ASD Giant's Club Scuola Calcio

Si conclude nel migliore dei modi una settimana ricca di sport e confronto tra le migliori società della provincia di Palermo.
I nostri Piccoli Grandi Campioni conquistano la vittoria nelle finali con le categorie 2016, 2015 e 2015/16 , un ringraziamento particolare ai genitori, ai nostri dirigenti sempre disponibili e ai nostri super Istruttori Giuseppe Castiglione Vincenzo Serio Giovanni Mortillaro Giuseppe Farina .

Continua la crescita dei nostri ragazzi 2015/16
Oggi in campo in gara con gli amici del Calcio Sicila di Mr F. Grasso. BELLISSIMA PARTITA COMPLIMENTI A TUTTI I BAMBINI!

Oggi alcuni dei nostri Piccoli Grandi Campioni hanno partecipato al Carnival Cup riuscendo a superare la fase a gironi vincendo contro squadre di altissimo livello e accedendo alle fasi finali.. Complimenti a tutti e un ringraziamento ai nostri istruttori Giuseppe Castiglione e Vincenzo Serio , ai dirigenti accompagnatori e tutti i genitori che ci accompagnano e sostengono sempre.

I genitori non sono il male del calcio giovanile.

É pieno di brave persone che aiutano, collaborano e conoscono il significato di squadra, anche se non hanno giocato a pallone.
Aiutano e fanno rendendosi disponibili per organizzare delle "macchinate", in cui incastrano orari e annullano i loro impegni anche per dei ragazzi e delle ragazze che non sono i loro figli, trattandoli come se lo fossero.

Questi genitori sono tantissimi, ma non fanno rumore...vivono lo sport come un momento di crescita mettendosi a disposizione, qualora fosse necessario.

Grazie.🩷🖤

I genitori non sono il male del calcio giovanile.

É pieno di brave persone che aiutano, collaborano e conoscono il significato di squadra, anche se non hanno giocato a pallone.
Aiutano e fanno rendendosi disponibili per organizzare delle "macchinate", in cui incastrano orari e annullano i loro impegni anche per dei ragazzi e delle ragazze che non sono i loro figli, trattandoli come se lo fossero.

Questi genitori sono tantissimi, ma non fanno rumore...vivono lo sport come un momento di crescita mettendosi a disposizione, qualora fosse necessario.

Memorial Fazzino 2023

Notte

Sempre e comunque Forza Palermo

Italia-Macedonia: Tra il pubblico macedone, spunta una sciarpa rosanero.
🩷🖤🦅

Insegnare senza gridare è la scelta migliore che possiamo fare come allenatori, al contrario usare la paura e le minacce per controllare i bambini non va bene.
Perché urlare non è istruttivo né salutare per il cervello del bambino; lungi dal risolvere qualcosa, in realtà si attivano due tipi di risposte emotive : paura e/o rabbia.
Non parlo del semplice richiamo, quello saltuariamente potrebbe starci, ma della costante che diventa routine.
Gridare è una forma di prevaricazione, un’arma invisibile che non si vede e non si tocca, ma il suo impatto sul bambino è semplicemente devastante.
È in questo modo che l’allenatore non preparato, passeggia sullo stato emotivo del bambino, magari per via di un risultato andato male, per un gol preso o un banale errore.
Nulla di davvero importante (e ve lo dice uno che di “gare di cartello” se così possiamo definirle, ne ha p***e diverse…perché meglio lasciare che i bimbi ci provino con coraggio, piuttosto che crescano con la paura di sentire l’istruttore arrabbiarsi al primo rischio preso).
Ed allora impariamo a educare e ad imporre la disciplina con il cuore, l’empatia e la responsabilità.
Insegnare attraverso la paura per un adulto, è talvolta la strada più semplice e diretta, ma viceversa la più deleteria per un bambino.
Coach b

Chissà quante volte vi sarà capitato di sentire commenti negativi su un bambino in partita...e qualche volta persino in allenamento.

" È piccolo..."

" È grasso, deve dimagrire..."

" Non alza la testa..."

" Non usa tutte e due i piedi..."

" Ha paura..."

" No...ma quelli come lui la società non può prenderli..."

" Con lui in porta prenderemo un sacco di gol..."

" Ma possibile che i genitori non si rendono conto che non siamo all'oratorio e bambini come lui, non possono giocare a calcio in questa società..."

" Speriamo che l'allenatore lo toglie perché non sa giocare..."
..e tante altre offese gratuite...
Ma non si criticano soltanto i bambini in difficoltà, si criticano anche gli altri...le critiche non risparmiano mai nessuno, nemmeno i cosiddetti “bravi”!
Questo perché fuori dal campo non ci sono dei sostenitori, ma tanti piccoli allenatori che senza rispetto per nessuno egoisticamente assistono alla partita.
"Gioca sempre lui perché è il figlio del dirigente o del mister"

"Lui non può giocare insieme a mio figlio perché non gli passa mai la palla!"

