Venerabile Maria Carmelina Leone-la pagina
Preghiamo per la beatificazione della serva di dio mariacarmelina leone Dopo una vita breve, pervarsa da costante amore per il Signore, morì l'1-10-1940.
Breve Cenno storico
La Venerabile Serva di Dio Maria Carmelina Leone nacque a Palermo l'11-7-1923 da modesti ed esemplari genitori. Ebbe cultura elementare; frequento la scuola di taglio e cucito, si distinse soprattutto nell'insegnamento catechistico ai bambini nella chiesa di Casaprofessa. Il 10 luglio 1981, il Santo Padre Giovanni Paolo II decreta ammissibilità al Processo di beatificazione del
Buona notte con l'Inno a Carmelina.
PREGHIAMO CON CARMELINA PER UN SANTO VENERDÌ
Questa mattina, per mezzo del tuo instancabile apostolo Paolo, tu mi ripeti: guai a te se non predicassi il Vangelo! In seguito al battesimo tu sei sacerdote, profeta e re, e, in seguito alla cresima, tu porti il sigillo indelebile che ti fa testimone di Dio fino alla morte. Ogni battezzato deve testimoniare con la parola e con la sua vita. Rifiuterai il mio invito? La mia parola è spada di fuoco, conforto dei deboli, luce nelle tenebre che si fa strada anche fra le brutture del peccato. Se tu tieni per te ciò che sai, chi parlerà? Se nessuno parla, chi mi amerà, chi mi conoscerà?
Amen.
PREGHIAMO PER CHI STA COMBATTENDO CONTRO IL TUMORE
Oggi 12 settembre, Santissimo Nome della beata Vergine Maria.
CONDIVIDETE per fare degli auguri originali alle vostre Marie.
La devozione al nome di Maria nacque in epoca medievale, insieme a quella per il nome di Gesù. La festa liturgica fu introdotta in tutta la Chiesa occidentale dal Beato Innocenzo XI dopo la vittoria sui Turchi a Vienna, avvenuta il 12 settembre 1683. Il nome nella Bibbia indica l’identità e la missione di una persona. Ora, se il nome di Maria è forse di origine egiziana, esso contiene la radice del verbo «amare». Ella è dunque l’Amata in cui non vi è difetto (cf. Ct 4, 7), «piena di grazia », come la chiama l’angelo Gabriele (Lc ı, 28). Maria è pertanto l’immagine e la primizia della Chiesa, sposa che la grazia di Dio ha trasformato da “non-amata” in “amata” (cf. Os ı, 6; 2, 3).
In questo sito web trovate più informazioni
https://www.santiebeati.it/dettaglio/69950
PREGHIAMO CON CARMELINA PER UN SANTO GIOVEDÌ
Dio mio, insegnami, nel tuo Figlio, icona perfetta della tua bontà, ad essere dolce, buono, umile, mite e paziente. Egli perdoni per me coloro da cui ho subito ingiustizia, se io non so farlo. Egli mi insegni ciò che mi sembra impossibile e mi spinga verso i fratelli che ho ferito. Padre, fa’ che io, come il tuo servo san Francesco d’Assisi, ami la pace e la gioia, ed esprima la mia lode in canti e intima riconoscenza. Allora, al di sopra di tutto, vi sarà la ca**tà, che è “il vincolo della perfezione”.
Amen.
OGGI PREGHIAMO PER LE COPPIE ANCORA SENZA FIGLI
🙏🙏🙏 NON PASSARE AVANTI SENZA CONDIVIDERE
PREGHIAMO CON CARMELINA PER UN SANTO MERCOLEDÌ
In questa vita nascosta in Dio, io sono già seduto alla destra del Padre. Il mio spirito è già attratto verso le cose di lassù e tu mi hai spogliato dell’uomo vecchio e mi hai rivestito dell’uomo nuovo. Non ci sei che tu, Cristo, tutto in tutti. Ti prego, questa mattina: radicami per sempre in quella vita che rifiuta di essere tributaria dello spirito malvagio, degli inganni molteplici della tentazione. Perché prolungare la mia vita di peccatore, quando la tua voce dolce mi chiama a una vita pura, secondo il Vangelo? Ogni giorno io voglio benedire e lodare il tuo nome, ora e sempre.
