Psicologi dello Sport Italia

📉Il calcio di rigore può essere considerato un fondamentale a tutti gli effetti, uno dei momenti della partita dove oltre alle abilità tecniche sono cruciali le abilità psicologiche, soft skills come il decision-making, la gestione delle emozioni, stress e dell’ansia.

🧠Alcuni meccanismi psicologici implicati in questa situazione sono ad esempio il bias all’azione per il portiere (tendenza a tuffarsi nonostante lo svantaggio statistico) e il choking under pressure per il tiratore (eccessivo tentativo di controllo a livello conscio della skill che ne inficia la consueta esecuzione automatica).

🏋I rigori sono anche influenzati dal loro “peso” ovvero dalla fase del torneo in cui ci si trova con un tasso di realizzazione che a partire dai quarti di finale si dimezza e dall’essere battuti per il club o per la nazionale, con quest’ultimo contesto che vede un tasso di realizzazione tre volte inferiore a quello nelle partite di club

🔧Pratiche e tecniche a cui è utile fare ricorso in questa situazione di gioco sono la visualizzazione, tecniche di respirazione, l’autoaffermazione e la messa in atto di routine

⚽Il calcio di rigore è un fenomeno interessante per la psicologia perché è uno dei momenti della partita dove oltre alle abilità tecniche giocano un ruolo fondamentale molte soft skills come il decision-making, la gestione delle emozioni, stress e dell’ansia.

🔎Sono numerose le ricerche che si sono focalizzate su questo fondamentale sia dalla prospettiva di chi calcia che da quella del portiere.

🧠Quali sono quindi i processi psicologici implicati in questa situazione e quali le strategie per affrontarla?

🗞️Se siete interessati ad approfondire questo tema vi invitiamo a leggere l’articolo a cura del Dott. Fausto Verza ()

https://www.psicologidellosport.it/il-calcio-di-rigore/

🎯Il goal setting è una tecnica che insegna a definire gli obiettivi. In particolare si concentra sulla definizione delle caratteristiche di un obiettivo, ad esempio attraverso gli obiettivi S.M.A.R.T o S.M.A.R.T.E.R. Il focus principale diventa quindi “il punto di arrivo”.

⚠️A volte, però, si tende a concentrarsi esclusivamente su ciò che si vuole raggiungere, mettendo in secondo piano il percorso necessario per arrivarci.

💡È proprio durante il percorso che la crescita personale avviene. Basti pensare alle persone con le quali si viene a contatto e dalle quali è possibile apprendere, alle varie esperienze e alle opportunità che si possono presentare. Di fondamentale importanza sono anche gli errori commessi, in quanto offrono un’occasione di riflessione e un modo per migliorarsi. Infine, da non sottovalutare sono tutte quelle life skills che si apprendono o perfezionano e possono essere applicate in vari contesti della vita.

💭Lo sport in età giovanile, a prescindere dalla disciplina praticata, viene considerato una palestra di vita. Ciò significa che il giovane atleta viene esposto a situazioni ambientali che determinano lo sviluppo di comportamenti, valori e atteggiamenti che caratterizzeranno la sua persona.

💡La partecipazione sportiva non dipende solamente dal singolo atleta. Soprattutto durante gli anni dello sviluppo, l’ambiente che circonda l’atleta ha una grande importanza nel determinare la tipologia di motivazioni e la trasmissione di obiettivi e valori sportivi (e non).

🧠In letteratura si fa riferimento al “clima motivazionale”, ovvero tutti quegli stimoli ambientali che l’atleta assorbe a contatto con il team, il coach, lo staff, i genitori e gli amici, gli sponsor e la società e che determinano il successo o il fallimento della prestazione.

🔎A livello ambientale, per rafforzare la motivazione o modificare situazioni poco funzionali, il modello T.A.R.G.E.T. spiega come intervenire.

➡️Task = è importante che gli allenatori prestino attenzione ai compiti da assegnare; questi dovrebbero essere orientati all’acquisizione di competenze, diversificati e personalizzati in base al livello di abilità dei singoli atleti.

➡️Authority = è importante incoraggiare l’autonomia dell’atleta, assieme alla promozione delle capacità di problem-solving.

➡️Recognition = è fondamentale per gli allenatori garantire a tutti i ragazzi le stesse opportunità di riconoscimento.

➡️Grouping = è importante formare gruppi eterogenei, non basati solamente sul livello di abilità degli atleti, e variare spesso la loro conformazione.

