ogni chilometro. Sono giorni di decompressione dove le ore si snodano lentamente fra lucidi ricordi. Il 19 aprile era ieri, ma anche un anno fa.
È successo grazie al sostegno costante di mia moglie Elisabetta che per prima ha creduto in questo progetto. Lei fonte di ispirazione e condivisione.
Grazie alla curatrice Federica Arcoraci che ha preso in mano questi miei sogni con estrema lucidità e li ha tradotti, mettendoli nero su bianco. Nulla avrebbe avuto questa forma senza di lei.
Grazie a Supernoia che hanno reso visibili le mie parole traducendole in filmato.
Grazie a Francesca Pinna che dietro le quinte ha lavorato instancabile per mesi come mio ufficio stampa. È stata una presenza costante e insostituibile.
Grazie alla famiglia Cicli Nicoletti Ettore che 50 anni fa ha creato con cura e passione la bicicletta che è stata insostituibile compagna di questo viaggio. A me è bastato pedalarla.
Grazie ai tanti luoghi che mi hanno accolto e hanno creduto con me in questo lungo progetto di condivisione. Musei, fondazioni, associazioni. In tutta Italia. Da nord a sud, isole comprese.
Grazie a tutti voi che ora siete diventati custodi di quella che era una Fotografia Inutile. È stato un immenso onore conoscervi, uno ad uno. Ascoltare le vostre parole un privilegio.
Tutte le mie fatiche sono state per voi.
Grazie al mio corpo, alla mia mente e al mio cuore che non hanno mai vacillato nonostante quattromilachilometri di salite, di caldo, di pioggia, di tutto.
Ho vissuto un'intera Italia e non lo scorderò mai.
Ora succederanno molte altre cose. Questo viaggio è stato solo una piccola parte di qualcosa di molto più ampio che avrà differenti forme.
È dunque un arrivederci.
Grazie vita.
Uno zaino pieno di malinconia.
È casa. Un posto fisico dove ritornare. Oggi ci sono volute trediciore e duecentoquindicichilometri di sole e pioggia. Questo lungo viaggio ha però cambiato il sentire casa mutandolo in un luogo fluido, fatto di molti luoghi e molte persone. Casa è ognuno di voi che ho incontrato, con il quale ho condiviso un attimo di vita. Sono le strade, le vostre, che sono diventate mie. Per un po e per sempre.
Commozione, tanta, nelle ultime e stremate pedalate cercando di riportare i ricordi lontani più vicini, stringendoli, annotandoli nella mente.
È stata anche una grande avventura nella solitudine. Mi è stata donata questa enorme possibilità di restare ogni giorno nel qui e ora, con estrema lucidità. Come mai prima.
Oggi ho pedalato con in spalla uno zaino colmo di tutto.
"There’s an endless space
Between our heads and our hearts
I’m walking the violent ways
Smashed a whole thing into its parts
Let it outgrow, outgrow, outgrow
The further we go, we go, we go..."
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