"Ma com'è possibile che hanno messo in squadra A, lui e non mio figlio!"
"Adesso lo iscrivo a lezioni di tecnica perché qua non sta imparando un cavolo..."

E chissà quante altre ne avrete sentite...anche nei confronti di chi arbitra e di chi allena o aiuta semplicemente come dirigente.
Che tristezza, assistere a certe scene, che sconfitta per il calcio giovanile ascoltare queste frasi. Offese gratuite dette da persone adulte, che magari hanno accanto a loro i genitori del bambino in difficoltà.
Episodi che fanno male a tutto lo sport, non solo al calcio.
Si tratta di una mancanza di rispetto.
Purtroppo, questo succede su tanti campetti...indistintamente che sia Figc o Csi, la maleducazione è ovunque...e non fa distinzione tra categorie.
Un atteggiamento migliore da parte di tutti, senza offese e senza gestacci o nervosismo ingiustificato da parte di tutti, non solo di genitori, allenatori e dirigenti aiuterebbe i bambini a giocare con meno pressioni ed esprimersi con maggior sicurezza sul campo.
In un ambiente più sereno e disteso daranno il meglio sé; un applauso d'incoraggiamento al posto di urla e imprecazioni dopo un errore, potrebbe essere il primo segnale che qualcosa sta cambiando.
I nostri bimbi ci vogliono vedere felici e soddisfatti.
Da questi piccoli gesti dobbiamo ripartire, perché alla loro età il calcio dev'essere una festa.

Il Vostro Mister

Il nostro calcio è rimasto fermo al passato, i campetti e le piazze sono deserte...ormai in giro si vedono pochi ragazzi che giocano in strada.

A ripensarci bene, riaffiorano vecchi ricordi...

Le corse a chiamare i nostri amici, citofonare era il nostro Whatsapp...
La merenda che la nonna "calava" dalla finestra con cestino e il filo a modi carrucola perchè non avevo tempo di salire...dovevo andare a giocare!

I nostri giubbini usati come pali per fare le porte, l'ansia di arrivare e non trovare il campetto libero per fare la partita...e poi sperare che non lo chiedano subito i più grandi.

I due capitani che iniziano a fare le squadre...
La speranza di essere chiamto subito tra i primi magari anche "facendomi ru****no" insistendo a dire...《Io...Io..Io...prendi me..》...
L'obiettivo vitale era non restare tra gli ultimi ad essere scelto...perchè per noi era una sentenza...
Anche senza conoscerci sapevi che se uno veniva scelto subito era forte al contrario gli ultimi che restavano erano i meno stimati e forse anche meno bravi tecnicamente...

Però amavamo giocare, vincere o perdere faceva solo parte del gioco...infatti se la partita era troppo squilibrata, rifacciamo le squadre perchè la competizione era sempre in cima ai nostri pensieri e non ci divertivamo a vincere facile...
Infatti la regola del "chi segna questo vince" dopo ore sul campo era un harakiri che soltanto noi sappiamo fare 😜

In fondo eravamo sportivi senza sapere di esserlo...ci salutavamo sempre promettendoci la rivincita...

Non tornerà più quel calcio, ormai viviamo in un'altra epoca... ❤⚽️

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Se il nostro calcio sopravvive è anche grazie ai nostri eroi invisibili; gente comune, che di lavoro fa ben altro.
Qualcuno studia, qualcun'altro è in pensione, ma insieme formano una squadra invincibile.

Chi sanifica e pulisce gli spogliatoi

Tutti i volontari che si occupano del campo, della segreteria, del bar, dell'accoglienza...

Ma non soltanto...

Chi si occupa di raccogliere e lavare le divise sporche a fine partita.

Chi pulisce e disostruisce sanitari e spogliatoio ogni settimana.

Chi fa da manutentore tuttofare, mettendo pezze in tempi record e riparando il possibile per poterci permettere di giocare.

Eroi che non hanno orario, sempre disponibili anche quando non sono fisicamente al campo.

Preparare e tracciare il campo sotto la pioggia battente senza la certezza che l'arbitro farà disputare la partita.
Un impegno importante che non conosce sosta. Sempre pronti ad ogni imprevisto, a correre, andare a recuperare un sacco da 25kg di gesso per ripassare le linee del campo, dopo che si sono cancellate a fine primo tempo.

Sono i nostri angeli custodi
Che corrono a comprare o prendere qualcosa a casa o in negozio, perché si è persa o rotta a pochi minuti dall'inizio della partita.

Organizzano tornei e spostamenti gara, vivendo reperibili h.24

Ci preparano il thè caldo.

Ci aiutano, portandoci la rete dei palloni, la borsa medica, i giacconi.

Ci consolano quando le cose vanno male, trovando sempre una parola di conforto.

Non ci lasciano mai soli, seguendoci ad ogni partita e tifando per noi.