➡️Evaluation = sempre opportuno esprimere feedback in privato e rivolgerli al comportamento, non alla persona.

➡️Time = riconoscere che ogni atleta apprende in modi e tempi diversi

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Master in Psicologia e Coaching dello Sport 2023 | 14^ Edizione Parte anche per l’anno 2023 la 14^ edizione consecutiva della Masterclass più frequentata d’Italia. Punto di riferimento in Psicologia dello Sport, PSICOLOGI DELLO SPORT ITALIA e l’Istituto CISSPAT propongono la 14^ edizione del corso di Alta Formazione in Psicologia e Coaching nello Sport pe...

💭L’ADHD è considerato un disordine dello sviluppo neuropsichico. Il termine deriva dall’inglese Attention Deficit Hyperactive Disorder, ovvero disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività ed è caratterizzato da deficit attentivo, estrema iperattività ed impulsività, difficoltà nella coordinazione e nel relazionarsi. 

✅L’esercizio fisico acquisisce un ruolo molto importante nel trattamento del disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività: il tipo di attività, l’intensità, la durata e la frequenza con cui si pratica uno sport aiutano a migliorare notevolmente le capacità decisionali e relazionali, l’autocontrollo, la coordinazione, la concentrazione e l’orientamento spazio-temporale.

💪🏻In questo modo è possibile trasformare quelle che sono considerate le caratteristiche dell’ADHD in punti di forza. Ad esempio, l’impulsività può diventare molto utile in casi in cui viene richiesta una capacità di prendere decisioni sotto pressione ed in tempi celeri.

➡️ADHD e sport possono quindi coesistere e diventare un binomio importante. Basti pensare a sportivi come Michael Phelps e Simon Biles, diventati due simboli di come sia possibile arrivare a dei traguardi che potevano sembrare irraggiungibili, andando contro ogni previsione.

🤔Il termine ADHD sta diventando sempre più utilizzato nel linguaggio comune. Perché? Cosa si intende per ADHD?

💡Questo acronimo significa “Disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività” e, negli ultimi anni, diagnosi di ADHD sono sempre più frequenti. Infatti si parla di una stima a livello internazionale del 7% nei minori di 18 anni e del 3.5% negli adulti.

🔎Percentuali simili si trovano anche nella categoria degli atleti. I casi più famosi sono probabilmente quello di Michael Phelps e Simon Biles, due atleti che hanno rivoluzionato rispettivamente il nuoto e la ginnastica artistica.

Che ruolo ha l’attività sportiva nei ragazzi con ADHD❓
Quali benefici si riscontrano❓
Che caratteristiche deve avere l’ambiente sportivo❓

🗞️Per saperne di più vi invitiamo a leggere l'articolo a cura del Dott. Giorgio Sirianni (.o.r.g.e._) e della Dott.ssa Veronica Mattarozzi ().

https://www.psicologidellosport.it/adhd_e_sport_in_eta_evolutiva/

🧠 Il ciclo mestruale influenza diversi aspetti della vita di un’atleta durante le fasi, aspetti che possono influenzare la prestazione sportiva, come: la termoregolazione, la ritenzione idrica, l’autostima e l’autoefficacia, l’umore, i livelli ormonali, il sistema cardiocircolatorio, il peso, la motivazione, la percezione dell’immagine corporea, la respirazione, il metabolismo e funzioni cognitive come attenzione e memoria. Inoltre, possono insorgere dolori fisici e sintomatologia psicologica.

Come è possibile, quindi, gestire al meglio gli effetti del ciclo mestruale❓
➡️ Fondamentale è ascoltare: le atlete impareranno ad ascoltare i segnali provenienti dal proprio corpo e gli allenatori impareranno ad ascoltare attivamente i bisogno delle loro atlete, senza sminuire o ritenere le osservazioni delle semplici scuse dettate dalla mancanza di forza di volontà o pigrizia.
➡️ Pianificare gli allenamenti cercando di adattarli il più possibile alle fasi del ciclo mestruale (e.g.: inserire l’apprendimento di nuove skills durante il picco di estrogeni per favorire attenzione e memoria; oppure evitare una permanenza prolungata in ambienti caldi e umidi quando la temperatura corporea è innalzata a causa del picco di progesterone).
➡️ Infine, creare un luogo sicuro dove l’argomento non venga visto come un taboo, dove sia possibile ricevere informazioni e dove poter condividere le proprie necessità allo staff (allenatori, psicologi, medici, …) a prescindere dal loro sesso e senza sentirsi giudicate.