Amen.
NON PASSATE AVANTI SENZA CONDIVIDERE GRAZIE
PREGHIAMO CON CARMELINA PER UNA SERENA SERATA E UNA DOLCE NOTTE.
Accordami o Dio, un sonno ristoratore, mandami il tuo angelo custode per difendermi da ogni insidia del male, perché tu sei protettore delle nostre anime e dei nostri corpi, e noi rendiamo Grazie a te. Amen
NON PASSARE AVANTI SENZA CONDIVIDERE GRAZIE
VI RICORDO DI PREGARE PER LA GLORIFICAZIONE DELLA NOSTRA VENERABILE
Con la preghiera scritta dal Cardinale De Giorgi.
Signore Dio, che per la tua Gloria preferisci sceglierti strumenti tra le umili creature, degnati, ti preghiamo, di guardare alla tua serva fedele, la Venerabile vergine palermitana Maria Carmelina Leone. Fa che questa giovinetta sia glorificata dalla tua Chiesa, se è secondo la tua volontà. Per i suoi meriti e per la sua intercessione concedici le grazie spirituali e temporali che ci occorrono per meglio servirti. Amen + 3 Gloria
NON PASSARE AVANTI SENZA CONDIVIDERE GRAZIE
PREGHIAMO CON CARMELINA PER UN SANTO MARTEDÌ
Eccomi di fronte a quest’alternativa: sarò oggi ben radicato e fondato in te, saldo nella fede… abbondando nell’azione di grazie? O sarò invece prigioniero dei vani sogni del mondo? Mi lascerò guidare dal suo spirito menzognero? Con il battesimo sono divenuto tuo figlio, Padre. Io ho così optato per la vita, per Cristo in cui “abita corporalmente tutta la pienezza della divinità”. Non dico nulla di più, essendo stretto al vuoto: dove andrò io, povero vagabondo che non ha casa? Ma ecco che tu mi prepari all’imprevedibile: tutto andrà bene perché tu, con Cristo, mi hai dato la vita.
Amen
NON PASSARE AVANTI SENZA CONDIVIDERE GRAZIE
Oggi 9 settembre, la Chiesa di Palermo commemora San Sergio I Papa, fu patrono della città. In generale è venerato il 9 settembre. Condividete per gli auguri ai vostri amici.
Nell’anno 688 arriva a Roma dalla Britannia il re pagano Ceadwalla, sovrano del Wessex: vuole farsi cristiano, e riceve il battesimo (con il nome di Pietro) nella basilica del Laterano dal Papa in persona, Sergio I. Un Papa nativo di Palermo, ma di famiglia siriana, che è arrivato a Roma in gioventù, diventando famoso nella Schola cantorum. Ordinato poi sacerdote, la sua cura per le chiese ne fa un personaggio eminente nel clero. E quando muore papa Conone (687), viene eletto a succedergli, per un compromesso tra i sostenitori di due altri candidati, nessuno dei quali riusciva a prevalere. Su Sergio invece c’è accordo, perché è uomo di fede, di preghiera e di studio. Anche di testa dura, quando occorre.
E occorre spesso. Continuamente. Roma e buona parte dell’Italia appartengono all’impero d’Oriente (il resto è sotto il dominio dei Longobardi). E gli imperatori si considerano Isapostoli (uguali agli apostoli), non inferiori al Pontefice romano anche in tema di fede. Papa Martino I, che non si era piegato all’imperatore d’Oriente Costante II, è stato preso a Roma e portato a morire di maltrattamenti in Crimea, nel 655.
