Ostetriche Maria e Sonia

Ostetriche Maria e Sonia

Benvenute/i nel nostro piccolo spazio! Siamo due ostetriche giovani, innamorate della nostra professione. Quello che ci contraddistingue?

Ci piace sostenere e supportare le donne nel cammino della loro vita, con empatia! L'arte dello stare accanto...

28/03/2018

Per scoprire cosa è il pavimento pelvico
Per scoprire cosa lo danneggia e cosa lo aiuta
Per scoprire come è fatto
Per scoprire a cosa serve
Incontro a contributo LIBERO per l'iniziativa
Domani ore 10:30 presso lo Studio della Dott.ssa Levantino - Via Carmelo Raiti 9 - Palermo
Si accede tramite prenotazione via whatsapp al 3291016744

ContraccezioneSessuale- Come NON rimanere incinta! 24/08/2017

https://youtu.be/grueQZi0lgA

Contraccezione: tutto quello che avreste voluto sapere e non avete mai chiesto :)

ContraccezioneSessuale- Come NON rimanere incinta! Ed ecco un nuovo video in collaborazione con l'ostetrica Sonia Levantino, questa volta parliamo di Contraccezione Sessuale! So che il video è un pò lungo ma....

Instagram Photos 26/05/2017

Che usare? Non è solo questione di vs ma anche la forma, la forza, la coppa, il sistema di suzione, la regolazione della . La tua esperta in può consigliarti sulla più adatta a te, che possa evitarti inutili frustrazioni o dolori. Ti**re il con il giusto tiralatte, non fa male! Come il quando si attacca non fa male!

Coppetta Mestruale - Istruzioni per l'uso 28/04/2017

Mi hanno fatto una intervista sulla coppetta mestruale :) vuoi saperne di più? https://youtu.be/qd7rUFRfOpI

Coppetta Mestruale - Istruzioni per l'uso In collaborazione con l'ostetrica libera professionista Sonia Levantino, un video informativo sulla coppetta mestruale. Scusate la lunghezza del video ma abb...

I “segreti” del tiralatte 20/02/2017

Tiralatte, amico ma spesso nemico. Un uso razionale ma soprattutto una scelta fatta con cognizione di causa può veramente aiutare il proseguimento dell'allattamento senza particolari problemi. Scopri alcuni dei segreti dei tiralatte!

I “segreti” del tiralatte Il tiralatte è uno strumento utilizzato per il drenaggio del latte dal seno materno. Seppur non sia l’unico metodo di estrazione del latte oltre alla suzione del neonato, generalmente è quello che …

Quello che le donne….dicono! 16/02/2017

Ma cosa dicono le donne di "laggiù"? Carino, divertente ma anche crudo e veritiero! Sempre spunti sul pavimento pelvico!

Quello che le donne….dicono! A volte mi rendo conto che noi professionisti parliamo troppo spesso in una lingua poco comprensibile dal grande pubblico, il cosiddetto “medichese”. Ecco che le donne con cui abbiamo a…

Cosa Aspettarsi da Una Visita sul Perineo 06/02/2017

Cosa aspettarsi da una visita sul perineo

Cosa Aspettarsi da Una Visita sul Perineo Nella mia pratica clinica mi trovo spesso a contatto con donne che lamentano disturbi a volte presi sottogamba che si riconducono a problematiche legate all’ipo/ipertono del pavimento pelvico. Una …

23/09/2016

Da oggi sono anche online per eventuali consulenze via videochat! Cercami su skype come Ostetrica Sonia Lev :) Possibilità di fare consulenza per la coppetta, per l'allattamento, per informazioni sul parto o sulla gravidanza :) contattatemi per saperne di più :)

#ostetricheperledonneorapiuchemai - OSTETRICHE: DONNE PER DONNE 18/04/2016

Se il rischio è basso, prendetevi ciò che è vostro! Meraviglioso testo scritto dalla fantastica Lisa Canitano, ginecologa sulle LG di tutto il mondo.

#ostetricheperledonneorapiuchemai - OSTETRICHE: DONNE PER DONNE OSTETRICHE: DONNE PER DONNE Questo video nasce dalla volontà di tanti, e da tante parti di Italia, di dare un contributo al cambiamento. Un cambiamento che o...