💡 La letteratura e la ricerca in merito sono in crescita, seppur ancora incomplete e poco approfondite; si spera che l’aumento di atlete in competizioni di alto profilo possa incentivare la risoluzione di questo gap.

💢In ambito sportivo le emozioni hanno un ruolo cruciale, hanno la capacità di imprimersi nel nostro sistema nervoso, andando a costituire dei meccanismi che predispongono all’azione e si possono attivare in automatico andando a rispondere a bisogni adattivi.

🧠Un costrutto utile a fare chiarezza su come le caratteristiche individuali possano interagire con le emozioni e che cerca di spiegare da cosa dipende il modo in cui interagiamo con esse è quello dell’intelligenza emotiva. L’idea dell’intelligenza emotiva si basa su una concezione più ampia dell’intelligenza, incentrata non solo su una gamma ristretta di abilità logiche matematiche e linguistiche ma anche per esempio sulle capacità relazionali.

💪Nello sport un valore alto di intelligenza emotiva aiuta per esempio ad adottare tecniche adattive durante le loro performance sportive, riduce il rischio di infortuni ed è associato a un minor numero di sanzioni disciplinari

📈Vista la centralità dell’intelligenza emotiva in queste dinamiche è importante sapere che questa non è immodificabile ma se sottoposta ad adeguati training può migliorare e portare diversi benefici

⚠️Nello sport, come nella vita, vi si possono incontrare ostacoli e difficoltà. Un atleta durante una gara (ma anche durante gli allenamenti) avrà quasi certamente a che fare con degli imprevisti.

💡Ciò che distingue un bravo atleta da un campione è la capacità di adattarsi alle situazioni trovando la miglior soluzione.

➡️Quando si è davanti ad un ostacolo le possibilità sono limitate: o ci si ferma e si "incolpa" la situazione oppure si reagisce e si trova una soluzione per raggiungere ugualmente l'obiettivo.

❌Nel primo caso l'atleta sarà fermato da un locus di controllo esterno, attribuendo le difficoltà a cause esterne senza trovare dentro di lui le forze per reagire, abbandonandosi così al caso.

✅Nel secondo caso l'atleta non si concentrerà sull'ostacolo ma sulla migliore "strada" da prendere per superarlo, consapevole di avere le capacità e le energie per prendere la migliore decisione possibile.

🧘🏻‍♂️La maturazione di un atleta passa anche per questi momenti in cui le situazioni di difficoltà diventano importanti banchi di prova per riuscire a sviluppare nuove capacità di gestione dell'imprevisto. È quindi fondamentale, in caso di fallimento, che l'atleta apprenda dall'esperienza, così da non farsi cogliere mentalmente impreparato dal prossimo imprevisto.

🧠 Negli sport di combattimento con categorie di peso, la bilancia spesso diventa un incubo per gli atleti, a causa di una scelta sbagliata della categoria. Il controllo del peso rischia, quindi, di diventare morboso, aumentando le possibilità di sviluppare un Disturbo della Condotta Alimentare.

Quindi – come genitori, allenatori, atleti, professionisti della salute – cosa possiamo fare❓

➡️ Osserviamo. Come genitori, come allenatori e come compagni di allenamento, possiamo osservare e cogliere i campanelli d’allarme e intervenire tempestivamente per offrire aiuto.
➡️ (Psico)educhiamo. Come professionisti della salute, possiamo fornire consigli per prevenire l’insorgenza di questi disturbi (e.g.: come psicologi dello sport possiamo educare sui campanelli d’allarme; come nutrizionisti e medici dello sport possiamo educare sull’importanza di una corretta alimentazione e nutrizione su un piano fisiologico e prestazionale).
➡️ Comunichiamo. Come allenatori, impariamo ad utilizzare la terminologia adatta (e.g.: parliamo di “quadricipide sviluppato”, non di “coscia grosse”) e non giudicante – si parla di fisico in relazione alla prestazione, non in relazione all’estetica.
➡️ Condividiamo. Come allenatori, condividiamo la scelta della categoria di peso con l’atleta e con i professionisti della salute (e.g.: medici dello sport, nutrizionisti, psicologi).
➡️ Apprezziamo. Come atleti, impariamo a voler bene al nostro corpo.
➡️ Informiamo. Come allenatori, diamo tutte le informazioni necessarie per poter far scegliere all’atleta se intraprendere una carriera agonistica o meno.