Ora ci riprova Giustiniano II, che vorrebbe imporre a Roma e a tutti i cristiani le norme disciplinari stabilite a Costantinopoli da un Concilio di soli vescovi d’Oriente: e manda i relativi decreti all’approvazione di papa Sergio. Lui vede che lì dentro c’è pure l’abolizione del celibato per i preti, tra l’altro; e non approva nulla, qualunque cosa dica l’imperatore. Ma questi spedisce subito a Roma un alto dignitario, Zaccaria, per arrestare il Papa portandolo a Costantinopoli: come accadde a Martino I.
Ecco Zaccaria al Laterano dal Papa, con quell’ordine. Ed ecco pure la sorpresa: dalla Romagna e dalle Marche arrivano truppe, ma non sono quelle d’Oriente, fedeli all’imperatore: sono milizie cittadine, italiane, accorse in aiuto di Sergio. E vi si aggiungono tanti romani, inferociti per le tassazioni imperiali. Circondano il Laterano. Venuto come cacciatore, Zaccaria si ritrova lepre in cerca di rifugio. Infine lo scovano, "acquattato sotto il letto del Papa", scrive lo storico tedesco Gregorovius. Sergio I lo salva, lo perdona e lo rimanda a farsi strapazzare dal suo imperatore.
Pagina storica del pontificato di Sergio I è la pace religiosa da lui riportata nel patriarcato di Aquileia (Veneto, Istria e terre d’Oltralpe) spaccato per 140 anni da contrasti, anche politici, a proposito della persona e delle nature del Cristo (questione dei Tre Capitoli). Per tutti i suoi 14 anni di pontificato, Sergio lavora con passione all’arricchimento della liturgia; si deve a lui anche l’istituzione del canto dell’Agnus Dei nella Messa. Alla morte, nel 701, viene seppellito nell’antica basilica costantiniana di san Pietro. NON PASSARE AVANTI SENZA CONDIVIDERE
PREGHIAMO CON CARMELINA PER UN SANTO LUNEDÌ
Signore, in questo nuovo giorno accogli le preghiere e le offerte di coloro che incontrano grossi ostacoli a causa del tuo nome. Essi annunciano, insegnano e pongono ogni sforzo in questa lotta per annunciare il vangelo. In loro agisca la tua potenza. Molti li respingono e vanno erranti, attratti da false dottrine, nella vanità dei loro ragionamenti e della loro misera ricerca. Concedi loro di incontrare te, il Redentore, perché ottengano il dono di una comprensione piena, perché possano toccare te, Cristo, “nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza”.
AMEN
NON PASSARE AVANTI SENZA CONDIVIDERE GRAZIE
Oggi 8 settembre, memoria del Beato Federico Ozanam Padre di Famiglia
Il francese Federico Ozanam, fondatore della Società di San Vincenzo, è un esempio di ca**tà e santità laicale, come la nostra Carmelina.
Nato a Milano nel 1813 (il padre era nell'esercito napoleonico), dopo Waterloo rientrò in patria. A Parigi si legò ai circoli intellettuali cattolici intorno al fisico André-Marie Ampère e a Emmanuel Bailly. Nel 1833 diede vita alle «conferenze» che insieme, formano la «Società di San Vincenzo de' Paoli», un'istituzione «cattolica, ma laica; povera, ma carica di poveri da sollevare; umile, ma numerosa» secondo una definizione che ne diede lo stesso fondatore. Federico Ozanam si laureò in Legge e Lettere, insegnò alla Sorbona, fu accademico della Crusca di Firenze. Nel 1841 si sposò ed ebbe una figlia. Sempre in viaggio per l'Europa, però, trovava sempre tempo da dedicare al suo mondo povero, alla Società di San Vincenzo, che seguì e stimolò nel suo sviluppo. Morì a Marsiglia nel 1853. È stato proclamato beato da Papa Giovanni Paolo II a Parigi il 27 agosto 1997.
BUON PRANZO ACCUSSI---NON PASSATE AVANTI SENZA CONDIVIDERE
Oggi 8 settembre, la Chiesa celebra oggi la Natività della Beata Vergine Maria SS.