25/03/2016

Oggi vi proponiamo un sondaggio per uno studio che sta conducendo per conoscere quali difficoltà concernenti l'allattamento riscontrano le mamme al rientro a casa dopo la dimissione ospedaliera e le cause che spingono le mamme a mollare l'allattamento al seno. Potete segnare più risposte e potete aggiungerne altre non inserite, ma che vi riguardano. Spero nella collaborazione di tutte voi.

1) Mancanza di supporto ostetrico durante il puerperio
2) Consigli di parenti e amici basati su vecchie credenze
3) Suggerimenti da parte di professionisti non aggiornati
4) Pressione psicologica dalla società
5) Patologie materne e neonatali
6) Problemi nell'allattamento (ragadi, ingorghi, mastiti etc)

Scrivete nei commenti i numeri (potete scrivere più di un numero) oppure se avete avuto altro :) Inoltre specificate se avete continuato ad allattare o meno :)

Grazie! :)

"Il mio parto in casa a Tre Fontane? Estasi meravigliosa. Lo rifarei". Maria racconta il suo... 17/03/2016

"Il mio parto in casa a Tre Fontane? Estasi meravigliosa. Lo rifarei". Maria racconta il suo... “Alle 04.05 è nato Giuseppe, bellissimo, non piange, emette giusto un versetto, poi mi riconosce, mi guarda e io mi sento tutta innamorata, l’ossitocina natural

Timeline photos 12/03/2016

In una notte di luna piena è nata la mia creatura tra le mura di casa. Ecco voglio condividere questo con voi! https://www.facebook.com/BimbiFattiInCasa/photos/a.372026272848779.98951.347250688659671/1095774027140663/?type=3&theater

Siamo nati a casa – come natura vuole
Di Maria Alagna

Scoprii di aspettare un bambino il 7 Maggio 2015. Feci il test di gravidanza e ne rimasi felicissima ma anche un po’ perplessa, mille domande affiorarono nella mia testa. Domande alle quali non mi soffermai più di tanto: quel giorno mia sorella compì 18 anni ed era necessaria la mia collaborazione.
Dopo alcuni giorni contattai la mia collega/amica Sonia e poi Marzia: solo loro le persone che volevo mi accompagnassero durante il viaggio della gravidanza e partorire in casa era ciò che desideravo.
Mi sembrava la cosa più naturale e ovvia dare alla luce nostro figlio/a tra le mura della nostra casa.

Trascorrono i giorni serenamente, è una gravidanza perfetta. Tutto procede per il meglio!