💡 Ricordiamo: mente e corpo devono funzionare entrambi per ottenere prestazioni ottimali.

🧠 Secondo il DSM-5, i Disturbi della Condotta Alimentare (DCA) sono quei disturbi caratterizza da un patologico rapporto con il cibo e da un’eccessiva preoccupazione per il peso corporeo e la forma fisica, sui quali si basa tutta la propria autostima. I dati mostrano un’età d’esordio in costante calo e un’incidenza maggiore nel genere femminile; è stata osservata un’ampia diffusione negli sport con categorie di peso.

💡 Gli sport di combattimento (a corpo libero) hanno la peculiarità di avere le categorie di peso; pertanto, in queste discipline il controllo del peso diventa un fattore centrale. Spesso, però, la categoria di peso viene imposta dall’allenatore oppure viene scelta insieme all’atleta senza tenere in considerazione l’esperienza di professionisti sanitaria della nutrizione e dell’alimentazione e senza contemplare gli inevitabili cambiamenti fisiologici dell’atleta. Questa leggerezza porta all’adozione di strategie per effettuare cali di peso drastici, con pesanti conseguenze sia fisiche, sia mentali (come, appunto, i DCA).

Ma è possibile prevenire tutto questo o intervenire tempestivamente❓
A chi possiamo rivolgerci❓
Cosa possiamo fare come genitori, allenatori, atleti e professionisti della salute❓

🗞️ Vi consigliamo di leggere l’articolo a cura della Dott.ssa Barbara Bruni Cerchier per delucidazioni sull’argomento e per ottenere risposte alle domande poste poc’anzi.

https://www.psicologidellosport.it/sport_di_combattimento_controllo_del_peso_e_dca/

Congresso nazionale psicologi sport Italia, 6 Maggio 2023

🗣️ Oltre 180 partecipanti da tutta Italia tra online ed aula!

🧠|🫀Una grande festa per la psicologia dello sport e della prestazione

👏🏻 Un ringraziamento speciale a tutti i relatori, organizzazione e partecipanti


https://www.instagram.com/reel/Cr8X5ido8Ze/

Congresso nazionale psicologi sport Italia 2023 🗣️ Oltre 180 partecipanti da tutta Italia tra online ed aula! 🧠|🫀Una grande festa per la psicologia dello sport e della prestazione 👏🏻 Un ringraziamento speciale a tutti i relatori, organizzazione e partecipanti #strogertogher #preparazionementale #piscologiadellosport #mentaltraining #sport #mente #congresso2023 #pallavolo#scherma #biathlon

🔍 Il giorno 11/05 si terrà un webinar che unisce l'evento della community alla masterclass di inglese. Il tema trattato sarà l'identità dell'atleta e il fine carriera. L’incontro si terrà online sulla piattaforma Zoom dalle ore 18.30 alle 20 e sarà strutturato in inglese, con la possibilità di impostare i sottotitoli e di fermarsi post incontro per una sessione di Q&A.

🎤 Ad affiancare il CEO di Psicologi dello sport Alessandro Bargnani sarà un ospite internazionale, il Dr Paul Gorczynski, psicologo, ricercatore e senior lecturer presso la University of Greenwich (PhD, HCPC, CPsychol, AFBPsS), accompagnato dalle Dott.sse Veronica Mattarozzi ed Elena Graffi Brunoro.

📚 Il termine della carriera di un atleta è uno dei quattro pilastri temporali che la caratterizzano (Gardner & Moore, 2004). Volontario o involontario che sia, è un processo che ha delle implicazioni fisiologiche, psicologiche e sociali. Di grande importanza per il termine di carriera è la separazione tra l'identità dell'atleta e la persona che ne costituisce l'essere. Tipica di questo periodo è la concezione di perdita della propria identità, in quanto prevale la tendenza ad associare il proprio essere alla figura dell'atleta.

🧠 Nonostante i numerosi sforzi già fatti, nel mondo dello sport gli stereotipi legati alle differenze di genere sono molto diffusi.

💡 A livello psicologico ci sono diversi riscontri negativi conseguenti all’attivazione della minaccia dello stereotipo, due in particolare.