Quindi è il compleanno della nostra Madre Celeste non l'onomastico di chi ha questo nome.
Maria nacque santa, poiché fu concepita senza macchia originale e piena di ogni grazia. La grazia che ebbe la Beata Vergine Maria sorpassò la grazia non solo di ciascun santo, ma di tutti gli Angeli ed i Beati del cielo. E questo a ben ragione perché Maria era destinata a divenire Madre di Dio. Ora se Maria fu eletta ad essere Madre di Dio, era necessario che Dio l'adornasse d'una grazie corrispondente alla dignità eccelsa cui l'aveva destinata. Inoltre Maria era destinata ad essere mediatrice d tutte le grazie e perciò ebbe una grazia superiore quella di tutte le altre creature.
L’episodio della nascita della Vergine non è menzionato nei Vangeli canonici, ma raccontato nei testi degli Apocrifi – in particolare dal Protovangelo di Giacomo – che, tuttavia, non descrive la scena e lo spazio in cui si verifica l’evento.
Onorando la natività della Madre di Dio si va al vero significato e il fine di questo evento che è l'incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio". E’ questo del resto il motivo per cui di Maria soltanto (oltre che di S. Giovanni Battista e naturalmente di Cristo) non si festeggia unicamente la " nascita al cielo ", come avviene per gli altri santi, ma anche la venuta in questo mondo. In realtà, il meraviglioso di questa nascita non è in ciò che narrano con dovizia di particolari e con ingenuità gli apocrifi, ma piuttosto nel significativo passo innanzi che Dio fa nell'attuazione del suo eterno disegno d'amore. Per questo la festa odierna è stata celebrata con lodi magnifiche da molti santi Padri, che hanno attinto alla loro conoscenza della Bibbia e alla loro sensibilità e ardore poetico. Leggiamo qualche espressione del secondo Sermone sulla Natività di Maria di S. Pier Damiani: “Dio onnipotente, prima che l'uomo cadesse, previde la sua caduta e decise, prima dei secoli, l'umana redenzione. Decise dunque di incarnarsi in Maria”.
"Oggi è il giorno in cui Dio comincia a mettere in pratica il suo piano eterno, poiché era necessario che si costruisse la casa, prima che il Re scendesse ad abitarla. Casa bella, poiché, se la Sapienza si costruì una casa con sette colonne lavorate, questo palazzo di Maria poggia sui sette doni dello Spirito Santo. Salomone celebrò in modo solennissimo l'inaugurazione di un tempio di pietra. Come celebreremo la nascita di Maria, tempio del Verbo incarnato? In quel giorno la gloria di Dio scese sul tempio di Gerusalemme sotto forma di nube, che lo oscurò. Il Signore che fa brillare il sole nei cieli, per la sua dimora tra noi ha scelto l'oscurità (1 Re 8,10-12), disse Salomone nella sua orazione a Dio. Questo nuovo tempio si vedrà riempito dallo stesso Dio, che viene per essere la luce delle genti.
"Alle tenebre del gentilesimo e alla mancanza di fede dei Giudei, rappresentate dal tempio di Salomone, succede il giorno luminoso nel tempio di Maria. E’ giusto, dunque, cantare questo giorno e Colei che nasce in esso".
L’iconografia, quindi, non attinge da un modello letterario cristiano, ma, trae origine da immagini e testi precristiani che narrano della stanza del parto in occasione della nascita di un personaggio importante.
NON PASSARE AVANTI SENZA CONDIVIDERE.
SANTA DOMENICA CON LA PAROLA DI OGGI
8 Settembre 2024, 23.a Domenica del Tempo Ordinario (anno B)
Natività B.V. Maria (f); S. Sergio I; B. Federico Ozanam
Is 35,4-7a; Sal 145; Gc 2,1-5; Mc 7,31-37
Loda il Signore, anima mia
PRIMA LETTURA
(Si schiuderanno gli orecchi dei sordi, griderà di gioia la lingua del muto.)