Dopo tante coccole, massaggi, esercizi vari e contrazioni di Braxton Hicks, ecco finalmente arrivare il giorno delle vere contrazioni. Era il 25 Dicembre 2015. Alle 7.30 mi alzai, feci colazione e mi misi a pulire casa e a sistemarla, proprio come un uccellino costruisce il suo nido. Eh si anche noi umani abbiamo l’”istinto di nidificazione”. Mi sentivo strana, di tanto in tanto mi faceva compagnia qualche contrazione che non somigliava a quelle delle sere precedenti. La giornata continuò tra il pranzo di Natale a casa dai miei, una giocata a carte dai miei cognati, il tutto con lo sfondo delle contrazioni. Ma ancora non mi sentivo di affermare che erano quelle giuste. Decisi di scrivere a Marzia alle 21 sottolineando che l’avrei aggiornata dopo cena perché volevo essere sicura di non essermi allarmata per nulla.
Dopo cena ecco cominciare le contrazioni. Non ci credevo ancora che erano quelle “giuste”. Salvatore mi chiese se avevo bisogno di chiamare Marzia ma io gli dissi di andare a casa e di cronometrare così le contrazioni. Feci una doccia calda e mi misi a carponi. Solo così riuscivo ad assecondare le onde che attraversavano il mio corpo. Realizzai che il travaglio era iniziato e dico a Salvatore di chiamare Marzia. È mezzanotte. Le contrazioni erano forti e stabili. Salvatore le contava ogni 5 minuti. A ogni contrazione facevo respiri profondi e vocalizzavo. La schiena mi doleva. Tra un massaggio e l’altro fatto da Salvatore, un’ora dopo si ruppero le membrane e alcuni minuti dopo ecco arrivare Marzia e poco dopo Sonia. Sono felice. Anche mio figlio evidentemente lo è… adesso siamo proprio tutti!!!! E pronti.
Dare alla luce il nostro bambino nell’intimità della nostra casa è stata un’esperienza forte, meravigliosa. Il modo migliore per accogliere la nostra creatura.
È stato tutto così tranquillo, calmo. A guidarmi sono stati il mio corpo e l’istinto. Le ostetriche hanno lasciato che le cose accadessero. Non ho mai provato fretta o nervosismo, è stato emozionante!
In una danza fatta di posture diverse, prima carponi, poi in posizione verticale, respiri e vocalizzi, piccoli momenti di riposo, pezze calde per lenire il dolore sulla schiena, le contrazioni arrivavano come delle onde potenti e intense… e avevo a malapena il tempo di riprendermi tra l’una e l’altra. Ripetevo “Non ce la faccio più…” ma Marzia mi aiutò molto ricordandomi della mia forza. Anch’io, sebbene fossi ostetrica, pensavo che non ce l’avrei fatta ma Marzia mi parlò e disse che era tutto nella norma e che più dicevo che non ce l’avrei fatta, più invece mi stavo avvicinando ad abbracciare il mio bambino. Salvatore e le ostetriche erano lì per sostenermi. Marzia mi poggiava le pezze bollenti sulla schiena facendomi capire che era lì, accanto a me. Sonia mi accarezzava le mani. Ricordo come un momento idilliaco quelle pezze bollenti sulla schiena, preparate dal mio compagno che quasi si bruciava le mani. La cosa mi fu di aiuto e lo dissi loro.
Le mie urla si fecero più forti, raccolsi tutte le mie forze. Il momento arrivò quando Marzia disse di sdraiarmi e di lasciarmi andare per accogliere finalmente la mia creatura. Al buio, solo con la luce della stufa a illuminarci è atterrato Giuseppe con quegli occhi spalancati che guardavano tutto intorno. Non ha pianto ma ha fatto un versetto adorabile come per dire “Sono qui con te”! La testa uscì. Che sollievo! Erano le 04.05 del 26 Dicembre 2015, esattamente 4 ore dopo la mia prima contrazione è nato Giuseppe, bellissimo, non piange emette giusto un versetto, poi mi riconosce, mi guarda e io mi sento il cuore inondato di gioia! Non dimenticherò mai l’immagine di quando la bellissima testolina di Giuseppe è uscita fuori e io l’ho toccata con la mia mano. Marzia mi diceva “Toccala! E’ li, sta per uscire”.
Appena misi la mano e sentii la cute morbida, i suoi capelli, ho detto a voce alta, “Giuseppe, amore”. L’estasi del parto fu meravigliosa. Il bambino venne fuori, e mettemmo il piccolo sul mio seno dal quale iniziò subito a nutrirsi. L’euforia era tanta. Ero soddisfatta, palpitante, felice, gioiosa. Il papà era emozionatissimo, piangeva dalla gioia. Mi sono sentita come se avessi potuto scalare una montagna. Ero piena di forza. Potente, ricca e completa. Io e il mio compagno eravamo pieni di una felicità delirante. Io e il piccolo rimaniamo nudi, pelle contro pelle per circa 2 ore. Che dire? Mi commuovo ancora adesso a ricordare l’atterraggio morbido del mio cucciolo. Il legame con il mio bambino fu del tutto naturale. Si nutriva facilmente e felicemente dal mio seno. Lo guardavo e pensavo: “Sei ciò che mi mancava nella vita”.
Dopo due ore dalla nascita Marzia insieme al mio compagno con una candela hanno bruciato il cordone ombelicale. Il tutto in un’atmosfera emozionante! Unica!
Salvatore telefonò ai nostri genitori per annunciare loro che avevamo dato alla luce il nostro pargoletto. Mia madre portò le lasagne a forno e festeggiammo tutti la nascita di Giuseppe
Giuseppe oggi ha 2 mesi ed è un bimbo sanissimo e fortissimo, e sono sicura che per questo devo ringraziare la natura che ha inventato il latte materno. Si, allatto ed è meraviglioso. Giuseppe non si nutre di solo latte, ma anche del mio amore.