➡️ I bambini, a seguito della costante esposizione a questi stereotipi di genere, si sentiranno socialmente vincolati nel momento della scelta dello sport da praticare – difficilmente un bambino sceglierà di iscriversi a danza classica, così come una bambina non si iscriverà a rugby o a judo. I dati dei tesseramenti raccolti da CONI e ISTAT confermano questa realtà: nella FIGC (calcio) solo il 3% dei tesserati è donna, nelle arti marziali (FIJLKAM) il 42%; invece, nella FIDS (danza) le donne salgono al 73% e nella ginnastica (FGI) all’88%.
➡️ Durante la prestazione sportiva, invece, i risultati ottenuto saranno inferiori alle nostre effettive potenzialità. Tutto ciò è confermato dagli studi di Chalabaev, Sarrazin, Stone, Cury (2009) e Hively, El-Alayli (2014), nei quali è stato osservato come sportive d’elite performassero a un livello inferiore rispetto le loro capacità quando veniva ricordata loro la differenza fisica con i loro colleghi uomini.

🧠 L’attivazione della minaccia dello stereotipo: il peggioramento della propria performance a seguito della manifestazione di uno stereotipo, relativo al nostro gruppo sociale di appartenenza. Il fenomeno è ampiamente diffuso, anche nel mondo dello sport.

💡 Collettivamente siamo portati a distinguere gli sport in “sport da maschi” (forti, pericolosi e violenti) e “sport da femmina” (aggraziati, eleganti e delicati), in accordo con un’eredità culturale di stampo vittoriano che continua a influenzare il pensiero comune. Infatti, contrariamente a quanto si possa pensare, la minaccia dello stereotipo a livello sportivo colpisce tutti, non solo le bambine e le ragazze.

Quante volte ci è capitato di stupirci di fronte a un bambino che pratica danza classica❓
Quali effetti hanno questi stereotipi sulla psiche dei bambini❓
Cosa possiamo fare per non influenzare i bambini nella scelta dello sport❓
La motivazione dell’individuo può diminuire gli effetti della minaccia❓

🗞️ Vi consigliamo di leggere l’articolo a cura della Dott.ssa Barbara Bruni Cerchier per delucidazioni sull’argomento e per ottenere risposte alle domande poste poc’anzi.

https://www.psicologidellosport.it/la-minaccia-dello-stereotipo/

🧠Lo stereotipo: un fenomeno sociale presente anche nel mondo sportivo e definibile come una credenza condivisa dal gruppo, relativa a caratteristiche personali o comportamenti di uno o più individui (es. genere, età, corporatura).

💡Esistono tre modi attraverso i quali gli stereotipi possono influenzare la performance in ambito sportivo:
➡️discriminazione
➡️internalizzazione
➡️minaccia

Che influenza hanno queste credenze sui comportamenti e sull'autostima❓
In quale modo e misura influiscono sulle prestazioni sportive❓
Come si evolvono gli stereotipi in relazione all'attività sportiva con l'avanzare dell'età❓
In quale modo la paura del giudizio condiziona la performance❓

🗞️Vi consigliamo di leggere l’articolo a cura del Dott. Roberto Locatelli () per delucidazioni sull'argomento e per ottenere risposte alle domande poste poc'anzi.

https://www.psicologidellosport.it/stereotipi-e-attivita-sportiva-3-modi-in-cui-ci-influenzano/

MASTER IN PSICOLOGIA DELLO SPORT E MENTAL COACHING: PARTENZA SABATO 21 Ottobre 2023!!! Partenza Confermata!
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✅️CONGRESSO PSICOLOGI DELLO SPORT ITALIA
🗓Padova 6 Maggio 2023
L'evento promosso da Psicologi dello Sport Italia affronterà in maniera interattiva il tema dell'ottimizzazione della prestazione, considerando sia gli aspetti mentali sia le esperienze sul campo, grazie all’analisi di diversi case studies.
I relatori sono psicologi, che vivono nel quotidiano lo sport. Affronteranno diversi temi delineando in primis un framework teorico per poi applicarlo alla disciplina sportiva. Gli interventi si focalizzeranno su molteplici sport quali il basket, il tiro con l'arco paralimpico, il nuoto pinnato, il biathlon, la scherma e la pallavolo.
📌Programma:
• 9:00 – 9:15 Registrazione
• 9:15 – 10:15 “Ottimizzazione della prestazione”
Maurizio Bertollo (Maurizio Bertollo, Presidente FEPSAC, Professore di Scienze dell'esercizio fisico e dello sport Università degli studi G. d'Annunzio di Chieti e Pescara);