Dal libro del profeta Isaia 35,4-7a
Dite agli smarriti di cuore: “Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi”. Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d’acqua.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 145)
R. Loda il Signore, anima mia.
Il Signore rimane fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati,
il Signore libera i prigionieri.
R. Loda il Signore, anima mia.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.
R. Loda il Signore, anima mia.
Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
R. Loda il Signore, anima mia.
SECONDA LETTURA
(Dio non ha forse scelto i poveri per farli eredi del Regno?)
Dalla lettera di san Giacomo apostolo 2,1-5
Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali. Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: “Tu siediti qui comodamente”, e al povero dite: “Tu mettiti là in piedi”, oppure: “Siediti qui ai piedi del mio sgabello”, non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi? Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno promesso a quelli che lo amano?
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO (Mt 4,23)
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
VANGELO
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.
+ Dal Vangelo secondo Marco 7,31-37
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidóne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto, e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: “Effatà”, cioè: “Apriti!”. E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: “Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!”.
Parola del Signore.
PREGHIAMO CON CARMELINA PER UNA SANTA DOMENICA
Signore, donami la forza di saperti ascoltare e di ascoltare i fratelli che hanno diritto al mio aiuto. Signore, donami la forza di saper parlare secondo verità e ca**tà: offrendo certezze e fiducia; testimoniando te che sei la fonte della vera felicità. Signore, fa’ che sappia pregare e consolare. Poiché tu sei silenzio e parola che liberano e redimono.
Amen
NON PASSARE AVANTI SENZA CONDIVIDERE GRAZIE
SERENA SERATA ED UNA DOLCE NOTTE A TUTTI VOI DEVOTI.
NON PASSARE AVANTI SENZA CONDIVIDERE, GRAZIE.
RICHIESTA DI PREGHIERA
Buona sera a tutti, disturbo mi chiamo Antonella vi scrivo dalla prov rc. per caso ho scoperto questa pag. tra le tante e tante pag di preghiere che ormai da anni prego perpetuamente.nel 2003 conosco il mio attuale fidanzato,e dopo qualche mese decidemmo di stare insieme,purtroppo dopo qualche anno tra ottobre e novembre 2011 mi viene recapitata tramite posta,una bambola woodoo piena di spilli,mandata dalla madre di Rocco,questo è il nome del mio fidanzato,per allontanarci e legarlo ad un altra donna tramite intrugli che mischiava nel suo cibo.grazie a tante preghiere di liberazione e guarigione la situazione migliorò tra di noi,ma a causa di sua madre e di un altra donna ci impediscóno di sposarci e avere figli sani.se posso chiedere..pregate insieme a me la ven.maria carmelina perchè possiamo essere liberi e anche noi degni di formare una famiglia e avere figli sani.grazie
101 ANNI DI SANTITA, ALTRA TESTIMONIANZA DI GRAZIA RICEVUTA
Mi chiamo Rosaria: ero incinta di pochi mesi e avevo minacce di ab**to, il medico mi ha messo in assoluto riposo, allora mi sono trasferita in un altro paese dove c'era mia mamma che mi poteva accudire perchè avevo un'altra bambina di due anni. Mentre ero a riposo, mi è arrivato il giornalino di Maria Carmelina Leone, di cui io ero devota e lo sono ancora, tramite il ccp facevo qualche offerta. Allora, mi sono rivolta a Lei che se andava tutto bene ed era una fe*******ia gli avrei messo il suo nome è così è stato.