Ci sistemano e riparano le reti, le porte, ci gonfiano i palloni, ci lavano le pettorine.

Fanno anche il "lavoro più sporco" quello di gestire la comunicazione sui gruppi amministrando le chat Whatsapp, e con tanta pazienza, filtrano e comunicano eventuali smarrimenti di capi, oppure ripetono all'infinito orario e luogo del ritrovo senza avere mai un riscontro totale...

Ci puliscono il campo e tagliano l'erba con 40° all'ombra 🌡️☀️ 🥵

Organizzano pizzate, panzerottate o altro sempre per stare vicino alla squadra.❤⚽️

Il calcio è questo.
Una giostra di persone che con amore e passione riempiono ogni momento della loro giornata, permettendo così agli atleti di potersi esprimere nelle migliori condizioni, e al pubblico di potersi godere lo spettacolo.

Sono loro i nostri EROI, campioni che non chiedono mai nulla in cambio.

📷 Elena Posi

Taggate i vostri beniamini "invisibili" e premiateli con questo post, sono loro i nostri numeri 1
NON DIMENTICHIAMOCI MAI DEI NOSTRI EROI 👏👏👏❤💯

“Sono un allenatore, non un eroe, sia chiaro!
All’inizio della scorsa stagione ho preso una squadra di Giovanissimi: ragazzini educati, bravi e appassionati.
Quasi una rarità oggi.

C’era però una cosa per cui li vedevo soffrire, o meglio, li vedevo in ansia: i genitori.
Molti di questi si fermavano agli allenamenti e, spesso e volentieri, distraevano continuamente i ragazzi che, in più di una occasione, mi hanno risposto con un:

“Mio papà ha detto che è meglio se facciamo più esercizi di questo tipo…”

Così, con il solo intento di dare spensieratezza ai miei ragazzi, ho convocato una riunione ed ho espresso una richiesta chiara:

“Portate vi vostri figli all’allenamento e poi andate a casa o dove vi pare!”

Fortunatamente sono stato ascoltato.
Da quel momento è cambiato tutto: zero pressioni solo divertimento.
A volte basta poco. Basta comunicare.”

Quanta verità in queste righe…
Grazie.



“CI ALLENIAMO ANCHE SE PIOVE?”

È il primo libro sul NOSTRO calcio, fatto solo di passione.
Ed è il PIÙ VENDUTO in Italia.

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MISTER tranquillo. ........
Tanto lo fanno ogni estate ....
C'è chi telefona per plagiare i tuoi ragazzi .
C'è chi fa business vendendo fumo ai genitori .
C'è chi manda le lettere a casa regalando 1 mese gratis ai piccoli facendo credere che da loro si cresce e in altri punti no .
C'è chi si vanta di mandare i ragazzi nel professionismo e puntualmente illude i ragazzi .
C'è chi crede d'avere il figlio fenomeno e lo porta Dove secondo lui , quella società ha più agganci .
Io credo che l'unica cosa da fare in estate sia far divertire i bambini , senza stressarli , senza pensare e se vanno via ? .
senza pressare i genitori alla firma immediata .
Portateli al mare , in campagna fate in modo che usino la bicicletta , fate in modo che ritornino a casa con le ginocchia sbucciate .
fateli giocare in Strada con un
super santos , fateli giocare scalzi in riva al mare .
alla fine il tesseramento di un
bambino/ragazzino dura 1 anno calcistico e non è per sempre .
il per sempre non esiste, esiste il per tanto tempo a seconda da come si è trovato il ragazzo .
Credo Fortemente che tutto dipenda da come hai lavorato con i ragazzi - bambini - genitori .
Se hai creato legami tra di loro
Se li hai fatti crescere calcisticamente e umanamente e sopratutto se hai trasmesso tutta la tua passione e i valori .
Se li hai fatti divertire , se hai fatto le riunioni con i genitori e sopratutto se ti sei fatto
AMARE DA LORO .
Stai Tranquillo
Ritorneranno da Te .

"IL BELLO D'ESSERE MISTER "

🛑“Bisogna lavorare sulle strutture e sui campi nei settori giovanili. Bisogna rendere professionisti gli allenatori. Oggi nei settori giovanili ci sono amici di amici di amici che prendono diarie in un dopolavoro: ci vogliono professionisti per allenare questi ragazzi. Anche la famiglia è importante: quando portate il figlio ad allenarsi, poi c’è da tirarsi via dai co****ni. Non bisogna stare dietro alla rete a dire all’allenatore come dovrebbe giocare"🛑

Lele Adani

Cat 2008/09 guidati da Mr Diego Lo Cascio

Cat esordienti 2010/11 ❤️guidati da Mr Serio Vincenzo 👏💪🔝

Alcuni momenti durante l'allenamento specifico per portiere.. Nati per volare❤️🔝💪

Torneo della scuola calcio triangolare cat 2011/12/13