• 10:15 – 11:15 “Il recupero dall'infortunio nel basket: un percorso di ottimizzazione della performance. Case Study”
Silvia Rizzi Psicologa dello sport (Psicoterapeuta, Psicologa ufficiale Fiamme Oro Atletica);

• 11:15 – 13:00 “Human Performance Respirazione; Case Study Nazionale Paralimpica, Nazionale Nuoto Pinnato, atleti elitè”
Gianni Bonas (Psicologo Sport Nazionale Paralimpica, Arco, Nazionale Nuoto Pinnato, Didatta Scuola Dello Sport Nazionale CONI);
Schiraldi Claudio (Specialista in Medicina dello Sport e Pneumologia. Servizi. Medicina dello Sport · Pneumologia.);

• 13:00-14:15 Pausa
• 14:30 – 15:30 “Ottimizzazione della Prestazione nel Biathlon, Case Study Nazionale”
Andrea Appierto (Psicologo dello Sport Psicologi Dello Sport Italia)

• 15:30 – 16:00 “Training di Ottimizzazione della Prestazione nella scherma”
Francesca Ciasullo (Psicologa Dello Sport, Psicologa Clinica e dello Sport Specializzata in gestione dello stress, ansia ed autoregolezione metodo Heartmath Psicologa responsabile settore Spada FIS)

• 16:00 – 17:30 “Team Dynamics, ottimizzazione della prestazione”
Federica Tisato (Preparatrice mentale, psicopedagogista, Mentalcoach Rc Cannes Volley Femminile)
• 17.30-18 Conclusioni e saluti

https://www.psicologidellosport.it/prodotto/congresso-nazionale-psicologi-dello-sport-italia-o-ttimizzazione-della-prestazione-aspetti-mentali-esperienza-sul-campo/

CONGRESSO NAZIONALE PSICOLOGI DELLO SPORT ITALIA Ottimizzazione della prestazione. ASPETTI MENTALI |esperienza sul campo CONGRESSO PSICOLOGI DELLO SPORT ITALIA Nella giornata di sabato 6 maggio presso il Best Western Plus Galileo a Padova si terrà il congresso nazionale di Psicologi dello Sport Italia. L’evento promosso da Psicologi dello Sport Italia affronterà in maniera interattiva il tema dell’ottimizzazione...

Psicologi dello Sport Italia updated their phone number.

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🗓Padova 6 Maggio 2023
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📌Programma:
• 9:00 – 9:15 Registrazione
• 9:15 – 10:15 “Ottimizzazione della prestazione”
Maurizio Bertollo (Maurizio Bertollo, Presidente FEPSAC, Professore di Scienze dell'esercizio fisico e dello sport Università degli studi G. d'Annunzio di Chieti e Pescara);

• 10:15 – 11:15 “Il recupero dall'infortunio nel basket: un percorso di ottimizzazione della performance. Case Study”
Silvia Rizzi Psicologa dello sport (Psicoterapeuta, Psicologa ufficiale Fiamme Oro Atletica);

• 11:15 – 13:00 “Human Performance Respirazione; Case Study Nazionale Paralimpica, Nazionale Nuoto Pinnato, atleti elitè”
Gianni Bonas (Psicologo Sport Nazionale Paralimpica, Arco, Nazionale Nuoto Pinnato, Didatta Scuola Dello Sport Nazionale CONI);
Schiraldi Claudio (Specialista in Medicina dello Sport e Pneumologia. Servizi. Medicina dello Sport · Pneumologia.);

• 13:00-14:15 Pausa
• 14:30 – 15:30 “Ottimizzazione della Prestazione nel Biathlon, Case Study Nazionale”
Andrea Appierto (Psicologo dello Sport Psicologi Dello Sport Italia)

• 15:30 – 16:00 “Training di Ottimizzazione della Prestazione nella scherma”
Francesca Ciasullo (Psicologa Dello Sport, Psicologa Clinica e dello Sport Specializzata in gestione dello stress, ansia ed autoregolezione metodo Heartmath Psicologa responsabile settore Spada FIS)

• 16:00 – 17:30 “Team Dynamics, ottimizzazione della prestazione”
Federica Tisato (Preparatrice mentale, psicopedagogista, Mentalcoach Rc Cannes Volley Femminile)
• 17.30-18 Conclusioni e saluti