NON PASSATE AVANTI SENZA CONDIVIDERE GRAZIE
PREGHIAMO CON CARMELINA PER UN SANTO SABATO
“Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo”. Signore, rinnova la tua Chiesa con veri e propri “stolti a causa di Cristo”, con uomini ebbri di te, che accettino di essere dati in spettacolo agli uomini e agli angeli. Mandaci gli apostoli degli ultimi tempi. Concedi a tutti quelli che hanno ricevuto l’incarico di apostoli nella Chiesa di diventare per il nostro tempo veri e propri imitatori di Paolo. Da’ forza ai vescovi e, in particolare, a quelli che soffrono la fame e il freddo, la povertà, la violenza e la mancanza di libertà. Amen
NON PASSARE AVANTI SENZA CONDIVIDERE GRAZIE
SERENA SERATA E UNA DOLCE NOTTE A TUTTI VOI DEVOTI
Gesù, ci rallegriamo di dividere le delizie del banchetto e di festeggiare la presenza del nostro dolce Sposo. Gesù, ci rallegriamo anche di digiunare nella speranza della tua venuta nella gloria, di digiunare preparandoci al banchetto escatologico, di digiunare perché la sposa sia bella, senza macchie né rughe per quando tu apparirai. Come potremmo essere tristi? Tu hai piantato l’albero della croce e noi con gioia attingiamo l’acqua alla sorgente della salvezza. Possa la nostra gioia dimorare in tutti, di fronte al mondo..
AMEN
VANGELO DI OGGI
Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?
+ Dal Vangelo secondo Luca 6,1-5
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE DEI PADRI SILVESTRINI
Gli scribi e i farisei, convinti di essere loro i depositari di tutte le verità e i depositari, custodi e interpreti autentici della Legge, guardavano con crescente diffidenza Gesù e i suoi apostoli e, con occhio indagatore, cercavano ogni pretesto per coglierli in fallo e poi accusarli e screditarli presso il popolo. L’ultimo pretesto lo colgono dal fatto che i discepoli, passando per i campi, con le messi già biondeggianti, raccolgono delle spighe di grano e ne mangiano il frutto. Ecco pronta l’accusa rivolta allo stesso Gesù: «Perché fate ciò che non è permesso fare nel giorno di festa?» Il Signore confuta l’accusa ricorrendo alla stessa fonte biblica da cui i farisei hanno tratto i motivi dell’accusa: «Allora non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui e i suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». Gesù vuol proclamare una nuova legge di libertà, egli vuole svincolare l’uomo dall’osservanza solo esteriore e formale della Legge. Sta per enunciare un comandamento nuovo che si basa sull’amore; egli non vuole che la Legge diventi un capestro per l’uomo, ma che la pratichi come strumento di comunione con Dio, come segnali che indicano la strada del ritorno a lui. è significativa la frase conclusiva del vangelo di oggi: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato». Vuole così dirci che egli sta annunziando un nuovo sabato, che sta dando compimento alla legge antica, sta proclamando la libertà, che è vincolata solo dall’amore e che ci pone dinanzi a Dio come figli e non più come servi e schiavi. Il nuovo sabato sarà il Suo giorno, la sua risurrezione, la nostra domenica. La pasqua settimanale. (Padri Silvestrini)
Oggi 6 settembre, la Chiesa ricorda sant’Umberto Abate di Maroilles. CONDIVIDETE per fare degli auguri originali ai vostri amici e parenti.