Partorire a casa è un’esperienza unica, partorire insieme al mio compagno ancor di più!
Ringrazio il mio compagno Salvatore che ha creduto in noi, che è stato super, durante e dopo la venuta al mondo del nostro piccolo. Ringrazio la mia famiglia. Ringrazio mia mamma, grande sostenitrice, oggi, del parto in casa.

Ringrazio Marzia e Sonia, accompagnatrici amabili, attente. Donne rispettose dei tempi e delle emozioni! Levatrici di altri tempi…

Farmacovigilanza: segnala e fai la differenza per la salute di tutti 11/03/2016

Farmacovigilanza: segnala e fai la differenza per la salute di tutti Video prodotto nell'ambito del progetto per la promozione e sviluppo della farmacovigilanza nella Regione Lazio

Timeline photos 16/02/2016

Care mamme sapete come nasce un ostetrico? Il primo ingrediente è l’amore! Ebbene sì, la prima cosa che ci vuole nella vita per andare avanti, nascere, crescere, vivere... E’ l’amore! Proprio l'amore ci spinge a dare il massimo. Nel travaglio/parto l'amore per il bambino aiuta la madre a sostenere lei e il proprio figlio durante tutto il naturale processo della nascita. Sappiamo che i sentimenti e i pensieri generano ormoni e neurotrasmettitori. L'ormone dell'amore per eccellenza è l'ossitocina endogena che agisce anche come ansiolitico e calmante e non è prodotta in situazioni di distress o disagio psicofisico. Dobbiamo, dunque, ricordarci che la mente può tutto e quindi nel travaglio e nel parto, se lasciata indisturbata da fattori esterni, essa come un abile direttore d'orchestra permette al corpo di comporre la propria armoniosa sinfonia (sinfonia unica per ogni donna, fatta con le proprie note e propri tempi) che porta ad una buona riuscita dell'evento nascita. Per cui basta eliminare le cause di distress e amare di più e non esisterà Syntocinon che tenga per un buon parto!
Dott. Alessandro Cortese

Timeline photos 12/02/2016

Prima di qualunque cosa bisogna sapere ascoltare!
Il corpo di una donna è come un’orchestra sinfonica,
ha già il suo direttore e non siamo noi!
Non ci resta che ascoltare le sue meravigliose melodie ed applaudire. - Dott. Alessandro Cortese

Timeline photos 19/01/2016

E se bastasse non eseguire l'Amniotomia per ridurre parti operativi e tagli cesarei?

Abbiamo imparato che bisogna visitare ogni ora. O due. Per valutare il progresso del Travaglio. Che una donna nel primo Travaglio si deve dilatare 1cm all'ora, che il periodo espulsivo dura un'ora, massimo due.
Abbiamo imparato che se non progredisce come "da partogramma" allora bisogna intervenire... amniotomia, ossitocina...
Abbiamo fatto e facciamo amniotomie per accelerare il Travaglio, per "far scendere" la testa fetale, (noi?!), perché tanto è un secondo figlio e serve la sala parto... perché altrimenti, se dura troppo, allora chissà che complicanze... amniotomie addirittura per indurre il travaglio, dipende dal Bishop (chi era sto Bishop? 😉) o per arrivare ad una decisione.

Ma se invece non le facciamo?
Se rispettiamo i tempi individuali di donna e bimbo. Noi ostetriche accompagnando parti non medicalizzati, parti fisiologici (noi, non i medici, che sanno come non scendono le teste invece) sentiamo, quando non rompiamo le membrane, come scendono bene nel canale del parto, ancora muovendosi e ruotando. E lo sentono le donne.
E lavoriamo non facendo, e consigliando posizioni nel travaglio, per favorire la discesa della parte presentata. E possono impegnarsi e progredire in maniera ottimale, se la donna è libera, se si puo muovere libera e se noi rispettiamo i tempi, individuali.
E se invece rompere le membrane artificialmente significa togliere al bambino la possibilità di muoversi protetto dal liquido intorno e scendere meglio nel canale del parto? E se con membrane rotte nel momento che decidiamo noi, invece, poi non riescono a posizionarsi bene?