Nacque a Mézières-sur-Oise (Francia) nel sec. VII, da Evrardo e Popita, fu educato da alcuni monaci del monastero di Loan a cui era stato affidato. Quando i suoi genitori morirono, Umberto fu “restituito” al mondo per gestire le proprietà e i terreni della famiglia. Dopo aver ospitato in casa propria sant’Amando, vescovo di Maastricht, sentì accendersi dentro di lui la vocazione e decise di diventare suo allievo spirituale, e così, insieme con sant’Amando partì per un pellegrinaggio a Roma e al ritorno, si ritirò nel monastero del santo vescovo presso Elnon a vivere come un novizio. Successivamente fece ritorno a Loan, per nel entrare monastero benedettino per farsi monaco. Nel 650, di sicuro si sa che con l’aiuto del conte Radoberto Chanabert, fondò un monastero a Maroilles nell’Hainant sulle rive dell’Helpe, una chiesa dedicata a Santa Maria e un monsastero secondo la regola benedettina e li affidò a Umberto, che ne divenne il primo abate. Qui fu maestro spirituale per molti giovani che decisero di seguirlo, aiutò la popolazione del posto ed evangelizzò i villaggi circostanti che ancora praticavano riti celtici, che ancora erano molto diffusi in quelle terre. Oltre al “governo” spirituale, Umberto fu ammirabile anche da quello temporale: organizzò al meglio il monastero che guidò per molti anni, le assicurò prosperità legando al monastero i suoi stessi beni familiari, si possiede ancora il testamento, datato 675, con cui cedette la sua villa di Mezieres-sur-Oise alla chiesa di Maroilles. Il monastero divenne una delle più importanti abbazie benedettine del Nord della Francia, un faro di spiritualità, di preghiera e di cultura. Morì il 25 marzo 680 o 681, fu sepolto nella ca****la che aveva costruito e nell’833 i suoi resti furono trasferiti nella chiesa dell’abbazia. Ma dal 1020 fino al 1733 le sue reliquie girarono per varie zone trasportate dai vari Ordini di monaci succedutosi.
Negli antichi Martirologi di Francia, Paesi Bassi e Germania la sua festa era fissata al 25 marzo. Attualmente nella Diocesi di Cambrai essa figura al 6 settembre, anniversario di una traslazione.
Il nome Umberto deriva dall’antico alto tedesco Humbert e significa “splendido gigante”, fu il nome di tre conti di Casa Savoia: Umberto Biancamano, Umberto il Rinforzato e Umberto il Santo e del re Umberto I°
OGGI PREGHIAMO PER GLI AMMALATI ONCOLOGICI.
PREGHIAMO CON CARMELINA PER UN SANTO VENERDÌ
Signore, padrone della messe, sposo delle nozze, tu inebri i tuoi invitati perché i tuoi moti d’amore sono migliori del vino. Noi ci inginocchiamo di fronte alla tua maestà. Primogenito di tutte le creature, primizia dei risorti dai morti, tua è la priorità in ogni cosa. Vero uomo e amico degli uomini, amante della loro anima e vero Dio tornato nella gloria del Padre, noi ci avviciniamo a te con la familiarità amorosa degli amici dello Sposo il cui solo timore è quello di essere separati da lui.
Amen
PREGHIAMO CON CARMELINA PER UNA SERENA NOTTE
Oggi 5 settembre, memoria di Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) Vergine, Fondatrice-
Agnese Gonhxa Bojaxhiu nasce nel 1910 a Skopje, Albania (attuale Macedonia del Nord), in una ricca famiglia di commercianti albanesi. Trascorre un’infanzia felice ma a sette anni perde l’amato papà. La mamma parla ad Agnese di Gesù e le insegna ad aiutare il prossimo. La ragazza ha diciotto anni quando decide di diventare suora. Si fa chiamare Maria Teresa come Santa Teresa di Lisieux, alla quale Agnese è molto devota.
Nel 1929 va in India a dirigere una scuola per fanciulle benestanti, ma l’India è ben altro: c’è la carestia. Uomini, donne, vecchi e bambini muoiono di fame. I neonati vengono abbandonati ancora vivi nella spazzatura. Un giorno Maria Teresa vede una moribonda pelle e ossa su di un marciapiede. La soccorre e la porta in ospedale, ma qui la rifiutano. La suora, sconvolta, capisce che il Signore la chiama ad una missione: soccorrere gli ultimi degli ultimi.
Ha trentasei anni e diventa “Madre Teresa”. Sa quello che deve fare ma non come. È certa di una cosa. Gesù ha detto: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli malati, emarginati, affamati, l’avete fatto a me». Madre Teresa, una donna piccola e minuta, sempre sorridente, si allontana dal confortevole convento per andare a vivere in strada. I bambini poveri la seguono. Lei insegna scrivendo sulla terra con un dito. Riesce, poi, a trovare un rifugio dove porta i moribondi che raccoglie per strada: li conforta e li aiuta a trascorrere dignitosamente le ultime ore di vita. Alcune ex allieve la raggiungono e le suore si moltiplicano.
Madre Teresa di Calcutta (città in cui presta la sua opera) fonda la Congregazione delle Missionarie della Ca**tà. Le suore indossano un sari bianco (il colore dei poveri) con tre strisce azzurre (il colore della Madonna). Grazie alla generosità di persone ricche, Madre Teresa costruisce la “Casa dei Bambini” e un ospedale. Attiva e operosa, la santa è sempre alla ricerca di aiuti per i suoi assistiti e, grazie alla sua tenacia, la congregazione si diffonde in ogni continente. Premio Nobel per la Pace nel 1979, chiede che i soldi per il banchetto organizzato in suo onore siano destinati ai poveri. Si spegne a 87 anni, il 5 settembre 1997. Papa Francesco la proclama santa il 4 settembre 2016. Madre Teresa – che si definisce «una piccola matita nelle mani di Dio» – insegna a provare gioia quando si ha il necessario per vivere e a trovare una “Calcutta” in ogni luogo in cui si vive, dove poter dare il proprio aiuto.
PREGHIAMO CON CARMELINA PER UN SANTO GIOVEDÌ
Tu manifesti la tua gloria e la tua potenza e Simon Pietro esclama: “Signore, allontanati da me che sono un peccatore”. La tua luce risplende, non per schiacciarci e spingerci di nuovo verso le tenebre, ma per trasfigurarci con te. La tua risposta al primo degli apostoli significa: non guardare te stesso, poiché, se è vero che tu sei indegno, non c’è nessuno che non lo sia. Non guardare la tua miseria: volgi invece a me il tuo sguardo e io ti farò pescatore di uomini. Le reti sono nelle nostre mani: fa’ che distogliamo lo sguardo da noi stessi perché tu possa mostrarci l’immensità del compito da svolgere.
Amen
A PROPOSITO DELLA SANTITA DI CARMELINA
In questa parete c'è la foto di un giovane sopra una moto, l'estate scorsa, sono venuti alla casa di Carmelina una famiglia di Palma di Montechiaro. La donna è sorella del giovane sulla moto, e mi racconta: Anni fa, mio padre ha avuto un brutto incidente sul lavoro, e lo portarono al CTO di Palermo, se si salvava rischiava di restare su una sedia a rotelle. Mia madre, stava in ospedale e si mise a pregare, allora una signora le indico monte Pellegrino dicendole di andare alla grotta di santa Rosalia per pregarla di intercedere per il marito. La notte sognò di andarci, entrando c'era una ragazza distesa su una panca, che le dice: Sono Maria Carmelina Leone, la grazie che tu chiedi ora non te la posso concedere la avrai più avanti. Dopo 2 mesi di degenza mio padre viene dimesso su una sedia a rotelle (e tutt'ora è su una sedia a rotelle). Qualche tempo dopo mio fratello ha un incidente con la moto, viene portato con elicottero a Palermo,
subito si diffonde la notizia che era morto. Partiamo per Palermo, arrivati in ospedale, ci comunicano che mio fratello si era svegliato, ma non sapevano spiegarlo viste le brutte condizioni come era arrivato. Allora mia madre, ricordò il sogno e le parole di Carmelina, che questa era la grazie che le aveva promesso di farle più avanti.
Mio fratello, poi fu dimesso senza alcun strascico dell'incidente, andammo alla casa di Carmelina a ringraziarla e lasciammo quella foto di mio fratello. Da allora tutta la famiglia siamo diventati devoti della Venerabile. Questa è una delle tante testimonianze che mi hanno raccontato quando ero uno dei volontari che tengono la casa dei ricordi aperta.
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Sito Web
Indirizzo
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Palermo
90134
Orario di apertura
09:30 - 12:00 |
Palermo, 90147
Antico borgo marinaro e turistico situato sulle coste siciliane, a pochi chilometri da Palermo.
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