Chi ha definito i tempi ottimali del travaglio, quanto all'ora la donna, ogni donna, si deve dilatare?
Quando lo hanno fatto, hanno tenuto conto che evitando la medicalizzazione gli ormoni endogeni funzionano meglio e che certe complicanze si possono prevenire inoltre garantendo bonding senza distacco madre-bimbo nelle prime ore e favorendo un Allattamento precoce?
Perché noi donne abbiamo i nostri ormoni. E se un parto è rispettato i nostri ormoni funzionano alla grande ❤️
Ogni Ostetrica dovrebbe poter accompagnare la donna garantendo sempre un'assistenza individuale, poter aver tempo da dedicare esclusivamente a questa triade senza pressioni, anche per poter individuare tempestivamente deviazioni dalla fisiologia che richiedono di agire.
Ogni donna dovrebbe avere il diritto di avere un'assistenza continuativa ed individuale.
Vogliamo parlare di sicurezza? Parliamo di assistenza One-to-One allora.

Noi ostetriche siamo formate per riconoscere situazioni borderline e poter agire reagire intervenire quando serve. :)

Da Ostetriche: Donne per Donne

E se bastasse non eseguire l'Amniotomia per ridurre parti operativi e tagli cesarei?

Abbiamo imparato che bisogna visitare ogni ora. O due. Per valutare il progresso del Travaglio. Che una donna nel primo Travaglio si deve dilatare 1cm all'ora, che il periodo espulsivo dura un'ora, massimo due.
Abbiamo imparato che se non progredisce come "da partogramma" allora bisogna intervenire... amniotomia, ossitocina...
Abbiamo fatto e facciamo amniotomie per accelerare il Travaglio, per "far scendere" la testa fetale, (noi?!), perché tanto è un secondo figlio e serve la sala parto... perché altrimenti, se dura troppo, allora chissà che complicanze... amniotomie addirittura per indurre il travaglio, dipende dal Bishop (chi era sto Bishop? 😉) o per arrivare ad una decisione.

Ma se invece non le facciamo?
Se rispettiamo i tempi individuali di donna e bimbo. Noi ostetriche accompagnando parti non medicalizzati, parti fisiologici (noi, non i medici, che sanno come non scendono le teste invece) sentiamo, quando non rompiamo le membrane, come scendono bene nel canale del parto, ancora muovendosi e ruotando. E lo sentono le donne.
E lavoriamo non facendo, e consigliando posizioni nel travaglio, per favorire la discesa della parte presentata. E possono impegnarsi e progredire in maniera ottimale, se la donna è libera, se si puo muovere libera e se noi rispettiamo i tempi, individuali.
E se invece rompere le membrane artificialmente significa togliere al bambino la possibilità di muoversi protetto dal liquido intorno e scendere meglio nel canale del parto? E se con membrane rotte nel momento che decidiamo noi, invece, poi non riescono a posizionarsi bene?

Chi ha definito i tempi ottimali del travaglio, quanto all'ora la donna, ogni donna, si deve dilatare?
Quando lo hanno fatto, hanno tenuto conto che evitando la medicalizzazione gli ormoni endogeni funzionano meglio e che certe complicanze si possono prevenire inoltre garantendo bonding senza distacco madre-bimbo nelle prime ore e favorendo Allattamento precoce?
Perché noi donne abbiamo i nostri ormoni. E se un parto è rispettato i nostri ormoni funzionano alla grande ❤️
Ogni Ostetrica dovrebbe poter accompagnare la donna garantendo sempre un'assistenza individuale, poter aver tempo da dedicare esclusivamente a questa triade senza pressioni, anche per poter individuare tempestivamente deviazioni dalla fisiologia che richiedono di agire.
Ogni donna dovrebbe avere il diritto di avere un'assistenza continuativa ed individuale.
Vogliamo parlare di sicurezza? Parliamo di assistenza One-to-One allora.

Noi ostetriche siamo formate per riconoscere situazioni borderline e poter agire reagire intervenire quando serve.

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Il Corso Di Accompagnamento alla nascita delle Ostetriche Mari...

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